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"Con il Notiziario delle Eolie Bonus pubblicità con credito d'imposta al 75%" 

Dettagli...

di Salvatore Leone
 
salvatoreAdesso a liste presentate posso confessare che un amico delle Eolie voleva presentare la sua candidatura a sindaco. E' stato battuto sul tempo da Lo Cascio. Cinque candidati sarebbero stati troppi, anche per i dibattiti di mio fratello Bartolino. Vi presento il suo programma garantito e certificato:
Nome lista: Alicudi-Filicudi-Lipari-Panarea-Stromboli-Vulcano. SEIXSEI.
Nome candidato: LL Libero Liparoto (nome di fantasia al momento).
Programma:
-nessuna retribuzione per sindaci, consulenti e assessori. Rimborso di 20 mila euro mensili versato al Comune di Lipari per l'onore di amministrarlo;
-fondare compagnia di navigazione comunale con due soli mezzi di linea con due viaggi al giorno fra le Eolie e Milazzo e una settimanale con Napoli, azzerando il costo del biglietto per chi prenota almeno una settimana. Con la crescita ed il miglioramento dei servizi si potrà aumentare in proporzione la flotta ed il numero dei viaggi;
-eliminazione di tutti gli appalti ma trattative dirette con fornitori locali in grado di rilasciare garanzie di ogni livello;
-assunzione diretta degli operatori ecologici comprendente una figura di ispettore viaggiante;
-eliminazione tassa del suolo pubblico dando la possibilità di occupare spazi esterni nella stessa misura di quelli interni;
-fornitura gratuita a persona per i primi 20 litri d'acqua, resto a tariffe nazionali;
-rinnovare tutti i cimiteri delle isole nominando un responsabile che sarà pagato a tariffa dai visitatori;
-le strade saranno manutentate da gruppi di volontari che avranno un punteggio nei concorsi locali e nazionali;
-l'ospedale di Lipari e i presidi ospedalieri dovranno entrare a regime completo nel giro di 2 anni, altrimenti ci sarà una gestione diretta delle strutture sanitarie;
-incarico di ogni tipo e genere solo ai professionisti locali che hanno dimostrato di dedicare anima e corpo al comune;
-lotta serrata all'abusivismo e all'evasione con patto di concorrenza leale;
-la lista elettorale composta da "no perdi tempo";
-saranno accettati consigli e segnalazioni per migliorare le isole. Tutto sarà premiato e non perseguitato;
-vietare lo sbarco delle auto;
-ritorno alla pesca artigianale;
-programmare arrivo navi crociera;
-evitare la circolazione di mezzi pesanti in funzione della portata delle strade;
-aree di trasferenza nelle isole con una giusta proporzione da parte di chi ha voglia di investimenti.
-il comune di Lipari e i turisti non devono essere polli da spennare;
-con le sponsorizzazioni si potrebbero riempire di vasi di fiori tutte le isole;
-partecipazione alle processioni e manifestazioni dietro il popolo;
-Riportare le Terme di San Calogero alle origini della loro vera funzione.

Assessori designati:
-Cetto La Qualunque disegnato da Antonio Albanese;
-Felice Caccamo disegnato da Teo Teocoli.
A garanzia del rispetto del programma, con un abbuono del 20%, il candidato presenta una fideiussione bancaria di un milione di euro (immediatamente esigibile) su ordine di una commissione sorteggiata fra sei eoliani e sette tecnici della migliore scuola tecnica europea.

L'INTERVENTO

di Michele Sequenzia

Ed io Ti voto.... il Tuo programma è fantastico...unico.. mondiale...un sogno... è da tempo che Ti cerco...ma Tu dove sei?

Sei permesso, attraverso "Il Nostro Notiziario", vorrei fare ricambiare i cari saluti al "Grande Fratello dei Leoni, Gennaro. Sono io che debbo ringraziarti per essermi tanto vicino. Io non ho meriti... Tuo fratello Salvatore assieme a Bartolino...ecco...gli "Uomini di Cultura" come lo sei Tu... .Fratelli che si vogliono bene e che difendono la vita e la Cultura della loro Terra e l'eredità dei valori dei loro Padri...come la Speranza in un mondo migliore... Evviva il Muratore...che giorno dopo giorno continua la sua tenace opera di Costruttore..dove ogni Sua pietra contribuisce ad edificare un mondo giusto che non si arresti mai...

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Info commerciale. Lipari, a Marina Lunga "L'Officina dei Ricambi" di Salvatore Stramandino 

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L'Officina dei Ricambi di Salvatore Stramandino è a Marina Lunga di Lipari: ricambi per auto e moto, noleggio, vendita scooter, mezzi elettrici e prodotti pulizia nautica 

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Proposte per gusti raffinati che tuttavia non tradiscono le tradizioni della cucina Eoliana

PIANOCONTE - LIPARI

"Gisettiani taorminizzati"

I leader "gisettiani" messi in cassaforte a Taormina si sono incontrati sotto gettiti immensi d'aria condizionata per discutere di clima ambientale e politico, toccando terrorismo, commercio e immigrazione. Non c'é stato un bel clima. I potenti, elegantemente vestiti hanno fatto la corsa allo stilismo. "Euroburocrati, americanalieni e gentimilinoni" si sono taorminizzati. Tutti. Un errore é stato commesso. Questi "gisettoni" avrebbero potuto discutere mangiando sulla spiaggia, sotto gli ombrelloni e parlare a voce alta fra una nuotata e l'altra nel siculo mare. Anche i delfini li avrebbero protetti e ringraziati. In futuro Taormina si augura di rivedere solo la bella signora Melania Trump sperando che il G7 dia ancora speranze al mondo che fra un incontro e l'altro sta scomparendo sotto i piedi di tutti.

Lipari, cialde per tutti

Piu' di un conoscente mi chiede se il Comune di Lipari é nostro e cosa ci guadagniamo. Prima cosa mi metto in fila e gli offro un caffè. Mentre lo beviamo mi chiede se sono candidato.
 
Quando rispondo di no, la seconda domanda é: "ma perché mi offre il caffè?". Restiamo delusi ma contenti entrambi e provo a dire che giustamente il Comune é degli isolani. E' la casa di tutti. E' la cattedrale del popolo che vota la fiducia ai candidati lontani dall'affarismo e dalla "panza&presenza".
 
Intanto altre persone che offrivano il caffè, poste davanti e anche di dietro, iniziano a borbottare. Inutile dire che sono nuovi e incalliti politici abituati a pagare il caffè, in questi periodi, agli elettori per poi chiudersi nella casa comunale dove c'é sempre una confezione di cialde per tutti, ma da sempre manca la macchinetta.

Plagio clonato

Il plagio é conosciuto. Il plagiatore anche. Sia musicale che politico. Nell'era del copia incolla, il plagio rischia. E' ancora un peccato. Mentre continuano a mancare idee e regole. Tutto diventa un clona-clona e magari poi fra clonatore e clonato si transa se il successo arriva. La politica é la madre di tutte le clonate. Clona e plagia sicuramente col tangentismo. Gli imprenditori vogliono pagare i politici e i politici vogliono essere pagati da tutti e per tutto. Ecco il parallelismo. La solita musica e la musica solita. Se si ascoltano i pezzi la somiglianza è lampante, soprattutto nell'arrangiamento. Oggi la musica è il risultato di pastrocchi costruiti con il computer con la furbizia copiata alla politica che volutamente resta copiabile anche con la vecchia carta carbone.

F 3

Chiamiamola come vogliamo ma nelle nostre isole si potrebbe chiamare "futtifisco" senza bisogno di scomodare altri nomi che propongono "cooperative compliance". Giusto per far capire in babilonese che solo i fessi onesti pagano tutte le le tasse. Lo Stato scende a patti con i contribuenti. Quelli mega. Dalla Ferrero al Monte dei Paschi passando per Unicredit. Un bel progetto partorito 4 anni fa che mette i colossi nelle condizioni di pagare meno tasse. Una bella intesa. La domanda semplice è: "a chi conviene questo saldo per le tasse?" Sicuramente ci rimettono sempre quelli e ci guadagnano gli altri. Fra furbi e fessi in comune c'é anche la lettera iniziale del fisco, Una f per tre.

Polvere politica

Qualche sospetto gli italiani iniziano ad averlo. Al momento si devono fidare di quello che scrivono i giornalisti sulla cocaina nei bagni di Montecitorio. La polvere bianca, che non é pomice, sui lavandini e non nei banchi della Camera. Il chiarimento arrivato al popolo parla di un bagno in uso non solo ai politici ma anche agli estranei. Anche se i politici usano il gabinetto e non il bagno. Tutto possiamo dire dei politici , meno che sono dei drogati anche se spesso guardandoli al lavoro o durante le interviste di Striscia, qualche dubbio ci assale. Fra una strisciata e una drogata, la polvere c'é. Si aspetta sempre la soffiata candida come la neve ed a prezzo politico.

"Munnizzamania" anche eoliana

In ogni angolo d'Italia si può vedere e toccare un prodotto che appartiene a tutti. E' l'immondizia. Ormai c'é la "munnizzamania" Contemporaneamente si può anche dire che c'é un servizio, pagato profumatamente che non funziona. "Puzza di bruciato" La terra dei fuochi insegna. Foto e filmati parlano da soli. L'impressione della gente é che la politica che pretende di amministrare tutto, crede di poter addestrare i cittadini per farli convivere con la spazzatura. Non ci sono altri motivi. Sarà colpa della differenziata. E' entrata in funzione e ha scombussolato tutto. Quando non c'era la differenziata, le strade non puzzavano, il popolo spendeva meno e non si vedevano i rifiuti. Oggi invece é aumentata la crisi e con essa anche i rifiuti aumentano di pari passo. Non é vergogna. E' realtà. La soluzione c'è. Tutti si dovrebbero tenere "a munnizza in house". In alternativa basterebbe non produrla. Alle Eolie andrebbe addirittura santificata come produzione di eccellente qualità per tutte le stagioni. Con voto e senza.

Comici in politica

C'è una parte d'Italia che desidera ancora ridere e sorridere in modo serio, politicamente parlando e scrivendo. La voglia è quella di avere Grillo Presidente del Consiglio, Antonio Ricci al Senato ed i vari Crozza a seguire. Pescando il resto fra i comici disponibili e non impegnati. Nominarli ministri nell'abbondanza italiana dei ministeri con e senza portafoglio. Il sogno è un governo di battutisti, fatto per una popolazione che chiede allegria senza tristezza. I comici appartengono alla categoria utile per il buon governo e il buon paese. L'Italia è piena di comici sia per l'assortimento che per la fantasia. C'é solo un problema, chi li imiterà poi, visto che diventeranno politici? Ci sarà un popolo, che per farsi 4 risate, non andrà più al cinema o al teatro ma andrà direttamente a Montecitorio e paraggi. Pagando il biglietto con offerta libera e sensata oppure un tot a risata. Gli eoliani avranno diritto a risate a vita senza pagare. Per la continuità territoriale nel nome dell'Unesco.

Eolie in... Salvo dai Rolex

L'Italia é terra di regali. Perché ai politici, di grido e non, non si può regalare uno o tre orologi in pacchetto famiglia? Ancora oggi l'ora eccellente é mediaticamente fuorilegge. La marca o i modelli sono superati dal tempo. L'orologio non serve più alla moderna società. L'ora, ammesso che serva, si legge anche nella punta delle scarpe. La grande marca ultimamente e politicamente é comparsa prima ai polsi dei Lupi e poi in quello dalla Vicari, ma senza essere più lo status symbol di una volta. Mezzo secolo fa i fratelli Salvo, in vacanza a Lipari, fecero incetta in quella gioielleria che ha capito per tempo l'andazzo e non é più concessionaria da molto...tempo. Rolex ha finito di essere l'orologio per la corruzione. Le sue lancette sono fuori tempo e senza valore del tempo. Non ci saranno più tempi migliori anche se alle Eolie si spera per tempo in una politica di lusso. La casa svizzera, sperando nel rilancio dei consumi dei suoi prodotti, avrà fatto studiare questa campagna pubblicitaria gratuita sfruttando innocenti politici che al polso gradiscono l'ora del vecchio lusso che solo a Napoli va a ruba, mentre Ficarra&Picone invitano a vedere "L'ora legale" un film a passo o spasso coi tempi.

Eolie, pizza all'Unesco

Quando si dice che i milanesi si prendono tutto, chi lo dice ha ragione. A momenti si prendevano un liparoto per fare il sindaco. Invece hanno sbagliato a non prenderlo anche se é sembrato che il collega Corrado non aveva voglia di farlo. Ratti insegna! Adesso la "granMilan" vuole la pizza Patrimonio dell'Umanità perché sforna la margherita di qualità "all'olio crudo", "al lievito Madre al Duomo" o "alla zia Esterina". Si concorre (#pizzaunesco). Un nome una garanzia. Le Eolie che Unesco sono e anche con l'inesistente pizza al cappero restano a guardare. Forse perché sono troppo piene di Patrimonio dell'Umanità che come dice un conoscente rumeno un...esco. Non si capisce se vuol dire non esco o esco. Ma la vera pizza é sempre quella col cornicione alto? Chiedere alla Soprintendenza che alle Eolie é costretta a dire la sua. Anche sulle pizze che "unescono" e dividono!

Eolie chi ha tende, attende

C'è un grande desiderio di assenza politica fra gli spettatori eoliani. Tutti desiderano il cambiamento senza cambiare. Col vecchio detto "megghiu u malu canusciutu chi i bonu a canusciri." Sarà, ma essere spettatore in questa campagna elettorale é un grande onore e piacere. Se è vero che apparentemente c'é un grande immobilismo, nessuno dice cosa avviene nei fraseggi "furfugliati" al telefono o dietro le quinte del palco che ancora bisogna montare, ma già esistono le tende a scorrimento veloce perché meccanizzate. Così chi ha tende non attende si dice. Aliscafi e traghetti sbarcano e imbarcano isolani e forestieri e i politici che si sentono già sicuri vincitori, alzano le mani per salutare chi parte e stringerle a chi arriva. Sorrisi stampati con il classico copia e incolla che rende tutti felici. Poi arriverà la tristezza per amministrare le isole del caolino, pomice, ossidiana, capperi e malvasia per tutti i gusti. L'antica politica che non tradisce non ha bisogno di voti in cassaforte.

La Fatima del Papa

Si parla del Terzo segreto di Fatima nel nuovo documento pubblicato dalle suore. Dopo un secolo dalla prima apparizione di Fatima, tutti tornano a occuparsi di quella profezia sul XX secolo e dei suoi misteri. Un avvertimento all'umanità, alludendo che la missione di Fatima sia finita perché indica ancora il futuro della Chiesa con le sue sofferenze e le sue passioni fatte di conversione, la preghiera, la penitenza. Il Papa allunga il suo dire fra le paure che la fede sta rischiando di morire con gli uomini che hanno scatenato un ciclo di morte e di terrore anche elettronico. Qui subentra l' esortazione della Madonna alla conversione, alla penitenza e alla preghiera perché la Chiesa subisce attacchi da fuori e da dentro e l' umanità può finire. L'avvertimento del pericolo che passa da una mano invisibile posata sulla spalla durante un momento di preghiera.
 
Qui viene fuori la visione futuristica ed apocalittica. "Ho sentito lo spirito inondato da un mistero di luce che è Dio e in Lui ho visto e udito: la punta della lancia come fiamma che si allunga, tocca l'asse della terra ed essa trema: montagne, città, paesi e villaggi con i loro abitanti sono sepolti. Il mare, i fiumi e le nubi escono dai limiti, traboccano, inondano e trascinano con sé in un turbine, case e persone in un numero che non si può contare. E' la purificazione del mondo dal peccato nel quale sta immerso. L' odio e l'ambizione, provocano la guerra distruttrice. Dopo ho sentito nel palpitare accelerato del cuore e nel mio spirito una voce leggera che diceva che nel tempo, una sola fede, un solo battesimo, una sola Chiesa, Santa, Cattolica, Apostolica. Nell' eternità il Cielo!". Papa Bergoglio ha affermato che non esiste un Dio cattolico, ma la Madonna dice l'opposto". Nel tempo, una sola fede, un solo battesimo, una sola Chiesa, Santa, Cattolica, Apostolica. Nell' eternità il Cielo!". Questo ho capito. Per credere.

 

Stupro Doc e Dop

Per quella frase sullo stupro razzista, l'Italia ha conosciuto la Serracchiani che ultimamente ha assunto l'aria da intellettuale con qualche abbellimento fisico in proporzione alla sua credibilità politica ma anche per quello che ha detto sulla differenza dell'origine degli stupratori. Oggi iraniano o ieri siciliano, avrebbe esordito allo stesso modo? Gli italiani si aspettano il varo di una classifica sull'origine dei violentatori per scrivere una nuova legge che condanna in funzione di detta classifica. Adesso vengono fuori gli accusatori e difensori di Debora Serracchiani che passerà alla storia come l'inventore politico dello stupro italiano Doc e Dop (a denominazione di origine controllata ed a denominazione di origine protetta). Perché ormai lo stupro é un servizio di largo consumo a km zero e va protetto politicamente. Preservativo esente.

Eolie, voto al caffé

Statisticamente risulta che alle Eolie, durante il periodo elettorale, aumenta il consumo di caffè. Sia quello domestico che quello da bar. Se gli abitanti sono sempre gli stessi, si pensa che il consumo del caffè offerto sia dovuto al famoso gioco della caccia al voto. Le elezioni, nei comuni eoliani, sono anche una fabbrica di sogni sia per chi vota e sia per chi è votato. L'abitudine al caffè serve per il risveglio. Meglio "na tazzulilla" che una secchiata d'acqua fresca in faccia. Cosa sognano però politicamente gli eoliani? L'eleganza degli eletti? Le promesse dei programmi? Le isole pulite? Un ospedale funzionante e completo? Niente di tutto questo. L'ottanta per cento degli eoliani sogna la continuazione di questa usanza del voto al caffè. Che duri fino alle prossime elezioni. L'importante é che sia amaro. Ha più gusto ed é più giusto. Il rischio é l'effetto sui nervi.

Alibanca

E' sempre un piacere vedere ed ascoltare Luca Cordero di Montezemolo, pettinato elegante e simpaticamente oratore fine. Lui é l'uomo di tutti per tutte le stagioni anche se poi gli insuccessi non mancano. E' un collezionista. Montezemolo da presidente Alitalia e vice presidente Unicredit ha semplicemente detto, volutamente o no, che le banche non dovrebbero entrare nelle aziende e che una azienda non può essere nelle mani delle banche. Visto che i suoi prestigiosi incarichi ben retribuiti erano in entrambi i settori perché non lo ha detto prima? L'Italia é bevuta! Queste sono le persone al potere e questi sono i risultati. I vecchi non sbagliano mai. Romiti conferma ancora oggi il suo pensiero sia sui risultati che sul famoso licenziamento. Il fatto é che per stare in aria siamo rimasti a terra. Italia senza al.

 

Eoliani d'Italia

Le isole Eolie sono ancora terre d'Italia. Sottostanno alle leggi, agli usi e al costume. Tutto im...partito da Roma e da Palermo. E se il pesce puzza dalla testa, nell'arcipelago, a causa della fame dei delfini, inizia ad essere poco. Meno pesce, meno puzza. Resta il costume da bagno e d'usanza. L'uno vale l'altro ed entrambi generano valori aggiunti alla fantasia nazionale. Gli emigrati, clandestini e non, sono una risorsa. Difatti li accaparra tutti l'Italia. Non vengono sbarcati ne a Malta e neanche in Spagna. In Francia neanche a pensarci e neanche per sbaglio. Alle Eolie si pensa già di donare loro una bella residenza per essere più europeisti umanizzati e per metterli in condizione di esercitare il diritto del voto come esercito elettorale. Per la solita e necessaria...campagna. Una strategia mezza napoleonica e mezza garibaldina. La rivoluzione dei voti. A vincere per alcuni e a perdere per altri. L'accaparro eoliano tipicamente italiano per un "mareletto".

Lipari, fronte traffico

Solitamente le rotatorie servono per snellire il traffico. A Lipari, la rotatoria ("supra o chianu") dell'ulivo abbellita anche privatamente dal solito Inter club, costruisce il traffico sia per la posizione che per la prepotenza. Unico caso al mondo dove la rotatoria uccide la viabilità. E' veramente un punto nevralgico per il traffico isolano che soccombe anche al voler permettere l'uso di camion fuori misura e fuori portata. Tutto concorre alla formazione del tappo che ha conseguenze anche sull'inquinamento acustico e dell'aria. La rotatoria era nata intelligente ed invece é rimasta una bella "scimunita" che mette in vetrina l'ingovernabilità del flusso del traffico senza disciplina. In questa rotonda sono state posizionate delle panchine fronte traffico e non fronte mare. Bisogna solo mettere una targa per il cambio di destinazione d'uso.
foto di Lino Natoli
 
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Attori, guerrieri e il prof. Scoglio

A Cardiff ci sarà lo scontro fra gli attori del calcio abituati a recitare al teatro targato Real Madrid e i guerrieri del calcio abituati a combattere sul campo di battaglia targato Juventus. Entrambi vogliono vincere e vinceranno, indipendentemente dal risultato. Agli spagnoli se mancano 2 calciatori titolari si avvicina la crisi, alla Juve se mancano 4 calciatori titolari non ci fa caso nessuno. Entrambe le squadre mirano al titolo europeo in modo meritato. Comunque é sempre una partita dove il tifo e il gioco non faranno la differenza per il risultato. Neanche la testa pelata di Zidane o la bocca aperta di Allegri. Sulla spiaggia di Canneto, il prof. Franco Scoglio amava ripetere: Real e Juve sono la differenza che difficilmente scomparirà, loro sono il calcio. Le altre squadre possono solo giocare". Sante parole!

 

Codatore

I mille mestieri innovativi degli italiani non hanno trucchi e inganni. Così é nato il "codatore". il professionista che fa la coda conto terzi e si fa pagare a ore. Tutti sappiamo che agli sportelli dei comuni italiani le code, superiori ai 20 minuti, sono aumentate di oltre il 100 per cento. Naturalmente l'inventore di questo mestiere poteva essere solo un campano. Un salernitano che ha trovato un business in forte crescita a Milano, dove il tempo e denaro. Si racconta che la coda più lunga é stata quella del settembre 2015 per l'uscita dell' iPhone 6S. Otto ore, una giornata di lavoro. Le code peggiori sono quelle di Equitalia e Agenzia delle entrate perché le procedure cambiano senza avvisare gli utenti. Più le file sono lunghe e più il "codatore" gode. Basta avere calma e pazienza. Il costo é di 10 euro lordi l'ora, nette 7,50 euro perché 2,50 vanno a Inps e Inail. Il codatore esperto tiene anche dei corsi di formazione. Al momento ha 300 alunni ai quali dopo l'esame lascerà il relativo attestato. Per gli incarichi mettersi in coda. Per la laurea dell'Università della Fantasia (accanto a quella della Sapienza) l'iscrizione é senza code ma anche senza capo.

La tribù degli eoliani

Gli eoliani sono ancora una tribù anche se manca al momento il re? I villaggi ci sono anche se sparsi. In Nigeria, r e e sudditi Ikebiri dopo essersi rivolti alla giustizia nigeriana, hanno deciso, attraverso l'avvocato Luca Saltalamacchia (originario di Lipari ?), di depositare un esposto anche a Milano citando l'Eni per i danni subiti a livello ambientale. La tribù eoliana, se riconosciuta tale dallo Stato, potrebbe provare a cavalcare una sua battaglia anche legale ed insorgere contro chi ha danneggiato la comunità in tutti i sensi. Sia sotto l'aspetto ambientale che gestionale. La somma dei due danni, sicuramente ingenti, potrebbe servire per dare una pensione a vita alla purezza eoliana che diventerebbe la nona bellezza (dopo le 7 isole e l'Australia) dell'arcipelago.

Stimolazione

La stimolazione elettrica del cervello é l'ultima trovata dell'America per sperimentarla su alcuni reparti speciale. La stessa tecnologia può essere usata su alcuni atleti olimpici. Tutto per migliorare le prestazioni basate su gesti ripetitivi. Questa stimolazione avviene con l'uso di una specie di cuffia i cui impulsi raggiungono la corteccia motoria, riescano a portare il cervello in uno stato di "iper-plasticità" che rende più facile l'apprendimento. Possiamo pensare di applicare questo sistema per tutti i nostri politici, nessuno escluso. Anche perché abbiamo la certezza che sono gli specialisti della ripetitività. Non combinano mai niente di buono e due scosse sicuramente non fanno male. Per gli impulsi luminosi magari si vedrà per la prossima generazione anche per le Eolie che scuffiano in continuazione.

"Delfini" eoliani

Ormai l'arcipelago eoliano é consacrato come la terra e il mare dei delfini. Di ogni tipo e dimensione. Peso compreso. I delfini marini passano dalla loro mamma di Filicudi. Quelli terrestri da tutte le isole, dalle loro mamme, papà e figli. Dono agli eoliani che fisicamente sono stati scelti sul territorio per la semina o l'accaparramento del sistema clientelare dei voti. Partendo dalla visione dell'ambiente, delle sue condizioni e dal suo futuro come clava per raccogliere o distruggere. Dipende dall'uso. Poi tornerà il silenzio e soltanto i giornali continueranno ad occuparsene per trasportare la realtà alla politica di turno che a sua volta può sentirsi sotto accusa o responsabilmente vittima del passato. Intanto si mettono da parte le cipolle per le lacrime. Diventeranno l'alibi per chi uscirà sconfitto dalla campagna elettorale che ha i suoi misteri che ancora non si svelano neanche velatamente.

Eolie fra sole, stelle e stalle

Il futuro sarà la fine del rame, diventato ormai materiale per il furto quotidiano di bande specializzate. Inizia la rivoluzione sul mondo eolico. Nascono fili sottilissimi sposando boro e magnesio. Intanto si lancia definitivamente il motore elettrico nelle navi, con armatori sempre più coinvolti nel progetto. Ma ancora più grande é l'iniezione di plasma che permetterà di portare il sole sulla terra sfruttando l'energia della fusione nucleare. Tutte idee e progetti italiani che arrivano anche al meccanismo fisico che alimenta le stelle per ottenere energia pulita, rinnovabile e inesauribile. Di tutta questa tecnologia cosa arriverà alle Eolie che vivono col sole e con le stelle comprese quelle che stanno ancora a guardare restando in stallo nella stalla?

Rimborsi eoliani

Per poter ammirare la bella sottosegretario (o a) Boschi alle Eolie c'è una sola strada. Chiedere un rimborso. Non quello della Banca Etruria dove regnava papà, ma copiare l'Appendino, sindaco di Torino, che ha chiesto 61 miliardi di rimborso di una parte dell'Imu. Questo é un elemento di giustizia secondo l'altro ministro Delrio, padre di 9 figli. Adesso si tratta di trovare un tecnico che possa calcolare la quota di rimborsi e suddividerla per i 4 comuni eoliani. In funzione di questi calcoli ci sarà sempre chi sarà più bravo e avrà la somma proporzionale migliore da rimborsare però agli isolani originali.

Sgarbi, prova per Lipari

Nell'attesa di sapere se Vittorio Sgarbi farà l'assessore al comune di Lipari, ci sarà una prova di laboratorio al Labirinto della Masone di Fontanello dove si vivrà: "Studiamo Sgarbi, interpretiamo un interprete". Domani, ospiti di lusso scelti nel mondo dell'arte e della cultura fra gli amici che hanno voglia di fabbricare domande e darsi le risposte che avranno risposte nel silenzio di don Vittorio Sgarbi, il mostro del sapere. Si pagherà un biglietto normale d'ingresso in questa struttura dell'ex editore patinato Franco Maria Ricci. Seguirà una mostra di artisti che hanno lavorato l'immagine garbata di Sgarbi. Questa potrebbe essere l'occasione per il gruppone di Nuccio Russo di studiare da vicino un loro cavallo di cui, però, non potranno ascoltare i nitriti. Quel domani in tutti i sensi!

 

Eolie "nazionalizzate"

"Il Governo ha escluso la nazionalizzazione di Alitalia e credo che i cittadini, che hanno pagato 7,5 miliardi, più questo prestito ponte, quindi 8 miliardi per Alitalia, sono molto attenti a come vengono usati i loro soldi e dobbiamo essere noi molto attenti a come vengono usati". Questo ha detto il ministro dello sviluppo Carlo Calenda. Ed ai ministri bisogna credere pur ricordandoci che sono politici in prestito.
 
Adesso possiamo aspettarci che prima o poi il governo possa nazionalizzare le Eolie per dare a queste isole una tranquillità sanitaria. Così non ci sarà nessun Presidente di Regione o Ministro della Sanità che potrà dire che per partorire bisogna raggiungere il profitto dei numeri, così come per i malati di cuore e di tutto quello che madre natura produce negativamente sul fisico umano. Sarà difficile che questo si avveri ma se la politica diventa più pazza può anche accadere.

Eoliani emigratis

Eoliani si nasce o si diventa? Sono eoliani quelli nati nelle isole e residenti altrove o quelli nati altrove e residenti alle Eolie? A parte quelli nati e ivi residenti. Il punto é che i politici del passato, del presente e del futuro, non hanno avuto, non trovano e saranno senza tempo per pensare agli emigranti. Solo Salina ha il suo museo degli emigranti che trova fondi e finanziamenti per consegnare medaglie e viaggiare alla ricerca della gente che partì per vivere altrove. Chi ha una carta d'identità che identifica la nascita in una delle 7 isole, anche se con la residenza altrove, dovrebbe automaticamente pagare il biglietto sulle navi e aliscafi per/da le Eolie come residente e non come forestiero con l'aggiunta del ticket, fra l'altro. Per il rientro nella terra natia gli emigranti dovrebbero trovare almeno un biglietto omaggio di bentornato e non questo trattamento fuori dai limiti civili. Sono 30 anni che i nativi alle Eolie viaggiano da forestieri, un oltraggio che bisogna eliminare. Politicamente e non.

La moda eoliana

La moda ci riporta ai vecchi tempi eoliani. I pantaloni bucati e falsamente rammendati di oggi altro non sono che i pantaloni veramente rattoppati che si usavano fino a 30 anni fa alle Eolie. La ricchezza di oggi a colpi di 200 euro al paio contro il costo zero di allora. Stesso effetto. Adesso si parla di una gioventù atermica che non patisce il caldo e il freddo. Tutti senza calzini con qualsiasi temperatura. Come una volta, come allora. Solo che a quei tempi si battevano i denti per il freddo e si sudava per il caldo. Gli over 50 che vogliono imitare i giovani hanno degli attacchi febbrili e dopo corrono subito a coprirsi. Adesso finirà che per colpa o merito del ministro Poletti la nostra gioventù andrà in giro in divisa da calcetto. Giusto per trovare lavoro e dare un calcio al passato e all'abbigliamento dei poveri. Ma sempre fra un calcio e l'altro. Ecco perché compriamo, a caro prezzo, abiti stracciati e risparmiamo sulle calze. E' il modo della politica della moda nata anche alle Eolie per caso e per necessità come il gusto del gelato stracciatella.

Renzisti eoliani

Renzi a Renzi passando per Renzi. L'Italia non può vivere senza Renzi. Lui si é ficcato in tutto e non ha lasciato niente a nessuno. Ha ereditato la politica del Pd dal vuoto precedente. Un esempio tipico sono i risultati ottenuti 2 giorni fa a Lipari, dove il "ducetto" non é mai stato, ma aveva ventilato e promesso un passaggio della sua ambasciatrice o ex ambasciatrice Boschi. Il povero Bersani che, pur non essendo stato mai alle Eolie, beccava quasi il 100% dei voti di partito, improvvisamente é stato abbandonato. Elegantemente sostituito da Renzi che adesso ha i suoi renzisti eoliani. Che fiuto politico questi eoliani. Sanno sempre chi vince in partenza senza aspettare gli arrivi. Anzi i fatti dimostrano che se non si arriva alle Eolie é meglio. Si vince già in partenza.

 

Eolie. Festa, lavoro e politica

Tutti felici per la Festa del Lavoro. Anche alle Eolie, dove il vero lavoro arriva dalla politica con le sue specialità e con le sue nicchie di mercato. Scambisti a gruppi o singoli vanno e vengono da queste liste di candidati che poi sono liste di lavoratori che si propongono per i sudori comunali con e senza marchette. Da seduti nelle aule consiliari dei comuni interessati. Sembra un lavoro semplice quello del politico isolano ed invece é più duro di quello dei minatori perché bisogna andare a scavare nella quantità infinita di problematiche che assediano l'arcipelago che giornalmente perde i pezzi che lo Stato si riprende sotto forma di risparmio. Quindi é la politica locale che produce posti di lavoro, pochi o tanti. Dipende dall'indotto che produrrà il mondo degli eletti. Tutti sappiamo quanti soldi produce la politica e quanti ne brucia in opere di bene. Viene voglia di augurare buon lavoro, ma oggi é festa. L'occasione giusta per non lavorare. Per questo ho scritto tutto ieri.
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Eolie, centurioni&confinati

Il ritorno dei centurioni al Colosseo é una buona notizia anche per le isole Eolie. Una sospensiva del Tar riporta l'apparizione dopo la prigione amministrativa che vietava loro di esercitare. I centurioni ricominciano a meno di "centeuro". La Roma antica riparte, ripropone i suoi personaggi dell'epoca splendente. I legionari con la legge a loro fianco, che potremmo chiamare e scrivere "leggi...onari". Forte di questa sentenza magari arriveranno anche alle Eolie delle figure fotografabili. Si fa strada che per le Eolie non sarebbe male abbigliarsi da confinati politici, ripercorrendo la prigionia nel paradiso. La perdita di libertà e il desiderio per la grande fuga. L'abbigliamento artistico per una foto, oggi vale più di una foto con la Canna o i Faraglioni. Naturalmente serve sempre un titolo autorizzativo.

Eolie, fra cuore e fegato

Spesso e volentieri gli eoliani vengono giudicati cattivi imprenditori e gente senza coraggio. Questo perché sono sempre più numerosi i forestieri che riescono ad impadronirsi dei luoghi più belli dell'arcipelago e sviluppano progetti
ardimentosi. La verità viene fuori involontariamente. Gli eoliani rispettano i luoghi e non hanno voglia di intaccare il territorio con cemento e progetti. Basta fare un giro per le 7 isole e si capisce lontano un miglio chi ha costruito come e perché. Profanando l'ambiente con il rispetto di tutte le disposizioni di legge. Ci sono zone dove, 50 anni addietro, con un solo progetto si costruivano 12 ville per volta. Non é pauroso l'eoliano, é ardimentoso il forestiero. E' solo una questione di cuore che viene scambiato come mancanza di fegato.

 

Eolie, la politica tira

Le Eolie sono sempre state terra di divertimento politico per chi non esercita la professione delle "Promesselettorali". Anche perché le isole sono terra promessa, canterina e mietitrice di voti di tutti i tipi e dimensioni per poltrone di pietra e di piume. La politica eoliana non è mai stata una lotta di vita o di morte ma solo e sempre un impasto da quattro soldi in partenza per arrivare ai milioni di euro. Niente battutacce ma solo sorrisi sulla bocca e sui boccali in cerca di boccaloni credenti a tutto. Per arrabbiarsi nel dopo voto con se stessi. Senza vociare per cercare gli argomenti migliori. La "sharerizzazione" politica non sarà mai per una trasmissione televisiva. E' un sistema per rifondare l'umanizzazione politica che ormai è un prodotto sottocosto. Apparentemente. La politica popolare, fuori dalla politica, funziona. E' un tiro alla fune dove dalle mani sotto sforzo, esce solo fumo. Ma la corda non si spezza mai. Che tiri il migliore, nel migliore dei modi, ma occhio ai tiranti e ai tiratori scelti.

 

Eolie, pasticciotti&latte

Alle Eolie grande ammirazione ed emozione hanno sempre avuto i momenti in cui materialmente vengono intitolate piazze, vie e qualche porto. Un giusto modo per ricordare e rendere fertile il ricordo di chi per le Eolie ha lavorato o ha creato memoria. Certamente ci vorrebbero più piazze da dedicare. Perché una cosa è dedicare una via o un porto ma altra cosa é la dedica di una piazza che è sempre un centro di raccolta per chi vuol vendere qualche cosa. Ecco perché si chiamano piazzisti e non piazzati anche se le piazzate danno un significato diverso. Il duro ruolo di chi amministra é far vivere l'intitolazione. Allora sotto ogni nuova targa andrebbe segnato anche il nome dell'amministratore che ha proposto la dedica. Giusto per ricordare i piazzamenti che fanno impazzire il popolo che cerca sempre la giusta via, anche senza satellitare. I tempi cambiano in fretta e magari si potrebbe pensare a raddoppiare i nomi delle piazze. Per non creare pasticciotti e non piangere sul latte versato.

 

Lipari, dissalatore sdocciato

Solitamente gli appalti sono come le angurie. Se non si aprono non si conosce come sono e se non va bene la colpa non é mai del venditore e neanche dell'acquirente. Così si cerca di capire ancora che tipo di appalto "angurioso" é stato perché il dissalatore di Lipari non riesce a produrre le quantità d'acqua necessaria. Ma la fortuna è dietro l'angolo. Arriva la notizia che basta u na doccia a settimana e uno shampoo ogni dieci giorni. Lavarsi i denti dopo 3 pasti a rubinetto chiuso. E' una nuova tendenza che si chiama "unwashed" e da equilibrio alla pelle. Si consiglia solo di non mangiare aglio e cipolla. L'ultimo sponsor che sta lontano dall'acqua é Cruciani ecco perché é alla "Zanzara". Si cambia le mutande ogni 4 giorni. Per tutti la puzza é il segnale che si rispetta l'ambiente e si aiuta il dissalatore liparoto. Lipari sempre avanti con i tempi. La sua politica aveva intuito, nel momento dell'appalto, lo sbarco eoliano dell' "unmilavu" finemente scritto "unwashed".

VacanzEoliane. Varietà&Verità

Succede spesso che qualche turista chiede all'eoliano amico: " scusi, lei verrebbe in vacanza alle Eolie"? Qui viene fuori la libertà degli isolani che iniziano a decantare ma anche a cantare il solito ritornello: "scusi, ma lei dove trova questi panorami, questa aria pulita, il raglio degli asini e il canto del gallo, la gentilezza degli abitanti, le granite e i cannoli, il pesce fresco, i "mulinciani a funcitedda", il Museo archeologico con l'imponente Cattedrale, il clima particolare, i vulcani, i vini, i capperi, le cave della pomice e del caolino, le terme di San Calogero chiuse, i fanghi di Vulcano, le casette tipiche eoliane, negozi e artisti di ogni tipo, mare cristallino con delfini in dieta, alberghi e ristoranti per ogni tasca, megaparcheggi e i muri con il vuoto e sottovuoto del vecchio ospedale e quelli del nuovo completo di pista per elicotteri. Può bastare, non serve altro. Dimenticavo anche i prezzi sono modici, compresa la tassa sulla spazzatura. Eoliani e turisti sempre in vacanza con la varietà e la verità.
 
 

Euro per Eolo

Eolie hanno bisogno di un buon economista locale per dare i tempi alla produzione del benessere. Magari partendo dalla creazione di una moneta locale come ormai avviene dalla Sardegna alla Valle d'Aosta. Non moneta virtuale e neanche baratto, ma si dice puntualmente la banconota che non c'é. Ogni moneta con il suo nome vale un euro ma non può essere cambiato in euro. E' l'unità di pagamento su una piattaforma digitale; non dà interessi, non si accumula e va spesa all'interno del circuito degli associati entro un determinato periodo di tempo. Serve a rilanciare l'economia locale attraverso strumenti di credito paralleli e complementari a quelli tradizionali. Il funzionamento è semplice: " le aziende che si iscrivono al circuito acquistano e vendono beni e servizi all'interno dello stesso circuito bilanciando le entrate e le uscite attraverso un sistema di compensazione dei crediti e dei debiti. E' un modo locale per aiutare le aziende a mantenere e acquisire preziose quote di mercato. Manca solo il nome che potrebbe essere Eolo che sa di euro.

 

Razzi&Mazzi

Il senatore chietino Antonio Razzi é amico intimo del presidente della Corea del Nord Kim Jong-un (김정은, 金正恩, Kim Jŏng-ŭn) per gli amici Ping Pong. Si vedono, si baciano e si parlano perché hanno tanti punti in comune e parlano la stessa lingua. Razzi vola e va a Pyongyang, insieme ai missili e razzi americani. Bisognerebbe adesso chiamare in causa il veronese don Antonio Mazzi, presbitero e scrittore italiano, impegnato in attività per il recupero di tossicodipendenti&altro. Insieme i due Antonio potrebbero andare in Cina e in America a predicare, per convincere che dopo Pasqua la pace deve continuare. Mettere dei mazzi di fiori nei razzi e non fiori nei cannoni in disuso. E' anche vero che ciascuno deve farsi i razzi suoi altrimenti sono mazzi amari. Perché ancora si deve capire se é il popolo che sceglie politici e dittatori o sono loro che scelgono il popolo. Il ping pong continua.

 

Munti&Muti

Finalmente entriamo nella nuova epoca del cibo con l'origine di partenza. Ci sono le regole per l'indicazione obbligatoria in etichetta dell'origine dei prodotti lattiero-caseari. Latte a lunga conservazione, burro, formaggi, yogurt: tutte le confezioni dovranno riportare, in modo leggibile, i nomi dei paesi in cui avvengono le diverse fasi di lavorazione come mungitura e trasformazione. L'etichetta deve dire dove si munge ma non chi munge. Mancherà il nome della mucche. Ricordiamoci di Carolina, star del fu Carosello. Ma in fatto di mungitura, molti italiani che pagano le tasse, desiderano obbligare lo Stato a fare una etichetta per ogni esazione munta. Non come origine ma come destinazione finale. Ed invece bisogna stare muti anche se munti in continuazione.

Caolino&Pomice Valley

Anche il mondo eoliano vuol parlare di futuro mentre dorme sul passato. Tutti si domandano se il mercato del turismo é saturo. Intanto si cerca l'idea vincente per risolvere gli interrogativi più pressanti. Roba da Silicon Valley che si potrebbe battezzare Caolino&Pomice Valley. Magari in una di queste isole arriverà l'inventore delle macchine volanti, per collegarle fra di loro e almeno con Milazzo con qualsiasi condizione di tempo. Togliendo dalla testa l'aeroporto liparoto. Il turismo ha bisogno d'innovazione tecnologica per dare soluzioni ai problemi. E' l'ora del manifesto programmatico sul quale far confluire finanziamenti verticali per essere le isole felici dell'innovazione senza freni e per creare la leggenda dell'indipendenza totale. Le auto volanti sono, per intero, il mezzo indipendentista.

Fritto politico

Possiamo con quasi certezza confermare che in politica non esiste la diversità. Bisogna essere uguali. Uno conta uno e non si misura nessun altro valore, povertà o ricchezza compresa. E' sempre la solita aria fritta e rifritta. Ma se ogni libero cittadino può gustare il fritto delle cucine delle case e dei ristoranti, nulla si può gustare dalla politica fritta. Essa non emana odori più o meno piacevoli e spesso insopportabili. E' una classica emissione che si sente ma non si vede mentre i politici sono convinti di farla vedere e non sentire. Necessita l'invasione olfattiva come prova di disturbo. Una prova che solitamente avviene quando si parla e si prepara quel certo tipo di cibo da mangiare mentre il politico mangia senza bisogno di preparare quel famoso cibo preferito. Tutto questo rende più facile la gestione delle parti comuni e la politica non é parte comune al momento. Resta in disparte.

 

Cernie e Cerniere

Ne vedremo di tutti i colori. Davanti e dietro. Strano che l'idea "francoamericana " non sia nata in Campania. La moda spesso crea i piaceri del sesso ma tante volte é il sesso che chiede il giusto abbigliamento e le sue comodità. Sono nati i jeans che mettono in bella vista il sedere ma per i riservati sono stati creati con la cerniera anche dietro. Tutto a colpi di zip. Ancora il prezzo è alto. Milleottocento euro al paio. Ma mentre tutti pensano a quell'uso c'é chi pensa alla comodità per andare in bagno. I bisogni oggi meritano anche le comodità e chissà che qualche stilista non ci attacchi anche il portacarta igienica. Le cernie invece continuano a cambiare sesso con la naturalezza di sempre.

 

Pensieri e chip per eoliani

Gli eoliani potrebbero diventare delle cavie per il mondo elettronico. Sulla mano destra di ogni eoliano (residente e emigrante) si potrebbe installare un chip per essere riconosciuti tali alle biglietterie dei traghetti ed aliscafi, all'ingresso degli ospedali e durante le battute di pesca entro le 6 miglia con le isole Eolie. Così finalmente i diritti non hanno bisogno di altre identità. Poi l'utilizzo si potrebbe allargare in altri settori della vita degli isolani entrando anche nel mondo della Giustizia, dell'Inps, della Camera di Commercio, della Prefettura, della Soprintendenza, del Genio Civile e del Catasto e al momento basterebbe. Ma mai nel mondo politico perché si scoprirebbe subito per chi si vota anche se alle Eolie é facilissimo conoscerlo prima. E' il pensiero di tanti anche di quelli che lo vorrebbero sulla mano sinistra e hanno ragione.

Un sedere per 500

In Italia si dice sempre che finita la musica di Sanremo inizia solo il valzer delle poltrone, quelle imbottite di paghe e contributi. Bisogna rinnovare i consigli di amministrazione di circa 90 società di stato, fra controllate, controllate delle controllate che poi sono tutte incontrollabili. Sono circa 500 poltrone soffici con divani frontali, accomodanti con massaggiatore incorporato. Il colore é scelto in funzione dell’inviato politico che dovrà sempre fare la prova seduta. Tranquillamente le misure del sedere dello spettante saranno prese in fase di nomina per evitare seduta stante di ballarci dentro proprio mentre finisce il valzer. La musica é sempre la stessa per chi é condannato a  restare in piedi.

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