Lipari - Nell'ambito dei Pomeriggi Culturali Eoliani, sabato 2 agosto e domenica 3 agosto inizierà il tour del Centro Studi Eoliano per la presentazione delle Novità 2014 edite dal medesimo.

Sabato 2 agosto la presentazione avverrà presso la Libreria sull'Isola di Stromboli mentre Domenica 3 agosto sarà la volta dell'Hotel Cutimare di Acquacalda (Lipari): ad entrambe le presentazioni sarà presente l'autore Giuseppe La Greca, storico eoliano di Lipari, con particolare predilezione per la ricerca di episodi ed eventi inediti nella storia delle isole Eolie.

Il volume "Voci dal confino" è un'antologia degli scritti dei numerosi confinati che furono inviati a Lipari (Isole Eolie) nel 1926 per motivi politici dal regime fascista e qui trovarono un'isola bella e accogliente, molto diversa da ciò che si aspettavano.Nell'immaginario degli stranieri e degli antifascisti Lipari era l'isola maledetta, l'isola del Diavolo, la Siberia di Mussolini. La definizione era inaccettabile per gli eoliani: orribile non era Lipari, ma coloro i quali l'avevano trasformata in un luogo di deportazione per secoli. Il desiderio dell'autore, oggi, è quello di ridare voce ai confinati, a «quelli che c'erano», ai protagonisti e ai testimoni diretti della vicenda, per conoscere tramite loro Lipari e gli eoliani. Il libro è arricchito da una raccolta di scatto della fotografa Maria Vittoria Backhaus intitolata "Percorso della memoria. I luoghi del confino a Lipari".

La "Nota sulle miniere di pietra pomice" di Leonardo Bacot è il più antico testo pubblicato sullo sfruttamento della pietra pomice dell'isola di Lipari nella seconda metà dell'Ottocento. Si tratta sostanzialmente di un business plan redatto in lingua francese dall'autore per conto di Gabriel Barthe, titolare della concessione dello sfruttamento del giacimento pomicifero liparoto, finalizzato a dimostrarne la convenienza economica. Dopo anni di ricerche i curatori sono riusciti a reperirlo presso la Biblioteca Nazionale di Francia, a Parigi, ed oggi il Centro Studi lo ristampa raccontando l'avventura degli imprenditori francesi che per primi hanno raggiunto le Isole Eolie ed hanno vissuto la loro vita tra gli eoliani. La nota è preceduta da un'interessante introduzione di Giuseppe La Greca, che chiarisce alcuni aspetti tecnici del processo produttivo della pietra pomice, ed è seguita da alcuni scritti privati e immagini della famiglia Bacot-Vichier che arricchiscono la pubblicazione con una nota di costume.

Nelle prossime settimane le Novità 2014 edite dal Centro Studi Eoliano saranno presentate anche a Santa Marina Salina, a Malfa (isola di Salina) e nell'isola di Panarea.

Nel corso dell'evento sarà presente il Notiziario delle Eolie per la registrazione delle videointerviste ai relatori.

La presentazione è seguita da aperitivo; l'ingresso è libero, tutti gli interessati sono invitati a partecipare.

---Al Centro Studi presentato il volume "Voci dal Confino", di Pino la Greca. Presenti anche i giornalisti Gian Antonio Stella e Marcello Sorgi.

msorgigruppo

castellovecchia2Ha preso il via la XXXI edizione dei Pomeriggi Culturali, con il volume "Voci dal Confino, Antifascisti a Lipari, 1926 l'arrivo".

Come scrive Nino Paino, nella presentazione del volume: La volontà di costituire il Centro Studi e Ricerche di Storia e Problemi Eoliani nacque nella bella casa del Notaio Pino Paino a Castellaro. Era suo ospite il più giovane confinato politico a Lipari Giovanni Ferro, autore del libro "Noviziato tra le Isole" che raccontava il suo peregrinare tra le isole del confino fascista. Accompagnavo e aiutavo mio padre , muratore di fiducia del Notaio, per alcuni lavori da fare in estate. I racconti di Ferro sul confino mi appassionarono e da lì nacque l'idea di fondare il Centro Studi e di riportare alla luce la storia di quegli anni fino ad allora poco conosciuta. Mi recai a Firenze su indicazioni del Ferro per conoscere Jaures Busoni e lo andai a trovare a casa sua in Via Duprè. Aveva sposato una donna di Lipari ed era entusiasta di organizzare dei convegni a Lipari sul confino. Ne furono fatti due di grande rilevanza nel 1983 e nel 1985. Vi partecipò anche Giuliano Vassalli (nipote del confinato Angeloni), futuro presidente del Centro Studi. Gli atti del convegno andarono a comporre il volume "Il confino politico a Lipari" edito nel 1990. Negli anni successivi numerose sono state le iniziative fatte, rivolte soprattutto a fornire aiuto, materiali e supporto a tanti giovani e castellovecchia3studiosi che si apprestavano a preparare le proprie tesi di Laurea ed altre pubblicazioni; sono da citare e ringraziare Anna Casamento e Giovanni Natoli (oggi residente a Novara) che hanno raccolto e compilato le schede, presso l'Archivio Centrale dello Stato, dei 1300 confinati inviati a Lipari.. Tale attività prosegue ancora oggi, non ultima la collaborazione con la giornalista scrittrice inglese Caroline Moorehaed. Oggi con il primo volume dei quaderni del confino a cura di Pino La Greca vogliamo portare a termine il lavoro intrapreso in quegli anni e speriamo con un ambizioso piano editoriale che prevede la pubblicazioni di altri cinque quaderni, uno per ogni anno del confino, di dare ai lettori uno spaccato, il più possibile completo, della storia di quegli anni che videro Lipari protagonista anche di battaglie di libertà. Un grazie a Pino da tutto il Centro Studi per la passione e l'impegno che sta profondendo nel raccontare il nostro passato. Il volume è arricchito da 42 foto scattate dalla signora Maria Vittoria Backhaus. In estratto la prima parte della Presentazione a cura di Bernardo Valli. Questo libro è un'antologia: è l'Antologia di Lipari. Io avrei scelto questo titolo perché l'ampia ricerca di Giuseppe La Greca, nonostante il rigore e lo stile asciutto di una cronaca ai limiti della storia, mi ricorda l' Antologia di Spoon River. Quella che Edgar Lee Masters pubblicò un secolo fa sul Mirror di St. Louis, per rievocare con poesie usate come epitaffi la vita delle persone sepolte nel cimitero di un piccolo paese immaginario della provincia americana. Pur lasciando spazio alla creatività letteraria, Masters si ispirò a persone realmente esistite a Levistown e a Petersburg, nell' Illinois. Anche Giuseppe La Greca fa parlare uomini scomparsi che avevano un'identità precisa, ma non evade mai da quello che ha trovato nei documenti dell'epoca. Il nome di Edgar Lee Masters non gli è mai venuto alla mente, ne sono sicuro, mentre scavava negli archivi per rianimare, resuscitare, le «voci dal confino» degli antifascisti che popolarono Lipari. Lui, La Greca, avrebbe del resto giudicato ambizioso il titolo di Antologia, ricalcato su quella di Spoon River; e adesso riterrà ancora più ambizioso questo accostamento a una celebre opera letteraria. Me ne assumo l'intera responsabilità. Lui ne sarà infastidito. Si considera un ricercatore, uno storico della sua isola, un cronista che scava nel passato della sua terra. Non certo un poeta. (....)

L'intervista al dottor La Greca a cura del nostro vice direttore Clara Raimondi.

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