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Dettagli...

asidoti14di Angelo Sidoti

Caro Direttore,
il tema partecipate del Comune di Lipari resta per tutti Noi un argomento sconosciuto per altri versi oscuro.
A tal proposito ultimamente ho avviato le seguenti iniziative:
- Richiesta di accesso agli atti al Comune di Lipari del 21/05/19 rimasta per una parte inevasa e relativi solleciti;
- Segnalazione ad ANAC effettuata in data 21/08/19 e successivi solleciti.
A questo punto non mi resta che effettuare un esposto come cittadino alla Procura della Corte dei Conti competente e attendere i risultati.
Premesso che:
- Il Ragioniere Generale nella relazione periodica sugli equilibri finanziari dichiara quanto segue: “Si registra, inoltre, la mancata approvazione dei bilanci di diverse società, per varie annualità, e si raccomanda l’organo politico di esercitare il ruolo di verifica e controllo del rispetto degli obblighi di legge e promuovere azioni di responsabilità nei confronti degli organi che contravvengono alle stesse norme” (pagina 10);
- La prova di questa carenza può riscontrare nel documento unico di programmazione 2019-2021 alla Sezione 2.2.2. “Società Partecipate” nella quale si rileva la mancata approvazione dei bilanci di diverse società controllate dal Comune di Lipari (pagina 20 e 21);
- Nella sezione trasparenza del sito del Comune di Lipari alla Sezione Enti Controllanti Società Partecipate non sono stati resi pubblici i documenti relativi all’approvazione dei bilanci di esercizio riferiti non solo al 2018 ma anche a esercizi precedenti

http://www.comunelipari.gov.it/lipari/zf/index.php/trasparenza/index/index/categoria/108

- Nessuna informativa viene resa in merito ai compensi percepiti dagli organi di amministrativi delle società controllate (amministratori e liquidatori es. Eolie per l’Ambiente Srl) e alle figure apicali (direttore generale SRR).

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Questa sera non puoi mancare perché c’è il Dj Set di @bartolomerlo_dj #bar #latteria581 #lipari #venerdi #bobby #cocktails

Caro Direttore,

oggi affronterei due aspetti che hanno una notevole influenza nella gestione dell’Ente, i debiti fuori bilancio e le partecipate.

Ho messo a confronto le due relazioni rese dal Ragioniere Generale nel 2019, relative una al I° e l’altra al II° trimestre, per evidenziarne le differenze.

Il contenuto della Relazione trimestrale, relativa agli equilibri finanziari, è per il 90% il medesimo ormai da anni.

In relazione ai debiti fuori bilancio, nell’ultimo paragrafo della relazione, emerge una dichiarazione che andrebbe, a mio avviso, maggiormente approfondita; approfondimento che si potrà ottenere solamente se e quando i consiglieri comunali ne avranno “voglia” .

Tornando al punto, l’ultimo paragrafo recita testualmente: “l’insorgenza di debiti fuori bilancio e/o partite debitorie da finanziare è una delle principali cause della mancata quadratura del bilancio di previsione 2019/2021”.

Rispetto a tale dichiarazione, sorgono domande del tutto legittime, ossia: cosa dobbiamo aspettarci dalla mancata quadratura del bilancio di previsione? Quali sono le altre principali cause?

Anche in merito all’argomento delle Società partecipate si ravvisano novità in ordine alle dichiarazioni rese dal Dott. Subba; tali novità potrebbero, in parte, farsi ricongiungere anche alle mie richieste di accesso agli atti, che ribadisco essere rimaste sinora prive di riscontro nonostante i solleciti, che sono state oggetto di segnalazione agli organi di controllo esterni in attesa di riscontro.

Tornando alla relazione, mi riferisco al seguente paragrafo:

“Negli ultimi periodi si registrano anche, da parte dei liquidatori, mancati riscontri e delicata corrispondenza e assunzione di posizioni secondo le quali gli stessi liquidatori non si riterrebbero responsabili più di alcunché perché dimissionari. Premesso che gli amministratori o liquidatori delle società, secondo giurisprudenza consolidata, rimangano in carica fino alla loro sostituzione, si ritiene che l’organo politico debba attenzionare con particolare cura le circostanze sopra riportate e garantire, nella qualità di socio e quindi di organo di controllo delle stesse società, il rispetto delle norme di legge e il funzionamento degli stessi enti”.

Quest’ultimo aspetto, più volte commentato e discusso, rappresenta un elemento molto delicato. Si potrebbe quasi pensare di essere arrivati al capolinea, ovvero di essere giunti a quel momento in cui l’organo politico, che fino ad oggi non ha sollevato alcun rilievo sostanziale alla gestione dei diversi rappresentanti delle partecipate, debba nell’immediato – e non tra altri 10 anni - assumere le decisioni che gli competono.

Dice bene il Ragioniere Generale quando richiama la giurisprudenza consolidata e gli obblighi in capo all’organo politico, in primis il Sindaco e l’Assessore al ramo, ma altresì l’intera Giunta ed il Consiglio Comunale, quest’ultimo che, sicuramente, non sarà all’oscuro di questa situazione.

Concludo con la solita frase: non ci resta che aspettare … anche se penso che il “Big Ben ha detto stop”.

P.S.: in tutto ciò, in maniera del tutto singolare, l'organo di revisione si limita a relazionare la situazione attuale esponendo quanto segue: "il collegio rileva le criticità nella relazione in questione dal Responsabile del Servizio Finanziario e invita gli organi competenti ognuno per il proprio ruolo e responsabilità ad attivarsi senza indugio per risolvere le sopra citate problematiche."

---Finalmente dopo tanta corrispondenza intercorsa con gli uffici comunali in merito alla gestione delle partecipate oggi 11/06/19 ricevo una risposta che come cittadino Eoliano non avrei MAI voluto ricevere.
Devo ammettere che sia il Segretario Generale che il Ragioniere Generale si sono impegnati nel voler dare riscontro alla mia richiesta di accesso agli atti che purtroppo viene racchiusa in forma sintetica nelle poche parole del Dott. Subba:
“Riscontro, per la parte di mia competenza, la Sua PEC sotto riportata ed evidenzio che in base alle informazioni assunte dal sottoscritto i Bilanci dell'anno 2017 delle società da Lei citate non risultano approvati e che ad oggi non risulta approvato alcun bilancio anno 2018 di società partecipate dall'ente.”
L’organo politico naturalmente in questa vicenda anche se portato a conoscenza resta in silenzio……
Tale comunicazione però non fa altro che confermare quello che da anni continuo a ripetere ovvero che la gestione delle partecipate in questi anni è stata pessima e qualora ci fossero colpe da attribuire sicuramente sono in capo all’organo politico.
Organo Politico che nonostante il fumo negli occhi gettato a noi poveri cittadini con comunicati stampa rassicuranti, nonostante la messa in liquidazione delle società che però non cessano mai di esistere maturando ulteriori perdite, nonostante azioni correttive forse mai messe in atto e forse mai state oggetto di controllo e monitoraggio, determino un solo risultato pessimo, sintetizzato nelle poche parole del Ragioniere Generale.
Chi rappresenta politicamente noi cittadini eoliani e governa il nostro Paese ha precise responsabilità in merito, in quanto nella Sua qualità di Socio aveva l’obbligo di vigilare, sollecitare gli organi di governo e controllo delle partecipate, facendo rispettare loro quanto stabilito dalla legge in merito alle informative da rendere ai terzi, anche con la richiesta di dimissioni dei suddetti organi amministrativi e/o avvio di azioni di responsabilità qualora ve ne fossero i presupposti.
Resta infine, poco chiara la situazione della Società Leader II arl e della Sviluppo Eolie srl (entrambe in liquidazione), che da comunicazioni riscontrare nelle diverse relazioni risultano riversare in un potenziale stato di insolvenza.
Per quanto mi riguarda continuerò per la mia strada, nella speranza Che questo mio sollecito possa servire da sprono a tutti i politici maggioranza e opposizione.

NOTIZIARIOEOLIE.IT

"Lipari&Comune, che fine ha fatto il piano delle spiagge e il pontile di Porticello...?"

Caro Direttore, rilevo che in data 24 maggio 2019 il Sindaco ha emesso una nuova ordinanza riguardo l’individuazione zona nautica destinata all’accesso con animali di affezione, periodo 01.06.19 al 30.08.19.

Le aree interessate sono sempre a Canneto e Acquacalda. Per la frazione di Canneto la zona dedicata è stata spostata a Unci e non più nei pressi della piazza di S. Cristoforo.

Lo scorso anno sono stati spesi dei soldi per circoscrivere le aree e quest’anno ne spenderemo altri. Ma questo è un dettaglio.

Intanto, il PUDM è sempre in fase di elaborazione presso gli uffici comunali e tarda ad arrivare in consiglio comunale per la sua approvazione, dove tralaltro qualche consigliere potrebbe trovarsi in palese stato di conflitto di interesse.

Sarà mica voluto tutto questo ritardo per l’approvazione del PUDM? Inoltre, dall’albo pretorio e dalle notizie sui giornali rilevo che vengono autorizzati anche rilasci di nuove autorizzazioni per chioschi, mentre nulla si è più saputo sulla richiesta di concessione in area demaniale, in zona ad alto rischio ambientale e di dissesto idrogeologico, per la costruzione di un pontile in località Porticello.

Ricorderà che lo scorso anno ho effettuato due diversi accessi agli atti sui temi esposti, oltre un ricorso al Prefetto di Messina in merito alla legittimità dell’ordinanza emessa dal Sindaco.

La situazione ad oggi è la seguente: Il Sindaco non fornisce riscontro al Prefetto nonostante sia stato sollecitato per ben tre volte e l’Ufficio Urbanistica segue la stessa scia non riscontrando le mie richieste del gennaio e di febbraio 2019.

Non mi resta, pertanto, che risollecitate gli uffici preposti riservandomi di proseguire le attività con altra richiesta di accesso agli atti.

Caro Direttore,

sul tema delle partecipate più volte commentato su questo giornale ritengo sia doveroso effettuare alcune precisazioni, necessarie per inquadrare il contesto di responsabilità generale vigente.

Esiste giurisprudenza ormai consolidata che per la cattiva gestione di società controllate da Enti pubblici (vedi sentenza n.34/2015 Corte dei Conti Liguria), l’eventuale responsabilità non ricade solo sugli amministratori ma anche sull’organo politico che risponde per omessa vigilanza.

Da tempo insistono precise linee guida rilasciate dall’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione), che obbliga l’Ente a rendere pubbliche molteplici informazioni sulle partecipate e identifica come preposto alla vigilanza e alla segnalazione di eventuali carenze il Responsabile dell’Anticorruzione dell’Ente.

Inoltre, il Consiglio Comunale di Lipari con proprie deliberazioni, a seguito di criticità sollevate dalla Corte dei Conti, ha deliberato delle azioni correttive che prevedevano un livello di “informativa obbligatoria” da rendere con una “precisa” tempistica (il Ragioniere Generale nelle sue relazioni periodiche rese ai diversi organi richiama sempre tali provvedimenti); ricordo che anche l’organo consiliare è obbligato a vigilare, avendone poteri e mezzi, sulla gestione delle partecipate.

Fatte queste premesse, in data 21.05.2019, come libero cittadino, ho avanzato richiesta di accesso agli atti molto articolata ai responsabili dell’Ente che spero venga esitata entro i termini previsti dalla legge.

Infine, come più volte ribadito, ritengo sia opportuno che l’analisi delle partecipazioni dell’Ente Comune di Lipari venga estesa anche a tutte le altre forme societarie (associazioni e affini) oltre quelle classiche di società di capitale e/o consortili già censite.

Faccio un esempio per tutti: L’Ufficio Patti Territoriali Isole Eolie che vede coinvolti tutti i Comuni e non solo quello di Lipari che funge da capofila.

Dall’albo pretorio del ns. Comune risulta poco e niente ovvero solo copia di due verbali di riunione, peraltro convocati con carattere di urgenza, redatti in data 08/05/2018 e 06/08/2018., dai quali traspare una non totale convergenza di intenti tra gli stessi Sindaci.

Ma vedremo anche su quest’ultimo punto di fare chiarezza rendendo pubblici i risultati di quanto andremo a rilevare.

 

Caro Direttore, noto che l’argomento della Videosorveglianza nel nostro Comune sta destando notevole interesse.
Premesso che sono favorevole a questo tipo di strumento ritengo però importante che se ne faccia buon uso nel rispetto delle norme vigenti.
Per norme mi riferisco al decreto-legge 20 febbraio 2017, n. 14 convertito con la legge 18 aprile 2017, n. 48, recante “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città” e nel rispetto del Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE.
Ma quali sono le informazioni indispensabili da inserire nei regolamenti comunali? A tal proposito non ho riscontrato alcun regolamento comunale specifico nella sezione dedicata alla pubblicazione di codesti atti dell’Ente.
Insomma, il regolamento comunale:
• individua gli impianti di videosorveglianza di proprietà del Comune o da esso gestiti;
• definisce le caratteristiche e le modalità di utilizzo degli impianti di videosorveglianza;
• disciplina gli adempimenti, le garanzie e le tutele per il legittimo e pertinente trattamento dei dati personali acquisiti mediante l’utilizzo degli impianti di videosorveglianza.
Gli impianti di videosorveglianza attivati nel territorio del Comune devono inoltre essere individuati in apposito allegato al regolamento. Tali impianti:
• riprendono e registrano immagini che permettono di identificare in modo diretto o indiretto le persone riprese;
• consentono unicamente riprese video;
• sono installati in corrispondenza dei luoghi indicati nell’allegato del regolamento;
• sono installati e gestiti dal responsabile della gestione tecnica degli impianti di videosorveglianza.
Attendiamo, pertanto, la pubblicazione sul sito del Comune di altre informazioni oltre l’Istituzione ZTL e Area Pedonale nel Centro Storico di Lipari e attivazione del sistema dei varchi elettronici.

 

---Ritorno nuovamente sulle preoccupazioni più volte dichiarate dal Ragioniere Generale Dott. Subba nelle sue relazioni periodiche sugli equilibri finanziari.

In particolare, vorrei dibattere con Lui su due frasi riportate nelle relazioni:

- La prima è ormai famosa. Il dirigente definisce l’attuale situazione in termini di cassa “una sorta di suicidio assistito”. La causa di questo probabile suicidio consiste nell’aver speso senza introitare. Il tutto aggravato da tempi medio/bassi nella riscossione dei tributi e di conseguenza tempi medio/alti nell’attività di accertamento di evasione. Quale l’azione di questa amministrazione: NESSUNA

- La seconda a mio parere un po' ambigua dove attribuisce delle precise responsabilità alla parte politica ovvero “la decisione dell’amministrazione di quadrare il bilancio 2013, poi il 2014 e ancora il 2015”. La causa non aver accettato il suo “consiglio“ di  non effettuare interventi di spesa sulle somme incassate dall’accertamento dell’evasione tributaria divenuta definitiva . Però il termine usato di far quadrare i conti tecnicamente è infelice.

In una azienda normale privata in presenza di osservazioni di questa natura sicuramente l’imprenditore salta dalla sedia mentre al Comune di Lipari riscontriamo l’effetto opposto!!

Pertanto, possiamo affermare che al Ragioniere Generale piace ricordare le cose che non vanno mentre alla parte politica piace sonnecchiare, lasciare tutto nel dimenticatoio.

Di contro questa amministrazione sta diventando veramente brava a spendere tutte le somme che incassa sul contributo di sbarco visto che al 31.12.2018 su Euro 2.023.640, (vedi relazione di Subba IV Trim.2018), la somma spesa ammonta a Euro 1.380.173  e  dei restanti Euro 643.467 chissà cosa è rimasto nel 2019.

Intanto, il Subba ha già creato un file per la rendicontazione e la verifica degli equilibri sul 30% proventi derivanti dalla vendita dei biglietti di accesso ai musei LR 10/99 e quanto prima avremo anche quella sul contributo per l’accesso ai vulcani.

Juve-Milan nel segno di Angelo Sidoti

L'interista Angelo Sidoti, opinionista del "Notiziario", principe dei numeri e manager di successo, si é posizionato in tribuna Vip per l'incontro di calcio Juventus-Milan. Agnelli o Scaroni ci fanno un pensiero, mentre tanti eoliani gli augurano questo traguardo nel mondo del calcio. Magari per avere i biglietti omaggio…

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Caro Direttore,

leggendo l’articolo pubblicato sul Notiziario apprendo che, nonostante siano trascorsi due anni dalla fine del mio mandato di consulente volontario gratuito del Comune, si ritorna sull’argomento “Riconversione delle Cave di Pomice” limitato, però, al tema relativo alla messa in sicurezza del sito di Porticello; dimenticando il tema relativo ad Acquacalda, il quale non viene minimante citato.

Con l’occasione Le riporto qui di seguito le raccomandazioni che ho trasmesso al Sindaco di Lipari nella mia ultima relazione datata giugno 2017:

- dare immediato riscontro alle azioni suggerite dal Dipartimento Regionale di Protezione Civile in merito alla messa in sicurezza delle aree di cava. Nel corso dei lavori svolti dagli atenei e/o professionisti l’ammontare per l’attività di messa in sicurezza definitiva della cava di Porticello veniva stimato in Euro 5mln in due anni;

- definizione di tutte le problematiche riguardanti la Società Italpomice Spa;

- chiusura del Workshop organizzato con la collaborazione del Politecnico di Milano prevista per il mese di Ottobre 2017;

- verifica con gli organi competenti del Sistema di Governo del Sito Unesco Isole Eolie;

- verifica dell’esito dell’Istanza presentata ai sensi della L.77/2006;

- incontri con i portatori di interesse per tracciare linee guida per la redazione di un Piano di Sviluppo Turistico dell’Arcipelago; tale attività, ritenuta necessaria da tutti i Soggetti coinvolti nel progetto fino ad oggi;

- proseguire con le attività di ricognizione del sito delle Terme di S. Calogero e delle Cave di Caolino;

- incontri preliminari finalizzati alla stesura di un Bando Internazionale.

Rispetto all’elenco di cui sopra, mi preme rilevare come l’unica attività conclusa è la chiusura del Workshop del Politecnico di Milano, attività a suo tempo condotta dal sottoscritto.

Ho ritenuto opportuno effettuare tale premessa solo per memoria.

Torniamo nuovamente alla notizia apparsa sul Notiziario, che recita testualmente, “Il curatore fallimentare della Pumex S.P.A. Prof. Avv. Massimo Galletti, con nota tramessa al Sindaco Marco Giorgianni ha confermato che si è proceduto alla alienazione in blocco alla società Trihills Heavy Industries L.T.D., con sede in Malta”.

Abbiamo assistito in questi anni a continui cambi di fronte su questo tema. Inizialmente ci fu la disponibilità del Curatore ad intervenire durante alcuni tavoli tecnici; successivamente, malgrado tali  impegni, intervenne il Sindaco con ordinanza per sollecitare il Curatore stesso ad eseguire i lavori; ed infine è stata emessa l’ultima ordinanza con l’intento di attribuire delle responsabilità all’amministratore della Pumex società oggi fallita.

Risultato di queste azioni intraprese:

-  2 ricorsi pendenti al TAR, che mi auguro vengano resi pubblici con la stessa celerità dalla stessa amministrazione (mi riservo di richiedere accesso agli atti). Il primo ricorso vede la Pumex – Comune contro il Rappresentante legale pro tempore; il secondo ricorso ha ad oggetto il rilascio del titolo edilizio per la realizzazione di un Complesso turistico-residenziale in località Acquacalda nel sito di Italpomice;

-  Intervento proposto dalla curatela che mira a liberare le aree detenute in concessione e/o proprietà dal materiale ferroso, eccezion fatta dal pontile, macchinari attrezzature impianti, rifiuti di ogni genere plastica, gomma e altro materiale inquinante presente nel sito, nonché materiale escavato limitato ai prodotti in giacenza all’interno degli stabilimenti.

Pertanto, una volta che sarà terminato l’intervento di cui al punto 2), in un periodo abbastanza lungo di 24 mesi, resterà comunque il problema dell’intervento di messa in sicurezza della cava.

Su quest’ultimo argomento ritengo che l’Amministrazione abbia l’obbligo di andare oltre con ulteriori ragionamenti non limitandosi ad attendere l’esito del ricorso al TAR, tenuto altresì conto degli impegni assunti con ordinanza contingibile e urgente n.5 del 21/03/2016.

Caro Direttore, in allegato le invio la graduatoria del bando per contributi volti a dotare i Comuni di impianti di videosorveglianza, varata dal Ministero dell’Interno secondo quanto previsto da decreto sicurezza DL 14/2017, articolo 5.

Le risorse disponibili – 37 milioni di euro –. Primi in classifica nove piccoli Comuni italiani con meno di cinquemila abitanti. 2246 le richieste complessive degli Enti locali che dovranno dimostrare anche di disporre ulteriori risorse per la manutenzione degli impianti. I Comuni di Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna hanno beneficiato di assegnazioni differenziate: 110 enti locali, con istanze di finanziamento per 16.970.000 euro, totalizzano il 45,38% dello stanziamento complessivo.

Del Comune di Lipari nessuna traccia. Delle Isole Siciliane presente Lampedusa alla n.1054 posizione in graduatoria.

Dal contributo di sbarco del 2017 sono stati prelevati Euro 59.961,40 per Acquisto segnaletica, Videosorveglianza e rilevatori di velocità. Ma in soldoni quanto è costato al Comune questo investimento?

Ritengo che sarebbe gradito a tutti e ai visitatori delle Eolie avere lo stesso livello di informazioni che rendono altri comuni sul tema della videosorveglianza. Vedi link comune di Modena: https://www.comune.modena.it/politichedellesicurezze/sicurezza-urbana/il-sistema-di-videosorveglianza-cittadinaIn particolare i contenuti correlati!!!!!!!

Ci sono più segnaletiche di video sorveglianza a Lipari che in tutta Torino.Sembra un Luna Park il corso principale di Lipari.
Sento dalle dichiarazioni di questa amministrazione che quest'anno tra volontari protezione civile, vigili ausiliari,polizia ambientale e corpo di Polizia Municipale avremo un esercito sul territorio.
Per adesso dalle multe si incassa circa 60 mila euro all'anno (vedi relazione Ragioniere Capo Comune di Lipari). Aspettiamoci in futuro elicotteri per il controllo del territorio mentre il fantomatico motoscafo della protezione civile  forse rimane sul piazzale di questo e/o di quel parcheggio.

Da tempo ormai nell’albo pretorio vengono oscurate alcune pubblicazioni, richiamando “le legge sul Garante del 02/03/11”.

Un caso di specie riguarda “il discarico e/o sgravio di somme iscritte a ruolo ordinario TARI 2017”.

Riporto di seguito la parte di interesse delle linee guida in materia di trattamento dei dati contenuta nella deliberazione n.88 del 02/03/2011 al paragrafo B:

B. PUBBLICITÀ DEGLI ATTI AMMINISTRATIVI E ALBO PRETORIO ON LINE

E´necessario verificare se i dati personali contenuti in atti e documenti messi a disposizione sul sito istituzionale devono essere resi conoscibili all´intera collettività dei consociati (quindi liberamente reperibili da chiunque sul sito istituzionale), ovvero ai soli utenti che hanno richiesto un servizio, ovvero agli interessati o ai contro interessati in un procedimento amministrativo (utilizzando in tale caso regole per garantire un´accessibilità selezionata).

Nell´adempimento degli obblighi di pubblicazione on line di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale di cui alla legge n. 69/2009, risulta sproporzionato, rispetto alla finalità perseguita, consentirne l´indiscriminata reperibilità tramite i comuni motori di ricerca, essendo invece ragionevole delimitarne la pubblicazione in una sezione del sito istituzionale, limitando l´indicizzazione dei documenti e il tempo di mantenimento della diffusione dei dati con gli accorgimenti indicati nel par. 5 delle presenti Linee guida.”

Pertanto, onde evitare il riconoscimento del soggetto beneficiario di discarico e/o sgravio (questo dato ancora oggi è visibile nel motore di ricerca dell’albo pretorio per i precedenti provvedimenti anche successivi alla pubblicazione delle linee guida del marzo 2011), basterebbe forse la mera “anonimizzazione del dato personale”.

Al tema TARI-TARSU siamo tutti molto sensibili, visto i risultati che vediamo lungo le strade cittadine, e, sarebbe molto utile conoscere l’ammontare complessivo dei discarichi e/o sgravi concessi dal nostro Comune a nostri concittadini privati e/o aziende come anche tutte le spese legali sostenute dallo stesso Ente per difendersi in eventuali giudizi.

NOTIZIARIOEOLIE.IT

6 GIUGNO 2018

Lipari, Comune, dal 2013 non si incassano oltre 15 milioni di euro... Proliferano i ricorsi alla Cpt. L'Ufficio "gli atti sono esclusi dal diritto di accesso". W la trasparenza con la replica dell'assessore Merenda

Gentile Direttore,

come mai non vengono più pubblicate nell'albo pretorio le retribuzioni del personale dipendente del Comune di Lipari suddivise per reparto?

Inoltre, da qualche tempo, vengono pubblicate dal dirigente del secondo settore alcune determine con questa causale: "Determina non presente in conformità a quanto stabilito dal Garante della Privacy 02/03/2011"!!!! Chissà!!!

---Prendendo spunto dalla ultima relazione del Responsabile del Settore Finanziario del Comune di Lipari avente per oggetto il "controllo sugli equilibri finanziari", ho approfondito la lettura del "Regolamento per la disciplina del sistema integrato dei controlli interni" giusta delibera dell'11/10/2013 n.56, dallo stesso richiamato in premessa.

Le finalità di questo regolamento sono ben chiare a tutti: "garantire legittimità, regolarità e correttezza all'azione amministrativa".

Dopo la lettura del Regolamento ritengo, sia opportuno approfondire alcuni aspetti:

1) Approvazione dell'emendamento del 11/10/2013 allegato alla stessa delibera comunale;

2) Aggiornamenti da apportare rispetto a regolamenti approvati da altri Comuni. Ad esempio: capitolo totalmente assente "controllo sulle società partecipate";

3) Titolo V Il Controllo di Gestione.

Al momento vorrei soffermarmi solo sul terzo punto, in quanto argomento già trattato in anni precedenti.

A tal proposito l'art.13 del Regolamento per la disciplina del sistema integrato dei controlli interni recita:"nell'ambito del settore finanziario del Comune è istituita una unità organizzativa preposta al controllo di gestione.......".

Prima domanda: Il Comune di Lipari ha istituito questa unità organizzativa?

Se la risposta è affermativa: E' stato redatto "il Referto conclusivo" richiamato nell'art.16 – Sistemi di Rendicontazione e previsto ai sensi dell'art.198 bis del TUEL?

In un articolo del Novembre 2013, mettevo in evidenza alcuni rilievi mossi dall'Organo di Revisione in occasione dell'approvazione dei rendiconti 2011 e 2012:

- Approvazione Rendiconto anno 2011 "La struttura operativa a cui è stato affidato il controllo di gestione non ha presentato, da quello che risulta a quest'organo di revisione, ai sensi dell'articolo 198 del TUEL n.267/2000, le conclusioni del proprio operato".

- Approvazione Rendiconto anno 2012 "All'organo di revisione non risulta alcun adempimento di cui all'articolo 198 del TUEL".

Dalla lettura dell'ultima relazione rilasciata dall'attuale Organo di Revisione sul rendiconto del 2016, non ho rilevato alcun rilievo in merito. Possiamo ritenere, pertanto, che il Referto sul Controllo di Gestione è stato redatto? Se la risposta è affermativa: qual'è il suo contenuto?


----Vorrei comprendere, come me penso tanti altri, cosa è cambiato sul tema delle Cave di Caolino dal 1978 in avanti. Perché questa data? In quanto nel 1978 il Distretto Minerario di Catania sul tema della delimitazione delle aree minerariamente importanti dell'Isola di Lipari dichiara quanta segue:

"si invita a tenere presente, nell'impostazione del nuovo Programma di Fabbricazione, della esistenza della concessione di caolino denominata "Quattropani- Castellaro" la cui attività verrebbe bloccata dal mantenimento del vincolo paesaggistico assoluto già previsto per l'area in questione nel passato programma di fabbricazione".

Si precisa l'esistenza di un "vincolo assoluto preesistente".

----Pensierino di fine anno….

Nell’ultimo consiglio comunale si discuteva del nuovo piano d’ambito per il Comune di Lipari relativo alla gestione del servizio della raccolta rifiuti quando ancora non è stato approvato il piano finanziario del 2016 (previsto dalla legge). Ma d’altronde si segue la scia del bilancio comunale per l’approvazione dei rendiconti dove preventivi diventano consuntivi.

Si parla del nuovo progetto della Lipari Porto, senza fare un minimo accenno alla rivisitazione del piano industriale precedente che ne certifichi la sostenibilità finanziaria, ma soprattutto nessun chiarimento/parere legale sulla fattibilità di “rimodulazione del project financing attuale”.

Ho letto un breve accenno sulle società partecipate ma senza alcuna azione incisiva, tenuto conto che per due di esse i libri sociali sono forse già in tribunale e un’altra in liquidazione da più di dieci anni con organi sociali scaduti.

Sulla questione delle cave di Caolino non metto becco…. anche se trovo strano che al minimo accenno di progetti legati alle cave di pomice si grida allo scandalo o si sottintende, mentre nel caso di specie nessuna precisazione.

Ed infine la situazione finanziaria dell’Ente sempre in affanno (almeno per il 2016), dove il tema riscossione resta sempre un argomento “da decidere” o “da rinviare” come anche l’avvio di concreti strumenti di recupero dell’evasione/elusione, i debiti fuori bilancio sempre “presenti all’odg dei consigli comunali” nonostante la costituzione di una commissione speciale che non ha mai operato e la miracolosa “tassa di sbarco” che viene spesa prima di incassarla ricorrendo alle solite anticipazioni mentre gli agenti di riscossione temporeggiano a riversarle nelle casse comunali.

Mi auguro che questi pochi punti che attengono la gestione amministrativa dell’Ente vengano affrontati subito con il nuovo anno 2017.

I COMMENTI

di Salvatore Leone

Lipari, "Caulu&caulinu"

Sull’asse “CC”Castellaro-Caolino è spuntato l’asso nella manica. I casi o le coincidenze fanno parte delle prime pagine della nuova storia di fine anno. Oggi involontariamente ci sono anch’io (a gentil richiesta) avendo ereditato da mio padre alcuni  terreni anche a Quattropani. Da alcuni giorni, arrivando a Quattropani, mi fanno notare il valore di queste mie proprietà che in passato venivano coltivate intensivamente a cavoli, meglio noti come “caulisciuri”. I fondi sono pianeggiati grazie a muri tutti a secco anche con grossi massi "faraglioniani" che prendevano così il nome di “lenze” e non perché i proprietari venivano appellati come belle lenze.Questi terreni erano così preziosi che nella redazione del programma di fabbricazione e del successivo piano regolatore, sono stati inseriti tutti i possibili ed immaginabili vincoli urbanistici. Sarà stata forse una coincidenza di estrazione a sorte, come il gioco natalizio della tombola. Difficile trovare al momento altre spiegazioni con qualche esperto urbanista. Solo  riflessioni sulla  realtà di modifiche da parte dei soliti enti e tecnici preposti che riescono a fare e disfare per “certi piacimenti”. Adesso, il mio pezzo di terra "caolinico", con un vincolo assoluto di intoccabilità, segna il confine con un  altro importante terreno che a dispetto  potrebbe essere manomesso. Caso o nulla é dovuto al caso alle isole Eolie. La speranza dei miei figli é che confinando il fondo di cui sopra con la zona del Caolino possa ricevere il regalo della modifica, diversamente segnerà il confine tra due fondi privi di vincoli. In tal caso, sempre se mi sarà consentito, riprenderò la coltivazione dei “cavoli a.. merenda con fiori incorporati” come facevano i miei avi che si facevano i cavoli loro. Gli stessi cavoli che deve essersi fatto il redattore del piano. Sempre se questi cavoli non arrecheranno molestia al paesaggio del cavolino.
 
Nb: il professore Bartolino Cannistrà, memoria storica della contrada e non solo, ricorda che in tempi non sospetti gli abitanti di Quattropani richiesero al Comune di Lipari che la zona di Caolino divenisse "Parco". Diventerà ora realtà?
 
di Aldo Natoli
 
Sollecitato dal Dottore Sidoti esprimo anche il mio parere a proposito dell'area di "Caolino" recentemente acquistata da un privato imprenditore, nonostante la richiesta della popolazione di Quattropani di destinarla a "Parco"!. L'area, come egregiamente evidenziato dall'Avvocato Leone è gravata da vincoli (Programma di Fabbricazione e Piano Territoriale Paesistico) che non consentono alcuna modifica o intervento edilizio. Quest'ultimo contraddistingue la zona in TO1 (tutela orientata alla valorizzazione delle attività colturali e produttive tradizionali,  e la indica con la lettera "F"= Cave) Quindi l'area può essere sfruttata per la sua attuale destinazione oppure essere eletta a parco. Lo stabile, che non conosco all'interno, può soltanto essere destinato alle attività' di cava oppure a scopi culturali (museo, sala convegni, etc.) Certamente non può essere modificata la sua destinazione d'uso per creare attività di ristoro, d'intrattenimento, o altro!
E' comunque importante conoscere sull'argomento anche il pensiero dei Responsabili locali delle associazioni ambientalistiche!
Ovviamente il Consiglio Comunale è sovrano  e tutto può succedere!!! Naturalmente per il bene del Paese!!!
 

 

----In data 14 dicembre 2016, nell’ambito delle attività del Workshop “Between the wrinkles of an unexpected glacier – Lipari discovering white pumice quarries” del Politecnico di Milano Dipartimento di Architettura e Studi Urbani DASTU e dalla Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni AUIC alla presenza dei docenti Michele Ugolini, Stefania Varvaro e Rossana Gabaglio e del Consulente del Sindaco Angelo Sidoti, si è tenuta la prima presentazione dei lavori sviluppati da nove gruppi di studenti iscritti ai Laboratori di Progettazione degli Interni e Conservazione del Costruito e di Design and Preservation del Politecnico di Milano nel corso di laurea magistrale in Progettazione Architettonica.

L’attività preliminare consiste nella mappatura dei principali fattori che potrebbero influenzare la scelta delle idee progettuali da sviluppare/realizzare nell’area di progetto. Di seguito vengono elencate le attività di ogni singolo gruppo:

Gruppo 1) Accessibilità: servizi pubblici, tempistiche, sistema dei trasporti;

Gruppo 2) Tema del Verde: sistema dell’acqua e approvvigionamento, tipologia di vegetazione;

Gruppo 3) Sistema Geologico e Idrogeologico a scala territoriale e di progetto;

Gruppo 4) Turismo: diverse tipologie di turismo, attività collegate, tipologia di flussi e numero presenze nelle diverse stagioni;

Gruppo 5) Siti di interesse: luoghi di interesse storico culturale, individuazione dei percorsi sia a scala territoriale che di progetto;

Gruppo 6) Attività di produzione pietra pomice: Analisi dei processi di lavorazione dalle cave alla distribuzione, ricostruzione dei percorsi, quantificazione in mq delle aree di progetto;

Gruppo 7) Rilievo fotografico: rapporti con il paesaggio ed il mare, distinzione tra edifici puntuali e conglomerati urbani, punti di accesso alle quattro aree di progetto;

Gruppo 8) Norme vigenti: normativa sul territorio e progetto, raccomandazioni Unesco, analisi dei vincoli prescritti dal PGT a scala territoriale e di progetto;

Gruppo 9) Curve di livello e numero sei sezioni territoriali: aree di analisi Acquacalda, Punta Castagna, Porticello, Th Ferlazzo, Cava e Mulino.

Le analisi sono state sviluppate sulla base della documentazione acquisita durante l’avvio dei lavori a Lipari ed arricchite dalle testimonianze e dagli interventi dei relatori.

Durante il confronto con gli studenti è emersa la necessità di aggiornare e approfondire alcune tematiche prendendo come base anche dati statistici più aggiornati oltre che procedere ad una verifica puntuale di alcune informazioni.

Il prossimo martedi 20 dicembre verranno presentate le prime ipotesi progettuali riguardanti il sito di Italpomice Spa.

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