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Dettagli...

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di Graziella Bonica*

L’anno scolastico 2019- 20, che ci ha viste alcune al Nord e qualcuna in assegnazione provvisoria nei nostri territori, volge al termine. Inizia il conto alla rovescia e un’altra estate di attesa è alle porte: trasferimento sì, trasferimento no? Sembra ormai un calvario, quello delle docenti delle isole minori, che da quando sono entrate in ruolo, non hanno più la certezza di una cattedra in continuità.

Non sanno mai, fino a Settembre, dove la “sorte” vorrà inviarle, neanche per il prossimo anno scolastico. Il tempo di attesa è ormai un lungo susseguirsi di mesi e di speranze verso una “fine pena”, che ci consenta di ritornare nelle nostre scuole, nella nostra provincia, dalle nostre famiglie, alle nostre vite. 

Ogni anno, per necessità, siamo costrette a presentare istanza di trasferimento, e, come nel lontano 2015, attendiamo, con l’ansia dei giovani lavoratori appena assunti, di conoscere il risultato di questa che ormai può definirsi una “roulette russa” che si è presa gioco dei docenti di tutto il Sud. Non sono più chiari a nessuno i criteri utilizzati per i lavoratori della scuola. C’è una tale confusione tra ordinanze, decreti, accordi sempre nuovi tra le parti in causa, che noi non ci sentiamo più neanche persone, ma pacchi postali. Oggi qui, domani là. 

Non siamo più né trentenni, alcune neanche più, quarantenni, tutte con figli, madri e padri anziani a cui badare. Con famiglie divise, redditi “sparsi” che arrivano al di sotto di quello di cittadinanza per affrontare viaggi, vitto e alloggio e il resto. Possibile che non si sia trovato ad oggi, il modo di farci rientrare?

Nelle nostre scuole mancano i docenti: alle Eolie, difficilmente si accetta di venire in inverno.
I disagi sono tanti e lo comprendiamo. I presidi hanno difficoltà a sostituire o rintracciare un docente disponibile anche per una sostituzione.

Bisogna scorrere le graduatorie e spesso si arriva alle Mad. Intanto nella stagione invernale il vento e il mare la fanno da padroni. Cosi, è successo che per settimane intere si sia rimasti senza insegnanti. Ci chiediamo che fine ha fatto la legge-delega sulle isole minori? Quella passata al Senato durante il precedente governo e ora dimenticata?

Perché non considerare le peculiari difficoltà di questi nostri territori, e come recitava l’art. 13 di quella stessa proposta di legge, consentire ai docenti residenti di restare nelle loro piccole isole? Sarebbe molto più utile e meno dispendioso. I bambini avrebbero la loro docente in loco, si smetterebbe di fare il balletto dei supplenti, certamente più costosi, e la continuità sarebbe assicurata cosi come il reddito delle stesse docenti che eviterebbero di spenderlo ovunque, vanificando così il proprio stesso lavoro e i propri sacrifici.

L’ art 3 della Costituzione recita cosi: “Tutti i cittadini hanno pari dignità e sono eguali davanti alla legge…” “E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana…”.

Ecco, vorremmo essere: lavoratori con pari diritto: di ricongiungersi ai propri familiari; al reddito prodotto con il proprio lavoro; di occuparsi dei propri figli e dei propri vecchi; di vivere nel posto in cui hanno fissato il centro della propria vita e dei propri affetti oltre che la propria residenza e dimora.

Ridateci un po’ di dignità e di pace. 

Questo è stato un anno particolare; siamo stati sorpresi da un’emergenza che non sembra ancora finita. Solo questo, imporrebbe di “attenzionare” le piccole realtà come le nostre, fragili e isolate, con provvedimenti in deroga e appropriati! Diversamente, dovremmo ancora partire senza sapere, come e quando ritornare.

Con lo paura della seconda ondata di Covid, come si può davvero pensare di non lasciarci qui, dove siamo? Dopo cinque, sei, sette anni di lavoro fuori sede? Quando dovrà finire questo esilio, se non adesso? 

E dire che basterebbe applicare, nella procedura di mobilità, la precedenza ai trasferimenti, con buon senso, con logica, ma soprattutto come hanno sentenziato i giudici ordinari e amministrativi italiani, infinite volte, dando ragione ai fuori sede e in ultimo, perfino, il Cds con l’ Ordinanza n.2367/ 2019, ove si riconosce che il principio contenuto nel dlgs 297/94 è stato disatteso.Quindi, se le Sentenze si rispettano, in questo paese, e sono vincolanti nei confronti di subisce una pronuncia, allora occorrerà uniformarvisi.

Non si possono più lasciare le cose così. Non si può essere “pendolari “ a vita, a 55 anni e oltre! La Pubblica amministrazione non funziona così. Abbiamo lavorato con la dad, ad ogni costo e per necessità. I Decreti sono fioccati a iosa, nel bene e nel male. Abbiamo imparato a divincolarci tra reti mal funzionanti, alle volte solo con i “piccoli” telefoni dei ragazzi che si sono impegnati fino allo sfinimento.. Bene!!

Cosa vogliamo d’ora in poi per loro?’ Per il loro futuro?
Percorriamo insieme la strada del buon senso! Basta al pendolarismo perpetuo! Restituiteci alle nostre Eolie, alla nostra vita, ai nostri alunni. Prima che sia troppo tardi e non serva più né a noi, né ai nostri cari, né alle nostre isole sempre più isolate, deserte e impoverite.

*Sabina Giuffrè Elisa Giuffrè Tina Pollicino (Salina) Angela Centorrino Caterina Costa Rosangela Ziino (Lipari)

I COMMENTI 

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di Mirella Fanti*

DIFENDERE LE PROPRIE RAGIONI …. NON CALUNNIARE LE PROPRIE SCUOLE!! 

Avevamo tutti concordato con le 7 Docenti eoliane firmatarie della lettera in cui chiedevano di rientrare ad insegnare alle Eolie. I giornali eoliani avevano giustamente pubblicato un estratto da cui emergevano legittime – anche se discutibili – pretese.

Purtroppo la lettura del testo integrale lascia tutti noi Dirigenti e Docenti delle Scuole eoliane esterrefatti e sconcertati. 

Per giustificare la comprensibile aspirazione di poter prestare servizio nelle proprie isole, le 7 Docenti firmatarie sparano a zero contro le loro stesse Scuole, contro i colleghi e quindi contro i Dirigenti che sono i responsabili del servizio e dell’organizzazione scolastica. Riporto testualmente:

“Così è successo che per settimane intere gli studenti siano rimasti senza insegnanti. Nelle nostre scuole mancano i docenti! Alle Eolie difficilmente si accetta di venire in inverno.” 

“la frequente assenza dei docenti che insegnano nelle scuole delle isole, che risiedono altrove e spesso non possono raggiungere la cattedra dalla terra ferma a causa delle intemperie …. “ 

A parte la palese falsità delle affermazioni – da molti anni nelle Scuole eoliane non si registrano disservizi, assenze, ritardi, chiusura per maltempo GRAZIE ALLA DEDIZIONE ENCOMIABILE DI TUTTI I DOCENTI (residenti e non residenti) i quali con grande professionalità e spirito di sacrificio si alternano nelle sedi più disagiate anche a costo di non ritornare a casa per il fine settimana, risiedendo sulle isole per l’intero inverno, assicurando l’apertura di tutte le scuole per tutti i giorni del calendario scolastico, garantendo un insegnamento di qualità supportato anche dalle nuove tecnologie. Tanto che le nostre Scuole sono diventate modello nazionale di pratiche virtuose.

A parte la scarsa professionalità dimostrata da chi sputa bugie sulle proprie Scuole e colleghi.
A parte lo scarso senso morale di chi per difendere le proprie ragioni infanga le proprie Scuole e i colleghi. 

Rilevo con grande dispiacere che tali affermazioni pubblicate su testate on-line configurano il reato di calunnia a mezzo stampa di cui verrà informata l’autorità giudiziaria. Inoltre – dal momento che 5 delle docenti firmatarie sono quest’anno in servizio presso la nostra Scuola “IC ISOLE EOLIE – LIPARI 1” – non essendo i docenti i rappresentanti legali della stessa e quindi non autorizzati alle comunicazioni ufficiali sulla stessa, avendo con queste affermazioni causato un grave danno all’immagine della nostra Scuola, le suddette affermazioni delineano un comportamento contrario al Codice disciplinare dei dipendenti pubblici che recita (art. 12 comma 2): “Salvo il diritto di esprimere valutazioni e diffondere informazioni a tutela dei diritti sindacali e dei cittadini, il dipendente si astiene da dichiarazioni pubbliche che vadano a detrimento dell’immagine dell’amministrazione.”

*Dirigente scolastico IC Eolie-Lipari1

LA REPLICA DELLE DOCENTI

Replica
Gentilissimo Direttore, abbiamo letto sul suo giornale online un articolo dal “Titolo : Difendere le proprie ragioni, non calunniare le proprie scuole! A tal proposito le inviamo solo poche righe , al fine di precisare quanto segue. Il nostro appello rivolto alle “istituzioni” è identico a tutti quelli fatti in questo momento da migliaia di docenti immobilizzati al Nord. Appello tra l'altro, nel quale si svolgono delle considerazioni sulle difficoltà di collegamento tra le isole e la terra ferma, cosi come avvenuto lo scorso dicembre su altro articolo di Repubblica dal titolo:” Maltempo, Eolie isolate: scuola senza docenti”. Sottotitolo: “La maggior parte degli insegnanti arriva dalla terra ferma… Nessuno ha mai scritto delle ”numerose assenze di docenti fuori sede”, anzi. Smentiamo categoricamente: - Il lavoro di chi viene a prestare la propria opera nelle nostre isole è encomiabile, proprio perché sappiamo quanto sia “difficile” sobbarcarsi le spese , le incertezze nei collegamenti e quant’altro.- E’ stato assolutamente travisato il senso della nostra richiesta. Il nostro è un estremo grido d aiuto rivolto da chi, da anni, è bloccato al Nord e non riesce a rientrare neanche in provincia ,( nella quale peraltro era stato assunto) per via dello stallo nei trasferimenti. Nessuno ha inteso calunniare le scuole, tutt’altro. Abbiamo , anzi, chiesto aiuto per le nostre isole, perche’ magari con un po' di attenzione dalle istituzioni, si possa cambiare qualcosa in meglio soprattutto per gli alunni delle isole piu’ remote che sono sempre le piu’ penalizzate, dalla distanza e dalle “frequenti cattive condizioni meteo, che come è accaduto talvolta, hanno impedito il collegamento con la terra ferma, per giorni. D ‘altronde se i mezzi di collegamento non possono viaggiare, nessuno può far miracoli. Né si può arrivare in elicottero! Il nostro contesto geografico meriterebbe legislazioni diverse e questo ci sembra anche ribadito, com è noto, in un disegno di legge che interessa tutte le isole minori . Era questo il senso del nostro appello. Riportiamo la discussione nell’ alveo del corretto intendimento che i docenti volevano esprimere.
Cordialmente
Le docenti

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di Antonio Famularo*

Care Maestre e Colleghe, firmatarie dell'articolo "Eolie, docenti carenti e le eoliane costrette a peregrinare nel Nord Italia...", a firma Graziella Bonica,
Ho letto più volte, e con molto interesse, la Vostra lettera e i Vostri stati d'animo.
Io Vi capisco benissimo, ben oltre le Vostre parole, perchè per una 15ina di anni ho dovuto lottare anch'io contro un "pendolarismo" dissennato, alla farisaica carta ma senza buonsenso alcuno, grazie a delle Leggi e Decreti in cui lo Stato Italiano si è sempre distinto con le referenze delle sue migliori Eccellenze in fatto di "politica creativa", che hanno fatto pure a cazzotti e a botte da...Orbi (!), e chi ha capacità di pensiero e coraggio di esprimerlo, conseguentemente viene odiato!
E a rileggere la vostra schietta lettera personalmente non trovo nulla di offensivo o di calunnioso verso il mondo della scuola, a meno che non la si voglia considerare come cosa propria e una dependance estensiva della propria casa. Ma non è questo il caso, ne resto pienamente convinto e persuaso, date pure le Persone perbene che ho conosciuto e frequentato personalmente in alcune circostanze.
Quindi, secondo la mia abitudine, parlo solo di cose che so, e non serve altro.
Spiegato mi sono, ah?... Odio le premesse e vado al dunque.
Tre (3) anni scolastici fa ho avuto un grande privilegio e onore: dopo avere ottenuto il trasferimento, grazie pure ai buoni uffici della Dir. Sc. M. Fanti, che ha interpretato
correttamente i miei desideri, ho insegnato alla Scuola Primaria di S.Marina! Il coronamento di un Sogno! Vagheggiato per anni nelle umide nebbie della Pianura Padana, nella periferia dei Colli Euganei, che da lontano si stagliavano come un Arcipelago di Isole ma... senza Sirene! Tutto meraviglioso e ricco di fascino, ma dopo 15 anni non ne ho potuto più e sono riuscito a fuggire verso Isole e Mare veri:
Meridiano Eolie-Salina, l'Isola dove nacque mio Padre e lo scrigno della mia infanzia e della mia giovinezza! E quell'anno scolastico, per me è stato meglio di 10 anni nella Scuola Veneta! E se dopo solo 1 anno sono andato via è solo perché mi sono arreso ragionevolmente alla Legge dell'assurdo e del cattivo senso, e non ero più in grado di far fronte alle mie spese, di mantenimento e di viaggi, per andare a visitare settimanalmente mio Figlio,
Ad ogni modo per me è stata una esperienza positiva e molto istruttiva, nella mia crescita professionale e umana, e non mi pareva neanche vero di ritrovare a Salina la parte migliore di me' stesso, spesso durante le mie passeggiate nella più bella e più suggestiva Via Risorgimento, per me, davvero, un Risorgimento dell'Anima, un modo di riappacificarsi e rasserenarsi intimamente, ritrovarsi e un ritrovare gran parte di quella intimità con certi luoghi che mi ispira e informa la mia natura ancora timida e l'indole più nascosta, e a pensare spesso in termini esteticamente espressivi. Tanta ricchezza in uno dei posti più belli, incantevoli, ariosi ed evocativi del mondo! E se avessi potuto permettermelo ci sarei rimasto almeno fino alla fine della mia carriera di Insegnante: non avrei mai potuto desiderare e trovare di meglio, o di più, se solo ne avessi avuto la possibilità! E quando l'anno dopo sono andato via avevo una grande
tristezza e malinconia di cuore perché sapevo, come so, ormai, che non avrei mai più
rivisto e rivissuto Salina, colta nella sua raccolta intimità, nei suoi silenzi, nella sua
espressiva bellezza, come durante i lunghi e interlocutori mesi invernali, con i suoi venti
e le sue risacche, le sue partenze e i suoi arrivi. E i suoi pullman sui suoi tornanti!
Care Maestre firmatarie, non abbandonate mai la vostra speranza e il desiderio legittimo
di essere restituite professionalmente ai vostri Luoghi e ai Vostri affetti più cari. Maestre,
Tranquille, si ritorna sempre da dove si è partiti, dove si è lasciata momentaneamente
ogni cosa. Vi faccio un caro augurio per un ritorno e una permanente assegnazione nelle
vostre scuole, nella vostra provincia, dalle vostre famiglie, alle vostre vite, come Voi stesse
desiderate! E dovunque Voi sarete, Maestre, forse qui oppure là, chissà, ricordate sempre
una delle cose che ho imparato anch'io e ora voglio condividere con Voi: cercate di fiorire,
dovunque Voi siate, sempre! Rimarrà sempre il vostro lascito ereditiero più importante e
prezioso, a futura memoria di tutti!
Colgo l'occasione di questo mio intervento per salutare e abbracciare caramente la Dir. Sc. Mirella Fante, da me mai ringraziata come a suo tempo avrei dovuto e potuto, esprimendoLe ora la mia più affettuosa stima di sempre.

*Insegnante famularoantonio@yahoo.it

Gentile direttore,
raccolgo l 'appello che mi è stato rivolto da alcuni compaesani di Filicudi che necessitano di cure, sospese per ovvie ragioni, e di analisi cliniche e controlli chirurgici, affinché l' amministrazione, nella persona del Sindaco, possa rendere noto, come esse possano raggiungere Lipari, con una corsa mattutina, in aliscafo e poter rientrare in giornata.

Eventualmente, conoscere se nel capoluogo esistano alberghi ove poter pernottare, in caso di bisogno.
Aggiungo, come anticipato in precedenza ad inizio pandemia, che parecchi isolani di Filicudi, mi riferiscono di non sapere a chi rivolgersi sull isola, per simili informazioni.
Con l 'auspicio di poter dare una mano a chi si trova in stato di bisogno, porgo
Cordiali saluti.

Gent. Mo Direttore,

torno a scrivere perché, da piu' parti, a Filicudi, mi si chiede di farlo, allo scopo di conoscere chi, sull'isola, in rappresentanza del Comune, sia stato 'effettivamente' autorizzato a distribuire e in che modalità, le necessarie mascherine che la gente deve utilizzare.
Lo chiedono, coloro che hanno visto fornire gli indispensabili 'ausili' a qualcuno in quantità doppia, mentre altri, soprattutto anziani e affetti da pluripatologie invalidanti, nessuna.

Si chiede, pertanto, attraverso il suo sempre utile servizio, di informare il Sig Sindaco che sull isola, si rende indispensabile, attivare un necessario numero telefonico pubblico, e una maggiore attenzione verso la popolazione, da parte del suo delegato, numero utilizzabile da chi vive le svariate necessità determinate dall impossibilità di muoversi di alcuni e dalle ulteriori difficoltà di altri.

Ne siano d esempio, le municipalità messinesi delle circoscrizioni, che si sono messe a disposizione di tutti i quartieri, sin dall inizio della pandemia.
Fornendo essi stessi, indirizzi mail e numeri telefonici utili a chi non avesse, come gli anziani, possibilità di collegamento internet.

Intanto le mascherine sono finite e sarebbe anche opportuno farle arrivare anche alla Farmacia dell'Isola cosi da consentire alla gente di poterle acquistare.
Se poi ci si mettesse in contatto, con le varie aziende siciliane che in queste settimane le hanno cucite e fornite ad altri comuni, sarebbe maggiormente utile per tutti. Cordialmente

---Credo che a Filicudi vada attivato un 'ufficio pubblico' virtuale e non, per la corretta 'informazione dei cittadini' che sono, in parte, all 'oscuro delle esatte prescrizioni delle Ordinanze e dei Decreti emanati dal Governo su tutto il territorio Nazionale, Regionale e Locale.
In questo, va tenuto conto delle difficoltà degli anziani che non hanno canali virtuali da poter consultare.
Dei 'non collegati' per insufficienti e mal funzionanti linee web.
E della scarsissima dotazione di mezzi tecnologici delle famiglie.
Qualcuno si faccia portavoce di queste difficoltà. Cordialmente

---A Filicudi e Alicudi si avvicina il Natale, ma nei trasporti marittimi, è tempo di passione.
Anche anni fa, si restava isolati, quando era solo un evento raro, perche' le navi viaggiavano tre volte a settimana e si faceva di tutto per garantire la mobilità anche alle Isole piu' lontane come le nostre.
Oggi, dobbiamo affidarci a windfinder e nonostante gli aliscafi partano per tutte le isole con certo metraggio di onda, qui è sempre 'tutto sospeso' o 'con riserva.
Parecchi sono gli isolani che quotidianamente devono rinunciare a raggiungere la terra ferma, alle loro spese, visite e commissioni.
Ormai di' diman non v è piu certezza."
Sono pochi i coraggiosi che si spingono oltre 'oceano'.

E hanno tutta la nostra comprensione, perche' a volte operare al porto è davvero difficile.
Ma noi, saremmo anche fortunati, perche 'abbiamo lo scalo alternativo di Pecorini.
E invece, quello che un tempo si riusciva a fare con le navi, oggi purtroppo non è garantito.
Qui, nulla è piu certo!!
Le nostre uniche certezze sono le riserve e le sospensioni.
Oggi la signora Rosella Rando mi ha fatto pervenire alcune foto delle condizioni meteo di ieri che hanno visto un' insegnante attendere a Milazzo dalle 6 del mattino alle 13 30 del pomeriggio per imbarcarsi su un mezzo utile per Filicudi.

Mentre sulle due isole il mare era tranquillo e gli scali operabili.
Sig. Assessore ai Trasporti mi faccio solo portavoce .
Qui non abbiamo 3 e 4 corse, come Panarea e Stromboli.
Non abbiamo navi adeguate ai nostri porti e neanche quella del venerdi che anche avevamo chiesto.
E non abbiamo le 10 corse giornaliere che hanno i nostri dirimpettai di Salina...
Vorrebbe rispondere ai Filicudari sull'argomento??

FILICUDI PECORINI

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ALICUDI

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I nubifragi degli ultimi giorni stanno mettendo a dura prova le 'strade' di Filicudi già in pessime condizioni. L'attraversamento a piedi è a tratti difficoltoso e qua e là, le immancabili cadute di pietre e gli smottamenti rendono, se possibile, il passaggio dei veicoli 'incauto' e pericoloso.
Sarebbe opportuno pertanto che la rete stradale venisse manutenuta al più presto.

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La mobilità nelle Isole Minori di Alicudi e Filicudi. Alla Cortese attenzione dell' Assessore ai Trasporti.
Lunedi mattina. Il Primo ed unico aliscafo (della mattinata) per le due isole, parte. Arrivi in agenzia un quarto d' ora prima della partenza. C'e gente in fila, tanta fila.. L' imbarco è già avviato. Alla cassa residenti: nessuno. Ci avviciniamo all'unica cassa con impiegato e chiediamo un biglietto per Filicudi. Non ci sono piu' posti per Filicudi!!!  Davanti a me, un signore che aveva chiamato dal Bus. Fornisce nome e cognome: - no, ma non importa che chiami, gli rispondono. Lei deve trovarsi qui mezz 'ora prima della partenza. Incalza il signore: - Ma il pullman arriva a quest 'ora! - No, non va bene.

Intanto bigliettano quelli dell' aliscafo delle 7:30 per Lipari. Arrivano altre tre persone per Filicudi altre due per Alicudi. Nulla.. L' unico aliscafo per le due isole, non ha piu posti per Filicudi e Alicudi. Capisco l antifona,in fila con gli altri. Prendo i bagagli e Corro, per fortuna arriva mio figlio che con la macchina mi catapulta, letteralmente alla nave...Sono le 6 e 55..  Il molo delle navi è lontanissimo dal terminal degli aliscafi.  Prendo Al VOLO la nave! Gli altri, mi dicono, stanno partendo con l 'aliscafo delle 7 e 30 per Lipari. Ecco!

Questo è il resoconto di un 'ordinario inizio settimana di' mobilità 'alle Eolie minori.
Intanto, attendiamo notizie della nave che l'Assessore ai trasporti, si era impegnato, attraverso il suo giornale, a veder di mettere il venerdi, per le ragioni già ampiamente spiegate. 

I NUMERI. A Filicudi, sono scese circa 15 persone. A fronte di circa 200 posti. L'aliscafo delle 7 30 da Milazzo per Lipari, è partito con un numero medio di persone, ci riferiscono quelli che l' hanno preso e che si sono imbarcati sulla nave a Lipari. Anzi, dicono Semivuoto. Grazie.

Rientro, anche se in assegnazione provvisoria, a Filicudi.
Dopo 45 anni, trascorrero' sulla mia isola, un "nuovo inverno" e lo farò insegnando ai bambini della scuola primaria del mio territorio.
L'assegnazione qualche giorno fa all' I. C. Lipari 1, e poi la nomina su Filicudi, grazie alla Preside, Dott. Fanti, che ha cosi voluto garantire continuità ad una scuola che ha sofferto parecchio in questo senso, negli ultimi anni.
Una docente residente, come abbiamo sempre sostenuto, dalle pagine di questo giornale, sarebbe per ogni isola, davvero una manna. E questo,  anche in vista delle innovazioni di metodo e di sperimentazione che il congresso in corso all'Hotel "Arciduca", sta evidenziando.
Un'occasione che ci induce comunque a chiedere con forza al nuovo governo, di dar vita a quella legislazione speciale per le Isole Minori che si attende da tempo e che tanto respiro darebbe all' istruzione, all'economia e ai trasporti del nostro territorio.

P. S. Un ringraziamento speciale al direttore di questo giornale Bartolino Leone da parte mia e della Professoressa Alessandra Sferrazza che tanto ha scritto, assieme a lei, sulla condizione delle docenti 'vittime' della legge 107/2015.

LE NOTE

di Francesco Scaldati

Caro direttore, mi sento in dovere di segnalare che Filicudi e Alicudi sono le uniche due comunità dove ai ragazzi delle medie non è iniziata la scuola perché il supremo provveditorato agli studi non nomina l'insegnante. Io non so se ci sono gli estremi per l'interruzione di publico servizio e quindi chiedo a lei di farsi portavoce di questo problema affinché chi di competenza si interessi.

di Mirella Fanti*

DISAGI SCOLASTICI NON DIPENDENTI DALLA SCUOLA

Alla BUONA NOTIZIA che abbiamo aperto le Scuole su tutte le Isole Eolie giorno 16 settembre, grazie alla presenza di gran parte dei Docenti, segue purtroppo la notizia meno buona che su due Isole (Stromboli e Filicudi) i Collaboratori scolastici siano stati presenti in maniera meno assidua. La ragione di questo risiede nel fatto che le convocazioni per il personale ATA sono state fatte a Messina ad anno scolastico già iniziato (18 settembre) sottraendo personale che aveva già accettato da noi, ma non garantendo la presenza di nuovi incarichi. La legislazione scolastica impone che il Dirigente possa nominare nel momento in cui l'Ufficio provinciale o Ambito abbia autorizzato la procedura. Da quel momento ci siamo attivati per espletare le nomine che seguono una tempistica non immediata: richiesta di disponibilità, intervallo per le risposte, convocazione candidati, nomina. Tutto ciò è avvenuto con un Ufficio di Segreteria completamente sguarnito: la DS e la DSGA sole figure presenti, perché anche gli Assistenti amministrativi dovevano essere nominati.
Risultato: a Stromboli e Filicudi sono state presenti 2 collaboratrici scolastiche di Lipari, le quali con molto sacrificio si sono trasferite sulle due isole per garantire il servizio minimo di sorveglianza e pulizia.
Un ringraziamento speciale a Giuseppina Laganà, Marinella Imbruglia, Francesca Palermo per essere corse ad aiutare altre Scuole di altre Isole.

A questo punto le BUONE NOTIZIE ritornano:

1) abbiamo nominato i Collaboratori scolastici per tutte le Scuole;
2) da oggi riaprono le attività dei CPE di Alicudi, Flicudi, Panarea;
3) abbiamo gli Assistenti amministrativi in Segreteria.

Ringrazio di cuore TUTTI i Docenti, TUTTI i Collaboratori scolastici, TUTTI gli Assistenti amministrativi che hanno scelto di tornare o di iniziare a lavorare sulle nostre splendide e vulcaniche Isole,  accettando la bellezza ed i disagi di vivere lontano da casa per i nostri meravigliosi alunni.
Ringrazio di cuore TUTTI i genitori e TUTTI gli studenti, che hanno avuto la pazienza di aspettare e sopportare.

*DIRIGENTE SCOLASTICO IC ISOLE EOLIE

NOTIZIARIOEOLIE.IT

LE INTERVISTE DE "IL NOTIZIARIO". Lipari, all'Hotel "Arciduca" il convegno "Isoleinrete".

(ANSA) Le mareggiate hanno danneggiato il porto degli aliscafi di Filicudi che da una settimana è inagibile. In particolare hanno spezzato una delle due catene. I mezzi sono costretti ad utilizzare lo scalo alternativo di Pecorini, distante ben 15 chilometri. "Disagi su disagi - dice il presidente della circoscrizione Graziella Bonica che ha lanciato l'allarme - anche perché le navi continuano ad attraccare al porto nonostante sia ancora danneggiato dalle passate mareggiate che hanno dato il colpo di grazia ai lavori della messa in sicurezza". 

  Sono stati spesi 800 mila euro ma i cassoni sono finiti in fondo al mare. Nei mesi scorsi a Filicudi si è recato il presidente della Regione Rosario Crocetta che ha anche indetto una conferenza di servizi per far riprendere i lavori. Il presidente Bonica ha commentato: "da allora non abbiamo avuto alcuna comunicazione".

di Graziella Bonica

Egregio Sig Sindaco, da circa una settimana, il pontile di attracco degli aliscafi di Filicudi Porto, è  di nuovo inagibile, per via di una mareggiata che  ha spezzato una delle due catene. Comprenderà che questo disagio, non può non essere evitato, alla gente di Filicudi!  Di conseguenza gli aliscafi sono costretti ad attraccare nella lontana Pecorini, distante ben 15 chilometri. Si aggiunga quindi anche il disagio per gli ormeggiatori che hanno gli aliscafi a Pecorini e la nave al porto.L'agenzia per il rilascio dei biglietti è al porto. pensate un po' che traffico...

Il molo è ancora "frantumato" e dall' ultima conferenza dei servizi , convocata " sui luoghi", non ci è  dato di sapere oltre.
Cosa ne è  stato? Cosa state decidendo? Sarebbe opportuno che i cittadini sapessero.
In quanto al pontile degli aliscafi, ci attendiamo, dopo la dovuta segnalazione, che gli Uffici competenti si attivivino nel più breve tempo possibile,  stante che i porti sono il crocevia della mobilità eoliana,  e non si possono chiedere più , " troppo lunghi "sacrifici" alla gente che ha il diritto ad una " giusta" mobilità.
Tenendo conto soprattutto degli anziani che devono poter partire e ritornare in modo "sicuro" e " sereno".
Certa che vorrà provvedere nel più breve tempo possibile e mettere cosi, peraltro, a tacere i suoi " vicini in loco", che fomentano, in modo ignominioso e subdolo, la popolazione, chiedondo loro: "chi avete votato?"
Quasi a voler significare che " il pontile " è  guasto per " mancanza" di questa Presidenza che di certo, più che sottoporLe il problema non può  fare. Confidando in un intervento tempestivo Porgo Cordiali saluti
 

---Non sarebbe opportuno , in piena estate, parlare di problemi che interessano le nostre Isole. Quando, però, le disfunzioni riguardano la salute pubblica, non tacere diventa un obbligo morale quando non di altro genere.

In questi casi, la passiva accettazione non può avere più ragion d'essere.
E ciò, quando la vita umana rischia di essere messa in pericolo, per mancanza di pochi, essenziali strumenti di intervento sanitario.
Stamane, a Filicudi, è stato effettuato un pronto soccorso per un sospetto infarto.
La compentenza e la tempestività di intervento dei medici di turno, hanno scongiurato il peggio. Ma, la positiva conclusione del soccorso, non può far sottacere le difficoltà in cui operano quotidianamente i coraggiosi medici della nostra isola.Nella fattispecie odierna, non è stato possibile ottenere il collegamento tempestivo all'ospedale di riferimento sulla terra ferma, per ricevere la lettura del tracciato , a causa di problemi tecnici mai risolti.
Non si è potuto eseguire l'esame degli enzimi cardiaci per la mancanza dei reattivi scaduti da tempo. Si aggiunga il malfunzionamento dell 'unico veicolo in dotazione al Presidio.
Le disfunzioni indicate sono state già più volte rappresentate tanto dal coordinatore della locale G. Medica quanto dalla stessa Circoscrizione ai referenti distrettuali, senza ad oggi, aver ottenuto alcun risultato.
E' chiaro a tutti, che non si può non dotare l'unico Presidio sanitario dell'Isola, specie nel periodo estivo,dell'essenziale che può salvare una vita umana.
Soprattutto, in considerazione del fatto che pur chiamandosi Presidio di Continuità assistenziale, in realtà esegue 24 h al di, emergenza 118.
Con la speranza che quanto evidenziato trovi presto soluzione.

*Presidente Circoscrizione

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