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Categoria: Giudiziaria

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Lipari - Assolto il fatto non sussiste e per la particolare tenuità del fatto. Pasquale Giovenco, 60 anni, di Lipari, è stato difeso dall'avvocato Marika Ficarra. La sentenza è stata formulata dal giudice Ennio Fiocco (piemme Francesco Dieni). Secondo il capo d'imputazione "avrebbe usato violenza nei confronti dei marinai della guardia costiera, offendendo l'onore e rifiutandosi di dare indicazioni sulla propria identità personale". La vicenda accaduta a Vulcano risale all11 settembre 2013.

BARCELLONA ASSOLTI I FRATELLI MAMMANA

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di Leonardo Orlando

Il giudice monocratico del Tribunale di Barcellona Ennio Fiocco ha assolto, «perché il fatto non sussiste», i fratelli Angelo e Domenico Mammana, rispettivamente di 69 e 72 anni, assieme alla sorella Maria Giuseppa, 80 anni, dalle accuse di interruzione di pubblico servizio e, per un solo imputato, di violenza privata.

I tre, noti sull’isola di Lipari per le temerarie battaglie giudiziarie intraprese anche contro la magistratura, difesi dagli avvocati Filippo Barbera e Nino Todaro, erano accusati – fatto per il quale si sono occupati anche le “Iene”, nota trasmissione in onda sulle reti Mediaset – del reato di interruzione di pubblico servizio in quanto, secondo l’originaria accusa, «stazionando in modo permanente nei pressi delle Terme di San Calogero di Lipari» avrebbero fornito «false informazioni ai turisti sul prezzo del biglietto di ingresso alla mostra che si teneva nei locali delle Terme e sui contenuti espositivi, turbando la regolarità del servizio pubblico».

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Sei mesi di reclusione e 400 euro di ammenda (pena sospesa). Calogero Saladino, 37 anni, di Palermo, è stato difeso dall'avvocato Alessandro Ticli. La sentenza è stata emessa alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Ennio Fiocco (piemme Francesco Cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "per procurarsi un ingiusto profitto in qualità di dipendente della Banca Nuova spa, filiale di Lipari, si appropriava della somma di euro 166.684,14 appartenente alla stessa banca e della quale in funzione dell'attività svolta, ne aveva il possesso. Fatto aggravato avendolo commesso con abuso di prestazione d'opera". La vicenda accaduta risale al 30 agosto 2013.

LIPARI - Sei mesi di reclusione e 400 euro di ammenda (pena sospesa): è la pena inflitta all'impiegato di banca Calogero Saladino, 37 anni, di Palermo accusato di peculato.
Secondo gli inquirenti si sarebbe procurato "un ingiusto profitto in qualità di dipendente della Banca Nuova spa, filiale di Lipari, appropriandosi di 166.684 euro". La vicenda accaduta risale al 30 agosto 2013.(ANSA)

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