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di Pina Cincotta Mandarano

Il mondo eoliano d'esportazione ha sempre annoverato donne e uomini di successo che sono andati fuori dall'arcipelago per lavoro. Tutti hanno cercato la propria strada per chiamata diretta o indiretta, molti quelli che si sono buttati all'avventura. Tutti hanno raccolto i frutti per la loro decisione. “Anche se partire è come morire”. Nessuno si é mai pentito di queste scelte. E' il territorio che ha pagato questa perdita di donne e uomini che nelle isole con la loro presenza avrebbero potuto dare più richezza sotto ogni punto di vista e di veduta.

LE RICETTE DI PINA CHE FANNO LECCARE I BAFFI

=== pesce ===
PESCE SPADA "ALLA PINA"
Ingredienti per 4 persone: 600 gr di pescespada, 1 kg di fave fresche, una cipolla, uno spicchio d’aglio, due gambi di sedano, mezzo bicchiere di vino bianco, due cucchiai di pecorino grattugiato, un mazzolino di prezzemolo tritato, brodo, sale q.b.
Preparazione: sgusciare le fave togliendo loro pure la pellicola, metterle in una teglia assieme alla cipolla, al sedano, al prezzemolo tritati ed a più di due tazze di brodo. Fate bollire per alcuni minuti e poi disporvi il pescespada tagliato a fette e interamente coperto di brodo. Insaporire e lasciar cuocere a fuoco lento, aggiungervi il vino e spolverare con pecorino grattugiato e prezzemolo tritato. Pina

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Le stagioni passano ma i politici restano con la loro mentalità di non vedere o vedere quello che vogliono e quando vogliono. Non é possibile. Prendiamo Lipari, fra Canneto e Pianoconte non si vuole vedere cosa succede. Questo non é buono per tanti motivi. Compreso il fatto che non si fa il bene della comunità e del territorio. Non arriva nessun tipo di segnale per una certa ripartenza, salvo avere un comune che sta soffocando di debiti e tutti guardano e non hanno il coraggio di chiedere aiuto. Perché anche per fare questo serve umiltà.

=== pesce ===
CALAMARI E SEPPIE ALLA PANARILLESE
Ingredienti:: 500 gr. di calamari, 500 gr. di seppioline, 500 gr. di pomodori maturi, 3 acciughe sott’olio, 3 spicchi d’aglio, mezzo bicchiere di vino bianco, prezzemolo, peperoncino, olio, sale. Preparazione:: pulite le seppioline e i calamari e tagliateli a pezzetti. A parte soffriggete gli spicchi d’aglio a pezzetti con un trito di prezzemolo e un po’ di peperoncino. Mettete nel tegame i calamari e le seppioline, lasciate rosolare per un paio di minuti e sfumate con il vino. Aggiungete i pomodori spellati e a pezzetti, le acciughe sciolte nell’olio, condite con sale, allungate con acqua e lasciate cuocere a tegame coperto per circa mezz’ora.

Una persona come me che vive a Panarea da una vita e che insieme all'Isola ha vissuto qui i passaggi dal bianco e nero a tutti i colori compresi i ritocchi, si accorge che l'isola di Salina ha una marcia in più delle altre 6 cugine. I tre comuni di Salina, mai insieme, ma ciascuno per la propria strada non si fanno mancare niente, consumano il territorio come vogliono ed in base ai propri desideri. Gli abitanti sono felici e contenti come nelle belle favole e battono sempre le mani. Senza un lamento e un commento. Quasi una vita da fantasmi senza sangue e col signorsì in mano senza scomporsi.

=== pesce ===
POMODORO RIPIENO DI PESCE
Ingredienti per 8 persone: 16 pomodori, gr. 50 di burro, sale. Per il ripieno: gr. 40 di polpa di pesce fresco, gr. 100 di burro, sale, pepe, cipolla, sedano, 2 uova, due tazzine da the di mollica di pane fresca sminuzzata.

Preparazione: lavare e asciugare i pomodori, toglierne un coperchietto e svuotarli. Farli scolare. Per il ripieno: scaldare in un tegamino gr.50 di burro, mettervi il pesce e cuocerlo dieci minuti, poi pulirlo e sminuzzarlo. Rimettere il tegamino sul fuoco con un altro po’ di burro e quando è bollente unirvi la cipolla e il sedano tritati, condirli con sale e pepe e cuocere il soffritto a calore moderato per circa dieci minuti. Unire poi il pesce sminuzzato e lasciarlo insaporire. Fuori dal fuoco aggiungere la mollica e le uova sbattute. Riempire i pomodori, mettervi un po’ di burro e disporli in una pirofila unta di burro. Cuocerli a forno moderato per 40 minuti.

A Panarea ci sono momenti in cui la tempesta diventa bellissima. Perché mostra la forza di resistenza della più piccola isola delle Eolie anche se è una delle più ricche sotto ogni aspetto. Il turismo di Panarea si é sempre basato sulla gente col portafoglio a mantice. Ma i tempi cambiano ed i ricchi vogliono stare coi poveri, confondersi con loro e cercare di far apparire i poveri…ricchi. Tutto questo crea vantaggi sottovalutati. Bisogna solo capire chi paga. Solo la politica può risponderci avendola pagata anticipatamente.

=== secondi piatti ===
CAPRETTO ALLE OLIVE
Ingredienti (4-6 persone): 1 Kg di capretto a pezzi, 3 dl di vino rosso, 3 cucchiai di olio extra-vergine d’ oliva, 200 gr. di olive nere snocciolate e tagliate in 4 pezzi, sale e pepe.
Preparazione: adagiare i pezzi di capretto in un recipiente di coccio, irrorarli con l’ olio, salare, pepare e distribuirvi sopra le olive. Cuocere nel forno a 180-200 gradi per un’ ora o poco meno rigirando ogni tanto i pezzi e bagnandoli con il vino.

A Panarea mi dicono di chiamare desaparesida la famosa tassa di sbarco che i 3 comuni eoliani vogliono per fare poi quello che vogliono. Forse fa bene Leni a non volerla per evitare di spendere gli incassi secondo le regole politiche e non secondo le regole per le quali si fa pagare ai forestieri in visita alle Eolie. I 2 comuni di Salina addirittura oltre a tacere su come usano i soldi della tassa non dicono neanche quanto incassano. Come diciamo noi in cucina: "dalla padella alla brace". "Annamo bene, annamo" direbbe sora Lella.

=== pesce ===
PASTICCIO DI SARDE
Ingredienti: 300 gr di sarde, 50 gr di farina, un ciuffo di prezzemolo, un misurino di olio, sei uova, un limone, sale, pepe, latte 
Preparazione: spinare le sarde e metterle a marinare nel succo di limone per non meno di due ore. In una terrina a parte rompere le uova, aggiungere la farina, il sale, il pepe, il latte ed il prezzemolo tritato ed amalgamare il tutto. Unire le sarde e gettare il composto in una padella con olio caldo. Far dorare le due parti e servire.

L’impressione mia è che le Eolie sono molto sporche anche a mare. Sia nel fondo che in superficie. Non passa giorno che associazioni, organizzazioni nazionali e straniere, studenti, politici con elettori al seguito, subacquei e pescatori artigianali pubblicano fotografie con neri sacchi di plastica pieni di ogni rifiuto speciale e non, oltre ai classici galleggianti di plastica. Se il recuperato è circa il 5% di quello buttato a mare o perso, la restante parte chi dovrà recuperarla?

sugo alla pescatora

Ingredienti:: 200 gr. di vongole, 200 gr. di cozze, 200 gr. di gamberoni, 8 capesante, 3 pomodori maturi, 1 spicchio d’aglio, erba cipollina, prezzemolo, 1 peperoncino, 2 cucchiai d’olio extravergine d’oliva, sale. Preparazione:: pulite con cura i diversi tipi di pesce; fate aprire su fuoco vivace cozze e vongole, scolatele con una schiumarola e filtrate il liquido che sarà rimasto sul fondo della padella.

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