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Intervista all’Editore e Direttore Responsabile, Bartolino Leone
The Aeolian Islands Preservation Fund helps preserve the exceptional beauty and natural value of the archipelago, to encourage a more sustainable, and responsible tourism, promoting the unique experiences that the local habitat and natural phenomenon offer.
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Eventi e Comunicazioni
IL NOTIZIARIOEOLIE.it intende pubblicare propaganda elettorale a pagamento in occasione delle prossime elezioni Europee e al Comune di Leni
Associazione a delinquere se si creano bottiglie di falso vino pregiato di Paola Rossi
Scatta l’associazione per delinquere se più persone organizzate con compiti diversi contribuiscono alla ralizzazione, commercializzazione o anche alla messa in vendita di vino contraffatto. Inoltre, la falsa identificazione del vino come Doc o Docg e l’uso del marchio protetto di vini pregiati comporta la violazione di plurime norme penali codicistiche e di quelle legislative speciali contro la sofisticazione di questo prodotto alimentare.
La Corte di cassazione - con la sentenza n. 13767/2024 - ha confermato per il ricorrente la condanna per assosciazione a deliquere in quanto aveva partecipato alla finalità illecita dell’organizzazione impegnandosi a reperire e a usare falsamente le fascette di garanzia del vino apposte sulle bottiglie col fine di ingannare i potenziali acquirenti sulla genuina provenienza e qualità del prodotto.
La Cassazione conferma la condanna anche dove il ricorrente aveva contestato l’imputazione per i reati previsti dagli articoli 473 e 517 ter del Codice penale che egli voleva far ritenere in rapporto di specialità e, di conseguenza, non contestabili entrambi separatamente. Le condotte di falsificazione del marchio e di falsa identificazione del vino, con utilizzo di segni distintivi e di cosiddette impronte ammnistrative, a tutela della genuinità del prodotto costituiscono i presupposti per l’applicazione di entrambe le fattispecie.
Infatti, non è solo la proprietà industriale a essere stata violata e punita, ma correttamente anche l’uso infedele di segni di stintivi del vino e della certificazione amministrativa relativa. Concorrono, quindi, per le etichette e i marchi indebitamente utilizzati nella vicenda di sofisticazione, i reati di “introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi” (articolo 474 Cp), di “contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi ovvero di brevetti, modelli e disegni” (articolo 473 Cp) e di “contraffazione delle impronte di una pubblica autenticazione o certificazione” (articolo 469 Cp).
InformaGiovani. Formazione sui programmi UE, borse e premi di studio. Opportunità di lavoro
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Volontariato. Bando Fondazione con il Sud Gli enti avranno la possibilità di sviluppare proposte per il miglioramento delle proprie comunità attraverso la mobilitazione dei giovani.
Bambinə Rom, Sinti e Caminanti Avviso pubblico per la presentazione di progetti mirati all’inclusione e all’integrazione
Assunzioni a UniRomaTre Due bandi di concorso per 18 posti, in vari ambiti, rivolti a diplomatə e laureatə.
Tirocinio all’Ufficio UE per la proprietà intellettuale Per laureatə da svolgere presso le sedi di diverse città Europee.
Concorso per allievə nella Guardia di Finanza Per 16 posizioni nell'ambito Logistico Amministrativo
33 posti per assistenti con disabilità Concorso del Ministero della Giustizia per l'impiego in diverse città Italiane
A Torino, davanti gli uffici e gli stabilimenti ex Fiat di Mirafiori sventolano sopra i cancelli d’ingresso 4 bandiere. Due per lato. Due tricolori e due bianche col nome Stellantis. Un segno di resa sul territorio italiano?
ISOLA TESTA foto Francesco Fenech
La grande festa
resta in testa
non passa mai
e apprezza la ressa.
L’isola ha la candela in mano
senza fiamma e senza cera.
L’ascolto dell’anima
riporta alla calma
dove un asino cerca il suo amore
legato alla stalla del cuore
ancora senza sapore
ma con accanto l’odore.
CONTROCORRENTEOLIANA: AMP
Volli, fortissimamente volli. Così Salina festeggia l’unione tecnica dei 3 comuni per l’Aria Marina Protetta come strumento di conservazione ambientale, di rilancio turistico e di caccia ai vandali. Salina ha fatto la scelta giusta? Lipari e le altre isole del suo comune restano a guardare. Forse per vedere i risultati e poi partire con le altrui esperienze.
VERO&FALSO
-Politico corre.
-Elettore percorre.
INFORMAZIONEXINFORMAZIONE-ll Notiziario si legge e si ascolta con il lettore automatico
LIPARI, VENDESI RUDERE DI CIRCA 100 MQ CON 20 MILA METRI QUADRI DI TERRENO IN LOCALITA' PANORAMICA E SPETTACOLARE. IN UNA VERA E PROPRIA OASI NATURALE DI VERDE. SI AMMIRANO IL MARE, I FARAGLIONI E IL CENTRO ABITATO DELL'ISOLA. IL TUTTO DOVE IL SILENZIO REGNA SOVRANO INFO 3939718272-3939718431
La Piazza San Vincenzo di Stromboli finalmente restituita alla comunità.
Finanziati con i fondi dell’Emergenza Stromboli 2019 e affidati al Genio Civile, i lavori sono iniziati nel novembre 2022 e comprendono anche la sistemazione dei locali sottostanti, ancora in fase di realizzazione.
Dopo la messa in sicurezza del costone di Ginostra, completato la settimana scorsa, anche quest’opera è stata seguita dall’Amministrazione comunale in tutte le sue fasi.
Lo stesso impegno sarà rivolto al proseguimento dei lavori nei locali sottostanti la piazza perché, anch’essi, possano essere finalmente restituiti alla collettività.
Comunicato della giunta Gullo
LA REPLICA DEI CONSIGLIERI COMUNALI DI MINORANZA
L' Amministrazione qualche giorno fa annunciava di aver restituito la piazza di Stromboli agli abitanti. Un'opera fatta finanziare con i fondi dell'Emergena Stromboli 2019 dalla precedente Amministrazione e per il quale l' attuale Sindaco, interpellato sull' "impasse" dei lavori, si è sempre dichiarato estraneo e impossibilitato ad intervenire in quanto di competenza del Genio Civile, salvo poi, imporvvisamente, come suo costume, attribuirsene i meriti.
Ma la cosa più sorprendente è che la piazza risulta ancora essere un cantiere aperto e il posizionamento delle basole tutt'altro che completato, come dimostrano le foto allegate. E' stata, pertanto, restituita una piazza monca con tanto di cantiere ancora aperto. Un'obbrobrio!!! Per non parlare dei lavori sottostanti, praticamente in alto mare.
I Consiglieri di Minoranza
di Carolina Barnao*
Caro Direttore,
relativamente alla Piazza San Vincenzo di Stromboli, hanno ragione gli attenti consiglieri di minoranza: su una superficie di circa 300 mq, manca un triangolo di circa 10 mq dove deve essere ancora passato il battuto di cemento (non le basole citate) e manca anche parte dell'arredo urbano previsto dal progetto.
Il comunicato, di cui mi assumo la piena responsabilità, è stato scritto il giorno in cui la recinzione di cantiere che ha "ingabbiato" per mesi l'intera piazza, è stata finalmente rimossa e la piazza "restituita" alla disponibilità della comunità. E' stato un annuncio di "pubblica utilità" e, mi lasci passare il termine, di "puro sollievo" che era bello e utile condividere con i miei concittadini e con i turisti e i proprietari di case che, durante la Pasqua appena trascorsa, hanno potuto nuovamente godere del belvedere e della piazza sgombera da gabbie, recinzioni e impalcature.
Parlare di "meriti" rivendicati suona stonato e fuori luogo per un'opera che, come ampiamente scritto nel comunicato in oggetto e in tante altre occasioni, è stata finanziata con i fondi dell'Emergenza 2019 e affidata al Genio Civile. L'Amministrazione attuale ne ha seguito le fasi di realizzazione (spesso accidentate) per quanto "nelle sue competenze" e c'è poco da sottolineare perché questo è il ruolo di chi amministra un territorio con giudizio, nell'interesse della collettività e non per acquisire meriti o proseliti.
Infine, dispiace che venga definita "obbrobrio" un'opera che (può piacere o meno) è stata approvata nelle sue fasi di progettazione proprio da chi oggi la disprezza.
*Assessore
Caronte & Tourist Isole Minori seleziona personale marittimo da impiegare sulle proprie linee.
Nello specifico, si ricercano le seguenti qualifiche:
Marittimo abilitato di macchina III/5; Marittimo abilitato di macchina III/4
Le candidature potranno essere inviate a curriculum@carontetourist.it indicando nell’oggetto “Selezione 2024"
Mariano il giovane liparoto e lo spionaggio sulla frontiera del Mediterraneo nel XVI secolo.
Il XVI secolo è stato un periodo dove lo spionaggio ha vissuto un’età dell’oro. In particolare, la raccolta di informazioni sul nemico viene posta al centro di una riflessione profonda per l’attività di intelligence dalle campagne di guerra. Lo spionaggio ispano-imperiale fu subordinato alle esigenze e agli ideali di una forte monarchia dalla quale i servizi d’intelligence ereditarono tre aspetti caratterizzanti: l’organizzazione gerarchica, l’influenza di interessi privati e la distribuzione dei compiti su base territoriale.
Nell’epoca spagnola - cui la Sicilia era soggiogata - viceré e governatori hanno avuto un ruolo strategico in quanto coordinavano l’attività delle spie, dove la maggior parte degli agenti proveniva dal ceto mercantile. Nel corso del secolo furono inviati con assiduità informazioni sui turco-barbareschi ed impiegati confidenti di religione ebraica in quanto conoscevano la lingua castigliana e portoghese per cui potevano comunicare con i governatori delle fortezze magrebine.
Nel Mediterraneo la retroguardia dello spionaggio ispano-imperiale è stata il Regno di Napoli. Anche il Regno di Sicilia ha sicuramente costituito un nodo importante della rete spionistica per contrastare l’espansione barbaresca. La città di Trapani “fu tappa quasi obbligata per gli agenti e i mercanti in viaggio verso la Barberia orientale. Le notizie sulla regione tunisina, di norma, erano raccolte da segretari che operavano sulla banchina trapanese, dove elaboravano memoriali e sintesi di avvisi” e le missioni nelle piazze barbaresche cominciavano da Palermo o da Trapani in quanto erano dei porti più comodi per iniziare un viaggio verso il litorale della Tunisia e della Libia. La presenza consistente di schiavi bianchi e rinnegati d’origine siciliana ha sicuramente favorito l’operato degli agenti che prendevano con maggior facilità contatti nella regione.
Nell'articolo di G. Varriale si precisa che “L’amministrazione ispano-imperiale dell’isola riceveva notizie confidenziali sui turco-barbareschi pure dai cosiddetti “agenti vettoriali”, ossia personaggi estranei all’intelligence, che ottenevano informazioni per diverse circostanze. Il gruppo più significativo di questi informatori era costituito dai fuggitivi. Nel secolo XVI Napoli e Palermo accolsero decine di schiavi scappati dalle galee e dalle città turco-barbaresche, che erano alla ricerca di un sostegno economico per concludere il viaggio verso i luoghi d’origine. In cambio di una mercede, il fuggitivo raccontava le sue peripezie a un segretario che poi stilava una relazione con le informazioni più interessanti”.
Inoltre, continua la ricerca, che “Nell’estate del 1546, sul molo di Trapani sbarcavano il portoghese Bartolomeo e Mariano di Lipari, che nei pressi di Tabarca erano evasi dalle galere su cui era imbarcato Hasan Paşa, figlio di Khayr al-Dīn Barbarossa da poco deceduto. I due fuggitivi fornivano informazioni di grande valore per l’intelligence siciliana interessata a capire gli equilibri nello schieramento barbaresco dopo la morte del rais. La relazione confermava l’appoggio dell’influente Salah Rais al figlio di Barbarossa, che accompagnava con le sue imbarcazioni ad Algeri, dove Hasan Paşa iniziò il suo primo mandato nella città per ordine di Solimano il Magnifico”. Dalla lettura di un'altra pubblicazione del 2020 “El hijo Barbarroja sale de Estambul ed 19 de junio de 1545, con destino Argel, y avisos de Levante”- Archivo de la Frontera - si rileva l'importanza dei due uomini “grazie alla testimonianza di altri due giovani fuggiti da quella flottiglia, Bartolomé Portugués e Mariano de Lípari…”.
Alquanto interessante appare il fenomeno in tutte le sue sfaccettature. E ciò anche per la presenza del giovane “Mariano di Lipari”, che era evaso dalla prigionia barbaresca raggiungendo la libertà ed aveva dato informazioni strategiche all'intelligence ispanica. Potrebbe il giovane essere stato fatto prigioniero due anni prima nel sacco di Lipari del 1544 da Khayr al-Dīn Barbarossa?
Non ci è dato sapere dagli atti, ma potrebbe essere probabile. Il Mediterraneo, con l’attività schiavista dei pirati arabi maghrebini, cessò con l'invasione di Algeri del 1830.
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I DOCUMENTI STORICI IN ESCLUSIVA SUL NOTIZIARIO DELL'AVVOCATO ENNIO FIOCCO
Felice di annunciare che il mio fondo culturale australiano è ora in diretta e operativo per i prossimi 66 giorni, mentre raccoglierò fondi per il mio primo anno di intenso lavoro e studio in Italia.
Ho un budget piuttosto ambizioso ma ogni cosa aiuta e conta mentre navigo il primo anno senza uno stipendio medio come se fossi in Australia.
So che sarà tutto così gratificante e non vedo l'ora di condividere altra musica e i miei apprendimenti con il mondo e l'Europa!
Andate al Link per ascoltare alcuni frammenti del mio canto, altri sul mio progetto e per dare un contributo deducibile fiscale se vi sentite chiamati a:
of this beloved aria. While her lower notes felt somewhat breathy at times, her upper register was
powerful and resonant, and she had an incredibly magnetic stage presence"
Molti, calorosi applausi la giovanissima soprano Rebecca Gulinello, italo-australiana , i cui nonni erano di Lipari, ha vinto il Bel Canto Award 2023, premio prestigioso dalla Joan Sutherland and Richard Bonynge Foundation che sostiene i nuovi talenti della lirica in Australia.
La splendida voce di Rebecca Gulinello è la migliore ambasciatrice della cultura musicale italiana nel mondo
Tutti gli appassionati di musica , con viva simpatia, attraverso il Notiziario delle Isole Eolie-Italia , augurano ogni miglior successo a Rebecca.
2) Caro Gennaro,
affascinante, splendida la soprano di origini liparote...Rebecca Gulinello, magnifica voce, ...magnifica intervista, dono prezioso per i tuoi lettori del Notiziario, Çiuri, çiuri è una delle canzoni popolari siciliane più famose di sempre. L'autore dei testi è sconosciuto, mentre la musica fu scritta da Francesco Paolo Frontini nel 1883.
Il titolo vuol dire "Fiori, fiori" in italiano; a seconda dei dialetti, la parola "çiuri" può diventare anche "sciuri".
In siciliano....«Çiuri, çiuri, çiuri di tuttu l'annu l'amuri ca mi daşti ti lu tornu.»—
In Italiano....«Fiori, fiori, fiori di tutto l'anno .....L'amore che mi hai dato te lo rendo.»
Caro Gennaro. Tutti a far tifo per Rebecca. Tutti a Lipari. Magnifica occasione per una serie di concerti con Rebecca Gulinello in Sicilia.
Rebecca Gulinello is an Italian-Australian Soprano from ( Lipari) born in Melbourne. She was a recipient of the Dame Nellie Melba Opera Trust, and went on to study in Italy in 2014 on scholarship with the Acclaim Awards and Rotary Clubs of Melbourne.
In 2015 she was both a Finalist in the Herald Sun Aria Awards and IFAC Australian Singing competition.
Rebecca completed her Graduate Artist Diploma and Masters at the prestigious Academy of Vocal Arts in Philadelphia and her last role to perform was Amelia, Un Ballo in Maschera, before COVID cancellations. At AVA she sung leading roles such as Tamara in The Demon, and Anna, Le Villi.
In Philadelphia she won her first international competition at the Academy of Vocal Arts annual Giargiari Bel Canto Competition, singing at the Kimmel Centre. She was also a finalist of the Mario Lanza Competition, The Loren. L. Zachary Competition, and a Metropolitan Opera National Council District winner.
In 2022, Rebecca covered the roles of Mimì in La Bohème and Liù in Turandot at the Sydney Opera House and made her Opera Australia Debut as Micaëla, in Carmen on Cockatoo Island. In 2023 she made her Sydney Opera House debut in the role of Mimì, with four performances on the Dame Joan Sutherland Stage.
Vulcano - Diletta Leotta e il portiere Loris Karius sabato 22 giugno si sposeranno nell'isola delle Eolie. Nuova ricognizione sull'isola e la data è trapelata.
La giornalista piu' famnosa d'Italia è destinata a diventare la "sponsor" delle isole Eolie...
Una carovana di giornalisti e calciatori italiani, tedeschi e inglesi sono in arrivo nell'Arcipelago.
E per le sette isole sarà boom turistico...e pubblicitario.
NOTIZIARIOEOLIE.IT
A metà ottobre la visita alle Eolie e dopo le indiscrezioni di quel periodo lanciate dal Notiziario delle Eolie in anteprima, ora arriva la conferma.
A giugno Diletta Leotta sposerà il suo portiere tedesco Loris Karius, numero 1 del Newcastle. A Vulcano per una prima ricognizione, oltre che per qualche giorno di relax, con la coppia arrivarono anche la piccola Aria e mamma Ofelia Castorina.
La location dovrebbe essere quella dell'Hotel "Therasia Resort", un 5 stelle, dove si rilassarono per qualche giorno lontano dalle telecamere e dai campi di calcio.
Situato nel promontorio di Vulcanello, s'affaccia sui faraglioni e con un tramonto e un'alba mozzafiato anche sulle isolette di Filicudi e Alicudi. Il "Therasia Resort Sea & Spa" vanta al suo interno due ristoranti gourment entrambi con 1 stella Michelin.
In occasione della sua visita - tuttavia - con un off shore la coppia girò anche le spiagge piu' belle delle Eolie. E non è da escludere - per esempio - che la festa dell'anno potrebbe anche continuare nella spiaggia dell'Asino di Gelso, tutta di soffice sabbia nera. La macchina dell'organizzazione è già partita. Anche se dalla vulcanica isola eoliana c'è il massimo top secret. Sia della struttura turistico alberghiera, sia dai gestori della spiaggia nera che del parroco Lio Raffaele.
La giornalista di "Dazn" dunque è destinata a diventare la nuova "sponsor" delle isole Eolie...
di Diletta Leotta
Nel mio posto del cuore
Vulcano - La lunga estate eoliana va ancora avanti con l’arrivo di vip: sull’isola sono sbarcati Diletta Leotta ed il compagno Loris Karius, il portiere tedesco del Newcastle. Nel porto di Levante sono giunti con l’aliscafo della Liberty Lines provenienti da Milazzo. Con loro anche la piccola Aria e mamma. Neanche il tempo di scendere dal “veloce mezzo” che ci sono stati i primi selfie con l’ormeggiatore Antonio Costa e con l’operatore check della società trapanese Calogero Morgano.
Nell’isola si fermeranno qualche giorno, dopo gli impegni settimanali per la conduttrice sportiva di Dazn domenica nel derby Iuve-Torino e per lui con l’undici dell’ex milanista Sandro Tonali che ha pareggiato 2 a 2 sul campo del West Ham, anche se la partita l’ha vista dalla panchina. Approfittando delle splendide giornate di sole e di mare (con 30 gradi), si tufferanno nelle acque calde di Levante, giri dell’isola in barca con il rammarico del laghetto termale ancora sequestrato, nonostante sia molto terapeutico e negli anni passati frequentato dai turisti provenienti da ogni parte del mondo.
Diletta, catanese doc, da buona siciliana al “suo Karius” sta facendo apprezzare i luoghi piu belli della grande isola. E le Eolie hanno sempre un ruolo di primo piano. Lei c’è già stata più volte. E nell’album personale c’è una vera e propria “Gallery fotografica” dei posti incantevoli delle sette isole.
Per l’Arcipelago a livello vippaiolo è stata una estate d’oro. Come non ricordare Robert De Niro, tornato dopo 30 anni e il presidente del City Manchester Khaldun al-Mubarak che ha festeggiato anche a Vulcano la conquista della Champions League con l’Inter.
Per non parlare degli oltre 200 mega yacht di 60 metri in su che hanno solcato il mare delle sette isole fino a ieri a Vulcano e oggi alle pomici di Lipari.
Il mondo deve ancora scoprire se a 20 anni si è vecchi o si è un prodotto per diversamente giovani. Facebook nato nel 2004 aveva il creatore con i brufoli e sfondò subito con connessioni generazionali senza limiti d’età. La siliconvallizzazione per la mente e il corpo. Ritocchi al silicone per oggetti elettronici dentro e fuori i computer.
Mentre Mark Zuckerberg è già proprietario de metà Hawaii senza mai nominare le Eolie che come il suo social sono diventate buone solo per gli anziani. “Non tutti gli utenti di Facebook sono anziani, ma tutti gli anziani o quasi usano Facebook ormai museo o sacrario di memorie o grande Rsa”.
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Le località più ridenti e suggestive per un casinò
Da secoli ormai le case da gioco hanno assunto il valore di luoghi di divertimento fisici per eccellenza, specialmente per quanto riguarda quelli che vedono nel gioco d'azzardo un momento di svago e anche di immersione in un ambiente particolare. Perché, del resto, fin dalla creazione di quelli che oggi chiamiamo casinò, potersi recare in un luogo per effettuare puntate in attività ludiche è stata una forma di libertà assoluta. Poco a poco, infatti, costruire una sala da gioco come si deve è diventato un segno di distinzione delle grandi società, e tutto è partito da Venezia, una delle città più multiculturali del passato recente e oggi conosciuta come una delle più turistiche e aperte agli stranieri, come testimoniato dal dal nuovo centro per l'Islam.
Il gran casinò di Ca' Vendramin, infatti, nato nel 1638, fu la prima vera e propria installazione nella quale era possibile dedicarsi al gioco d'azzardo, che all'epoca veniva effettuato principalmente con le carte francesi. Da quel momento, in cui tutto lo splendore della Serenissima veniva irradiato nel Mediterraneo e in Europa, il fenomeno del gioco d'azzardo si diffuse a macchia d'olio, con la creazione di vari casinò, molti dei quali sono stati costruiti in ridenti località che permettevano di far leva sull'indotto portato dal turismo classico, che all'epoca era prevalentemente una prerogativa delle classi abbienti.
Non è un mistero, dunque, che i casino online si siano totalmente ispirati ai primi esempi di case da gioco. Ognuno dei nuovi casinò online possiede un fattore in particolare che lo distingue dagli altri. Uno degli elementi che viene più apprezzato dai giocatori è la varietà. Se un sito offre tantissimi giochi, una selezione di tornei e metodi vari di pagamento, è probabile che venga celebrato da un sito di recensioni. Ma, diversamente da oggi all'epoca erano pochi i giochi ai quali dedicarsi, sebbene fossero di grande stimolo per gli avventori.
Il classico blackjack e la roulette sono stati tra i primi a essere di gran moda e di grande attrazione, visto che vedevano la sorte come principale fattore decisivo. Da quel momento in poi, l'esplosione della passione per il gioco d'azzardo è stata inarrestabile e le tante applicazioni dedicate a riproporre in modo virtuale queste attività ludiche ne riflettono il successo che oggi genera un indotto commerciale piuttosto importante.
In tale contesto, va tuttavia ricordato che sono ancora tante le sale da gioco fisiche nelle quali è possibile sollazzarsi e sentire forte l'adrenalina del gioco immediato. E molte di esse si trovano immerse in scenari naturali e geografici spettacolari e unici nel loro genere. Dopo quello di Venezia, con il Ca' Vendramin sito nello splendido Canal Grande, sono stati tanti infatti i tentativi di incastonare le sale da gioco in località ridenti e dal fascino particolare. Tra tutti, oggigiorno, possiamo citare vari esempi situati in posti nei quali a farla da padrone sono le terme, come accade nella cittadina tedesca di Baden-Baden, sede di uno dei casinò moderni più famosi del mondo per struttura, servizi e, soprattutto, per il lusso che regna sovrano in ogni suo ambiente.
Parliamo, infatti, di una località scintillante in piena Foresta Nera, uno dei luoghi naturali più lussureggianti e verdi d'Europa, nel quale è possibile godere di un casinò completo di tutto e immediatamente adiacente a un servizio di spa e hotel impeccabile e di prima qualità. Il tutto in una cornice totalmente naturale nella quale spiccano i saloni di casinò d'antan nei quali giocare è ancora più emozionante e romantico.
Chi invece ama le località di mare, può trovare dei classici esempi di casinò sulla costa nelle località francofone di Nizza e Montecarlo, due città molto vicine l'una all'altra e portatrici del benessere assoluto dell'aristocrazia di chiara matrice francese. Il caso di Nizza, la città al confine con l'Italia, che diede i natali a Giuseppe Garibaldi, è di per sé uno dei più eclatanti, visto che si tratta di un avamposto esclusivo ma comunque accessibile. Basta, infatti, essere ben vestiti e poter dimostrare di avere una minima somma da giocare nei tavoli verdi allestiti all'interno, dove l'esperienza nel gioco è fondamentale.
Per quanto riguarda Montecarlo, invece, parliamo di un casinò vecchio stile sito in una struttura dall'architettura barocca, la cui facciata è una delle più armoniose in assoluto, per quanto riguarda i casinò. Del resto, parliamo di un palazzo creato e progettato dallo stesso architetto che ha realizzato l'Opera di Parigi, il noto Charles Garnier. Il tutto in un luogo unico al mondo, dove si può godere di uno sbocco esclusivo sul mare e di tante attività complementari. Quello di Montecarlo, insomma, spicca come il casinò più prestigioso del globo
Le risorse del PNRR sono importantissime per rafforzare il nostro Sistema Paese, ovviamente per gli enti pubblici, ma importantissimi anche per il sistema produttivo. L’Italia non ha mai visto un numero di risorse come questo, il PNRR è un ‘opportunità per cercare di far fare un salto in avanti al Paese. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è sulla bocca di tutti. Definito la “sfameria” italiana. E’ un grande strumento di sostegno europeo, una forma di debito che costa molto meno rispetto al debito garantito dai singoli paese membri.
L'era PNRR rappresenta ormai un'opportunità unica per le imprese italiane per innovare e crescere, nonostante le sfide del contesto attuale con l'importanza di una corretta comprensione per sfruttare appieno le possibilità offerte dal piano di finanziamenti. Attraverso la conoscenza e l'innovazione, le imprese possono non solo sopravvivere, ma prosperare in questa nuova era.
ISOLA VOGLIA di Leo Giuffré
Tutti in cerca
per una ricerca spinta
da mani improvvisate
e mai baciate.
Il padrino le allunga
ed ottiene il volere
per acchiappare la voglia
dell’isola astuta e sempre povera.
L’ascolto oltre le fila
di un corriere senza ruote
che cerca nella spinta
il trascinamento posteriore.
CONTROCORRENTEOLIANA: AMP
Volli, fortissimamente volli. Così Salina festeggia l’unione tecnica dei 3 comuni per l’Aria Marina Protetta come strumento di conservazione ambientale, di rilancio turistico e di caccia ai vandali. Salina ha fatto la scelta giusta? Lipari e le altre isole del suo comune restano a guardare. Forse per vedere i risultati e poi partire con le altrui esperienze.
VERO&FALSO
-Politico conserva.
-Elettore osserva.
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LIPARI, VENDESI RUDERE DI CIRCA 100 MQ CON 20 MILA METRI QUADRI DI TERRENO IN LOCALITA' PANORAMICA E SPETTACOLARE. IN UNA VERA E PROPRIA OASI NATURALE DI VERDE. SI AMMIRANO IL MARE, I FARAGLIONI E IL CENTRO ABITATO DELL'ISOLA. IL TUTTO DOVE IL SILENZIO REGNA SOVRANO INFO 3939718272-3939718431
GDF MESSINA: FRODE ALL’UNIONE EUROPEA NEL SETTORE DEI FONDI STRUTTURALI. DENUNCIATI UN RESPONSABILE E SEQUESTRATI BENI PER 320.000 EURO. I Finanzieri del Comando Provinciale di Messina hanno concluso un’articolata attività d’indagine nei confronti di una società operante nel Comune di Torrenova (ME), beneficiaria illegittima di ingenti fondi strutturali, cofinanziati dalla Regione Sicilia e dall’Unione Europea. Le Fiamme Gialle della Tenenza di Sant’Agata di Militello, coordinate dalla Procura Europea (European Public Prosecutor’s Office) di Palermo hanno denunciato un imprenditore per il reato di malversazione ai danni dello Stato. Di qui il provvedimento di sequestro preventivo di beni - ai fini della confisca - per un valore di 320 mila euro, pari all’importo della frode accertata.
Il provvedimento cautelare interviene nella fase delle indagini preliminari ed è basato su imputazioni provvisorie, che dovranno comunque trovare conferma in dibattimento e nei successivi gradi di giudizio. Gli stanziamenti, finanziati dall’Unione Europea nell’ambito dei Fondi Strutturali relativi alla Programmazione 2014/2020 del Fondo Europeo Sviluppo Regionale - Piano Operativo Sicilia, risultavano finalizzati all’esecuzione di lavori di ammodernamento e ampliamento delle attività produttive, allo scopo di sostenerne la crescita, aumentandone qualità, sostenibilità e competitività.
Dopo articolati riscontri documentali e contabili, i Finanzieri hanno accertato che, di contro, l’imprenditore messinese, a fronte della ricezione di un contributo di 320.000 Euro, quale prima anticipazione di un più ampio finanziamento di 800.000 euro, aveva distolto le provvidenze pubbliche ottenute, utilizzandole per finalità divergenti dal progetto approvato dall’Ente pagatore e, soprattutto, completamente estranee agli scopi aziendali.
In particolare, i fondi comunitari, originariamente destinati ai lavori di ammodernamento e ampliamento della capacità produttiva di un forno preesistente, da impiegare per la produzione di pane e prodotti freschi, anche valorizzando antichi grani siciliani, venivano illecitamente investiti nell’attività di trading, consistente nell’acquisto e vendita di prodotti finanziari. Il tempestivo intervento della Guardia di Finanza ha impedito che la Regione Sicilia pagasse la restante quota del finanziamento, ammontante ad Euro 480.000, evitando il dispendio di ulteriori importanti risorse messe a disposizione dall’Unione Europea per favorire la crescita economico- sociale e migliorare la competitività delle imprese.
In considerazione degli elementi raccolti, salvo diverse valutazioni nei successivi gradi di giudizio e fermo restando il principio di non colpevolezza sino a sentenza passata in giudicato, su richiesta dei Procuratori Europei delegati per la Sicilia e Calabria, il GIP del Tribunale di Patti ha emesso l’odierno provvedimento di sequestro preventivo per le ingenti somme indebitamente percepite che, eseguito nei giorni scorsi dai Finanzieri santagatesi, ha riguardato liquidità rinvenute nella disponibilità dell’indagato.
L’Autorità Giudiziaria e la Guardia di Finanza continueranno a mantenere altissima la soglia di attenzione sulle possibili truffe dei fondi strutturali europei, a tutela dell’interesse pubblico, evitando che significative risorse pubbliche diventino facile preda di operatori spregiudicati, in danno dei tanti imprenditori onesti.
Il Giudice del tribunale di Barcellona Giovanni Mannuccia ha assolto S.L. G. perchè il fatto non sussiste. E' stato difeso dall'avvocato Salvatore Leone
Era stato accusato di esercitare il preteso diritto di proprietà, potendo ricorrere al giudice e si faceva lecito apporre un cancello chiuso con catena e lucchetto all'ingresso dell'abitazione di R. G.
Cerco di ricordare una Pasqua caduta nel mese di marzo, ma non ne ho memoria. Di solito la Pasqua, “alta o bassa” che fosse arrivava sempre nel mese di aprile. In quegli anni non si viveva di ”eventi” come avviene adesso e le ricorrenze religiose rappresentavano le poche occasioni di socializzazione anche laica,che accomunava tutti i ceti sociali prima dell’inizio della stagione estiva, periodo in cui l’isola per pochi mesi cambiava volto. La vita sociale a Lipari in quello scorcio di tempo sul finire degli anni 60 del 1900 si svolgeva con molta più semplicità di adesso, a motivo del forte isolamento e quella quasi totale inesistenza di mezzi mediatici. Ma credo, nella sua semplicità e in alcuni versi povertà più umana di adesso. Ricordo, in particolare i pescatori, che vivevano “Supa a Terra” avevano fatto del loro quartiere un luogo di socialità dove la vita quotidiana si svolgeva per strada. La dove si riparavano le reti, s'addumava "u cufuni" e chianava un ciavuru i pisci arrustuto chi arricriava", i bambini giocavano, gli adulti si riunivano a discutere. Tanto per contestualizzare cosa signficassero i riti religiosi e il loro aspetto di elemento socialmente aggregante. Siccome i ritmi di vita non erano compressi, come adesso, i riti della Settimana Santa erano seguiti ed attesi. Nelle varie chiese dell’isola si preparavano i “ sapurca” ovvero un'area all’interno dell’edificio sacro dove veniva allestita l'ambientazione del luogo di sepoltura di Cristo. Generalmente era il vano di una cappella laterale, possibilmente quella più prossima all’altare maggiore, dove ornamenti florali ricchi e vistosi creavano lo scenario. Si faceva a gara nel farlo il più bello, ma la palma del migliore, anche per l’ampiezza degli spazi se l’aggiudicava sempre la Basilica Cattedrale. Questi manufatti di artigiano florale erano oggetto di visite da parte di fedeli e curiosi, e da qui il detto “farisi u giru di sapurca”. Il giorno della Domenica delle Palme una processione, presieduta dal Vescovo, con solenni paramenti (allora si usava che i Vescovi si vestivano da Vescovi), partiva da "criesia u Puzzu" e saliva verso la Cattedrale, dove iniziava la liturgia.
Il Venerdì Santo era invece il momento della processione delle “vare” cioè delle statue che rappresentavano gli episodi evangelici della passione e morte di Nostro Signore. La processione si snodava lungo il Corso (u Puzzu) accompagnata dalle confraternite nei loro abiti di antica foggia e preceduti dai Priori e dai mazzieri. tutta la rappresentazione sacra rimandava una grande suggestione .Richiamava e richiama in miniatura i suggetivi riti della “Semana Santa” di Malaga, in Spagna, a ricordare lo storico legame che risale al tempo delle due Corone Regnanti. In casa, quel giorno, la disposizione era di non accendere nè radio, nè televisore “picchì u Signuri è muortu”. Ed in effetti, quel giorno un silenzio palpabile calava sull'isola. Ricordo che, generalmente era anche un giorno plumbeo. La Domenica di Pasqua dopo la solenne Messa Pontificale alla presenza di tutto il clero, in Cattedrale, si dipartivano due processioni che per vie diverse si incontravano a Marina Corta. Una era quella del sinulacro del Risorto e l’altra della Madonna Addolorata. La processione era una drammatizzazione della vita e della morte, del dolore di una Madre che non accetta l'idea della morte del Figlio e poi del trionfo della vita allorquando la Madre incontrando il Risoto, perde il manto nero di dolore ed appare l’azzurro, mentre le colombe prendono il volo e le campane suonano a festa . “Suttu u mantu da Madonna vula vula la palumma, vula vula e si nni va. Supa a Civita a pulumma…” cosi il Cantore delle Eolie. Esplode la festa, vengono “sparati i bummi” e le navi in rada suonano le sirene. A proposito di questo, voglio citare un episodo avvenuto quando ancora non era crollatto il Muro di Berlino e con esso finita anche l'Unione Sovietica governata dal Partito Comunista. Una nave da carico russa si trovava in rada a Marina Corta. Il lettore dovrà sapere che a differenza delle nostre navi, dove il Comandate ne è signore assoluto, in quelle russe al tempo dei Soviet, il Comandante era soltanto un tecnico della navigazione, mente il potere lo esercitava il “Commissario Politico”. Quel giorno di Pasqua, dalla nave russa partì un suono di sirena. Era un segnale premonitore di quel mondo che con Gorbaciov, decenni dopo sarebbe stato consegnato alla Storia con il nome di “Perestroika” e che avrebbe segnato la fine di settanta anni di governo Comunista in Unione Sovietica. Anche Lipari, quel giorno ha avuto il suo pezzo di protagonismo nella grande storia del Mondo. Ci furono anni in cui i Riti Pasquali assunsero un tono minore, vuoi per disinteresse, vuoi per la soppressione della millenaria sede Vescovile di Lipari. Adesso, apprendo invece con soddisfazione, che non solo a Lipari, ma anche nelle isole limitrofe è ripreso l'interesse e l'impegno devoto per queste sacre cerimonie religiose. Come si viveva la Pasqua nella mia casa? Intanto ricordo un grande affaccendarsi di mia madre intorno ai cibi. Di solito elaborati timballi, purppetta e purppettuni (se u povero “voi i Filicudi” qualche giorno prima aveva guadagnato il paradiso dei bovini.) Di agnelli, carni i crastu e varie, nenche l’ombra. Durante le feste Pasquali stavamo di solito in compagnia dei nonni materni e di amici che passavano "pu durci.
Dunque a proposito di durci. A Pasqua i miei compravano d Subba “u piecuru” ovvero un dolce di marzapane, ripieno, a forma di agnello con gli ornamenti pasquali. Un dolce simbolo, come la colomba usa per i popoli al di la del mare. Di solito si trattava di piu o meno in kilo e mezzo e poi, immancabile l’uovo di Pasqua, con sorpresa, motivo per cui veniva “sacrificato” anzitempo. Durante la Pasqua tornavano a Lipari, come del resto avveniva anche a Natale e “pi Muorti”, gli emigranti di “piccolo raggio”, quelli che residevano in Sicilia o nell'Italia continentale, era una specie di “prova generale “per l'estate. Si aprivano le case e si faceva “ u Pascuni”, un rito nel rito, di cui scriverò in una prossima puntata. Concludo facendo un paragone sulle senzazioni intime che le festività Natalizie producevano rispetto a quelle Pasquali. Il Natale era una festa quasi casalinga. Intimista cone si direbbe oggi. L'isolamento acuito dalle mareggiate inevernali, dal freddo, la senzazione più forte di insularità, conferivano alle feste natalizie un'aria più raccolta, mentre la Pasqua diventava quasi una festa non solo di “passaggio” come la Liturgia la prevede, ma un cambio di passo tra una Lipari sonnolenta ed intimista ed una Lipari già fervorosa dalle aspettative date dall'inizio della stagione che si profilava e che faceva aprire al mondo la nostra comunità dopo un periodo di isolato letargo. Non so, forse saranno solo impressioni del vecchio dinosauro.
Strada a Pianoconte che va dalle scuole a Schiccione. Ecco come si presenta. Fino a quando era vivo Mastru Vanni, ci pensava lui.
Ora non ci pensa più nessuno. La strada é pericolosa per le due ruote. Mio padre casco' con la sua vespa e fini' in ospedale. Dobbiamo aspettare peggio?
Non penso ci voglia tanto, almeno a riempire i buchi.
Ma la cosa triste é che lo debba denunciare io, mentre chi ci vive e ci passa regolarmente, non spreca nemmeno una parola per risolvere il problema.
Buongiorno, ieri mattina all'inizio del corso nel tabellone risultava A.P.U NON ATTIVA mentre in via Garibaldi il tabellone era coperto da un sacco nero e dello scotch non vorrei che per una mancanza loro dovrei rimetterci io come tanti altri visto che ieri mattina insieme a me sono passati diversi veicoli.
La gastronomia è figlia della fava, un totem di primavera col gusto antico e nobile. Dall’Egitto alle Eolie, dalle piramidi ai faraglioni per gestirle anche secche sdraiandole sul terreno vulcanico con il lenzuolo generato dal sole. Un mondo di ricette accompagnate da miscele di erbe e spezie. L’altra faccia della medaglia è il favismo, una alterazione del metabolismo che può generare conseguenze gravissime per coloro che dovessero consumarne. La famosa colazione con “dufavi cu pecorinu e un litru i vinu” passerà alla storia politica eoliana dove un consigliere vale una fava “pecorinata e vinata”.
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CONTROLLI STRAORDINARI DEI CARABINIERI. 4 PERSONE DENUNCIATE, TRE DELLE QUALI PER DETENZIONE AI FINI DI SPACCIO DI STUPEFACENTI, E DUE SEGNALATE QUALI ASSUNTRICI DI DROGHE. ELEVATE ANCHE DIVERSE CONTRAVVENZIONI PER INOSSERVANZA AL CODICE DELLA STRADA
Durante le festività pasquali, i Carabinieri della Compagnia di Messina Centro hanno intensificato i controlli nella zona centro e nord del capoluogo peloritano. Sono stati pertanto attuati servizi di pattugliamento con la predisposizione di posti di controllo, anche nelle ore notturne, finalizzati al contrasto dei reati in genere, soprattutto quelli di tipo predatorio e quelli connessi al traffico di sostanze stupefacenti, nonché le violazioni al Codice della Strada.
Nel corso dei servizi, i Carabinieri hanno elevato diverse contravvenzioni per violazioni al Codice della Strada tra cui il mancato uso del casco e delle cinture di sicurezza, nonché l’utilizzo del cellulare alla guida, condotte che mettono in serio pericolo la sicurezza degli automobilisti e dei pedoni. Inoltre, una persona sottoposta alla misura di sicurezza dell’obbligo di soggiorno è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria, per violazioni degli obblighi della misura cui era sottoposta, essendo stata fermata e controllata fuori dal Comune di domicilio.
Nell’ambito dell’attività antidroga, attuata anche con il supporto dei cani dell’Unità Cinofila dei Carabinieri di Nicolosi (CT), un 34enne e un 26enne entrambi messinesi, noti alle Forze dell’Ordine per reati specifici, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. All’esito delle perquisizioni, effettuate presso le abitazioni dei due indagati, i Carabinieri hanno trovato e sequestrato oltre 30 grammi di hashish, occultate in un mobile nell’abitazione del 34enne e oltre 50 grammi di marijuana, abilmente nascoste nella cappa della cucina, nell’appartamento del 26enne.
In entrambe le abitazioni sono stati altresì trovati e sequestrati anche materiali verosimilmente utilizzati per il confezionamento della droga. Inoltre, un 23enne è stato denunciato per il medesimo reato poiché, a seguito di un controllo alla circolazione stradale, è stato trovato in possesso di quasi 40 grammi di marijuana, sequestrata dai Carabinieri. Nel contesto del servizio, infine, due giovani sono stati segnalati alla Prefettura quali assuntori di droghe, poiché trovati in possesso di complessivi 5 grammi di marijuana, detenuti per uso personale. Tutta la droga sequestrata è stata inviata ai Carabinieri del R.I.S. di Messina per le analisi di laboratorio.
Caro Direttore, parabola della solitudine e della miseria umane “Stromboli, Terra di Dio” (1950) di Roberto Rossellini è un film estremamente moderno.
L’assurdita’ della guerra, la sua devastazione fisica e morale, la violenza dell’uomo sulla donna, la incomunicabilita’, la non accettazione del diverso da sé , sono temi di angosciante attualità. Quanti uomini lottano tuttora per la loro sopravvivenza come gli umili pescatori dell’isola? Quante donne sono vittime di una violenza irrazionale che le vede come mero possesso da parte degli uomini?
Che cosa rimane se non la forza di volontà, reagire e lottare per un futuro migliore come nella ascensione finale di Karin, la protagonista Ingrid Bergman, alla vetta del vulcano, che nella violenta eruzione pare indifferente alle sofferenze umane?
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