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Categoria: Opinioni

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Buongiorno direttore,

mi chiedo che fine ha fatto l'ascensore che dalla via Garibaldi doveva essere utilizzato soprattutto da anziani e disabili per raggiungere il castello e soprattutto il museo archeologico tra i piu' importanti d'Europa? Anche questa estate sono stati molti i turisti che hanno chiesto informazioni e hanno avuto una sola risposta: è una delle tante incompiute di questa isola.

Cordialmente 

Lettera firmata

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Lipari - L'ascensore non funziona da circa 13 anni. Esattamente è stato operativo dalla sua installazione per 10 giorni successivi al collaudo. 

Chi ha studiato la situazione ha potuto rilevare che il microclima all'interno della "fossa", alta più di 40 metri, è avverso, soprattutto per le parti metalliche che hanno subito un processo di "carbonatazione".

Tutto il sistema é stato aggredito dalla ruggine: le pulegge, le porte a sagoma inflessa della cabina hanno smesso di scorrere sui binari perché i cuscinetti d'acciaio, appositamente progettati, si sono arrugginiti.

L'opera, finanziata con fondi regionali nel 2003, è costata circa 750 mila euro ed è stata voluta dell'architetto Gesualdo Campo, ex direttore della Sovrintendenza di Messina.
Il progetto ha avuto i pareri favorevoli della soprintendenza di Messina. La cabina venne progettata appositamente da un'azienda di Catania. 

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 VIDEO

https://www.bartolinoleone-eolie.it/ascensore-museo11022014.mp4 

Al dirigente del parco archeologico Rosario Vilardo abbiamo richiesto di fare il punto sull'incompiuta dell'ascensore. L'intervento

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di Rosario Vilardo*

Buongiorno Direttore, certo che ci sono notizie: per l'ascensore al Castello il Parco ha già in corso un finanziamento europeo per oltre 477.000 euro.
I lavori riguardano l'adeguamento alle norme di tutto l'impianto ed anche la manutenzione della galleria d'accesso. Quest' ultima tornerà ad essere uno spazio destinato ad esposizioni temporanee.

Il progetto esecutivo è pronto e contiamo di avviare le procedure di gara entro il mese di ottobre.
Tra la fine dell'anno ed i primi dell'anno prossimo saranno affidati i lavori, la cui durata è prevista in diciotto settimane.
L'ascensore dovrebbe quindi essere attivo per la prossima estate, fatti salvi tutti gli eventuali possibili imprevisti.

Si sottolinea pure che, considerate le esigue disponibilità del bilancio del Parco, probabilmente l'uso dell' ascensore non potrà essere gratuito e si dovrà richiedere un minimo ticket per garantire la sostenibilità energetica e la manutenzione dell'impianto.
Grazie sempre per l'attenzione al Parco

*Dirigente Parco Archeologico Eolie

RASSEGNA STAMPA

----REPUBBLICA.IT

Ascensore sul costone di Lipari, costruito nel 2003 e mai usato

Libero.it

'Sperpero di denaro e incompleto': così l'ascensore di ...

Il Secolo D'Italia.it

Sprecopoli a Lipari: un ascensore per disabili ha funzionato solo ...

---Anche le Eolie, come Sutera, hanno il loro bell’ascensore che ha smesso di funzionare dai tempi dell’installazione.

E' l'ascensore che dalla via Garibaldi dovrebbe condurre al castello per permettere ai disabili ed agli anziani di poter visitare il museo e la rocca. La storia racconta che dal collaudo in poi ha funzionato per circa 10 giorni.

Poi il fermo classico da commedia. Chi ha studiato nei minimi particolari la situazione ha potuto rilevare che il microclima all'interno della "fossa", alta più di 40 metri era avverso, soprattutto per le partii metalliche che avevano subito il processo di "carbonatazione". Tutto il sistema “ascensoriale” composto da materiale ferroso, compresa una parte della componentistica, é stato aggredito dalla ruggine.

Le pulegge dei binari della cabina, le porte a sagoma inflessa, hanno smesso di scorrere  sui binari perché i cuscinetti d'acciaio che si dice appositamente progettati (quindi dei prototipi), furono completamente aggrediti dalla ruggine. Il progetto di questa magnifica opera d'arte, finanziata con fondi regionali intorno al 2003/04 é costata circa 750.000 euro. 

L'idea del progetto appartiene all’architetto Gesualdo Campo, ex direttore della Sovrintendenza di Messina. Oggi questo impianto é inutile e fallimentare. La realizzazione dell'opera ha potuto usufruire dei pareri ex legge 1089/39 approvata dalla Soprintendenza di Messina.

La cabina venne progettata appositamente da un'azienda di Catania (sempre di prototipo si parla), cosa che rende la manutenzione in regime monopolistico in quanto non concorrenziale con altre aziende. La signora Madeleine Cavaliere, fondatrice del mueo archeologico di Lipari, insieme all'imdimenticabile professore Lugi Bernabò Brea spesso raccontava come  il professore Brea era contrarissimo a questo enorme dispendio di danaro pubblico anche perché l'operazione di scavo sul puntone della cinta muraria cinquecentesca, poteva, come poi accadde, compromettere tutta la facies del periodo medievale in quell'area. In molti a Lipari, turisti compresi, hanno rimarcato il danno erariale, un danno storico e un danno artistico.

La costruzione della torretta d'arrivo dell'ascensore sullo splendido puntone di Carlo V, visibile da qualunque luogo per chi guarda la cinta dalla città bassa, è un vero oltraggio alla bellezza della cittadella fortificata, sottoposta ai vincoli di: inedificabilità assoluta, archeologici, paesaggistici e ambientali! Una vergogna certa, racchiusa dal silenzio politico fra promesse di rimessa in servizio di cui si sapeva che, con la scusa dei costi elevati di manutenzione, l’opera di elevazione non poteva essere più resuscitata. I danni sono ricaduti sulla comunità e non sui responsabili. 

Lo scandalo, messo in luce subito dopo il collaudo, finì con il mancato funzionamento del tanto decantato mezzo di trasporto dal centro storico al castello di Lipari e viceversa. "Sarebbero bastate 4 macchinette elettriche, due a Marina Corta e due a Sottomonastero, guidate dal personale del museo con una spesa massima di 30.000 euro", dice un consigliere che non gradisce essere citato.

Oggi, per rimettere in moto il "mostro-ascensore" si parla di un minimo di  150.000 euro oltre ai costi di manutenzione che non si riescono ancora ad individuare e l'amministrazione comunale non ci pensa neanche lontanamente a firmare una convenzione con l'assessorato, perché é una spesa insopportabile per le casse del comune di Lipari. La via migliore  per diffondere il sistema spreco “ascensoriale” siciliano, simile a quello di Sutera, invita a gemellare l’dea degli ascensori che sono stati una bellissima idea utile&inutilizzata.

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