Nessun sold out per il Ponte dell’Immacolata in Sicilia. A rivelarlo Nicola Farruggio, vicepresidente di Federalberghi Sicilia e presidente di Federalberghi Palermo, che sottolinea come a muoversi maggiormente per questo lungo ponte saranno i siciliani stessi. Pochi, invece, gli stranieri e gli  italiani provenienti da altre regioni.

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“È un trend che si va consolidando negli ultimi anni, una costante che registriamo ormai da un po’ di tempo”, ha commentato Farruggio che cita un indagine di Volagratis che pone l’Isola nella top 3 degli italiani per gli spostamenti interni con Catania e Palermo  tra le mete più gettonate. 

Per quanto riguarda Capodanno, invece, “la Sicilia è tra le destinazioni più desiderate e ci aspettiamo buoni risultati dopo un novembre deludente”, ha detto Farruggio.

Buone anche le aspettative per il Natale. “Il fenomeno del last minute negli ultimi anni è parecchio gettonato e molti aspettano a prenotare magari per approfittare di offerte e sconti”, ha aggiunto.
Palermo, Catania e Taormina restano le mete più ambite, anche se, ha detto Farruggio, “cresce il Sud-Est e i piccoli borghi che hanno sempre maggiore appeal.  Stiamo vivendo un periodo positivo. Il 2016 si chiuderà con 16 milioni di presenze annue, un dato in crescita ma ancora basso. Destinazioni con un decimo del nostro patrimonio registrano performance di gran lunga migliori delle nostre. La colpa è dei costi proibitivi sul fronte dei collegamenti, perché – ha sottolineato Farruggio - spesso per raggiungere la Sicilia con l’aereo si spende più che per altre destinazioni europee, impiegando talvolta anche un giorno intero”.

Farruggio parla anche dell’assenza di un “piano di programmazione costante, slegata dall’instabilità politica dei vari governi. Il momento favorevole che stiamo vivendo, anche grazie alle crisi dell’area del Mediterraneo, non è ancora stato colto come un’opportunità su cui costruire. Se non riusciremo ad approfittare di questa chance, il boom di questi anni lascerà ben poco”.
Infine, il presidente di Federalberghi Palermo ha parlato di destagionalizzazione dell’offerta.

“La maggior parte degli eventi in Sicilia si concentra da maggio a ottobre – ha detto  – con un calendario di iniziative che ci hanno consentito di consolidare le presenze turistiche in questo periodo dell’anno. Adesso, però, bisogna lavorare sui mesi invernali, sulla bassa stagione con manifestazioni in grado di attrarre turisti. Anche perché se aumentano i flussi anche le compagnie aree saranno spinte a mantenere le rotte verso la Sicilia”.mea-4.gif

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