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La nota stampa dell'ANCIM (Associazione Nazionale Comuni Isole Minori) divulgata e le motivazioni di quest'iniziativa ritenuta fondamentale per una maggiore e più degna attenzione alle Isole Minori, sull'iniziativa costituzionale dell'insularità portata avanti dal Presidente Mario Corongiu.

L'ANCIM, fin dal suo atto costitutivo, ha fatto dell'insularità la sua battaglia principale nelle consapevolezza che il riconoscimento del gap che produce nelle isole sia il fattore di poco sviluppo sociale ed economico.

La sua attività è stata focalizzata sui fattori che, maggiormente, influiscono su questo sottosviluppo che fa degli isolani cittadini con diritti ridotti ed affievoliti rispetto ai cittadini della terraferma.

Tutti i servizi sono più costosi perché incide il fattore trasporti, spesso le scuole si fermano al solo livello primario, la salute è considerata un fattore di spesa maggiore e quindi da ridimensionare tagliando servizi.

Anche i settori che potrebbero essere di eccellenza: l'ambiente, il risparmio energetico e le fonti alternative si scontrano con una valutazione di opportunità considerata la tendenza allo spopolamento.

Stante questa breve analisi, l'ANCIM, insieme ai Comitato promotore della Sardegna, ritiene che sia venuto il momento che il tema venga affrontato e risolto in modo netto e con il contributo di tutti, a partire da quelle Regioni che non sono isole, ma hanno isole.

Il richiamo forte va perciò alla Liguria, alla Toscana, al Lazio, alla Campania, ed alla Puglia, oltre che alla Sardegna e dalla Sicilia.

Tutte queste Regioni sono già state al fianco dell'ANCIM su tante iniziative.

Chiediamo ora di condividere una azione più decisa per una integrazione dell'art. 119, comma 5 della Costituzione che già prevede politiche di crescita e coesione speciali per alcune aree del Paese si rende necessario esplicitare che queste aree sono soprattutto le isole.

Contestualmente all'iniziativa costituzionale si chiede, al nuovo Parlamento, di adottare un disegno di legge sul tema dell'insularità.

Questa volta ci si aspetta non una presentazione di un ddl bandiera, ma un provvedimento in tempi rapidi e che non decada con il fine della legislatura.

Siamo pronti a collaborare per la sua elaborazione affinché il provvedimento sia veramente ciò di cui il territorio ha bisogno.

Preannunciamo, anche, nelle sedi amministrative, Conferenza Stato-Regioni, Autonomie, ecc. una speciale vigilanza perché tutti i provvedimenti contengano o tengano nella giusta considerazione il principio di insularità.

Il contributo di tutti i livelli istituzionali è fondamentale perché si consegua il raggiungimento di pari diritti e pari servizi in tutto il territorio nazionale.(marsalalive.it)

----Si è svolta contemporaneamente, in tre diverse sedi, a Cagliari, a Palermo e presso la Associazione Nazionale dei Comuni delle Isole Minori, Ancim, la conferenza stampa che ha illustrato la partenza della grande iniziativa nazionale rivolta al riconoscimento della questione dell'insularità.

Nei mesi scorsi, il Comitato sardo, ha raccolto 92.000 firme per il referendum per l'insularità in Costituzione, mentre quello siciliano sta chiedendo con forza una consultazione popolare per l'inserimento del tema nello Statuto isolano, legge a valenza costituzionale.

Tutti e tre i Comitati hanno oggi annunciato la nascita di un fronte unito che sostiene una nuova, straordinaria sfida con l'obiettivo di trasformare la questione insulare in una vera e propria vertenza nazionale.

Come hanno spiegato i promotori, sabato 7 aprile partirà dunque in tutta i capoluoghi italiani la raccolta delle sottoscrizioni per la presentazione di una proposta di legge di iniziativa popolare, di modifica alla Costituzione, che preveda l'inserimento del principio di insularità.

Gli italiani residenti nelle Isole non intendono condurre battaglie di rivendicazione "contro" qualcuno, ma chiedono invece che l'intera comunità nazionale, di cui gli isolani si sentono parte a pieno titolo, si impegni a garantire il superamento degli svantaggi oggettivi derivanti dalla condizione di insularità, in modo che siano pienamente garantiti i diritti di cittadinanza e le pari opportunità di tutti gli italiani, dovunque essi siano residenti.

Le cinquantamila firme indispensabili per la presentazione della proposta non verranno dunque raccolte soltanto in Sicilia, in Sardegna e nelle piccole isole, dove sarebbe facilissimo raggiungere in brevissimo tempo le sottoscrizioni indispensabili.

Per scelta, il Comitato promotore raccoglierà le firme in tutte le città della penisola, da Roma a Milano, da Napoli a Bari, a Torino, a Venezia, e chiederà con determinazione a tutti gli italiani che abitano nella penisola di condividere questa battaglia di civiltà, che ripudia per le Isole ogni strategia di sviluppo fondata sull'assistenzialismo e rilancia invece la cultura della responsabilità, della solidarietà e della competizione basata su uguali punti di partenza.

Il riconoscimento costituzionale della situazione d'insularità è, dunque, la strada tracciata per ottenere parità sostanziale di diritti e pari opportunità, che apre ai regimi di vantaggio, per compensare le condizioni sfavorevoli di contesto.(laprovinciadelsulcisiglesiente.com)

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