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Categoria: Giudiziaria

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L'imprenditore Ettore Morace, che era a capo della società di navigazione Liberty Lines che assicura il 90% dei collegamenti con le isole minori in Sicilia, ha patteggiato una condanna a un anno e sei mesi di reclusione davanti al gup di Trapani per corruzione e traffico illecito di influenze, nell'ambito di uno stralcio dell'inchiesta "Mare Nostrum".

L'imprenditore Leonardo Carpinteri di "Stefania Mode", ha invece patteggiato un anno di reclusione per corruzione. Entrambi avevano scelto il rito abbreviato. Rinviata all'8 ottobre – per un difetto di notifica – invece la decisione sull'ex deputato regionale Mimmo Fazio, accusato di corruzione, rivelazione di segreti di ufficio e traffico illecito di influenze e per l'ex presidente del Consiglio di giustizia amministrativo, Raffaele De Lipsis.

Quest'ultimo è accusato di aver condotto una mediazione illecita, sollecitata da Fazio, al fine di garantire a Morace un pronunciamento a suo favore in un ricorso presentato al Cga. Morace era stato arrestato nel maggio 2017. Secondo l'accusa attraverso i favori del funzionario regionale, Giuseppe Montalto, e del deputato regionale siciliano Girolamo Fazio, Morace avrebbe ottenuto "bandi su misura" per i collegamenti tra la Sicilia e le isole minori potendo contare su finanziamenti regionali gonfiati rispetto alle esigenze reali. Il patteggiamento di Morace e Carpinteri e la richiesta di rinvio a giudizio per Fazio e De Lipis, riguardano solo alcuni aspetti dell'inchiesta. Nel troncone principale figurano indagati, tra gli altri, l'ex presidente della Regione, Rosario Crocetta, e l'ex sottosegretario alle Infrastrutture, Simona Vicari.(blogsicilia.it)

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di Silvia Iacono

E' stata dissequestrata una parte dei beni di Vittorio Morace, colpiti da un provvedimento del tribunale dello scorso 15 febbraio. In particolare la quota di partecipazione nel Trapani Calcio srl pari al 50% del capitale sociale e le azioni della Liberty Lines spa. Il sequestro è stato limitato al 75% del capitale sociale. Tra i beni dissequestrati ci sono anche un'autovettura e un terreno agricolo in provincia di Napoli.

La decisione è stata presa dall'autorità giudiziaria a seguito della quantificazione del valore dei beni sequestrati a Morace. I carabinieri avevano effettuato un sequestro di beni per non oltrepassare la somma di euro 10.108.444,65 ritenuto valore complessivo dell'ingiusto profitto percepito da Vittorio Morace.

A conclusione degli accertamenti bancari, infatti, i carabinieri hanno proceduto al sequestro di ulteriori liquidità, pari ad oltre due milioni e 400 mila euro rinvenuti sui conti correnti bancari riconducibili a Vittorio Morace. Raggiunta quota 10.108.444,65 di euro, gli inquirenti hanno proceduto al dissequestro.

Lo scorso 21 febbraio la procura di Palermo dopo il sequestro dei beni all'armatore, aveva nominato un amministratore giudiziario. L'incarico era stato conferito all'avvocato Marco Montalbano del foro di Palermo.

I sigilli erano scattati in seguito alle legate all'operazione "Mare Monstrum" del 19 maggio dell'anno scorso. Indagini che avevano fatto emergere il presunto "patto corruttivo" stretto da Morace, all'epoca dei fatti presidente pro tempore della società di navigazione Ustica Lines spa con Salvatrice Severino, dirigente pro tempore dell'assessorato ai Trasporti della Regione siciliana.

L'accordo avrebbe portato la dirigente a predisporre e confezionare bandi di gara relativi all'affidamento quinquennale del servizio di collegamento marittimo con mezzi veloci tra la Sicilia e le isole minori, secondo "modalità collimanti" con gli interessi della compagnia di navigazione.

Il tribunale di Palermo aveva emesso così il provvedimento di sequestro preventivo di beni mobili, mobili registrati e immobili, nonché delle quote azionarie e dei rapporti bancari riconducibili all'imprenditore.

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di Laura Spanò

La Procura di Palermo dopo il sequestro dei beni all'armatore Vittorio Morace ha nominato un amministratore giudiziario. L'incarico è stato conferito all'avvocato Marco Montalbano del foro di Palermo.

Per la Liberty Lines e per la società Trapani Calcio non cambierà nulla, la presenza dell'amministratore giudiziario consentirà il proseguo dell'attività dell'azienda, niente muterà per quanto riguarda la situazione occupazionale e lavorativa. L'amministratore giudiziario sarà responsabile della gestione delle quote societarie e dei beni sequestrati a Morace.

---A seguito degli ultimi avvenimenti che hanno interessato i collegamenti veloci Liberty Lines tra Milazzo e le Eolie, l'Assessore ai trasporti ha convocato i vertici della Liberty Lines giorno 20 alle ore 12,00 presso il Palazzo comunale. L'incontro verterà sulle condizioni dei mezzi e sulle problematiche che generano disaggi e disservizi. Saranno richiesti interventi tempestivi per ripristinare i mezzi nella loro funzionalità in considerazione dell'imminente Santa Pasqua e dei maggiori servizi necessari per affrontare la prossima stagione estiva, oltre che a garanzia del servizio prestato per gli isolani e i pendolari.

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