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di Pasquale Raicaldo

Belle ma spesso impossibili. O quanto meno complesse da vivere. Anche Ischia, Capri e Procida partecipano alla silenziosa crociata delle isole minori italiane che chiedono, attraverso una petizione patrocinata dall'Ancim (per l'appunto, l'associazione nazionale dei comuni delle isole minori), la modifica di un articolo della Costituzione, il 119, con l'inserimento, dopo il quinto comma, di un'aggiunta breve ma ritenuta fondamentale: "Lo Stato riconosce il grave e permanente svantaggio naturale derivante dall'insularità e dispone le misure necessarie a garantire una effettiva parità ed un reale godimento dei diritti individuali e inalienabili".

La proposta di legge di iniziativa popolare è volta dunque a vedere riconosciuti gli handicap di chi condivide la condizione di insularità. A Ischia, sabato 7 aprile la centralissima piazza degli Eroi ospiterà un banco di raccolta firme. "Ci sono – spiega il consigliere comunale Carmen Criscuolo del gruppo Vivere Ischia - svantaggi evidenti per chi abita sulle isole. È una condizione che accomuna milioni di cittadini italiani: parliamo di servizi pubblici, sanità e scuole, servizi che lo Stato ha il dovere di erogare in egual misura a tutti i suoi cittadini, anche a quelli che, come i cittadini delle isole, vivono una condizione di oggettivo svantaggio". Anche il sindaco Enzo Ferrandino invita i cittadini a firmare, per compiere "un deciso passo in avanti nella soluzione delle problematiche che accomunano tutte le piccole isole".

Iniziative analoghe di raccolta firme saranno organizzate nei prossimi giorni a Procida, dove è attiva l'assessore Rossella Lauro, e a Capri, dove l'amministrazione comunale di Capri ha già diramato una nota in cui "invita i cittadini a voler aderire alla sottoscrizione del Progetto di Legge di Iniziativa Popolare fondamentale per il riconoscimento del grave e permanente svantaggio naturale derivante dall'insularità", specificando che "a breve saranno comunicati luoghi e modalità per la sottoscrizione dei moduli".

"L'iniziativa riveste particolare importanza - dichiara il sindaco Giovanni De Martino - perchè contribuisce a far riconoscere, finalmente, anche dalla Costituzione una condizione che sino ad oggi non garantisce la pari opportunità e i pari diritti di cittadinanza per gli abitanti delle isole minori. Problemi come quelli della sanità, del turismo, dei collegamenti marittimi, delle scuole, degli uffici pubblici e di tutte le categorie imprenditoriali potranno essere risolti solo se lo Stato prenderà coscienza delle

realtà isolane che non sono solo un luogo di svago e di vacanza ma che, proprio per la loro caratteristica, necessitano maggiormente del perfetto funzionamento dei servizi essenziali a tutela dei residenti e di tutti gli ospiti di questi territori. Ecco perché sarà fondamentale e indispensabile - conclude il primo cittadino di Capri - la partecipazione all'iniziativa sia da parte dei cittadini che di tutte le associazioni e categorie presenti sull'isola".(repubblica.it)

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