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Presso la sala conferenze dell'Hotel Gattopardo, si è tenuto il "Darwin Day", una celebrazione internazionale dedicata alla scienza e alla laicità che cade in prossimità della data di nascita di Charles Darwin e vuole ricordare lo scienziato che, forse più di ogni altro, ha esercitato una profonda influenza sul pensiero moderno.

L'appuntamento di Lipari, giunto alla sua quinta edizione, è organizzato dall'Associazione Nesos in collaborazione con l'Hotel Gattopardo ed è inserito nella rete mondiale dei Darwin Day (pikaia.eu e darwinday.org).

Quest'anno il programma comprende approfondimenti su cibo e uso delle risorse nella preistoria e nella protostoria, la selezione delle varietà orticole e fruttifere (con uno sguardo particolare sulle isole circumsiciliane), l'influenza esercitata su Darwin da Von Humboldt – straordinaria figura di naturalista e scienziato, autore di un'accurata esplorazione dell'America Latina – e le estinzioni di piante e animali nei fragili ecosistemi insulari; sono intervenuti Maria Clara Martinelli, Christian Del Bono, Tommaso La Mantia e Pietro Lo Cascio. Proiettato il corto animato "Sticky", che racconta la fortunata riscoperta di una specie ritenuta estinta su un'isola del Pacifico. Al termine della conferenza, si è brindato alla memoria del vecchio Charles.

Parlano Pietro Lo Cascio, Clara Martinelli e Tommaso Lamantia

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Lipari, nella sala congressi dell"Hotel Gattopardo" appuntamento con il Darwin Day. Le dichiarazioni 

Lipari, all'Hotel "Gattopardo" La quarta edizione del Darwin Day - L'intervista ai relatori: Pietro Lo Cascio, Clara Martinelli e Lino Natoli.

Sull'ultimo numero del "Naturalista siciliano", la rivista della Società siciliana di scienze naturali, è stato appena pubblicato "Gli uccelli delle isole circumsiciliane", a cura di Bruno Massa, Pietro Lo Cascio, Renzo Ientile, Emanuela Canale e Tommaso La Mantia, una rassegna che comprende tutte le segnalazioni ad oggi note e numerosi dati inediti sull'avifauna nidificante, migratoria e svernante delle isole satelliti della Sicilia.
L'articolo è disponibile in formato pdf su http://www.ornitologiasiciliana.it/pdf/105-374%20Massa-Lo%20Cascio%20etc..pdf.
I dati riportati nell'articolo e le sue conclusioni mettono in evidenza, ancora una volta, la straordinaria importanza naturalistica delle isole circumsiciliane e, tra queste, delle Eolie, caratterizzate dalla presenza di specie di grande interesse conservazionistico (come il falco della regina, la berta maggiore, la magnanina) e da una spiccata eterogeneità ambientale. Tali aspetti collocano l'arcipelago tra i siti di maggior rilievo su scala regionale e nazionale per la ricchezza dell'avifauna stanziale e migratoria, una condizione privilegiata che – purtroppo – appare spesso in contrasto con la percezione ancora modesta delle risorse naturalistiche quali elementi primari delle peculiarità e della capacità di attrazione delle nostre isole.

Associazione Nesos

---Quest'anno, in collaborazione con l'Associazione Amici del Museo Archeologico Luigi Bernabò Brea, grazie alla collaborazione di Pino La Greca, storico locale, e di Maria Clara Martinelli, archeologa del Museo, attraverseremo la città di Lipari con uno sguardo nuovo soffermandoci sui luoghi del confino e tra le rovine dell'antica polis. Appuntamento alle 10.00 a Marina Corta sotto la statua di San Bartolo.

Con l'occasione, saluteremo l'Isola Pedonale che per quest'anno ci lascia, confidando che qualcuno, prima o poi, abbia la sensibilità di istituirla per tutto l'anno in tutto il Centro Storico.

Contiamo di esserci anche in caso di pioggia!

---In occasione della Terza edizione della Settimana del Pianeta Terra, l'Associazione Nesos in collaborazione con la Cantina Tenuta di Castellaro organizza l'evento speciale "Storie di Pietre", che si terrà sabato 24 ottobre ore 16.30 alle cave di caolino (Quattropani, Lipari).
La geologa Genny Battocletti, che sta svolgendo un tirocinio presso l'Associazione Nesos, illustrerà in un percorso temporale la storia geologica dell'isola e la formazione e la composizione dei tre principali prodotti vulcanici di Lipari che hanno avuto maggiore importanza mineraria, ovvero il caolino, la pomice e l'ossidiana.
A questi sono dedicati tre vini prodotti dalle vicine Cantine Tenuta di Castellaro, che per l'occasione si potranno degustare durante una visita guidata alla barricaia e ai vigneti.
L'appuntamento è alle 15.50 presso il terminal bus Urso, per prendere l'autobus per Quattropani delle ore 16.00; il rientro è previsto alle 18.55.
A chi volesse raggiungere le cave autonomamente, ricordiamo che l'appuntamento è direttamente sul posto alle 16.30, ma anche che nell'area non ci sono parcheggi.

Alla scoperta dell'acqua calda

Durata: 3/4 h - Difficoltà: facile

Neanche un pittore impressionista avrebbe saputo riunire in un unico paesaggio i colori delle cave di caolino, attive fino agli anni Settanta: tra cristalli di gesso e vivaci policromie, frutto di intensi processi di fumarolizzazione, ci si affaccia sulle falesie di Timpone Pataso, formate dai sedimenti di un lago che esisteva 100.000 anni fa e che nasconde le impronte fossili di allori e palme nane. Quelle viventi si incontrano invece lungo il sentiero che scende verso il mare, dove di recente è riaffiorata una sorgente di acqua calda che era stata seppellita da una frana.
Visiteremo la spiaggia fossile e la torre del Palmeto per poi risalire verso Quattropani dal sentiero di Valle Pera.

APPUNTAMENTO ALLE 7.50 ALLA FERMATA BUS DEL PORTO

Rientro a Lipari con corsa speciale da Quattropani alle ore 14

--Una piccola "storia naturale" eoliana dimenticata è stata riportata alla luce e riproposta all'attenzione della moderna letteratura scientifica grazie all'attività di ricerca dell'associazione Nesos, in collaborazione con il Museo di Storia Naturale dell'Università di Firenze.
In un articolo apparso su "Scripta Herpetologica", una monografia pubblicata dalla SHI (Società italiana di Erpetologia), viene narrata la curiosa storia di una popolazione animale andata incontro all'estinzione – per cause apparentemente misteriose – molto prima che l'isolotto dove viveva venisse eroso dalle onde.
Si tratta del piccolo Lisca Nera, di fronte a Panarea, dove ancora alla fine degli anni Quaranta l'archeologo Luigi Bernabò Brea aveva trovato tracce di presenza umana risalente all'età greca e romana, e dove mezzo secolo prima lo zoologo Enrico Giglioli aveva scoperto una piccola popolazione di lucertole, mai più ritrovata dai naturalisti che hanno visitato l'isolotto negli anni successivi.
Il "giallo" viene svelato dopo una paziente ricostruzione degli eventi, condotta sulla base delle informazioni contenute nei diari di viaggio e nelle collezioni museali ottocentesche.
L'articolo, disponibile in formato pdf, è in inglese e può essere richiesto da chi fosse interessato ai responsabili dell'associazione Nesos (tel. 090 9814838 email: associazionenesos@gmail.com

---L'associazione Nesos approda anche su ecoturismonline.it, uno tra i più importanti portali italiani nel settore. In più di un decennio di attività a servizio dei visitatori che viaggiano alla scoperta dell'essenza più autentica delle Eolie, ma anche delle comunità locali attraverso le passeggiate domenicali di "Conosci le tue isole", il "Darwin Day" e numerose altre iniziative, Nesos si caratterizza sempre più quale principale realtà di riferimento per il trekking e l'escursionismo naturalistico presente nell'arcipelago. Questo risultato conferma la nostra convinzione che l'ecoturismo rappresenti la forma di turismo maggiormente sostenibile per le Eolie, quella più coerente ai loro valori e alla loro identità quale World Heritage Site, l'unica praticabile per un vero e concreto ampliamento della loro stagione turistica. Soltanto attraverso la consapevolezza, la diffusione e la valorizzazione delle nostre straordinarie risorse ambientali – il paesaggio, i vulcani, la natura e la biodiversità – saremo in condizione di potere attenuare gli effetti di una crisi globale e di mantenere la necessaria credibilità come destinazione turistica.

Associazione "Nesos"

http://www.ecoturismonline.it/ecoturismo/eco-itinerari/eco-itinerario-isole-eolie-associazione-nesos.html#.U07lDNIU9Yc

Domenica 16 Marzo 2014 Salina, Monte Fossa delle Felci. La cima delle Eolie.

Durata: 5-6 h - Difficoltà: medio-elevata.

Il complesso di Fossa delle Felci è accessibile da numerosi sentieri. Quello suggerito parte da Valdichiesa, alle spalle del santuario della Madonna del Terzito; si attraversano aree riforestate a eucalitti, acacie, ontani napoletani e pini marittimi, fino a raggiungere una folta macchia a erica e corbezzolo. L'area sommitale, ovvero il cratere della Fossa, ospita maestosi castagni e un fitto sottobosco di felci aquiline; qui trovano rifugio numerose specie di uccelli nidificanti, tra le quali la rara magnanina (Sylvia undata); in primavera fioriscono le specie tipiche degli ambienti montani mediterranei, come Doronicum orientale e Ajuga orientalis, mentre in autunno compaiono i ciclamini napoletani (Cyclamen hederifolium) e gli sparvieri (Hieracium crinitum). Nel castagneto, di impianto romano, vive il ghiro (Glis glis). Si può scendere verso Malfa, Santa Marina o Lingua.

I più antichi centri eruttivi di Salina (Corvo, Rivi e Capo) risalgono a circa 400.000 anni fa, mentre intorno a 127.000 anni fa si forma lo strato-vulcano di Monte Fossa delle Felci, costituito da lave e piroclastiti di composizione basaltico-andesitica.
A partire da 75.000 anni fa ha luogo la formazione di un altro strato-vulcano, Monte dei Porri, la cui attività finale à caratterizzata da eventi esplosivi dovuti all'interferenza di acqua nel magma.
Tra 30.000 e 13.000 anni fa comincia l'attività del centro di Pollara (NW dell'isola), che dà luogo alla formazione di un lago craterico, il cui bordo occidentale è stato smantellato dall'erosione marina.

Domenica 9 marzo "Conosci le tue isole?" ci porta alla scoperta di Pizzo del Corvo, la cima dell'isola di Panarea, guidati dall'Associazione Nesos. L'appuntamento è alle 8.00 alla biglietteria della Usticalines. Il rientro è previsto intorno alle 16.00, dunque colazione al sacco e abbigliamento adeguato per uno dei trekking più affascinanti dell'arcipelago. Vi aspettiamo numerosi.
ASSOCIAZIONE NESOS

---Domenica 23 febbraio appuntamento alle 8.00 alla biglietteria Siremar-CdI per l'escursione organizzata dall'Associazione Nesos nell'ambito del ciclo "Conosci le tue isole?". Questa volta – finalmente – la meta è Alicudi, dove raggiungeremo la piana di Dirittusu e la cima di Filo dell'Arpa. Per ulteriori info, clicca su
http://eepurl.com/LI8Nb

omenica 16 febbraio l'associazione Nesos organizza un'escursione a Salina per il ciclo "Conosci le tue Isole?"
La partenza è prevista alle ore 8.05.
Per ulteriori informazioni e dettagli sul percorso: http://eepurl.com/LEuef

Domenica 9 febbraio appuntamento per l'escursione a Vulcano – Gran Cratere, che avevamo dovuto rimandare per avverse condizioni meteo. L'itinerario è "insolito" e prevede la visita ai versanti meno battuti del cratere. La partenza è fissata alle 9.15 (aliscafo Siremar) e il rientro avverrà intorno alle 14.00; la partecipazione è libera e gli unici costi a carico degli escursionisti sono quelli delle trasferte per/da Vulcano. Si consiglia una minima attrezzatura da trekking (in particolare, scarpe adeguate).

Per ulteriori info, http://eepurl.com/LQLfD.

Le domeniche successive, sempre tenendo conto delle condizioni meteo, recupereremo anche le altre escursioni rimandate: Salina – Monte dei Porri e Alicudi – Filo dell'Arpa.

Con l'occasione, ricordiamo invece che oggi sabato 8 febbraio si celebra il Darwin Day, una pomeriggio dedicato alla scienza e alla conoscenza. Appuntamento alle ore 17.00 nella sala congressi dell'Hotel Gattopardo (ingresso su via Isa Conti).

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