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Lipari - Per la prima volta è sbarcato alle Eolie lo svizzero Emil Paul Tscherriss, "Nunzio Apostolico" in Italia.

E' giunto con la motovedetta dei carabinieri con al seguito il prefetto di Messina Maria Carmela Librizzi, l'arcivescovo Giovanni Accola e il colonnello del comando provinciale dei militari dell'arma Iacopo Mannucci Benincasa.

Al porto sono stati accolti da tutti i parroci dell'isola, dal vice sindaco Gaetano Orto, dal luogotenente dei carabinieri Francesco Villari, dal tenente di vascello dell'ufficio circondario marittimo Francesco Principale e dall'"eolian-sardo" Felice D'Ambra, presidente dell'associazione dei dirttori d'albergo della Sardegna.

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LE INTERVISTE AL PREFETTO MARIA CARMELA LIBRIZZI E ALL'ARCIVESCOVO GIOVANNI ACCOLLA REALIZZATE NELLA TERRAZZA DEL RISTORANTE "DA LEONARDO"

Bartolino Leone era in diretta

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IL NUNZIO APOSTOLICO

Per la prima volta dalla firma dei Patti lateranensi il nunzio della Santa Sede in Italia è un non italiano. Papa Francesco ha scelto uno svizzero, Emil Paul Tscherrig, 70 anni, originario di Unterems, nel Canton Vallese, attuale nunzio in Argentina. È la fine dell'eccezionalità italiana. In 88 anni di storia di rapporti diplomatici tra le due sponde del Tevere, a differenza di quanto accade normalmente nel mondo, l'ambasciatore vaticano è sempre stato un figlio del Belpaese.

Settant'anni, figlio di contadini delle Alpi svizzere, dopo la laurea in Diritto canonico e la prestigiosa Accademia ecclesiastica, Tscherring è entrato nel corpo diplomatico della Santa Sede nel 1978. Arcivescovo dal 1996, è stato nunzio apostolico in Burundi (1996), nelle Antille (2000), in Corea e Mongolia (2004), in Svezia, Danimarca, Finlandia, Islanda e Norvegia (2008) e, dal 2012, in Argentina. 

Tra i compiti principali di un nunzio apostolico c'è quello di provvedere alla provvista di Chiesa. Fuori dal gergo: di condurre le consultazioni per individuare i candidati da proporre alla Congregazione per i vescovi – oggi presieduta dal cardinale Marc Oullet – quindi al sigillo papale.  Nella Congregazione dei vescovi lavora già l'argentino Fabián Pedacchio Leaniz, segretario particolare del Papa. Papa Francesco ha sempre raccomandato di cercare candidati vescovi "vicini alla gente", "miti, pazienti e misericordiosi"; amanti della povertà interiore ed esteriore, lontani da una "psicologia da principi" quanto dall'ambizione.

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