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Con l'accusa di diffamazione a mezzo stampa Federica Sciarelli, giornalista di "Chi l'ha visto", la famosa trasmissione di Rai 3 è imputata al tribunale di Barcellona. L'udienza è tenuta dal giudice Ennio Fiocco. 

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Secondo il capo d'imputazione "in concorso tra loro, la Sciarelli, in qualità di conduttrice del programma “Chi l'ha visto” e Fattori e De Pascale, in qualità di giornalisti e realizzatori del servizio, comunicando con più persone, nella puntata del programma, andata in onda sulla rete televisiva Rai 3 il 25/05/2016, offendevano la reputazione del sig. Rugolo Salvatore, ledendone l'onore ed il decoro, con espressioni del seguente tipo: “Rugolo Salvatore amico del mafioso...anche lui mafioso”. 

Con la giornalista romana, 60 anni, sono imputati anche i colleghi Paolo Fattori, 51 anni, di Firenze e Goffredo Maria De Pascale, 54 anni, di Napoli. Il difensore aveva richiesto che venisse dichiarata la competenza del Tribunale ordinario di Roma, in quanto luogo in cui è avvenuta la diffusione della notizia. Si sono però opposti il piemme e il difensore di parte civile.

Il giudice Fiocco ha sancito che "per il reato di diffamazione a mezzo trasmissione televisiva - come nel caso di specie a carico degli imputati Sciarelli, Fattori e De Pascali -, il medesimo si consuma nel momento e nel luogo in cui avviene la diffusione della trasmissione televisiva. In particolare l’art. 30 della legge 223/90 deroga alla disciplina generale disponendo che, quando vi sia attribuzione di un fatto determinato, la competenza territoriale è determinata in base al luogo di residenza della persona offesa".

Secondo il giudice Fiocco "sussiste pienamente la competenza di questo tribunale. Infatti, la competenza territoriale non appartiene al tribunale di Roma, ma al tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, luogo di residenza delle persone offese Cocuccio Graziella Rita, Rugolo Carmela Alessandra e Rugolo Roberta, tutte nella qualità di prossime congiunte, la prima moglie e le seconde figlie, del defunto dottor Rugolo Salvatore. Va pertanto, rigettata la sollevata eccezione".

Il giudice Fiocco ha quindi rigettato la sollevata eccezione di incompetenza territoriale in favore del tribunale di Roma, essendo competente il tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto. E ha anche disposto la trasmissione degli atti al pubblico ministero in sede.

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Lipari - Non doversi procedere per intervenuta autorizzazione. Salvatore Calcagno, 69 anni, di Torregrotta e Caterina Ursino, 69 anni, di Roccella Jonica, sono stati difesi dall'avvocato La Manna. La sentenza alla sezione distaccata del tribunale di Lipari è stata pronunciata dal giudice Ennio Fiocco (piemme Carlo Cigala, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "Avevano realizzato un locale e un manufatto". La vicenda accaduta a Vulcano risale al 18 agosto 2015.

 Assolta: non si è raggiunta la prova della colpevolezza. Caterina Mandarano, 57 anni, di Stromboli, è stata difesa dall'avvocato Luigi Amato. La sentenza è stata pronunciata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Ennio Fiocco (piemme Carlo Cigala, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "aveva occupato una porzione di demanio marittimo per realizzare una struttura". La vicenda accaduta a Stromboli risale al 30 aprile 2015.

Non doversi procedere per remissione di querela. Salvatore Licari, 62 anni, di Messina, è stato difeso dall'avvocato Marika Ficarra. La sentenza è stata pronunciata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Ennio Fiocco (piemme Carlo Cigala, assistente giudizario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "aveva interrotto l'erogazione dell'acqua in una casa abitata da una signora". La vicenda risale al 23 dicembre 2013.

Non doversi procedere per maturata prescrizione. Giuseppe Ricupero, 33 anni, di Siracusa, Massimo Matarazzo, 45 anni, di Como e Vincenzo Matarazzo, 34 anni, di Siracusa, sono stati difesi dall'avvocato Anna Mirabile. La sentenza è stata formulata alla sezione ditsccata del tribunale di Lipari dal giudice Ennio Fiocco (piemme Carlo Cigala, assitente giudiziaria Nino paino). Secondo il capo d'imputazione "avevano catturato tre cernie brune di taglia inferiore". La vicenda accaduta a Vulcano risale al 16 agosto 2011. 

Non doversi procedere per intervenuta oblazione. Andrea Giorgianni, 50 anni, di Barcellona, è stato difeso dall'avvocato Peppe Cincotta. La sentenza è stata emessa alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Ennio Fiocco (piemme Carlo Cigala, assistente giudiziaio Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "aveva occupato il demanio con 6 ombrelloni e 12 lettini". La vicenda accaduta a Vulcano risale al 5 agosto 2015.

Non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Stefanino Cappadona, 60 anni, di Filicudi, è stato difeso dall'avvocato Vincenzo Mandanici. La sentenza è stata formulata al tribunale di Barcellona dal giudice Ennio Fiocco (piemme Agatino Allegra). Secondo il capo d'imputazione "con atti idonei in modo non equivoco, con la minaccia, consistita nel picchiarlo e con l'offerta della somma di euro 600,00, induceva un isolano a rendere dichiarazioni mendaci in sede di procedimento penale avanti alla Sezione distaccata di Lipari ove era stato chiamato a rendere testimonianza. I fatti risalgono al 23 febbraio 2010.

Non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Catena Maria Raffaele, 67 anni e Giuseppa Raffaele, 62 anni, di Lipari, sono state difese dall'avvocato Romeo Palamara. La sentenza è stata formulata alla sezione distaccata del tribunale di Barcellona dal giudice Ennio Fiocco (piemme Francesco Cannavò). Secondo il capo d'imputazione "al fine di esercitare un preteso diritto e potendo ricorrere al giudice, si facevano arbitrariamente ragione da sé medesime mediante violenza sulla cose, ed in particolare, ritenendosi proprietarie di un terreno, danneggiavano gli scalini di accesso all'abitazione di privati, ritenendoli costruiti sul fondo predetto". La vicenda risale al 3 giugno 2010.

Non doversi procedere per mancanza di valida querela. Sergio Poli, 71 anni, di Napoli, è stato difeso dall'avvocato Santi Certo. La sentenza al tribunale di Barcellona è stata pronunciata dal giudice Ennio Fiocco (piemme Francesco Dieni). Secondo il capo d'imputazione "al fine di esercitare il diritto di proprietà di un immobile sito a Stromboli, potendo ricorrere al giudice, si faceva arbitrariamente ragione da sé medesimo con violenza sulle cose. Violenza consistita nell'introdursi all'interno dell'appartamento suddetto prelevando tutti gli oggetti personali di proprietà della parte offesa e deponendoli all'esterno di detta abitazione. Nell'immobile si introduceva contro la volontà della parte offesa". La vicenda risale al 16 marzo 2013.

Assolti perchè non si è raggiunta la prova della colpevolezza. Maria Giuseppa Mammana, 79 anni e Domenico Mammana, 72 anni, di Lipari, sono stati difesi dall'avvocato Antonino Todaro. La sentenza è stata emessa al tribunale di Barcellona dal giudice Ennio Fiocco (piemme Francesco Cannavò). Secondo il capo d'imputazione "al fine di esercitare un preteso diritto e potendo ricorrere al giudice, si facevano arbitrariamente ragione da sé medesime mediante violenza sulla cose, ed in particolare, ritenendosi proprietari per usucapione di un terreno, estirpavano 5 alberi da frutto ivi piantate". I fatti risalgono al 22 maggio 2010.

 Non doversi procedere per tenuità del fatto. Maurizio Torre, 50 anni, di Castroreale, è stato difeso dall'avvocato Antonio Marra. La sentenza è stata emessa alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Ennio Fiocco (piemme Francesco Dieni, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "in qualità di affittuario di un terreno commissionava interventi edilizi in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico". I fatti accaduti a Vulcano risalgono al 5 risalgono al 5 dicembre 2013.

Mille euro di ammenda ed il pagamento delle spese pèrocessuali. Rinaldo Geraci, 41 anni, di di Messina, è stato difeso dall'avvocato Marika Ficarra. La sentenza è stata emessa alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Ennio Fiocco (piemme Francesco Dieni, assistemnte giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "aveva portato fuori dalla propria abitazione un coltello serramanico di 19 cm con 8 cm di lama, utilizzabile per l'offesa alle persone". La vicenda accaduta a Vulcano risale al 20 luglio 2014.

Assolto il fatto non è previsto dalla legge come reato. Stefano Alberti De Mazzeri, 77 anni, di Milano, è stato difeso dagli avvocati Alessandro Mirabile e Carmelo Mendolia. La sentenza è stata formulata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Ennio Fiocco (piemme Francesco Dieni, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "realizzava una piscina in zona sottoposta a vincolo paesaggistico". La vicenda accaduta a Santa Marina Salina risale al 19 giugno 2013.

Assolto il fatto non sussiste. Maurizio Torre, 50 anni, di castroreale, è stato difeso dall'avvocato Antonio Marra. La sentenza è stata pronunciata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Ennio Fiocco (piemme Francesco Dieni, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "aveva violato i sigilli apposti su un immobile sottoposto a sequestro e proseguiva nell'attività di officina meccanica". La vicenda accaduta a Vulcano risale all'8 gennaio 2015.

Otto mesi di reclusione, oltre il pagamento delle spese processuali in favore dell'Erario. Antonino Mandarano, 50 anni, di Lipari, è stato difeso dall'avvocato Carmelo Buccheri. La sentenza è stata pronunciata al tribunale di Barcellona dal giudice Ennio Fiocco (piemme Silvana Messina). Secondo il capo d'imputazione "in luogo pubblico ed in presenza di più persone, proferendo la frase: "offendeva l'onore ed il decoro degli agenti di Polizia Municipale Simona Grella e Daniela Castrogiovanni mentre, nell'esercizio delle loro funzioni, compivano un atto del loro ufficio (compilazione di preavvisi per veicolo in divieto di sosta)". I fatti risalgono al 22 settembre 2013.

Assolta perchè il fatto non sussiste. Mariella Ferrante, 64 anni, di Caprileone e residente a Lipari, è stata difesa dall'avvocato Francesco Valle. La sentenza è stata emessa al tribunale da Barcellona dal giudice Ennio Fiocco (piemme Domenico Cangemi). Secondo il capo d'imputazione "in qualità di insegnante ha commesso violenza nei confronti di alcuni alunni". I fatti risalgono al 20 aprile 2012. Durante la fase dibattimentale è stato accertato che "con l'esame delle deposizioni rese dai testi, è stato chiarito che si era trattato di una messa in scena ai danni dell'imputata, come anche disquisito egregiamente dal dottor Antonino Paino, pscologo, esperto in materia e profondo conoscitore di Lipari. Di conseguenza non si è ritenuto di trasmettere gli atti alla procura in quanto i ragazzi all'epoca, frequentanti la prima media, non avevano compiuto i 14 anni. E' emerso pertanto, in modo pacifico che l'imputata non ha commesso l'addebito penale contestato  dalla pubblica accusa, ma ha agito nel normale espletamento delle sue funzioni di docente". 

Assolto perché non si è raggiunta la prova della colpevolezza. Carmelo Mazzeo, 64 anni, di Barcellona e residente a Malfa è stato difeso dall'avvocato Vito Calabrese. La sentenza è stata formulata al tribunale di Barcellona dal giudice Ennio Fiocco (piemme Rita Lazzaro). Secondo il capo d'imputazione "al fine di trarne profitto, manometteva il contatore idrico relativo all'utenza a lui intestata, a servizio di un fabbricato collocando un fil di ferro della lunghezza nella bocchetta di deflusso, che impediva al girante del contatore di funzionare correttamente. Con l'aggravante di aver commesso il fatto con violenza sulle cose consistita nella rottura del sigillo del contatore e con l'uso del mezzo fraudolento". I fatti risalgono al 12 ottobre 2011.

Sette mesi di reclusione, oltre il pagamento delle spese processuali in favore dell'Erario (pena sospesa). Giovanni Muleta, 28 anni, di Lipari è stato difeso dall'avvocato Stefania Ragaglia. Secondo il capo d'imputazione "con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso danneggiava l'autovettura Suzuki Vitara intestata a Fabrizio Monteleone: in particolare in due occasioni forava le gomme del suddetto veicolo. Fatto aggravato perché commesso su cose esposte alla pubblica fede.
Con la recidiva specifica, reiterata, infraquinquennale. Determinante per l'indagine condotta dal maresciallo dei carabinieri (del tempo) Peppino Boccia sono risultate le immagini riprese dalle telecamere situate in alcuni nezozi del centro di Lipari. I fatti risalgono al 7 e 11 aprile 2013.

Venti giorni venti di reclusione, oltre il pagamento delle spese processuali in favore dell'Erario (pena sospesa). Tullio Favaloro, 40 anni, di Lipari, è stato difeso dall'avvocato Carmelo Buccheri. La sentenza è stata formulata al tribunale di Barcellona dal giudice Ennio Fiocco (piemme Carlo Cigala). Era stato accusato di minacce. La vicenda risale al 25 gennaio 2011.

Assolto perché non si raggiunta la prova della colpevolezza. Giuseppe Raccuia, 59 anni, di Lipari, è stato difeso dall'avvocato Romeo Palamara. La sentenza è stata emessa dal giudice Ennio Fiocco (piemme Agatino Allegra). Secondo il capo d'imputazione "si faceva arbitrariamente ragione da sè mediante violenza nelle cose e, ritenendo che il contratto di locazione fosse risolto, cambiava la serratura dell'appartamento di sua proprietà impedendo l'accesso all'inquilino per prendere i relativi beni". La vicenda risale all'8 gennaio 2011.

Assolto per impossibilità dell'adempimento dovuta a forza maggiore. Enzo D'Ambra, di Lipari, è stato difeso dall'avvocato Alfio Ziino. La sentenza è stata emessa alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Ennio Fiocco. Secondo il capo d'imputazione "in qualità di legale rappresentante della società Pumex non aveva proceduto a mettere in sicurezza gli ex stabilimenti e gli edifici di Porticello molti dei quali in rovina". 

Non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Angela Trecca, 67 anni, di Torino, è stata difesa dall'avvocato Saro Venuto. La sentenza è stata emessa dal giudice Ennio Fiocco (piemme Agatino Allegra). Secondo il capo d'imputazione "ampliava in zona paesaggistica una cisterna interrata, previa costruzione di una apertura di accesso alla stessa. Modificandone altresì la destinazione d'uso in deposito". la vicenda accaduta a Lipari risale al 12 ottobre 2011.

Non doversi procedere per maturata prescrizione. Antonino Bellino, 67 anni, di Lipari, è stato difeso dall'avvocato Paolina Pirri. La sentenza è stata formulata dal giudice Ennio Fiocco (piemme Francesco Cannavò). Secondo il capo d'imputazione "realizzava, in un terreno una recinzione e collocava un cancello, in zona sottoposta a vincolo paesaggistico e dichiarata di notevole interesse pubblico senza avere previtamente ottenuto il nulla osta della Soprintendenza competente. La vicenda risale all'11 settembre 2012.

Assolta per non aver commesso il fatto. Cristina Zampetti, 36 anni, di Leni, è stata difesa dall'avvocato Marika Ficarra. La sentenza è stata emessa dal giudice Ennio Fiocco (piemme Rita Lazzara). Secondo il capo d'imputazione "aveva trasformato una cisterna in civile abitazione".  Per la stessa vicenda il giudice Fiocco ha deciso di non doversi procedere anche per intervenura prescrizione nei confronti di Elio De Losa, 51 anni, Felice De Losa, 81 anni, Rosaria Ravidà, 79 anni, di Leni e Antonino Cafarella, 39 anni, di Malfa, difesi dagli avvocati Marcianò e Bongiovanni. La vicenda risale al 9 febbario 2012.

Cinque mesi e giorni dieci di reclusione, oltre il pagamento delle spese processuali in favore dell'Erario (pena sospesa). Salvatore Rapisarda, 24 anni, di Lipari, è stato difeso dall'avvocato Dario Cocivera. La sentenza è stata pronunciata dal giudice Ennio Fiocco (piemme Francesco Cannavò). Secondo il capo d'imputazione "aveva colpito un giovane isolano con due pugni al volto, cagionando un trauma contusivo escoriativo alla mucosa dell'emilabbro inferiore sinistro e all'emimandibola sinistra. Con l'aggravante di aver commesso il fatto in più persone riunite. Per la stessa questione invece Claudio Ventura, 25 anni, di Messina  e residente a Lipari, difeso dall'avvocato Dario Cocivera, è stato assolto perchè non si è raggiunta la prova della colpevolezza. La vicenda risale al 5 gennaio 2012. 

Sei mesi di reclusione, oltre il pagamento delle spese processuali in favore dell'Erario (pena sospesa). Marco Cannistrà, 43 anni, di Lipari, è stato difeso dall'avvocato Andrea Torre. La sentenza è stata emessa dal giudice Ennio Fiocco (piemme Rita Lazzara). Secondo il capo d'imputazione "ha colpito con calci e pugni in varie parti del corpo un isolano, causando lesioni personali diagnosticate in “politrauma (trauma della piramide nasale - trauma emitorace destro - trauma distorsivo caviglia destra), versamento pleurico basale a destra pregresso” e giudicato guaribile in giorni 25". La vicenda risale al 15 maggio 2010.

Assolta perchè non si è raggiunta la prova della colpevolezza. Angela Mascolo, 49 anni, di Napoli e residente a Panarea, è stata difesa dall'avvocato Saro Venuto. La sentenza è stata emessa dal giudice Ennio Fiocco (piemme Agatino Allegra). Secondo il capo d'imputazione "nella qualità di titolare di un locale, abusando di strumenti sonori in uso al locale, tali da superare oggettivamente i limiti di normale tollerabilità, durante le serate danzanti organizzate, disturbava il riposo delle persone. Inoltre teneva aperto il locale senza avere osservato le prescrizioni dell'Autorità a tutela della incolumità pubblica. La vicenda risale al 1' agosto 2013.

Il giudice Ennio Fiocco ha escluso la contestata aggravante, e ha dichiarato la propria incompetenza in favore del Giudice di Pace. Ha trasmesso gli atti alla procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto per la vicenda che riguarda Sabih Abdelkader. 23 anni, di Khouribga (Marocco) e domiciliato in Lipari. E' difeso dall'avvocato Marika Ficarra. Secondo il capo d'imputazione "insieme ad un amico colpiva al volto, ai fianchi ed alla schiena nonchè lanciandogli contro sassi cagionava ad un isolano lesioni consistite in trauma contisivo allo zigomo destro, al naso emitorace sinistro. Escoriazioni al braccio sinistro”, giudicate guaribili in giorni dieci". La vicenda risale al 25 luglio 2014.

Quattro mesi di reclusione, 200 euro di multa ed il pagamento delle spese processuali (pena sospesa). Peci Barbaro, 44 anni, di Misterbianco, è stato difeso dall'avvocato Francesco Finocchiaro. Ester Maria Napoli, 42 anni, di Catania,  difesa dallo stesso avvocato Finocchiaro, è stata assolta per non aver commesso il fatto. La sentenza è stata emessa dal giudice Ennio Fiocco (piemme Francesco Cannavò). Secobndo il capo d'imputazione "in concorso tra loro, ponevano in commercio e somministravano farmaci imperfetti in quanto conservati con modalità non conformi a quelle indicate nel foglio illustrativo: in particolare li detenevano e trasportavano ad una temperatura diversa da quella prescritta". La vicenda risale al 21 giugno 2013.

Non doversi procedere per intervenuto rilascio della relativa autorizzazione amministrativa dell'Ente presposto. Giuseppe Li Donni, 42 anni, di Lipari, è stato difeso dall'avvocato Onofrio Natoli. La sentenza è stata emessa dal giudice Ennio Fiocco (piemme Agatino Allegra). Secondo il capo d'imputazione "aveva realizzato una recinzione a ridosso del muretto di delimitazione della carreggiata, mediante il posizionamento di undici paletti in ferro (affogati con malta cementizia del terreno retrostante) e rete metallica elettrosaldata, in zona sottoposta a vincolo paesaggistico e dichiarata di notevole interesse pubblico, in assenza del rescritto nulla osta della Soprintendenza competente. La vicenda risale al 27 aprile 2009.

Assolti il fatto non sussiste. Umberto Puglisi, 76 anni, Pierino Pittorino, 58 anni, Antonio Podetti, 53 anni, di Leni e Domenico Arconaci, 56 anni, di Barcellona, sono stati difesi dagli avvocati Onofrio Natoli e Claudio Rugoli. La sentenza alla sezione distaccata del tribunale è stata pronunciata dal giudice Ennio Fiocco (piemme Francesco Dienni, assistente giudiziario Antonino Paino). Secondo il capo d'imputazione "hanno realizzato una strada in pietra locale, tre muri in zona protetta. Il giudice Fiocco ha disposto il dissequestro delle opere. La vicenda risale al 28 ottobre 2013.

Un mese di arresto, 18 mila euro di ammenda ciascuno ed il pagamento delle spese processuali (pena sospesa). Salvatore Galletta, 54 anni e Biagio Alizzo, 64 anni, di Malfa, sono stati difesi dall'avvocato Claudio Rugolo. La sentenza è stata formulata alla sezione distaccata dal giudice Ennio Fiocco (piemme Francesco Dieni, assistente giudiziario Antonino Russo). Secondo il capo d'imputazione "in difformità alla concessione edilizia realizzavano un vano abitabile invece che un locale tecnologico, un vano invece che un portico, l'apertura di due finestre ad arco ed un battuto di cemento in zona paesasaggistica. Il giudice Fiocco ha anche disposto la demolizione ed il risprtino dello stato dei luoghi. La vicenda risale al 29 gennaio 2014.

 Assolto per non aver commesso il fatto. Ovidio Caruso, 56 anni, di Lipari è stato difeso dall'avvocato Peppe Cincotta. Aurelia Costa, 78 anni e Augusto D'Albora, 54 anni, difesi dall'avvocato Claudio Rugolo, non doversi procedere per maturata prescrizione. La sentenza alla sezione distaccata del tribunale è stata emessa dal giudice Ennio Fiocco (piemme Francesco Dieni, assistente giudiziario Antonino Russo). Secondo il capo d'imputazione "hanno realizzato un locale di sgombero, un locale sala colazione e la trasformazione di una tettoia in sala massaggi, palestra, sauna e beauty farm in zona vincolata". La vicenda risale al 20 novembre 2013.

Quattro mesi di reclusione e 6 mila euro di ammenda (pena sospesa) ed il pagamento delle spese processuali. Antonio Caccetta, 58 anni, di Stromboli, è stato difeso dall'avvocato Giovanni Maggiore. La sentenza è stata emessa alla sezione distaccata del tribunale dal giudice Ennio Fiocco (piemme Francesco Dieni, assistente giudiziario Antonino Russo). Secondo il capo d'imputazione "deteneva illegalmente all'interno dell'imbarcazione 16 bidoni contenenti 880 litri di gasolio che aveva aliquota agevolata per finalità di pesca". Disposta anche la confisca di quanto sequestrato. La vicenda risale al 30 settembre 2014.

Assolta il fatto non sussiste. Vincenza Giacopanello, 59 anni, di Capo D'Orlando, è stata difesa dall'avvocato Alessandro Nespolo. La sentenza è stata formulata alla sezione distaccata del tribunale dal giudice Ennio Fiocco (piemme Francesco Dieni, assistente giudiziario Antonino Russo). Secondo il capo d'imputazione "nel suo locale utilizzava strumenti sonori disturbando il riposo dei vicini". La vicenda accaduta a Santa Marina Salina risale all'11 agosto 2012.

Cinque mesi di reclusione ed il pagamento delle spese processualii (pena sospesa). Carmela Fusco, 77 anni, di Fondi (Latina) è stata difesa dall'avvocato Alfio Ziino. La sentenza alla sezione distaccata del tribunale di Lipari è stata pronunciata dal giudice Ennio Fiocco (piemme Francesco Dieni, assistente giudiziario Antonino Russo). Secondo il capo d'imputazione "danneggiava tagliandole piante di ginestre, gerani e viti in un terreno privato sostenendo che vantava un diritto di passaggio". Il giudice Fiocco ha anche deciso di non doversi procedere per intervenuta depenalizzazione. La vicenda accaduta a Lipari risale al 1* luglio 2009.

Assolto il fatto non sussiste. Giuseppe Lopes, 56 anni, di Santa Marina Salina, è stato difeso dall'avvocato Alessandro Lopes. La sentenza è stata emessa alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Ennio Fiocco (piemme Francesco Dieni, assistente giudiziario Antonino Russo). Secondo il capo d'imputazione "aveva realizzato l'ampliamento di due vani, un locale tecnico ed un terrazzo in zona vincolata e paesaggistica". La vicenda risale al 27 maggio 2013.

Assolto perchè il reato contestato non sussiste. Giovanni Ferrera, 77 anni, di Amalfi, è stato difeso dall'avvocato Anna Mirabile. La sentenza è stata pronunciata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Ennio Fiocco (piemme Francesco Cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "si introduceva nel terreno di una vicina contro la sua volontà per far riparare una cisterna da cui era autorizzato a prelevare l'acqua". La vicenda risale al 31 luglio 2013.

Non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Luigia Cavuoto, 67 anni, di Cerignola (Fg), residente a Santa Marina Salina, è stata difesa dall'avvocato Saro Venuto. La sentenza è stata emessa dal giudice Ennio Fiocco (piemme Francesco Dieni). Secondo il capo d'imputazione "realizzava un bagno e il cambio di destinazione di uso del piano seminterrato da magazzino cantina e deposito attrezzi agricoli a civile abitazione con due camere da letto cucina e salone con servizi e per aver realizzato in zona sottoposta a vincolo paesaggistico e dichiarata di notevole interesse pubblico senza avere previamente ottenuto il nulla osta della Soprintendenza competente e per aver realizzato le opere in zona sismica e in assenza del necessario preavviso e della preventiva autorizzazione rispettivamente da inoltrare e da ricevere dal Genio Civile". La vicenda risale al 9 luglio 2011. Entro 90 giorni saranno rese note le motivazioni della sentenza.

Assolto perché il fatto non costituisce reato e per particolare tenuità del fatto. Felice Mangano, 78 anni, di Lipari, è stato difeso dall'avvocato Emanuele Carnevale. La sentenza è stata emessa dal giudice Ennio Fiocco (piemme Domenico Gangemi). Secondo il capo d'imputazione "a seguito di un controllo alla circolazione stradale eseguito da personale in servizio presso il Corpo della Polizia Municipale di Lipari, al fine di opporsi ad un atto d'ufficio, con fare minaccioso puntava il dito al viso dell'operatore, e perché, in luogo pubblico ed in presenza di più persone, offendeva l'onore ed il decoro". La vicenda risale al 23 agosto 2010. Entro 90 giorni saranno rese note le motivazioni della snetenza.

Assolto il fatto non sussiste. Carmelo Scaffidi, 48 anni, di Vulcano, è stato difeso dall'avvocato Salvatore Coppolino. La sentenza è stata emessa dal giudice Ennio Fiocco (piemme Francesco Dieni). Secondo il capo d'imputazione "acquistava o comunque riceveva una pietra di forma circolare costituente macina di palmento o mulino proveniente da una cava presente sulla penisola di Capo Graziano nell'isola di Filicudi, che per caratteristiche intrinseche costituisce bene di interesse etno-antropologico facendo parte del patrimonio culturale, di illecita provenienza. La vicenda risale al 17 luglio 2009. Il giudice Fiocco ha anche disposto il dissequestro della macina di palmento e la restituzione all'avente diritto. Entro 90 giorni le motivazioni della sentenza.

Non doversi procedere nei confronti per intervenuto rilascio delle rispettive autorizzazioni degli Enti preposti. Bartolino Barbuto, 53 anni, di Malfa, è stato difeso dall'avvocato Adriana La Manna. La sentenza è stata emessa dal giudice Ennio Fiocco (piemme Francesco Dieni). Secondo il capo d'imputazione "realizzava un manufatto in blocchi di pomicemento e malta cementizia con copertura in materiale “tegopan” sostenuta da n. 2 travi in legno, privo di cordolo di coronamento, non rifinito, allo stato rustico privo di impianti, in assenza del permesso di costruire, in una zona, dichiarata di notevole interesse pubblico senza avere ottenuto il nulla osta della Soprintendenza competente  e per avere eseguito i lavori in zona sismica, senza la preventiva autorizzazione scritta e senza la preventiva presentazione dei dei calcoli di stabilità. I fatti risalgono al 17 gennaio 2011.

Non doversi procedere per incapacità di intendere e volere al momento dei fatti. Giuseppe Profilio, 56 anni, di Lipari, è stato difeso dall'avvocato Antonio Scimone. La sentenza è stata emessa dal giudice Ennio Fiocco (piemme Agatino Allegra). Secondo il capo d'imputazione "si opponeva ai trattamenti sanitari che stavano compiendo gli infermieri ed una dottoressa ed anche agli assistenti di polizia mentre cercavano di disarmarlo". La vicenda risale al 15 febbraio 2012.

Non doversi precedere per intervenuta depenalizzazione. Christian Del Bono, 47 anni, di Lipari, è stato difeso dall'avvocato Carmelo Buccheri. La sentenza è stata emessa dal giudice Ennio Fiocco (piemme Rita Lazzara). Secondo il capo d'imputazione "ometteva di versare, nei termini previsti per la presentazione della dichiarazione annuale di sostituto d'imposta - periodo d'imposta 2011 (01.01.2011/31.12.2011) – ritenute alla fonte relative ad emolumenti per l'ammontare complessivo di  € 149.657,00". La vicenda risale al 28 dicembre 2012.                                    

 

Quattro mesi di reclusione, 200 euro di multa ed il pagamento delle spese processuali (pena sospesa). Peci Barbaro, 44 anni, di Misterbianco, è stata difesa dall'avvocato Francesco Finocchiaro. La sentenza è stata emessa alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Ennio Fiocco (piemme Francesco Cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). Secondo il capo d'imputazione "somministrava farmaci che erano stati conservati non confromi a quelli indicati nel foglio illustrativo. In particolare li trasportava ad una temperatura diversa da quella prescritta". I fatti risalgono al 21 giugno 2013. Per la stessa vicenda è stata assolta per non aver commesso il fatto Ester Napoli, 44 anni, di Misterbianco, difesa dall'avvocato Francesco Finocchiaro.

Assolto il fatto non sussiste. Carmelo Scaffidi, 48 anni, di Vulcano, è stato difeso dall'avvocato Salvatore Coppolino. La sentenza è stata emessa dal giudice Ennio Fiocco (piemme Francesco Dieni). Secondo il capo d'imputazione "al fine di trarne un profitto, acquistava o comunque riceveva una pietra di forma circolare costituente macina di palmento o mulino proveniente da una cava presente sulla penisola di Capo Graziano nell'isola di Filicudi, che per caratteristiche intrinseche costituisce bene di interesse etno-antropologico facendo parte del patrimonio culturale, di illecita provenienza". Il giudice Fiocco ha disposto 

il dissequestro del bene oggetto di sequestro con restituzione all'avente diritto. La vicenda risale al 17 luglio 2009.

 

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