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di Angelo Sidoti

Ci sono due aspetti che andrebbero approfonditi per concludere l’analisi sulla Lipari Porto Spa: il primo è di tipo formale mentre il secondo attiene all'aspetto tecnico.

Iniziamo ad analizzare l'aspetto più noioso, ovvero quello tecnico.

Non avendo sortito alcun effetto la mia istanza inviata al Segretario Comunale, e per conoscenza all'Assessore al ramo, con la quale richiedevo la pubblicazione in forma integrale del bilancio 2017 della LIPARI PORTO SPA, nonché la messa a disposizione del documento nella sezione Trasparenza al Segretario Comunale, ho dovuto acquistare il bilancio depositato presso il Registro delle Imprese al fine di reperire alcune informazioni rilevanti.

Grazie a tale documento, infatti, sono riuscito ad appurare quanto dichiarato dagli Amministratori:

“Gli amministratori in considerazione dello status del Socio Condotte S.p.A., pur in assenza del Piano concordatario omologato dal Tribunale di Roma, valutate sia la difficoltà di incassare il credito, sia l'impossibilità di realizzazione del progetto insito nell'oggetto sociale a fronte del quale era stato rilasciato l'impegno da parte del socio Società Italiana per Condotte d'Acqua SpA, hanno prudenzialmente ritenuto di apportare una svalutazione integrale di tale credito, per Euro 575.000, con l'iscrizione di un Fondo svalutazione di pari importo.”

Sulla base di tale dichiarazione, è legittimo porsi alcune domande, ossia:

di quale piano concordatario in attesa di omologazione stiamo parlando, tenuto conto che Condotte ha presentato un Concordato in Bianco;

su quale base gli amministratori hanno ritenuto opportuno svalutare un credito di Euro 575.000, vantato nei confronti del Socio di Maggioranza;

di quale Fondo Svalutazione stiamo parlando, considerato che dal prospetto di bilancio e dalla nota integrativa si rileva esclusivamente una svalutazione diretta effettuata alla voce immobilizzazioni finanziaria, e come contropartita una rettifica di valore di una attività;

quali valutazioni hanno portato gli amministratori a mantenere un debito per Euro 66.371 nei confronti del Socio Condotte per finanziamenti effettuati.

Per dirla in sintesi: viene cancellato un credito di Euro 575.000 e mantenuto un debito di Euro 66.371 nei confronti del Socio Condotte.

Ricordo a Tutti che tale credito si riferiva all'impegno finanziario assunto dal Socio Condotte in fase di avvio del progetto del Mega Porto di Lipari ed iscritto in una posta di patrimonio netto (ovvero a capitale).

Veniamo ora ad analizzare l’altro aspetto di natura formale (si veda email allegata alla delibera del consiglio comunale).

In data 21 giugno 2018, Il Presidente della Lipari Porto informava il Sindaco Giorgianni che sarebbe stata convocata l’assemblea dei soci in parte ordinaria e in parte straordinaria; tale convocazione tuttavia si concludeva a firma del Geom. Antonio Maria Parenti già in data 11 giugno 2018.

Si evince pertanto come l'assemblea non “sarebbe” ma “è stata convocata”.

Anche analizzando gli ordini del giorno si rileva come gli stessi non corrispondano:

- il testo della comunicazione email riportava“parte ordinaria l’approvazione del bilancio e in parte straordinaria affinché i soci si determinano sullo scioglimento della società per l’impossibilità sopravvenuta di conseguire lo scopo sociale ai sensi dell’art. 2484 comma 1 n.2 del codice civile" ;

- il testo dell'avviso, invece, riportava “Parte Ordinaria relazione dei consiglio di amministrazione e del collegio sindacale sull'esercizio 2017; bilancio 2017, delibere inerenti e conseguenti” e “Parte Straordinaria – proposta di messa in liquidazione della società e nomina del liquidatore”.

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TERZA PUNTATA

Come mai la LIPARI PORTO Spa chiude il suo bilancio al 31.12.2017 con una perdita di Euro 936.117? Le poste che hanno inciso maggiormente sul risultato negativo dell’esercizio 2017, il peggiore dei suoi anni di attività, sono rappresentate da alcune svalutazioni di poste attive in bilancio per complessivi Euro 876.175, che di seguito vengono elencate:

- Euro 301.175 Immobilizzazioni Immateriali: quale parte residua del “Diritto reale di godimento su immobili” per la durata di anni 50 conferito dal Comune di Lipari a fronte della partecipazione acquisita nella Società LIPARI PORTO e relativa agli immobili di Marina Corta, delle “Migliorie su beni di terzi” relativo alle migliorie effettuate su beni immobili in godimento e della “Ristrutturazione locali” relativa alle ristrutturazioni effettuate su beni immobili in godimento;

- Euro 575.000 crediti società controllante ovvero Condotte Acque Spa; credito non movimentato dal 2015 e relativo, come contropartita, ad una riserva di Patrimonio Netto.

Nel 2014 si era già proceduto ad effettuare la svalutazione di costi capitalizzati per Euro 150.000 di “Ricerca, sviluppo e pubblicità” attinenti i costi sostenuti per il piano di comunicazione e delle relazioni esterne finalizzato a sostenere e illustrare il progetto di rifunzionalizzazione del sistema portuale con finalità croceristica e diportistica di Marina Corta, Sottomonastero, Marina Lunga e Pignataro – Lipari.

Sulla prima svalutazione, pertanto, non ci sono al momento osservazioni particolari da attenzionare, tranne una verifica sull’effettivo venir meno del presupposto di continuità aziendale che non è esclusivamente legato all’aspetto finanziario (vedi impegno del socio Condotte Acque), ma può essere condizionato da tanti altri fattori e/o indicatori come indicato in diverse pubblicazioni specialistiche. A tal proposito diventa interessante comprendere il contenuto del parere rilasciato dal Dott. Commercialista, di cui al momento non conosciamo il nome, nominato in sede di Consiglio del 29/03/18 oltre il verbale del CDA del 05/06/18 che presenta nel suo contenuto diversi OMISSIS.

La seconda svalutazione, invece, incide su una posta che in passato è stata iscritta, come contropartita, a Patrimonio Netto come riserva in conto copertura perdita. L’attenzione qui invece va rivolta al momento effettivo in cui sono venuti a mancare i presupposti di cui all’art.2446-2447.

Ma cosa è avvenuto in parole semplici nel bilancio 2017 - la cancellazione con l’iscrizione a perdita di un credito pari ad Euro 575.000 vantato nei confronti della Condotte Acque Spa, che non si movimentava dal 2015, di contro il mantenimento in bilancio di un debito nei confronti dello stesso socio di maggioranza di Euro 73.871.

A tal proposito sarebbe utile leggere il contenuto della Nota Integrativa, non allegata al verbale consiliare del 20/07/18 (vedi albo pretorio) come anche la Relazione del Collegio Sindacale anch’essa non disponibile, al fine di verificare le motivazioni del mancato recupero di tale credito e di contro la decisione di mantenere un debito nei confronti del Socio Condotte Acqua.

Provvederò a richiedere all’Ente di provvedere a pubblicare tutti gli atti relativi alla partecipata Lipari Porto Spa nel rispetto delle leggi in vigore.

 

II PUNTATA

Come si è arrivati alla decisione di porre in liquidazione la Società LIPARI PORTO SPA solamente nell’anno 2018?

Si sono tenute nel corso dell’anno 2018 n. 3 riunioni importanti del Consiglio di Amministrazione richiamate nelle relazioni degli Amministratori e in una comunicazione email inviata al Sindaco; tale comunicazione email, datata 21 giugno 2018 e stampata in data 20 luglio 2018 (data rilevata a piè di pagina), è stata indirizzata al solo Sindaco Giorgianni dal Presidente Avv.to Giancarlo Niutta.

Le adunanze in questione sono le seguenti:

-        26 Marzo 2018: nella suddetta riunione si è “appreso che il Tribunale di Roma ha accolto l’istanza di concordato in continuità presentata da Condotte a gennaio” (vedi email 2106/18).  Dal portale dei creditori risulta, tuttavia, la presentazione di un Concordato con Riserva o in Bianco (riferimento CP. 1/2018 del 15.01.2018 Tribunale di Roma);

-        29 Marzo 2018: nella suddetta seduta il Consiglio “ha ritenuto necessario affidare ad un professionista, iscritto all’Albo dei Dottori Commercialisti, l’incarico di valutare i presupposti della continuità aziendale” (vedi relazione sulla gestione pagina 3 progetto di bilancio). Sarebbe stato interessante o quantomeno opportuno che questo parere, estremamente importante rilasciato da un professionista di cui non si conosce il nome dagli atti, come anche quello della Società Dinamica, il supporto Specialistico del Prof. Ing. Paolo De Girolamo e le trattative con Soggetti interessati all’iniziativa dei Gestori di porti turistici italiani ed esteri, venissero tutti allegati al fascicolo del progetto di bilancio inoltrato all’Amministrazione e di conseguenza al Consiglio Comunale. Inoltre, come già rappresentato in precedenza, si ribadisce ulteriormente che il fascicolo di bilancio risulta essere incompleto ovvero non si rileva né la nota integrativa (documento dove vengano dettagliate e commentate le voci di bilancio) né la relazione del collegio sindacale, organo quest’ultimo che avrebbe dovuto esprimersi o quanto meno effettuare un richiamo di informativa sul tema della continuità aziendale;

-        05 Giugno 2018la suddetta delibera rilevata da alcune banche dati ufficiali riporta il seguente ordine del giorno: “ OMISS”, ovvero l’ordine del giorno è stato omesso dal testo in fase di deposito”.

Trovo fuori luogo, o quantomeno strano, che in un atto depositato presso il Registro delle Imprese siano state oscurate più parti del testo, non solo nella parte relativa all’ordine del giorno ma anche nel corpo della delibera. La pubblicazione di tale atto, oscurato in alcune sue parti, ha inevitabilmente pregiudicato i soggetti Terzi i quali non hanno potuto conoscere interamente il contenuto del testo, che si ribadisce essere un atto pubblico.

PRIMA PUNTATA
In prossimità della chiusura della LIPARI PORTO SPA in liquidazione, ci si domanda quali saranno gli effetti.
Una cosa è certa. Questa partecipata del Comune di Lipari, nel corso degli 11 anni di attività, ha maturato perdite per ben Euro 2.077.125 (di cui solo nel 2017 una perdita di Euro 936.117). Allo sperpero di denaro (proveniente dalle casse del socio di maggioranza privato), sul quale ci si soffermera' più avanti, si aggiunge la beffa di non aver concluso nulla, né il "mega" progetto (l’unico oggetto di bando) né un riassetto per razionalizzazione e completamento attività, come definito più avanti.
Inoltre la svalutazione apportata in bilancio sulle attività immobilizzate (progettazione, studi di fattibilità e lavori a vari titolo) qualifica questi investimenti non più utili, poiché hanno perso il requisito dell’utilità futura. Quindi ricominciamo da capo? E’ palesemente riscontrabile, negli ultimi 10 anni, la totale inefficienza del Comune, sia nella realizzazione di opere sia nella progettazione di future.
Fatta questa breve introduzione, parlare pertanto di fallimento della politica di questi ultimi anni, come peraltro qualcuno ha già fatto, non mi sembra affatto sbagliato.
Durante il periodo dell’amministrazione Bruno sono state maturate perdite per Euro 642.420 mentre nell’era Giorgianni, fino al 31.12.2017, Euro 1.434.705, un valore che, anche se di poco, andrà a incrementarsi ulteriormente con i costi della liquidazione.
Certo, le diverse Amministrazioni potranno sempre sostenere che il Comune non ha pagato un centesimo, almeno fino ad oggi; tuttavia resta sempre un dato oggettivo, ossia che nessun risultato e' stato portato a casa in 11 anni, con la conseguenza che "parecchi soldi" sono stati spesi inutilmente.
Mi vorrei soffermare sull’ultima riunione consiliare del 20/07/2018 e sui relativi allegati. Innanzitutto rilevo che il bilancio della LIPARI PORTO SPA, allegato alla delibera, è relativo ad un Progetto di Bilancio privo di nota integrativa e, soprattutto, privo di parere dell’Organo di Controllo della stessa società.
Il Consiglio Comunale, su proposta del Segretario Generale, ha proceduto alla modifica della deliberazione n. 97 del 30/09/17 relativa alla revisione straordinaria delle partecipazioni ex art.24 Dlgs 19/08/16 n.175 e s.m.i., che contemplava, nel caso specifico della LIPARI PORTO, un “riassetto per la razionalizzazione e completamento attività”.
Mi domando quindi: quali sono le motivazioni che hanno condotto l’Amministrazione e il Consiglio Comunale a rivedere questa posizione dopo meno di un anno?
Inoltre, la relazione sulla gestione redatta dall’Organo amministrativo della partecipata, nel ripercorrere i fatti accaduti, riporta una serie di eventi. Tuttavia nel ricostruire le date di ciascun atto e/o accadimento riscontro qualche elemento che ritengo sia opportuno approfondire.

---In attesa che vengano approvati i bilanci delle società partecipate del Comune di Lipari vorrei ripercorrere la situazione di LIPARI PORTO Spa.

La suddetta partecipata, nel 2016, ha maturato l'ennesima perdita di esercizio pari ad Euro 56.535,00 che va ad aggiungersi a quelle risultanti negli anni precedenti, ancora non ripianate, di Euro 779.196,00.

La perdita del 2017 si può stimare per un importo di 40/50mila Euro; di questi, soli 30mila Euro si riferiscono a compensi organi sociali (importi arrotondati: Euro 5mila amministratori, Euro 6mila sindaci, 15mila società di revisione e circa 4mila Euro per viaggi e missioni).

Nel verbale di assemblea del 15.05.2017, l'argomento del progetto "MegaPorto di Lipari" veniva praticamente ignorato, salvo un breve commento nella relazione degli amministratori.

Il commento che viene riportato nelle relazioni in merito al Progetto del Mega Porto, oggetto di richiamo di informativa da parte del Collegio Sindacale e della Società di Revisione, rappresenta tre diversi scenari:

1) Il progetto originario del 2012 "con interventi sul sistema portuale di Marina Corta, Sottomonastero, Marina Lunga e Pignataro";

2) Il progetto opportunamente ridimensionato del 2013 "concentrando gli interventi solo su Marina Corta e Pignataro";

3) Studio di prefattibilità per individuare una nuova soluzione sempre "concentrando gli interventi solo su Marina Corta e Pignataro".

I primi due progetti sono stati ritenuti dagli organi sociali delle partecipate attualmente non sostenibili e, di conseguenza, viste "le intervenute modifiche ambientali, metereologiche, economiche e sociali, sia le novità in merito all'utilizzo di materiali maggiormente performanti attualmente in commercio", hanno ritenuto opportuno valutare l'adeguamento del progetto originario.

A tal fine gli amministratori conferiscono specifici incarichi professionali per ottenere un parere legale sulla fattibilità giuridica e per uno studio di "prefattibilità di soluzioni all'avanguardia, economicamente sostenibili e perfettamente adeguate al tessuto economico ed ambientale liparese, concentrando gli interventi solo su Marina Corta e Pignataro".

Ritengo sia utile che tali ipotesi progettuali, sempre se legittime nel rispetto delle procedure di bando pubblico già applicate, vengano rappresentate in Consiglio Comunale. In alternativa, diviene necessario assumere altre decisioni su questa partecipata, vista la situazione di stallo in cui si trova.

Rammento che il principio di continuità aziendale, fino ad oggi, è stato garantito dall'impegno assunto dal socio di maggioranza. Ma siamo sicuri che lo stesso può essere ancora mantenuto dallo stesso socio?

Ricordo che l'ammontare dell'impegno era di Euro 1.000.000, di cui versati Euro 425.000 (vedi relazione sulla gestione al bilancio chiuso il 31.12.2016).

Come al solito, concludo con il rappresentarvi qualche numero: dal 2007 al 2016 la LIPARI PORTO SPA ha maturato perdite per Euro 1.141.008 oltre l'impegno assunto dal Socio di maggioranza.

Infine, c'è da chiedersi come mai una società praticamente ferma debba sostenere un costo consistente per una società di revisione?

L'INTERVENTO

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di Salvatore Leone

C'è chi le ha create, chi le ha mantenute in vita e chi non le chiude. Il misto è stato sempre un piacere per l'utile al privato e la perdita al pubblico. Questo è stato sempre lo scopo o l'utile delle società miste al servizio della politica di tutti i tempi. Gli specialisti delle contabilità hanno girato intorno all'esistenza di queste società "perdisoldi" di cui tutti ne parlano volentieri. Più perdite producono e più sono "inchiudibili". E' la legge della politica. Quella che ha l'esigenza di non chiudere niente. Il mistero è questo.

 

----Questa è una breve analisi sulla normativa sulla trasparenza applicata dai Comuni Eoliani o da alcuni Enti Statali dell'Arcipelago (almeno quelli censiti in piattaforma), vedi Delibera ANAC n.1310/2016 (Bussola sulla trasparenza):

Comune di Lipari presenti 52 sezioni su 80

(tra le tante cose non pubbliche mi piacerebbe visionare le attività svolte dal Nucleo di Valutazione nella relativa sezione)

Comune di Santa Marina presenti 63 sezioni su 80

Comune di Malfa presenti 63 sezioni su 80

Comune di Leni presenzi ZERO sezioni su 80

(mi auguro che ci sia un errore nel trasferimento o nella lettura dei dati sulla piattaforma di "Bussola sulla trasparenza)

Istituto Comprensorio Lipari presenti 17 sezioni su 80

Consorzio Intercomunale Trasporti Isola di Salina presenti 21 sezioni su 80

Per quanto attiene le SRR Siciliane anch'esse soggette alla normativa sulla trasparenza solo qualche esempio:

SRR Palermo Provincia presenti 5 sezioni su 80

(della SRR EOLIE nessun dato, d'altronde non esiste nemmeno il sito internet istituzionale)

A titolo di esempio ho scaricato i dati del Comune di Taormina: presenti 74 sezioni su 80.

Inoltre, bisogna precisare che molte sezioni anche se presenti in banca dati, non sono aggiornate.

Insomma sulla trasparenza alle Eolie c'è molto da fare!!!!!!!!!!!!!

 

---Ho dato uno sguardo al piano economico finanziario del Servizio Smaltimento Rifiuti redatto dalla SRR e approvato da tutti gli organi dell'Ente.

Tralasciamo per un attimo l'incremento della "spesa raccolta e spazzamento" da Euro 1.531.984.01 del 2017 a Euro 2.315.662,16 per gli anni 2018 e 2019, che analizzeremo in seguito.

Per gli esercizi 2017-2019 sono state previste alcune spese "non stanziate per tutto il triennio". Mi riferisco a:

1) Acquisto impiantistica Euro 44.714,03; Anno 2017

2) Acquisto terreni per aree di trasferenza Euro 54.555,95; Anno 2017

3) Acquisto terreni per aree di trasferenza Euro 155.444,05; Anno 2017

A cosa si riferiscono queste spese forse investimenti .. ma soprattutto quale procedura verrà utilizzata per il loro acquisto?

4) Costo Commissario Euro 24.908,00; Anno 2017

5) Costi RUP, Commissione Gara e pubblicazione atti per affidamento servizi Euro 85.000; Anno 2017

6) Spese di esecuzione sentenza Cincotta Euro 9.000; Anno 2017

Prendiamo atto che il costo complessivo del servizio peggiora anche per queste spese.

7) Gestione di aree di sosta temporanea Euro 140.000 per il 2018 e Euro 140.000 per il 2019;

8) Servizi aggiuntivi integrativi al trasporto Euro 59.408,22 per il 2018 e Euro 59.408,22 per il 2019.

Il costo del servizio aumenta anche per effetto di queste ulteriori spese. A cosa si riferiscono?

Inoltre, quando si tratta l'argomento impiantistica punto 3.5 del PEF si precisa che:

"i progetti elencati, ceduti dalla SRR al Comune di Lipari, sono stati rimodulati, escludendo la parte strutturale, che è stata fatta rientrare nella programmazione dei Patti Territoriali delle Isole Eolie, mentre le postazioni economiche, con il consenso della Regione Siciliana, saranno utilizzati per l'acquisto di attrezzature". Ma stiamo parlando dei Patti Territoriale gestiti dalla Sviluppo Eolie Srl società partecipata del Comune di Lipari la cui fine è incerta?!!!

 

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