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Erosione costiera: Santa Marina Salina, in arrivo i frangiflutti a difesa del laghetto di Punta Lingua

Adesso è ufficiale: sarà la Costruzioni Bruno Teodoro di Capo d'Orlando ad occuparsi della realizzazione dei due pennelli di rocce e della scogliera soffolta che serviranno a proteggere dalle mareggiate il laghetto di Punta Lingua che si trova nel versante sud-orientale dell'Isola di Salina, una delle perle dell'arcipelago eoliano.

L'Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, ha infatti completato tutte le verifiche sulla graduatoria della gara.

Via libera, dunque, alla consegna dei lavori che serviranno anche a mettere in sicurezza quella parte del centro abitato che, a partire dagli anni Ottanta, era stata minacciata dalle esondazioni dell'incantevole specchio d'acqua separato dal mare soltanto da una sottile porzione di spiaggia. A correre il medesimo rischio, una struttura alberghiera e l'area archeologica in cui sorge il reticolato delle antiche vasche che servivano per l'estrazione del sale.

L'intervento finanziato dalla Struttura commissariale diretta da Maurizio Croce, e appaltato per oltre un milione di euro, prevede il ripascimento del litorale al termine della collocazione delle barriere. Quel tratto di costa è meta di migliaia di turisti anche perchè, tra l'altro, alla sua estremità si trova il faro che ospita il “Museo del Mare e del Sale”.

NOTIZIARIOEOLIE.IT

Erosione costiera: Santa Marina Salina, si sistema il laghetto di Punta Lingua
Un ribasso del 26,3 per cento ha consentito alla Costruzioni Bruno Teodoro di Capo d'Orlando di piazzarsi al primo posto della graduatoria per i lavori di consolidamento del versante sud-orientale del Comune di Santa Marina Salina, nell’incantevole perla delle Eolie.

La Struttura contro il dissesto idrogeologico, guidata dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e diretta da Maurizio Croce, ha infatti espletato la gara per un’opera che metterà in sicurezza il centro abitato di Lingua e la zona del Faro, sede del museo del Mare e del sale.

Proprio in questo sito, infatti, è stata rinvenuta la presenza di vasche per la produzione del sale, che fin dall’epoca romana erano utilizzate per la sua estrazione, per la conservazione e l’esportazione di prodotti tipici locali. E il nome attuale dell’Isola, Salina, deriva proprio da questa attività.

E’ un’area di suprema bellezza e di grande valore turistico e ambientale ma che necessita di un’adeguata protezione dalle violente mareggiate: uno specchio d’acqua che solo un lembo di spiaggia separa dal mare. L’intervento prevede la creazione di due pennelli di rocce, sia a est che a ovest, ma anche quello di una scogliera soffolta che sia in grado di garantire il ripascimento.

---Sarà presto messa al riparo, dalle violente mareggiate che l'hanno in più occasioni sfregiata, l'area dell'isola di Salina che conserva le antiche testimonianze dell'estrazione del sale. Si tratta dello specchio d'acqua di Punta Lingua, separato dal mare da una sottile lingua di spiaggia e che ricade nel territorio del Comune di Santa Marina, nelle Eolie.

Già agli inizi degli anni Ottanta i flutti avevano quasi distrutto il laghetto che successivamente, con una serie di esondazioni, minacciò il centro abitato, una struttura alberghiera e, soprattutto, l'area archeologica in cui sorge il reticolato delle vasche. L'Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e diretto da Maurizio Croce, ha adesso pubblicato la gara per affidare i lavori che serviranno a proteggere l'intero tratto di costa alla cui estremità si trova, tra l'altro, il faro che dallo scorso agosto ospita il “Museo del mare e del sale”.

L'importo a base d'asta è di circa un milione e mezzo di euro e le domande dovranno essere presentate entro il sei novembre. L'intervento prevede la creazione di due pennelli di rocce, a est e a ovest, e di una scogliera soffolta che sia in grado di proteggere il ripascimento che sarà contestualmente realizzato.

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