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Dettagli...

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di Pina Cincotta Mandarano

A Panarea sia quando c'é tanto sole o tante nuvole, c'è sempre quel paradiso apprezzato sia dal famoso turismo di qualità che da quello di quantità. Solo il trattamento che viene riservato dagli ospiti dell'isola è diverso. Per la qualità bastano pochi cestini di rifiuti, per la quantità non bastano camion, cassoni e cassonetti per i rifiuti. Purtroppo noi isolani non siamo in grado di scegliere la qualità dei nostri clienti. Vuol dire che ci meritiamo questo per colpa degli altri che non vivono a Panarea.

Ricette di Pina che fanno leccare i baffi

=== dolci-dessert ===
SFINCI DI RISU 
Ingredienti : 1 kg. di riso, 0,500 l. di latte, 400 gr. di zucchero, facoltativo cannella e miele a fine cottura.
Preparazione: si fa cuocere il riso la sera precedente in modo tale da venire una pasta omogenea. L’indomani si impasta con il latte e lo zucchero, quindi si friggono in olio bollente prendendo il composto a cucchiaiate. Appena fredde, spolverizzarle con zucchero e cannella o passarli nel miele precedentemente fuso.

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Le promesse dei politici di ogni genere e tipo anche a Panarea hanno le gambe corte ed il naso lungo. L’unica vera grande promessa mantenuta che sta salvando il Comune di Lipari dal baratro economico è stata siglata proprio a Panarea. Fu il patto per la tassa di sbarco, che grazie ad un senatore, amante dell’isola e preso in mezzo da associazioni e politici di giornata, si lasciò scappare l’impegno. Promessa mantenuta. Nell’impegno c’era anche come andava speso il ricavato. Noi questo ancora non lo abbiamo visto anche se è stato detto, scritto e ripetuto a voce alta.

=== primi piatti ===
Minestra di verdura e legumi
Lasciate ammollare in acqua per una notte intera 150 gr di fave secche e 150 gr di fagioli. L’indomani, in una pentola con due litri e mezzo d’acqua, fateli cuocere insieme a due cipolle, due carote, un cuore di sedano, il tutto affettato finemente. A metà cottura, unite 200 gr di cavolo verde, 200 gr di indivia e 200 gr di lattuga. Aggiustate di sale e pepe e completate la cottura. Prima di servire, condite con 3 o 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva. Volendo potete cuocere nella minestra 300 gr di riso o di pasta corta.

A Panarea, sicuramente con l’incasso della tassa di sbarco, il comune ha sostituito le lampadine fulminate. Basta e avanza mi dicono mentre controllano di sera la luce. Dopo qualche tempo finalmente l’illuminazione di vecchia data ha le sue nuove lampadine a pavimento. Sicuramente le lampadine sostituite saranno andate nel bidone giusto per la differenziata. Perché a Panarea si fanno le cose con giusta logica. Poche ma buone. Indipendentemente dai costi e dai tempi necessari per farle.

=== primi piatti ===
TAGLIATELLE AL TONNO
Ingredienti per 4 persone: 400gr. di tagliatelle, 150 gr. di tonno sott’olio, 5 cucchiai di salsa di pomodoro, 3 acciughe sotto sale, prezzemolo tritato, aglio, sale, pepe, 6 cucchiai d’ olio d’oliva.
Preparazione: far dorare l’aglio nell’olio, aggiunger le acciughe ben lavate e deliscate facendole sciogliere mescolando. Unire il pomodoro e qualche cucchiaio d’ acqua, poi il tonno a pezzetti ed il prezzemolo. Far cuocere tutto per 10 minuti. Nel frattempo portare ad ebollizione una pentola d’acqua, salarla e mettere le tagliatelle. Quando sono pronte scolarle e condire con il sugo caldo.

Il telefono Capri-Panarea è sempre collegato. Una giovane collega di quella importante isola campana mi chiama dicendomi che ogni mondo è paese. Ma Capri e Panarea spesso vivono le stesse anomalie. Come quelle dei locali chiusi in inverno. A Capri è successo che il comune ha dato colpa ad un ingorgo burocratico che ha causato la chiusura di tutti i bar della sua mitica piazzetta. E’ avvenuto l' accavallamento del periodo di riposo da gennaio a fine marzo. Capri e Panarea sono isole dove d' inverno chiude tutto. Restano aperti i soli locali proprietà dei gestori che pagano puntualmente un mare di tasse.

=== primi piatti ===
GNOCCHI DI PATATE E MELANZANE
Ingredienti: Kg. 1,200 di patate, kg. 1,200 di melanzane, gr. 500 di farina, sale quanto basta.
Preparazione: lessate le melanzane a vapore senza la buccia e mettetele a scolare per togliere l’eccesso di acqua; lessate le patate, pelatele e passatele al setaccio. Unite alla purea le melanzane, la farina e il sale (non aggiungete acqua). Lavorate bene l’impasto e fatelo riposare per trenta minuti. Trascorso il tempo, potete ricavare gli gnocchi della misura e forma desiderata, che farete lessare in acqua lessata. Condite a piacere, con salsa di pomodoro o burro fuso, foglie di salvia e abbondante parmigiano.

La vita di Panarea scorre in silenzio fra mitiche piante grasse e amanti fra le ginestra nascoste. E' una parte dello stile ornamentale dell'isola che ha tanti isolani giardinieri senza la mano pubblica. Si dice che a Panarea il comune non ha mai piantato neanche un fico secco. Nel mio giardino ho un albero di fichi talmente dolci che ci posso zuccherate anche il caffè per gli ospiti. Io lo bevo amaro.

Salmone gratinato

1. Tritate finemente il prezzemolo con l'aglio e, a parte, sbriciolate le fette di pan carrè; mescolate tutto e aggiungete il formaggio grattugiato e l’origano.

2. Sistemate i filetti di salmone in una pirofila, unite i pomodorini tagliati a metà, spolverizzate tutto con il composto di pane e versate a filo un poco di olio di conservazione del salmone.

3. Fate gratinare in forno caldissimo per 10 minuti circa e servite subito.

 

La felicità di molti abitanti di Panarea sarebbe festeggiare Panarea. Una festa a livello internazionale con semplici momenti di gioia per aver vissuto e visitato l’isola dei sogni o del sogno grande. Panarea merita tutto questo per quello che ha dato, da e ancora può dare. Non servono molti investimenti ma avere le chiavi della vera cultura turistica che potrebbe esprimersi con tutti gli artisti del posto. Una festa al lume di candela per ricordare anche gli amanti dell’isola che non ci sono più.

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