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La maggioranza ha tenuto. E alla fine ha approvato il bilancio tutto tagli. La manovra "lacrime e sangue" necessaria per recuperare i soldi necessari ad avviare il ripiano del disavanzo da oltre due miliardi.

Non sono mancate le polemiche in Aula, ma alla fine come detto la maggioranza ha retto anche di fronte agli attacchi delle opposizioni. Il Pd e il Movimento cinque stelle, infatti, hanno chiesto a più riprese al presidente Gianfranco Micciché e al governatore Nello Musumeci di fermare i lavori e di prorogare almeno di un mese l'esercizio provvisorio, in modo da avere a disposizione un po' di tempo per intavolare un dialogo con lo Stato.

Niente da fare. Le richieste sono state respinte e governo e maggioranza hanno tirato dritto approvando un bilancio che riduce e di molto in qualche caso, parecchi stanziamenti in bilancio.Il totale delle entrate e spese è di 21.219.261.387,16 euro.

A fine seduta, il presidente Micciché ha anche dato notizia dello stralcio di alcune norme della Finanziaria che verrà esaminata dall'Ars a partire da lunedì 11 febbraio. Tra partenze e feste, infatti, l'Assemblea sarà disponibile a ranghi completi soltanto per quella data. Nel frattempo, la Regione entra in gestione provvisoria: si potranno effettuare solo spese obbligatorie. La manovra intanto è partita e si è già fermata. Se ne riparlerà tra dieci giorni. Il totale delle entrate e spese è di 21.219.261.387,16

Si attende che lo Stato consenta alla Regione di spalmare l’intero disavanzo in trent’anni, visto che al momento da questa possibilità sono esclusi 600 milioni che pesano in questo triennio imponendo i tagli. Commenta Micciché: “Nonostante le esigue risorse della Regione siamo riusciti a esitare un bilancio equilibrato. I tagli della spesa non sono definitivi ma provvisori. Non appena infatti il governo della Regione avrà ottenuto dal ministero dell’Economia il via libera per rateizzare in 30 anni il disavanzo i capitoli di bilancio saranno ripristinati con le relative coperture finanziarie”.

Aggiunge l’assessore all’Economia Armao: “E’ una manovra complessa che permette di riassorbire il pesante disavanzo ereditato dalla precedente legislatura e di mettere i conti in ordine. È la prima volta dopo più di dieci anni che il bilancio viene esitato il primo febbraio dal Parlamento. Dopo l’approvazione finale si potrà dare avvio alla spesa regionale che consentirà il cofinanziamento pieno dei fondi europei Appena il Parlamento nazionale varerà la norma autorizzativa i 200 milioni mancanti copriranno integralmente le voci oggi decurtate. Cosa che si auspica avvenga presto”.

Micciché ha comunicato le norme della manovra stralciate e sospese dalla presidenza dell’Ars. Stralciate stabilizzazioni ex Pumex e la norma che obbliga a pagare i professionisti che hanno lavorato a progetti prima di ottenere l’autorizzazione. Poi ci sono le norme sospese: quelle sulle stabilizzazioni del personale delle camere di commercio e della sanità penitenziaria, su questi si attende un approfondimento degli uffici. L'Aula tornerà a riunirsi lunedì 11 febbraio nel pomeriggio.(livesicilia.it)

NOTIZIARIOEOLIE.IT

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La commissione bilancio della Regione Sicilia nella notte ha approvato l'emendamento del deputato Tommaso Calderone, di Forza Italia, a favore degli ex lavoratori della Pumex di Lipari.

Secondo il "Forzista" potranno transitare a "Resais Spa", la società pubblica utilizzata da anni come ammortizzatore sociale per migliaia di lavoratori espulsi dalle aziende d'origine.

"Attendiamo adesso l'aula del parlamento regionale - ha commentato l'onorevole Calderone - la soddisfazione è di lavorare non per uno ma per tutti".

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"In data odierna ho inviato una missiva indirizzata al Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, agli Assessori Toto Cordaro e Alberto Pierobon, e al Sindaco della città metropolitana di Messina, on. Cateno de Luca, per formalizzare un'esplicita richiesta: valutare se costituire la Regione come parte civile nei procedimenti penali a carico dei vertici - pro tempore - della Raffineria di Milazzo. A ottobre è fissata l'udienza preliminare e i reati contestati sono tanto gravi quanto dannosi per la salute e l'ambiente". Così l'on. Tommaso Calderone, del Gruppo Parlamentare di Forza Italia all'Assemblea Regionale Siciliana.
"L'invito a costituirsi parte civile - continua il Deputato - è esteso anche a tutti i Sindaci delle zone limitrofe perchè, il diritto alla salute della nostra gente, ha la priorità su tutto".
"Abbiamo il diritto di sapere come stanno le cose, specie sulla possibile incidenza delle emissioni prodotte dalla Raffineria e l’aumento di gravi malattie fra i residenti della città. Per tale motivo - conclude il Parlamentare - confido nella Magistratura affinché faccia il suo dovere, così come la Politica dovrà fare altrettanto. Di certo, da parte mia prometto massima allerta, nella duplice veste di deputato e avvocato penalista".
Si ricorda che i reati contestati alla Raffineria di Milazzo sono molteplici, anche di natura ambientale.

di Massimo Chiofalo

Un ddl per regolare le procedure di nomina dei direttori generali delle Aziende Sanitarie Provinciali. A presentarlo all'Ars il deputato regionale barcellonese di Forza Italia, Tommaso Calderone, in compagnia dei colleghi di partito Cannata e Gallo. "Il ddl proposto, in linea con i valori costituzionali, punta l'attuazione dei principi di imparzialità, trasparenza e merito. È rispettoso del riparto delle competenze previsto dal nuovo Titolo V° della Costituzione, sia sotto il profilo della potestà legislativa concorrente, sia sotto quello del rispetto delle prestazioni concernenti i diritti sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale". Così l'on. Tommaso Calderone, primo firmatario del Disegno di legge presentato con l'on. Rossana Cannata e Riccardo Gallo, del Gruppo di Forza Italia all'Ars, in merito alle procedure di nomina di direttori generali delle ASP della Regione Siciliana.

"È con chiara evidenza – conclude Calderone – che le misure correttive previste con il presente disegno di legge, sono finalizzate al raggiungimento di maggiori livelli di efficacia ed efficienza dei servizi sanitari, in linea con i desiderata dell'art. 117, comma 2°, della Costituzione."

Le procedure di valutazione della rosa dei candidati, in virtù dell'art 2 del Decreto legislativo171/16, saranno affidate a una Commissione esaminatrice, integrata da due magistrati, anche in quiescenza e da due docenti ordinari di materie giuridiche. L'esame si articolerà in una prova scritta, che precede il colloquio, in merito a tematiche legate alla legislazione sanitaria, alle materie economiche, gestionali, finanziarie e di management.(24live.it)

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