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Dettagli...

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di Pina Cincotta Mandarano

A Panarea mi hanno insegnato che il cliente va rispettato. Hanno anche cercato di spiegarmi che noi isolani eoliani siamo i migliori clienti del Comune di Lipari, dal quale dobbiamo avere sempre rispetto. Questo perché paghiamo, spesso anticipatamente, tutti i servizi. Anche quelli che non abbiamo o ci vengono forniti in modo approssimativo. Tutto questo i politici lo sanno ma fanno finta di non capirlo. Tutti siamo costretti a pagare molto per avere pochissimo. Quasi niente. E perché?

LE RICETTE DI PINA CHE FANNO LECCARE I BAFFI

=== primi piatti ===
GNOCCHETTI ALLA CONTADINA
Ingredienti per 4 persone: 600 gr di farina, 4-5 uova, sale e acqua q.b.
Per il condimento: carne per ragù gr. 250, carne tritata gr.200, pecorino grattugiato gr.100.
Preparazione:Impastare la farina con le uova, il sale e l’acqua. Lavorare bene l’impasto e formare degli gnocchetti usando il “pettine” o una forchetta. Lessare gli gnocchi e condire con il ragù precedentemente preparato e con il pecorino grattugiato.

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A Panarea tutti desiderano domandare qualche cosa. Un mare di perché che sono senza risposta perché chi dovrebbe non sa cosa dire e soprattutto cosa fare. Così diventa colpa degli isolani che non sanno farsi rispettare perché non sanno chiedere ed ottenere. Rischiamo di passare per lagnosi solo perché siamo in pochi a pagare le tasse. Prima domanda. Quale gettito fiscale arriva da Panarea al Comune di Lipari?

=== primi piatti ===
RIGATONI AL CAPPERO
Ingredienti: 1/2 kg di rigatoni, 1/2 kg di pomodori maturi, 50 gr di capperi, 100 gr burro, 1/2 cipolla, 50 gr di pecorino romano grattuggiato, basilico, sale
Preparazione: tagliare la cipolla a fettine sottili e farla dorare nel burro; dopo mettere i capperi, lasciarli insaporire un poco e poi aggiungere i pomodori tagliati a fettine circolari. Far cuocere questa salsa per mezz'ora circa, facendo attenzione che non diventi troppo densa. Lessare i rigatoni, scolarli al dente, condirli con la salsa, aggiungere il basilico e il pecorino romano.

Quando le mareggiate portano alghe, scogli, sassi e altro sul molo, vedo anno dopo anno come cambia il tipo di materiale trasportato dai marosi. Ma anche a Panarea le mareggiate servono. Disinfettano e puliscono. La natura cerca sempre di gestirsi da sola in modo naturale finché avrà le forze per farlo. Spesso queste giornate di tempesta sono i nostri disinfettanti perché se aspettiamo l'aiuto degli enti pubblici perdiamo pure la nostra speranza, eterna compagna di vita.

=== antipasti ===
BROCCOLI ALLA PASTELLA
Ingredienti: Broccoli Kg 1.500, farina gr 500, lievito di birra gr 50, olio, sale.
Preparazione: Tagliare i broccoli (o cavolfiori) a pezzetti e lessateli in abbondante acqua salata. Scolateli.Preparate intanto una pastella con la farina, il lievito sciolto in acqua tiepida, un pizzico di sale e lavoratela a lungo finché non sia morbida e ben sciolta. Lasciate lievitare per circa un’ora in luogo riparato. Passate i pezzetti di broccoli nella pastella, prendeteli con un cucchiaio e versateli in un tegamino d’ olio bollente, in modo che la pastella avvolga bene ogni parte del broccolo. Serviteli caldi.

A Panarea si dice che la nuova campagna elettorale è già partita. Arrivano segnali di una quantità di opere pubbliche senza precedenti nella storia delle Eolie. Un campagna elettorale eoliana iniziata con grande anticipo. Ancora prima di capire che fine hanno fatto i partiti nazionali che sono sostituiti da sigle che non riportano più a niente. Adesso che si risente il faremo questo e faremo quello, io chiedo per Panarea che cosa avete fatto e cosa farete. Non chiedo quando perché il tempo a Panarea non passa mai. Per questo siamo ai vecchi tempi con la novità che a pagare siamo sempre meno e soprattutto non pagano gli assatanati del mordi e fuggi che montano le attività per incassare e le smontano per non pagare.

=== secondi piatti ===
TACCHINO ALLO CHAMPAGNE
Ingredienti per 8 persone: un tacchino (3 kg.), 150 gr. di salsiccia, 2 tartufi, 2 bicchieri di champagne, rosmarino, salvia sale, pepe, olio,.
preparazione: sventrare e fiammeggiare il tacchino, poi lavarlo e asciugarlo. Con un coltello staccare la polpa dall’osso alle estremità della coscia, per evitare che i tendini stringano la carne ritirandosi durante la cottura. Mettere nell’interno una presa di sale, un’abbondante pizzicata di pepe, la salsiccia senza pelle, il rosmarino e la salvia. Cucinare l’apertura, adagiare il tacchino in una teglia larga, salarlo, mettere un po’ di olio e circondarlo con fiocchetti di burro. Porre la teglia in forno e far cuocere prima a fiamma vivace poi più bassa per circa un’ora. Irrorarlo con lo champagne ed unire i tartufi tagliati a fettine e continuare la cottura per circa un’ora e trenta minuti bagnando spesso il tacchino con il sugo di cottura. Al momento di servirlo eliminare la salsiccia e gli aromi.

Panarea aspetta e spera. Non bisogna essere scienziati per assumere un postino del posto alla Posta. Le parole  dicono la semplicità della soluzione. E’ mai possibile che noi che non partecipiamo alla vita elettronica dobbiamo elemosinare le nostre lettere, pacchi, raccomandate ed espressi mentre rimpinguiamo lo stato di tasse e, sottotasse e sopratasse. Viviamo in un mondo ed in un’epoca che è ancora nostra e nessuno deve necessariamente cambiarla per i propri utili o comodi che si potrebbero chiamare porci o porcini.

=== pesce ===
PESCE SPADA "ALLA PINA"
Ingredienti per 4 persone: 600 gr di pescespada, 1 kg di fave fresche, una cipolla, uno spicchio d'aglio, due gambi di sedano, mezzo bicchiere di vino bianco, due cucchiai di pecorino grattugiato, un mazzolino di prezzemolo tritato, brodo, sale q.b.
Preparazione: sgusciare le fave togliendo loro pure la pellicola, metterle in una teglia assieme alla cipolla, al sedano, al prezzemolo tritati ed a più di due tazze di brodo. Fate bollire per alcuni minuti e poi disporvi il pescespada tagliato a fette e interamente coperto di brodo. Insaporire e lasciar cuocere a fuoco lento, aggiungervi il vino e spolverare con pecorino grattugiato e prezzemolo tritato

 

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