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di Anna Maria Schmidt*

Con l'entrata del mese di luglio, per il secondo anno consecutivo, le strade di Lipari si sono trasformate in una galleria d'arte all'aperto. Per iniziativa, e con il lavoro intellettuale e manuale di un non affollato gruppo di cittadini sensibili alla cultura, è stata varata la poliartistica mostra liparese a cui non sono presenti solo pittori e scultori ma partecipano anche scrittori – Fabio Famularo - e illustratori – Marcella Di Benedetto - , cineasti, musicisti, e attori recitanti.
Nella rassegna (è solo un ordine topografico) appese, come fossero tante bandierine, troviamo le opere degli allievi del corso di Franca Scappin. Tra loro nessuna discriminante d'età, le adesioni hanno svariate e personali motivazioni. Unico requisito richiesto l'onestà d'intenti. Le tecniche insegnate, dalle più economiche nella scelta dei materiali alle più complesse. Base è l'osservazione del reale mutante colto attraverso il disegno. Temi oggetti, esseri viventi, paesaggi con cui ci si correla in tempi e occasioni diverse. Alla fine del corso i lavori prodotti vengono proposti in cambio di libere offerte in denaro che viene inviato nelle zone critiche del mondo. Per questo 2015 ha e continuerà ad avere per meta il Nepal terremotato. Tanti i nomi presenti e usciti dal corso di Franca Scappin, docente di disegno in pensione che ha al suo attivo l'avere iniziato generazioni all'arte.
Conquistata dalla bellezza delle Eolie, e di un eoliano con cui ha costruito una famiglia, la francese Carla Toso. Sua prima opera è stata la loro amatissima barca. In seguito il bello delle Eolie l'ha sopraffatta. I suoi sono scorci di muri di paese dai colori terrosi e carichi dei segni di una vita secolare e il mare striato di tutte le tonalità dell'azzurro che circonda le isole Eolie.
Debuttante in questa rassegna un giovane dagli occhi scintillanti di entusiasmo e innamorato dell'arte fin da bambino perchè d'arte s'è nutrito essendo il nipote di Edwin Hunziker, un pittore svizzero approdato a Palermo e che ha trovato a Lipari la sua terra ideale dipingendola nei suoi mille scorci e mutevoli condizioni di luce.
Vari i temi che propone per le tante sue curiosità ma la sua anima si svela nei vapori e nei colori rubati a Stromboli, il vulcano più amato e rispettato della terra con cui il giovane Gabriele Casamento Hunziker dialoga nel piccolo schizzo in cui impersonando "Il Piccolo Principe" è sulla cima dell'amico vulcano che lo abbraccia dedicandogli nuvole di coloratissimi fumi.
Rosanna Beninati propone i suoi legni dipinti, divertenti per la stranezza delle forme e coloratissimi. Sono le restituzioni del mare, grande scultore, che le offre, a chi ha la fantasia di continuare e completare la sua opera per la gioia degli occhi.
Marcella Di Benedetto espone i suoi dipinti, di piccole e medie dimensioni, su tavola. Protagonista è il paesaggio stromboliano con le sue geometrie urbane, i suoi prati accesi di sole, le sue notti stellate, paesaggi sempre immersi nell'azzurro che diventa blu nei notturni. Iddu, lo Stromboli, vigila sempre sullo sfondo. Architetto convertita al disegno di fantasia la Di Benedetto si propone con freschezza come illustratrice di filastrocche per bambini, di cui è anche autrice, e di copertine dei libri di Fabio Famularo.
I non mai dimenticati studi di pittura degli anni della giovinezza hanno prodotto i paesaggi eoliani venati di una sorta di ingenuità che propone Maria Pia Morabito. Con questa sua sensibilità dipinge lo scempio fatto su quella nobile casa fine '800 nella caletta di Sparanello.
L'instancabile nella sua ricerca personale Renata Conti, tanto apprezzata da francesi tedeschi e inglesi, espone parte dei suoi ultimi lavori. Sono sempre vedute delle Eolie, dipinte da angoli inconsueti e con luci e nelle stagioni diverse. Talora, con operazioni di puro intelletto i paesaggi sono resi con aperture a 180°. L'ultimo suo dono per chi la segue nella sua attività artistica sono gli olii, freschi nelle cromie e in cui si coglie una sottintesa ricerca della sua personale cifra, già raggiunta negli acquerelli.
La rassegna ha trovato un suo corollario nella recitazione di Paola Centorrino bravissima e con tanto temperamento in "Pensieri di una notte al Tropico" monologo di una moglie tradita e incompresa, per la regia di Emanuele Bottari e l'attivo silenzio del partner Daniele Cannistrà.
Piero Roux per la sezione documentaristica cinematografica ha imbastito con vecchi spezzoni di documentari e di telegiornali un " Come eravamo" delle isole Eolie che ha risvegliato ricordi sopiti in chi quegli anni li ha vissuti e ha sorpreso i giovani dei telefonini di nuova generazione. Era stato preceduto dal corto "Mahara" di Davide Cortese. Marco Manni e gli Agathè hanno regalato la loro musica a chi ama suoni che affondano nella tradizione.
La chiusura, o meglio l'apertura al futuro è stata quella dei sempre sorprendenti bambini che hanno saputo mimetizzarsi nei personaggi della favola La Sirenetta con il laboratorio di Mia Caleca.

*Storica e critica d'arte

I VIDEO DI SONIA RAFFAELE

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di Piero Roux

Non esiste linguaggio più immediato dell'arte. La sua universalità consente a chiunque, indipendentemente da origini, religioni, razze, lingue, educazioni, culture di intendersi e condividere le medesime emozioni. Ecco dunque la necessità di aprire spazi all'arte, mostrare la tensione verso la bellezza comunque si esprima, sottrarla ad ogni forma di timidezza, di pudore, di riservatezza. L'arte si esibisce, scende in strada, occupa le piazze, diffonde emozioni che non possono non essere condivise. L'arte consapevole e affinata nello studio, così come l'arte spontanea che nasce nell'immediatezza del sentimento.
Mostra l'arte vuole aprire nuovi spazi di aggregazione nel nome bello e dell'impegno sociale, perché l'amore per la bellezza ha la forza di cambiare il mondo. Fuori dai musei, dalle gallerie, dai teatri l'arte s'impadronisce di strade e piazze per proclamare la propria funzione salvifica e risanatrice, e per consegnarci l'antico messaggio che ciascuno di noi è un grande artista se dentro di sé coltiva la gioia che da significato alla vita.

MOSTRA L'ARTE
PROGRAMMA DEFINITIVO

PROGRAMMA 2-3-4-5 Luglio 2015. Esposizioni di pittori eoliani lungo il C.so Vittorio Emanuele e Salita S. Giuseppe (Marina Corta). Esposizione di sculture e manufatti artistici in Piazza Ugo di Sant'Onofrio (Marina Corta)

Venerdi 3 Luglio Piazzetta San Bartolomeo extra moenia. Ore 21,30- "Pensieri di una notte ai tropici" con Paola Centurrino e
DanieleCannistrà-Regia di Emanuele Bottari. Ore 23,00- Proiezione corto "MAHARA" la leggenda delle streghe eoliane di Davide Cortese

Sabato 4 Luglio Piazzetta San Bartolomeo extra moenia. Ore 21,30 Proiezione filmato "Eolie ricordi di viaggio 1956-1981"
Ore 22,30 Peppe Russo e la sua fisarmonica. Unplugged con: Gaetano (chitarra)- Debora (voce) Peppe (fisarmonica)

Domenica 5 Luglio Piazza Marina Corta Ore 17,00 Laboratorio di pittura di bambini in età scolare con Mia
Caleca Ore 18,30 "La Sirenetta" tratta dalla favola di A.C.Handersen a cura di "Teatri Efestiadi" Regia di Gabriele Furnari Falanga
Ore 20.00 Installazione dell'artista Natalie Rossi Ore 22.00 Mega Concerto "Musica delle Lipari" di Marco Manni& C. e gli " Agathè".

IL RICORDO. L'OPINIONE DEL CRITICO D'ARTE.
di Anna Maria Schmidt*
MOSTRA L'ARTE CRONACA CON RIFLESSIONI CRITICHE.
Organizzata da Aggreg Art Eolie e sotto il Patrocinio dell' Assessorato al Turismo del Comune di Lipari, organizzatore Piero Roux, si è tenuta dal 4 al 6 luglio per strade e piazze cittadine una mostra a cui hanno partecipato molti degli artisti che operano in città.
Senza intenzione, l'itinerario tra gli artisti espositori e le loro opere è in iziato dal gruppo di discepoli avviati ai segreti dell'arte espressa attraverso segni e colori da Franca Scappin, la maestra, che e sponeva in mezzo a loro. Molti i soggetti in repertorio e già presenti i paesaggi
eoliani, principale filo conduttore di tutto l'evento e presente nell'intero percorso della mostra. Particolarità della scuola: adolescenti e adulti liparesi d'antica data e liparesi per scelta uniti dal comune universale linguaggio dell'arte.
L'atelier d'arte NIKE di Aurora Varvaro e di Paola Lo Cascio ha esposto dipinti, sculture e oggetti resi preziosi dai tocchi artistici delle due autrici. Belli i piatti, pezzi unici con profili femminili ispirati alla pittura vascolare del Museo Archeologico Bernabò Brea creati da Aurora Varvaro, autrice anche di una serie di piccoli quadri di una Lipari in notturno, di sapore neometafisico. Paola Lo Cascio ha trasformat
o un oggetto di relativa importanza quale il fermacarte in piccoli capolavori di terracotta ingigantendo le monete greche del III secolo a. C., custodite nel museo di Lipari.
Vivaci, coloratissimi, trasognati, i paesaggi eoliani di Gianluca Lo Surdo, che diviene onirico nelle sue notti dove il fuoco di Stromboli va a legarsi ai raggi della luna e stelle gigantesche e brillanti si sposano con i riflessi del mare. Divertenti i suoi personaggi evasi dal mondo delle
carte da gioco e dal Teatro dei Pupi per dominare sul mondo degli umani.
Nelle sue quattro tele "Porte dimensionali" Geri Palamara propone un'isola sospesa tra il reale e l'immaginario, emergente dai rosati colori dell'alba per stagliarsi, nelle diverse ore del giorno con contorni sempre più netti fino a divenire un'enorme scultura scaturita dagli abissi
e dominata in alto da un'inquietante sfera: sole, luna, oggetto misterioso? Materializzazione delle nostre paure per quanto ci è ignoto.
Nel segno del ricreare a nuova vita, lanciando un S.O.S. per oggetti che l'ignoranza condanna alla distruzione, si muove Nora Hache che disegna figure in controluce su fogli di un vecchio dizionario o dipinge ex novo mattonelle di distrutti pavimenti di misure giganti fino alla
minidimensione di un ciondolo per collana.
Insenature delle Eolie, la sagoma della cattedrale di Lipari, Stromboli e Salina in veduta aerea, il tutto realizzato con il colore e frammenti di materiali riciclati, raccolti tra quanto il mare deposita sulle rive, costituiscono la tematica con cui Silvano (Saltalamacchia) crea divertendosi nell'esprimersi, una sua personalissima e originale visione dell'arcipelago eoliano.
La grande bellezza delle Eolie, il trionfo dei colori, ha fatto vibrare la corda artistica sopita in Tania Klimkovich, una giovane donna bielorussa approdata nell'arcipelago. Passata dai primi rudimenti del disegno all'uso del colore ha dipinto fiori e poi paesaggi eoliani sentiti come
esigenza del suo esprimersi.
La firma di Marcella Di Benedetto era nota come illustratrice di libri di racconti per bambini, editi da Strombolibri. Ora è presente alla mostra con dipinti dedicati alle Eolie e a Stromboli in particolare. Dietro un'apparente naïf si legge l'acquisita disciplina a geometrizzare collocando
nello spazio, propria all'architetto. Opera per stesure di colore dense e contrastanti.
Le isole dei venti la fanno da assolute protagoniste negli acquerelli di Renata Conti. Con questa difficile tecnica che non ammette ripensamenti l'artista ci trascina in una girandola di scorci di paesaggi eoliani colti in tutte le stagioni e in tutte le ore con cieli ora sereni, ora
solcati da nuvole, talvolta grigie e cariche di pioggia. Si aprono al nostro sguardo distese marine di calma piatta, striate di riflessi nella vasta gamma dell'azzurro ma le acque diventano torbide e si frangono a riva, schiumose, contro le canne spezzate dal vento.
Belli i gruppi di vecchie case aggrappate alla roccia. Inusuale e accattivante la lunga striscia con l'isola di Stromboli, vista da Ginostra, irrealmente galleggiante su acque immote.
Questa non breve sequenza di esposizioni si è offerta ai frequentatori del Corso. E' stato un tacito invito alla riappropriazione del Bello, proposto fino a Marina Corta e alla scalinata di S. Giuseppe.
Nello spazio de ll'associazione SS. Cosma e Damiano erano in mostra le sculture di Bartolo Basile, figlio d'arte, e di Francesco Basile. Ambedue hanno operato con le materie depositate nei millenni dai vulcani. Bartolo ha giostrato con l'ossidiana evidenziandone le potenzialità.
Belle le sculture a mezzo busto con le nere e lucide chiome e il personaggio incappucciato, inquietante creatura del mistero.
Francesco Basile, di più lunga attività per ragioni anagrafiche, può vantare capacità ad operare sia con la durezza delle pietre che con i legni traendone figure suggerite dalla stessa materia. Suggestioni di antiche parlate hanno i suoi bassorilievi su pietra: Ippocampo, Geco,
Testa femminile (Strega? Gorgone? Erinni?).
Dispiace sconoscere il nome dell'autore dei modellini di imbarcazioni esposti nella stessa sagrestia.
Accanto alle sculture i gioielli di Emanuela Spina con soluzioni di montaggio originali e attraenti gli accostamenti ossidiana-¬‐coralli.
Fugace per l'inidoneità dello spazio assegnatogli l'esposizione dei mini modelli di case eoliane e di navigli creati con materiali di riciclo e pazienza certosina da Carlo Merlino.
A ridosso della chiesa di S. Giuseppe l'organizzatore della rassegna Piero Roux autore di pitture su vetro a soggetto sacro e non, tecnica antica e perduta per cui la sua riproposta è stata una vera sorpresa. Accanto erano i ritratti "immaginati" di Peppuccio Costanzo e personaggi
dai visi cotti dal sole, proposti da Rosario Rossano che, come detto anche da altri, dipinge per un suo personale impulso ad esprimersi, come gli altri, ha risposto all'invito "L'Arte non metterla da parte"accettando anche i pubblici giudizi.

*Storica e critico d'arte

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