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Dettagli...

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di Angelo Giorgianni

DA CITTADINO RITENGO PRIORITARIO SUPERARE IL MONOPOLIO NEI COLLEGAMENTI MARITTIMI, GARANTENDO QUALITÀ E PREZZI COMPETITIVI... POI BEN VENGANO SERVIZI DI TRASPORTO INTEGRATIVI (ELICOTTERI, AEREI.. ) NELLA MISURA IN CUI NON DETERMININO UN DEPOTENZIAMENTO DEI SERVIZI MARITTIMI, SOTTRAENDOGLI RISORSE ECONOMICHE E LE INFRASTRUTTURE NECESSARIE SIANO ALLOCATE IN FUNZIONE ESCLUSIVA DEGLI INTERESSI DELLA COMUNITÀ.

L’assessore Falcone, in un intervento a tutto campo, nel relazionare sulla sua apprezzabile attività ed i suoi interessanti programmi, ha affrontato anche il tema dei trasporti marittimi, anticipando il suo orientamento, in vista della scadenza dei contratti di servizio per i collegamenti con le isole minori.
A tal ultimo riguardo, mi preoccupa che una continuità territoriale con elicottero, evidentemente dato i costi presumibili, riservata ai ricchi, e, comunque, assolutamente insufficiente per le esigenze della comunità (18 posti per due corse giornaliere), possa depotenziare i collegamenti marittimi, strumento essenziale per garantire una concreta ed adeguata continuità territoriale a tutti.

Infatti, secondo il progetto dell’Assessore Falcone, l’operazione, in un ottica di continuità territoriale, avviene “a saldi invariati” e inciderebbe inevitabilmente sulla massa finanziaria che serve a garantire la continuità territoriale con i collegamenti marittimi. Se così fosse, le mie preoccupazioni sono fondate, in quanto i fatti hanno dimostrato l’insufficienza delle corse nel periodo estivo e nelle festività e la conseguente necessità di razionalizzare le corse esistenti e di garantire l’effettività delle stesse (a mezzo di maggiori controlli e provvedimenti adeguati) e, quindi, non credo ci possiamo consentire il lusso di ridurre le corse definanziandole, a prescindere dagli inevitabili riflessi occupazionali.

In questa logica, è auspicabile che ognuno si assuma le sue responsabilità sulle scelte e sulle conseguenze delle stesse, anche in termini occupazionali, e chiarisca se vuole un servizio di elicotteri, a costo di sottrarre risorse ai servizi marittimi.
Io, personalmente, convinto dell’importanza fondamentale è strategica dei servizi marittimi, sono a favore di servizi di trasporto integrativi ( elicotteri, aerei .....) nella misura in cui non determinano un depotenziamento dei servizi marittimi, sottraendogli risorse dedicate, e le infrastrutture necessarie siano allocate in funzione esclusiva degli interessi della Comunità ......

In questo contesto, comunque, mi sarebbe piaciuto che l’Assessore ci notiziasse sulle misure adottate in ordine ai disservizi, l’onerosità dei trasporti, la violazione dei contratti di servizio e della convenzione e sul superamento di un Monopolio che, nonostante la generosa erogazione di risorse pubbliche, da una parte spesso mortifica il diritto degli Abitanti alla Continuità territoriale, incidendo, altresì, negativamente sull’Economia delle Isole Minori e dall’altra parte, nella pura logica del profitto imprenditoriale, tende a comprime sempre di più i diritti acquisiti dei Marittimi e degli altri lavoratori del comparto.....
Ed invece, l’Assessore Falcone intervenendo su una considerazione di Rino Piccione sull’eccessivo prezzo dei biglietti praticati dai Monopolisti finanziati, rispetto a quello di altra società di navigazione privata non finanziata, ha contestato l’esistenza del Monopolio, giustificandolo con l’esito di una procedura di pubblica gara....

Vorrei rispettosamente ricordare all’Assessore Falcone che il monopolio nel trasporto marittimo di SNS (unica concessionaria delle linee di interesse statale), è stato accertato nel luglio 2017 dall’Autorità per la Concorrenza e, nel luglio 2018, dal Consiglio di Giustizia Amministrativa e comunicato alla Regione per i provvedimenti di competenza.
Ma a prescindere da tali qualificate risultanze e dall’adozione degli eventuali provvedimenti, (in ordine ai quali nelle prossime ore da cittadino e da utente del sevizio chiederò formalmente chiarimenti in tutte le sedi istituzionalmente competenti), l’esistenza del Monopolio è sotto gli occhi di tutti ed è resa di palmare evidenza dai fatti successivi all’ dall’assegnazione (senza gara) ad SNS (Società di Navigazione Siciliana) dei servizi di interesse statale per il collegamento marittimo con le Isole Minori, (disciplinata con convenzione dell’ 11 aprile 2016).

Infatti, nella fase successiva, si è registrato un operazione di spacchettamento dell’ex Siremar, che ha determinato nei fatti una novazione soggettiva ed oggettiva, passando da un servizio unico (navi ed aliscafi) e, comunque, integrato in capo a SNS a due servizi diversi e scollegati affidati a due soggetti diversi ed, in particolare, a Liberty Lines per gli aliscafi ed a Caronte-Tourist per le navi (con aggregazione di NGI), che prima espletavano i servizi in concorrenza tra di loro e con la Siremar. In pratica, la società da Spa diventa così società consortile e con questa operazione, di fatto, i gruppi Morace e Franza si sono divisi il mercato dei collegamenti marittimi con le isole minori, espletando il Gruppo Morace il collegamento con gli aliscafi ed altri mezzi veloci ed il gruppo Franza il collegamento con le Navi.

Quel che stupisce, che nonostante le pubbliche denunzie di disservizi di utenti del servizio e di qualche rappresentante istituzionale, ora che ci avviciniamo alla scadenza e rinnovo dei contratti di servizio questo argomento viene dimenticato, ignorato o marginalizzato.
Da ultimo, i sindaci delle Isole Minori, hanno partecipato ad una riunione indetta dal Presidente Musumeci, in presenza degli assessori regionali e dei dirigenti dei vari dipartimenti e secondo i resoconti giornalistici, ed il tema dei Trasporti sarebbe rimasto ai margini della riunione e,quindi, non sarebbe stato affrontato neppure il problema dei disservizi e le criticità nei Collegamenti Marittimi.
Questo tema e questi problemi che ieri tanto appassionavano leoni da tastiera, comitati... oggi non sembrano più riscuotere il loro interesse ed impera un assordante silenzio!
Tutto questo mi desta preoccupazione e mi lascia perplesso... Il tema è importante per il futuro delle nostre isole e merita un serio approfondimento ed ulteriori iniziative adeguate.

L'INTERVENTO

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di Aldo Natoli

Condivido quanto scritto dal Dott. Giorgianni!
Il Monopolio nei servizi marittimi può soltanto generare danno a noi isolani!
Quanto al depotenziamento dei servizi marittimi a vantaggio di quello con elicotteri ritengo che sia utopistico!
Questo tipo di servizio, che sicuramente è molto oneroso per i cittadini, può essere aggiuntivo e utilizzato in caso di necessità nel caso il mare agitato impedisce la traversata ad aliscafi e navi!
Cerchiamo di non bendarci gli occhi dinanzi al tranello della Regione che non vuole abolire il monopolio nei servizi marittimi!

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OSPEDALE DI LIPARI: IL CARDIOLOGO TRASFERITO SU DISPOSIZIONE DEL GIUDICE, È STATO SOSTITUITO CON LA MOBILITÀ DI URGENZA ED È STATA ATTIVATA LA PROCEDURA PER LA CONVENZIONE CON IL PAPARDO PER I CARDIOLOGI.

Il Direttore Generale dott. La Paglia, ha firmato la mobilità d’urgenza del cardiologo dott Lombardo Rosario da Milazzo a Lipari dal 1/11., in sostituzione della dott. Patanè, trasferita in esecuzione di una sentenza.
Il provvedimento predetto è stato adottato nelle more di una ricognizione dei cardiologi presenti negli altri ospedali dell'Asp.

Il dott. La Paglia ha altresì firmato anche la richiesta di convenzione con il Papardo per cardiologi.
Non posso che manifestare la mia soddisfazione per l’applicazione dello strumento della mobilità d’urgenza, questa volta, per far fronte ad una carenza di organico di Lipari, come da me ripetutamente e pubblicamente richiesto.

Nel ringraziare il dott. La Paglia per la tempestività del suo intervento, mi auguro che sia solo il primo passo per superare le altre criticità più volte segnalate e per restituire piena funzionalità all’Ospedale di Lipari. Al riguardo auspico che entro Novembre il dott. La Paglia, mantenendo la sua promessa, venga a Lipari per informarci sulle prospettive future e confrontarsi con le Istituzioni e la cittadinanza, sulle criticità e le soluzioni per superare le stesse.

 

IL NUOVO CORSO DELLA POLITICA SANITARIA RICALCA LE ORME DEL TANTO CRITICATO VECCHIO CORSO E SULL’ALTARE DELLA NECESSITÀ DEI TAGLI ALLA SPESA PUBBLICA SI CONTINUA AD IMMOLARE IL DIRITTO ALLA SALUTE DEI CITTADINI ....

Giovedì scorso, a Santa Teresa di Riva una persona ha accusato un malore e accompagnato al vicino “Presidio territoriale di emergenza-118” di piazza Municipio, alle 20.15 ha suonato il campanello, ma nessuno ha risposto, perché il medico del Pte è presente dalle 8 alle 20, così come previsto dalle disposizioni regionali, e l’ambulanza del “118” era fuori per un intervento. Mentre attendeva l’arrivo di un altro equipaggio del “118” di Letojanni, si è accasciato sul marciapiede perdendo i sensi ed il personale sanitario una volta arrivato ha tentato invano di rianimarlo, essendo nel frattempo deceduto.

Questo drammatico episodio, che non è il primo e purtroppo non sarà l’ultimo, da una parte è quantomeno la prova provata della carenza di quel servizio rispetto all’esigenze della comunità e dall’altra evidenzia i gravi pericoli per la salute dei pazienti connessi ai ritardi nell’assistenza, dovuti alla riduzione dei servizi sanitari sul territorio.
In questo contesto, è legittimo e necessario chiedersi se questi drammatici disservizi sono tra gli effetti del nostro modello di sanità, che sarebbe inadeguato, nonostante per un autorevole corrente di pensiero, lo stesso sia così valido da essere attenzionato e studiato per essere esportato in altre realtà e, comunque, sia già stato recepito a livello regionale.
Invero, a prescindere dalla non condivisibilità di un modello e di una complessiva riforma sanitaria siciliana che, da cittadino, sin dall’epoca Gucciardi ho criticato e contestato, perchè antepone le pseudo esigenze economiche a quelle di effettiva tutela della salute dei cittadini, lascia perplessi il fatto che quella opposizione che allora lo criticava ed avversava (anche con ricorsi straordinari al Presidente della Regione) oggi, diventata maggioranza resti in silenzio o peggio acriticamente li recepisca, manifestando addirittura pubblico consenso con dotte ma discutibili argomentazioni, ispirate ad una fredda logica politica, che sembra mettere in discussione impegni di rinnovamento assunti da più persone, alcune direttamente beneficiarie di consenso elettorale, anche come effetto di questi impegni ......

Rappresentanti della vecchia maggioranza, naturalmente, esultano per un tale riconoscimento politico che, in termini mediatici e politici, li assolve da tante contestazioni e critiche, a mio avviso fondate!
A riprova di quanto sopra, coerentemente, sul piano dei meriti politici l’on. Beppe Picciolo, in esito ad un incontro televisivo con il capo della segreteria tecnica dell’Assessore, Ferdinando Croce, non si fa sfuggire la ghiotta occasione di un riconoscimento (diretto o indiretto) della validità della riforma e con orgoglio rivendica “questo percorso politico che ha portato Messina ed il suo sistema di emergenza a divenire un riferimento regionale”. Ma lo stesso, evidentemente, ben consapevole delle criticità determinate dall’applicazione di questo sistema, da persona esperta (anche della materia) aggiunge una clausola di salvaguardia di natura economica, auspicando che si trovino i soldi necessari anche per i PTE e le guardie mediche .....

Quindi la validità del sistema predetto è condizionata alle risorse economiche? Ma se è così, data la costante contrazione della massa finanziaria a disposizione è destinato al fallimento, come i fatti drammaticamente già dimostrano.
Ed allora ad esultare non possono essere sicuramente i Siciliani ......!
Il paradosso è che questa riforma, giustificata dall’esigenza di tagliare la spesa pubblica, è tutt’altro che provato abbia determinato risparmi in assoluto. Infatti, a tal fine sarebbe interessante sapere se i tagli negli ospedali (nella logica del risparmio) , non abbiano determinato spese maggiori per la sanità convenzionata e/o per altri servizi... ed a tal proposito quanto abbiamo risparmiato in ogni singolo ospedale con i tagli e se e quanto abbiamo speso in più per far fronte ai servizi tagliati, a partire dal servizio di trasferimento con gli elicotteri (come succede a Lipari).....

A prescindere da ciò, ad onor del vero io questo modello e questo sistema non lo augurerei neppure al mio peggiore nemico, e mi scuserete se esprimo la mia idea, dato che sono profano della materia e non posso competere con i grandi esperti che hanno collaborato alla redazione degli stessi e con quelli che lo hanno ereditato recependolo e continuano ad applicarlo, nonostante gli effetti che sono sotto gli occhi di tutti.

L’unica cosa certa, così come ho ribadito nei giorni scorsi anche personalmente al Direttore Generale dott. La Paglia, è che tutti i nodi arrivano al pettine ed è arrivato il momento di esigere chiarezza sui ruoli, sulle responsabilità, sugli obiettivi ... e di attribuire a ciascuno il suo, distinguendo le responsabilità tecnico-gestionali da quelle politiche, così evitando pericolosi quanto inutili tentativi di rimpallare le diverse responsabilità.

Peraltro a questo punto, diventa sempre più attuale una domanda: il Ricorso straordinario al Presidente della Regione sulla riforma sanitaria de qua è giuridicamente fondato o era un mero atto politico superato dagli eventi, che per coerenza e trasparenza dovrebbe essere ritirato?
Nel frattempo attendo ansioso ma fiducioso .....

CRITICITÀ DELL’OSPEDALE DI SANT’AGATA MILITELLO, DELL’OSPEDALE DI LIPARI, .......,: LE RESPONSABILITÀ SONO SOLO GESTIONALI E/O POLITICHE?
La richiesta di nomina di un commissario ad acta ad adiuvandum del Direttore Generale La Paglia, rischia di trasformarsi in uno “sport regionale”, a mio avviso non solo illegittimo, ma anche inutile. Infatti, da mesi mi ostino ad evidenziare le responsabilità politiche e gestionali in ordine alle sistematiche disfunzioni registrate all’Ospedale di Lipari e da cittadino, in assenza di provvedimenti adeguati, ho ripetutamente invocato la rimozione dell’Assessore Razza e del Direttore Generale La Paglia.

Oggi dovrei manifestare soddisfazione per il provvedimento dell’Assessore Regionale con il quale formalmente commissaria il Direttore Medico del Presidio Ospedaliero di Sant’Agata Militello, ma sostanzialmente esautora di alcune sue competenze il Direttore Generale La Paglia, ma sono indignato perchè sembra che le ragioni della politica e la pratica dello scarica barile, abbiano avuto il sopravvento sulle regole e quindi sulle ragioni giuridiche.
Invero, il messaggio fuorviante all’opinione pubblica, è che il commissariamento è al fine di emanare i provvedimenti che avrebbe dovuto emettere l'Amministrazione inadempiente, implicitamente escludendo le responsabilità politiche.
Ad un primo approccio viene subito in evidenza che i provvedimenti che dovrebbe adottare il Commissario non sono di competenza del Direttore Medico del Presidio, ma del Direttore Generale, ed anche se fossero di competenza del primo, in caso di inadempienza dello stesso, la competenza sarebbe riservata al Direttore Generale.

Nel caso in esame, nel decreto di commissariamento: 1) si da fa riferimento “alla nota prot. n. 93735 del 27 agosto 2019, con la quale il Direttore Generale dell'A.S.P. Messina, ulteriormente, ha invitato il Direttore Medico di Presidio ad adempiere entro il termine di 48 ore alle fasi di trasferimento, di cui si provvedeva;” 2) si da atto che “la statuizione di sospendere l'evento parto presso il P.O. di Sant'Agata Militello, (suggerita, ove necessaria, con nota prot. n. 63192 del 12 agosto 2019, del Dirigente Generale del Dipartimento per la Pianificazione Strategica) è riconducibile ad una valutazione di diligenza media nel bilanciamento operato dall'Azienda Sanitaria Provinciale di Messina rispetto ai rischi discendenti dal mantenimento dello status quo; ma ciononostante si nomina un commissario, perchè la statuizione di sospendere l'evento parto presso il P.O. di Sant'Agata Militello ..... ha destato e sta destando grave allarme sociale nel territorio di riferimento, per l'effetto venendo in rilievo, in tutta la vicenda in esame, peculiari esigenze di tutela e perseguimento dell'interesse pubblico.

Quindi, in poche parole, il provvedimento di sospensione è legittimo e fondato ma ....... sembrerebbe sussistere l’esigenza di dare comunque soddisfazione alla piazza che contesta ... forse nella consapevolezza che qualche responsabilità di natura diversa a monte del provvedimento contestato c’è ... e non è sicuramente ascrivibile al Direttore Generale dell’Asp o esclusivamente a lui?
E se , invero, il problema fosse riconducibile ad una obiettiva carenza di risorse economiche e/o umane o a una distribuzione ‘politica’ delle stesse tra le varie strutture ospedaliere ... e, pertanto, non risolvibile non solo dal Direttore Generale La Paglia, ma anche dal Commissario nominato, allora evidentemente tale nomina in una logica squisitamente giuridica, sarebbe inutile.
Certo suscita, comunque, perplessità “che i fatti fin qui narrati rendono superfluo l'invio della diffida di cui all'art. 20, co. 1 della lx. n. 5/2009” , norma quest’ultima che certamente non prevede come causa dell’esonero una valutazione sulla superfluità, peraltro, motivata “avendo lo stesso Direttore Generale riconosciuto dopo aver posto in essere tutte le misure organizzative all'uopo possibili”.

Ma il commissariamento non è del Direttore Generale .... ed essendo comunque una censura e la sanzione di un comportamento, non imporrebbe la diffida, anche per dare l’opportunità al commissariando di controdedurre?
Evidentemente, sicuramente sono immotivate le perplessità sul provvedimento predetto manifestate da un manovale del diritto come me, che , come ho già avuto modo di confessare, non ha la competenza specifica dell’Assessore Razza e non è dotato del suo qualificato supporto tecnico.

Certo ......... la partita non si gioca solo sui mezzi di comunicazione e la legittimità del provvedimento può essere oggetto di valutazione in Commissione Regionale Sanità, in sede giurisdizionale amministrativa, in sede giurisdizionale ordinaria.....
Ma a prescindere dall’esito di queste vicende, gli avvenimenti di questi ultimi giorni mi hanno riportato alla memoria il vecchio gioco del cerino acceso che rischia di girare velocemente e di ritornare nelle mani di chi per primo lo ha trasmesso per evitare di bruciarsi, che infine resta con il cerino in mano acceso e si brucia.

Allora non resta che attendere per vedere a chi alla fine si spegnerà il cerino in mano, comunque, nella certezza che Verità e Giustizia, alla fine trionfano sempre.
L’unica cosa certa è che i problemi non si risolvono con la nomina dei Commissari, ma con la volontà politica di dare supporto al Direttore Generale dell’Asp, con indicazioni specifiche e risorse adeguate, che presuppongono a risorse insufficienti scelte difficili ma necessarie, anche se fonte di insoddisfazione e protesta degli esclusi ... Ad onor del vero, in questo contesto, è meno problematico gestire le aspettative che le risorse

NOTIZIARIOEOLIE.IT

11 OTTOBRE 2019

S.Agata Militello, per riaprire il punto nascite nominato un commissario ad acta dalla Regione. Smacco per il dg La Paglia. Ed a Lipari?

Satira&Pizzini

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Due ex neonati eoliani, dopo le notizie sul punto parto

di Santa Agata Militello, chiedono

di che Razza e' La Paglia...!!!

GLI ABITANTI DELLE ISOLE EOLIE SONO FIGLI DI UN DIO MINORE?

Lo stato dei servizi essenziali dell’Ospedale di Lipari è ben più grave ed imporrebbe la rimozione del Direttore Generale La Paglia e dell’Assessore Razza, quali responsabili amministrativo e politico della situazione drammatica in cui versa il nostro Ospedale, ma nessuno interviene. Tutto ciò perchè, evidentemente, al di là delle rituali proteste, che lasciano il tempo che trovano, ..... a parte il sottoscritto e pochi altri cittadini “Liparoti”, nessuno tra i Politici, i rappresentanti delle Istituzioni ....... ha richiesto con forza le dimissioni del Direttore Generale La Paglia e dell’Assessore Razza, ed attivato tutte le iniziative necessarie a sostegno della iniziative.....
A volte mi chiedo se tutti quelli che lo dichiarano vogliono veramente mantenere l’Ospedale a Lipari.
Chi vivrá vedrà, anche perchè la situazione si aggrava di giorno in giorno e le prospettive non sembrano favorevoli.
Infatti, all’orizzonte sembra si profilino tagli di spesa per circa 25 milioni di euro per la nostra Asp, che non solo renderebbero improbabili l’attivazione dei nuovi servizi previsti per Lipari nell’atto aziendale, ma potrebbero determinare un ulteriore contrazione di quelli esistenti.
E radio Sanità dice che il taglio di spesa di 25 milioni imporrebbe addirittura la chiusura di un Ospedale della provincia .... ipotesi che se fosse reale, non potrebbe essere liquidata con una soluzione politica, ma con una soluzione tecnica, che dovrebbe fare esclusivo riferimento alle previsioni della normativa nazionale (a partire dal Decreto Balduzzi) sulla dislocazione sul territorio degli Ospedali...
Quale? Di sicuro non quelli che hanno la tutela dei Santi in paradiso!

 

Ospedale di Lipari: è indifferibile una protesta popolare ed una raccolta di firme per chiedere le dimissioni dell’Assessore Razza e del Manager La Paglia.....

Apprezzabile il comportamento dei Sindaci Eoliani, che ancora una volta si sono presentati umilmente e compatti con il cappello in mano, nella speranza che qualcuno in Commissione Regionale Sanità raccogliesse il loro accorato appello e desse un qualche segnale concreto di intervento per fare fronte alle carenze da loro (anche oggi) segnalate, ma a quel che sembra nessun segnale è arrivato.....

Secondo Radio Regione, sembrerebbe si sia registrato qualche difesa di ufficio dell’Asp,qualche impegno politico di attenzione, tante posizioni enigmatiche ......, ma per quel che più conta, dalle Istituzioni preposte un silenzio assordante a fronte della denunzia di gravi scoperture dell’organico (già ridotto al minimo indispensabile), che mettono in discussione i livelli essenziali di assistenza. Certo sarebbe auspicabile, nella logica di trasparenza, che fosse reso pubblico il verbale della seduta per potere ufficialmente avere cognizione del reale svolgimento dei lavori e della posizione dei singoli partecipanti ..

Credo che, comunque, esclusa la rassegnazione di fronte a tali gravi carenze ed alla conseguente agonia dell’Ospedale, non resti che la protesta popolare e, contestualmente, una raccolta di firme per chiedere le dimissioni dell’Assessore Razza e del Direttore Generale La Paglia, senza trascurare l’attivazione delle tutele giudiziarie...
Tutto il resto? Chiacchiere che lasciano il tempo che trovano!  

LE NOTE

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di Franco De Domenico*

Le problematiche della Sanità delle Eolie sono state trattate in Commissione Salute in audizione dei sindaci di Lipari, Leni e Santa Marina di Salina.
Su richiesta del Sindaco di Leni sono stati evidenziati i disservizi legati alle nomine dei “medici di famiglia” che per effetto di una normativa contorta che attiene la formazione delle graduatorie e finisce con l’assegnare alle isole disagiatissime (Salina, Panarea, Stromboli, Filicudi, Alicudi e Vulcano) medici negli ultimissimi anni di carriera, che non hanno neanche il tempo di conoscere gli assistiti che subito vanno in pensione, e così riproponendosi il problema in continuazione. La commissione si è riservato di predisporre sul tema una specifica risoluzione che impegni il governo a trovare soluzioni che possano garantire una continuità assistenziale nel tempo che costituisce un valore imprescindibile di un servizio assistenziale dignitoso.
I servizi offerti dall’ospedale di Lipari sono stati al centro della seconda parte dell’audizione. Il Sindaco di Lipari Giorgianni ha presentato un memorandum che evidenzia tutte le parti inattuate della rete che impediscono una reale fruizione di un servizio efficiente e sicuro.
Come ho più volte fatto presente la legge Balduzzi consente deroghe che debbono essere utilizzate per dare servizi coerenti con le esigenze e i bisogni di una comunità territorialmente disagiata. Bisogna garantire la continuità assistenziale soprattutto nella cardiologia e nella chirurgia d’urgenza e nella ginecologia e nei servizi agli anziani. Non si può prescindere, infine, dal garantire, in assenza del punto nascita, il contributo per le partorienti, che sono costrette a spostarsi negli ospedali della provincia di Messina, abbandonando famiglie e affetti e sostenendo ingenti oneri finanziari.
Pertanto con determinazione e perseveranza, senza polemiche, riconoscendo gli sforzi compiuti dal Direttore Generale La Paglia, cui va dato atto di ascolto e impegno. non lesinerò energie affinché i servizi previsti nella rete ospedaliera siano concretamente ed integralmente attuati a favore delle comunità eoliane in tempi rapidissimi. Come ho sempre affermato alle chiacchiere e ai proclami, che servono solo a chi le fa e non alle comunità che siamo chiamati a servire e non a servircene, preferisco i fatti.

*Deputato regionale Pd

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di Luca Chiofalo

Non sono volutamente entrato nell’ annosa discussione sul ridimensionamento dei servizi ospedalieri di Lipari perché non competente e per lasciare il più ampio spazio di manovra, senza polemiche, agli attori politici del nostro comprensorio che si sono occupati e si occupano della questione.
Ma, considerato il fallimento di ogni azione e mediazione, bisogna dire e prendere atto che la nostra classe politica non è capace di difendere un diritto sacrosanto e costituzionalmente garantito della comunità eoliana.
Adesso, ci si appella alla protesta di piazza, che, se ce ne fosse bisogno, sancisce con maggiore evidenza il suddetto fallimento dell’attività dei nostri politici e delle loro paventate ma inconsistenti “entrature” nei palazzi che contano.
Detto questo, serve davvero un’azione congiunta e convinta di tutte le componenti sociali e politiche delle Eolie, ma nessuno provi ad intestarsi la guida dell’eventuale mobilitazione: la farebbe fallire.
Torniamo uniti in questa fase delicata, ma cerchiamo di affidarci, per il futuro, ad una classe dirigente e politica nuova che sappia meglio rappresentare e difendere i diritti degli Eoliani.

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LA GIUNTA GIORGIANNI E LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO COMUNALE 

A seguito della seduta della Commissione VI - Salute, Servizi Sociali e Sanitari dell’Assemblea Regionale Siciliana di martedì 1 ottobre, dove sono intervenuti, in rappresentanza del Comune di Lipari, il Sindaco Marco Giorgianni, l’Assessore Tiziana De Luca e il Presidente del Consiglio Giacomo Biviano, si ritiene opportuno riassumere brevemente i fatti e riportarne l’esito, ritenendola una positiva occasione di confronto istituzionale.
Nella giornata di venerdì 27 settembre, il Sindaco ha ricevuto invito a intervenire presso la Commissione, sul punto all’odg inerente “Audizione in ordine alla copertura degli ambiti carenti di assistenza primaria nelle Isole Eolie”, richiesto dai Sindaci dell’Isola di Salina.
Con nota trasmessa via pec, l’Assessore De Luca ha richiesto alla Presidenza della Commissione di voler integrare l’Ordine del Giorno, inserendo la trattazione dell’argomento “Audizione in ordine alle criticità inerenti il Presidio Ospedaliero di Lipari e Servizi di Continuità Assistenziale (ex Guardie Mediche) delle Isole del Comune di Lipari.”, ottenendo l’inserimento del punto e informandone per le vie brevi, data la ristrettezza dei tempi, il Presidente del Consiglio Comunale Giacomo Biviano e la Presidente della Commissione Sanità del Comune, Erika Pajno e condividendone l’opportunità.
Si è avuto modo, dunque, anche in questa sede, di affrontare le tante problematiche della Sanità Eoliana, enumerando, nel corso degli interventi di Sindaco, Assessore e Presidente, tutte quelle discrepanze tra rete ospedaliera, atto aziendale e pianta organica effetiva che necessitano di essere risolte in tempi brevi, con provvedimenti ad hoc, per garantire il diritto alla salute e a ricevere le cure adeguate.
Particolarmente significativi si ritiene siano stati la trattazione del tema dei cardiologi, per cui si è richiesto con forza il rinnovo della convenzione con l’ AO Papardo, le fortissime carenze numeriche di personale medico, infermieristico e ausiliario,gli ultimi fatti occorsi dal blackout alla mancanza di reagenti per le analisi cliniche, l’attenzione verso le donne partorienti e dunque che, nell’auspicio di una deroga sulla chiusura del punto nascita, quantomeno, venga confermato il contributo per sopperire alle spese di trasferimento, e ancora che vengano controllate le concessioni sulla mobilità interna di quei medici che prendono servizio a Lipari e poi trasferiti in altri centri senza che vi siano le dovute sostituzioni.
Grande attenzione e sensibilità si è ricevuto dalla presidente On.le Margherita La Rocca Ruvolo; sono intervenuti l’On.le Giuseppe Galluzzo, l’On.le Giuseppe Arancio, e l’On. Tommaso Calderone, i quali hanno riconosciuto la natura critica di quanto esposto, ancor più enfatizzata dall’intervento dell’On.le Francesco De Domenico – il quale ha richiesto una Risoluzione da parte della Commissione da trasmettere al Governo Regionale -, la precarietà del nostro sistema e l’urgenza di un intervento risolutivo su più fronti, e hanno garantito che tutte le istanze saranno riportate presso l’Assessorato della Salute e ricercate le soluzioni più appropriate. In rappresentanza dell’Assessorato ha presenziato il Capo Ufficio di Gabinetto, così come – purtroppo- erano presenti alcuni funzionari dell’ASP 5 di Messina come delegati del Direttore Generale Dott. La Paglia.
Questo comunicato vuole chiarire che a fronte della gravissima problematica che affligge il nostro sistema sanitario, l’attività svolta da una Amministrazione necessita di essere correttamente rappresentata nelle opportune sedi istituzionali se si pretende che le stesse ne prendano atto e operino di conseguenza. Per questo motivo, all’interno delle continue e perseveranti azioni amministrative, condotte in materia di sanità, si è deciso di compiere questo ulteriore e doveroso passo.
Pertanto, si ringraziano tutti i componenti della Commissione VI dell’Assemblea Regionale Siciliana per l’ascolto assicurato.
L’Amministrazione Comunale - La Presidenza del Consiglio Comunale

---L’OSPEDALE DI LIPARI GIORNO DOPO GIORNO SI RIDIMENSIONA, (IN UNA INFONDATA LOGICA DI RISPARMIO), RIDUCENDO I SERVIZI AI CITTADINI, MENTRE PROSPERANO I PRIVATI, CHE SPESSO HANNO GLI STESSI O ANCHE COSTI BEN MAGGIORI PER LE CASSE PUBBLICHE.....IN QUESTO CONTESTO NESSUNO SOTTOVALUTI L’INTELLIGENZA E LA CAPACITÀ DI REAZIONE DEGLI EOLIANI, SFIDANDO LA LORO PAZIENZA .... PERCHÈ RISCHIA DI AVERE DELLE SGRADITE SORPRESE.

Anche l’uomo della strada sa che era indispensabile prevedere all'interno dell'area medica del presidio ospedaliero di Lipari la presenza di tre cardiologi in pianta organica stabile,in modo tale da poter essere autosufficienti per potere garantire un servizio continuativo diurno e una pronta disponibilità notturna possibilmente senza esigenza di dover ricorrere a progetti obiettivi esterni che sono sempre temporanei...... Ma ciò non è ed ho la sensazione che al 30 settembre anche la convenzione con i cardiologi andrà a cessare e all'ospedale di Lipari inizierà il solito calvario invernale per quei nostri sventurati concittadini che avessero bisogno di assistenza cardiologica nei fine settimana.
Radio Ospedale dice che sarebbe troppo oneroso mantenere in vita la convenzione, eppure non si ritiene che la spesa sostenuta nel periodo estivo per garantire l'assistenza cardiologica,pur rilevante,possa in qualche modo compensare i risparmi che l'azienda ha realizzato a discapito degli eoliani. Infatti a fronte di due medici di lungodegenza previsti in organico e mai assunti l'azienda ( di cui uno poteva essere un cardiologo) ha impiegato risorse certamente inferiori per garantire l'assistenza cardiologica e, pur convenendo che la soluzione strutturale rimane la pianta organica, non può non rilevarsi come in attesa di soluzioni strutturali definitive la prosecuzione della presenza dei cardiologi potrebbe comunque arginare la carenza senza spese aggiuntive rispetto a quelle per la copertura della pianta organica prevista, ed evitare maggiori aggravi economici legati al trasferimento in terra ferma dei pazienti.
Ma purtroppo questi ragionamenti manageriali non vengono approfonditi trincerandosi dietro un superficiale "non ci sono soldi", che fa più comodo..... Ma nessuno potrà mai negare e dimostrare che l'azienda avrebbe speso di più ricoprendo per intero la pianta organica o facendo ricorso a qualche trasferimento in più in elicottero, in assenza dei cardiologi in convenzione. Il costo di un solo viaggio in elicottero copre quasi il costo mensile di un medico strutturato o della convenzione per i cardiologi .... ma si preferisce continuare a tagliare i medici o a lasciare scoperti gli organici, con l’alibi dei risparmi, e ricorrere, contraddittoriamente, ai più onerosi servizi di elisoccorso.
Ma a prescindere da ciò, non riesco neppure ad immaginare come si potrebbe fare fronte ad un emergenza sanitaria su una delle Isole per più persone, da affrontare solo con il trasporto in elicottero per la mancanza di un ospedale attrezzato. Penso ad incidenti o ad eventi calamitosi (eruzioni,terremoti, incendi .....) che coinvolgano più persone bisognose di intervento medico .......
Ma è, eticamente e giuridicamente, doveroso interrogarsi sull'effettività dei risparmi Pubblici derivanti dal drastico ridimensionamento dell'Ospedale, in considerazioni dei rilevanti costi per il servizio Privato degli elicotteri. Qualcuno ha calcolato quanto è il risparmio annuo previsto con i tagli di organico e servizi, e quanto è invece il costo derivante dal trasferimento in elicottero? E se quest’ultimo costo fosse ben maggiore dei risparmi previsti con i tagli? ......
Evidentemente, a prescindere dai costi materiali, di cui qualcuno prima o poi dovrà dare conto nelle sedi competenti, ci sono dei costi sociali ed umani che non possono essere monetizzati ma che dovrebbero essere calcolati dalla Buona Politica. Evidentemente questa Politica è solo Economia o si trincera dietro la stessa ...... e motiva scelte in danno dei pazienti con risparmi economici, ammesso che ci siano, consentendo, contemporaneamente ai privati imprenditori del settore di speculare , legittimamente, sulla salute, con costi economici e sociali rilevanti! Ma si preferisce non fare questa riflessione, nonostante la situazione attuale rischia fortemente di non garantire livelli essenziali di assistenza ai cittadini eoliani ..... dimenticando che siamo in uno Stato di Diritto e tutti essendo sottoposti alle leggi, dobbiamo rispondere dei nostri comportamenti.....

---Asp 5 vara l’atto aziendale e Udite Udite .... per l’Ospedale di Lipari sono state confermate le unità previste ed istituzionalizzato il PPI pediatrico.... quindi non cambia nulla.
Le chiacchiere stanno a zero!!

Ho letto titoli e dichiarazioni trionfalistiche con riferimento a presunte novità sul fronte della Sanità legate ad un nuovo atto aziendale e con ingordigia mi sono divorato comunicati e notizie nella Speranza che alle parole fossero seguiti i fatti.
Infatti, il dott. La Paglia nella sua “replica” a me che avevo scritto una lettera al Presidente Musumeci sui problemi dell’Ospedale di Lipari, aveva a giustificazione di alcune carenze affermato “L’attivazione dei servizi previsti dalla nuova rete ospedaliera deve seguire l’iter di legge, che prevede la preliminare adozione del nuovo atto aziendale”, dimenticando, peraltro, che alcuni servizi erano già previsti nell’atto aziendale precedente. Ma a partire da quest’ultima considerazione, comunque mi aspettavo che finalmente il dott. La Paglia avesse affrontato i problemi reali da me e da altri segnalati, dando intanto esecuzione a quanto previsto nell’atto aziendale precedente ..... ma ammesso che mi fossi illuso, sarei rimasto deluso. L’atto aziendale precedente resta sulla carta ..... Il nuovo atto aziendale che poteva essere una occasione per dare un segnale concreto di una volontà di restituire piena funzionalità all’Ospedale ed una speranza agli Eoliani, sempre più spesso costretti a rivolgersi alla Sanità Privata ........ è solo uno specchietto per le allodole!
Ma il dott. La Paglia, evidentemente, crede che siano sufficienti le parole che preannunziano novità, perchè di questo si tratta, idonee solo “rasserenare” qualcuno particolarmente “votato”, ma non certamente la stragrande maggioranza degli abitanti, che ha la rappresentanza reale di questo paese e si aspetta i fatti, perchè non crede più alle favole.
Invero, il punto di primo intervento pediatrico tanto sbandierato è un servizio di assistenza pediatrica territoriale non ospedaliero che opera solo nelle ore diurne di sabato e domenica. Non è un servizio ospedaliero o comunque collegato alle emergenze che restano di competenza dell'ospedale anche fra l'altro nelle ore notturne. Insomma positivo senz'altro ma un servizio che è sempre esistito.Forse meglio sarebbe stato profondere le stesse energie per potenziare la pediatria dell'ospedale che invece deve garantire tutte le emergenze sia ne giorni feriali che festivi sia in ore diurne che notturne e che invece rimane affidato a solo due medici pediatri.
Pertanto, resto ancora in attesa di sapere dal Presidente Musumeci se le disfunzioni che ho segnalato sono reali o li ho sognate, ed in caso affermativo, se le stesse siano state adeguatamente attenzionate da chi aveva il dovere di rilevarle e risolverle.
Ed attendo con ansia le risposte predette, perchè sempre più insistentemente ci interroghiamo con altri per capire se questa linea gestionale del dott. La Paglia rispecchia una volontà politica che intende far perire l’Ospedale per consunzione. Se ciò non fosse vero, si impone un autorevole intervento da parte del Presidente Musumeci, con l’adozione dei provvedimenti conseguenti...

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