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Nei primi del novecento negli Stati Uniti esisteva un piccolo comune che, come Riace in Calabria, aveva realizzato la piena integrazione degli immigrati superando le diffidenze manifestate da una parte della popolazione e dallo stesso congresso. Quel comune fu preso ad esempio e divenne oggetto di un attento studio che convinse congresso e governo a rinunciare ad una forte stretta nel sistema dell' accoglienza. Quel comune era Hammonton dello stato del New Jersey negli Stati Uniti e quegli immigrati, integrati specialmente nel settore agricolo, venivano da Gesso piccolo villaggio di Messina. Quell' esempio convinse nel 1912 gli americani del fatto che gli italiani fossero affidabili e diede il via ad un' accoglienza e ad una distribuzione degli emigrati siciliani in tutto il paese. La scoperta del rapporto e del caso Hammonton si deve allo storico Marcello Saija che durante la festa degli eoliani nel mondo ha annunciato l' imminente pubblicazione di un libro. Ieri la conclusione della festa che a Lingua in piazza ha visto la premiazione degli isolani che si sono distinti nei paesi in cui sono emigrati. Tra questi la famiglia Di Mattina che partita da Stromboli, a Melbourne, ha fondato un piccolo impero economico. A patrocinare l' evento organizzato dallo stesso Saija i comuni di Santa Marina e di Malfa. Ad allietare la serata con musica, canzoni e poesie gli "amattori' di Nicosia. Sul palco anche la bravissima attrice Deborah Bernardi. La festa degli eoliani è giunta all' ottava edizione.

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SALINA - Sold out per la prima giornata della festa degli eoliani nel mondo che si sta tenendo sull'isola di Salina. Un centinaio di persone hanno assistito a palazzo Marchetti a Malfa allo spettacolo inaugurale alla quale hanno partecipato i cantori di Nicosia e l' attrice Deborah Bernardi. Durante la serata è stato affrontato con performance teatrali, canzoni e poesie, il dramma dell' emigrazione. Ad organizzare la festa l' associazione Circe presieduta dallo storico Marcello Saija direttore del museo dell' emigrazione di Malfa. L'evento è patrocinato dai comuni di Santa Marina Salina e Malfa. Durante la serata l'imprenditore Eligio Perna emigrato da Canneto di Lipari e diventato uomo di successo a Sydney dove commercializza Mirtilli e ciliege, ha annunciato una donazione in favore del museo dell' emigrazione di Malfa e ha invitato i suo connazionali e gli imprenditori locali a seguire il suo esempio. Presente alla serata Carmelo Rapisarda presidente onorario della rete siciliana dei musei dell'emigrazione, i sindaci Domenico Arabia e Clara Rametta e la presidente dell' ecomuseo di Nicosia Pina La Giusa.

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Dalla piece teatrale in gallo italico alla presentazione del libro sui siciliani di Hammonton, alla musica dei cantori di Nicosia. Per il nono anno consecutivo, Salina, ospita la Festa degli Eoliani nel mondo. Dalle Eolie, dai primi del novecento in poi, emigrarono migliaia e migliaia di abitanti che andarono a popolare Stati Uniti, Australia, e diversi paesi del continente europeo. Eoliani che in molti casi, vincendo pregiudizi e alcune forme di razzismo, riuscirono a integrarsi e ad affermarsi. Alle Eolie, ogni anno, si celebrano quelle partenze, si raccontano storie, si rivivono quegli anni. Motore dell'organizzazione lo storico Marcello Saija direttore del museo dell' emigrazione di Malfa. A promuovere gli eventi che si terranno sabato 7 settembre a palazzo Marchetti di Malfa e a Lingua domenica 8 settembre, oltre al museo eoliano dell' emigrazione di Malfa anche i comuni di Santa Marina Salina e di Malfa. Proprio a Salina, nelle scorse settimane, il presidente della Regione Nello Musumeci ha tenuto a battesimo la nascita delle rete siciliana dei musei dell' emigrazione annunciando stanziamenti e un preciso percorso amministrativo. Il via alla festa degli eoliani nel mondo sabato 7 settembre alle 18 al museo di Malfa e a palazzo Marchetti con i saluti delle istituzioni che anticiperanno la piece teatrale " A Mereca" interpretata dagli Amattori di Nicosia in programma alle 21.

L'INTERVENTO

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di Marcello D'Amico

Caro Bartolino,
Il 7 e 8 settembre nell'isola di Salina avra' luogo la festa degli Eoliani nel Mondo. Fra tante manifestazioni ci sara' anche la presentazione dei premi ad alcuni eoliani che si sono distinti nel mondo ed alcuni non sono piu' con noi. E questo e' un giusto riconoscimento per i pienieri dell'emigrazione eoliana. Quest'anno verra' premiato alla memoria anche il defunto Bartolo Di Mattina di Melbourne.
Bartolo Di Mattina e' stato uno dei tre fondatori della Societa' Mutuo Soccorso Isole Eolie, oggi Societa' Isole Eolie. L'illustre Eoliano fu segretario dal 1925 al 1940 e nel 1949 e 1950. Infine nel 1952 e' stato eletto Presidente, carica che copri' fino al 1960. Ma nel 1951 era gia' stato nominato Segretario Onorario.
Pero' e' anche doveroso dire che fu proprio Giuseppe Tesoriero a portare a Melbourne l'idea della Societa' Mutuo Soccorso per aiutare gli emigranti eoliani di questa citta' e del Victoria.
Giuseppe Tesoriere era emigrato a Melbourne da New York dove aveva gia' fatto parte della benemerita Societa' Mutuo Soccorso dell'Isola di Stromboli. Infatti, la prima costituzione della Societa' Mutuo Soccorso Isole Eolie di Melbourne era basata su quella "newyorkese".
Ma il primo eletto presidente nel 1925 e' stato Stefano Tesoriero, fratello di Giuseppe, rieletto nel 1928/9 e nel 1932. Stefano e' stato poi per tantissimi anni anche tesoriere della Societa' Mutuo Soccorso Isole Eolie.
Questi tre pionieri emigranti eoliani rappresentano il vero spirito dell'intera emigrazione eoliana e delle sette perle del Mediterraneo.
Faccio questo breve intervento come ex segretario della Societa' Mutuo Soccorso di Melbourne (1969/70/71/72/73) per rendere omaggio a tutti i tre visionari emigranti eoliani di Melbourne.
Un affettuoso abbraccio e grazie a tutti gli organizzatori di questa magnifica manifestazione. E....buon divertimento.

 

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Continua l’iniziativa culturale del Museo eoliano dell’emigrazione presso il Comune di Malfa (Salina) .

Il museo, che da oltre venti anni rende fruibili al pubblico reperti, documenti e testimonianze della grande emigrazione eoliana dei secoli scorsi, da quest’anno ospita anche opere e creazioni di artisti contemporanei.

Questi artisti sono infatti stati scelti perché tramite il filtro della loro visione creativa hanno voluto affrontare un tema come quello dell’emigrazione, a volte presentato spoglio della propria forza e drammaticità, quasi che la memoria storica del nostro Paese, antica terra di emigranti, fosse inghiottita dall’oblio. Così non è (del tutto). 

In questo contesto proprio le isole Eolie, che ancora oggi sono crocevia di provenienze diverse, questo fenomeno l’hanno conosciuto in modo particolarmente imponente, rappresentando per questo un’ancora di memorie e testimonianze.

Tra queste opere sarà esposta l’installazione di Ambra Mirabito, che simbolicamente racconta così l’emigrazione delle donne eoliane nel mondo: “L’arte del ricamo appartiene alla mia famiglia da generazioni ed è molto più che una semplice attività femminile, è una forma di scrittura, un modo per conservare e tramandare ogni evento familiare.

L’ago è una penna, utilizza fili colorati come inchiostro, i ricami che impreziosiscono i corredi delle spose sono memorie tristi o felici, o aneddoti divertenti, sono storie di vita vissuta. Il baule dei ricordi, dove si ripone il corredo, è quindi il custode della dimensione più intima e segreta delle donne, il luogo dove riposano, in attesa di essere svelate, le Trame di Famiglia” .

Quest’esperienza sarà disponibile fino al 15 settembre nella cornice del nuovo spazio museale denominato “sala del Contemporaneo”, inaugurato quest’anno proprio per tale occasione.

Ambra Mirabito si occupa di arte visiva e design.

La sua ricerca artistica è incentrata sul recupero della memoria storica e lo studio degli usi e delle tradizioni della sua terra.
Sin da bambina affascinata dalle tecniche artigianali isolane apprende la preziosa arte del ricamo dalle donne della sua famiglia, proseguendo non solo una tradizione ma una ritualità della quale si fa erede. 

Esperienza e sperimentazione con materiali e supporti diversi la hanno portato a definire quindi una identità espressiva in cui proprio il ricamo ne risulta il tratto distintivo. 

Ciò che caratterizza le sue opere è pertanto uno stile che evoca antiche manifatture ma con un linguaggio contemporaneo, frutto del connubio di citazioni storico letterarie ed illustrazioni riprese dalla tradizione culturale mediterranea.

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