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Fabio Savelli “Corriere della Sera”

Un prestito-ponte con la garanzia del ministero del Tesoro per Condotte scivolata in amministrazione straordinaria, in modo da rispondere alle immediate esigenze di liquidità per poi cederla, una volta ristrutturata, al miglior offerente. E il via libera del Tribunale di Roma, atteso per oggi, al concordato in continuità per Astaldi. Fonti vicine al dossier lo confermano: con il concordato arriverà la nomina di un commissario giudiziale che dovrà valutare il piano di rafforzamento patrimoniale proposto dai vertici societari e cominciare una trattativa con tutti i creditori: le banche esposte per circa 1 miliardo, gli obbligazionisti del bond da 750 milioni con scadenza 2020 (ma con alcune tranche da dover rimborsare a dicembre) e la pletora di fornitori che a vario titolo collaborano negli appalti per le opere infrastrutturali. Oggi in serata si riunirà il consiglio di amministrazione convocato in via straordinaria proprio per delineare la strategia di rientro. Potremmo, forzando un po', delineare questo fine 2018 come l' anno zero delle costruzioni. Con Salini-Impregilo che prova a recitare il ruolo di alfiere del consolidamento auspicato dagli istituti di credito. Invocato anche da una parte della politica preoccupata delle pesanti ripercussioni sociali se dovessero naufragare i piani di ristrutturazione del secondo e del terzo general contractor di Italia. Non è un caso se ieri Pietro Salini, amministratore delegato del primo gruppo italiano, abbia chiesto al governo «una visione a lungo termine per le infrastrutture» parlando all' assemblea dell' Ance, l' associazione delle imprese di settore. Serve «chiarezza sulle procedure burocratiche e sui ricorsi legali. In alcuni casi ci sono voluti oltre due decenni solo per ottenere i permessi», ha attaccato Salini. Negli ultimi dieci anni l' Italia ha registrato un declino senza precedenti negli investimenti, perdendo circa 11 miliardi di euro di giro d' affari. A farne le spese anche Condotte, al netto degli errori dei manager. Sta prendendo forma il lavoro dei tre commissari straordinari Matteo Uggetti, Giovanni Bruno e Alberto Dello Strologo. La richiesta della garanzia del Tesoro è disciplinata dalla legge fallimentare, ma deve passare al vaglio della Commissione Ue, che si esprimerà a breve affinché non venga leso il principio della concorrenza. Nell' attesa i commissari hanno già provveduto a svincolare Condotte da alcune opere non performanti, come la Siracusa-Gela e i lavori per il porto di Augusta. Non lo hanno fatto per il Terzo valico ferroviario, l' Alta velocità tra Genova e Milano, dove Condotte è in consorzio con Salini-Impregilo. I finanziamenti per il quinto lotto sono stati approvati dal Cipe, ma non sbloccati dal ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, che è in attesa dell' analisi costi-benefici. Ieri Toninelli all' assemblea dell' Ance ha evitato di parlarne. Suscitando il malumore di Salini.

 

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