tribunal.jpg

Arriva la sentenza: assoluzione e prescrizione per tutti gli imputati.

LA SENTENZA. Mariano Bruno assolto perchè il fatto non sussiste limitatamente alle spese di taxi, fatta eccezione per le altre spese di viaggio per le quali dichiara il reato estinto per prescrizione e perchè il fatto non è previsto dalla legge come reato;

Franco Rando assolto perchè il fatto non costituisce reato e dagli altri reati perchè non è previsto dalla legge come reato;

Corrado Giannò, Nico Russo, Mimma Sparacino, Gesuele Fonti, Massimo D'Auria, Francesco Subba e Franco Guerrera perchè il fatto non è previsto dalla legge come reato;

Anna Spinella assolta perchè il fatto non sussiste.

Le motivazioni della sentenza tra 90 giorni.

ansa-met.jpg

LIPARI - Al processo d'appello per i rimborsi gonfiati al Comune di Lipari, i dieci imputati tra ex sindaco, ex assessori, ex consiglieri e impiegati sono stati assolti perché il fatto non costituisce reato; qualche caso è stato prescritto. La sentenza è stata emessa dal presidente Francesco Tripodi, l'accusa era sostenuta dal sostituto procuratore generale Felice Lima che aveva chiesto la conferma delle condanne di primo grado inflitte dal tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, con pene variabili dagli 8 mesi ai 2 anni.
Gli imputati erano Mariano Bruno (ex sindaco, 1 anno e 8 mesi in primo grado), Anna Spinella, Mimma Sparacino, Corrado Giannò, Massimo D'Auria, Nico Russo e Franco Rando, Francesco Subba, Franco Guerrera e Gesuele Fonti. (ANSA).

----Nuova udienza alla Corte d’appello di Messina per il processo per le presunte “missioni gonfiate” nel maggior Comune delle Eolie. Ha presieduto il dottor Francesco Tripodi. Il piemme dottor Lima della procura generale ha richiesto la conferma della condanna per Mariano Bruno, Anna Spinella, Mimma Sparacino, Corrado Giannò, Massimo D’Auria, Nico Russo e Franco Rando. La prescrizione per Gesuele Fonti che aveva rinunciato ma non l’ha richiesta nei termini di legge e l’assoluzione perché il fatto non sussiste per Francesco Subba e Franco Guerrera. La discussione è finita. Sono difesi dagli avvocati Formica, Venuto, Cincotta, Agnello, Chillemi, Corrado, Frontino e Gullo. La sentenza sarà emessa alle 14,30.

I COMMENTI

fsubba.jpg

di Francesco Subba*

Gentile Direttore
La prego di concedermi l'opportunità di rappresentare la mia più grande soddisfazione per quanto avvenuto nella giornata di ieri, 17/01/2019, nel corso della quale la Corte d'Appello di Messina ha emesso sentenza di assoluzione per gli imputati del procedimento giudiziario connesso alle missioni di amministratori e funzionari del Comune di Lipari. Devo evidenziare che per il sottoscritto quello che ha provocato intima soddisfazione ed estrema gratificazione è stata la posizione assunta dalla Procura Generale, ovvero dall'accusa, che per la mia persona ha richiesto alla Corte l'assoluzione con formula piena, ammettendo, di fatto, la sussistenza di un chiaro errore giudiziario. Mi permetta di ringraziare i tantissimi parenti, amici, colleghi, rappresentanti di cariche istituzionali e delle forze dell'ordine e tanta gente comune che neanche conosco approfonditamente, che dopo aver letto di questa sentenza, che segna la fine di quello che per me è stata una sorta di "incubo", mi hanno manifestato affetto e stima...!!!

gfonti.jpg

di Gesuele Fonti*

Nella giornata di ieri è stata emessa dalla Corte di Appello di Messina, sentenza di assoluzione anche nei miei confronti. Ho sempre avuto fiducia nella magistratura, pur essendo in primo grado stato vittima di un errore giudiziario.
Per me che sono sempre stato ligio al dovere avendo agito nell'espletamento del mio mandato con rettitudine nell'interese pubblico, termina un periodo durato circa sei anni, dove "l'incubo" non derivava dalla possibilità di una condanna, per quello non essendomi mai approfittato di nulla non avevo dubbi, tanto da chiedere come da procedura, la rinuncia ai termini per la prescrizione, ma della durata dei gradi del giudizio.
Precisato ciò, a conclusione di questa triste vicenda giudiziaria, voglio esprimere sentimenti di ringraziamento a tutte quelle persone che hanno sempre creduto nella mia innocenza che, fino a ieri, anche con una semplice telefonata, mi hanno manifestato la loro vicinanza. Ai miei difensori Avv. Luca Frontino e Avv. Antonio Scimone un grazie per avermi difeso con professionalità e correttezza dimostrando la mia innocenza.
Un grazie particolare dal profondo del cuore va a tutta la mia famiglia e, sopratutto ai miei figli, mai mi hanno fatto mancare la loro vicinanza. Quando hai una famiglia che ti sostiene nei momenti difficili, nulla ti fa paura.

*Consigliere comunale

PER LE ALTRE NOTIZIEI CLICCARE SUL LINK LEGGI TUTTO

edilcisa-aktea-paino.jpg

Rinviato al 17 gennaio 2019 il processo per le presunte missioni gonfiate nel maggior Comune delle Eolie. Lo ha deciso il collegio della Corte dìAppello di Messina presieduto da Francesco Tripodi (piemme il dottor Lima) per permettere a tutte le difese di discutere e concludere nella stessa data il procedimento. 

L'appello riguarda l'ex sindaco Mariano Bruno, l'assessore Massimo D'Auria, gli ex assessori Mimma Sparacino, Anna Spinella, Corrado Giannò, il dirigente Francesco Subba, gli ex dipendenti Franco Rando, Franco Guerrera l'ex dirigente Nico Russo, il consigliere comunale Gesuele Fonti. Sono difesi dagli avvocati Formica, Venuto, Cincotta, Agnello, Chillemi, Corrado, Frontino e Gullo. 

Intanto, sono saliti a 4 coloro che hanno rinunciato alla prescrizione: dopo gli ispettori capo della polizia municipale Giacomo Marino e Franco Cataliotti, già assolti in primo grado, si sono aggiunti anche l'assessore Massimo D'Auria e il consigliere Gesuele Fonti, unico caso in Italia. 

Gentile Direttore
Con riferimento alla notizia da Lei diffusa sul suo giornale on line dal titolo "Comune&Missioni gonfiate, in appello processo rinviato al 17 gennaio 2019" rappresento che, il sottoscritto, difeso dagli Avvocati Luca Frontino e Antonio Scimone, ha già rinunciato alla prescrizione in sede di presentazione di appello.
Cordiali saluti

Gesuele Fonti

Barcellona - Condanne e assoluzioni per le missioni gonfiate al Comune di Lipari. La sentenza è stata emessa alle 22,30 dal giudice Maria Celi (Fabio Processo e Francesco Alligo). Condannati Franco Rando a due anni, Mariano Bruno a un anno e 8 mesi, Corrado Giannò, Domenico Russo, Mimma Sparacino, Anna Spinella,  Franco Guerrera, Gesuele Fonti, Massimo D'Auria, Francesco Subba a 8 mesi (pena sospesa) e al pagamento delle spese processuali. 

Assolti Stefana Salmieri, Pino Longo, Francesco Cataliotti, Aldo Marino, Giacomo Biviano, Ivan Ferlazzo, Giuseppe Finocchiaro. 

Tra gli imputati c'era anche l'ex assessore Natale Famà, deceduto. Processo a parte per Giovanni Famularo chiamato in causa nel corso delle udienze.

Sono stati difesi dagli avvocati Fabrizio Formica, Langher, Gaetano Orto, Chillemi, Salvatore Leone, Luca Zaia, Saro Venuto, Peppe Cincotta, Giacobbe e Soraci Erano accusati di truffa aggravata in concorso, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici in concorso e abuso d'ufficio in concorso. Nel mirino finirono missioni per oltre 30 mila euro che - secondo l'indagine - avrebbero riguardato rimborsi per spese non spettanti. Complessivamente, erano coinvolte 27 persone. Per gli altri 9 vi è già stata l'archiviazione che ha riguardato l'ex consigliere Felice Mirabito, i dipendenti Lucio D'Ambra, Antonio Fiore, Caterina Bonsignore, Giuseppe Majuri, Antonio Cincotta, Ivana Bonfante, Rita Mandarano e Maria Rosaria Avino.

Per la stessa vicenda il piemme vice procuratore generale presso la sezione giurisdizionale della Corte dei Conti per la Regione Siciliana Giuseppe Aloiso aveva già disposto l'archiviazione per tutti. Era stato contestato un danno erariale nei confronti del Comune derivante da presunte irregolarità nelle procedure di rimborso delle spese di missione. Le motivazioni del provvedimento della Corte dei Conti. "Allo stato della documentazione acquisita e delle argomentazioni esposte dai consiglieri comunali destinati dall'invito a dedurre – ha sancito - non risulta alcun fondato elemento in ordine alla sussistenza di responsabilità a carico dei 27 presunti responsabili. Che con particolare riguarda agli amministratori pro tempore del Comune di Lipari deve escludersi la sussistenza di danno erariale in quanto durante l'arco temporale di riferimento era in vigore il sistema di rimborso forfettario delle spese di missione, il cui ammontare è d'importo superiore ai rimborsi effettuati in favore dei richiedenti; che per quanto concerne le altre fattispecie di danno in contestazione (per la quasi totalità di importo assai modesto), non risultano irregolarità imputabili a comportamento gravemente colposo dei percipienti nè ad illegittimità procedimentali ascrivibili ai responsabili della liquidazione dei rimborsi, osservando altresi' come nell'ipotesi (ben dimostrata) dalla signora Avino Mariarosa sia stata dimostrata l'assoluta correttezza del comportamento della predetta dipendente".

LE REAZIONI

di Gesuele Fonti

Nella giornata di ieri è stata emessa sentenza di primo grado relativa al cosiddetto processo "ghost mission" nel quale il sottoscritto risultava essere imputato. È vero, le sentenze non si commentano, si possono solo appellare. Nel mio caso, sono stato assolto dai reati di abuso d'ufficio e truffa aggravata e, condannato per il reato di falso per avere portato a rimborso n. 3 ricevute di taxi per un totale di € 72,00 nel corso di una missione istituzionale effettuata in Roma presso l'A.N.C.I.M., missione autorizzata con delibera del Consiglio Comunale che mi aveva delegato a rappresentare l'Ente. Ovviamente appellerò la sentenza, nella certezza di avere sempre svolto il mio ruolo con rettitudine nell'interesse esclusivo della collettività, nel mentre, continuerò ad espletare il mio mandato con l'impegno che mi ha sempre contraddistinto.

di Francesco Subba

Gentile Direttore,
dopo aver passato l'intera giornata di ieri a studiare carte e documenti, voglio intervenire in riferimento alla sentenza di primo grado relativa alle cosiddette "spese di missione", in virtù della quale è stata data notizia di mia condanna. Faccio presente di essere stato assolto da tutti i capi d'imputazione di maggiore gravità. (3 su 4). Pensavo di essere stato definitivamente tirato fuori da questa vicenda visto che nel corso del processo era stata accertata la mia estraneità rispetto ai fatti contestati ad altri soggetti, ovvero quelli connessi all'esercizio del ruolo che ricopro al Comune di Lipari (ed in effetti così è stato viste le mie assoluzioni) però mi ritrovo contemporaneamente condannato non per l'esercizio del ruolo di controllo ma per fatti connessi ad una mia missione, effettuata per motivi istituzionali (marzo 2009 a Roma presso Ministero dell'Interno a seguito della quale il Comune ha recuperato € 700.000,00 circa di trasferimenti statali che si ritenevano persi relativi agli anni 1993-1994-1995). In base al dispositivo del giudicato (avremo la sentenza con le motivazioni entro 90 giorni) ritengo che la mia condanna riguardi una contestazione relativa ad una spesa di missione, considerata non ammissibile, pari ad € 5,65, per la quale ho già prodotto adeguati documenti giustificativi che comprovano la mia correttezza e l'insussistenza di danno per l'ente, insussistenza di danno peraltro già accertata dalla Procura della Corte dei Conti che su mia istanza mi ha personalmente sentito e ha archiviato il procedimento riportando nel proprio decreto apposita dicitura relativa alla correttezza delle relative procedure amministrative.
Basito, incredulo e fortemente amareggiato per ciò che si è verificato resto in attesa delle motivazioni di una sentenza che non comprendo e sono certo che in appello la mia posizione sara' definitivamente chiarita.
Ringrazio quanti, a conoscenza dell'accaduto, mi hanno manifestato stima e solidarieta' (particolarmente apprezzati quelli dei componenti di organi istituzionali e di controllo del nostro Comune).

---Il piemme Alessandro Liprino, ha richiesto la condanna per gli imputati (pene da 1 anno sino a 3 anni di reclusione). Gli ispettori di polizia municipale Giacomo Marino e Franco Cataliotti hanno rinunciato alla prescrizione che era stata richiesta dal pm con riferimento alle loro posizioni.  Unica eccezione, una richiesta di assoluzione per l'ex assessore Ivan Ferlazzo con riferimento ad un singolo capo di imputazione. L'udienza è stata rinviata al 17 novembre per la discussione dei difensori dell'imputato Nico Russo e per la decisione finale. 

---Nuova udienza stamane per il processo sulle presunte missioni gonfiate che riguarda 18 persone tra ex amministratori, ex consiglieri, dirigenti e impiegati del Comune di Lipari. Nel processo sono sono coinvolti: Mariano Bruno, Natale Famà (deceduto), Corrado Giannò, Ivan Ferlazzo, Peppe Finocchiaro, Anna Spinella, Mimma Sparacino, Massimo D'Auria, Pino Longo, Giacomo Biviano, Gesuele Fonti, Francesco Subba, Francesco Rando, Stefana Salmieri, Francesco Guerriera, Nico Russo, Franco Cataliotti e Giacomo Marino. Gli ispettori di polizia municipale Giacomo Marino e Franco Cataliotti hanno rinunciato alla prescrizione che era stata richiesta dal pm con riferimento alle loro posizioni.  Unica eccezione, una richiesta di assoluzione per l'ex assessore Ivan Ferlazzo con riferimento ad un singolo capo di imputazione. L'udienza è stata rinviata al 17 novembre per la discussione dei difensori dell'imputato Nico Russo e per la decisione finale. 

----Nuova udienza stamane in tribunale per il processo sulle presunte missioni gonfiate che riguarda ex amministratori, ex consiglieri, dirigenti e impiegati del maggior Comune eoliano. Il giudice Maria Celi ha fissato le prossime udienze per il 3-4 novembre per la discussione.

---In tribunale prosegue il processo sulle presunte missioni gonfiate che riguarda ex amministratori, ex consiglieri, dirigenti e impegati del Comune di Lipari. L'udienza dei politici è stata rinviata al 21 luglio 2017 per sentire gli ultimi due testi delle difese. Già fissata invece l'udienza di discussione: martedi' 24 ottobre 2017.

---Al tribunale per lo sciopero degli avvocati è stato rinviato al 10 luglio 2017 il processo sulle presunte missioni gonfiate che riguarda ex amministratori, consiglieri, dirigenti e impiegati del maggior Comune eoliano.

---Al tribunale prosegue il processo per le presunte missioni gonfiate nel maggior Comune eoliano ad opera di ex amministratori, consiglieri e impiegati. Il giudice Maria Celi oltre a sentire alcuni imputati deve anche interrogare i testimoni della difesa: sono ben 16. Tra i testimoni della difesa c'è anche il parroco di Vulcano e Pianoconte Monsignor Lio Raffaele. L'udienza si è conclusa alle 17,30 ed è stata rinviata al 10 aprile per sentire gli ultimi 4 testi residui della difesa e per la discussione del pubblico ministero. A quell'udienza verrà fissata una data per consentire alla difesa di esporre le proprie discussioni. Prima delle prossime elezioni amministrative al Comune di Lipari è prevista la sentenza, dopo di che il presidente Celi si trasferirà presso la Corte d'Appello di Messina.

Dal giudice Maria Celi sono stati sentiti gli ex assessori Ivan Ferlazzo e Giacomo Biviano, l'ex consigliere Gesuele Fonti e l'ispettore della polizia municipale Giacomo Marino.

Prossima udienza il 13 marzo per sentire l'ex sindaco Mariano Bruno ed i testimoni della difesa. Per il 10 aprile è stata fissata l'udienza di discussione.

---Al tribunale stamane è proseguito il processo per le presunte missioni gonfiate nel maggior Comune eoliano ad opera di ex amministratori, consiglieri e impiegati. Dal giudice Maria Celi sono stati sentiti un ristoratore di Messina e gli ex assessori Corrado Giannò, Massimo D'Auria e Peppe Finocchiaro e l'ispettore della polizia municipale Franco Cataliotti, rappresentati dall'avvocato Saro Venuto. Prossima udienza il 24 novembre alle ore 14.

Colpo di scena nella nuova udienza sulle presunte "missioni gonfiate". Durante l'audizione del vice segretario del Comune di Lipari il giudice Maria Celi ha dato avviso al dottor Giovanni Famularo di essere - da questo momento - sottoposto ad indagini invitandolo a nominare un difensore di fiducia.

Come è ormai notorio, il nominativo del dirigente è venuto fuori in occasione dell'interrogatorio del maresciallo della guardia di finanza Giovanni Romano che incalzato dall'avvocato Francesco Chillemi, difensore del dirigente Francesco Subba, ha ammesso che la firma apposta sulle tabelle di diverse liquidazioni delle missioni degli amministratori da loro erroneamente attribuite a Subba era invece riconducibile al dirigente Famularo.

Nel corso della mattinata sono stati anche sentiti i testi del piemme, i responsabili di un hotel e di un ristorante di S.Antioco, Nicola Deidda, responsabile del personale al Comune di Lipari ed il direttore dell'hotel Palace di Catania, il processo è stato rinviato al 22 giugno 2016.

Gli indagati adesso sono divenuti 19 tra ex amministratori, consiglieri, ex consiglieri e impiegati del Comune di Lipari.

---Il quadro accusatorio ora potrebbe prendere una piega diversa.

---Nuova udienza in tribunale (presidente Maria Celi, piemme Barbieri) per le presunte "missioni gonfiate" nel maggior Comune delle Eolie. E' stato effettuato il contro-esame del teste, il luogotenente della guardia di finanza Giovanni Romano per la posizione dell'ex sindaco Mariano Bruno che ha risposto alle domande dell'avvocato Fabrizio Formica.

Il teste Romano è stato anche sottoposto all'esame e controesame da parte dell'avvocato Luca Zaia per la posizione dell'ex presidente del consiglio comunale Pino Longo. E ha anche risposto alle domande di chiarimento dell'avvocato Peppe Cincotta che rappresneta Giacomo Biviano, ex assessore. Sono stati anche sentiti gli operatori della guardia di finanza Cambria, Luca, Aragona, Pergolizzi e Quinci.

Prossima udienza il 4 marzo 2016 per sentire tutti gli altri testi del piemme.

Per il processo "Ghost Mission" al tribunale il piemme Federica Paiola che ha assunto il procedimento dopo il trasferimento del sostituto procuratore Giorgio Nicola ha completato l'esame del teste Giovanni Romano, maresciallo della guardia di finanza di Milazzo. Il maresciallo Romano incalzato dall'avvocato Francesco Chillemi, difensore del dirigente Francesco Subba, ha ammesso che la firma apposta sulle tabelle di centinaia di liquidazioni delle missioni degli amministratatori da loro erroneamente attribuite a Subba è invece riconducibile al dirigente Giovanni Famularo. Il quadro accusatorio ora potrebbe prendere una piega diversa.

Subito dopo ha avuto inizio il controesame dello stesso teste sottoposto alle domande dei difensori degli imputati. Il controesame non è stato svolto per l'ex sindaco Mariano Bruno per impedimento del proprio difensore Fabrizio Formica. Il processo è stato rinviato all'udienza del 2 novembre 2015 per il controesame relativo alla posizione di Bruno e per sentire altri tre testi del piemme Paiola.

---Nuova udienza in tribunale per le presunte "missioni gonfiate" nel maggior Comune delle Eolie. Stamane in tribunale sono state esaminate le posizioni dell'ex assessore Corrado Giannò, del consigliere Giacomo Biviano, dell'ex dirigente Nico Russo, degli ispettori di polizia municipale Giacomo Marino e Franco Cataliotti. Nella prossima udienza fissata per il 5 ottobre 2015, oltre al contro esame saranno anche esaminate le posizioni degli es assessori Ivan Ferlazzo, Massimo D'Auria, Peppe Finocchiaro, Mimma Sparacino, Anna Spinella, dei consiglieri Pino Longo, dei funzionari  Franco Rando e Stefania Salmieri.

---Per le presunte "missioni gonfiate" nel maggior Comune delle Eolie il processo è alle ultime battute al tribunale di Barcellona. I rinviati a giudizio dal gip Anna Addamo sono stati 18. Per l'ex sindaco Mariano Bruno si è tenuto il dibattimento davanti al collegio presieduto dal giudice Maria Tindara Celi. Sentito anche il maresciallo della guardia di finanza Giovanni Romano che ha portato avanti l'indagine. Prossima udienza il 16 luglio. Nella vicenda giudiziaria sono anche coinvolti gli ex assessori Natale Famà, Corrado Giannò, Ivan Ferlazzo, Peppe Finocchiaro, Anna Spinella, Mimma Sparacino, Giacomo Biviano, attuale consigliere comunale, Massimo D'Auria, l'ex presidente del consiglio Pino Longo, il consigliere comunale Gesuele Fonti, il dirigente del Comune Francesco Subba, i dipendenti comunali Francesco Rando, Stefana Salmieri, Francesco Guerriera, l'ex dirigente-comandante dei vigili urbano Nico Russo, gli ispettori di polizia municipale Franco Cataliotti e Giacomo Marino. Sono difesi dagli avvocati Formica, Langher, Orto, Chillemi, Leone, Venuto, Cincotta, Giacobbe e Soraci. L'accusa é di truffa aggravata in concorso, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici in concorso e abuso d'ufficio in concorso. Nel mirino finirono missioni per oltre 30 mila euro che - secondo l'indagine - avrebbero riguardato rimborsi per spese non spettanti: taxi mai autorizzati, spese di vitto per importi o per numero di pasti superiori a quelli consentiti, pernottamenti non rimborsabili per missioni espletate anche all'estero. Complessivamente, erano coinvolte 27 persone. Per gli altri 9 vi è stata l'archiviazione. Si tratta dell'ex consigliere Felice Mirabito, dei dipendenti Lucio D'Ambra, Antonio Fiore, Caterina Bonsignore, Giuseppe Majuri, Antonio Cincotta, Ivana Bonfante, Rita Mandarano e Maria Rosaria Avino. Per la stessa vicenda il piemme vice procuratore generale presso la sezione giurisdizionale della Corte dei Conti per la Regione Siciliana Giuseppe Aloiso ha già disposto l'archiviazione nei confronti dell'ex sindaco Mariano Bruno, degli ex assessori Natale Famà, Corrado Giannò, Ivan Ferlazzo, Peppe Finocchiaro, Anna Spinella, Mimma Sparacino, Massimo D'Auria, dell'ex presidente del consiglio Pino Longo, dei consiglieri comunali Giacomo Biviano e Gesuele Fonti, del dirigente del Comune Francesco Subba, dei dipendenti comunali Francesco Rando, Stefana Salmieri, Francesco Guerriera, dell'ex dirigente-comandante dei vigili urbano Nico Russo e degli ispettori di polizia municipale Franco Cataliotti e Giacomo Marino. Era stato contestato un danno erariale nei confronti del Comune derivante da presunte irregolarità nelle procedure di rimborso delle spese di missione. Le motivazioni del provvedimento della Corte dei Conti. "Allo stato della documentazione acquisita e delle argomentazioni esposte dai consiglieri comunali destinati dall'invito a dedurre – ha sancito - non risulta alcun fondato elemento in ordine alla sussistenza di responsabilità a carico dei 27 presunti responsabili. Che con particolare riguarda agli amministratori pro tempore del Comune di Lipari deve escludersi la sussistenza di danno erariale in quanto durante l'arco temporale di riferimento era in vigore il sistema di rimborso forfettario delle spese di missione, il cui ammontare è d'importo superiore ai rimborsi effettuati in favore dei richiedenti; che per quanto concerne le altre fattispecie di danno in contestazione (per la quasi totalità di importo assai modesto), non risultano irregolarità imputabili a comportamento gravemente colposo dei percipienti nè ad illegittimità procedimentali ascrivibili ai responsabili della liquidazione dei rimborsi, osservando altresi' come nell'ipotesi (ben dimostrata) dalla signora Avino Mariarosa sia stata dimostrata l'assoluta correttezza del comportamento della predetta dipendente".

---Per le missioni gonfiate rinvii a giudizio al tribunale di Barcellona. Li ha decisi il gip Anna. Addamo. Riguardano l'ex sindaco Mariano Bruno, gli ex assessori Natale Famà, Corrado Giannò, Ivan Ferlazzo, Peppe Finocchiaro, Anna Spinella, Mimma Sparacino, Giacomo Biviano, attuale consigliere comunale, Massimo D'Auria, l'ex presidente del consiglio Pino Longo, il consigliere comunale Gesuele Fonti, il dirigente del Comune Francesco Subba, i dipendenti comunali Francesco Rando, Stefana Salmieri, Francesco Guerriera, l'ex dirigente-comandante dei vigili urbano Nico Russo, gli ispettori di polizia municipale Franco Cataliotti e Giacomo Marino.

Prossima udienza il 18 luglio 2014. Complessivamente, erano coinvolte 27 persone. L'accusa é di truffa aggravata in concorso, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici in concorso e abuso d'ufficio in concorso. Nel mirino finirono missioni per oltre 30 mila euro che - secondo l'indagine - avrebbero riguardato rimborsi per spese non spettanti: taxi mai autorizzati, spese di vitto per importi o per numero di pasti superiori a quelli consentiti, pernottamenti non rimborsabili per missioni espletate anche all'estero.

Sulla stessa vicenda vi è anche una indagine della Corte dei Conti.

---Per i "rimborsi gonfiati" nel maggior Comune delle Eolie si muove anche la Corte dei Conti. La procura ai diretti interessati 27 persone tra ex amministratori, consiglieri e impiegati del Comune di Lipari, ha fatto pervenire la richiesta di contro-deduzioni. Sulla vicenda vi è anche una indagine della procura della Repubblica di Barcellona. La prossima udienza si terrà il 7 aprile. Il gip del tribunale di Barcellona dovrà decidere se rinviare a giudizio 16 dei 27 indagati. Per gli altri difatti la posizione è stata stralciata. L'inchiesta fu condotta dalla guardia di finanza di Lipari e Milazzo. Nel mirino finirono missioni per oltre 30 mila euro che - secondo l'indagine - avrebbero riguardato rimborsi per spese non spettanti: taxi mai autorizzati, spese di vitto per importi o per numero di pasti superiori a quelli consentiti, pernottamenti non rimborsabili per missioni espletate anche all'estero.

daninosulmare2.jpg