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Categoria: Video Interviste

Eolie, l'Ingv studia il fenomeno dell'innalzamento del mare... Le prime verifiche: "il mare sale le isole scendono...". Servizio su Geo&Geo" di Rai3. VIDEO

Il Punto e Virgola

Lipari sempre in pagina. Per qualsiasi angheria. Adesso arriva la conferma che Lipari sprofonda... o annega. Colpa del mare a prima vista, colpa di chi aggiunge peso e corrompe le spiagge per altri. Fermare da subito la manomissione. Oggi continua la vita (usato insicuro) del demanio per 4 soldi facili di moderna tradizione. Eppure la natura avrebbe bisogno di protezione scentifica e non dei modelli puramente simil-geometrici di massi e massetti puramente ammassati. Tecnicamente superati e superabili dal nuovo modo di essere mare climaticamente rinforzato. Soldi spesi malamente e inutilmente si dice. Chi ha ragione? L'Ingv continua a suonare le sue campane ma nessuno pensa che 80 anni passano in fretta. Onda dopo onda e poi il mare diventera' padrone totale. Per pratica insabbiata e controlli senza insuperabilita'

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Notiziarioeolie.it

----Lipari - Una due giorni per l'Ingv con il professore Marco Anzidei per verificare l'innalzamento del mare per colpa dell'inquinamento marino. I primi risultati. "Anche il Mediterraneo - spiega - si innalza di 3 mm all'anno e aumenta potenzialmente.

Fra 80 anni, il mare sarà più alto di un metro. La terra si abbassa. Le Eolie sono come Venezia. A Lipari il mare si alza di 9 mm. l'anno. E' una velocità alta.

Nel porto di Lipari c'è un porto romano (di 2 mila anni fa) a 12 metri di profondità. Questo rende l'idea. Tutto si può anche vedere anche negli scantinati che si affacciano sul mare a Lipari come anche a Canneto dove le cisterne sono invase dall'acqua di mare. Il processo deve essere affrontato.

L'attività vulcanica è il motore che fa muovere la terra e le Eolie vanno verso il basso. I terremoti contribuiscono come le eruzioni vulcaniche. E' una funzione della fase. Le Eolie sono un arco vulcanico. Con questo progetto europeo in ambito Protezione Civile stiamo lavorando a Lipari, a Monterosso (Cinque Terre) e all'isola Escada (Grecia). Con i droni costruiremo gli scenari fino al 2100 per la protezione civile per cercare le soluzioni anche per le spiagge come quella di Porto delle Genti". "Il fenomeno - osserva - va affrontato anche per il lungomare di Canneto, di Marina Lunga e Marina Corta.

Il materiale fotografico informativo sull'effetto mareggiate e spiagge sparite fornito, dai liparoti, sull'effetto mareggiate e spiagge sparite è utilissimo. Tutto questo fa parte di un quadro. A Lipari nei due giorni le verifiche hanno riguardato Canneto, Acquacalda e Porto delle Genti. Si spera di estendere il progetto "Savemedcoasts" in altre piccole aree delle Eolie. I risultati di questi lavori saranno consegnati alla fine del 2018 alla Protezione Civile Europea. Si spera che già si corra velocemente ai ripari".

(ANSA) - LIPARI - L'Ingv ha iniziato a studiare alle Eolie il fenomeno dell'innalzamento del mare. Le prime verifiche sono state effettuate da Marco Anzidei dell'Istituto di geofisica e vulcanologia di Roma. "Il livello del mare - spiega - non è costante ma varia nel tempo da luogo a luogo per cause climatiche e tettoniche. Studi recenti stimano che nel 2100 il livello globale del mare potrebbe essere più alto di oggi di circa un metro in conseguenza del riscaldamento globale.

Molte zone costiere potranno essere sommerse, in particolare quelle subsidenti, dove gli effetti saranno anche maggiori, come nell'alto Adriatico. Poiché anche le isole Eolie sono subsidenti - puntualizza - gli effetti sono già avvertibili nell'arretramento delle spiagge".

"Diviene necessario realizzare scenari dei possibili effetti per ridurre gli impatti sulle coste. Il progetto 'Savemedcoasts', coordinato dall'Ingv, finanziato dalla Commissione europea per il 2017-2018, ha lo scopo di fornire alcuni possibili scenari di allagamento costiero e in particolare di preparare i soggetti interessati ad affrontare con consapevolezza i cambiamenti attesi lungo le coste del Mediterraneo. Lipari e le Cinque Terre in Italia, e l'isola di Lefkada in Grecia sono aree dove vengono studiati scenari dettagliati". 

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Lipari - l'Ingv studia il fenomeno dell'innalzamento del mare. I primi rilievi con l'utilizzo di un drone sono stati eseguiti dall'equipe diretta dal dottor Marco Anzidei a Lipari, Sottomonastero, a Porto delle Genti, Canneto e ad Acquacalda.

L'intervista al dottor Marco Anzidei

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LA SPIAGGIA DI PORTO DELLE GENTI COM'ERA

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di Marco Anzidei*

Il livello del mare non è costante ma varia nel tempo da luogo a luogo per cause climatiche e tettoniche. Studi recenti stimano che nel 2100 il livello globale del mare potrebbe essere più alto di oggi di circa 1 m in conseguenza del riscaldamento globale. Molte zone costiere potranno essere sommerse, in particolare quelle subsidenti, dove gli effetti saranno anche maggiori, come nell’alto Adriatico. Poiché anche le isole Eolie sono subsidenti, gli effetti sono gia avvertibili come ad esempio arretramento delle spiagge. Diviene quindi  necessario realizzare scenari dei possibili effetti  per ridurre gli impatti sulle coste.
Il progetto "SAVEMEDCOASTS", coordinato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e di Vulcanologia (INGV), finanziato dalla Commissione europea per il 2017-2018, ha lo scopo di fornire alcuni possibili scenari di allagamento costiero e in particolare di preparare i soggetti interessati ad affrontare con consapevolezza i cambiamenti attesi lungo le coste del Mediterraneo. Lipari e le cinque terre in Italia e l'isola di Lefkada in Grecia sono aree dove vengono fatti scenari dettagliati.  
 
Per ulteriori informazioni: www.savemedcoasts.eu.

 

----Il livello del mare non è costante ma varia nel tempo da luogo a luogo. I suoi cambiamenti sono principalmente causati dalla somma di fattori climatici e geologici che agiscono a diverse scale temporali e spaziali. Tra questi, le variazioni di volume dei ghiacci nel corso delle glaciazioni, l'espansione termica degli oceani e i movimenti verticali della crosta terrestre. Questi ultimi causati dai movimenti tettonici delle placche continentali, da terremoti, attività vulcanica, isostasia e attività umana.
In questo contesto, il Mediterraneo è un laboratorio naturale dove si concentrano molte ricerche geofisiche e climatiche volte alla ricostruzione dei passati livelli marini e dei movimenti verticali della crosta terrestre lungo le coste. Osservazioni geologiche, geofisiche, geodetiche e archeologiche, nel loro insieme, ci permettono di comprendere le cause dei cambiamenti osservati mentre dalla interpretazione di eventi passati si possono formulare previsioni future. In particolare per quelle coste dove l'aumento del mare viene accelerato da subsidenza naturale o antropica.
Molte coste sono oggi vulnerabili ed entro le prossime decadi saranno esposte ad un concreto rischio di allagamento marino. Questo fenomeno deve essere attentamente valutato e considerato per una consapevole gestione del territorio e per le implicazioni economiche e sociali che riveste.
Attraverso filmati, animazioni e fotografie spettacolari, vedrete il mare Mediterraneo come non lo avete mai visto: dai "funghi" sommersi dell'isola di Tavolara alle peschiere romane situate lungo le coste Israeliane, dai dati strumentali agli scenari di inondazione marina attesi lungo le coste italiane per la fine di questo secolo.

*Ingv

 

di Pino La Greca*

Mercoledi' e giovedi' il dottor Marco Anzide, dell'Ingv effettuerà una serie di voli col drone per il suo progetto sull'innalzamento del livello del mare nelle nostre isole; il progetto è molto interessante soprattutto per i nostri problemi di difesa delle coste e per Sottomonastero.

*Presidente Legambiente Eolie

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