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“Abbiamo un sospetto caso positivo che è risultato tale dall’esame del tampone faringeo. Si tratta di una donna di origine bergamasca, presente in Sicilia assieme ad una comitiva turistica, arrivata a Palermo prima dell’inizio della emergenza in Lombardia. La procedura prevista dalle linee guida regionali, in conformità a quelle nazionali, ha consentito di determinare le seguenti azioni: è stato allertato il 118 e confinata la persona assieme al marito; quindi ripetuto due volte l’esame di laboratorio e, in conseguenza del risultato, sono stati confinati tutti coloro che hanno avuto contatti ravvicinati con la coppia, ai quali è stato nella notte prelevato un campione salivare mediante tampone faringeo. Abbiamo immediatamente informato la task force nazionale e l’Istituto Superiore di Sanità per concordare le procedure da adottare. Siamo impegnati dalla notte a mettere in atto le procedure previste, che sono state immediatamente eseguite grazie al lavoro di questi giorni”.

Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in stretto contatto dalla notte col sindaco Orlando e con il prefetto De Miro.

“Il campione esaminato al Policlinico di Palermo - ha aggiunto il governatore siciliano - verrà immediatamente inviato allo Spallanzani per ulteriori verifiche. La signora, che è stata posta in isolamento al reparto di malattie infettive dell’Ospedale Cervello, è pienamente cosciente e mi è stato riferito che non presenta particolari condizioni di malessere. Ringrazio tutti gli operatori perché la macchina sanitaria regionale si è mossa con prontezza ed ha dimostrato di essere pienamente allertata. Al termine degli accertamenti daremo tutte le informazioni necessarie. Al momento restano ferme tutte le disposizioni già impartite: comunicare immediatamente la presenza nell’Isola alle autorità sanitarie per quanti provengano dalle c.d. “Zone gialle” e richiedere l’intervento medico nel caso di sintomatologia influenzale, chiamando il numero unico a dell’emergenza e il proprio medico di famiglia”.

SI MUOVE IL PREFETTO

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 LA NOTA DELLA GIUNTA GIORGIANNI

L’Amministrazione Comunale nelle ultime settimane e, in particolar modo, negli ultimi giorni sta seguendo con massima attenzione l’evolversi degli eventi relativi alla diffusione sul territorio nazionale del coronavirus, e alle misure e attività di prevenzione messe in atto dalle autorità sanitarie, di governo nazionale e regionale. Il Sindaco è in continuo contatto anche con le forze dell’ordine per un maggiore controllo e costante accertamento della situazione sul nostro territorio.
Insieme ai Sindaci dell’Isola di Salina è stato richiesto dal Sindaco Marco Giorgianni alla Prefettura di Messina e alla Direzione Sanitaria dell’Asp di Messina che sia convocato un tavolo tecnico dedicato esclusivamente alle Isole Eolie, datane la tipicità territoriale e le specifiche esigenze che richiedono la programmazione di procedure preventive ad hoc.
Ciò non per generare inutile allarmismo ma perché riteniamo sia necessaria una giusta e attenta, ma proporzionata ai fatti, precauzione per i cittadini: non esiste al momento un effettivo allarme per il nostro territorio, non essendoci casi accertati e non avendo specifiche indicazioni né dalla Prefettura né dalle Autorità Regionali – a cui ci si atterrà strettamente nel caso in cui venissero notificate –, non ci sono le condizioni per limitare lo svolgimento delle normali attività quotidiane, eccetto le raccomandazioni igieniche di autotutela ampiamente diffuse dal Ministero della Salute (frequente lavaggio delle mani, starnutire/tossire nel gomito, igienizzare le superfici ecc…).
L’Amministrazione è comunque pronta ad attuare qualunque ulteriore procedura fosse ritenuta utile, in base alle indicazioni fornite da Protezione Civile, Ministero della Salute, Regione, Prefettura che, al momento sono limitate alle sole zone in cui è presente almeno un caso di contagio.
Si raccomanda, ad ogni modo, a chiunque dovesse avere sintomatologia compatibile con quella determinata dal coronavirus ormai ampiamente nota (sintomi influenzali, febbre, tosse, difficoltà respiratorie) di NON recarsi presso il pronto soccorso, le guardie mediche e gli studi medici ma di contattare telefonicamente il 1500 (numero di pubblica utilità istituito dal Ministero della Salute) o il proprio medico di famiglia che indirizzeranno i pazienti, caso per caso, secondo le procedure ritenute utili.
Per tutti coloro che fossero giunti o dovessero giungere sul territorio del Comune di Lipari dalle aree sensibili è raccomandata, nell’interesse della collettività, massima cautela e comunicazione immediata alle autorità sanitarie preposte in caso di sopraggiunti sintomi sospetti. Per tutti coloro che, invece, infrangendo i protocolli nazionali, dovessero giungere dalle zone ad alto rischio sarà applicata la massima intransigenza.

L’Amministrazione Comunale

ALLARME A BROLO

Vi è solo il caso di una ragazzina con febbre che a scopo precauzionale con la famiglia si è auto isolata secondo le indicazioni date precedentemente dal sindaco. Non vi è al momento motivo di allarmismo.

Giuseppe Laccoto, il sindaco di Brolo aggiunge “il comune ha messo in moto, sentiti le autorità sanitarie, il protocollo previsto, – e aggiunge – non ci sono motivi di preoccupazioni, siamo vigili e pronti ad attuare le eventuali misure di contenimento, ma ad oggi non c’è problema di sorta” – concludendo – “A scopo precauzionale, sentiti i responsabili dell’associazione dei carristi, la sfilata di oggi è stata sospesa. “una misura preventiva, di rispetto della popolazione, presa – aggiunge Laccoto – con un grande senso di responsabilità e ovviamente con grande dispiacere per tutti coloro che in questi giorni hanno lavorato per questa grande e bella manifestazione”.

CAOS AL TRIBUNALE DI MESSINA

Oggi al Tribunale di Messina due testimoni ad un processo, solo dopo aver rilasciato la loro deposizione, avrebbero affermato di provenire da Lodi, considerata zona rossa in ambito coronavirus.
Vista l’emergenza in corso, adesso il primo passo dovrebbe essere quello di effettuare il tampone ai due testimoni. Pare sia possibile anche la chiusura del Tribunale peloritano per ulteriori controlli da parte di sanitari e forze dell’ordine.

Non è escluso che anche i dipendenti e gli addetti del tribunale, nelle prossime ore, possano essere sottoposti a tampone.

LE PREOCCUPAZIONI DI SANDRO BIVIANO

di Sandro Biviano

Relativamente al Comunicato stampa del Comune di Lipari del 25 febbraio u.s. n.32/220 inerente alle misure sanitarie di contrasto alla diffusione dell’agente virale coronavirus messe in atto  dall’Amministrazione comunale dell’Isola si evidenziano gravi criticità:
1) Non è previsto uno screening obbligatorio per le persone che giungono al Comune di Lipari dalle  aree sensibili alle quali si demanda il compito di avvisare le autorità sanitarie solo DOPO  un’eventuale manifestazione dei sintomi ovvero dopo che tali soggetti possono essere già entrati in  contatto (anche da alcuni giorni) con altri residenti. Si ricorda che la persona è già infetta prima di  accusare i sintomi ed è evidente che tale comportamento non è sufficiente per contenere la  diffusione.
2) Ad ogni soggetto che giunge a Lipari attraverso il servizio traghetti DEVE essere valutata la  temperatura corporea (anche attraverso termo scanner) come accade negli aeroporti italiani ed  eventualmente eseguito un test con tampone
3) Le persone che giungono a Lipari dalle zone d’Italia ad alto rischio ovvero soggette a limitazioni  legate al contenimento del virus DEVONO ESSERE IMMEDIATAMENTE individuate e prese in carico  dalle autorità sanitarie prima della discesa dai traghetti.
Queste misure di precauzione particolari sono imprescindibili in un territorio chiuso come una isola nella quale il controllo all’arrivo dei cittadini a rischio è molto più semplice da realizzare rispetto ad altre realtà,  ma nello stesso tempo molto più facile la diffusione di un agente virale tra i residenti.

LE INDICAZIONI DELL'AGENZIA ERASMUS

Indicazioni dell’Agenzia Erasmus+ Indire per la gestione dell’emergenza Covid-19

Visto il Decreto Legge 23 febbraio 2020 n. 6 recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, che all’art. 1 dispone la sospensione di tutti i servizi educativi, delle visite di studio e dei viaggi di istruzione sia sul territorio nazionale sia all’estero, nonché la comunicazione del Ministero dell’Istruzione del 23 febbraio 2020 e le disposizioni già impartite dalla Commissione europea con la nota Ares(2020)619972 del 31/01/2020, si comunica che per le mobilità degli alunni, degli studenti e dello staff che operano negli ambiti dell’istruzione scolastica, dell’istruzione superiore e dell’educazione degli adulti, nell’ambito del programma Erasmus+ potrà applicarsi il principio di “causa di forza maggiore”.

Pertanto, sarà possibile richiedere all’Agenzia nazionale Erasmus+ Indire, nelle forme e con le modalità che saranno successivamente comunicate, di applicare la clausola di “forza maggiore” relativamente alle attività e ai costi per tutte quelle mobilità che vengano annullate in ragione della situazione di emergenza e dei provvedimenti delle competenti autorità.

Si invitano gli istituti e le organizzazioni interessati a rivedere la pianificazione e la calendarizzazione delle attività, posticipando le mobilità – anche in entrata – in accordo con i partner di progetto e nell’ambito delle rispettive relazioni bilaterali.

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