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IL NOTIZIARIO SULLE RETI MEDIASET 

STUDIO APERTO

Edizione ore 12.25 del 7 settembre

VIDEO

Bartolino Leone

Lipari - Il giorno dopo lo sbarco dei profughi curdi, iracheni e siriani arrivano le prime certezze. I migranti sbarcati in spiaggia sono stati 49, mentre altri 14 che hanno utilizzato altro scalo, con l'aliscafo si sono imbarcati per Milazzo e bloccati dai carabinieri. Le indagini condotte dai militari dell'arma di Lipari, in collaborazione con la compagnia di Milazzo, hanno permesso di accertare che non sono rimasti altri profughi sull'isola. Una ricognizione effettuata a Fontanelle ha permesso di stabilire che alcuni di loro hanno raggiunto una casetta vicina alla spiaggia solamente per rinfrescarsi con dell'acqua, cambiarsi e fare ritorno nel litorale dove poco dopo sono stati prelevati dalle motovedette della guardia costiera. Negli interrogatori è emerso che il gruppo con un caicco è partito da Instabul. Sono stati sistemati tutti in coperta, ben occultati, direzione Italia. E secondo le ipotesi sono transitati via Palermo che rispetto allo Stretto di Messina sarebbe meno vigilata, ma non è scartata neppure l'ipotesi delle bocche dell'isola di Vulcano. In spiaggia lo sbarco sarebbe iniziato alle 23,30 e durato fino alle 2 di notte. Sono stati utilizzati due piccoli gommoni di cui uno è stato rinvenuto sul litorale. L'altro probabilmente è al traino del caicco divenuto "fantasma". 

IL PUNTO E VIRGOLA

La presenza dei profughi curdi, iracheni e siriani sull'isola di Lipari è durata circa 6 ore. Questa gente in cerca di asilo politico essendo scappata dalla guerra e dalla sicura morte, fa parte di un "profughismo" diverso, quasi di lusso al confronto di altri. A Lipari hanno assaporato il pendolarismo dell'asilo politico. Abbandonati o consensualmente sbarcati su una spiaggia isolata, rimbarcati da Cp, cc, gdf e polizia municipale in gran numero, e spinti velocemente verso Messina. In fretta e furia. C'era fretta di risolvere il caso alla prima comparsa di migranti sul territorio eoliano. Restano i visi e la padronanza all'ubbidienza di questi 49 assetati di pace. Ma restano i dubbi su come nessuno abbia notato il transito di un caicco, di come altri 14 profughi abbiano potuto trasferirsi al porto aliscafi, in così poco tempo, senza una guida o degli appoggi in loco mentre di altri 5 si sono perse le tracce. Il percorso è quello che è, bisogna conoscerlo e ci vuole tempo. Ma una storia per chi ha fame di libertà e di pace non merita indagine ma comprensione. Forse le Eolie avrebbero dovuto aggiungere al latte e all'acqua, ai biscotti e alla premura anche qualche ora di riflessione davanti ad un pasto veramente caldo. Ma non c'è mai tempo. Anche alle Eolie il tempo è tiranno come chi governa e ha governato questi uomini in fuga per la vita.

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Lipari - Assistenza impeccabile!

I COMMENTI

di Enza Scalisi

L'isola è emblema di approdo, rifugio, accoglienza, ma c'è isola e isola. Lipari non ha nulla a che vedere con la sua omologa Lampedusa, in termini di civiltà, maturità politica, umanità. Cosi hanno dimostrato le reazioni isteriche di fronte allo sbarco di un gruppo sparuto di disperati. Iracheni, tra cui bambini e donne, scampati alla morte. Gente che scappa dalla guerra e per cui c'è l'OBBLIGO dell'accoglienza, se vogliamo far passare l'ipocrita distinzione tra migranti economici e rifugiati politici.

Oltre alle scomposte reazioni individuali mi è sembrata particolarmente inopportuna l'interrogazione del gruppo Vento Eoliano, che con arido linguaggio politichese chiede all'Amministrazione di riferire sull'episodio, "con particolare riferimento alle connesse questioni sanitarie anche in termini di prevenzione e precauzione per la salute e la sicurezza pubblica". Non una parola di pietà per quei disgraziati, che non si capisce quale pericolo per la sicurezza avrebbero potuto arrecare, ma si sa che l'argomento suscita consensi. Non una richiesta di aiuto, non un appello alla cittadinanza per una gara di solidarietà, che, sono certa, non sarebbe mancata. Infatti a Lipari, dove si accolgono migliaia di ospiti paganti, le strutture ci sono. Il territorio è facilmente controllabile. Invece il respingimento è stato immediato. L'ordine ristabilito. Abbiamo perso un'occasione di umanità, di generosità, di cultura.

di Francesco Coscione

Per prima cosa voglio fare un plauso al Sindaco e all' Amministrazione comunale per come è stata gestita la situazione di oggi. Grazie a Dio penso con la mia testa, non ostante l'età, e non con le ideologie di partito, ammesso che qualcuno sappia ancora cosa sono, o col fatto di essere o no all' opposizione. Posso criticare o condividere l'operato di chi mi amministra in modo totalmente libero! Altro plauso alla tempestività e chiarezza con cui prima il Vice Sindaco e poi il Sindaco stesso hanno comunicato ai cittadini l'evolversi delle cose. Questa è comunicazione!
Mi ha fatto rivoltare lo stomaco leggere ciò che si è scritto sui social su riunioni minacciose a Pignataro, buttare a mare madri con neonati oppure salvare i bimbi e buttare le madri, anzi no solo i padri. Inveire con minacce e maledizioni contro governi e politici. Bruciare chiese e fedeli (ma non erano quelli dell' ISIS che volevano farlo? Ce li abbiamo in casa?) Perchè qualcuno non si è armato e ha sparato sulla Croce Rossa, dato che anch'essa ha dato il suo prezioso contributo? Perchè non è andato a strappare dalle braccia di quel medico quel bimbo e l'ha buttato sotto le eliche della motovedetta? Ma tutti questi vergognosi patrioti dov'erano quando c'era da manifestare in favore dell' Ospedale? Certo li non c' erano i forconi, li non c'era il mare, quella, dicevano, era una manifestazione politica e poi se li vedevano insieme a Rizzo potevano anche solo pensare che non avessero votato secondo ideologia.
Adesso, naturalmente, si aspetteranno che il Sindaco vada a cercare i migranti che, forse, sono ancora a Lipari perchè se sono scappati è colpa sua, se non si trovano anche, se non li prendono o si sono imbarcati su un aliscafo vuol dire che il Sindaco non vigila. Dott. Giorgianni per favore faccia contenti questi forcaioli e si stabilisca dentro l'agenzia della Liberty così controlla. Caspita e se partono con la nave? Signor Sindaco si faccia insegnare da San Pio la bilocazione. Certo siamo tutti capaci di dire piove governo ladro, è facile e da codardi dare sempre colpe ad altri e cercare capri espiatori. Il Sindaco non è un poliziotto, deve amministrare, non dare risposte sulle indagini!
Certamente non credo che tali soggetti sappiano, considerando il livello medio di cultura prossimo allo zero assoluto, quanti italiani sono emigrati nel mondo, cosa americani e altri dicevano di loro (puzzolenti e pieni di pidocchi,...ecc.). Non sanno certamente neanche che la più grande esportazione che abbiamo fatto in America è stata la mafia! I nomi dei mafiosi americani erano tutti italiani! Questi immigrati sono tutti delinquenti? Può darsi, ma con questo sillogismo lo eravamo anche tutti noi, oppure vediamo solo la gobba degli altri?
Io sono uno di quelli che va in Chiesa e si batte il petto e ringrazio Dio per questo perchè mi ha insegnato che essere uomini è avere la capacità di riconoscere i propri errori e chiedere perdono, se mi bruciate pazienza, morirò martire. Ho imparato che qui nessuno sopporta di sentirsi dire che sbaglia.
Abbiamo negli occhi le violenze di Rimini? Certo ma la maggior parte delle violenze sulle donne sono in famiglia, da parte di compagni e, solo una piccola parte, a carico di sconosciuti o extracomunitari. Ci sentiamo veramente dei santi in questo paese?
Accoglienza non vuol dire prenderti una persona in casa ma fare esattamente ciò che il Sindaco in maniera molto chiara ha spiegato. Cosa accadrà domani? Penso che il livello intellettivo sia proporzionato a chiedere aiuto a oroscopi e maghe, chissà forse potrebbe essere un'idea per amministrare e fare contenti tali soggetti.

di Eleonora Zagami

Dopo oggi, mi sono resa conto di aver sbagliato molto nella vita. Lipari non è certamente idonea ad un centro accoglienza, ma quale luogo è deputato ad esserlo? lo è forse Lampedusa, lo è Messina, Reggio Calabria, Sciacca ...? Oggi era solo necessario dare un cenno di solidarietà, un primo sommario soccorso, cibo, bevande e UMANITA'. Prima di intonare la filastrocca " è arrivato l'uomo nero " epuriamo le nostre menti e i nostri animi esacerbati...ci preoccupiamo degli stupratori neri, e di quelli bianchi, spesso celati tra gli amici o ancora peggio in famiglia ? Non vediamo chi vende la droga nei vicoli ai nostri figli ? Il colore della pelle, la religione, non sono identificativi di buoni/cattivi,sono le azioni. Il rispetto, quello si. Giusto pretenderlo da chi viene da noi, giusto darlo. Se fossi nata in un paese perennemente in guerra, dove il sopruso, l'umiliazione della dignità umana,la mancanza di libertà schiacciata quotidianamente,forse anche io sarei fuggita, con ogni mezzo e avrei affrontato l'ignoto con la speranza di una vita dignitosa. Ma sono nata qui , sono comodamente seduta sul mio elegante divano , nella mia bella casa e giudico...non sono buonista, neanche razzista, invito solo al buonsenso tutti, me compresa. Tre, fra tanti, i commenti che mi hanno positivamente colpita, Maurizio Biviano, Silvia Carbone,e la Professoressa Scalisi. Non abbiatene a male se tra qualche giorno il numero dei miei amici scenderà vertiginosamente. Credevo che la Repubblica di Salò fosse finita da anni...

di Francesco Rizzo

Chi sapeva ha taciuto. Chi dovrebbe parlare tace. Chi dovrebbe pensare delega o peggio mistifica. Una vicenda oscura, inquietante , non chiara. Sulla quale abbiamo chiesto di far piena luce, sulla quale stiamo raccogliendo atti pareri impressione. Sulla quale siamo intervenuti subito, si da ieri. Con atti ufficiali. Prima, ci siamo accertati dello stato di salute delle persone. Ricevute assicurazioni abbiano scritto. Facendo il nostro dovere, recandoci al comune, interloquendo con il Presidente del Consiglio Comunale. Cara Stimata Prof . Enza Scalisi: Legga bene la nostra interrogazione. 1 Al primo punto abbiamo chiesto quali fossero le condizioni di salute di costoro; 2 successivamente ci siamo interrogati sulle gravi questioni sociali e sanitarie connesse. Conosciamo fatto e questioni, anche non note so più. Sappiamo fare opposizione, che significa tutelare, proteggere, controinformare la popolazione e le minoranze. 3 Infine abbiamo chiesto la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica, perché immaginiamo, comprendiamo... Ci risparmi la lezione sull'accoglienza, La prego. La rivolga altrove. Altrimenti da Eolo, Pentatlo, Plautilla, Ambrogio, Ariadeno, Malaparte... ci si dovrebbe confrontare in un simposio. Si astenga sui sistemi di semantica politica, in sede di interrogazione, che di certo non misurano le frequenze cardiache. Non mistifichi. Non faccia valutazioni sul senso umanitario altrui. Non le compete. Lo dimostriamo ogni giorno , in questa ed in altri circostanze. A prova di smentita. In qualsiasi momento. Esca in strada e comprenda ciò che succede. Fuori dagli altari dorati. Fuori dai templi delle intelligenze illuminate. Pronto sempre ad un confronto, in strada. Perché "la strada è L'unica salvezza" Giorgio Gaber

di Enza Scalisi

Perdono

Dove sono finiti i profughi respinti da Lipari? Forse in qualche alienante campo di "accoglienza"? Forse in qualche città già satura ma più generosa della nostra? Forse sulla via del ritorno nella loro terra disgraziata? Vorrei che fossero rintracciati, che si riportassero qui, scusandosi dell'egoismo dettato da ingiustificate paure, che gli si chiedesse di ritornare, perché i loro bambini possano crescere con i nostri, frequentare le nostre scuole, imparare la nostra lingua, conoscere le nostre storie, mentre ascoltiamo con rispetto le loro. Perché possiamo conoscere da vicino la tragedia della loro terra martoriata, incoraggiando la speranza di una vita diversa e ringraziarli di aiutarci a guardare oltre il particolare, per sollevarci ad una più ampia visione del mondo. Tutto questo è integrazione e cultura.

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IL COMUNICATO DELLA CP

Questa mattina personale della Guardia Costiera di Lipari ha accertato lo sbarco di un gruppo migranti di varia nazionalità sulle coste dell'isola ed in particolare presso la cala "Pietra del Bagno".
Intorno alle ore 7 un diportista ha segnalato alla sala operativa dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari la presenza di un folto numero di migranti su una spiaggetta nella zona di ponente dell'isola, inaccessibile da terra. Successivamente il personale della Guardia Costiera è prontamente intervenuto con un proprio mezzo nautico ed ha accertato l'effettiva presenza di una quarantina di migranti presso il sito segnalato.
Stante l'impossibilità di accedere via terra sono state predisposte le operazioni di recupero via mare dei migranti tramite l'impiego di tre unità della Guardia Costiera. Contestualmente venivano allertate la Prefettura di Messina, il Comune di Lipari e le Forze di Polizia per i profili di competenza, il personale del 118 per le cure mediche del caso e veniva, altresì, informata la competente Procura della Repubblica di Barcellona P.G.. Inoltre la motovedetta CP 875 della Guardia Costiera di Milazzo ha provveduto a trasferire a Lipari un medico del SEUS 118 di Messina, al fine di imbarcarlo sulla CP 276 per l'assistenza medica.
Ultimate le operazioni di recupero ed effettuate le verifiche sanitarie presso l'approdo di Lipari, la Prefettura di Messina ha disposto il trasferimento dei migranti presso il porto di Messina, per l'espletamento delle formalità previste.
Il numero complessivo delle persone recuperate e trasferite a Messina è di n. 33 uomini, 7 donne di cui una in stato interessante e 9 bambini, di nazionalità irachena, curda e siriana.
Si ritiene opportuno evidenziare che, sebbene si trattasse del primo ed inaspettato episodio di sbarco di migranti nel Compartimento marittimo di Milazzo, la sinergica attività espletata dal personale della Guardia Costiera, dalle diverse forze di polizia ed enti dello stato a Milazzo ed alle Eolie.

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