furt 351x143Il giorno dei morti é quasi vicino. Nesuno dimentica gli insegnamenti di chi ci ha preceduto nei cimiteri, Vivono sempre con i viventi, riqualificandoci anche quando si assiste a meschine ruberie ”tombali” e nel silenzio tombale. Si tolgono i fiori dalle tombe si rubano le lampade e quei pensieri che ciascuno di noi deposita con cura e affetto sulle lapide. C’é chi ama profanare le tombe per togliere rabbiosamente quello che parenti e amici depositano. Gesti da malati mentali che non si rendeno conto di quello che fanno e del dispiacere che danno con il rischio che tale cattiva azione potrebbe provocare una reazione a catena. I morti, le loro tombe i loro accessori sono di tutti e bisogna rispettarli. E’ una questione di cuore, di moralità e di educazione.  Il Signore ci dice che bisogna perdonare perché  non sanno quello che fanno e la speranza (ultima a morire) é che si smettano questi furtarelli. Intanto preghiamo anche per questi vivi dalle lunghe mani invitandoli alla pietà. Almeno per i defunti. Naturalmente anche il furto delle rose dei fratelli Biviano di “ferro” alla loro Madonna ci fa pensare che il sacrilegio é un momento di vita eoliana.

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