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bpavonedi Bartolo Pavone*

Ancora oggi ogni tanto leggo sui social che qualcuno difende l'operato di questa amministrazione Giorgianni. Decido di intervenire pubblicamente ed in prima persona, anche se per me in questi anni ha parlato Alessandra Falanga segretaria del movimento Art.1 a cui appartengo, per sottolineare l'inconsistenza di una amministrazione che neanche a Natale si ricorda dei suoi concittadini.

Ricordo con quale entusiasmo il nostro gruppo, presieduto da Alessandro La Cava, si apprestava ad affrontare la campagna elettorale a supporto del candidato Giorgianni nel lontano 2012. Riunioni infinite per condividere punti per noi essenziali da inserire nel programma della coalizione. Dal reddito di cittadinanza all'autonomia energetica degli edifici pubblici, dalla sicurezza ai porti ed ai trasporti via mare e via terra, dal punto nascita alla differenziata, tutti argomenti trattati ed approfonditi ma rimasti a fare la muffa nel libro dei sogni gelosamente custodito dall'attuale primo cittadino.

Da semplice insegnante avevo provato a rendermi utile segnalando alcune iniziative utili a migliorare il comparto scuola ma anche in quelle occasioni ho sbattuto contro un muro di gomma. Quando si perde è sempre difficile digerire una sconfitta, lo è ancora di più quando crediamo di avere vinto ed invece nel tempo ci rendiamo conto che a perdere non siamo stati solo noi ma l'intera comunità.

*Componente Art 1 

La pubblicazione dei movimenti della primaria ha scosso il mondo della scuola, a causa dell'enormi anomalie che si sono riscontrate in tutta Italia. Le nostre sedi sindacali in poche ore sono state prese letteralmente d'assalto”. E' inconcepibile quanto accaduto, non si può giocare con la vita delle persone. Nè si capisce ancora come sia stato possibile che insegnanti con minore punteggio siano stati trasferiti vicino casa e quelli con maggiore siano stati mandati dall'altro capo del Paese. “A questo punto-dice il leader- è opportuno che siano chiariti i criteri adottati del cervellone informatico. E' il caso di ricordare che la maggior parte delle insegnanti sono donne e mamme, che si vedranno costrette a lasciare la famiglia per raggiungere la sede lavorativa”. “Confintesa scuola- replica il segretario generale- non accetta questo sistema sfascia famiglie. Sarebbe il caso che il Ministero si adoperasse per fare chiarezza su molti punti relativi alla mobilità, rendendo trasparenti i criteri con i quali è stato elaborato quell'algoritmo che i cervelloni elettronici hanno utilizzato per assegnare i docenti agli ambiti. “ La chiarezza è una cosa dovuta ai tanti insegnanti -aggiunge il leader del giovane sindacato- che stanno vivendo ore d'angoscia e di trepidazione. Sia fatta luce sui trasferimenti della scuola primaria con la massima urgenza, al fine di evitare di percorrere le vie del contenzioso per vedere riconosciti i propri diritti.” La segreteria generale di Confintesa scuola, in merito a tantissimi casi di anomalia riscontrati nei trasferimenti dei docenti di scuola primaria, manderà immediatamente una nota di protesta al Miur. Il Ministero deve rendere noti i criteri di assegnazione. Come mai- incalza Pavone-il punteggio non è stato rispettato. Diverse le segnalazioni pervenuteci, tra cui: • Mancato trasferimento su sede, ottenuta invece da altro docente con minor punteggio; • Docente che potendo essere soddisfatto su posto comune nel primo ambito richiesto si è ritrovato trasferito d'ufficio, su sostegno, lontanissimo dalla provincia di residenza; • Docente che pur beneficiando della precedenza per la legge 104 si è visto superare da chi era senza precedenza. Confintesa chiede, inoltre, che sia data immediata risposta, ma soprattutto che si ponga rimedio a questo pasticcio ripristinando una situazione di regolarità che sia garantita a tutti. “Occorreva- conclude il segretario generale Bartolo Pavone- maggior cura nel garantire un corretto funzionamento dl sistema che gestisce le operazioni. Non è accettabile che le persone siano costrette a percorrere le vie del contenzioso per vedere riconosciuti i propri diritti.”

*Segretario generale Confintesa scuola

 

Gentile Consigliere Busacca,

Con la presente nota, desidero evidenziare un fatto che mi sta a cuore e che da qualche tempo mi preoccupa tantissimo come cittadino eoliano e come membro dello stesso movimento di cui è legale rappresentante in consiglio comunale. Circa un po’ di tempo fa nella frazione di Acquacalda è successa una disgrazia naturale che avrebbe potuto avere conseguenze serie e pericolose per i cittadini della frazione. Una parte della strada è venuta giù lasciando increduli tantissime persone e per fortuna non ci sono state vittime. Oggi a distanza di tanti anni nessuno ne parla più e a quanto pare le condizioni del costone lato mare in questo tempo, pare che ha aumentato il rischio di ricaduta. Addirittura, in altre zone il mare ha eroso molto la costa. Questa mia preoccupazione ha trovato fondamenta, quando qualche settimana fa, ho avuto il piacere di parlare con un cittadino residente ad Acquacalda che secondo lui, la mia riflessione potrebbe rappresentare un pericolo futuro. Pare che anche lui in tante occasioni ha parlato di questo problema senza nessun riscontro positivo in merito. Le chiedo, cortesemente, di voler verificare a chi di competenza se, veramente, esistono elementi pericolosi per la sicurezza delle persone abitanti in quella zona e per tutti noi cittadini che spesso transitiamo in quel tratto di strada. Mi rivolgo a lei, perché’ sono convinto che il suo contributo da consigliere attento, professionale, responsabile, dello stesso movimento di cui faccio parte “ Art 1 “, possa dare un’immediata di risposta a questa mia nota. La ringrazio per la sua cortese attenzione e le porgo cordiali saluti.

---Ho letto in questi giorni su facebook e sul giornale online dichiarazioni da parte di autorevoli amici e figure istituzionali presenti nel nostro territorio che lamentano tanta confusione su comportamenti giusti o
sbagliati da parte di quel consigliere o assessore ecc.

Nessuno però dice una cosa molto importante, secondo il mio modo di vedere o pensare:
Chi sta oggi al governo in maggioranza o all’opposizione, alle prossime elezioni, abbia l’obbligo morale di candidarsi come capo lista al proprio partito o movimento.

Qualcuno può dirmi: Bartolo perché’ si deve? Questa gente, oggi, ha la possibilità di dare un grosso contributo alla collettività’, la legge gli lo consente.

Ha una responsabilità verso tutti noi cittadini nel decidere cosa è giusto fare e non fare per il bene della comunità. Questa gente, alla fine della legislatura, non può dire: Grazie mille di tutto!

Ho deciso di non candidarmi più!

Sarebbe un comportamento scorretto verso chi anche con pochi voti di opinioni ha contribuito alla sua entrata in consiglio. Penso di essere stato chiaro!

Auguroni di Buona Pasqua a tutti.

CONCORSO SCUOLA: I candidati esclusi dal Concorso per titoli ed esami finalizzato al reclutamento del personale docente – pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 26 febbraio 2016, n. 16 (4° serie speciale) potranno presentare ricorso al Tar Lazio: CHI PUO' FARE RICORSO?

1. I candidati che hanno conseguito la laurea che costituisce titolo d’accesso alla classe di concorso per cui si intende partecipare al concorso a cattedra 2016;
2.Il Personale docente educativo già assunto a tempo indeterminato.
In tal caso le precauzioni del bando non consentono a costoro di accresce il loro percorso formativo ponendosi quindi in contrasto con i principi costituzionali di buon andamento ed eguaglianza.
3. I Docenti con 36 mesi di servizio ma non in possesso del titolo di abilitazione
Il bando prescrive, quale requisito necessario per la partecipazione per l’appunto, il possedere dell’abilitazione sebbene vi siano numerose direttive della comunità europea che ne sanciscano il riconoscimento.
4.Gli abilitandi;
In tal caso si tratta di tutti coloro che non hanno potuto terminare il percorso abilitativo nel limite temporale previsto dal bando, ossia la data di presentazione della domanda.
Si tratta di candidati che non hanno terminato il proprio percorso abilitativo atteso che le prove finali dovrebbero espletarsi successivamente al termine ultimo per presentare la domanda di partecipazione.
5. Gli Iscritti alla III fascia graduatoria d’istituto;
Costoro, sebbene abbiamo comprovata esperienza nel settore scolastico, vengono illegittimamente esclusi dalla procedura concorsuale.
6. I laureati post 31.08.2014 che non hanno quindi avuto l’opportunità di conseguire l’abilitazione;
Costoro, invece, non hanno potuto conseguire il titolo abilitativo stante l’assenza di percorsi formativi, pertanto dovranno attendere, alla luce della legge 107/2015 c.d. buona scuola, altri tre anni prima di poter partecipare alla prossima procedura selettiva.
7.Gli abilitati all’estero.
In tal caso, sono esclusi dalla procedura selettiva coloro i quali, pur avendo conseguito l’abilitazione in uno dei paesi europei, non hanno avuto riconosciuto dal Miur l’equipollenza del titolo. Potete contattare i seguenti numeri : 3208024055 oppure email : scuola@confintesa.it.

*Coordinatore Nazionale Confintesa scuola

Carissimo Direttore,

giorno 25-26-27 Novembre 2015 presso I.C. Verona Trento via Ugo Bassi a Messina , alle ore 9,00 sono convocati i docenti destinatari di proposta di assunzione a tempo indeterminato nell'ambito della fase c)di cui all'art. 1, commi 96 e ss. della legge n. 107 del 13 luglio 2015 nella provincia di Messina. I docenti convocati (tra altro, anche, docenti residenti nelle nostre isole) dovranno presentarsi personalmente nel giorno e nell'ora indicata, muniti di valido documento di identità, codice fiscale e proposta di nomina. I convocati hanno facoltà di delegare altra persona di fiducia che si presenterà munita di corretta. delega, firmata in originale, unitamente a copia del documento di identità del delegante e del delegato. L'elenco delle sedi disponibili sarà pubblicato entro il giorno 24/11/2015. Le nostre scuole avranno assegnato altri posti e docenti per migliorare l'offerta formativa stabilita dalla legge 107/2015.

Caro Direttore, sono stato accreditato al Miur!

 

Al professor Pavone i complimenti del Notiziario.

---Dopo l'incontro odierno di informativa, conclusosi nel primo pomeriggio, il Miur ha emanato la nota 30549 che fornisce indicazioni sull'"organico del potenziamento" per l'a.s. 2015/16, visto quanto previsto dal comma 95 della legge 107/2015. Tali posti sono finalizzati alla realizzazione di iniziative di potenziamento dell'offerta formativa per il raggiungimento degli obiettivi formativi elencati al comma 7 della legge medesima, nonché alla possibilità di coprire le supplenze fino a 10 giorni come indicato al comma 85. I posti per il potenziamento, la cui quantità complessiva e il riparto tra le Regioni sono già stati definiti nella Tabella 1 allegata al testo della legge 107, saranno richiesti dalle scuole tramite un'apposita funzione del SIDI che sarà attiva dal 10 al 15 ottobre. Gli obiettivi sono stati ricondotti ad una serie di "campi di potenziamento" (6 per il primo ciclo e 7 per il secondo) "tendenzialmente corrispondenti alle aree di insegnamento disciplinare". In sostanza la scuola non potrà richiedere docenti di una specifica classe di concorso, ma potrà semplicemente indicare in ordine di priorità tutti i campi di potenziamento previsti. Ciò risponde all'esigenza, secondo quanto previsto dal su ricordato comma 95, di ricondurre l'"organico del potenziamento" nel limite delle graduatorie dalle quali si attingerà per le assunzioni della fase C del Piano Straordinario. Per evitare che le scuole esprimano un fabbisogno e si ritrovino con l'assegnazione di tutt'altra classe di concorso, la richiesta di fabbisogno sarà dunque generica e le scuole sapranno solo in ultima istanza che tipologia di docenti sarà loro assegnata. Unica eccezione riguarda la richiesta della specifica classe di concorso corrispondente al vicario del dirigente per il quale è stato disposto l'esonero o il semiesonero ai sensi della nota 1875 dello scorso 3 settembre. Viene ribadito che nel caso di classe di concorso non destinataria di posti di potenziamento (IRC, docente di scuola dell'infanzia ovvero di classe di concorso con graduatorie esaurite) il posto non sarà assegnato: su di esso rimarrà, fino al 30 giugno, il supplente nel frattempo nominato. La nota 30549 prevede espressamente che le priorità di intervento nell'ambito degli obiettivi di potenziamento, coerentemente con la programmazione dell'offerta formativa sia oggetto di elaborazione e di approvazione da parte degli organi collegiali. Gli Uffici scolastici regionali entro il 22 ottobre ripartiranno i posti tra le province, tra gli ordini di scuola per il potenziamento del sostegno e tra le classi di concorso, previa informativa alle organizzazioni sindacali. Dal 12 al 20 novembre gli uffici territoriali tramite il SIDI assegneranno i posti alle scuole sulla base del numero degli alunni e tenuto conto delle situazioni di particolare disagio. La dotazione minima per ciascuna scuola è di norma non inferiore a 3 unità, compresi i CPIA, e con un massimo di 8 per gli istituti omnicomprensivi.

*S.I.N.A.L.P.

Il presidente della repubblica ha firmato il DDL " La buona scuola " e, pare che oggi stesso sarà pubblicato
sulla G.U. In Sicilia, come nel resto d'Italia entro il 14/08/2015 avverranno le prime immissioni in ruolo, quelle riguardanti il turnover.
Dal tabulato pubblicato dal Miur con il relativo decreto, in Sicilia i posti saranno:146 infanzia, novantanove primaria, 454 primo grado, 374 secondo grado, 91 infanzia sostegno, 113 primaria sostegno, 162 primo
grado sostegno, 117 secondo grado sostegno. In seguito, il Miur detterà le linee guida per le nomine in ruolo riguardante le varie fasi.
Saranno interessati gli aspiranti delle scuole primarie, secondarie di I e II grado. Tutti i docenti potranno scegliere, in ordine cronologico e di preferenza, tutte le province d'Italia, per essere immessi in ruolo tramite domanda online e, pare dal 28/07/2015 al 14/08/2015 date da confermare. Chi non presenterà domanda, sarà escluso dalla possibilità di essere immesso in ruolo, e rimarrà in graduatoria per eventuali supplenze. Per la scuola dell'infanzia e educatori, ci saranno solo le assunzioni classiche e non ci sarà nessun piano di assunzioni straordinario. Le assunzioni su base Nazionale rispetteranno i punteggi posseduti nelle graduatorie a esaurimento della propria provincia e in ordine di punteggio e di preferenze (provincia) si attribuirà la sede di ruolo.
Per ciò che riguardano le assunzioni sui posti dell'organico potenziato il Miur conta di predisporre tutto tra il mese di settembre e novembre, per procedere alle nomine in ruolo giuridiche.
Nella provincia di Messina i posti da coprire da turnover sono così distribuiti: infanzia n.28; infanzia sostegno n.23; primaria n18 ;
primaria sostegno n. 18; nelle scuole medie di 1 grado sono pochissime , idem nella scuola media di 2 grado.

---Il Miur ha dato avvio, trasmettendo la tabella provvisoria delle probabili immissioni in ruolo.
Il totale delle assunzioni in ruolo dovrebbero essere n. 102.734 posti.
Di questi, 21.880 di posto comune e 14.447 di sostegno saranno attribuite secondo le normali procedure dell'art 399 del T.U.
Dopo questa prima fase saranno soppresse eventuali graduatorie dei concorsi ordinari precedenti a quelli del 2012.
Quindi, entreranno di ruolo nella prima fase definita " 0", il 50% dei docenti inseriti nelle graduatorie dei concorsi precedenti e il 50%
quelli delle graduatorie ad esaurimento.
Nella fase denominata " A " entreranno in ruoli 10.849 docenti di posto comune + sostegno con lo stesso criterio di ripartizione del 50% entro il 15/09/2015.
Nella fase denominata " B" sui posti residui delle prime operazioni " 0 e A ", i docenti iscritti nelle graduatorie a livello Nazionale.
Nell'ultima fase che riguarda il potenziamento (DDL la buona scuola) dei posti comuni che sono 48.812 e dei posti di sostegno che sono 6446 dai concorsi del 2012 e dalle graduatorie a esaurimento a livello nazionale.
La proposta dovrà essere accettata entro dieci giorni dalla data di recezione. I docenti che non accetteranno la proposta di assunzione ricevuta in una fase, non parteciperanno alle successive e verranno definitivamente espulsi dalle rispettive graduatorie. Le fasi B e C sono a livello nazionale e riguarderanno chi non sono destinatari di proposta nella fase precedente. I docenti interessati esprimeranno l'ordine di preferenza tra tutte le province.
Nella provincia di Messina i posti a ruolo nella fase " 0 " dovrebbero essere: Infanzia 28 su 38 liberi dopo i trasferimenti; Infanzia sostegno ventitré su ventotto; Primaria 18 su 24 rimasti dopo i trasferimenti Primaria sostegno diciotto su ventidue. Nella media di un grado emerge la classe di concorso A043 con diciassette posti su ventitré. Nella media di 2 grado il massimo 7 posti nella classe di concorso A050 e A057.

---Saranno 48.812 i docenti in più che andranno immessi in ruolo il prossimo anno scolastico oltre a quelli previsti dal turnover. Questi docenti andranno a rafforzare gli organici come stabilito dal DDL " la buona
scuola" ormai alle battute finali per la conversione in legge. Questi posti di rafforzamento degli organici non sono disponibili per le assegnazioni provvisorie e utilizzazioni ma solo per il ruolo. Le procedure dovranno essere fatte entro il 15/9/2015 per avere riconosciuto lo stato giuridico ed economico o in corso anno con nomina solo giuridica. Per la Sicilia sono previsti:
1. 1595 posti comuni per la primaria; 2. 668 posti per la media di 1 grado: 3. 2131 posti per la media di 2 grado e 4. 649 posti per il sostegno. Il 90% sarà assegnato dall'Usr sulla base degli alunni iscritti in ogni provincia, il 10% saranno assegnati alle province con un tasso alto di dispersione, nelle zone di montagna e piccole isole ecc. La media di 10 docenti per scuola in più rispetto a quelli immessi in ruolo nella prima fase e in più a quelli assegnati sull'organico di fatto non coperti da ruolo.
Per quest'anno scolastico i Dirigenti non potranno scegliere direttamente dagli albi provinciali ma durante l'anno scolastico p.v.
nel mese di ottobre dovranno preparare( coinvolgendo gli organi collegiali della scuola e degli enti locali) un piano triennale di interventi per migliorare l'offerta formativa della propria scuola.

---La riforma della scuola e' quasi pronta. Pare, che quanto da me affermato tempo fa si sta concretizzando. In alcune regioni d'Italia gli uffici regionali hanno trasmesso circolari per identificare il fabbisogno di personale scolastico oltre quello richiesto sull'organico di fatto utile per potenziare sempre di più' l'offerta formativa
previa deliberata del collegio dei docenti e del consiglio d'istituto. Ecco, alcune indicazione, che potrebbero essere approvati in commissione d'esame al Senato. Le istituzioni scolastiche, nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, individuano il fabbisogno di posti dell'organico dell'autonomia, in relazione all'offerta formativa che intendono realizzare, nel rispetto del monte orario degli insegnamenti e tenuto conto della quota di autonomia dei curricoli e degli spazi di flessibilità, nonché in riferimento a iniziative di potenziamento dell'offerta formativa e delle attività progettuali, per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari tra i seguenti: Per l'anno scolastico 2015/2016 l'organico dell'autonomia comprende l'organico di diritto, l'adeguamento dell'organico alle situazioni di fatto, di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 81 del 2009 e i posti per il potenziamento, l'organizzazione, la progettazione e il coordinamento, incluso il fabbisogno per i progetti e le convenzioni di cui al terzo periodo del comma 3 del presente articolo, nel limite massimo di cui all'articolo 26, comma 1. Dunque, giostrando tra la quota di autonomia e richiedendo posti per il potenziamento, l'organizzazione e il coordinamento il collegio dei docenti della singola istituzione scolastica può proporre all'USR le classi di concorso di cui necessita per l'a.s. 2015/16.
Posti per l'organizzazione. Il dirigente scolastico può individuare nell'ambito dell'organico dell'autonomia fino al 10 per cento di docenti che lo coadiuvano in attività di supporto organizzativo e didattico dell'istituzione scolastica. Posti per il Potenziamento e progettazione. Le aree (spiegate con maggiore dovizia di particolari nel DDL Scuola, all'art. 2 comma 3) vengono riassunte dal Ministero in "Competenze linguistiche (anche CLIL) Alfabetizzazione e perfezionamento della lingua italiana per gli alunni stranieri Competenze matematico-logiche e scientifiche Competenze nella pratica e nella cultura musicale Competenze nella storia dell'arte, nelle tecniche e nei media di produzione e diffusione delle immagini Competenze di cittadinanza attiva e democratica Competenze di materia giuridica ed economica e finanziaria Competenze di educazione all'autoimprenditorialità Discipline motorie e sviluppo di comportamenti sani Iniziative di contrasto al fenomeno della dispersione escolastica e per la più ampia inclusione scolastica Apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e studenti per classe Competenze digitali (pensiero computazionale utilizzo responsabile dei social network) Incremento dell'alternanza scuola lavoro (solo secondo ciclo di istruzione) Personalizzazione del curricolo". Quindi le scuole (nei tempi indicati dal Ministero) dovranno decidere di quali insegnanti necessitano e indicare classe di concorso e numero. Perchè diciamo che tale scelta avrà influenza sulle immissioni in ruolo? Alle scuole non è richiesto di indicare un numero max di insegnanti, ma il numero richiesto sarà poi "calibrato" dall'USR in base all'art. 8 comma 3 "Il riparto della dotazione organica tra le regioni è effettuato sulla base del numero delle classi, per i posti comuni, e sulla base del numero degli alunni, per i posti del potenziamento, senza ulteriori oneri rispetto alla dotazione organica assegnata". Pertanto la scelta delle classi di concorso andrà ad influire direttamente sulle classi di concorso che saranno maggiormente coinvolte nel piano di immissioni in ruolo 2015, fino ad un massimo di 100.701 posti. Il piano straordinario prevede infatti la copertura di circa 50.000 posti vacanti in organico di diritto, mentre le altre 50.000 assunzioni devono appunto derivare dai posti di organizzazione, potenziamento, progettazione. Certo, bisognerà decidere e motivare quali classi di concorso potranno contribuire a "Apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e studenti per classe" che piuttosto è la finalità, o una modalità di organizzazione. E' presto per capire quali potranno essere gli effetti della circolare che, a quanto pare, sta per essere inviata alle scuole.

---Secondo il mio personale parere e salvo colpi di scena improbabili, saranno i dirigenti scolastici e gli organi collegiali della scuola a predisporre una stima del fabbisogno necessario per garantire il buon funzionamento del servizio scolastico e delle attività didattiche nelle singole scuole.
Infatti, come previsto dall'art nove del DDL, il dirigente scolastico individua i docenti da destinare all'organico dell'autonomia, a seguito di un'immediata predisposizione di una stima del fabbisogno necessario che dovrà, però, essere sottoposta al collegio dei docenti e al Consiglio d'Istituto; dalla stima si darà al via alle
contingentizione per il 2015/16 dell'organico dell'autonomia. Dal 2016/17 le cose cambieranno nuovamente, dato che i dirigenti scolastici e gli organi collegiali della scuola saranno chiamati ad elaborare il piano triennale dell'offerta formativa. Quello che mi preoccupa, potrebbero essere due aspetti:
1. L'inerzia del dirigente scolastico;
2. La sistemazione dei docenti che non hanno ricevuto richieste dai dirigenti scolastici.

---Per evitare commenti stupidi e provocatori tra il sottoscritto e qualche sapientone che nonostante subisce sconfitte eclatanti, continua a far finta di niente, desidero precisare quanto segue: Il disegno di legge deve passare ancora dal Senato. Se non ci saranno modifiche l'organico dell'autonomia dovrebbe funzionare in questo modo: Il Miur disporrà l'organico dell'autonomia già dal prossimo primo settembre. Quindi, come previsto dalla legge della "Buona Scuola", l'organico dell'autonomia sarà attuato per l'anno scolastico 2015-2016. Sarà il Miur a ripartire l'organico funzionale tra le varie regioni italiane, in base al criterio del numero delle classi e degli alunni. Dopo tale ripartizione, toccherà ai Direttori generali dei vari USR, suddividere tali organici
tra gli ambiti territoriali provinciali e i vari ordini di scuola. Poi saranno gli ambiti territoriali a suddividere la provincia in diversi albi
territoriali che grosso modo potrebbero ricalcare i vecchi distretti scolastici.
A questo punto i docenti che verranno immessi in ruolo, ma anche i docenti di ruolo in esubero verranno assegnati all'albo territoriale che richiederanno tramite apposita domanda. Come ultimo atto di questa catena di montaggio , il docente sarà scelto dall'albo, per il suo curriculum ed eventualmente dopo un colloquio, dal dirigente scolastico di una delle scuole associate al suddetto albo. Se un docente non fosse scelto da nessuna scuola, la sua sistemazione per l'anno scolastico 2015-2016, sarà determinata d'ufficio.
Per quanto è dato sapere i docenti che chiederanno l'utilizzazione e l'assegnazione provvisoriasia provinciale che interprovinciale,
seguiranno le vecchie regole e potranno entrare, a meno di modifiche contrattuali o di legge, ad occupare i posti in organico di diritto e non quelli riservati all'organico dell'autonomia. Se questo venisse confermato, le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie verranno fortemente ridotte rispetto gli anni passati. Questo fatto sta mettendo in allarme moltissimi docenti che vorrebbero fruire dell'opportunità della mobilità annuale per il 2015-2016. Staremo a vedere l'evolvere della situazione, che sembra molto contorta e che potrebbe portare ritardi per l'avvio del nuovo anno scolastico. Concludo: " Diceva un vecchio saggio Cannetaro che : lavare la testa all'asino e' tempo perso e spreco di sapone.

--Carissimo Direttore, l'altra sera mentre ero seduto al mio solito bar preferito " La Precchia" gustandomi un bel caffè accompagnato da un bel bicchiere di acqua minerale, si sono avvicinati alcune persone, chiedendomi delucidazioni in merito all' approvazione da parte della CAMERA DEI DEPUTATI del tanto discusso DDL " LA BUONA SCUOLA " . Ecco alcuni punti discussi e che desidero portare a conoscenza di tutti le
persone e famiglie delle nostre amate isole. Ecco alcune domande e le mie pronte risposte:
1. DA CHI SARA' ELABORATO IL PIANO OFFERTA FORMATIVA?
Il piano è elaborato non più dal dirigente scolastico, come previsto in un primo momento, bensì dal collegio dei docenti, sulla base degli indirizzi definiti dal dirigente scolastico, e approvato dal consiglio di circolo o d'istituto.
2. EVVERO NIENTE PIU' CLASSI POLLAIO?
Tra le novità anche la riduzione del numero di alunni per classe, l'alfabetizzazione e il perfezionamento dell'italiano come lingua seconda per alunni e studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, oltre all'apertura pomeridiana della scuola, al contrasto della dispersione scolastica e della discriminazione e l'incremento dell'alternanza scuola-lavoro.
3. COME SARA' COMPOSTO L'ORGANICO DELL' AUTONOMIA?
Sarà composto di posti comuni, di sostegno e per il potenziamento dell'offerta formativa e sarà determinato con decreti interministeriali ogni tre anni, su base regionale. Saranno i direttori degli Uffici scolastici regionali a suddividere tra gli ambiti territoriali - che nel 2015/2016 coincideranno con le stesse province, ma nel 2016/2017 avranno estensione sub-provinciale - e tra i vari livelli di scuola, i neoassunti. I docenti di ruolo rimarranno titolari nelle scuole in cui si trovano in questo momento, mentre i perdenti posti saranno assegnati all'ambito territoriale di cui faranno richiesta. Toccherà al preside pescare dagli ambiti territoriali i singoli per formare il migliore gruppo di docenti possibile per realizzare le linee del Piano dell'offerta formativa.
4. EVVERO CHE CI SARANNO 100,701 IMMISSIONI IN RUOLO DÌ DOCENTI?
Per l'anno scolastico 2015/2016 ci saranno dal primo settembre 100.701 immissioni in ruolo d'insegnanti nell'ambito di un piano straordinario di assunzioni di docenti a tempo indeterminato. Il piano è rivolto ai vincitori del concorso del 2012 e agli iscritti nelle graduatorie a esaurimento, che presentino domanda. Inoltre dal primo settembre 2016 saranno assunti gli idonei del concorso del 2012. E' stato poi approvato un emendamento al ddl che estende l'assunzione di tutti gli idonei vincitori del concorso a cattedre 2012 anche "per gli anni successivi" al 1° settembre 2016 "sino all'esaurimento dei soggetti aventi titolo". Quindi anche per coloro che non verranno assunti al 1° settembre 2016.
5 COSA VUOL DIRE PRESIDE "SCERIFFO"?
Uno degli articoli più controversi riguarda l'attribuzione di poteri speciali al preside. Il dirigente scolastico avrà il compito di conferire
incarichi triennali, rinnovabili, ai docenti assegnati all'ambito territoriale di riferimento, anche tenendo conto delle candidature
presentate dagli stessi. Niente conflitto d'interessi: grazie ad un emendamento del M5S, il preside, infatti, "è tenuto a dichiarare
l'assenza di cause d'incompatibilità derivanti da rapporti di parentela o affinità entro il secondo grado con i docenti iscritti nel relativo
ambito territoriale".

---Uno dei principi fondamentali della riforma è il rafforzamento dell'autonomia scolastica, cioè una maggiore libertà nella gestione degli edifici, della didattica, dei progetti formativi e dei fondi a disposizione di ogni singola scuola: le scuole avranno l'onere di determinare triennalmente la propria offerta formativa e a questa triennalità saranno legati altri adempimenti dell'amministrazione, come gli organici, la mobilità del personale e le assunzioni.
L'organico sarà gestito interamente dal dirigente scolastico che potrà proporre le cattedre e i posti utilizzando gli albi territoriali costituiti dagli Uffici scolastici regionali in base a una sua valutazione. La chiamata degli insegnanti sarà, dunque, senza più graduatorie ma sulla base degli albi (o ambiti) a cui si accederà per concorso pubblico oppure che rientreranno nel Piano straordinario di assunzioni di settembre 2015.
Ecco i contenuti del testo così come modificato dalla commissione.
PIÙ AUTONOMIA: MONTE ORE RIMODULATO. Con la modifica dell'articolo 1 è stata ribadita l'autonomia scolastica da attuare attraverso alcuni strumenti: la possibilità di rimodulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina; il potenziamento del tempo scuola anche oltre i modelli e i quadri orari; la programmazione plurisettimanale e flessibile dell'orario complessivo. Le scuole dovranno dunque garantire 'l'apertura pomeridiana delle scuole e la riduzione del numero di alunni e di studenti per classe' o potrà prevedere 'articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scuola o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato al decreto del presidente della Repubblica n. 89 del 2009'.
Infine, le scuole potranno rimanere aperte anche d'estate. Nei periodi di sospensione dell'attività didattica, infatti, gli istituti e gli enti locali promuoveranno 'attività educative, ricreative, culturali, artistiche e sportive' da svolgersi negli edifici scolastici.
100 MILA ASSUNZIONI. MA IDONEI NEL 2016. Il testo - dopo il passaggio in
commissione - conferma l'assunzione, da quest'anno, di circa 100 mila docenti: i vincitori del concorso a cattedre del 2012 e gli iscritti nelle graduatorie a esaurimento. Rimangono fuori dal Piano straordinario di assunzioni gli idonei del concorso 2012. Per loro l'assunzione - prevede un emedamento di Forza Italia - arriverà il 1° settembre 2016.
PRIMA COPERTURA ORGANICO SOSTEGNO, POI CATTEDRA. Il governo è delegato a rivedere i criteri di inserimento nei ruoli di sostegno e, in particolare, a garantire che l'alunno con disabilità abbia per l'intero grado d'istruzione lo stesso insegnate di sostegno. L'esecutivo dovrà quindi prevedere 'la revisione dei criteri di inserimento nei ruoli per il sostegno didattico, al fine di garantire la continuità del diritto allo studio degli alunni con disabilità, in modo da rendere possibile allo studente lo stesso insegnante di sostegno per l'intero ordine o grado d'istruzione'.
Inoltre dovrà essere previsto 'che il passaggio di cattedra su posto disciplinare', non avvenga 'prima di aver coperto il posto organico di sostegno'.
2015/16 ANNO TRANSITORIO. ALBI COME PROVINCE. Il ddl disciplina l'istituzione dell'organico dell'autonomia, che sarà composto da posti comuni, posti di sostegno e posti per il potenziamento dell'offerta formativa. L'anno scolastico 2015-2016, con le modifiche, diviene di fatto un anno transitorio. Per il prossimo anno, infatti, gli ambiti territoriali' delle scuole avranno 'estensione provinciale'. Questi saranno poi ridefiniti nel 2016, all'interno dei quali saranno costituite le Reti di scuole.
'RETI' DA 2016, MENO SEGRETERIE E PIÙ MOBILITÀ. Dal 2016 partiranno a regime gli ambiti territoriali sub-provinciali e le Reti di scuole (queste potranno utilizzare gli stessi docenti e accorpare le segreterie amministrative). La modifica introdotta in commissione prevede che entro il 31 marzo 2016 gli uffici scolastici regionali dovranno definire l'ampiezza degli 'ambiti territoriali' - che dovranno essere 'inferiori' alla provincia - e dentro i quali saranno istituite le Reti di scuole.
Queste - che dovranno essere costituite entro il 30 giugno 2016 - potranno sottoscrivere accordi per la gestione delle 'risorse professionali' (il personale), le attività amministrative (segreterie) e le iniziative didattiche.
COME SARANNO FORMATI GLI AMBITI TERRITORIALI. I futuri ambiti territoriali
(a regime dal 2016/2017) saranno definiti in base a tre criteri: la popolazione scolastica; la prossimità (quindi la vicinanza) delle istituzioni scolastiche; e le caratteristiche del territorio. Quindi sarà tenuto conto - prevede l'emendamento - anche 'delle specificità delle aree interne, montane e delle piccole isole, della presenza di scuole in carcere, nonché di ulteriori situazioni o esperienze territoriali già in essere'.
LE RETI DI SCUOLE. All'interno degli 'ambiti' si formeranno le reti di scuole. Come detto, queste potranno sottoscrivere degli accordi; sarà il Miur, entro 120 dall'approvazione del ddl, a emanare le linee guida con i criteri di cui dovranno tenere conto i futuri accordi. Dunque le convenzioni conterrano i 'criteri' e le modalità' per l'utilizzo dei docenti all'interno della rete; in altre parole, i professori potranno muoversi all'interno delle Rete che corrisponderà a un determinato territorio, che potrà ovviamente comprendere più città. E ancora: le reti si accorderanno anche sugli insegnamenti opzionali, quelli specialistici, di coordinamento e di progettazione funzionali ai piani dell'offerta formativa. Anche la formazione dei docenti potrà essere 'condivisa' e quindi ai docenti potrà essere chiesta maggiore mobilità anche per la propria formazione. Stessa cosa per le risorse: saranno destinate all'intera rete che dovrà gestirle 'per il perseguimento delle proprie finalità' e che dovrà rendere pubblici i rendiconti e le decisioni.
Infine, ma non meno importante, viene previsto che al fine 'di razionalizzare gli adempimenti amministrativi a carico delle istituzioni scolastiche', la parte che riguarda le pensioni, il Tfr e gli atti amministrativi della scuola, potrà 'essere svolta dalla rete di scuole in base a specifici accordi'. Fonti parlamentari spiegano che la norma potrebbe portare, in futuro, a una riduzione delle segreterie amministrative e, quindi, anche del personale Ata.
STOP PIANO ANNUALE, CI SARÀ SOLO POF TRIENNALE. Il Piano dell'offerta formativa sarà solo triennale, ma potrà essere 'rivisto annualmente entro il mese di ottobre'. E ancora: cambia l'iter di preparazione del Piano dell'offerta che sarà prima elaborato dal Collegio dei docenti sulla base 'degli indirizzi definiti' dal dirigente scolastico' e sarà poi approvato dal Consiglio di istituto.
Il nuovo Pof triennale dovrà prevedere 'il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell'organico dell'autonomia sulla base del monte ore degli insegnamenti, nonché del numero del numero di alunni con disabilità, ferma restando la possibilità di istitutire posti di sostegno in deroga'.
Infine, la modifica stabilisce che nel piano dovranno essere presenti non solo le attività formative dei docenti ma anche del personale Ata, in un primo momento escluso.
SCELTA DOCENTI RIMANE A DS. POTRANNO AUTOCANDIDARSI. La scelta dei docenti a cui attribuire gli incarichi rimarrà in capo al solo dirigente scolastico, ma i professori potranno inviare la propria candidatura. Il dirigente, per la copertura dei posti della scuola 'propone' gli incarichi ai docenti di ruolo assegnati all'ambito territoriale di riferimento, anche tenendo conto delle candidature presentate dai docenti. Il preside potrà quindi utilizzare i professori in classi di concorso diverse da quelle per le quali sono abilitati, 'purché possegga titoli di studio, percorsi formativi e competenze professionali coerenti con gli insegnamenti da impartire'.
La proposta di incarico dovrà avvenire sulla base di questi criteri: durata triennale e rinnovabile per ulteriori cicli triennali; conferimento degli incarichi con modalità che valorizzino il curriculum, le esperienze e le competenze professionali, anche attraverso lo svolgimento di colloqui'; trasparenza e pubblicità degli incarichi conferiti e dei curricula dei docenti attraverso la pubblicazione sul sito internet della scuola.
ASSEGNAZIONE E ACCETTAZIONE DELL'INCARICO. L'incarico è conferito con l'accettazione della proposta da parte del docente. Nel caso di più proposte, il docente effettua la propria opzione fra quelle ricevute, fermo restando l'obbligo di accettarne almeno una. In caso di inerzia dei dirigenti scolastici nella individuazione dei docenti, sarà l'ufficio scolastico regionale a provvedere ad assegnarli d'ufficio alle istituzioni scolastiche. Lo stesso Usr provvederà a conferire l'incarico ai docenti non destinatari di alcuna proposta.
SUPPLENZE FINO A 10 GIORNI. Per quanto riguarda le supplenze, sarà sempre il dirigente a effettuare le sostituzioni dei docenti assenti - fino a 10 giorni - con personale dell'organico dell'autonomia che, 'se impiegato in gradi di istruzione inferiore, conserva il trattamento stipendiale del grado d'istruzione di appartenenza'.
NO RETROATTIVO LIMITE 36 MESI CONTRATTI SUPPLENZE. Il limite di 36 mesi per i contratti dei docenti e del personale Ata per la copertura di posti vacanti e disponibili non sarà retroattivo. I 3 anni saranno contati dall'entrata in vigore della riforma.
SU PREMI E VALUTAZIONE DECIDE DIRIGENTE. Il conferimento dei premi e la valutazione dei docenti rimarranno in capo al dirigente scolastico: dunque non cambiano - nel passaggio alla Camera - le norme (tra le più contestate) contenute nel ddl Scuola. Dunque sarà il preside a valutare i docenti dopo il periodo di formazione (affiancato da un tutor) e a decidere a chi destinare il bonus annuale.
IN STAFF PRESIDE FINO A 10% DOCENTI. I dirigenti scolastici potranno individuare fino al 10% di docenti che lo 'coadiuvano' nel supporto organizzativo e didattico dell'istituzione scolastica. I docenti
individuati costituiscono lo staff del dirigente scolastico.
ARRIVA RIFORMA COMITATO VALUTAZIONE. Sì alla riforma del Comitato per la valutazione dei docenti, previsto da un decreto del 1994 del primo Governo Berlusconi. Il comitato rimarrà in carica per 3 anni scolastici (e non più uno solo), che sia presieduto dal dirigente scolastico e composto da due docenti della scuola (non viene prevista la presenza di supplenti), due rappresentanti dei genitori per la scuola dell'infanzia e primaria, di un rappresentante degli studenti e uno dei genitori per la scuola superiore.

---Fino a quando si continuerà ad assegnare incarichi, ruoli, responsabilità, poteri a persone non professionalmente preparate, la nostra società avrà sempre problemi da risolvere. Secondo me, c'e'
un modo per ovviare al problema: "Chi sbaglia deve pagare tre volte tanto in euro il danno provocato ". Vediamo quanti accetteranno ruoli strategici in una comunità pur sapendo di non avere competenze in
materia. Vediamo chi ha coraggio di rischiare centinaia di euro dalla propria tasca pur sapendo di essere un incapace. Finirebbero i falsi sapientoni, i mentitori, i fifoni che amano stare dietro ad atri per poi
apparire quando devono chiedere incarichi politici sul lavoro fatto dagli altri.

---Carissimi lettori, in questi giorni, il mondo della scuola è impegnato a discutere la nuova riforma della scuola presso la Camera dei deputati e Senato della Repubblica. Tra i tanti temi che si stanno trattando, uno che
ritengo che farà scalpore riguarda " la nuova figura del dirigente scolastico". I dirigenti, pare, avranno incarichi triennali, alla fine dei quali rischiano, di non essere riconfermati. Il Ministro ha affermato: – sarà un leader educativo; è una persona che viene dall'insegnamento, che si occupa di scuola, che ritornerà,
verosimilmente, perché poi il periodo è come in altri modelli internazionali immaginati come un periodo temporaneo. Sarà 'preside rettore', una persona che si mette a servizio nel suo settore di appartenenza con poteri e strumenti in grado di prendere delle decisioni.Per la sua valutazione, pare che se ne occuperanno, un nucleo di valutazione istituito presso l'amministrazione scolastica regionale, presieduto da un dirigente e composto di esperti anche non appartenenti alla stessa amministrazione.
I dirigenti saranno valutati sui criteri di scelta, valutazione e valorizzazione dei docenti e dei risultati che l'istituzione scolastica
raggiungerà, giudicando anche le azioni messe in campo dal dirigente per i miglioramenti.
Secondo il DEF, i dirigenti avranno incarichi triennali: "riceveranno degli obiettivi di mandato individuati dagli USR sulla base dei dati della SNV. Il raggiungimento di tali obiettivi sarà oggetto di valutazione periodica anche al fine di quantificare una parte di retribuzione".
I dirigenti "dovranno rendere conto", aumento di poteri sì, ma "con trasparenza e chiarezza, dovranno motivare tutte le scelte fatte e poi risponderne".
Il dirigente scolastico che è investito da una delega ha l'obbligo di informare sulle sue azioni e decisioni (nel caso del dirigente sulla
scelta dei docenti, sul loro utilizzo, sulla loro valorizzazione, sulle azioni che metterà in campo per migliorare la scuola e sui risultati
raggiunti), ed essere sanzionato rispetto alle decisioni (nel caso essere spostato di scuola o tornare a fare il docente).
Ecco, perché esiste quel detto che dice: Maggiori poteri, maggiori responsabilità. Sono convinto che ne vedremo delle belle e gli avvocati avranno un bel lavoro da svolgere.

--Carissimi amici e lettori ,con la presente nota, desidero comunicare a tutti voi, che sono stato eletto R.S.U. nel mio Istituto Comprensivo denominato " Lipari uno ". Per me, questa gradita elezione, è un motivo di grande soddisfazione, perché il sindacato da me rappresentato è giovane rispetto ai colossi: Cgil-Uil- Cisl- Gilda –Snals comparto scuola. Inoltre, conferma un mio pensiero più volte rappresentato che non è la sigla che fa un grande sindacalista, ma, le competenze acquisite e dimostrate con fatti e non con chiacchiere da bar, ma soprattutto l'onesta e la chiarezza nel modo di lavorare e rappresentare a qualsiasi livello il proprio comportamento nell'interesse di tutti i lavoratori.

---TERMINI PER LE OPERAZIONI DI MOBILITA'. Le scadenze previste per la presentazione delle domande che dovranno essere prodotte obbligatoriamente on line: dal 28 febbraio al 29 marzo 2014 per tutto il personale docente dal 11 marzo al 9 aprile 2014 per tutto il personale ATA.
Il 26 febbraio viene sottoscritto il Contratto Collettivo Nazionale Integrativo concernente la mobilità del personale docente, educativo ed A.T.A. per l'a.s. 2014/2015.
L'Ordinanza Ministeriale 28 febbraio 2014, n. 32, trasmessa con Nota 28 febbraio 2014, AOODPIT Prot. n. 655, stabilisce i termini per le operazioni di mobilità
TERMINI PER LE OPERAZIONI DI MOBILITA'
Le scadenze previste per la presentazione delle domande che dovranno essere prodotte obbligatoriamente on line:

dal 28 febbraio al 29 marzo 2014 per tutto il personale docente
dal 11 marzo al 9 aprile 2014 per tutto il personale ATA

I termini per le successive operazioni e per la pubblicazione dei movimenti sono i seguenti :
a) personale docente

scuola dell'infanzia
1 – termine ultimo comunicazione al SIDI delle domande di mobilità e dei posti disponibili: 11 aprile
2 – pubblicazione dei movimenti: 6 maggio

scuola primaria
1 – termine ultimo comunicazione al SIDI delle domande di mobilità e dei posti disponibili: 6 maggio
2 – pubblicazione dei movimenti: 27 maggio

scuola secondaria di I grado
1 – termine ultimo comunicazione al SIDI delle domande di mobilità e dei posti disponibili: 26 maggio
2 – pubblicazione dei movimenti: 17 giugno

scuola secondaria di II grado
1 – termine ultimo comunicazione al SIDI delle domande di mobilità e dei posti disponibili: 14 giugno
2 – pubblicazione dei movimenti: 4 luglio

b) personale educativo
1 – termine ultimo comunicazione all'ufficio delle domande di mobilità dei posti disponibili: 5 maggio
2 – pubblicazione dei movimenti: 26 maggio
c) personale A.T.A.
1 – termine ultimo comunicazione al SIDI delle domande di mobilità e dei posti disponibili: 5 luglio
2 – pubblicazione dei trasferimenti: 25 luglio
Termine ultimo per la presentazione della richiesta di revoca delle domande: dieci giorni prima del termine ultimo per la comunicazione al SIDI o all'ufficio dei posti disponibili.

--Quale differenza c'è tra sospensione attività e chiusura? E se non si raggiungono i 200 giorni di lezione? Gli insegnanti devono recuperare i giorni di chiusura?
I poteri di sospensione delle attività o di chiusura delle scuole e, conseguentemente, di sospensione del servizio pubblico scolastico, sono unicamente dei prefetti che sono i rappresentanti territoriali del governo e dei sindaci, i quali possono emettere provvedimenti in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica e di pericolo per l'ordine, la sicurezza o l'incolumità pubblica.
1. LA SOSPENSIONE DELLE ATTIVITÀ
T ale provvedimento è causato da eventi di straordinarietà ed è paragonabile alla sospensione delle attività che avviene nel periodo delle vacanze di Natale o Pasqua, per cui la scuola rimane aperta e vengono svolti tutti servizi tranne le lezioni. In questo caso solo il personale ATA deve recarsi a scuola (non lo devono fare allievi e docenti).
I docenti non devono recarsi a scuola perché è sospeso l'obbligo della lezione, a meno che in quei giorni non ci siano delle attività previste dal piano annuale (collegi docenti, consigli di classe ecc.). Ovviamente anche tali attività, se il Dirigente lo ritiene opportuno, potranno essere rimandate e recuperate in altri giorni, previo preavviso per tutti i docenti coinvolti.
Se il personale ATA è impossibilitato a raggiungere la sede dovrà "giustificare" l'assenza ricorrendo ai permessi previsti dal Contratto (permessi retribuiti o ferie).
2. LA CHIUSURA DELLA SCUOLA
Può essere disposta per gravi eventi o eventi particolari ( nevicate, alluvioni, disinfestazioni, elezioni politiche ecc .) o anche solo per interventi di manutenzione straordinaria che precludono al personale e agli allievi l'accesso ai locali, in questo caso il provvedimento di chiusura interessa tutta la comunità scolastica .
Le assenze così determinate, comprese quelle del personale ATA, sono pienamente legittimate e non devono essere "giustificate" e nemmeno essere oggetto di decurtazione economica o di recupero .
Essendo il rapporto di lavoro del personale della scuola di natura civilistica e obbligazionaria tra le parti che lo sottoscrivono, il principio giuridico di riferimento è l'art. 1256 del Codice civile, che recita:
"L'obbligazione si estingue quando, per una causa non imputabile al debitore (nel nostro caso dipendente della scuola), la prestazione diventa impossibile. Se l'impossibilità è solo temporanea, il debitore, finché essa perdura, non è responsabile del ritardo dell'adempimento".
I giorni di chiusura per causa di forza maggiore devono quindi essere assimilati a servizio effettivamente e regolarmente prestato , in quanto il dipendente non può prestare la propria attività per cause esterne, predisposte da Sindaci o Prefetti, e tale chiusura a nostro avviso dev'essere "utile" a qualunque titolo: 180 giorni per l'anno di prova, proroga/conferma di una supplenza ecc.
Al riguardo si vuole anche ricordare una posizione del MIUR relativa alla decorrenza giuridica ed economica dei contratti a tempo determinato per l'anno scolastico 2002/03.
La Circolare Ministeriale n. 95/2002, a proposito della coincidenza con la domenica del 1°settembre recita: "...la circostanza poi che tale data coincida con la domenica, e quindi con la chiusura delle scuole e con la materiale impossibilità per il personale di assumere servizio, configura una causa di forza maggiore che non si ritiene possa incidere sulle posizioni giuridiche soggettive, previdenziali ed assistenziali, né sul diritto all' intera retribuzione mensile".
3. SOLO SE LE ATTIVITÀ NON SONO SOSPESE E QUINDI SI SVOLGE REGOLARMENTE LEZIONE QUANTO DETTO SOPRA DECADE
Es. Ci sono state delle forti nevicate ma nonostante questo non sono intervenuti dei provvedimenti di sospensione delle attività o di chiusura della scuola.
In questo caso il docente impossibilitato a raggiungere la sede di servizio dovrà fruire dei congedi previsti dal Contratto: se è assunto a tempo indeterminato può fruire di 3 giorni di permesso retribuito per motivi personali e di 6 giorni di ferie alle stesse condizioni; se assunto a tempo determinato può fruire di 6 giorni di ferie e 6 di permesso non retribuito per motivi personali.

---Le bozze del decreto "La buona scuola" si stanno raffinando, entro sabato ci sarà il testo da sottoporre al premier, venerdì 27 il definitivo in Consiglio dei ministri. Da due a cinque insegnanti in più per ogni istituto.
Alle elementari, soprattutto al Sud, consentirà il ritorno delle compresenze delle due maestre (due-tre ore la settimana), sarà prodotto dall'assunzione di 148mila precari. Questo è nero su bianco: prenderanno il loro "ruolo" nelle classi della scuola dell'infanzia, alla primaria, alle medie inferiori, alle superiori.
I precari saranno presi (e stabilizzati) da tutte e tre le graduatorie esistenti.
Saranno assunti tutti. Visto che il decreto parla di 148mila da stabilizzare, i precari delle Graduatorie a esaurimento non basteranno. La seconda tranche di assunzioni sarà, quindi, quella imposta dalla sentenza della Corte di giustizia europea dello scorso 26 novembre: tutti coloro che hanno fatto supplenze per almeno 36 mesi su un posto vacante.

Terzo blocco sono i 10 mila idonei del concorso 2012 non ancora in cattedra.

*Segretario Provinciale Sinalp

---Pubblichiamo i questionari che in questi giorni le scuole dovranno compilare per avviare il meccanismo di autovalutazione delle scuole. Quali dati è richiesto di inserire?
Un questionario articolato che chiede alle scuole di inserire svariati dati. Si parte dalla risorse professionali, economiche e materiali, per poi passare agli ambienti con le barriere architettoniche e i vari certificati rilasciati alle scuole, come quello di agibilità.
Domande anche relativamente alle pratiche educative, dal curriculum alla progettazione e valutazione. Valutati anche i progetti di inclusione e recupero degli alunni, nonché quelli relativi alla continuità e all'orientamento.
Domande anche sulle iniziative di aggiornamento dei docenti e l'autofinanziamento attraverso i contributi delle famiglie.

Preg.mo Sindaco del Comune di Lipari, ho letto con enorme piacere che Lei ogni giorno lavora con grande senso di responsabilità e grande dedizione per tutti noi cittadini, me l'ha confermato ,anche, un mio caro amico nonché' suo consulente Alessandro La Cava Conoscendo il valore politico del caro amico Alessandro, di cui Lei stravede per come svolge il suo lavoro trasparente e alla luce del sole, desidero porle una domanda sul decreto " la Buona Scuola" che alla fine del mese di Febbraio 2015 dovrebbe partorire i primi decreti attuati utili per far si che dall'1 settembre 2015 la nuova riforma scolastica possa essere attuabile in tutte le scuole del territorio nazionale, isole comprese.
Ecco, alcuni punti essenziali:
- Lotta alla dispersione scolastica
- Scuola digitale e dematerializzata
- Piano d'interventi per l'edilizia scolastica per la messa in sicurezza degli edifici.
- Scuola aperta oltre l'orario delle lezioni, utilizzando gli spazi di flessibilità previsti dall'autonomia scolastica
- Esperienza di alternanza scuola-lavoro
- Insegnamento di discipline che sono patrimonio storico, culturale e artistico del nostro Paese
- Potenziamento delle competenze linguistiche, economiche e informatiche degli alunni delle scuole secondarie. Le chiedo: le nostre scuole allo stato attuale sono in grado di poter affrontare questi impegni legislativi con gli strumenti e le strutture in noi possesso?

---Il MIUR ha trasmesso in data 14 gennaio 2015 il testo alla Funzione Pubblica e alla Ragioneria dello Stato per il vaglio legato agli aspetti finanziaria.
Dovendo trascorrere 30 giorni per le valutazioni, è probabile che il CCNI sarà sottoscritto definitivamente a metà febbraio e subito dopo sarà emanata la connessa Ordinanza Ministeriale che darà via alle operazioni di mobilità.

---Requisiti per presentare la domanda di quiescenza a decorrere dal 01.09.2015 donne 41 anni e 2 mesi al 31.08.2015 (senza arrotondamenti) uomini 42 anni e 2 mesi al 31.08.2015 (senza arrotondamenti)
uomini e donne 66 anni e 3 mesi al 31.12.2015 con una contribuzione minima di 20 anni donne 57 anni e 3 mesi al 31.12.2014 con una contribuzione minima di 35 anni (opzione sistema contributivo) Collocamento in quiescenza (d'ufficio) a decorrere dal 01.09.2015 donne 65 anni al 31.08.2015 (con il requisito di almeno 20 anni di contribuzione al 31.12.2011) uomini e donne 65 anni al 31.08.2015 (con il requisito della quota 96 al 31.12.2011 - per quota 96 si intende la somma tra età anagrafica e contribuzione, con un'età anagrafica di almeno 60 anni e una
contribuzione minima di almeno 35 anni) uomini e donne 66 anni e 3 mesi al 31.08.2015 con una contribuzione minima di 20 anni
uomini e donne 66 anni e 3 mesi al 31.08.2015 che, a tale data, non possiedono una contribuzione di almeno 20 anni e che restando in servizio fino al 70° anno, comunque non raggiungerebbero una contribuzione di 20 anni.

---In caso di condizioni meteo avverse il personale scolastico deve ricorrere all'art 15 comma 7 del vigente CCNL 2006/2009.
Art. 15 - Permessi Retribuiti.
1. Il dipendente della scuola con contratto di lavoro a tempo indeterminato, ha diritto, in conformità a idonea documentazione anche autocertificazione, a permessi retribuiti di cui all'art quindici del vigente CCNL 2006/2009.
Il dipendente ha diritto, ove ne ricorrano le condizioni, ad altri permessi retribuiti previsti da specifiche disposizioni di legge.
Cari colleghi, tra questi sono inseriti quelli che riguardano eventi eccezionali, ad esempio per il maltempo.
Quindi, la regola numero uno è che, se il lavoratore non riesce a raggiungere il posto di lavoro, deve avvertire il datore di lavoro dell'assenza e spiegare nel dettaglio quali sono stati gli impedimenti che lo hanno bloccato, allegando la dovuta documentazione o autocertificazione rilasciata dall'Ente preposto. Tale procedura è prevista dagli articoli 1218 e 2104 del codice civile: il primo si riferisce all'onere della prova, il secondo alla necessità che l'impedimento sia effettivo (diligenza del prestatore di lavoro).

*Segretario. Conf. Prov. S.I.N.A.L.P. Messina

di Andrea Monteleone

Come concordato ti invio la nomina di coordinatore regionale per le elezioni rsu 2015 in Sicilia.
Certo che saprai dare una svolta positiva alla rete RSU del Sinalp in Sicilia ti auguro un Buon Lavoro

--di Bartolo Pavone*

Molte scuole in Italia non applicano al personale docente precario con supplenza annuale o fino al termine delle attività didattiche il comma 1 dell' art 19 del vigente CCNL pur avendo maturato incarichi superiori al triennio.

Carissimi Precari, v'invito a riflettere su un argomento molto importante per voi riguardante l'art 19 comma 1 del vigente CCNL 2006/2009. L'articolo 19 comma 1 stabilisce:
"Al personale assunto a tempo determinato, al personale di cui all'art. 3, comma 6, del D.P.R. n. 399 del 1988 e al personale non licenziabile di cui agli artt. 43 e 44 della legge 20 maggio 1982 n. 270, si applicano, nei limiti della durata del rapporto di lavoro, le disposizioni in materia di ferie, permessi ed assenze stabilite dal presente contratto per il personale assunto a tempo indeterminato, con le precisazioni di cui ai seguenti commi."
Il comma 3 precisa : "Il personale docente ed ATA assunto con contratto a tempo determinato per l'intero anno scolastico o fino al termine delle attività didattiche, nonché quello ad esso equiparato ai sensi delle vigenti disposizioni di legge, assente per malattia, ha diritto alla conservazione del posto per un periodo non superiore a 9 mesi in un triennio scolastico". Mi chiedo: Il personale che ha superato il triennio di rapporto di lavoro a tempo determinato con incarico annuale o fino al termine delle attività non va applicato il comma, uno come, i docenti di religione? Su questo tema , nella qualità di Responsabile confederale dello S.I.N.A.L.P approfondirò' tramite i legali, perché' sono convinto che detto personale deve essere equiparato in termini di ferie, permessi, assenze per malattia come quelli di ruolo.

*Segretario Conf Prov. Di Messina S.I.N.A.L.P.

---Nella provincia di Messina il piano di dimensionamento e razionalizzazione della rete scolastica va rivisto e adeguato ai seguenti parametri: 600 alunni minimi per le scuole su terra ferma e 400 per le scuole in zone disagiate.

Pare che in provincia, esistono plessi con più di 1000 alunni e con meno di 600 alunni, difficili da gestire e scuole che non possono attuare la riforma dei cicli perché' l'ultimo piano di dimensionamento per l' a.s. 2014/2015 non ha tenuto conto della continuità didattica in verticale in alcuni plessi.

Per esempio: L'Istituto comprensivo Lipari uno, nel territorio dell'isola di Lipari è sprovvisto di scuola media di 1 grado. Gli alunni che terminano la fase riguardante la scuola primaria non possono continuare il loro percorso educativo nello stesso istituto perché' devono iscriversi in un altro plesso di scuola media, appartenente ad altro I.C. denominato "Lipari" presente nel stesso territorio.

Lo S.I.N.A.L.P. tramite il sottoscritto, farà presente a chi di competenza che, bisogna riordinare tutto il piano di razionalizzazione presente nel territorio Isole Eolie e dove esistono anomalie di funzionamento, con una proposta basata su temi che garantiscano il massimo dell'istruzione e dell'organizzazione del sistema scolastico in un territorio logistico che presenta difficolta' di gestione di ogni genere, soprattutto nei periodi invernali a causa delle cattive condizioni meteo marine.

*Segretario Conf Prov. Di Messina S.I.N.A.L.P.

Lipari -  Per il professore Bartolo Pavone incarico sindacale confederale S.I.N.A.L.P.

Al professore Pavone i complimenti del Notiziario.

Preg.mo Signor Pavone Bartolo Claudio e, pc Alla direzione provinciale del Lavoro di Messina
All'Inps di Messina All'Inpdap di Messina
Oggetto: Incarico sindacale
Con la presente lettera, questa segreteria Nazionale ha conferito alla S.V. la delega a promuovere lo sviluppo associativo e organizzativo del Territorio del Comune di Lipari ( ME ) e Provincia di Messina, con la qualifica di responsabile territoriale di questa confederazione sindacale Nazionale Autonoma dei lavoratori e dei pensionati ( S.I.N.A.L.P.). La S.V. assume pertanto la rappresentanza legale dell'organizzazione sindacale territoriale è chiamata a designare i propri Rappresentanti e ne coordina i servizi. Certo della sua valida collaborazione nell'interesse premiante degli iscritti, colgo l'occasione per porgerLe i migliori saluti.
Segretario Generale Avv. Orazio Sorece

---Come ebbi a dire qualche settimana fa', la nostra scuola italiana sarà riformata in tutta la sua pienezza. Il risultato di tutto questo sarà la carta di accesso da parte della società per vedere quello che la scuola
fa, quanta porta di contributo, e per capire, laddove necessario, dove migliorare e potenziare. L'autovalutazione darà trasparenza ed efficacia alla missione educativa delle scuole. Ma come funzionerà?
Attraverso una piattaforma online, il gruppo incaricato dal dirigente scolastico (pare che saranno esclusi i falsi devoti di San Matteo, il santo con due facce, previa tiratina d'orecchie ai dirigenti sprovveduti e privi d'intuito) potrà da marzo compilare una sorta di questionario su tutte le attività della scuola di riferimento: la raccolta complessiva
dei dati avverrà poi a luglio. Il rapporto sarà composto di diverse parti, che riguardano argomenti diversi, e ciascuna parte a sua volta sarà divisa in domande specifiche, domande aperte, e indicatori, che permetteranno alle scuole di confrontarsi con la situazione generale. Si parte dagli studenti, considerando quindi le loro performance nelle prove Invalsi, i trasferimenti e gli abbandoni, le provenienze socio-economiche, la presenza e incidenza d'immigrati ma anche le competenze chiavi di
cittadinanza, e persino il percorso che gli studenti intraprenderanno in futuro, come la prosecuzione degli studi universitari o l'inserimento nel mondo del lavoro. Un altro aspetto cruciale esaminato è quello delle risorse economiche e materiali dell'istituto, senza trascurare i finanziamenti che l'istituzione riceve, e lo stato dell'edificio in cui si fa scuola. Al centro del rapporto c'è naturalmente la parte dedicata alla progettazione didattica, con un occhio particolare alla capacità della scuola di individuare gli obiettivi e le abilità/competenze da raggiungere attraverso i progetti di ampliamento dell'offerta formativa. Un altro punto forte delle richieste che sono rivolte ai rappresentanti delle scuole è quello che riguarda l'ambiente di apprendimento, con domande specifiche sulla durata delle lezioni, l'organizzazione oraria, le attività didattiche, ma anche gli episodi problematici e il clima scolastico, e anche la capacità delle lezioni di includere anche gli studenti svantaggiati o problematici. L'ultimo interlocutore chiamato in casa sono le famiglie: per cui la scuola è chiamata a rispondere anche della sua capacità di permettere ai genitori di partecipare alle attività scolastiche. Alla fine della compilazione del rapporto, ogni gruppo di lavoro potrà indicare le sue priorità e i suoi obiettivi. Accanto a ogni domanda sono presenti degli indicatori, che permettono anche alle scuole di valutare qual è la propria posizione rispetto alla media.

---A Lipari, a breve, l'insediamento di una nuova confederazione sindacale a tutela di tutti i lavoratori del pubblico e privati interessati.

Carissimo Direttore, sono ben lieto di comunicare a tutti gli eoliani, a breve, l'insediamento di una nuova confederazione sindacale ben radicata nel territorio Nazionale e in Sicilia di cui sto definendo alcuni dettagli preliminari. A Lipari c'è bisogno di una confederazione che tuteli gli interessi e le rivendicazioni di tutti i lavoratori e le lavoratrici comunque dipendenti in Italia, di tutte le categorie, in servizio con qualsiasi tipologia di contratto di lavoro comunque classificato. Questa confederazione, Inoltre, tende alla rappresentanza degli interessi e delle rivendicazioni di tutti i Pensionati di qualsiasi nazionalità e organizza e tutela i pensionati di tutte le categorie del lavoro, soggetti a qualsiasi regime delle pensioni. Ha come principale obiettivo la tutela e la cura della piena dignità di tutti i lavoratori, secondo una programmazione delle opportunità di lavoro che tenga comunque conto dell'obiettivo primario della piena occupazione, utile per lo sviluppo delle condizioni sociali, culturali, morali, professionali, giuridiche ed economiche, nel rispetto assoluto dei valori della persona e della dignità umana. Sarà molto determinato nelle vertenze sindacali, nella stipulazione dei contratti di lavoro, nella norma di tutti gli altri rapporti che insorgono nel corso delle trattative e fuori di esse e che, comunque, riguardino gli interessi di tutti i lavoratori e dei pensionati.

---In discussione al Senato un disegno di legge, su problematiche relative alle piccole isole.
Ecco la parte riguardante le scuole situate in piccole isole.(Misure per  il potenziamento del sistema di istruzione)
1. In deroga alle disposizioni vigenti in materia di organizzazione del sistema di istruzione, al fine di preservare l'autonomia delle istituzioni scolastiche delle isole minori anche in riferimento alla loro struttura
dimensionale, nonché al fine di assicurare la stabilità degli organici del personale scolastico delle isole minori, presso ciascuna delle predette istituzioni scolastiche sono istituiti l'organico funzionale di istituto e la graduatoria di istituto.
2. Accede alla graduatoria di istituto il personale direttivo, docente e amministrativo, tecnico ed ausiliario (ATA) di ruolo che presenta apposita richiesta all'ufficio scolastico regionale territorialmente competente, corredata della documentazione da cui risultino la residenza e la contestuale dimora nel territorio dell'isola nella quale è ubicata l'istituzione scolastica indicata nella richiesta. Il predetto personale è nominato in servizio presso l'istituzione scolastica indicata, con precedenza rispetto al personale collocato nella medesima graduatoria nazionale; il medesimo personale mantiene altresì titolo preferenziale nelle procedure di trasferimento e di passaggio di cattedra, nonché di attribuzione degli incarichi a tempo indeterminato.
3. Al personale direttivo, docente e ATA che non sia in possesso dei requisiti di cui al comma 2 e che presti effettivo servizio presso le istituzioni scolastiche di cui al comma 1 in modo continuativo, a tempo indeterminato o per supplenze brevi, sono attribuiti i seguenti benefìci:
a) il servizio prestato, anche presso diverse classi negli istituti di istruzione di ogni ordine e grado, è valutato in misura doppia;
b) è conferita una specifica indennità per sede disagiata, da definire con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della
ricerca, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze;
c) sono concesse le medesime agevolazioni attribuite ai cittadini residenti nelle isole minori in materia di riduzione dei titoli di viaggio
per i trasporti marittimi, aerei e terrestri.
4. Nelle istituzioni scolastiche di cui al comma 1 gli incarichi per le supplenze brevi sono conferiti prioritariamente al personale inserito nella graduatoria di istituto.

---Pronto il format di autovalutazione unico per tutte le scuole.
Il rapporto di autovalutazione è articolato in 5 sezioni. La prima sezione, Contesto e risorse, permette alle
scuole di esaminare il loro contesto e di evidenziare i vincoli e le leve positive presenti nel territorio per
agire efficacemente sugli esiti degli studenti. Gli Esiti degli studenti rappresentano la seconda sezione. La
terza sezione è relativa ai processi messi in atto dalla scuola. La quarta sezione invita a riflettere sul
processo di autovalutazione in corso e sull'eventuale integrazione con pratiche autovalutative pregresse
nella scuola. L'ultima sezione consente alle scuole di individuare le priorità su cui si intende agire al fine di migliorare gli esiti, in vista della predisposizione di un piano di miglioramento.

---Importante sentenza della Cassazione. All'alunno disabile vanno garantite tutte le ore di sostegno previste
dal Pei.

La scuola, anche quella dell'infanzia, deve garantire la presenza dell'insegnante di sostegno per tutte le ore previste dal Piano Educativo predisposto per l'alunno con disabilità, senza sconti legati a presunte carenze di risorse disponibili.
In sostanza l'amministrazione scolastica non può diminuire le ore di sostegno. Così hanno deciso le Sezioni Unite Civili della Corte di Cassazione che hanno affrontato il tema di una bambina gravemente disabile iscritta in una sezione della scuola dell'infanzia nella provincia di Pordenone che al posto delle 25 ore previste dal Piano Educativo Individualizzato ne aveva avute assegnate 6, poi estese a 12 e mezzo.
L'Amministrazione (Miur e Istituzione scolastica) avevano fatto resistenza affermando che alle 12,5 ore di sostegno andavano aggiunte 9 ore di servizio socio-educativo, lasciando intravedere che tale servizio fosse affidato a figure professionali qualificate, secondo una logica e pratica inclusiva; da qui la tesi della irrilevanza dello scarto 21,5 ore settimanali contro 25, dato che la bambina frequentata una sezione a tempo breve.
La tesi però non ha convinto i giudici della Corte di Cassazione i quali, pur riconoscendo che la scuola dell'infanzia è facoltativa, hanno affermato che il diritto all'educazione e all'istruzione della persona handicappata è garantito anche nella scuola dell'infanzia e che la riduzione delle ore di sostegno è fortemente discriminatoria per la bambina disabile proprio perché non le è permesso di completare il Pei stabilito per il suo percorso scolastico.
Resta da vedere adesso se la sentenza della Suprema Corte possa avere effetti anche per gli altri ordini e gradi di scuola. Se così fosse, ci sarà davvero da stare attenti con il prossimo organico di sostegno. Ma in ogni caso, la sentenza fa scuola su un principio basilare: il Pei redatto per alunno è strategico ai fini dell'assegnazione delle ore di sostegno, che non possono essere tagliate per carenza di risorse e discrezionalità, e quindi, con tagli più o meno vistosi.

---Grazie al sindacato Anief molti precari della scuola con oltre trentasei mesi di servizio possono chiedere la stabilizzazione e il risarcimento per i danni subiti dal governo Italiano.

Quella scritta oggi a Lussemburgo è una pagina storica che pone fine alla precarietà nella scuola e in tutto il pubblico impiego: ora è assodato che non esistono ragioni oggettive per discriminare personale
docente e Ata assunto a tempo determinato nella scuola italiana dal 1999.
Ora 250mila precari possono chiedere la stabilizzazione e risarcimenti per due miliardi di euro, oltre agli scatti di anzianità maturati tra il 2002 e il 2012 dopo il primo biennio di servizio e le mensilità estive su posto vacante. Coinvolto tutto il pubblico impiego: il sindacato avvia ricorsi anche per precari Afam, Sanità, Regioni, Enti locali.

---Carissimo Direttore, mi permetta di informare tutti i lettori del sito web, di un tema discusso in questi mesi ma poco pubblicizzato. Leggeranno nelle pagine di tutti i giornali italiani, siti web ecc. di una storica riforma che riguarderà il mondo scolastico di cui se ne parlerà tantissimo. Dopo il sì dell'E.U. riguardo la legge di stabilità che il governo italiano dovrà approvare entro la fine di dicembre 2014, dove sono previsti investimenti radicali su tutto il sistema formativo e organizzativo nel mondo scolastico, dal prossimo anno scolastico, sono
previste delle novità salienti. Ecco dodici punti importanti:

1. Mai più precari nella scuola. Un piano straordinario per chiudere le graduatorie a esaurimento e assumere 150 mila docenti della scuola.

2. Dal 2016 si entra nella scuola solo per concorso. Niente più liste di attesa ma si diventerà docenti solo per concorso, come previsto dalla Costituzione.

3. Basta supplenze. Garantire un team stabile di docenti che coprano i posti vacanti e garantire così la continuità didattica.

4. La scuola fa carriera, qualità, valutazione, merito. Ogni tre anni ci sarà un aumento in busta paga che premierà i docenti più meritevoli.

5. La scuola si aggiorna. formazione e innovazione. I docenti dovranno seguire una formazione continua obbligatoria, incentrata soprattutto su temi di pedagogia e didattica innovativa.

6. Scuola di vetro: dato e profilo online. I dati di ogni scuola (budget, valutazione, progetti finanziati) saranno online accessibili pubblicamente entro il 2015. sarà inoltre istituito un registro nazionale dei docenti.

7. Sblocca scuola. Abolire le procedure burocratiche più gravose per la scuola.

8. Scuola digitale. Piani di co-investimento per portare il Wi-Fi e la banda larga nelle scuole.

9. Cultura in corporee sano. Più educazione fisica, musica e storia dell'arte

10. Le nuove alfabetizzazioni. Rafforzamento del piano formativo per le lingue straniere dai sei anni, introduzione del coking e pensiero computazionale nella scuola primaria, dei principi dell'economia nella secondaria.

11. Fondata sul lavoro. Alternanza scuola-lavoro obbligatorio negli ultimi tre anni degli istituti tecnici e professionali, potenziamento dell'esperienza di apprendistato sperimentale.

12. La scuola per tutti, tutti per la scuola. Attrarre risorse private (singoli cittadini, fondazioni, imprese) e stabilizzare il MOF (Miglioramento dell'Offerta Formativa.)

---Questa mattina mentre ero seduto a Canneto, un caro amico e genitore di un alunno che frequenta il plesso scolastico di Canneto, mi ha informato e autorizzato di darne piena comunicazione ai vari giornali online del nostro arcipelago, di un grosso pericolo esistente nel campetto dietro il plesso di Canneto. Questo genitore, in modo responsabile, preoccupato dell'incolumità' del proprio figlio e di tutti gli alunni che frequentano il plesso, mi ha fatto presente che nel campetto dietro la scuola sono affissi per terra delle basi con ferri appuntiti che servono per sorreggere la scala di uscita in caso di emergenza. La preoccupazione del genitore consiste nel sapere che durante le attività motorie di vario genere c'e' il rischio costante che un alunno possa cadere e sbattere contro la testa con conseguenze gravissime. Speriamo che ciò non avvenga mai, però, accertarsi del pericolo nel rispetto delle norme vigente, non è peccato, come non lo è, segnalare al responsabile unico della sicurezza nei luoghi di lavoro, il dirigente scolastico dott. Renato Candia, il grave problema, il quale, sicuramente, saprà intervenire affinché il pericolo costante sia eliminato. Un altro, appunto che mi è stato comunicato da questo genitore, la sporcizia che regna ai bordi del campo. Colgo l'occasione per ringraziare quest'amico per la fiducia e per la stima dimostratomi.

---Avevo deciso di non occuparmi più di sindacato attivo nel comparto scuola, ma in questi ultimi tempi, alla luce di alcuni fatti, ho deciso di rientrare a fare sindacato attivo a 360 gradi, naturalmente, con massimo rispetto verso tutti ma con determinazione. In un momento così difficile, dove la gente presuntuosa e arrogante continua a dettare legge, occorre qualcuno che intervenga a tutela verso i lavoratori, famiglie e alunni, con onestà e senso di responsabilità. Oggi chi fa sindacato vero, trasparente e alla luce del sole è considerato una persona scomoda e da ostacolare in tutto quello che propone nell'interesse della collettivita'. Ho deciso anche di denunciare nel rispetto delle leggi in vigore, tutte quelle forme di ostruzionismo prive di logiche istituzionali che, molto spesso accadono nell'ambiente scolastico. Sono molte le persone che mi telefonano e mi chiedono consulenza sindacale in merito. Adesso dico: basta! Vediamo se devo essere io a preoccuparmi o i " scassapagnari ", i sapientoni, gli sconfitti.

- Il ministro Maria Chiara Carrozza ha firmato DM previsto dal Dl "L'Istruzione riparte" che punta a rafforzare gli strumenti a
disposizione delle istituzioni scolastiche per diminuire il fenomeno degli abbandoni precoci dei percorsi di studio, a ridurre le ripetenze e i debiti formativi.
Le scuole potranno presentare la propria candidatura agli Uffici Scolastici Regionali entro il prossimo 28 febbraio. Possono candidarsi tutti gli istituti comprensivi e le scuole secondarie di secondo grado (queste ultime per azioni rivolte alle classi del biennio iniziale).
Apposite commissioni selezioneranno i progetti migliori che saranno selezionati sulla base dell'impatto previsto sugli indicatori del rischio
di dispersione scolastica, del grado d'innovazione didattica, della trasferibilità delle azioni proposte e della solidità delle partnership.
Particolare attenzione sarà rivolta a quelle azioni che sono già state sperimentate con successo e che vedono il coinvolgimento diretto degli
Enti Locali.
Il finanziamento totale a disposizione è di 15 milioni di euro; le attività didattiche possono essere avviate nel corso di quest'anno
scolastico e proseguire nell'anno scolastico 2014-15; gli Uffici Scolastici Regionali predisporranno staff di accompagnamento e
monitoraggio dell'andamento dei progetti finanziati.

Colgo l'occasione, per informare,inoltre, il personale della scuola che, per la seconda volta è saltato il tavolo tecnico per il piano di
razionalizzazione della rete scolastica in Sicilia a causa della mancata presenza dell'assessore Scialabra.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO.

Scuola, il pasticcio dei fondi per combattere la dispersione. Dal ministero più soldi alle Regioni dove l'emergenza è minore. Il pd Faraone: "Assurdo, così si allarga il divario tra Nord e Sud".

Per contrastare la dispersione scolastica, il ministero assegna più fondi alla Lombardia, dove il fenomeno è meno grave, che alla Campania, regione con una vera emergenza in corso. Il ministero per l'Istruzione ha pubblicato ieri il decreto che fissa la ripartizione dei 15 milioni di euro stanziati col decreto- scuola per combattere un fenomeno nel quale, purtroppo, l'Italia eccelle in Europa. Spulciando tra i numeri forniti dallo stesso provvedimento, emerge una situazione paradossale: alle regioni del mezzogiorno, dove abbandoni scolastici e bocciature abbondano e le competenze in lettura e matematica sono tra le più scarse d'Europa, arrivano meno fondi rispetto alle regioni dell'Italia settentrionale e centrale. Alla Lombardia, per esempio, dove la dispersione tocca il 15,34 per cento, il decreto assegna 2,2 milioni di euro, mentre alla Campania, dove il fenomeno sfiora il 22 per cento, ne dà 1,8.

Com'è possibile? La ripartizione dei fondi è stata effettuata non tenendo conto delle cifre della dispersione, ma in base al numero di alunni iscritti in ogni singola regione. Così la Sicilia, che ha più alunni del Lazio e una dispersione di 10 punti più alta – 25 contro 13 per cento – riceve 1,56 milioni contro il milione e 361mila della regione Lazio. Il sottosegretario Marco Rossi Doria spiega le ragioni di questa scelta: «La dispersione scolastica è una grande questione nazionale. E i dati ci dicono che anche nelle periferie urbane del centro-nord gli abbandoni hanno raggiunto e superato i livelli di guardia. Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, inoltre, hanno avuto 50 milioni di fondi europei per il biennio in corso e stanno lavorando già per battere la dispersione. Il bando punta a rispondere alle diverse esigenze dei territori, fra cui anche l'integrazione e il successo formativo degli alunni di cittadinanza non italiana ».

Ma il decreto non convince i sindacati, che «non sono stati neppure interpellati per progetti che con tutta probabilità vedranno impegnati anche i docenti interni alle scuole». E contro quelle tabelle si schiera anche Davide Faraone, responsabile welfare nella segreteria pd di Matteo Renzi: «Nella ripartizione dei fondi – attacca Faraone - si è tenuto conto più della popolazione scolastica che della dispersione: così facendo però il divario tra scuola del Nord e del Sud non si ridurrà mai. Il Pd propone invece una vera e propria task force sul mezzogiorno che studi le realtà più a rischio e tenga conto di tutte le problematiche esistenti e, sulla base di questi dati, trovi soluzioni mirate e ad hoc».

- Con la presente nota, desidero informare tutto il personale docente di sostegno di ogni ordine e grado,sulle nomine in ruolo previste per il prossimo anno scolastico.Si è svolto ieri al Miur un incontro sulle immissioni in ruolo di 4447 docenti di sostegno, previste dal DL 104/13 convertito con Legge 128/13. Le assunzioni, che avranno decorrenza giuridica 1/9/2013 ed economica 1/9/2014, sono in aggiunta alle nomine già disposte con DM 732/13 e CM 21/13.

Nei prossimi giorni sarà pubblicato il provvedimento mentre è già disponibile la tabella analitica che evidenzia per provincia la ripartizione di detti posti, determinata in base all´organico di diritto già esistente ed il conseguente numero massimo di assunzioni da effettuare. La suddivisone dei posti tra i vari ordini di scuola e tra le aree, nella secondaria, sarà effettuata dagli uffici provinciali in proporzione ai posti disponibili.

La sede definitiva sarà assegnata secondo i criteri e le modalità stabiliti dal CCNI sulla mobilità, in attesa di essere firmato
definitivamente dopo i controlli di rito. Tabella assunzioni aggiuntive sostegno a.s. 2013 2014

- Carissimo direttore, la prego, cortesemente, di pubblicare la nota assessoriale del 21 gennaio 2014 prot. n. DA / 1 GAB in merito al tavolo
tecnico sulla razionalizzazione della rete scolastica p.v. Tale pubblicazione consentirà a tutto il personale scolastico docente e non,
organi collegiali, assessori, sindaci ecc... di poter leggere attentamente i contenuti del decreto, al fine di evitare, malintesi
interpretativi che oggi sono di moda. Nel decreto, sono specificati tutti i riferimenti normativi e le motivazioni per le quali urgono un piano
stabile e che rispetti le leggi in vigore. Grazie infinite, per la sua gradita attenzione.

*Insegnante F.S. area quattro presso l'I.C. Lipari n uno.
Leggete:http://www.usr.sicilia.it/attachments/article/1231/DA%201_14%20Costitutzione%20Tavolo%20Tecnico.pdf

- di Bartolo Beninati

Prof. Bartolo leggendo la sua nota sul dimensionamento con scadenza il 24/01/2014 a livello provinciale mi da lo spunto per chiarirmi un fatto. Corre voce che il collegio dei docenti è saltato in quanto non c'era il numero legale e nel consiglio d'istituto c'è stata un po di tensione tra Lei e qualche consigliere. Visto che il piano di dimensionamento è rivolto a tutte le province perché queste anomalie quando migliorare i collegamenti delle scuole è un bene comune?

LA RISPOSTA.

di Bartolo Pavone

Prima di rispondere per l'ultima volta alla richiesta fattami dal un caro amico, desidero fare un'ultima premessa: Circa un anno fa, all'indomani di un piano di dimensionamento regionale definito "d'emergenza" e per questa ragione fatto alla meglio e solo per recuperare un consistente numero di dirigenze scolastiche e di direttore dei servizi, tutti i membri del Tavolo Regionale, istituito con corretto decreto assessoriale, e in primis l'Assessorato, assunsero l'impegno di rivedersi già da settembre (2013) per avviare una necessaria razionalizzazione della rete scolastica che superasse la fase emergenziale, la logica dei limiti numerici e delle deroghe. Tutti convenivamo di aprire una nuova fase per ridare slancio a una scuola molto ridimensionata razionalizzando la rete scolastica attraverso un riordino degli indirizzi la cui proposta formativa è oggi di difficile lettura. Sarebbe stata, questo sì, una vera rivoluzione definire, per la prima volta, una rete scolastica in conformità a una programmazione dell'offerta formativa (nuove virtù), ai sensi della legge regionale 6/2000, senza i "vecchi vizi" delle interferenze politiche-clientelari. E invece siamo alle solite. Nessuna riunione del tavolo regionale, nessuna programmazione dell'offerta formativa, una direttiva del capo di gabinetto dell'Assessore il 16 dicembre u.s. che convoca le Conferenze provinciali ai sensi della legge 6/2000, una nota del 20 dicembre u.s. dell'USR che gira asetticamente la nota della Regione agli ambiti territoriali. Solo questo. Ancora una volta, come sempre, la scuola è orfana del Governo e della politica siciliana. In questi giorni si stanno svolgendo nelle province le Conferenze provinciali, tra meno di tre settimane si aprono le iscrizioni e gli studenti, e le loro famiglie, rischiano di trovare nelle scuole proposte formative incerte. I gravi e ingiustificabili ritardi accumulati dall'Amministrazione Regionale (16 dicembre) e il numero delle istituzioni sottodimensionate (21) dovevano consigliare un percorso che ripartisse dal dimensionamento d'emergenza dello scorso anno per rivedere alcune scelte che consapevolmente sono state fatte con quella logica e dimensionare quante scuole più possibili. Occorre, infatti, dare stabilità alle scuole per favorire una progettazione di più ampio respiro. In merito alla questione della mancata validità del collegio dei docenti devo riconoscere che è stato un episodio anomalo per due ordini di motivi:
1. Su novantanove docenti in organico di diritto e, di fatto, presenti circa trenta docenti. In merito a ciò ho fatto richiesta formale
all'amministrazione per conoscere ufficialmente il numero dei docenti assenti giustificati. E' un mio diritto.
2. Il tema da trattare era di estrema importanza per garantire ai nostri alunni e famiglie stabilità alle scuole e favorire una progettazione
didattica e educativa per gli anni futuri, giacché L'U.S.P. di Messina ha chiesto agli organi collegiali pareri e proposte, ma c'e' lo
impone, anche, la C.M. n ventidue del 26/8/2013 sul curricolo in verticale. Il nuovo piano avrà una durata triennale o quadriennale.
Per quanto riguarda la discussione animata con un consigliere, desidero precisare che all'interno del Consiglio d'istituto ci sono persona
rispettabile e perbene. Il motivo della discussione riguarda a un tavolo tecnico fatto alcuni anni fa presso il Comune di Lipari convocato
dall'ex Assessore Ferlazzo in merito al piano di dimensionamento. Mi si rimprovera di aver firmato un documento e di non aver portato al tavolo
una rappresentanza della segreteria, come ha fatto, invece, il dirigente scolastico, il dott. Renato Candia. A quel tavolo era stata convocata
anche la Cisl di Messina che a Lipari ha una sua rappresentanza nella nostra scuola. Domanda: perché non è stata informata dalla segreteria
provinciale o non si è presentata? Per quanto riguarda quel documento firmato a Palermo non è stato nemmeno discusso. La dottssa Buttafuoco, personalmente al sottoscritto ha detto che avrebbe fatto di tutto per rendere l'I.C. Salina autonoma in base alla legge regionale n.6/2000, purtroppo non è stata così. L'anno scorso la cgilscuola di Messina è stata determinata al tavolo tecnico, dopo aver svolto un'assemblea sindacale a Lipari nella giornata di sabato con le scuole materne e primarie chiuse (settimana corta). A quell'assemblea in pochissimi partecipammo e proprio quel giorno fu consegnato quel documento alla dott.ssa Pistorino (segr.provinciale) e nessuno dei membri del tavolo regionale ha opposto nessun veto visto l'immente approvazione della legge sul Curricolo in verticale. Spero di essere stato chiaro. Da questo momento mi riservo di rispondere a qualsiasi chiarimento in merito, solo nelle sedi opportune.

- di Bartolo Pavone

Al termine dell'incontro di ieri tra il Direttore Generale dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia , Maria Luisa Altomonte
e l'Assessore Regione all'Istruzione, Nelly Scilabra sul tema dimensionamento della rete scolastica, gli stessi hanno diramato la nota a firma congiunta indirizzata ai Commissari straordinari delle province regionali siciliane e ai Dirigenti degli Uffici di Ambito Territoriale delle province siciliane. Di seguito la nota:

«Nel dare seguito alla nota diramata dal MIUR n. 2828 del 20 dicembre 2013, con la quale si chiede di terminare le procedure concernenti, il
dimensionamento della rete scolastica regionale entro il 31 gennaio 2014, si invitano le SS. LL. a definire, entro il 24 gennaio p.v. i piani
provinciali previsto dalla l. r. n. 6 del 2000. Tenuto conto del mancato accordo in sede di Conferenza Stato-Regioni, le conferenze provinciali avranno esclusivamente cura di intervenire sugli istituti scolastici sottodimensionati e di rilevare e proporre soluzioni per superare eventuali criticità esistenti nell'attuale assetto territoriale della rete scolastica regionale. Tanto si rappresenta alle SS.LL. e si resta in attesa di tempestivo riscontro».

- Carimmo direttore, Le chiedo, cortesemente, di voler pubblicare questo documento, redatto dal sottoscritto per chiarire molti dubbi riscontrati in questi giorni nell'ambito lavorativo riguardo la legge del Curricolo in verticale che le scuole hanno cominciato a trattare dall'inizio dell'a.s.2013/2014.Orbene: Con l’anno scolastico 2013-14 entrano pienamente in vigore le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d’istruzione, di cui al D.M. 254/2012, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 30 del 5 febbraio 2013 e disponibile sul sito www.indicazioninazionali.it.
L'emanazione delle Indicazioni implica una coerente rielaborazione del curricolo delle istituzioni scolastiche che tenga conto del profilo dello
studente, dei traguardi di sviluppo delle competenze, resi ora prescrittivi, e degli obiettivi di apprendimento. L’adozione delle
Indicazioni nazionali va considerata come attività ordinaria. Tuttavia la loro attuazione costituisce una preziosa opportunità per approfondire
alcuni nodi culturali, didattici, organizzativi e professionali di particolare rilievo.
Ogni scuola, nell’ambito della propria autonomia, adotta le strategie e le soluzioni più opportune per una conoscenza approfondita delle nuove
Indicazioni, che mettono a sistema molteplici aspetti professionali, organizzativi e didattici, consentendone una rilettura unitaria ed organica.
L'Amministrazione, nelle sue diverse articolazioni, è impegnata a fornire un adeguato supporto alle istituzioni scolastiche attraverso un insieme di misure accompagnamento, di durata pluriennale, consistente in azioni di informazione, formazione, ricerca, monitoraggio e documentazione.
L'adozione delle nuove Indicazioni nazionali per il curricolo non si esaurisce nella semplice revisione dei documenti formali che ogni scuola
è tenuta a redigere – Piano dell'offerta formativa, progettazioni didattiche, curricolo, repertori di prove di verifica – ma rappresenta
l'occasione per una riflessione sui compiti formativi della scuola di base (infanzia e primo ciclo), a maggior ragione in una stagione caratterizzata dalla progressiva estensione degli istituti comprensivi, secondo la logica di un percorso unitario dai 3 ai 14 anni e, in prospettiva, fino al termine dell’obbligo di istruzione.
Tutto ciò comporta un impegno pluriennale da parte delle scuole che dovrà comprendere:
a) una fase di informazione, formazione, riflessione e confronto tra i nuovi contenuti delle Indicazioni e le pratiche didattiche reali, le novità in materia di valutazione, gli assetti disciplinari, le scelte metodologiche;
b) una fase di formazione e di ricerca, rivolta anche a gruppi limitati di docenti – in grado poi di svolgere funzioni di animazione, promozione,
ricerca didattica all'interno delle proprie comunità professionali – in forma di laboratorio, con sperimentazioni didattiche sul campo ben
delimitate e mirate che consentano la verifica dei risultati;
c) una fase di documentazione degli esiti e di condivisione delle innovazioni più efficaci anche in vista di una disseminazione più ampia.
Le diverse dimensioni del processo di realizzazione delle Indicazioni nazionali investono l’autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo
richiamata esplicitamente dal Regolamento dell’autonomia scolastica (DPR n. 275/1999, art. 5) come perno dell’elaborazione strategica di ogni
scuola.
Su questa base si innesterà il monitoraggio delle modalità di realizzazione delle Indicazioni 2012 che sarà predisposto a livello
nazionale, ma gestito su base regionale, con modalità capillari e interattive. Saranno inoltre messi a punto ulteriori momenti di
approfondimento qualitativo da realizza-re tramite contatti diretti dello staff regionale con le scuole, al fine di acquisire ulteriori elementi di
lettura e conoscenza dell'impatto delle Indicazioni 2012 sui curricoli, anche in vista di eventuali revisioni e adattamenti del testo nazionale.
Grazie infinite.

Ins. Bartolo Pavone

di Bartolo Beninati

Caro prof. Pavone gira voce che entro la fine del mese le scuole messinese devono fare proposte in merito al nuovo piano di dimensionamento p.v. cosa c'è di vero visto che se ne parla nell'isola? Interessa alle nostre scuole eoliane? Quale ricaduta potrebbe avere in termini di benefici per i nostri alunni o viceversa? La ringrazio anticipatamente per la sua disponibilità e per la chiarezza e verità dimostratami in tutte le occasioni in cui mi sono rivolto per chiarimenti.

LA RISPOSTA.

di Bartolo Pavone

Il Dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciali di Messina con nota prot. n.14906 del 24/12/2013 chiede agli organi collegiali della scuola
della provincia di Messina pareri e proposte da trasmettere entro il 15/01/2014 in merito al piano di dimensionamento scolastico per l'A.S.
2014/1015. Lo scrivente ha ritenuto corretto richiedere l'istituzione di un collegio dei docenti, perché nessuno ne ha fatta richiesta o indetto,
al fine di garantire agli alunni frequentanti il plesso di Lipari centro, il curricolo in verticale e un percorso formativo organico e completo. La
mia proposta sarà: La scuola Media S. Lucia dovrà essere assegnata all'I.C. Lipari uno, in modo che gli organi collegiali dell'istituzione scolastica possano riprogrammare l'apprendimento dal punto di vista dell'unitarietà' e della verticalità previsto dalla C.M. n. 22 del 26/8/2013 e legge dello Stato a decorrere dal 5/2/2013. Oggi, alle ore 15 è indetto il collegio e alle 16,30 il Consiglio d'Istituto. Un caro saluto al mio amico Bartolo Beninati.

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