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di Salvatore Leone

 ok Canneto al muro

A Canneto ormai c’è chi capisce e chi non capisce. Sono quelli che messi al muro devono decidere se stare di qua o di la. Per giustizia e non per convenienza. Questo è il secondo muro duro. Intanto tutto peggiora. E’ colpa del mare che rosicchia isole e case, rovinandole. Lo Stato resta a guardare. Non esiste nessun studio di fattibilità per salvare i litorali. Solo opere faraoniche il cui costo progettuale spesso costa più dei lavori e si rimorchia i lavori. Il motto è: “bisogna distruggere quello che esiste per ricostruirlo con nuove tecniche”. Canneto ha l'unica opera ben costruita. Il famoso muraglione del lungomare che serve da comoda seduta per dare le spalle al mare o alle case. Le forme arrotondate di questa barriera respingono le onde del mare. Col “mega-progetto-appalto” il muraglione non va più bene. Deve essere demolito e spostato verso il mare. C'è troppa spiaggia. Merito della colpa di un “progettoadaltotassod’ingegneriapolitica”. I seduti sul muro ripetono con coraggio che bastava poco per salvaguardare il litorale di Canneto, senza interventi drastici sulla terraferma. Tutto a mare senza nulla toccare sulla terraferma. Il “progettogratuitodelgeometraElioMollicannetaro” avrebbe recuperato tutta la barriera esistente sistemandola per tutta la lunghezza del litorale da "Uncalandra" con sopra scogliame emergente. Poi la creazione dei pettini per salvare Canneto. Opere simili esistono nelle migliori località balneari. I costi bassi e il progetto gratuito con l'opera che non crea nessun disagio a mezzi di trasporto ed abitanti perché l’intervento arriva dal mare. Ecco perché non piace. Mentre a Lipari è nato il deserto dell’isola pedonale, a Canneto si vogliono portare auto e motorini accanto ai bagnanti perché anche l’inquinamento ha bisogno di prendere il sole sulla spiaggia. Naturalmente tutto pagato.

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NOTIZIARIOEOLIE.IT

3 GENNAIO 2019

Lipari, "il mio progetto per il lungomare di Canneto. Continuo a insistere..."

 

4 GENNAIO 2019

LE INTERVISTE DE "IL NOTIZIARIO". Lipari, filo diretto con il Canada. Salvatore Cambria di Lami uno dei maggiori imprenditori edili di London. Parla anche Salvatore Agrip. Il Punto e Virgola

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"Cuocherieoliane"

A Roma dicono che le Eolie sono buone “ar dente”. Non si capisce se per i vulcani o la cucina. Alle Eolie invece dicono che le isole sono cotte e stracotte. Senza capire perché. Non c’è un giudizio dei veri specilaisti eoliani. Gli chef locali hanno cucinato in questi ultimi 70 anni di tutto per tutti. Gli chef eoliani sono ormai la vera intelligenza del posto che gode rispetto e devono ottenere una visibilità di prestigio. Cannavacciulo, dice qualche cuoco isolano, dovrebbe essere nominato eoliano onorario perché ancora non si è visto da queste parti. Cuoche e cuochi pronti almeno per cucinare a puntino le Eolie dove c’è pane per i denti. Una cuocheria, con angolo nacatoleria, su cui accendere i fuochi per un buon partito politico.

Befa...nata eoliana

 Gli eoliani hanno spesso facce larghe e cervello fino. Per questo i loro visi sono delle paciose maschere dell'ottimismo. Il popolo eoliano e un + aggiunto alla vita dal sapore avventuroso. Essere ricchi di marinerie per la pesca&turismo sono quel lavoro a miglio 0 che frutta una presenza forte nel mondo politico con l'occhio e la tasca all'Europa. E' quel bel tanto che diventa anche ecologia assistita. La vita alla fine o all’inizio è sempre una befa…nata!

L'insaziabile

Quale vantaggio ha Salvini nel farsi vedere che va avanti a pane e Nutella? Forse é un messaggio ancora d'amore per la sua ex bella che in tv fa cucina? Oppure é un messaggio agli elettori del nord per dire che consuma un prodotto della provincia di Cuneo come la sua ex bella. Sicuramente il pane con la Nutella Lega bene. Certo che ultimamente Salvini mangia troppo. Di tutto e di più. Come mai fra pranzi e cene ci sono tutte queste colazioni e merende? C'è chi parla di insaziabilità politica.

 Nostradamus dei Balcani

Il mondo ha scoperto una maga speciale che dalla misteriosa Bulgaria aveva previsto, in passato, il futuro anche dei grandi uomini. Baba Vanga, dopo 22 anni dalla sua morte ha profetizzato anche che Putin subirà un attentato e Trump diventerà sordo mentre un enorme tsunami colpirà l’Asia e un meteorite cadrà in Russia. Vangelina Pandeva Gushterova nata nel 1911 e morta nel 1996, diventata cieca dopo un temporale, è una figurata molto venerata. Conosciuta come la “Nostradamus dei Balcani”, ancora nel 1979 parlò di eventi collegabili alla fine dell’Unione sovietica (“Tutto si scioglierà, come il ghiaccio, e solo uno non sarà toccato, Vladimir, la sua gloria, la gloria di Russia”) e predisse che “due uccelli di ferro” avrebbero attaccato gli Usa, in una visione che in qualche modo divenne realtà con gli attacchi alle Torri Gemelle. Poi parlò del matrimonio di fuoco fra fratelli vulcani siciliani. Tanto è avvenuto, il resto avverrà?

Mattallo

Si cerca ancora l'inserimento di terzi fra il discorso di Mattarella e il controdiscorso di Grillo. Una maschera umana il primo, una maschera “burqata” il secondo. Parole tradizionali il presidente, parole epocali il comico-politico. Entrambi hanno lasciato il segno. Uno nell'anima e l'altro nel corpo. Sempre per far colpo nell attesa condividere le colpe di chi vuole segnare, come spartitraffico politico, un territorio con i confini a perdere. Prima del grande evento che l'Europa ha già scritto.

Governo taglia e cuci

L’attuale governo ha ordinato con le auto blu anche le forbici dello stesso colore. Deve creare un pattuglione di tagliatori di sprechi per razionalizzare le spese inutili e non per fare le spese utili. Il gruppo si chiamerà "Mani di forbice". Dopo le scosse dell’Etna, il governo è pronto a dare uno scossone all'Italia. La priorità, per i prossimi 180 giorni, sarà l'azione legislativa per il taglio del numero dei parlamentari. Bisogna rendere più lineare il mercato del lavoro. Intanto partono le nuove assunzioni per una struttura di 300 persone per la progettazione di beni ed edifici pubblici. Magari a chiamata diretta, col modo più artigianale di una volta, per cucire con il passato.

Tasse di casa nostra

Finalmente un governo con idee chiare e precise. Diverse dal solito. Un governo che sa cosa tassare. Finalmente arriva una nuova tassa. Sulla casa. Idea unica e geniale. Frutto di qualche mente politica fuori dal coro e dal …comune. Una scienza esatta di qualche economista che si sarà laureato in 4 mesi e magari avrà anche insegnato in lingua burunguese. Questa bella novità arriva nel giusto momento per il mercato immobiliare. Rispolvera la voglia di andare di corsa a versare questo contributo che non ha uguali nel mondo della scienza economica. C’è sempre più voglia di sentirsi a casa in questo stato italiano che trasforma i proprietari di immobili come i più colpiti per gli inevitabili rincari dell'Irap, delle imposte Imu/Tasi e delle addizionali Irpef . E’ il via libera ai Comuni per aumentare ancora la sua parte più odiosa, quella di tipo patrimoniale. Buon 2019 e tante belle cose di casa nostra.

Asfaltare il mare eoliano

C’è un folle bisogno di coltivare la memoria storica. Se non si conosce il passato delle Eolie non si capisce il presente né si può prevedere il futuro. Il passato eoliano ha lasciato la sensibilità e il tatto oltre alle spruzzate di fresca allegria. Se a Roma vogliono asfaltare il Tevere per snellire il traffico perché alle Eolie non si può asfaltare il mare? Magari potrà essere il mega progetto del futuro per le amministrazioni comunali che verranno. C’è tutto il tempo di nominare qualche altra commissione da 500 mila euro per scegliere nuovi soci. Intanto Condotte è andata. Come il 2018. Auguri per una nuova annata.

"Briautorità"

Ormai la politica italiana li ha provati tutti. Meno uno. L’uno è Flavio Briatore, l’uomo che definì la politica l’arte della trattativa con l’Italia ferma ai box con l’acceleratore della crescita ancora inceppato. Alle sue residenze di Montecarlo, Gran Bretagna e Dubai dovrebbe aggiungere Roma come città politica.Tutti lo vedrebbero bene come ministro al turismo e non all’agricoltura, anche se da geometra iniziò a progettare stalle in quel di Cuneo. Briatore dice:” Berlusconi cerca il delfino e pesca solo sardine. I tempi del “One man band” sono finiti. Serve un team efficace prima di passare alla dittatura democratica. Intanto i francesi sul turismo hanno abbassato l'Iva, e l’Italia riproduce le tasse sulle auto di lusso, il vecchio vizio di criminalizzare la ricchezza. Il mangiare e bere italiano è il migliore al mondo ma bisogna mettere fuori il turismo in ciabatte”. Alle Eolie hanno ragione a volere i turisti col mocassino. Fatto a mano però.

Pronti via. Si parte

L’Italia vede avanzare la nuova fase dell’emigrazione. Non una fuga semplice di cervelli ma una fase dinamica. I giovani di età fra i 19 e 35 anni. Laureati, di cui Il 45 per cento donne. Adesso a partire sono in maggioranza quelli del nord Italia. In Italia arrivano i barconi mentre le scialuppe degli italiani partono. Nel 2016, ben 2000 fra medici e infermieri hanno preso la via del Regno Unito. Un capitale umano sperperato. Negli ultimi 10 anni quasi 1 milione e mezzo di persone hanno abbandonato l’Italia che torna ai primi posti nella classifica delle popolazioni che abbandonano la madre patria che fa finta di non vedere. Anche perché chi parte non ha più la valigia di cartone. La lascia a chi resta.

Impepata di calcio

Mentre il povero governo della povera Italia aspetta i risultati per il sudato lavoro, gli italiani dopo le tante impepate di cozze col cacio si sono buttati sulle partite di calcio che ormai sono più impepate delle cozze. Cozze al cacio e calcio cozzato vanno a braccetto, fanno parte dello stesso sistema di vita. Sempre una questione di pelle: bianca-nera. Sempre un solo difetto. Si prendono sul serio senza capire ancora la differenza. All’Inter oltre a Marotta c’è maretta, per i tifosi juventini prima e quelli interisti oggi. Le cozze col cacio sono un caso, uno stile, una scelta?

Panettone, pandoro e cassata

Visto che farina, canditi, uova surgelate e lievito arrivano dall'estero, prima o poi la produzione dei panettoni sarà delocalizzata. Intanto nasce il razzismo fra il pandoro e il panettone per restituire alle origini il famoso “panxfocaccia”. Il Ministro della Sanità, che è siciliana 100x100, ha ragione quando dice che “Il pandoro è senz'anima, meglio il panettone”. Peccato che non abbia tirato in ballo la cassata “trinacrese”. Così il panettone sta ai grillini come il pandoro sta al Pd. Parole e sapori di Giulia Grillo, catanese e messinese. Da domani donne e dolci dei partiti tuoi.

Calce e martello

Molti eoliani non si sono mai interessati di politica. Spesso per il desolante panorama che circonda le Eolie, per non dire tutta la Regione e la Nazione. Anche se chi non fa politica smena dei soldi, perde tempo e acquisita inimicizie per onestà e sincerità. Però si salva onore e dignità. Le pagine politiche e le notizie di cronaca anche questo riassumono. Tante lamentele e poche soluzioni. Molti continuano a tettare finché la vacca morirà di stenti. L’epoca dei super finti manager plurilaureati e multimasterizzati con caviale, champagne e linguaggio forbito ed aulico hanno regalato questa situazione. Forse è l’ora di lasciare spazio alle categorie come idraulici, muratori, fabbri e simili. Gente con i calli alle mani che hanno ricostruito l’Italia con calce e martello.

Fra uccelli, cantanti e politici

Il fatto che l'amato Jovanotti non puo concertare sulla spiaggia di Ladispoli non é una colpa del Lipu. Non si vuole danneggiare l'ambiente ed impoverire il volo degli uccelli mentre le dune verrebbero coperte e distrutte dal palco. Così tutti i beach party sono a rischio. Ma perché serve un palco per i cantanti che urlano? Forse perché anche i politici hanno sempre bisogno di un palco, ma in quel caso gli uccelli di piazza non soffrono. Anzi volano bassi e dal becco si può anche vedere il bigliettino col Buon Natale.

Portate di Natale

Cosa hanno in comune gli abitanti di Alicudi, Filicudi e Ginostra? L'assenza di interminabilità dei lavori per i relativi porti. Questo perché? E’ accaduto o accade o peggio ancora accadrà ancora anche per altro. Tutto facilmente capibile. Si puo' pensare che sono finiti i soldi. Effettivamente é così. Tanti si chiedono, dopo tanti anni, dove sono finiti. Altri invece chiedono perché é sempre la stessa la stessa fine. Ci sarà un fine. Domani é Natale e si continua a mangiare…con queste portate.

L'ecobonus di Babbo e di Natale

Nel periodo di maggior numero di feste dell’anno, l’Italia quasi tutta, si chiede chi è Babbo e chi è Natale fra Di Maio e Salvini. Il tira e molla tra Italia e Ue è esattamente lo stesso che c’è fra grillini e leghisti. Nessun dorma e nessun molli sui numeri più da tombola e ceci che da certezze ed euro. Le risorse sono solo l’ultimo accessorio al grido di cosa piace all'Italia che non piace. L’ecobonus è il miglior augurio per essere più buoni per Babbo e per Natale nel segno della manovra del popolo che non gradisce sconfitte ulteriori. L’oratoria sciorinata, minuto dopo minuto, “ammuccia” il pacco di Natale perché il Babbo è già confezionato.

Un mare di plastica

La plastica non avrà mai fine. Si può differenziare come si vuole ma sempre danni procurerà. Ormai rientra nella catena alimentare sotto forma di microplastiche dopo aver superato i filtri anche dei migliori depuratori, che comunque non sono concepiti per il trattamento di queste fibre. Una continua microscopica minaccia per la salute e per gli ecosistemi. Milioni di particelle sintentiche fuoriescono quotidianamente dagli impianti, e vengono in parte poi sparsi nei campi come fertilizzanti. Nelle acque prodotte quotidianamente dai depuratori si trovano centinaia di milioni di microplastiche, mentre nei fanghi si sale a diversi miliardi. Le plastiche, macro o micro finiscono in mare come cibo per i pesci.

Dalla Ferrero alla Ferrari

La Ferrero è come la Ferrari. Due aziende italiane con sede fiscale all’estero. Entrambe hanno dei buonissimi prodotti. Di largo consumo una e di nicchia l’altra. Gli inglesi sono molto invidiosi per questi successi e naturalmente ogni occasione è buona per denigrare. Dopo la Nutella, accusata di contenere una quantità eccessiva di zuccheri e olio di palma, tocca alle praline Rocher definite non ecologiche. Perché l’89% della confezione in box è a base di plastica e alluminio e quindi di difficile smaltimento. Gli inglesi accusano che il 42% di queste delizie riguarda l'incartamento. Il matrimonio fra cacao e granella non basta più ad addolcire il Natale neanche se arriva in Ferrari.

Felicità paurosa

Chi ha paura della felicità? Per alzata di mano o di mancato ridere c’è un disagio o una patologia per uno stato d’animo della generazione dell’apparire. Colpa o merito di una bambina minorenne e di un pianoforte messi insieme in una trasmissione televisiva di grande ascolto. C’è un mondo di gioventù con l’anima pesante. Credono di sfigurare nei social veri diavoli dell’epoca attuale. Li si nasconde la felicità che quando compare si consuma in fretta o peggio ancora trasforma le occasioni d’incontro per la felicità in perdita di tempo. Ma non si può essere tristi 1000 volte per avere il terrore di essere quasi felici una volta.

Voti per lavoratori

Gli attuali parlamentari di Palazzo Madama e Transatlantico prima del suono della campanella sono pronti alla fuga, con i moderni zaini sulle spalle. Scappano verso stazioni e aeroporti. Sembrano allergici al lavoro. In 100 giorni hanno lavorato per circa 50 minuti al giorno ma per alcuni bisogna togliere il tempo di andata in bagno per bisogni fisiologici e sessuali oltre i 35 giorni di meritate ferie. Il cambiamento deve ancora iniziare che è già finito.

Eccesso di sesso al cesso

Montecitorio è anche una camera da letto in bagno. Gli incontri amorosi fra politici di diversi partiti da una spinta d’amore al governo pronto sempre ad accoppiamenti evoluti. Dopo la storia tra la grillina e il leghista, l’aria è più frizzante alla Camera già natalizia. Dopo la calda grillina colta in flagrante con un leghista nel bagno, ancora un’altra giovane grillina è stata scoperta in accoppiamento con un principe azzurro e non leghista. Sembra un ottimo partito si sussurra fra il tiro dello sciacquone e l’aria che esce durante le sedute da wc del quarto piano. I particolari sono nella mente dei guardoni che fanno la fila per occupare il buco della serratura. Il sesso in Camera ormai è al cesso.

Essere Eoliani...

Essere eoliani quasi sempre é una formula di vita farcita di sacrifici maggiori di quelli richiesti ai normali italiani. Il sole e il mare che gli eoliani si gustano e si leccano, in alcuni periodi dell'anno, vengono pagati a caro prezzo. Dal carburante alla sanità, dai trasporti alla giustizia, dai porti e approdi pubblici e privati fino all'utilizzo delle spiagge, dalla sosta automobilistica all'istruzione, dai vincoli territoriali alla sicurezza. Tutto questo incide sulla formazione culturale degli isolani che devono ancora capire i vantaggi di essere eoliani di nome e di fatto.

Un calcio di pomice e ossidiana

A furia di guardare pomice e ossidiana tantissimi liparoti sono diventati, giustamente, bianconeri. Involontariamente non si può dire. L’eccesso di vittorie dell’unica proprietà societaria italiana rimasta alla famiglia Agnelli fa notare come si può vincere anche senza rubare. La Juve non é forte, é fortissima. Vince che é un piacere e siccome non piace a nessuno perdere, tutti a tifare pomice ed ossidiana nell’attesa del caolino o capitolino.

 Viva lo Squatty Potty

Fimo a ieri pestarla era un portafortuna indipendentemente dall’odore e colore. Oggi è maggiormente apprezzata e fa tendenza anche usando lo Squatty Potty, meglio conosciuto come sgabellino in plastica bianca alto 18 centimetri su cui appoggiare i piedi mentre si è impegnati nell'atto dell' evacuazione, con una curvatura che permette di incastrarlo perfettamente alla base del water. In futuro magari sarà costruito in muratura e piastrellato a piacimento. E’ la fine della stitichezza e forse anche delle emorroidi. Con meno di 25 euro si può includere anche un profumatore alla pressione dei piedi.

"Sassi&Mazzacani"

La città dei sassi, capitale europea della cultura nel 2019, non vuole più turisti all’interno delle proprie mura. Il sindaco materano ha spiegato come “l’afflusso di curiosi, con in mano macchine fotografiche per catturare le bellezze antiche di una delle cittadine con più appeal d’Italia stia facendo svanire l’anima della storia antica di Matera. Non vogliamo turisti. Non vogliamo essere occupati dai turisti. Questa città ha un’anima preistorica e ce la stanno spengendo. Matera ai materani e basta”. Il giorno che un sindaco eoliano si unisce al sindaco dei massi ci sarà l’arcipelago dei mazzacani.

Eolie, Patrimonio di zoccoli

Dopo i muri a secco, pizza e raggae, all'Unesco non resta che promuovere gli zoccoli come Patrimonio dell'Umanità. Gli zoccoli usati fino a qualche tempo fa dagli eoliani erano tutto in uno. Durezza, pizza e musica. In funzione di chi li calzava si capiva subito , senza guardare la faccia chi era l’indossatore, rumoroso ma allettante. Era un modo anche per richiamare l’affaccio dell’innamorata/o. Poi la civiltà moderna li stostituì con l’infradito e così si perse la musica e avanzò la plastica.

La politica del pesce

Il Giappone ha iniziato copiando i prodotti altrui. Mandava in giro il suo popolo a fotografare. Oggi riesce a far risorgere anche i pesci congelati. Li riporta in vita scongelandoli in acqua calda. Il fu pesce, dopo un paio di secondi, inizia a muoversi e a sbattere la coda, poi prende a dimenarsi con tutto il corpo. Pochi sapevano che i pesci possono sopravvivere a questo tipo di freddo glaciale perché contengono proteine "antigelo" nel sangue. In Italia si pensa di sperimentare con qualche politico. Ma al contrario. Basta promettergli, dopo la surgelazione, la risurrezione.

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