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Il Rotary Club Messina, Presieduto dal dott. Paolo Musarra, giovedi 13 Aprile c.m., organizza presso i saloni del Royal Palace Hotel un'interessante conferenza storica dal titolo:

"Sulle orme dei confinati - Antifascisti a Lipari".

Relatore sarà il prof. Giuseppe La Greca, studioso del Centro Studi Eoliano e profondo conoscitore, tra l'altro, delle Isole Eolie dall'origine ai nostri giorni.
In quella circostanza, saranno illustrate le vicende storico-politiche che hanno caratterizzato le varie vicende umane degli abitanti delle Isole e di Lipari in particolare.
La serata, che vedrà presenti molti illustri ospiti, rientra nell'ambito delle iniziative promosse dal Rotary Club Messina a 

Ufficio Stampa Centro Studi

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di Pino La Greca

Segnalo questa iniziativa editoriale:

Esce L'Eterno Ulisse n. 14

Davvero intrigante questo numero 14 de L’Eterno Ulisse.
Seppure in ordine sparso, ogni contributo si aggancia all’altro con coerenza creando un filone sistematico a più voci. Sfogliandolo, ma soprattutto leggendolo, si coglie quasi un ritmo, e un “filo d’Arianna” inaspettato collega gli articoli tra loro delineando un coinvolgente itinerario in mondi poco noti della cultura, ma non per questo meno importanti o meno affascinanti.
Viaggi virtuali e viaggi reali si alternano per incontrare il mito e la leggenda, 
conducendoci tra le multiformi dimensioni dell’anima. 
Il vento del mito soffia, insieme ad Eolo, investendo con garbo gran parte di questi contenuti: ma è soprattutto il prepotente soffio del piano spirituale che ha determinato la rotta di questo nostro simbolico viaggio trimestrale che vi invitiamo ad intraprendere con noi...


L’Eterno Ulisse, anno quarto, n. 14…
Eccovi un nuovo viaggio ed un nuovo numero da collezionare!


L’Eterno Ulisse - edito da Ludica S.n.c. - è una innovativa proposta editoriale rivolta a tutti coloro che non si accontentano delle risposte elargite dalla “Ricerca Scientifica, Storica e Culturale” contemporanea. La rivista, infatti, come l’eroe Omerico al quale si ispira e dal quale ha tratto il titolo, incarna l’archetipo, inestinguibile e quindi eterno, della ricerca che anima tutti coloro che, in ogni tempo e in ogni luogo, hanno avvertito con prepotenza il desiderio di rispondere agli interrogativi che costellano l’esistenza individuale e collettiva, sia nella dimensione spazio-temporale che nell’enigmatico e irrisolto “oltre”. Chi desidera leggere integralmente L’Eterno Ulisse, dovrà necessariamente abbonarsi. La veste grafica, l’iconografia evocativa, le note a margine e la bibliografia fanno sì che la rivista sia considerata da collezione. La formula che L’Eterno Ulisse ha scelto di adottare prevede un sito-vetrina: www.eternoulisse.it accessibile gratuitamente, che costituisce il supporto della rivista trimestrale alla quale ci si potrà abbonare, online, in formato pdf o cartaceo. 

Scarica qui il SOMMARIO del nuovo numero de L’Eterno Ulisse:http://www.eternoulisse.it/files/sommario014.pdf

 

Segnalo questo articolo: una iniziativa intelligente.

"E' la prima volta che i governi italiano e cinese si impegnano a stringere rapporti turistici tra i loro territori partendo da un gemellaggio tra le città siti Unesco. Al rientro da Pechino, partiranno tavoli di collaborazione per cinque realtà, che faranno da apripista ad un gemellaggio totale tra 12 aree, mirando a costruire pacchetti turistici non limitati alle tradizionali città d’arte, ma estesi a quelle più piccole altrettanto ricche di tesori d’arte”. Lo ha anticipato il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, che fa parte della delegazione italiana che accompagna il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella sua visita in Cina.

Palazzi, unico amministratore locale della delegazione, in qualità di ambasciatore dei territori italiani siti Unesco, oggi prenderà parte a Pechino al Forum dedicato alla cultura, al turismo e all’economia.

“Il movimento dei flussi turistici verso l’Italia è passato dai 200 mila cinesi nel 2011 a quasi un milione dello scorso anno. Un flusso che – sottolinea il sindaco mantovano – si dirige fuori dal classico itinerario Roma-Firenze-Venezia. Per questo motivo, forti del fatto che i due Paesi hanno il maggior numero di siti Unesco, rispettivamente 51 e 50, il nostro obiettivo è costruire una relazione diretta tra città italiane e cinesi coinvolgendo il sistema delle imprese per una proposta di incoming che passa attraverso la valorizzazione di tutti i siti Unesco”.

Dei 12 siti coinvolti nell’operazione gemellaggio, le cinque aree che partiranno subito sono: Mantova-Sabbioneta, Palermo, Pisa, Ferrara e il Cilento, con il capoluogo mantovano che sarà il partner di Pingyao, considerata la perla delle città storiche del Celeste Impero.(travelnostop.com)

Ho il piacere di girarvi la copertina e il sommario della rivista "l'EternoUlisse" con la quale ho avviato un rapporto di collaborazione e pubblicato un saggio sull'Odissea.

 

l'EternoUlisse rivista.pdf

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«E' stato un lungo fine settimana dedicato all'avvio dell'avventura del Percorso di Palermo Arabo-Normanna e delle cattedrali di Cefalù e Monreale ha spiegato il sindaco Leoluca Orlando, a capo del Comitato di Pilotaggio del sito seriale -. Palermo ha mostrato ai palermitani e ai turisti, i suoi gioielli più famosi, ma anche i suoi tanti tesori nascosti, da valorizzare.

Decine di migliaia di persone dal centro storico a corso dei Mille, dalla Zisa a Monreale e Cefalù, hanno potuto godere del nostro splendido patrimonio, divenuto finalmente un vero motore di sviluppo sostenibile e dell'economia rispettosa della storia". E circa 15 mila visitatori si sono finora riversati nei luoghi Unesco, aperti all’interno de Le Vie dei Tesori: file lunghissime a San Giovanni degli Eremiti, alla Cattedrale, alla Cappella Palatina e alla Martorana, a Palermo; al duomo e al chiostro di Monreale e nei monumenti di Cefalù, aperti fino a mezzanotte.

Sinergie, valorizzazione, contaminazioni. Sono le parole chiave del nuovo sito seriale arabo normanno che – dopo la conclusione delle cerimonie per l’iscrizione ufficiale al patrimonio della World Heritage List – avvia un percorso virtuoso che vede la collaborazione dei tre comuni coinvolti, Palermo, Monreale e Cefalù. E proprio di fronte al duomo normanno di Cefalù, si è celebrata la terza delle cerimonie ufficiali alla presenza del sindaco Rosario Lapunzina, del vescovo Vincenzo Manzella, del presidente della Regione, Rosario Crocetta, e del direttore della Fondazione Unesco Sicilia, Aurelio Angelini.

Presenti anche i sindaci di Palermo, Leoluca Orlando e di Monreale, Piero Capizzi. Dopo la cerimonia alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, venerdì scorso a Palazzo Reale, si sono quindi srotolate le altre manifestazioni: sabato mattina a Ponte dell’Ammiraglio, con scuole cittadine, spettacoli e performance. La cerimonia alla cattedrale di Monreale e a Cefalù, sulla scia dell’inno nazionale eseguito dal coro Sancte Joseph della Cattedrale di Palermo, diretto da Mauro Visconti.


Il 4 ottobre u.s. si è riunito il locale circolo di Legambiente Lipari per esaminare le recenti novità in merito al Piano di Riconversione delle cave di pomice e il rilancio dell'iter per l'area marina protetta delle isole Eolie.


Piano di riconversione delle cave di Pomice Legambiente, nazionale, regionale e locale, hanno sempre attentamente monitorato la problematica delle cave di Pomice, sia nella fase in cui la prosecuzione dell'attività estrattiva confliggeva con la Permanenza tra i siti patrimonio dell'Umanità sia nella fase propositiva del Piano di riconversione. L'allora Direttore regionale, oggi Presidente Regionale Gianfranco Zanna, più volte ha presentato dei Dossier sui siti Unesco siciliani, tra i quali quello delle Eolie.

In merito alle recenti iniziative intraprese dall'Amministrazione, se da un lato va evidenziata la buona volontà di rilanciare la problematica e
l'altrettanta buona volontà dei ragazzi che hanno partecipato al workshop di qualche settimana fa, riteniamo utile puntualizzare alcuni aspetti che ci sono apparsi sottovalutati:

a) area dell'intervento – l'area dell'intervento non si può limitare al solo stabilimento Pumex, ma deve comprendere tutto il territorio che da Capo Rosso arriva ad Acquacalda, inserendo anche le cave Italpomice e la bonifica di Punta Castagna;

b) Aspetto storico-culturale – le idee progettuali devono avere un maggior coinvolgimento negli aspetti storico-culturali per evitare proposte
inaccettabili quali, ad esempio, la demolizione e ricostruzione degli stabilimenti che si susseguono da Capo Rosso a Porticello. Riteniamo
superfluo, in questa sede, approfondire oltre tale aspetto che l'intera comunità eoliana ritiene fondamentale;

c) eco-sostenibilità ambientale ed economica – sotto questo aspetto confermiamo la nostra contrarietà a nuove strutture alberghiere nella zona, in quanto sia il centro abitato di Canneto sia quello di Acquacalda presentano una dotazione alberghiera ed extra alberghiera più che
sufficiente, almeno per il prossimo decennio. Riteniamo che vadano individuate delle soluzioni economiche che consentano la sostenibilità
finanziaria delle strutture. Bisogna guardare alla Convegnistica ed al Wellness, alle strutture museali e centri visita; alle strutture  niversitarie e post-universitarie, in base al documento già rassegnato nel gennaio scorso all'esperto del Sindaco Dott. Angelo Sidoti.

Su questi aspetti siamo pronti a fornire la nostra collaborazione in tutte le sedi. Area Marina Protetta delle isole Eolie Dopo alcuni anni di silenzio si è ritornati a parlare dell'area marina protetta delle isole Eolie. Legambiente esprime la propria volontà di pervenire, rapidamente e con la più ampia partecipazione della comunità eoliana, alla istituzione di questo fondamentale strumento di tutela e sviluppo delle
attività legate al mare delle isole Eolie.
Vogliamo, sinteticamente, evidenziare alcune ns. proposte:
Ente Gestore – riteniamo che l'Ente Gestore della futura AMP debba essere composto dalle amministrazioni locali (Leni, Lipari, Malfa e Santa Marina Salina) con il supporto (anche attraverso appositi organismi di consultazione periodica) delle associazioni ambientali ed economiche legate al mare (Pescatori professionisti, attività trasporto locale costiero, associazioni di diportisti e pescatori sportivi).
Riteniamo fondamentale, inoltre, che l'istituzione dell'AMP sia accompagnata da una dotazione finanziaria significativa in grado di consentire gli investimenti iniziali.
Perimetrazione – Legambiente conferma che la perimetrazione dell'A.M.P. va rivista alla luce dei recenti studi già in possesso della Regione Sicilia, assessorato TT.AA. Regolamentazione – Legambiente ritiene che il tessuto economico eoliano sviluppatosi negli ultimi venti anni vada attivamente coinvolto sia nella perimetrazione sia nella regolamentazione di tutte le aree.

Sia la perimetrazione, sia la regolamentazione devono essere degli strumenti dinamici, con possibilità, da parte delle amministrazioni, dei consigli comunali isolani, delle associazioni ambientaliste e di categoria, di proporre variazioni ed aggiustamenti, all'Ente Gestore ed al Ministero dell'Ambiente. Chiediamo, quindi, all'amministrazione di avvia un serio confronto sulla regolamentazione e di perimetrazione per un proficui confronto tra le categorie direttamente coinvolte e l'intera comunità eoliana.
Su questi aspetti siamo pronti a fornire la nostra collaborazione in tutte le sedi.

*Presidente del Circolo

L'intervento

di Angelo Sidoti

Gentile Direttore, Le trasmetto intervento reso dal Prof. Giulio Mondini del SITI del Politecnico di Torino dove vengono già esposte alcune delle preoccupazioni esposte dal Circolo di Legambiente e peraltro illustrate dallo stesso docente in occasione del suo intervento del 19 settembre.

di Giulio Mondini*

Il workshop che si è recentemente concluso ha rappresentato un momento importante per il tema della riqualificazione delle ex cave di pomice nell’isola di Lipari, oltre a essere una tappa fondamentale del processo di riqualificazione dell’intero sistema delle Isole Eolie.

Le proposte progettuali formulate dai partecipanti costituiscono, al momento, una fase esplorativa delle diverse possibilità che si potranno configurare, e soprattutto rappresentano la base per avviare un dibattito durante il quale, nei prossimi mesi, la comunità diventi sempre più una protagonista attiva.

Come ho avuto modo di ricordare durante il mio intervento all’apertura dei lavori del workshop, il ruolo della comunità e la sua partecipazione, rappresentano la base per qualsiasi strategia di intervento che si vorrà mettere in atto. Il concetto della sostenibilità, contesto imprescindibile – soprattutto laddove ci si confronta con un territorio che è patrimonio dell’Umanità - impone di pensare all’intero ciclo del progetto, ovvero di valutare in anticipo sia le azioni progettuali, sia le ricadute che queste potranno generare.

In quest’ottica, la trasformazione che verrà attuata sulle zone che ospitavano le cave di pomice dovrà tenere conto non solo delle risorse materiali disponibili, ma anche delle risorse umane che erano prima impiegate nell’attività estrattiva. Tale questione veniva già sottolineata dagli organi consultivi dell’UNESCO, quando nel 2007 raccomandavano di procedere all’estinzione delle attività di estrazione e di attuare un piano di riqualificazione degli aspetti ambientali e dei lavoratori, verso i quali indirizzare percorsi formativi volti a promuovere nuove figure professionali nel settore turistico e culturale.

Ritengo utile focalizzare l’attenzione sul concetto di “rigenerazione territoriale” che, a mio avviso, dovrà essere attuata a Lipari su un comprensorio esteso che va da Canneto ad Acquacalda. Si tratta di innescare un processo ampio, che a partire dal potenziale offerto dalle risorse naturali, culturali, economiche e sociali, sappia costruire una nuova identità e veicolare una rinnovata immagine del territorio. Il progetto di architettura deve sempre tenere conto che opera su di un paesaggio «vivente» e che l’ambiente, in senso lato, fonda le premesse per il progetto: le bellezze naturali, le risorse ambientali, le ricchezze culturali, la biodiversità di specie e di ecosistema, le qualità percettive di un territorio, le stratificazioni storiche, le reti sociali sono gli elementi che possono dare vita ad una riconversione.

Tutti questi elementi, che sono ben esplicitati dalla Dichiarazione di Valore Universale con la quale l’UNESCO ha ratificato l’iscrizione del sito delle Isole Eolie alla Lista del Patrimonio dell’Umanità nel 2000, rappresentano certamente un punto di partenza privilegiato per la rigenerazione territoriale, che, a mio avviso, deve allacciare le prospettive di sviluppo economico allo straordinario valore culturale, naturale e paesaggistico dell’isola.

Progetti di questa natura, che investono l’intero sistema “terra-acqua” delle isole Eolie, devono partire innanzi tutto dalla messa in sicurezza del comprensorio: questione imprescindibile per poter avviare un confronto serio e fattibile su una parte rilevante dell’ambito costiero, sia per quanto riguarda le cave nel loro complesso ma anche rispetto alla caratterizzazione della discarica di Punta Castagna, al fine di poter procedere alla sua bonifica.

Tali elementi costituiscono una priorità a qualsiasi proposta di riutilizzo, il quale non può in alcun modo essere immaginato come mero recupero delle parti immobiliari. Si tratta infatti di operare un bilanciamento fra il sistema “acqua- costa-entroterra” in grado di riequilibrare le attività dell’isola, non solo turistico-ricettive, e fare in modo che queste possano contribuire ad un reale progetto improntato verso la sostenibilità per la comunità delle Eolie.

*Direttore di SiTI – Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l’Innovazione

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