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Dettagli...

lchiofalo3di Luca Chiofalo

Dopo 5 anni (ma diciamo pure 10 o 15) non proprio brillanti sotto il profilo dell'efficacia nella gestione politico-amministrativa del paese, nonostante copiose e vibranti lamentele da parte di larghi strati di popolazione dell'arcipelago, incredibilmente, da quello che filtra, i candidati al consiglio comunale di Lipari, dovrebbero essere i soliti noti.

Per i candidati alla sindacatura la situazione è in evoluzione, ma per l'organo di indirizzo e controllo, tranne rare e marginali eccezioni e con l'aggiunta di qualche rispettabile 'figlio di' chiamato a contendersi uno scranno per questioni dinastiche, pare non si senta la necessità e non ci sia la possibilità di un cambio di rappresentanti del 'popolo': questi siamo e questi dovremo essere, rivendicano i 'nostri', impettiti e forti del consenso popolare ricevuto in passato!

Qualcuno in questi anni si è dimesso ammettendo il fallimento della propria azione e della classe politica tutta, ma la gran parte dei nostri 'eletti' concittadini non ci pensa proprio a farsi da parte causa manifesta incapacità di realizzare obiettivi minimi nell'interesse della comunità.

E' comunque legittimo che ognuno degli uscenti e dei frequentatori storici e recenti di palazzo cerchi riconferma, quello che suona davvero strano è che non venga fuori niente di nuovo dalla consistente parte di paese che critica ferocemente nel tempo che intercorre tra un'elezione e l'altra, salvo poi eclissarsi o accodarsi ai soliti gruppi di potere quando si arriva al dunque.

Per convenienza o indolenza, il paese sembra non riuscire ad esprimere iniziative davvero di rottura col passato e con interpreti che hanno fatto (male) il loro tempo.

Inquieta la possibilità concreta che ci siano tanti elettori eoliani disposti a riporre ancora fducia negli attori principali della tragicommedia che ha vissuto l'arcipelago negli ultimi lustri, uno spreco di possibilità e risorse che grida vendetta e che ha pregiudicato presente e futuro prossimo di tanti eoliani.

Per quanto mi riguarda, ho provato e proverò ancora a mettermi in gioco e offrire una scelta alternativa alle solite, ma è davvero difficile trovare sponde affidabili e 'coraggiose' con cui costruire qualcosa che vada fuori dalle dinamiche consolidate e nefaste del consenso clientelare.

La democrazia impone rispetto per la volontà popolare che si esprime col voto, ma se certe impressioni fossero confermate, dopo le elezioni, vi prego, risparmiamoci lamentele ipocrite e penose.

C'è sempre tempo per ritrovare dignità e speranza, ma chi è causa del suo mal abbia la decenza di piangere se stesso.

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 Da domani dovrebbero entrare in vigore le ordinanze di limitazione al traffico nel centro storico di Lipari. Invito tutti al rispetto delle disposizioni a prescindere dal controllo (impossibile per l'intera giornata) effettuato dalle forze dell'ordine. Il rispetto delle regole ci qualifica come comunità e migliora l'immagine che offriamo ai nostri ospiti.

 

---Giovedì 15 settembre 2016. La nave Siremar diretta a Vulcano e Lipari, teoricamente in partenza alle 18,30, lascia il porto di Milazzo alle 19.
Sentiti alcuni passeggeri assidui, pare che il ritardo, anche per altre corse, sia ormai consuetudine.
Dunque, se le cose stanno così, per rispetto dell'utenza che già soffre i limiti dell'insularità, la compagnia abbia l'accortezza di modificare gli orari che non riesce a rispettare, evitando ad isolani e turisti attese snervarti e ritardi che ne condizionano i programmi.

---In allegato, la mappa dei comuni dotati di un piano di protezione civile per le emergenze in caso di calamità naturali. Lo strumento in questione è fondamentale perché serve, tra l'altro, ad indirizzare cittadini ed istituzioni sul comportamento da tenere in caso di eventi sciagurati. Le
nostre isole sembrano esserne dotate ma il piano, secondo la fonte, non è stato pubblicato. Chi lo conosce...?

---E' arrivata l'estate, annunciata da orde di "ragazzini" urlanti e nottambuli e dall'invasione quotidiana di "turisti in barcone".

 Se la strategia turistica è quella di attrarre questo genere di ospiti e trasformarci tutti in venditori di alcol, pizza e souvenir si è vicini a centrare gli obiettivi... Qualcuno parla di "boom" e ognuno sbarca il lunario come può, ma la confusione arraffona in cui svolgiamo le nostre attività e questo turismo povero e disordinato sono uno sfregio al luogo meraviglioso in cui viviamo.

---Io voglio che il centro del mio paese sia pieno di attività e locali in cui intrattenersi, ma vorrei anche poterci passeggiare senza dover scavalcare cartelloni e tavoli "parati" abusivamente dappertutto. Vorrei poter dire che nessun turista viene importunato con le offerte più disparate e che ognuno svolge il proprio lavoro senza invadere lo "spazio" altrui o praticando concorrenza sleale. Vorrei potermi vantare, orgoglioso, del fatto che siamo una comunità ordinata, rispettosa delle norme e capace di attrarre e soddisfare turisti esigenti. Vorrei...

---La Gran Bretagna esce dall'Europa... L'Italia, a sentire Salvini, dovrebbe farlo. E poi, a cascata, perché non la Sicilia fuori dall'Italia, Lipari fuori dalla Sicilia e Marina Corta fuori da Lipari...? tutti con un bel confine, moneta locale, leggi diverse e diffidenza se non ostilità verso gli altri... questo sarebbe il futuro migliore che i popoli inseguono...? mah, sono perplesso...

L'INTERVENTO.

di Michele Sequenzia

Scrive il "Sunday Times" :

Tutto da rifare? Verso un nuovo referendum? In poche ore il website del Parlamento inglese ha già ricevuto migliaia di petizioni " contro il Brexit", da parte di migliaia di giovani di ogni ceto, assolutamente contrari alla uscita del Regno Unito dall' Ue.

Milioni di inglesi chiedono urgentemente la promulgazione di una nuova legge che consenta la ripetizione del referendum in caso di un risultato del 'Leave' o del 'Remain' inferiore al 60%. E che abbia come condizione minima un'affluenza alle urne non inferiore al 75%.

Il movimento " anti Brexit" pubblicato sul sito del parlamento britannico, sta avendo un enorme successo, ha raccolto -ad oggi- oltre due milioni e 800mila firme. Il rischio è serio. Dopo il " Brexit" si affacciano nuovi pericolosi scenari di un progressivo movimento " separatista", che investe anche l' Irlanda ed il Galles. Nuovi, non facili, problemi che incombono sulla Corona. Dalla Scozia arriva subito l'annuncio di una seconda consultazione popolare che mira all'indipendenza dal Regno Unito.

Il peggio deve ancora arrivare. Immediatamente post-referendum...chi possiede sterline ha perso oltre il 10% a quota 1,3305 dollari, il minimo dal 1985. Brutti segni per tutti. La sterlina è scesa quindi di oltre il 6% contro l'euro e il 15% nei confronti dello yen. Tutto ciò non aiuta il consumatore inglese. L'intero mercato valutario che alimenta la vita di tutti noi è stato travolto dall'insicurezza causata dal risultato del referendum , che ha visto la vittoria del "sì" per l'uscita dalla Ue. Domani si riaprono i mercati internazionali e si temono ulteriori severe perdite.

Oltre alla sterlina, il cui valore è subito precipitato ai minimi da 30 anni, anche l'euro subisce il contraccolpo, è instabile, perde valore e ciò rende problematica la vita di tutti noi con il rischio di forti aumenti delle   tariffe oltre ai beni di largo consumo. L'euro traballa, cede valore, si attesta a poco meno di 1,10 dollari (1,096), in calo del 3,7%. Non cessa l'onda di perdite finanziarie, di grave insicurezza, i mercati sono in subbuglio, nessuno escluso. Si teme   l'aggravarsi del deficit e dell'inflazione di tutti i beni di consumo, con forti aumenti della disoccupazione. La nostra fragile economia, oberata da un enorme debito pubblico, condizionata da una forte evasione fioscale, subirà nuovi pesanti perdite.

Il Regno Unito è oggi senza governo e ciò acuisce le spinte speculative che investono le principali piazze finanziarie del mondo.

Standard and Poor's è pronta a declassare la Gran Bretagna con l'uscita, ora ufficiale, dall'Unione europea.

L'uscita dalla Ue del Regno Unito è una immane sciagura per tutti gli europei . Senza il Regno Unito l'intero edificio della Ue sta crollando. La vita, il futuro di milioni di lavoratori, famiglie, studenti, operatori , ricercatori e managers italiani sono a rischio.

Tutto ciò dovrebbe seriamente preoccupare il governo italiano.

 

---La parola che più ha risuonato in quest'estate calda e umida come poche altre è "boom".
Usata per indicare una crescita a due cifre -che i dati ufficiali dovranno confermare- del movimento turistico verso le Eolie, ha coperto e rischia di coprire per il futuro l'irragionevolezza suicida della nostra (non) politica turistica e i nodi sempre più intricati della sostenibilità ambientale del turismo "invadente" a cui strizziamo l'occhio.
Sostengo, senza timore di smentita, che l'incremento di presenze e arrivi non abbia portato incrementi significativi di "ricchezza" per le isole, e ciò perché a crescere di numero sono solo i turisti "mordi e fuggi" e "low badget" -cioè con bassa capacità di spesa- e le attività che si rivolgono a dette tipologie.
Se immaginiamo un futuro in cui souvenir, cartoline, pizza e alcolici la faranno da padroni, con invasione per terra e per mare di turisti da sballo o da "3 isole in un giorno", siamo sulla strada giusta.
Altrimenti, se vogliamo essere all'altezza del patrimonio immeritatamente ereditato, cominciamo a discutere di come difendere e valorizzare un territorio unico al mondo: perché è possibile, viste la bellezza naturale, la storia e le tradizioni uniche delle Eolie, portare a casa una "pagnotta" più grande senza svenderci, come stiamo facendo, ad un turismo in larga parte "sguaiato" e miserello.
Le isole più piccole come Stromboli e Panarea cominciano a rendersi conto di non poter sostenere queste estive invasioni barbariche, ma anche Lipari non può reggere simili flussi non regolamentati.
Gli strumenti per "difenderci" e qualificare la nostra offerta ce li potrebbero offrire la prestigiosa appartenenza alla "World Heritage list" dell'Unesco, la realizzazione di aree protette per terra e per mare, ecc., ma condizione essenziale è capire la convenienza e la necessità di abbracciare convintamente un processo di valorizzazione e "protezione" delle nostre isole, evitando di considerare, irresponsabilmente, ogni percorso di tutela come un limite imposto dall'alto.
Questi dovrebbero essere i temi in cima all'agenda politica locale, ma pare, per nostra sventura, siano argomenti da evitare...

 
 ---Perché Capri ha una reputazione internazionale di prestigio e, conseguentemente, un turismo di alto livello, mentre Lipari resta un'eterna incompiuta...?

Perché Capri ha, tra le altre cose, il coraggio di fare quanto segue, mentre Lipari incoraggia abusivi, scocciatori e accattoni...!
Non abbiamo niente da invidiare a nessuno, ma dovremmo imparare da chi ha molto da insegnarci...

Capri, multe a commercianti e ristoratori 'troppo invasivi' coi turisti

 
A Capri, insistere per offrire servizi ai turisti potrebbe essere una modalità "invasiva" punibile con una multa fino a 300 euro. La giunta municipale ha, infatti, approvato una delibera con la quale, per chi viola l'ordinanza del 2001 in materia di petulanza e pubblicità ambulante, potrà vedersi notificare una contravvenzione dai 50 ai 30 euro.Un'iniziativa che va a "colpire" soprattuttoristoratori, camerieri dei bar e titolari di noleggio barche e che già la scorsa estate aveva portato a una serie di multe nei confronti di una decina di operatori turistici.
"Abbiamo constatato con la polizia municipale che, nonostante le numerose contravvenzioni elevate lo scorso anno, il fenomeno è ancora persistente, soprattutto in Piazzetta e nella zona di Marina Grande - ha dichiarato il sindaco di Capri Gianni De Martino - ed abbiamo perciò deciso insieme di aggravare le sanzioni, confidando in un maggior controllo del territorio".
Il delegato al Turismo Antonino Esposito ha ribadito che "tale fenomeno impoverisce in maniera significativa la nostra immagine turistica", aggiungendo che "dopo gli incontri delle scorse settimane viene rinnovata la richiesta di collaborazione di operatori e categorie interessate. Il provvedimento preso sarà l'occasione di un rinnovato monitoraggio del fenomeno, e per questo ci riserviamo, nelle prossime settimane, di valutare la necessità di ulteriori conseguenze, anche in materia di concessione di suolo pubblico, per gli esercizi che continueranno a non sentire la responsabilità del danno che provocano a tutto il sistema turistico isolano", ha concluso.
L'INTERVENTO.
di Aldo Natoli
Preciso all'amico Luca Chiofalo che la differenza sostanziale tra il modo di fare turismo a Capri ed a Lipari è sostanziale! A Capri vi sono delle regole che tutti rispettano per presentare l'isola in ordine sotto ogni aspetto. A Lipari non esistono regole e buon senso, cosichè tutti tirano l'acqua al proprio mulino, senza rendersi conto che presentiamo ai visitatori, come afferma l'amico Ettore Longi, l'isola che non c'è!

---Bisogna esprimere apprezzamento per le ordinanze, finalmente redatte in tempi congrui, di limitazione al traffico veicolare nel centro storico di Lipari.
Amministrazione e comando di polizia municipale dimostrano la volontà chiara di presentare, ai turisti che cominciano ad arrivare e ai residenti, un paese più ordinato, tranquillo e fruibile.
Esistono concittadini che, con pieno diritto, dissentono da tali provvedimenti, ma stona il fatto che gli stessi abbiano poi l'ardire di argomentare di turismo e ricette per incrementarlo...
Bene, si entri nell'ordine di idee che, garantite le necessità di particolari attività e dei soggetti con problemi di deambulazione, "l'isola pedonale", almeno nel centro storico, è un provvedimento assolutamente necessario, che incontra desideri e apprezzamento di tutti i nostri "ospiti" e di molti "indigeni".
Dunque, pieno sostegno alla linea intrapresa (spero ormai assimilata!) e fiducia nella solerzia dei vigili urbani e nel senso civico dei LIPAROTI per il rispetto delle ordinanze.

---Ancora una volta ho assistito a scene di "ordinario" e giustificato nervosismo da parte di chi deve accedere al porto di Milazzo per raggiungere le Eolie. Le legittime rimostranze di chi deve prendere il traghetto sono dovute alla cervellotica direttiva, in vigore da qualche tempo, di presentarsi alla sbarra di ingresso non prima di un'ora
dalla partenza della nave e solo dopo aver fatto apporre, in un altro luogo, un timbro sul biglietto acquistato. In grande difficoltà, in questo assurdo percorso perditempo, si trovano già gli Eoliani (pratici della zona), immaginiamo quanto lo siano i turisti che devono imbarcarsi verso le nostre isole... Nessuno tra i nostri innumerevoli "politici" si sente di sollecitare le autorità competenti a studiare una più semplice e sensata procedura di imbarco...?

---1) Considerata la pericolosa propensione per la guida a sinistra di automobilisti e centauri liparoti, non sarebbe il caso di ripristinare le linee di mezzeria (strisce bianche che dividono la carreggiata) misteriosamente scomparse da tutte le strade dell'isola...?

2) Preoccupiamoci di segnalare agli uffici competenti la necessità di liberare il letto dei torrenti, di svuotare le vasche di raccolta, di pulire i canali di scolo e i tombini dell'isola. Perché pioverà pure da noi e non vorrei sentire lamenti postumi...

LE REAZIONI NEL WEB.

Alessandro Lo Schiavo: Sulla seconda mi concentrerei di piu'...perche' anche con 100 segnali e strisce...se uno non sa guidare o è e fa il distratto...lo rimane ....se nella zona tra pianoconte e 4pani c fosse un autovelox o un semaforo...nella zona vicino le scuole ..dato che la precedenza è solo un optional. ..non sarebbe male.

Fernando Iannella: E non dimenticate le soste sui marciapiEdi del lungo mare di Canneto.

---Questa la via Garibaldi nelle splendide giornate che ottobre ancora ci regala... È certo che l'isola pedonale andrebbe prolungata almeno fino alla fine del mese e pare che l'amministrazione stia predisponendo la proroga dell'ordinanza in scadenza l'11 ottobre. Sarebbe cosa buona e giusta, perché daremmo modo a chi ancora viene a godersi la nostra fantastica isola di farlo serenamente...

 

Ore 9,30 di domenica 14 settembre, corso Vittorio Emanuele:
in una teorica "isola pedonale"e nel silenzio rassegnato (o interessato) di chi ci vive e lavora, tutto è insopportabilmente disturbato da un viavai continuo di autoveicoli e motocicli... Un paese che non rispetta le regole che si dà per migliorarsi (con grave "latitanza" dell'autorità pubblica) dimostra di meritarsi il triste declino che lamenta...

---Leggiamo e meditiamo sul perché stiamo come stiamo...

di Gian Antonio Stella (Inviato (Corriere della Sera")

La Sicilia simbolo della disfatta turistica. Nessuna protesta significativa per i voli tagliati nell'isola.

E la Sicilia? «'tu culu la Sicilia!», risponderebbe Antonio Albanese nei panni del leggendario Cetto Laqualunque, la cui volgarità, come dire, è ancella della sintesi. Spiega infatti Tony Zermo su La Sicilia di Catania che, grazie alla nuova strategia Alitalia-Etihad, dal prossimo 1° ottobre AirOne ha deciso non solo di chiudere la propria sede di Catania ma anche di cancellare i «voli diretti per Monaco, Mosca, Berlino, Amsterdam, Parigi, San Pietroburgo, Dusseldorf, Praga. È rimasta Londra, assorbita da Alitalia, ma con una sola cadenza, quella del sabato. Per i nazionali sono stati cancellati Bologna, Torino, Venezia, Verona. C'è ancora il Pisa assorbito da Alitalia. Restano Roma e Milano operati da Alitalia. Lo stesso discorso in parallelo vale per l'aeroporto palermitano di Punta Raisi». Il tutto, accusa il quotidiano, senza particolare proteste tranne quella dell'assessore regionale al Turismo Michela Stancheris, «che quantomeno ha scritto a Matteo Renzi». Per il resto, al contrario di quanto avvenuto a Torino (dove contro i tagli ai voli si sono levate le voci di Sergio Chiamparino e Pietro Fassino), il silenzio: «Il governatore Crocetta è alle prese con gli avversari interni del Pd, il sindaco di Catania Enzo Bianco è a Istanbul assieme al cantautore Franco Battiato, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando agisce per i fatti suoi». Insomma: nonostante l'isola non abbia treni veloci né autostrade all'altezza del terzo millennio, insiste il giornale, «sembra che il problema non li tocchi».

Spiegano gli esperti che come ogni vuoto anche questo da qualcuno sarà riempito. E che ad esempio sono già aumentati i voli su Istanbul e sono in arrivo quelli della Finnair su Helsinki. Speriamo. La scelta della nuova compagnia italo-araba che ha assorbito la nostra storica compagnia di bandiera, però, conferma una volta di più una cosa. E cioè che il degrado progressivo dei trasporti e dei collegamenti nord-sud sono la dimostrazione plastica di come la questione meridionale esista ancora e non interessi granché a chi governa, decide, fa accordi. Sono anni, infatti, che tutti si riempiono la bocca sulla necessità che il Sud investa massicciamente sul turismo. Il quale sta vivendo il più spettacolare boom mondiale di tutti i tempi senza che il Meridione riesca a intercettare qualche viaggiatore in più. Anni di proclami, promesse, bla bla... Basti ricordare che con 17 siti Unesco e tre quarti delle coste italiane, il Mezzogiorno fatica ad arrivare a un ottavo dei ricavi dal turismo straniero e tutto insieme raccoglie, secondo il Touring Club, molto meno degli arrivi e delle presenze del solo Veneto.

La Sicilia è il simbolo di questa disfatta turistica: con sei siti Unesco che rappresentano quasi un ottavo del patrimonio nazionale, raccoglie un trentunesimo dei soldi del turismo straniero. Domanda: che sia anche perché appare lontanissima a chi cerca di arrivarci in macchina (sulla Salerno-Reggio!), in treno (ve le raccomando, certe littorine...) o in aereo? In un mese tipo (luglio) di due anni fa, dice Boston Consulting, i voli charter sulle Baleari furono 14 volte superiori a quelli su Palermo, Catania, Trapani o Comiso. C'è da stupirsi se poi l'arcipelago spagnolo ha 11 volte più turisti e un reddito pro capite molto più alto?

---Agosto, il mese della ribalta per il peracottaro locale e per il turista supercafone, volge al termine... Credo che il livello di "bestialità" consentito e raggiunto sia stato all'altezza delle aspettative di molti, ma si può fare di più:
manca ancora qualcosa (ci stanno lavorando!) per completare il percorso di regresso all'agognato stato brado.
Vorrei partecipare al "progetto" di valorizzazione del becero, ma mi torna in mente Dante (non è un calciatore) e mi inibisce...

"FATTI NON FOSTE A VIVER COME BRUTI, MA PER SEGUIR VIRTUTE E CANOSCENZA"

---Lipari quando si ribellerà all'indecente turismo da "sballo" (che ci sta facendo perdere gli ospiti migliori) degli ultimi anni...?

 

----Chi viene in vacanza a Lipari per "sballarsi" non ha capito niente niente del posto in cui si trova, ma ancora meno hanno capito i liparoti che pensano che la "movida" caotica e cafona di questi ultimi anni sia turisticamente proficua... di questo passo, (ma me ne andrò prima che succeda), finiremo tutti, indegnamente e costretti a seguire i modi degli accattoni locali che già dilagano, a vendere alcool, pizza e...

LE REAZIONI NEL WEB.

Pino Portelli: Condivido in toto... Quante e quali vergogne ancora!

Massimo Ristuccia: Cosa fare? E' anche il momento di suggerire, proporre, per un turismo migliore!! Piccole riflessioni cosa si vuole? Turismo che pernotti più giorni, famiglie? Meno rumore notturno e meno afflusso giornaliero? Nei limiti del possibile più pulizia e meno inciviltà? Si può incidere con la leva fiscale per regolare gli afflussi ed investire gli introiti per il bene della collettività che ricade anche sul turismo, strada mi sembra intrapresa (ticket) ma con ostacoli politici, su cui si vuol, ed io condivido, insistere. Incentivare; come non sono esperto del settore mi viene in mente, in accordo tra associazione di settore, comune, ecc, a chi prenota per una settimana almeno, ingresso gratuito al museo per fare un es.. Prevenzione e Tranquillità; si possono dare limiti ad orari, occupazione del suolo pubblico, decibel ecc. ma misure del genere devono anche avere il sostegno morale della collettività ed il singolo diretto interessato, magari, fare un piccolo passo indietro per il bene comune e non per le proprie tasche. Tutte queste misure poi se non hanno un controllo ed eventuale repressione sanzionatoria non servono a nulla!! Inciviltà, Vandalismo; forse limitando i grossi afflussi giornalieri la situazione può migliorare, non dimentichiamoci che anche d'inverno qualche incivile che deposita di tutto a destra e a manca mi sembra che ci sia, d'estate ovviamente il fenomeno si amplifica anche nelle piccole cose, cartacce bottiglie e piccolo vandalismo, magari all'uscita notturna! ripeto forse meno afflussi giornalieri potrebbero, almeno parzialmente migliorare la situazione in alcune zone/spiagge/vie forse. Io continuo a suggerire un soluzione ""polivalente"" per varie problematiche, certo non risolutiva ma può aiutare, la Videosorveglianza. Per concludere qualsiasi cosa si possa fare per rendere migliori le isole prima dell'estate ben venga, nei limiti dei bilanci e della burocrazia ed intoppi politici tra organi vari, programmare lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria in tempo utile.

Luca Chiofalo: Non esistono reali e insuperabili intoppi al ripristino, (se rispettate le norme e le ordinanze già in vigore con l'aggiunta di piccole "attenzioni"), del decoro e dell'ordine nell'arcipelago, tranne la volontà di farlo...

Massimo Ristuccia: Da un discorso più vasto sul turismo e comunque con diverse problematiche legate mi sembra che il soggetto sia l'ORDINE PUBBLICO allora! anche su questo si è già scritto tanto, ma io suggerirei di avere dei dati precisi e fare una statistica. In generale in Italia leggi, ordinanze ecc. non mancano!! Però da ""addetto ai lavori da scrivania"" suggerisco: si è mai fatto, in particolare di recente, una statistica, per capire meglio, quali sono i reati o le violazioni maggiormente perpetrate nelle Eolie? Quanti abitanti ci sono a Lipari e nelle altre Isole quanti sono i rappresentanti delle forze dell'ordine? dopo si fa presto a fare un rapporto ""agente"" su tot abitanti. In estate questo rapporto aumenta di sicuro come presenza di cittadini, aumenta altrettanto proporzionalmente come forze dell'ordine? Il territorio per far rispettare le norme e ordinanze si controlla con uomini e mezzi adeguati, ci sono? ci sono le risorse? avevo già una volta spiegato in passato tanto per fare un piccolo esempio, chi fa un turno da mezzanotte alle sei del mattino sicuramente deve percepire indennità superiore a chi lavora dalle 8 alle 14, quanti turni notturni ci vorrebbero in piena estate per ottenere una buona opera di prevenzione? ci sono i fondi? Certo una volta ogni tanto un servizio interforze compreso la polizia locale, magari di notte, ci poterebbe stare. Sicuramente la repressione anche una volta di illeciti amministrativi o penali è un ottimo deterrente per il futuro!! Continuo a ripetere e vedo che altri la suggeriscono ci vuole un sistema di videosorveglianza per un controllo non solo di accessi a zone a traffico limitato ma per tutto!!

Felice D'Ambra: Turismo & L'Estate Cafona. E' proprio vero che non c'è più religione si diceva una volta, mentre si dovrebbe anche dire che turisticamente non c'è educazione ma grande maleducazione e inciviltà: Questa estate sta finendo, ma forse è meglio dire che il forte afflusso di Ferragosto è terminato. A Lipari è terminato dopo la grande festa del Santo Patrono San Bartolomeo del ventiquattro agosto facendo felici come ha scritto qualcuno tutti anche per il grande fuoco d'artificio, ma così non è stato poiché sembrerebbe che alcuni abbiano detto il contrario, cioè che all'inizio sono stati banali e quasi alla fine hanno entusiasmato il pubblico delle grandi occasioni festive liparote. Molta è stata invece la delusione della serata artistica di Raf arrivato anche in ritardo, mentre grande gradimento ha avuto le prime due serate e l'ultima, ma soprattutto molto gradita l'esibizione di Gaetano Mondello ( che saluto congratulandomi), che ha entusiasmato il pubblico molto attento e che io ho visto sul video pubblicato dal Notiziario di Bartolino Leone. La fine di una brutta estate, che non è stata per niente una buona estate, soprattutto al Nord con pioggia e danni ovunque. L'estate è finita e lo si, nota ovunque nelle grandi città, autostrade, strade cittadine, paesi e nei supermercati dove i carrelli sono tornati ad essere normali e la gente a controllare i prezzi e prima di uscire e con molta attenzione lo scontrino per eventuali errori commessi dalla cassiera disattenta a causa dell'avvicinarsi dell'autunno col rischio di perdere il lavoro o di terminare i tre mesi d'assunzione che scadono. Questa estate del duemilaquattordici la ricorderemo per un bel po' di tempo. La ricorderemo soprattutto per la grande cafoneria avvenuta ovunque: A Santa Margherita Ligure, quando durante il caratteristico carnevale estivo è sfociato in una bagarre che ha coinvolto circa duecento persone e dopo il Ferragosto per motivi di razzismo c'è scappato anche il morto. Nella Signoria dei Dogi di Venezia, sono stati fotografati turisti (fotografato, anche un turista a Lipari, mentre faceva la pipì dietro un muretto vicino al porto di Lipari, foto pubblicata dal Notiziario di Bartolino Leone alcune settimane fa), che facevano la pipì nei cestini e si lavavano nel Canal Grande, episodio che ha fatto indignare i "Gran Signori" veneziani. Mentre con incivili ricordi portati via dai turisti che hanno fatto a pezzi gli scalini a Scala dei Turchi in Sicilia, il Comune di Realmonte, ha deciso che da oggi sarà attivo un gazebo per il servizio di vigilanza. Sulla spiaggia di Ostia Antica, cittadina a pochi chilometri dalla Roma del Colosseo, i turisti e gli abitanti hanno preso il sole tra rifiuti, ombrelli rotti e scarti di cibo, mentre a Pergole (AG) parecchie auto per non fare due passi, gli autisti all'unisono hanno preferito parcheggiare in riva al mare e potersi buttare direttamente in acqua direttamente. E dulcis in fundo, dalle famose Ramblas della movida di Barcellona, tre spavaldi giovani italiani, hanno avuto la felice idea di denudarsi e circolare in città, facendo indignare gli spagnoli, abituati a tutto ma non a questo tipo di smancerie, mentre nel profondo Sud dello stivale italiano a Gallipoli, un video ripreso col telefonino da un cittadino che da guardone ha filmato due giovani che spaziavano in un incontro amoroso di sesso orale esplicito sulla spiaggia della Purità della città, postato poi su Face book (fortunatamente poi oscurato). Il Video in questione è opera del comitato cittadino di liberazione cittadina Gallipoli (in questo momento una persona del comitato cittadino è intervistato a Rai Estate Mattina che si sta parlando proprio di questo), che si batte contro il degrado portato da un certo tipo di turismo maleducato, com'è stato fatto dagli abitanti di Barcellona di Spagna. Ovviamente nella puritana cittadina di Gallipoli, si è creato allarmismo e indignazione tra gli abitanti poiché, sulla spiaggia vi erano anche ragazzi e bambini in tenera età. La cafonaggine è continuata in altri luoghi turistici e non, è soltanto il fare sesso, ma anche tutto il resto è cafonaggine come avviene nella cittadina di Lipari, e creare un comitato cittadino non sarebbe un'idea malvagia. Grande cafonaggine è stata anche di quei turisti che nella zona turistica di Santa Maria Navarrese in Ogliastra, Sardegna (facente parte del Golfo di Orosei dove ci sono le più belle spiagge di tutto il Mediterraneo e regno della foca monaca di un tempo), hanno parcheggiato il loro Pick-Up direttamente sulla spiaggia di San Giovanni a due passi dalla riva. I turisti sono stati sanzionati con una multa, di duecento euro. Lo scorso anno, una scena analoga a Olbia, sulla famosa spiaggia di Pittulongu (simile a quella del Poetto di Cagliari e Quartu Sant'Elena), un turista parcheggiò il Suv sulla sabbia del lungomare di Olbia. La Polizia urbana non si fece attendere e gli agenti punirono il turista bolognese con una sanzione di duemila euro, poiché il turista insisteva che fosse un suo diritto lasciare l'auto sull'arenile. Nella lista della cafoneria, fanno parte quelli che saccheggiano la sabbia di quelle caratteristiche spiagge che la natura ha reso uniche e intoccabili, in modo particolare la più bella ed esclusiva spiaggia di Arutas nella zona di Oristano. Un episodio gravissimo avvenne nel 2011, quando un abitante del luogo fu sorpreso dagli uomini della forestale, con un sacco di trentacinque chili di chicchi di granelli di quarzo bianchissimo. Un'altra cafoneria ha come simbolo la tartaruga – roccia di Cala Cirgolu a San Teodoro. La testa della tartaruga fu decapitata da un turista che voleva portarsela a casa come trofeo di caccia, Alcuni anni dopo, l'atto più vandalico che distrusse per sempre quell'opera della natura, Simbolo della Sardegna: qualcuno per sfregio, la imbrattò di vernice e poi la frantumò, rendendo impossibile ogni restauro. Analoghi episodi si sono verificati negli anni nella spiaggia rosa di Budelli, la più bella isoletta dell'Arcipelago della La Maddalena, dove ci sono pezzi di corallo, tanto che l'accesso è stato vietato è non si può non solo scendere ma è anche vietato calpestare il suolo di sabbia rosa. Fece scalpore alcuni anni fa il gesto di Eleonora Brigliadori, quando forse in ricordo di Domenico Modugno dipinse di Blu, una roccia di granito nella spiaggia di Agnata, in Gallura, ad Aglientu e anche nell'arenile di Portobello, sempre nello stesso comune. Lei scusandosi con la Polizia "disse che voleva lasciare un ricordo". Come si suole dire, questi piccoli e grandi atti vandalici, ha come unico comune denominatore: la maleducazione, il non rispetto della persona stessa e l'inesistente rispetto verso il patrimonio naturalistico collettivo. La cafoneria, comunque, in buona parte è causata dalla mancanza di controlli del territorio soprattutto in quei luoghi turistici super affollati di pregio r nei siti culturali isolati e nelle città.

---Interessantissimo articolo sul turismo, che rivela la nostra incapacità mentre gli altri crescono... Pagine interne di "Repubblica".

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--Per capire che alle Eolie esiste un problema di ordine pubblico, bisogna aspettare che ci scappi il morto...?

Si prenda coscienza che siamo ad un punto di non ritorno: o si arginano l'anarchia, il disordine ed i focolai di violenza, oppure l'isola felice di una volta si trasformerà in un inferno.

La situazione attuale è la conseguenza di anni di abbandono nel controllo del territorio, di mancato contrasto ai piccoli episodi di delinquenza e illegalità ed è, in maniera ormai innegabile, frutto avvelenato di un'educazione troppo "allegra" e permissiva impartita ai più giovani.

E' tempo di porre rimedio ad una situazione che sta sfuggendo di mano, prima di ritrovarci ad affrontare problematiche ancora più gravi.

Auspico (sarebbe più giusto scrivere pretendo!), dunque,al fine di contrastare illegalità e violenza che stanno degradando la vita isolana,

la pianificazione di interventi rapidi e sinergici (anche tramite messaggi mediatici) da parte di tutte le autorità pubbliche responsabili del territorio eoliano: ristabilire l'ordine e consentire alla comunità di recuperare la serenità perduta sono priorità assolute.

LA REAZIONE.

di Saverio Merlino

Ho visto solo oggi la nota di Luca Chiofalo, che condivido, alla quale vorrei aggiungere la situazione in cui versano le Forze dell'Ordine che anche a Lipari hanno mancanza di mezzi, risorse e personale.
Questo, ovviamente, si riflette anche sul controllo, sulla prevenzione e la repressione dei reati, degli abusi e del "poter fare quello che si vuole".
Gli episodi accaduti sono un chiaro ed evidente segnale di allarme e d'inquietante preoccupazione.
La tranquillità del nostro territorio e il poter continuare a vivere in "un'isola felice" si attuano mettendo in campo più uomini e più mezzi ma serve anche la collaborazione dei cittadini e la nostra amministrazione deve continuare a non sottovalutare il problema.
Deve, tra l'altro, trovare il modo e i mezzi economici per l'istallazione di sistemi di videosorveglianza nei punti più strategici.
Ritengo che non ci sia più tempo per le diatribe politiche né per i dispetti da Sale Consiliari.
Le azioni per essere efficaci devono essere condivise da tutti gli attori del territorio.
La sicurezza dei cittadini è una cosa seria.

--Visto il dilagare di comportamenti fuorilegge e lontani dal buonsenso di molti Eoliani, considerato che tali comportamenti sono autolesionisti e danneggiano la serena convivenza oltre che la nostra immagine turistica, penalizzando, conseguentemente, la sola fonte di comune sostentamento, invito tutti i miei concittadini a "stare nelle regole", a prescindere da controlli e repressione evidentemente assenti. Altrimenti, sentirsi "innocenti", addebitando all'amministrazione la responsabilità esclusiva per il "disordine" che regna sull'isola, altro non è che un impegnativo esercizio di stupidità...

--Perché tra Eolie e Australia c'è sempre stato feeling... Un saluto a tutti gli Eoliani-Australiani.
Martino Mare.

Sparita la transenna che delimita l'inizio dell'area pedonale nel centro storico di Lipari.
Revocata l'ordinanza...?
Credo di no, ma urge trovare, rapidamente, un altro ostacolo fisico al passaggio dei mezzi a motore o un vigile disposto a fare quello per cui è pagato.
Oppure, in alternativa, si potrebbero bloccare ai porti e rispedire indietro tutti i turisti a piedi per evitare che intralcino la circolazione degli automobilisti liparoti, i quali rivendicano il diritto di molestare chi vorrebbe godere l'isola serenamente e poi si lamentano se gli affari vanno male.
Un ritorno alla miseria, forse, aiuterebbe a capire.

---Il 100% dei turisti che visitano le nostre isole vorrebbe il maggior numero possibile di aree pedonali. Noi, che di turismo viviamo, che facciamo? Apriamo, col silenzio colpevole di chi capisce il danno e per la gioia idiota di chi sa vivere solo nel caos, pure le piccole vie del centro storico ai mezzi a motore...
Io provo vergogna!

LE REAZIONI NEL WEB.

Pino Portelli: Totale mancanza di competenza, di dignità e di amore per le nostre isole arrivate oramai ad un degrado ambientale, sociale, culturale ed etico inimmaginabile..... d'altronde.

Sonja Raffaele: La realta' si vede, e parla da sola...

Salvatore Agrip: Nella nostra politica eoliana ci sono molte braccia sottratte all'agricoltura!

Giansanto Lo Giusto: Meno male...altrimenti chissà che mangeremmo!

Pino Martinucci: Salvatore, per cortesia, non citare l'agricoltura. Io sono nipote di un contadino e ne vado orgoglioso. Quei signori, se impiegati in agricoltura, farebbero danni irreversibili anche alla nostra terra ! Sav'à sapìri pùru zappàri!

Conci Biviano: Ognuno al suo mestiere.

Via Garibaldi...
I turisti mancano, ma il "cantiere della liberazione", vista l'inerzia invernale, non lo potevamo evitare...?

---Visto l'avanzare strisciante del "partito del caos", (minoritario numericamente ma dominante perché "urla" più forte), rivolgo un invito accorato alla cittadinanza più sensibile, affinché non rinunci a "combattere" per l'isola che vorrebbe...
A coloro che desiderano un'isola ordinata e decorosa, con il centro storico libero dall'assedio dei veicoli a motore almeno durante la stagione turistica, chiedo di non chiudersi in un lamento silenzioso e remissivo, ma di affermare pubblicamente e con forza di non essere più disposti a tollerare il caos che favorisce pochi e penalizza l'immagine dell'isola intera...! Coraggio, tutto si può cambiare...!

----Viste le prime, incoraggianti presenze, non vorrei che anche quest'anno venisse rispettata la nefasta tradizione di presentarsi all'avvio della stagione turistica senza la necessaria pianificazione dei più semplici provvedimenti per presentare decorosamente e rendere meglio fruibile il territorio dell'arcipelago.
Mi riferisco alla predisposizione e regolamentazione delle Z.T.L e delle correlate deroghe per particolari categorie, alla cura e all'abbellimento degli spazi di pubblico transito, all'accoglienza ai porti, alla "pulizia" dei sentieri e a tutto quanto concerne la qualificata ospitalità dovuta ai turisti che ancora ci scelgono come meta di vacanza.
Non conoscendo il percorso (né la sorte) del "fumoso" progetto "Aeolian Destination 2020", mi permetto di rivolgere all'amministrazione comunale il consiglio di cominciare a dare un segno di cambiamento ed efficienza occupandosi per tempo degli improcrastinabili interventi sopra esposti.

P.S. entro la fine di marzo, promuoverò un incontro con i commercianti dell'isola di Lipari per cercare una linea comune sulle annose questioni che riguardano la categoria e per le quali è richiesta, pena un danno collettivo, una posizione lungimirante e condivisa.

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