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di Enza Scalisi

Lui era in agguato: ottuso, crudele, subdolo, senza un criterio, unico obiettivo colpire, a caso.

Come in un buco nero il mondo di prima è risucchiato, il tempo si ferma per riavvolgersi su se stesso e  torna la memoria della vita normale. Qual è  l'istante della demarcazione tra il prima e il dopo, tra il non ancora, ora sì, il perché che dilegua senza risposta, nelle giornate scandite dalle cure?

La grandezza si manifesta nella tempesta, lì emerge la dignità, il coraggio, la determinazione. La forza si alimenta dello sguardo forse ignaro dei bambini: “giochiamo papà?” Allora inizia la guerra, dura  determinata, con tutte le armi a disposizione, senza cedimenti contro il mostro.

Alla domanda retorica, involontariamente inopportuna, “come stai?” rispondeva  “bene”. Mai un lamento, un cenno di sconforto, di vittimismo. Ha sopportato tutto, accondiscendente: farmaci invasivi, trattamenti bugiardi…con ostentata fiducia, ma con la malcelata consapevolezze della loro impotenza.

Restava a lungo in balcone, si lasciava accarezzare dal sole e avvolgere dal fresco delle serate. Aveva bisogno di luce, di spazi, di immenso.

Alla fine raccoglieva le forze residue per una stretta di mano, una carezza.

 Ha vinto il mostro sul suo corpo martoriato, ma non ha intaccato il coraggio e  la dignità che fanno la grandezza dell’uomo.

La sua sdraio è sempre lì, sul balcone, tra i fio

Gennaro, Salvatore e Bartolino Leone partecipano al dolore delle famiglie

Il cordoglio per la morte di Riccardo
 
La famiglia di Lidia Cincotta e Achille Omero con il figlio Edoardo per la prematura morte di Riccardo, si unisce al profondo dolore delle famiglie Biancolini, Scalisi e Iacolino.
 
--L'Istituto Conti stringe in un dolente abbraccio Martina, i suoi bimbi e la famiglia tutta.
Il dirigente scolastico Tommasa Basile

 

 

Per il Festival, la torta inaugurale di Casa Sanremo sarà siciliana. Il dolce di 40 chili sarà preparato da Salvo Pignataro e Luca Leonardi originari di Adrano.

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-Artista siciliano di fama nazionale con alti riconoscimenti, cede le proprie opere composte da sculture e quadri per motivi di salute. Ottimo investimento. Telefono: 3483194060

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-Affittasi locale 60 mq, completo di servizi, in posizione centrale nella piazza di Canneto-Lipari sulla Marina Garibaldi (accanto al Tabacchino). Preferenza per soggetti a carattere pubblico, della Pubb. Amministrazione o, in alternativa, per attività commerciale di sola vendita. Per info telefonare al n. 3386040718

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Cari amici lontani e vicini,

L’era dei signori e signore con lo strascico del benvenuto che risorgerà dopo aver toccato il fondo più profondo per sommergere la normalità dei tempi racchiusi dentro il recinto dell’età. Le pippate invernali inducono ai sogni televisivi nel "verso giusto", tentando di "raddrizzare" tutto ciò che vira al "contrario". Solo giornali come il Notiziario riescono ad esprimere chiarezza di specchiature che ormai durano nel tempo. Perché non ci sono elettori ma lettori tanti quanti i loro pensieri di libertà e giustizia.

Il resto scompare nel raddrizzatismo e rianimatismo delle storielle anche di isolana memoria. Mentre il tutto, figlio del niente, s’infrange lungo il corso di nuove realtà. E’ la realtà la materia prima per ricondurre alla normalità i divi politici che il mondo offre anche a loro insaputa. La natura deve coincidere con la norma sia spessa che sottile dove le antiche cotonature cercano di nascondere beatamente le facce calibrate al muschio del dopo pioggia.

Dal sole libero delle Eolie BuoNotiziario a tutti!

Milano, il carabiniere che ha salvato un ragazzo dall'incendio: «Ho sfondato la porta col telaio di una bici, ho visto un piede, ho tirato»

L'incendio in via Arquà e il maresciallo Giuseppe Merlino

Giuseppe Merlino, figlio dell'ing. Salvatore, e nipote del nonno Pino, il maresciallo che ha salvato un ragazzo dall'incendio di via Arquà: «Ho sfondato la porta col telaio di una bici, ho visto un piede, ho tirato»

di Matteo Castagnoli

Il carabiniere 30enne sabato sera passava da via Arquà per un controllo con un giovane collega. «C'era fumo ovunque, gridavamo di uscire. Un vicino ci ha indicato quella porta, era sicuro che c'era qualcuno»

«L’incendio era ancora vivo. Allora mi sono messo a carponi, trattenendo il respiro. Poi ho visto delle gambe. Ho trascinato quel corpo per un piede: pensavo di aver tirato fuori un cadavere». Quel corpo era il 29enne pakistano inquilino al secondo piano della palazzina in via Arquà 16, dove sabato sera è scoppiato un incendio. Il bilancio: tre appartamenti inagibili, persone evacuate e cinque soccorsi tra cui quattro bambini. E se quel ragazzo, di professione rider, lotta per la vita al Niguarda è soprattutto grazie al maresciallo Giuseppe Merlino30 anni, del Nucleo Radiomobile di Milano. Non pensava sarebbe dovuto entrare in quella palazzina a due passi da via Padova. Era passato per uno dei normali controlli a bordo di una gazzella del Radiomobile. Al volante c’era un collega carabiniere. Ma «in strada abbiamo notato un gruppo di persone». Che li fermano: «Siete arrivati», esclamano. «Ma arrivati per cosa?» si domandano i due militari. «C’è un incendio, la risposta».

Era successo da pochi minuti.
«Sì, le scale erano piene di fumo. E le fiamme che si vedevano dalla finestra erano ancora alte».

Cosa avete fatto?
«Urlavamo alle persone di scendere. Ci siamo divisi le scale, bussando a tutte le porte e accompagnando gli inquilini per la scale: non si vedeva nulla. Qualcuno era titubante e l’abbiamo dovuto convincere. L’appartamento l’avevamo dato per spacciato».

E invece...
«E invece è successo che mi ha avvicinato una persona che era al telefono con il proprietario della case in fiamme. Erano certi che dentro ci fosse qualcuno».

Era così. E l’ha salvato.
«Non mi era mai successo nulla del genere. La porta era ustionante. Prima ho provato a sfondarla con dei calci. Poi ho usato il telaio di una bici come ariete. Una volta aperta, dopo qualche minuto, sono stato investito dal calore. Ma mi sono detto: “Ce la faccio”. Ho visto quel corpo dopo aver gattonato per un paio di metri e l’ho afferrato per un piede. A sua volta il collega, che mi aveva raggiunto, mi ha tirato per la gamba e così abbiamo recuperato il ragazzo».

Poi?
«Pensavamo fosse morto. Abbiamo provato a rianimarlo. Era ustionato e non respirava più. Finché dopo tre/quattro manovre ha ricominciato. Allora me lo sono caricato in spalla e sono corso fino all’incrocio con via Padova dove mi dicevano fosse appena arrivata un’ambulanza. Quando l’ho vista ho urlato: “È vivo, respira”».

Anche lei è stato portato in ospedale.
«Sì, sono tornato in via Arquà ma a quel punto erano arrivati gli altri soccorsi. Quindi mi sono fermato e sono stato portato al Fatebenefratelli per gli accertamenti».

Esito?
«Siamo usciti alle 5 del mattino. Ero un po’ intossicato. Due giorni di prognosi. D’altronde ero entrato senza mascherina. È andata bene che non abbia preso fuoco anch’io».

Se chiude gli occhi, quale immagine le rimane impressa di quella sera?
«Quando il 29enne ha ripreso a respirare. Senz'altro. L'euforia e l'adrenalina per salvarlo sono schizzate».

Un esempio di coraggio.
«Se lo sarò, sarò contento. Per esempio, il carabiniere che era con me, era al primo turno di Radiomobile. Speriamo che quanto successo serva a spiegare a tanti giovani colleghi cosa sia il nostro lavoro».(corriere.it)

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di Fabio Famularo

Carissimo direttore,

Lei che è molto attento, ci aiuti nella nostra campagna ecologista contro la mala movida che a Stromboli continua a imperversare, faccia sue le nostre segnalazioni anche di questi giorni e ci aiuti a portare la croce...

Nonostante siamo a fine settembre le cattive abitudini restano...vita notturna, sporcizia diurna. E come sempre, nessuno vede, nessuno sente, nessuno parla...

Si schieri dalla parte di chi vuole preservare la bellezza di queste isole e per il rispetto dell'ordinanza che qui da noi pare non aver attecchito...

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Stromboli, Piscita': post movida...

Stromboli che non mi piace, mentre ad altri a quanto pare, invece, piace tantissimo... e minimizzano.

Non vedono, non sentono, non parlano...

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di Silvia Carbone

Il mio bellissimo Ruccio 

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Martedì 8 agosto, a partire dalle ore 18.00 in via Roma a Malfa si terrà la 18° edizione dell’Isola di Malfa.
L’evento, promosso ed organizzato dal Comune di Malfa, prevede l’esibizione di artisti, l’esposizione di artigiano locale, design e musica.

Esporranno le loro creazioni Annamaria Ferrero, Simona Rinciari, Rosa Lombardo, Nina Melan, Cristina Ferraro, Serena Calderoni, Paola Di Giorgio, Loredana Salzano, Alfio Siscaro, Giuseppe Morelllo, Marina Suma, Francesco Iannello, Pinella Palmisano, Francesca Thermes e Giuseppe Zoccali.

Saranno allestite, inoltre, tre postazioni musicali, dove si esibiranno i musicisti Giuseppe Urso, Giosi Infarinato, Matteo Podetti, Paolo Vivaldi, Sasso Battaglia - “il contrabbasso nel rock’n roll” - e la SMS Live Band.
La locandina dell’evento è stata realizzata da Serena Calderoni, che dipingerà dal vivo durante la manifestazione.

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Il 4 e 5 agosto Euterpe 2023 si rinnova sull’Isola di Salina l’appuntamento con la IV edizione del festival di musica classica “Armonie dell’Isola”, promosso dall’Associazione Culturale Euterpe dal Comune di Santa Marina Salina. Anche in questa edizione i concerti si svolgeranno alle 19.00 nell’incantevole scenario del sagrato della chiesa di San Bartolomeo a Lingua.

Protagonisti del festival artisti del panorama internazionale che offriranno al pubblico pagine della letteratura musicale solistica e cameristica: i pianisti Salvatore Gitto e Ilaria Loatelli, il violinista franco-armeno David Haroutunian, la violista Barbara Ciccone, il violoncellista Matteo Parisi.

In programma nel primo concerto la celebre Dolly Suite di Gabriel Fauré per pianoforte a quattro mani; l’ultimo brano Le pas espanol ci condurrà nelle atmosfere iberiche della Suite Populaire Espagnole di Manuel De Falla per violino e pianoforte. L’esotismo spagnolo affascina tanto Maurice Ravel nella raccolta Miroirs, di cui si ascolteremo Une barque sur l’ocean per pianoforte solo, evocativo della “luce che colpisce la superficie delle onde e che genera innumerevoli riflessi”. Il primo concerto culminerà nel Trio n.1 op. 36 per violino, violoncello e pianoforte di Robert Schumann, capolavoro della letteratura cameristica romantica.

Il secondo programma musicale prevede in apertura i temi appassionati del trio op. 8 n. 1 di Shostakovich per violino, violoncello e pianoforte; a seguire il lirismo di Franz Schubert nella Sonata D821 per Arpeggione (nella versione violistica) e pianoforte. Il festival si concluderà con il brillante quartetto op. 25 n. 1 in sol minore per pianoforte ed archi di Johannes Brahms, il cui ultimo movimento Rondò alla zingarese coinvolgerà il pubblico con lo spirito delle danze ungheresi tanto caro al compositore.

L’ingresso ai concerti è libero.

“Armonie dell’Isola” è tappa preziosa di “Euterpe Eolie Festival”, l’ampia programmazione estiva dell’Associazione Culturale Euterpe che dal 2014 promuove iniziative culturali nell’arcipelago eoliano e nel territorio siciliano.

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di Danilo Conti*

NOTA IN RISPOSTA AL COMUNICATO STAMPA SULLA RIAPERTURA DELLA CAMERA IPERBARICA

Pur apprezzando l’impegno dell’amministrazione nel tentativo di trovare una soluzione al problema della camera iperbarica, facendo seguito al comunicato stampa sulla riattivazione per le sole emergenze, ci duole segnalare che il risultato non è stato purtroppo raggiunto, dapprima perchè le urgenze indifferibili erano gia’ garantite ed il problema riguardava soprattutto le prestazioni ambulatoriali in elezione e poi per quanto segue:

Non potranno purtroppo essere garantite al momento neanche le emergenze perchè sono in carico all’ospedale di Lipari due tecnici contrattualizzati dall’ASP Messina, uno dei quali in degenza post infortunio almeno fino al 15 Agosto ed il secondo assunto con un contratto che ha delle limitazioni operative per le quali in assenza del collega non può effettuare trattamenti in autonomia e certamente non possiamo chiedergli (dopo averlo fatto già per 10 anni) di assumersi tale responsabilità con alto rischio penale.

Non potremo certo pretendere che il tecnico di rientro dalla degenza possa garantire H24 e 7 giorni su 7 le emergenze, nè che debba rinunciare a dei turni di riposo.

Ci sembra alquanto strano che proprio l’ASP Messina, definiamola il datore di lavoro, non sia al corrente delle condizioni contrattuali per le quali il tecnico presente non può operare, pertanto la stessa o provvede immediatamente a modificare le condizioni contrattuali, visto che il tecnico è possessore di tutti i requisiti necessari, oppure cerchi di trovare soluzioni concrete e definitive e non a “spot” anche perché questa struttura ha un costo giornaliero per la comunità sia attiva che inattiva, per gli adeguamenti tecnici (spesi ben oltre 100.000 € negli ultimi anni), personale, collaudi etc.

Sarebbe oltretutto auspicabile che si trovassero soluzioni a lungo termine e non soluzioni tampone e un po' raffazzonate (convenzione Papardo attiva per 80 € netti ora per singolo professionista) che in caso di emergenza metterebbero comunque a rischio la carriera dei lavoratori e forse anche la vita del paziente. Che si proceda urgentemente con l’emissione di un bando nazionale per reperire un medico iperbarico per utilizzare la camera per curare tante altre patologie oltre che le urgenze.

Già in passato avevamo proposto una convenzione con una società nazionale che offre servizi in ambito iperbarico ma ASP Messina ha preferito investire diversamente le risorse disponibili.

A seguire un elenco di patologie per le quali la riattivazione della camera iperbarica sarebbe utile/vitale:

CATEGORIA 1°: Indicazioni indilazionabili, urgenti o per le quali l’impiego dell’O.T.I. è determinante.
∙ EMBOLIA GASSOSA ARTERIOSA - barotraumatica - traumatica - iatrogena

∙ MALATTIA DA DECOMPRESSIONE ∙ INTOSSICAZIONI ACUTE DA: - CO - Cianuri e sostanze metaemoglobinizzanti ∙
INFEZIONI ACUTE: - gangrena gassosa da Clostriti - infezione da anaerobi e/o aerobi dei tessuti molli (sottocutanei, fascia, muscoli) ad evoluzione necrotizzante - vasculiti necrotizzanti acute
∙ GANGRENA UMIDA ACUTA DELLE ESTREMITΆ IN DIABETICI ∙ LESIONI TRAUMATICHE:
- lesioni da schiacciamento - sindrome compartimentale - ischemia traumatica
CATEGORIA 2°: Indicazioni per le quali l’O.T.I. è di sicuro vantaggio da sola associata ad altre Terapie mediche o chirurgiche.
∙ INFEZIONI OSTEOARTICOLARI - Osteomielite acuta - Osteomielite cronica riacutizzata
- Osteoartrite settica- Sepsi in sede di protesi articolare in situ o rimossa - Pseudoartrosi settiche
ALTRE
- actinomicosi settiche
∙ RADIOLESIONI CON TENDENZA NECROTIZZANTE - osteoradionecrosi - mucosità, dermatiti, enteriti, proctiti, mieliti, cistiti, etc..
∙ ALTERAZIONI TROFICO-DEGENERATIVE-CIRCOLATORIE
a) ferite o piaghe torpide - da insufficienza venosa o arteriosa - diabetiche - complicanze post-chirurgiche settiche - decubiti (solo casi selezionati)- da ustioni termiche o elettriche

b) patologie ossee - algodistrofia post-traumatica - ritardi di consolidamento di fratture
- osteonecrosi asettica

c) patologie retiniche - retinopatia ischemica diabetica - retinite pigmentosa - distrofie retiniche - trombosi dell’arteria o della vena retinica d) trapianti o lesioni a rischio
e) sordità improvvisa
f) vertigini in ipoacusie fluttuanti
CATEGORIA 3°: Indicazioni per le quali l’O.T.I. può essere di vantaggio, ma che richiede le seguenti condizioni:
1. PRECISI PROTOCOLLI SPERIMENTALI
2. COLLABORAZIONE PLURISPECIALISTICA
3. CONTROLLI E/O MONITORAGGI PARTICOLARI
4. AMBIENTE ED ATTREZZATURE ADATTE
- ascessi intracranici - asma bronchiale - edema cerebrale acuto o post-ipossico - intossicazione da Amanita Phalloides - intossicazione da fumi di incendio - intossicazione da tetracloruro di carbonio - malattie autoimmuni - occlussione della carotide (diagnostico pre-operatorio) - piorrea alveolare - protesi infette non cementate - reimpianto di arti o estremità - traumi del midollo spinale - trombosi cerebrale (fase acuta o esiti)
- turbe del ritmo cardiaco su base ipossica

Tanto era dovuto,

*Comitato Amici dell’Ospedale 

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Lipari, una giovane turista con l'elisoccorso è stata trasferita a Milazzo ed è stata ricoverata nel reparto di ginecologia

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A Lipari l'unico centro commerciale aperto H24 è di Giuseppe Lo Schiavo sito in via Tommaso Carnevale di fronte l'Istituto tecnico.

Infinity H24 Distributori automatici di ultima generazione. A qualsiasi ora si possono trovare cioccolata calda, caffetteria, bevande, snack, shop di vario genere e tanti altri prodotti. Il nostro target di pubblico è compreso tra 14-35 anni info 0902006938