Eventi e Comunicazioni

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Dettagli...

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di Alfio Ziino

A pensar male si fa peccato, ma a volte si indovina. Oppure, il sospetto è l'anticamera della verità. Il Presidente Andreotti per la prima, Padre Pintacuda SS.JJ. per la seconda. A quale proposito? L'area delle dismesse cave di pomice a Porticello trasferite ora alla Curatela del

Fallimento della Pumex Spa in liquidazione in persona dell'avvocato Massimo Galletti. E sii tratta di aree di grande pregio, vuoi per i numerosi stabili che in esse vi si trovano, vuoi per le opportunità di riqualificazione green che le stesse offrono naturalmente con cospicui pubblici e/o privati finanziamenti.

Perchè il cattivo pensiero o il sospetto. In questi ultimissimi giorni abbiamo registrato una particolarissima attenzione nei confronti del sottosegretario onorevole Sgarbi (che in ogni caso la merita di suo) in occasione della "lectio" tenuta quì a Lipari ed a margine della quale ha inteso approfondire le sua conoscenze sulle arre indicate. Con contorno di Curatore del Fallimento e di imprenditore mostratosi assai capace in settori per così dire ecologici.

Staremo, vigili, a vedere. Ma vorremmo che a guardare attivamente fosse il Comune.

L'intervento

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di Angelo Sidoti

Non trovo il termine per definire il mio stupore, ed infatti sono rimasto estremamente basito, anzi esterrefatto, dopo aver letto la nota sul Notiziario dell’Avv.to Alfio Ziino.
Appuro solo in quello scritto dell’interesse di Sgarbi, o chi per Lui, per le cave di Pomice. In tale occasione, sembrerebbe che l'Onorevole ha avuto modo di interloquire con il Curatore e con Potenziali investitori che hanno mostrato “particolare interesse” alle Cave.

Il tutto è stato organizzato al di fuori dal contesto istituzionale, ossia senza il coinvolgimento della Regione, Comune e Territorio.

Conosciamo la cultura elevata dell’Onorevole Sgarbi e la sua esperienza in materia tutela dei Beni Culturali; proprio per tale motivo ci si chiede la motivazione di tale incontro stante che, come è ben noto, i siti in questione non hanno interesse storico.
Ed infatti, a parte una cava dismessa e stabilimenti cannibalizzati, è presente solo qualche macchinario abbandonato nei vecchi stabilimenti, peraltro di difficile raggiungimento.

A questo punto ci si chiede, la nota dell’Avv.to è alimentata da qualche spiffero di curtigghio di Paese o in fondo c’è una nota di verità???

Ricordo che Italia Nostra Sezione Isole Eolie ha più volte attenzionato a Regione e Comune il suo pensiero in merito alle Cave di Pomice, tramite comunicazioni formali a mezzo posta certificata.

Mi auguro che alla prossima visita qualcuno si degni di coinvolgere Noi e tutte le Associazioni.

Lipari, Comune&Concorsi, i nuovi assunti...

Concorso interno di istruttore direttivo polizia municipale Francesco Cataliotti punteggio 57,50

Sei unità di istruttore di polizia municipale a tempo determinato part time 30 ore settimanali: Matteo Greco 42, Annalise Donato 41, Marco Favaloro 41, Valentina Biviano 40,25, Giuseppe Paino 39,7, Salvatore Sarpi 38,5

Due istruttori Ufficio contenzioso avv Giuseppe Spatafora 55,5 e dr Francesco Megna  51,5

1 posto istruttore amministrativo protocollo Giuseppe Casamento 53,70

Ai nuovi assunti congratulazioni e buon lavoro dal Notiziario 

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Vulcano, i protagonisti del premio "Solidarietà" voluto da Don Lio Raffaele e organizzato dall'Associazione "Hierà" diretta da Gilberto Iacono e che successo per la 12⁰ edizione Immagine WhatsApp 2023-07-16 ore 16.50.15.jpg

Grande successo di pubblico ieri sera, bellissima serata con lo show di Antonello Costa che è stato l’elemento centrale dell’evento. La musica di Giuliano dei Notturni ha chiuso una 12⁰ edizione del Premio Solidarietà, che ha visto sul palco la bellissima testimonianza di Paolo Abbondanza. Vulcanaro doc che grazie all’associazione corona il sogno di entrare in una accademia di arti cinematografiche, con un sostegno che si è ottenuto grazie agli sponsor e a tutti coloro che credono giornalmente alla mission dell’associazione.
IL SERVIZIO DEL TG3 SICILIA VIDEO

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VIDEO

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Non vi è partito politico, sindacato, associazione di qualsiasi genere e tipo che non vada affermando a gran voce essere la cosa pubblica al servizio del cittadino così intendendosi che Stato, Regioni, Comuni, Enti vari, nell'espletare le loro funzioni debbano avere di mira appunto il servizio al cittadino. Forse lo era un tempo, quando soleva dirsi che la presenza dello Stato era visibile anche nel paesino più sperduto posto che vi si trovavano sempre la Stazione dei Carabinieri e l'Ufficio Postale.

Oggi la logica è ben diversa ed è la logica del profitto, presente nel pubblico in maniera assai più feroce di quanto non lo sia nel privato. Amministrazione della Giustizia, Presidi Sanitari, Uffici Finanziari, Uffici Postali, Condotte Veterinarie ed Agrarie, Prestatori comunque di servizi, fino a qualche decennio addietro ben diffusi su tutto il territorio, sono oggi spariti all'insegna dell'accorpamento, dell'accentramento, del gigantismo, finalizzati solo ed esclusivamente all'unico dichiarato obiettivo della asserita razionalizzazione della spesa (per lo più non realizzata), del profitto cioè.

Di servizio al cittadino non se ad parla e sfido chiunque ad affermare che detti accorpamenti, accentramenti, gigantismo di strutture, abbiano portato a migliori prestazioni nei servizi. Basti pensare alla giustizia civile, una delle più grandi vergogne del nostro paese. Non solo è lontana mille miglia da casa tua, non solo produce poco o nulla, ma la devi anche pagare extra, come optional non come servizio fondamentale visto che ti si vieta di far giustizia da te. VERGOGNA, operatori inclusi.

E purtroppo le comunità, specie le piccole, sono indifese. Non ho visto Sindaci battersi contro la chiusura di uffici o presidi sul loro territorio. Non ho visto sopra tutto l' ANCI, Associazione Nazionale Comuni d'Italia, storicamente retta dalla sinistra, battersi in tal senso. Come se poi il reddito di cittadinanza potesse garantire giustizia, sanità, sicurezza e, perchè no, anche comodità nell'accesso ai servizi.

 

Un Tribunale londinese ha dichiarato non colpevole una lesbica che aveva pestato di mala maniera la propria lei affermando che lo scompenso ormonale del quale era affetta la rendeva incapace di controllare le proprie reazioni scatenandone la violenza. Ho fatto qualche ricerca apprendendo che le donne hanno un tasso di testosterone, un ormone, dieci volte inferiore a quello dell'uomo cosicchè detto testosterone può ben definirsi come un ormone prettamente maschile. Accade che nelle lesbiche l'ormone in parola sia presente in misura maggiore rispetto a quanto non lo sia normalmente nelle donne, a questo punto, nelle donne femmine.

La precisione nel linguaggio in materia di genere è dato che dovremmo tutti adottare viste le battaglie che sul tema son state combattute. Dire uomo o donna è distinzione insufficiente. Giorgia Meloni ed Elly Schlein sono due donne sì, ma due donne diverse: donna femmina la prima, donna lesbica la seconda. E se dovessi attenermi agli equilibri ormonali, o meglio agli squilibri che a detta di istituti di ricerca non soltanto inglesi altro non sono che malattie, non mi affiderei più di tanto alla Schlein.

Una noticina sul "politicamente corretto", su quel modo di esprimersi equivoco e vacuo per il quale certi termini non possono usarsi. Politicamente scorretto è soltanto ciò che non è vero altrimenti, quale che sia la terminologia impiegata, è politicamente corretto. Ed allora, la femmina è femmina, il gay è gay, la lesbica è lesbica, il maschio è maschio. E nei moduli prestampati, ove viene richiesta l'indicazione del sesso, ai consueti M o F andrebbero aggiunti G ed L. Rigorosamente in ordine alfabetico F-G-L-M. Diciamo le cose come stanno.

 

 

 

Trovandomi a Quattropani, esattamente a Chiesa Vecchia, ho notato affisso ad un albero di ulivo il cartello che in foto allego e sul quale è scritto "ALT Proprietà Privata Non Raccogliere Zona Videosorvegliata".

L'albero in parola si trova, unitamente a molti altri suoi consimili, sul terreno latistante la Chiesa (guardando questa, sulla destra), terreno che io sappia esser di proprietà del Comune di Lipari il quale, anni addietro, ha pure provveduto a proprie cure al ripristino di un grazioso fabbricato ivi esistente.

Che qualcuno stia predisponendo atti e fatti per una usucapione? Sarebbe un gran bel colpo. Comune permettendo no?

L'assessore al ramo, il patrimonio, vorrà fornire ai cittadini una risposta?

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Lipari, per maltempo "La Festa dei Popoli" rinviata a giovedì

Il Magazzino del Mutuo Soccorso Eolie comunica che, a causa delle cattive previsioni meteo per la giornata di martedì, la "Festa dei Popoli" sarà posticipata a giovedì 29 settembre.
"A parte questo - viene evidenziato - tutto confermato: stesso posto (Marina Corta), stessa ora (20,00), stessi popoli e stesso entusiasmo!

 

Da non perdere questa fantastica opportunita' per scoprire e perfezionare il proprio tennis.
GIOVEDI 29 settembre sui campi dello Snoopy Club Lipari un tecnico e tre maestri federali saranno vostra disposizione ,in maniera completamente gratuita, per farvi tenere per la prima volta in mano una racchetta da tennis o per migliorare il vostro livello di gioco. 

Dalle 15,30 del 29 Settembre vi aspettiamo allo Snoopy Club Lipari per farvi innamorare di questo meraviglioso sport

Ne hò parlato altra volta. Sarà pur vero che gli organi di informazione hanno per loro natura l'informare il pubblico di quel che accade, ma tempestare lettori ed ascoltatori con notizie proposte in maniera catastrofica o quasi non è certo un lodevole servizio reso alla comunità. Tutt'altro; personalmente ritengo anzi sia comportamento criminoso, andando ad incidere su soggetti di per sè labili, già in stato d'ansia o di stress per la prima delle notizie. Non v'è telegiornale o trasmissione di qualsivoglia genere, o carta stampata di formato vario, che non abbia a tema pressocchè unico il virus. E' certo un modo "facile" di fare il lavoro al pari dei nostri pseudo intellettuali e cinematografari di razza varia che senza mafia o fascismo nulla son capaci di produrre.

Considerazioni analoghe valgono per le istituzioni, centrali o periferiche che siano.

Una nota a margine. Che il nostro sistema di comunicazione di massa sia ahimè sostanzialmente in mano alla sinistra, è fatto assodato. I notiziari non fanno altro che dipingerci il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, uomo di destra, come una sorta di sterminatore del suo popolo non avendo adottato quelle misure restrittive che noi "bravissimi" abbiamo invece patito. Bene, gli U.S.A. sono economicamente in progress, a far capo dalla occupazione. Noi in recessione nera. Il prezzo pagato? i morti per coronavirus in U.S.A., su 382 milioni di abitanti, son stati 220 mila. In Italia, su 60 milioni di abitanti, son stati 36 mila. In U.S.A. uno ogni 1492 abitanti, in Italia uno ogni 1666 abitanti. La differenza è lieve, e se poi consideriamo la scarsissima governabilità degli statunitensi in tema di restrizioni personali, beh il vantaggio sta a loro. L'immunità di gregge è tutt'altro che una bufala. Con il virus conviveremo anni, e dobbiamo imparare a considerarlo un malanno come un altro del quale non possiamo e non vogliamo (voglio) essere schiavo.

*Avvocato

In questi giorni è in qualche modo ripresa, ma in maniera pari pressocchè allo zero, l'attività giudiziaria. Si trattano soltanto alcune cause, si dice da remoto, cioè per via telematica. Il magistrato non deve avere contatto con alcuno al di fuori di eccezionalissimi casi.

Il commesso, il barista, il cameriere no. Si reca al lavoro ricevendo chiunque e con chiunque avendo contatti sia pure non fisici. Svolge la propria attività solo con l'ausilio di alcune piccole protezioni individuali. Ed è di tutta evidenza che il magistrato potrebbe fare la medesima cosa tenendo udienza con accesso degli interessati in un certo numero alla volta, indossando mascherine e quant' altro nel rispetto della distanza interpersonale, al pari di commessi, baristi o camerieri. Invece no, presumendosi che le tutele alla salute poste per questi ultimi siano insufficieti per i magistrati. Per lo meno questo è quanto credo, ma non vedo "controindicazioni".

Caro commesso, barista o cameriere, prenda nota.A Lei, comunque, un saluto.

 

 

Non sono, nè sono stato, uomo di sinistra e proprio per tale ragione apprezzo chiunque esprima delle idee.

Che le condivida o meno è poi affar mio.

Un suggerimento amichevole al dottor Alessio Pracanica. La faziosità deborda dai sui scritti e questo non li rende gradevoli a prescindere dal merito.

Merito, in genere, non da poco.

---Masaniello, pescatore e contrabbandiere che nella meta' del seicento si pose a capo di una rivolta di popolo in quel di Napoli divenendone, poi, capitano generale. Da popolano doc fini', per lotte intestine, sotto una nutrita scarica di schioppettate che lo tolsero di scena. Luigi Di Maio pescatore non è' e non è noto cosa altro sia o sia stato, ma agitator di popolo ed esperto contrabbandiere di certo lo e' ove nel contrabbando si includa anche lo spaccio di panzane, di menzogne, di falsità. Nel Tg di oggi, da iena speculando sul disastro di Genova, Di Maio ha affermato essere egli ed i suoi, gli unici governanti a non aver preso i sodi dalla famiglia Benetton cui si riconduce la gestione del tratto autostradale ove insisteva il ponte crollato. Cosi' affermando esser questa la ragione del disastro. Iena. Se Di Maio ha prove, o indizi seri, sulla elargizione di denaro a politici vari, si rivolga alla Procura della Repubblica e ne attenda gli accertamenti. Se non ne ha, taccia. Non aizzi il popolo diffondendo quelle che il Codice Penale definisce notizie false e tendenziose, atte a turbare l'ordine pubblico. E che lo siano e' un dato, posto che il popolo, quando si parla di potere o di denaro altrui, bue e' e bue resta. A prescindere.

 

Popolo&Democrazia 

La democrazia, il popolo, votando, ha scelto. Sulla scorta di tale affermazione si legittima chiunque. Peccato che nazismo e fascismo siano stati, come suol dirsi, liberamente eletti, contrariamente al comunismo che di tale irrilevante formalita' ha sempre fatto a meno.

Intendo dire, ma mi appare chiaro, che il voto non equivale ad esercizio della democrazia. Aristotele, che non cito avendolo gia' fatto decine di volte, docet.

La legge, ma è la legge!. Quante volte ci hanno propinato tale affermazione dimenticando volutamente che, ad esempio, le leggi razziali erano legge, che nella Germania nazista prigionieri russi, gay, ebrei, finivano nei forni per legge. Son soltanto esempi estremi, ma proponete alla vostra attenzione quanti provvedimenti per così dire legislativi attentino alla vostra liberta' ed indipendenza.

Fatto si è che democrazia e legge ben possono divenire tirannia. Ed a prescindere dalla perennemente invocata Costituzione della quale posso apprezzare alcuni dettagli tecnici, ma della quale ampiamente me ne frego a fronte di quella fonte del diritto che è il diritto naturale per il quale un assassinio e' un assassinio anche se vittima è' un nascituro, che papà e mamma sono un maschio è una femmina, che un culattone è un culattone tranne l' esser gay se il proprio status vien vissuto con discrezione e senza particolari pretese. E potrei ovviamente continuare.

Ma il punto sta nelle conclusioni. Alla tirannia è llecito opporsi con ogni mezzo. Può cosi' farsi fuori il tiranno compiendo giustizia, sia esso governante o giudice. E per tutti costoro dovrebbe valete una norma: l' esser tiranni è un dato, ma l'apparir tiranno è anche esso un dato.

Esseri inutili

Una notizia, non di oggi in verità'. L' ingegnere che in quel di Pisa o dintorni ha "dimenticato" il proprio bimbo, o bimba, in auto provocandone la morte, da carnefice sembra essere divenuto vittima. Poveretto, una persona per bene, impegnato in politica, DS, se e' accaduto a lui può' accadere a chiunque, immaginate lo stato di choc in cui si ritrova........Un corno. E si sono mobilitati psicologi, criminologi, tutti affannati a spiegare che il ritmo della moderna vita ci condiziona, ci detta ritmi ed ordini che praticamente ci svuotano, ci rendono automi. Altri hanno invocato il vuoto legislativo posto che non è prevista una norma che imponga dei seggiolini da auto dotati di sistemi d'allarme per l' ipotesi di "dimenticanza" del bimbo a bordo, cosi' come manca altro sistema che rammenti di allattare il piccolo o di dargli da bere, o da metterlo a nanna. Un mondo di pazzi, di finti pazzi, di gente che alla ricerca spasmodica di scusanti per gli altri in fondo è solo alla ricerca la scusanze per la propria inutile, inconcludente, irresponsabile esistenza in vita. L' ingegnere di cui sopra, per quel che mi concerne, e' soltanto un irresponsabile, un imbecille, un essere dannoso a se' -cosa di cui mi importa poco o nulla- ed al prossimo. Nella specie ad un piccolo di poco più' di un anno. E voglio credere che questo piccolo, dall' al di la' voglia maledire quell'imbecille. O che l'imbecille abbia la decenza di buttarsi giù' da un sesto piano. E la giustizia, i giudici? Ma fatemi il favore. Udite anche nei Tg di oggi del Generale Mori. Questi, a catafottersi dal sesto piano non ci pensano proprio.

Una questione delicata

Ho oggi riesumato, alla ricerca di atti o deposizioni che potessero tornarmi utili in un giudizio da poco affidatomi, il fascicolo relativo ad un vecchio procedimento penale. E mi è sovvenuto uno dei testimoni escussi in quel procedimento. Un gay. Persona composta, attenta, decisa a fronte delle contestazioni del pubblico ministero. E cosi', di pensiero in pensiero, mi è' sopravvenuta anche una coppia gay che gestiva una boutique nella nostra via Garibaldi. Gradevolissimi non soltanto nel lavoro, ma anche nella frequentazione. Ed ancora. A Parigi, un dopo cena in casa di un noto architetto svizzero-pugliese, ospite un nutrito gruppo di orchestrali dell'Opera di Parigi, alcuni dei quali gay. Raramente ho trascorso delle ore più' piacevoli stando semplicemente ad ascoltare. All' evidenza nulla ho nei confronti dei gay. La porto e come, invece, nei confronti di checche, froci ed affini. Chi non comprendesse la ragione, e la differenza, se ne faccia pure una ragione. Ma il punto, per me, non è' questo ed è una questione delicata. Pensando ad una coppia non mi riesce di non pensare ad effusioni reciproche, a baci ed abbracci, a rapporti tanto intimi che più' intimi non si può'. Bene è' qui', all'immagine di un gay in congiunzione carnale con altro gay, che il conto non mi torna più'.

Agriturismo verità

Leggo. Nella Provincia autonoma di Trento, per fregiarsi del titolo di "agriturismo" occorre per legge, che l'azienda serva pietanze con un 30 per cento di prodotti propri, sia animali che vegetali; per un 50 per cento di prodotti certificati "trentini " ; per il resto, libero. Per favore, agriturismi nostrani, chiamatevi "trattoria rustica", "alla campagnola" , ac similia. Siate seri, o meglio, non siate farabutti. No chiamatevi agriturismi se non rispondete a quei parametri. Per inciso. Amo trascorrere le mie vacanze in Trentino,  a Milano, nella foresta nera, a Monaco di Baviera. Perché'? 

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