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di Sandro Biviano

2) Alcuni "ONOREVOLI" in Regione Siciliana sembra cerchino di mettere in dubbio la scorta di Paolo Borrometi. Cosa a noi incomprensibile dal momento che anche ieri è stata inviata una lettera minatoria con un proiettile indirizzata al sacerdote ortodosso Corrado Puliatti, colpevole di essersi schierato dalla parte di Paolo Borrometi, ad entrambi va tutta la nostra solidarietà e vicinanza. 
Come potete decifrare da questa somma opera letteraria non mancano minacce e insulti (parrinu di merda farai la fine del topo tu e Borrometi). Ed ancora, sempre nella lettera c'è scritto: "NON DEVI NOMINARE UOMINI D'ONORE".

I veri uomini D'ONORE per me sono quelli come te caro Paolo simbolo di un vero Siciliano che non si piega di fronte a nulla.
A questa affermazione noi rispondiamo alla "Mafia" che di ONORE non hanno nulla, loro sono  parassiti senza neanche il coraggio di mostrare la faccia.

Come dice Borrometi in un post su Facebook " è un mondo tutto al contrario.." Si caro Paolo, se pensiamo che come "ONOREVOLE" alla Regione Sicilia abbiamo uno che  è stato arrestato ben due volte nell'ultimo anno, sembra per aver comprato i voti della mafia e per aver pagato un giudice per far ripetere le elezioni in poche sezioni che gli sono valse una poltrona, allora sì, dobbiamo ammettere che il mondo va al contrario. Ma il compito di quelli come te è questo, fermare la giostra e dare la spinta per far si che il mondo ricominci a girare nel verso giusto!

Concludiamo confidando nella saggezza del Presidente Musumeci affinché vengano compiute scelte per il bene dei siciliani oltre che delle persone come Paolo. SICUREZZA e LIBERTÀ per ogni cittadino...

1)Tutta la nostra solidarietà va Paolo Borrometi, è inaccettabile è vergognoso un accaduto del genere.
Da siciliani ci sentiamo indignati e amareggiati.
Ci ricordiamo come se fosse stato ieri, quando ci veniva a trovare in tenda in piazza Montecitorio per darci conforto, ad un tratto per un po' non abbiamo avuto sue notizie, un giorno si è presentato con un braccio rotto, pieno di lividi e dolori, il nostro cuore era spezzato, era stato il primo attentato che gli avevano fatto, ci siamo sentiti impotenti, volevamo aiutarlo ma non sapevamo come. Tu da Grande UOMO anche quel giorno nonostante tutto sei venuto in tenda per strapparci un sorriso e starci vicino, non ti sei fermato sei andato avanti a testa alta per il bene nostro e per la nuova generazione.

È stata depositata da sette DEPUTATI della regione Sicilia: Pippo Gennuso, Luigi Genovese, Gaetano Galvagno, Riccardo Gallo, Tony Rizzotto, Riccardo Savona, Michele Mancuso, (TRA CUI ALCUNI DI LORO PREGIUDICATI) una lettera tra le carte della commissione antimafia all'Assemblea regionale siciliana dove si chiede formalmente di indagare sulle vicende che hanno portato all'assegnazione della scorta a Borrometi.
L'antimafia deve indagare su questi personaggi.
Chi è il loro padrone? Chi ha interesse a mettere in dubbio la scorta a Borrometi e mettere in pericolo la sua vita?

Ancora più vergognosa la dichiarazione del Deputato Giuseppe Zitelli, ho firmato quella deposizione per errore  Vergognati! Vergognati! firmare un emendamento senza leggerlo (Tira la pietra e nasconde la mano) dimettetevi SUBITO.
La scorta a Borrometi non si tocca, e se la mafia un giorno riuscirà a farla togliere noi saremo i primi a dormire sotto casa di Borrometi.
Tutta la nostra stima e solidarietà caro Paolo. Grazie di cuore per tutto quello che stai facendo per tutti noi.

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