Notiziario delle isole Eolie # Eolie News - Notiziario delle isole Eolie # Eolie News

Il rispetto della tua privacy è la nostra priorità 

Questo sito utilizza Cookie tecnici e di profilazione di terze parti. Clicca sul bottone - chiudi - per accettare l'uso dei cookie e proseguire la navigazione.

uspiQuotidiano associato all'Unione Stampa Periodica Italiana

Twitter Follow @notiziarioeolie

Mercoledi', 3 marzo 2021 aggiornato alle ore 03:42:16 Scrivi a: bartolino.leone@alice.it Cell.whatsapp.jpg393.97.18.272 - 393.97.18.431

Notiziarioeolie.it - Notizie dalle Isole Eolie - Lipari Salina Vulcano Stromboli Panarea Filicudi Alicudi - Eolie News

Notiziario delle isole Eolie # Eolie News

hotel-oasi_orizz.jpg
FAI CONOSCERE LA TUA AZIENDA DIFFONDI LE INIZIATIVE COMMERCIALI NEI SOCIAL NET - RAGGIUNGI NUOVI CLIENTI CON IL NOTIZIARIO DELLE ISOLE EOLIE ED USUFRUISCI DEL BONUS PUBBLICITA' 2021 - 2022 DEL 50% - CHIAMA PER INFO Cell. 393.9718272 - IL NOTIZIARIO delle EOLIE online è letto in oltre 100 paesi del mondo. In 157 mesi oltre 20 milioni e 819.480 di pagine visionate. La vita del Tuo lavoro è un merito. La Tua pubblicità è il ns. lavoro. Telefona al n.393.97.18.272. Il Notiziario delle Eolie, l’informazione come compagna fedele- LA VETRINA DELLE AZIENDE

IL GALEONE RISTORANTE PIZZERIA BAR DAL 1960

galeone-lipari.jpg 

TUTTI I SAPORI DELLA TRADIZIONE EOLIANA 

'Il Galeone' sin dal 1960, anno in cui venne fondato, appartiene alla stessa famiglia di ristoratori che, continuano la tradizione rispondendo adeguatamente e con professionalità alle esigenze del mercato e alle aspettative del cliente; antichi sapori delle tradizioni eoliane... >>> 

Ristorante Pizzeria Bar Il Galeone di Monte Domenica Via Vittorio Emanuele 220  Lipari Tel. 0909811463   cell. 3387408482 A Lipari, ad appena 50 metri dal porto, sulla via principale.

www.galeonelipari.it

Da Bologna in linea Attilio Princiotto "La voce dei poeti: l’Ulisse dantesco"

  • Stampa
  • Email
Dettagli
Categoria: Cultura
Pubblicato: 03 Marzo 2021
Tweet
Whatsapp

Foto (1).jpg

di Attilio Princiotto*

“Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza” Dante, Inferno, XXVI, 118-120

Nel canto XXVI dell’Inferno Dante attraversa l’ottavo cerchio dell’ottava bolgia, dove sono puniti i consiglieri fraudolenti. La punizione divina per questi peccatori consiste nell’essere imprigionati ciascuno in una fiamma che li nasconde agli altri e, allo stesso tempo, arde le loro anime.
Il poeta rimane colpito e incuriosito alla visione di una fiamma biforcuta, con una punta più alta dell’altra.

Per questo chiede spiegazioni alla sua guida, Virgilio, il quale, dopo avergli spiegato che i peccatori potrebbero non rispondere ad un personaggio a loro ignoto, si fa carico di interrogare la più alta delle due punte di fuoco per far sì che il peccatore al suo interno narri la propria storia. In quella fiamma, infatti, si paga l’astuzia che indusse Achille ad abbandonare la moglie Deudamia, che per quel dolore morì, e prendere parte alla guerra contro Troia, l’inganno del cavallo di legno che costrinse la stessa città alle fiamme e ancora altre ingannevoli imprese.

PER SAPERNE DI PIU' CLICCARE NEL LINK LEGGI TUTTO

*Professore a Bologna

 

Dall’alta cima infatti, scaturisce la voce di Ulisse che inizia la narrazione delle proprie peripezie.
Sfuggito alle grinfie della Maga Circe, che lo aveva trattenuto presso il monte Circello per più di un anno, il Re di Itaca prese il mare con una sola nave e i più fedeli dei suoi compagni. Dopo la cattività alla quale era stato assoggettato dalla Maga, arde in lui il forte desiderio di riprendere il suo viaggiare per poter esplorare e conoscere tutto il mondo fino ad allora visitato.
Dopo aver esplorato le coste settentrionali e meridionali e tutte le isole del Mediterraneo, la compagnia giunse alle Colonne d’Ercole (l'attuale Stretto di Gibilterra), così chiamate perché ivi Ercole appunto aveva posto i suoi riguardi, ossia i due monti sulle due coste, affinché nessuno li oltrepassasse mai. Trattenuti dal sacro terrore che quella immensa distesa di acque incuteva al solo pensiero di doverla navigare, infatti, gli uomini non avevano mai osato oltrepassare quel confine, trasgredendo quello che, non volendo ammettere la loro enorme paura, avevano trasformato in un divieto divino.
Giunti a questo punto, dunque, Ulisse e i suoi compagni si trovano costretti ad affrontare una scelta suprema.
La celeberrima terzina fa parte del discorso che Ulisse rivolge ai suoi compagni per convincerli a non interrompere il loro cammino e, dunque, spingere il loro viaggio verso occidente, oltre il limite imposto dall’uomo e dalle sue divinità.
Il desiderio di conoscere direttamente quel mondo “sanza gente”, misterioso, ignoto, mai visitato e, forse per questo, così affascinante, è talmente forte in lui che, dopo averlo costretto a non ascoltare la voce di alcuni dei sentimenti più elevati della natura umana quali l'amore coniugale, l’amore verso il figlio e la pietas verso il vecchio padre, lo spinge violare la legge divina che è di ostacolo, almeno in questa circostanza, alla conoscenza. L’eroe greco riesce nel suo intento di risvegliare nei compagni lo stesso suo desiderio di conoscenza ed è questo il consiglio fraudolento che, per Dante, gli vale la dannazione eterna.
Li convince, ha la meglio sull'incertezza dovuta anche all'età avanzata. Vanno, anche se sono consapevoli che il loro può essere un viaggio senza ritorno.
“e volta nostra poppa nel mattino,
de' remi facemmo ali al folle volo,
sempre acquistando dal lato mancino” vv. 124-126
Così Ulisse e i suoi compagni, presi da nuovo entusiasmo, navigano nell’Atlantico verso Sud-Ovest, seguendo il corso del Sole. La notte appaiono le stelle sconosciute dell’inesplorato emisfero meridionale mentre quello settentrionale, avendo loro superato l’Equatore, scompare sotto l’orizzonte. Dopo cinque mesi di navigazione in un mare deserto da uomini, scorsero all’orizzonte una montagna altissima come non ne avevano mai vista nessuna, “bruna per la distanza”. Subito si rallegrarono per la scoperta, ma improvvisamente da quella stessa montagna si levò un turbine violentissimo che tramutò la gioia in pianto in quanto si gettò sulla prora della nave e la fece girare tre volte su se stessa, creando un vortice che la precipitò nell’abisso. Solo forza devastatrice e improvvisa della natura potè fermare Ulisse e la sua sete di conoscenza, annegandolo con la sua compagnia, “come altrui piacque”.
La voce di Ulisse è come una luce potente che infrange le tenebre del mito, della preistoria, per giungere intatta, attraverso i millenni, fino a noi e rivelarci chi siamo, qual è la ragione ultima che giustifica la nostra esistenza rendendola degna di essere vissuta. Ulisse invita i compagni a riflettere sulla loro natura e a cercare dentro di sé, e non possono non trovarle, le ragioni e il fine del loro esistere.
Da questa riflessione emergono delle verità immutabili, che riguardano l'uomo di tutti i tempi e di qualsiasi luogo. Prima di tutto la diversità della sua natura da quella dei bruti, i quali obbediscono solo alle ferree leggi dell'istinto e di conseguenza non si tacciano di colpe e nemmeno acquisiscono meriti con le loro azioni. L'uomo, al contrario, in tutti i momenti della sua vita, è chiamato a scegliere fra diverse e spesso contrapposte possibilità. Logicamente sceglie sempre il bene, anche se a volte quello egli crede tale non lo è affatto oppure cade in errore nella scelta dei mezzi per raggiungerlo.
Ecco allora il monito dell'Ulisse dantesco: "Fatti non foste a viver come bruti,/ ma per seguir virtute e canoscenza". E' proprio della natura umana, realizzare la conoscenza in qualunque campo, gettare su tutto la luce della sua intelligenza. Anzitutto l’uomo deve conoscere sé stesso e valutare l'oggetto delle sue volizioni, se il bene che vuole raggiungere è veramente tale e, nello stesso tempo, se ha dentro di sé delle negatività che deve sforzarsi di correggere. Troverà altresì in sé stesso le norme che deve seguire, quei valori, quei principi che non devono mai essere dimenticati e attenendosi ai quali è sicuro di non sbagliare, quelle regole che vengono definite "virtù naturali".
La terzina dantesca, nella sua sublime sinteticità, esprime il senso e l'impegno dell'uomo su questa terra e insieme ne esalta le gesta spiritualmente virtuose. Se vogliamo indicare un'espressione che comprenda nella sua interezza e pienezza morale la natura umana, senza dubbio dobbiamo riferirci ai due versi danteschi "fatti non foste a viver come bruti,/ ma per seguir virtute e canoscenza".
Se diamo uno sguardo alla storia umana, dovunque e sempre, dobbiamo ammettere che l'uomo ha dimenticato di non essere fatto per vivere come un bruto e così si è comportalo molto peggio dei bruti perché ha praticato la violenza, il sadismo, la crudeltà e altro ancora. Nemmeno l'età nostra è scevra di terribili nefandezze: in questo caso la voce di Dante suona come una condanna senza appello. Lascia però la speranza in un riscatto, perché la natura umana merita pur sempre fiducia nelle sue potenzialità positive. I poeti riescono spesso a intuire e a rivelarci verità che la scienza, coi suoi metodi razionali, non riesce ad attingere.

Tornado a Palermo, in tutti i suoi monumenti si legge chiaramente la storia della Sicilia tutta: la coesistenza e il sovrapporsi in essi di diversi stili, di diversi gusti, di diverse forme architettoniche e artistiche, espressione di civiltà differenti, narrano la serie delle invasioni e il conseguente dominio di popoli diversi che la Sicilia ha dovuto subire nel corso dei secoli, ma rivelano anche che quella siciliana era una grande e solida civiltà, al punto da conquistare a sua volta i nuovi dominatori, creando così una sintesi, ossia una civiltà sempre più ricca e complessa.

Nei tre secoli dopo il Mille in Sicilia si è realizzata una civiltà raffinatissima per opera soprattutto degli Arabi, dei Normanni e degli Svevi, e Palermo ne è stata la culla.
Nella vita politica di fatto veniva praticato il principio della tolleranza, sul quale soltanto è possibile costruire uno Stato laico e moderno, veramente sovrano, che tiene conto e sostiene tutto quanto c'è di positivo e di vantaggioso alla società che esso deve governare.

 

 

Così a Palermo, mentre con la Scuola Poetica Siciliana nasceva la Letteratura Italiana, in politica si anticipavano di parecchi secoli taluni principi, strutture e organizzazioni della società.
Ancora un'altra considerazione: il sovrapporsi delle invasioni straniere ha determinato un aspetto almeno del carattere dei Siciliani: la convinzione di essere oggetto di sfruttamento e, nello stesso tempo, la sfiducia in uno Stato che si è dimostrato incapace di difenderli; e, come avviene in simili situazioni, nasce ancora la convinzione che bisogna fare da soli, che non bisogna illudersi di ricevere aiuti dall' esterno; da qui un accentuato individualismo e la tendenza a organizzarsi in gruppi più o meno segreti per proteggersi reciprocamente.
Probabilmente nasce da qui, almeno in parte, il forte senso dell'amicizia dei Siciliani.
Questo sentimento è presente anche nei confronti dei forestieri quando questi appaiono come veri amici: allora diventa forte senso di ospitalità, con l'instaurarsi subito di rapporti cordiali e premurosi, come alcuni di noi hanno potuto sperimentare durante questa sia pur breve gita. In quei sei giorni siamo venuti a contatto con delle realtà che ignoravamo: abbiamo conosciuto molte cose, ma molto di più rimane ancora da scoprire.
Ci siamo resi conto che la Sicilia che i mezzi di informazione ci fanno vedere più spesso, e perfino con troppa insistenza, non è quella vera: ad esempio è stata accreditata la notizia che la famosa Valle dei Templi fosse stata deturpata dalla speculazione edilizia, ma non è affatto vero.
C'è da scoprire seriamente la storia della Sicilia, la quale sola ci può spiegare la sua difficile e complessa attualità e insieme darci delle utili indicazioni sulle soluzioni adeguate ai suoi problemi: c'è da scoprire una grande civiltà, un anello molto importante che congiunge l'antica cultura greca con quella del mondo occidentale di oggi; ci sono da scoprire le bellezze di certi paesaggi suggestive e un po' misteriose, ma ancora ignorate da molti.
Tutti noi siamo rimasti soddisfatti ed alcuni hanno espresso il proposito di ritornare in Sicilia.

 

 

Una gita in Sicilia non può non comprendere un'escursione su quello che è il più alto vulcano attivo della Europa.
L'Etna è un imponente massiccio il cui culmine, il cratere centrale, raggiunge i 3350 metri circa di altezza, destinato ad innalzarsi continuamente data l'ininterrotta attività del vulcano, salvo frequenti crolli all'interno del cratere che determinano un suo abbassamento. Con mezzi motorizzati, naturalmente non propri, si possono raggiungere i 3000 metri, ossia si arriva alla base del cratere centrale. Nelle prime fasi della salita sembra di trovarsi sulle pendici di una comune montagna, amena ed accogliente, con frutteti prima, poi con boschi di conifere e ginestre, ma dopo tutto è diverso: a osservare quelle pendici nere, cosparse di crateri spenti, testimonianza delle tante eruzioni, e la lava che si è pietrificata conservando il suo aspetto di corrente liquida, si ha l'impressione di una costante minaccia.

Qui la natura domina incontrastata, manifestando tutta la sua forza e l'ineluttabilità delle sue leggi che l'uomo non sempre riesce a controllare; qui anzi egli non può non riconoscere i propri limiti e non sentire la necessità di rispettare realmente la natura che lo sovrasta.
Col tempo quella lava, che raffreddandosi diventa un ottimo materiale da costruzione, perché più leggera di una pietra comune, si trasforma in terreno fertilissimo.
La gita è iniziata a Palermo e qui si è conclusa; soffermiamoci adesso un momento su questa bellissima città.

Come si sa Palermo è stata fondata dai Fenici i quali, da abili navigatori quali erano, sapevano individuare i siti più adatti, più comodi ed anche più belli per le loro basi: in quel golfo, delimitato ad est e ad ovest da rilievi collinari, tra cui spicca il Monte Pellegrino, è stato così costruito uno dei porti più importanti di tutto il Mediterraneo. La città poi si è sviluppata verso est e verso ovest, lungo strade rettilinee che corrono, parallele al mare, per molti chilometri, ed anche verso l'interno, verso gli alti monti delle Madonie che incorniciano a sud quel grandioso anfiteatro che è la Conca d'oro: il paesaggio è incantevole e il clima dolcissimo.

Non a caso infatti Palermo è stata scelta come capitale del Regno di Sicilia, che per un certo periodo si è esteso a tutta l' Italia Meridionale e Federico II di Svevia, imperatore del Sacro Romano Impero, il quale a lungo vi ha soggiornato, ne ha fatto uno dei più importanti centri dell'Impero.

I numerosi e magnifici monumenti di Palermo raccontano la lunga storia della città: il Palazzo dei Normanni, con la splendida Cappella Palatina, la chiesa della Martorana, San Giovanni dei Lebbrosi, San Giovanni degli Eremiti, Piazza Pretoria, la Zisa, la Cattedrale e il Duomo di Monreale che custodiscono i resti mortali di alcuni dei più grandi protagonisti della storia della Sicilia, e altri ancora.

Ma la città ha anche altre attrattive, come il Teatro Massimo, piazza Politeama, l'Orto Botanico, il Parco della Favorita, Monte Pellegrino con il santuario dedicato a Santa Rosalia, la "santuzza" patrona di Palermo, che trova ne palermitani una profonda devozione e un culto tra i più peculiari e sentiti di tutta l‘isola, al pari di Santa Lucia a Siracusa e Sant’Agata a Catania.

Un altro culto che merita menzione, perché particolarmente sentito da parte di molti siciliani della provincia di Messina: è quello che riguarda la Madonna del Tindari. Il Santuario a Lei dedicato si trova tra i Comuni di Patti e di Falcone, su un promontorio, a picco sul mare e altro circa 280 metri.

Il panorama è mozzafiato: si ha la sensazione di poter abbracciare il mare e le Isole Eolie, così vicine da sembrare a portata di mano. Ma Chi è la Madonna del Tindari?

È la statua di una donna straniera con bambino in braccio, scolpita nel legno e, probabilmente, originaria dell’Asia Minore, dalla quale fu salvata per mare nel periodo della persecuzione iconoclastica indetta nel 726 d.C. dall’Imperatore Romano d’Oriente Leone III l’Isaurico e durata quasi due secoli.

Proprio in questo periodo detta statua arrivò sotto il promontorio di Tindari e fu lei stessa, così narra la leggenda tramandatasi, a scegliere di rimanervi. La nave che la trasportava, infatti, si era messa al riparo da una tempesta proprio sotto la scogliera del promontorio ma quando il mare si calmò non riuscì comunque a ripartire finché i marinai non scaricarono a terra la statua nel contenitore. Venne presa dalla popolazione autoctona come una vera manifestazione di volontà, un miracolo, il primo di una lunga serie. Così venne collocata in una piccola chiesa in cima al promontorio, intorno alla quale è poi sorto l’imponente Santuario che vediamo oggi.

Da allora il culto di questa Madonna nera è così sentito, grazie anche a presunti e numerosi miracoli, che il Santuario è meta abituale di numerosi pellegrinaggi dalle zone limitrofe. Molto comuni e caratteristici della zona sono i nomi Tindaro e Tindara, pure se non se ne rintracciano importanti fondamenti etimologici se non nel nome del Re di Sparta, Tindaro, padre putativo di quell’Elena che causò la guerra di Troia. (Continua)

 

L'ITALIA DA SCOPRIRE: LA SICILIA (parte 1)

Può sembrare quanto meno strano affermare che la Sicilia è una parte dell'Italia che non si conosce e che perciò deve essere scoperta.
Infatti la nostra isola è conosciuta in buona parte del mondo grazie ai tanti siciliani emigrati; le arance poi e i limoni, prodotti sulle pendici dell'Etna e nella Conca d'oro, sono gustati e apprezzati in molti paesi e non solo europei; anche i dolci tipici siciliani, quali i cannoli e la cassata, appagano la golosità non solo degli isolani.
Ma c'è dell'altro: quando si pronunciano le parole "Sicilia" e "Siciliani" dove corre il pensiero? A cosa spontaneamente vengono associate quelle due parole? Diciamolo francamente: mafia! Le cose stanno proprio così: la Sicilia è ben nota! Ma è tutta qui la Sicilia? Assolutamente no; anzi, chi crede che la Sicilia sia solo questa, non solo ignora molte cose, ma finisce col non conoscere realmente e obiettivamente anche ciò che crede di sapere. E allora che cosa c'è da scoprire?
La sua vera e autentica realtà, la sua identità.
E ancora: la Sicilia è ricca di famosi monumenti che documentano i diversi momenti della sua storia plurimillenaria; eppure spesso si parla di essi come se si trattasse di qualcosa di diverso, di distinto, di estraneo quasi alla civiltà siciliana e si fa fatica a pensare che i Cartaginesi, i Greci, i Romani, i Bizantini, gli Arabi, i Normanni, gli Spagnoli, stanziatisi nell'isola in tempi diversi, sono gli stessi Siciliani.

Infatti la civiltà siciliana risulta costituita da molteplici elementi, facilmente individuabili, derivanti dalle civiltà d'origine dei diversi popoli che si sono succeduti nell'isola e che si sono fusi in una originale e ricca civiltà, quella siciliana appunto. Ma anche questa deve essere scoperta.
In un viaggio di diversi anni fa, ho potuto visitare e godere di luoghi e monumenti della Sicilia sconosciuti pure a un Siciliano d’origine come me.
E' stato come un viaggio in un lontano passato che però è ancora vivo e palpitante: in certi antichi templi sembrava essere in mezzo alla folla dei fedeli, sentire le voci degli officianti, i versi strazianti delle bestie sacrificate e quei sassi, proprio quelli che noi toccavamo, sporcarsi di sangue.
Non si possono visitare certi luoghi, certi monumenti e rimanere indifferenti, senza provare particolari emozioni.
Segesta, Selinunte, la Valle dei Templi non sono più nomi imparati nei libri: quei templi, con la loro imponenza grandiosa, con la bellezza del loro impianto architettonico e persino nelle loro rovine, sono la testimonianza più comprensiva di una civiltà poiché, attraverso il culto religioso, si esprimono gli ideali politici, culturali, militari che sono alla base della convivenza civile.
E cosa si può dire della Villa Romana di Piazza Armerina? Una cosa è certa: ci siamo fermati troppo poco.
Infatti tutte le raffigurazioni, le tante scene rappresentate nei mosaici andrebbero esaminate più attentamente per scoprire i loro significati profondi e per certi aspetti ancora misteriosi.

Obbligatoria, a Siracusa, la visita al famoso Orecchio di Dionisio, il quale in realtà non è altro che una cava di pietra dalla quale i prigionieri di guerra erano costretti a estrarre il materiale con cui sono stati costruiti i templi, gli edifici pubblici e le dimore signorili della città-stato.
E così nelle viscere della terra si è venuta formando questa grande voragine; sulle pareti sono chiaramente individuabili i segni dei colpi di piccone che testimoniano la durezza di quel lavoro e l'enorme fatica costata a tanti uomini; e quelle pareti, quelle volte che oggi riproducono con un'eco perfetta le voci e i canti dei numerosissimi visitatori, hanno ripetuto, forse amplificandoli, i sospiri, i lamenti di quegli schiavi e spesso le urla di dolore dei moribondi, vittime inevitabili degli incidenti sul lavoro che certamente dovevano essere molto frequenti.
Che questa fosse una prigione costruita da Dionisio con queste caratteristiche per poter ascoltare i discorsi dei suoi nemici imprigionati e carpire loro eventuali piani e progetti, è una pura leggenda. Infatti sulla volta è stata sì scoperta una piccola apertura, formatasi probabilmente nel tempo per erosione naturale, ma attraverso essa all'esterno non giunge alcun suono dall'interno.
Significativo è tuttavia il seguito della leggenda: i prigionieri ateniesi ivi rinchiusi per passare il tempo, si dilettavano a recitare qualche dramma dei loro grandi scrittori. Ascoltando quella recitazione il feroce tiranno si è commosso e quindi ha liberato i prigionieri. Si dimostrerebbe con ciò la potenza educatrice dell'arte, specie del teatro.
Era questo un principio fortemente sentito dai Greci al punto che favorivano in ogni modo l'attività teatrale costruendo dovunque teatri e obbligando i cittadini ad assistere gratuitamente alle rappresentazioni. Per i Greci il teatro era la più alta espressione culturale, accessibile, diremmo oggi, al grande pubblico: sulla scena prendevano corpo i grandi temi religiosi, quelli della vita politica e dell'esistenza umana.
Basti ricordare i nomi di Eschilo, Sofocle ed Euripide.
Proprio nel teatro di Taormina, che abbiamo visitato dopo quello di Siracusa, appare evidente la profonda differenza fra la civiltà greca e quella romana. In origine questo era un teatro greco, costruito, in uno scenario naturale stupendo, con il mare come sfondo, adatto alle grandiose scene delle tragedie greche dopo la conquista della Sicilia i Romani hanno modificato il teatro per adattarlo ai loro spettacoli sanguinari; i Greci dalle rappresentazioni teatrali erano stimolati ad affrontare i temi più importanti della vita umana; i Romani invece evidentemente scaricavano i loro istinti feroci nel vedere versare sulla scena il sangue di uomini (i gladiatori) costretti a uccidersi fra di loro proprio lì, davanti a quel pubblico esaltato, urlante, e che solo così sembrava divertirsi.

 

 

La Voce Dei Poeti: OMERO del Prof. Attilio Princiotto - Seconda Parte

L'incontro di Ettore e Andromaca è come una grande luce che si è accesa oltre tremila anni fa per illuminare il cammino degli uomini e che scaturisce da loro stessi e che non si spegnerà "finché il Sole risplenderà sulle sciagure umane".

“Così detto, distese al caro figlio
l’aperte braccia. Acuto mise un grido
Il bambinello; e, declinato il volto,
tutto il nascose alla nutrice in seno,
dalle fiere atterrito armi paterne,
e dal cimiero, che di chiome equine
alto sull’elmo orribilmente ondeggia.
Sorrise il genitor, sorrise anch’ella
La veneranda madre; e dalla fronte
L’intenerito eroe si tolse
L’elmo, e raggiante sul terren lo pose.
Indi, baciato con mmenso affetto,
e dolcemente tra le mani alquanto
palleggiato l’infante, alzollo al cielo,
e supplice sclamò: - Giove pietoso,
e voi tutti, o Celesti, ah! Concedete
che di me degno un dì questo mio figlio
sia splendor della patria, e de’ Troiani
forte e possente regnator. Deh! Fate
che il veggendo tornar dalla battaglia,
dell’armi onusto de’ nemici uccisi,
dica talun: Non fu sì forte il padre:
e il cor materno nell’udirlo esulti.”

Iliade, libro VI, vv. 608-631.

Tutta l’umanità contenuta in questi pochi versi è sconvolgente.
Ettore, probabilmente, rimane turbato dalla reazione del bambino, anche se sorride. Il bimbo respinge quell’uomo così accuratamente e terribilmente armato, non lo riconosce più come il suo papà affettuoso tutto baci e carezze; al contrario, così conciato, è un essere spaventoso e incute solo terrore: il sorriso dei due genitori è forse un sorriso amaro.
Il padre si toglie subito di dosso quegli oggetti orribili che servono a far la guerra e non per gioco: il bambino, nella sua innocenza, lo avverte e vuole sfuggire subito, nascondendosi. Forse con un minimo di forzatura si potrebbe dire che l'innocenza più pura rifiuta la guerra perché l'uomo adulto per combattere diventa mostruoso.

Dopo che il padre si è liberato delle armi più terrorizzanti, tuttavia, il pargolo si lascia prendere in braccio, accarezzare e baciare ripetutamente. Ettore, dal canto suo, non può che affidarlo alla protezione degli dèi affinché diventi un ottimo governatore della città e un forte guerriero che possa vendicare la probabile morte del padre, far risorgere la patria ricca e potente e rendere orgogliosa la madre, il cui amore coniugale, pure in questo momento tragico e incerto, è estremamente tenero e profondo.

A questo punto Andromaca, prende il bambino dalle braccia del padre, consapevole che il principe troiano non può sottrarsi dal dovere di combattere per la salvezza della patria.
Riconsegnato il bambino alla madre, Ettore parte in fretta verso il campo di battaglia senza voltarsi più indietro, al contrario di Andromaca che si volta più volte verso il marito che si allontana.

Perché Ettore non si volta? Non certo per mancanza di amore; piuttosto perché deve recuperare a pieno la concentrazione e lo spirito guerriero. Guardare la persona più amata al mondo, infatti, ed essere convinto di vederla per l 'ultima volta sarebbe un dolore troppo forte e gli potrebbe togliere l’energia, il coraggio e la determinazione necessari per il combattimento che va ad affrontare anche e soprattutto per lei.

A sua volta Andromaca lo vuol guardare finché le è possibile per fissarselo meglio in mente, quasi temesse di dimenticarlo nella sua precisa figura, nei suoi movimenti.
Andromaca è una figura di donna dolcissima, dal sorriso che comunica tutta la sensibilità della sua anima delicata e profonda, che gli uomini dall'animo nobile e generoso come Ettore sognano, per avere qualcuno a cui dare totalmente se stessi.

 

La Voce Dei Poeti: OMERO  

"E tu onore di pianti, Ettore, avrai ove fia santo e lacrimato il sangue per la patria versato, e finché il Sole risplenderà su le sciagure umane."
Nell' ipotesi che tra coloro che leggeranno questo brano ci sia qualcuno che non ha mai avuto occasione di incontrare o ha dimenticato di avere riflettuto sui quattro versi che io ho collocato all'inizio di questo breve scritto, penso sia opportuno ricordare che si tratta della chiusura del “Carme Dei Sepolcri” di Ugo Foscolo; uno dei grandi della letteratura italiana.
La sublime poesia non ha bisogno di molte parole per creare immagini grandiose ed esprimere concetti potenti, di grande suggestione. Nei versi precedenti a quelli sopra citati è rappresentato il simbolo stesso della poesia nella figura di un mendicante cieco che sa comprendere il dolore dei grandi ma sfortunati uomini che egli consola col canto della sua arte e rende immortali per i valori che essi rappresentano e per i quali sono morti.

E' Omero, il mitico cantore della guerra di Troia. Egli rende immortali i Greci perché sono stati alla fine i vincitori, grazie al loro spirito guerriero, rappresentato al massimo grado dal "Pelìde Achille", spirito guerriero che deve essere comunque accompagnato dall'intelligenza che può anche assumere la forma dell'astuzia: esempio mirabile il re di Itaca, Ulisse.
Si direbbe tuttavia che Omero abbia una maggiore stima per i Troiani, portatori di valori umani ben superiori a quello guerriero.

Foscolo, nei quattro versi riportati, parla del sangue offerto alla patria sul quale verranno versate lacrime, fino a quando il Sole, risplendendo dal cielo illuminerà le sciagure umane, sciagure che colpiscono spesso esseri innocenti, anche se il più delle volte sono gli uomini stessi a provocarle, a causa di concetti errati o di comportamenti sbagliati.
Nel libro VI dell'Iliade, in particolare, Omero presenta un episodio che ancora oggi commuove ed è tale che chi l'ha concepito non poteva non commuoversi a sua volta. Ci troviamo veramente in presenza della fondazione della civiltà e sensibilità occidentali, un complesso organico di valori, di ideali, di sentimenti che ancora oggi ci guida nella realizzazione di una vita autenticamente umana, ricca e capace di creare quella situazione che noi potremmo chiamare col suo vero nome, tranquillamente, felicità.

Dell'episodio è protagonista Ettore, figlio del re Priamo, guerriero di grande valore, che, in mezzo a tante stragi, accoglie il suggerimento del proprio fratello Eleno di andare in città per chiedere alle donne troiane, in particolare alla regina Ecuba, di fare delle offerte importanti nei templi per ingraziarsi le divinità ed ottenere il loro favore.
Ettore, allora, corre in città e si reca anche dal fratello Paride per stimolarlo a tornare a combattere per recuperare il valore guerriero che, con la sua fuga, aveva mortificato. Poi, prima di tornare nel campo di battaglia dove la sua presenza è indispensabile, non può non andare ad abbracciare la moglie Andromaca e il figlioletto Astianatte: potrebbe non vederli più, se il destino non vorrà.
A casa non li trova. Corre alle porte Scee e lì li incontra sulla torre da dove si domina il campo di battaglia.
Siamo in presenza di un episodio sublime per ciò che esprime, per la ricchezza umana che contiene. Ci possiamo chiedere se Omero ha creato con la sua poesia e ha indicato come possibile in questo mondo una vita perfetta, fatta dalla realizzazione di quegli ideali che, secoli dopo, Platone chiamerà "mondo delle idee".

Ettore stringe al petto Andromaca e le sorride e con questo sorriso le manifesta tutto il suo amore, certamente molto profondo se, sia pure per brevi momenti, riesce a fargli dimenticare la guerra che lo coinvolge totalmente. Il sorriso di Andromaca, invece, è bagnato di copiose lacrime che derivano anche dalla consapevolezza del suo possibile destino; diventare schiava. Non ha più nessuno al mondo grazie alla crudeltà del feroce Achille; Ettore è tutto per lei, ha preso il posto di suo padre, dei suoi fratelli, di sua madre. Essendo egli il più valoroso guerriero troiano, tutti i greci si accaniranno contro di lui. Solo con la sua morte potranno sconfiggere i troiani e distruggere Troia. Se questo si verificherà, sarebbe meglio per lei essere sotto terra per evitare di diventare la schiava di un re acheo.

Andromaca fa di tutto per cercare di convincere Ettore a non tornare nella battaglia, rivelando la dolcezza di una femminilità che giunge fin nel profondo del cuore per far vibrare le corde più sensibili: se tu vieni meno "che altro mi resta che perpetuo pianto?".
Ettore cerca di consolarla sostenendo che in fondo il destino di ciascuno di noi nessuno lo conosce. Inoltre, egli va a combattere con tutte le sue capacità e le sue forze proprio per salvare la patria e con essa tutti i suoi abitanti, la loro civiltà, le loro leggi, il loro benessere. Sembra dire che la guerra si può giustificare solo per questi obiettivi. Così detto, allunga le mani per prendere dalle braccia della nutrice il figlioletto Astianatte. (Continua…..)

 

 

ALLA RICERCA DELLA PACE (seconda parte)

Da duemila anni il Cristianesimo predica la pace, la tolleranza, l'amore, eppure non ha eliminato la guerra; forse non ha insistito abbastanza sulle parole di Gesù Cristo "Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia”. Non può esistere pace vera e duratura senza giustizia. Quando manca la giustizia, in qualsiasi campo della vita, a tutti i livelli (tra singoli individui, tra categorie sociali, tra società diverse, tra gruppi etnici, tra Stati) inevitabilmente si genera un malcontento, una insoddisfazione diffusa, una voglia di ribellione, si crea insomma uno stato conflittuale che può avere sbocchi imprevedibili. La giustizia, è vero, è un ideale e come tale rientra nell'ambito morale e nella sfera della coscienza, quindi non si riesce ad applicarla in tutti i rapporti umani, nella vita concreta. Come conseguenza, è convinzione consolidata che essa non possa operare efficacemente in talune attività, come nella politica e nell'economia che obbediscono a leggi proprie.

Da tempo il mito del "sacro egoismo" informa di sè i comportamenti umani. Dai fatti risulta evidente che senza un profitto, un vantaggio economico nessuno è disposto a sacrificare risorse solo per porre fine ad atroci sofferenze. Vediamo anche che la tolleranza, figlia primogenita della giustizia, trova oggi vita difficile proprio perché è incompatibile con l'egoismo.

Il cammino umano non può essere definito un vero progresso in tutti i suoi aspetti perché, distinguendo e separando le diverse attività e attribuendo a ciascuna di esse leggi e finalità proprie, l'uomo ha creato confusione, per cui lo stesso fatto viene applaudito o approvato in un campo e in un altro campo riprovato e condannato. Nel corso della Storia si è verificata la scissione, la frantumazione della coscienza umana; ma l'entità uomo non è separabile in parti spesso contrapposte e indipendenti: ne sono prova i drammi intimi, le !acerazioni delle coscienze in presenza di taluni eventi, di talune decisioni che impongono una scelta.

Questa è la realtà di oggi, la stessa di cinquant'anni fa, di un secolo, di due secoli, di tanti secoli fa. L’uomo, magari sinceramente commosso di fronte a tante situazioni dolorose, condanna la violenza perché assurda, come ha sempre fatto, ma poco o nulla fa per eliminarla perché alberga nel suo animo la convinzione fatalista che non si può far niente.
Allora, possiamo fare qualcosa? Che cosa? Ascoltiamo ancora Quasimodo: "Dimenticate o figli le nuvole di sangue/salite dalla terra, dimenticate i padri ... ".

Sì; dimentichiamo il male ricevuto in eredità, non prima però di averlo analizzato nelle sue cause, poiché queste sono da eliminare se vogliamo veramente interrompere la nefasta catena di lutti. Dobbiamo ricostruire l'unità della coscienza individuale nella quale devono trovare sede e alimento gli ideali, i principi, i valori più alti che soli possono dare un senso alla vita rendendola degna di essere vissuta.

Concludendo, dobbiamo ricordarci in ogni momento che un principio, come la giustizia, deve essere universale, valido cioè per tutti gli uomini, e deve poter essere applicato in tutte le realtà, nei confronti di chiunque; non deve tollerare eccezioni, non deve ammettere zone franche pena la sua astrattezza e la conseguente scarsa credibilità. Il fine di ogni sforzo deve essere lo stesso uomo nella sua interezza, nella realizzazione piena della sua natura, libero nelle sue scelte perché consapevole, non lacerato fra sentimenti e convinzioni razionali. Un'utopia? Forse; ma qui è il fondamento della speranza e dell'impegno civile.

 

ALLA RICERCA DELLA PACE 

Tra la fine di aprile e i primi di maggio del 1945 un sospiro di sollievo si levò dai petti di centinaia di milioni di uomini: era finita la seconda guerra mondiale, almeno in Europa. Si combatteva ancora nel settore del Pacifico, dove il Giappone, pur malridotto, resisteva strenuamente. Ma questa appendice dell'immane conflitto doveva segnare l'inizio di una nuova epoca; l'umanità, inorridita, dovette assistere alla più tremenda tragedia della sua storia: intorno alla metà di agosto l'Impero del Sol Levante si arrese, ma solo dopo aver subito il primo bombardamento atomico.

Inaudite erano state le sofferenze della guerra, le distruzioni, impressionante il numero dei morti (circa sessanta milioni) e accanto ad essi molti milioni di invalidi; e questa volta i morti e gli invalidi non erano solo soldati che avevano combattuto su vari fronti, ma anche donne, bambini, vecchi, insomma la popolazione civile. Tutti i principi, i valori, gli ideali del progresso civile erano stati dimenticati, vanificati, messi da parte, e avevano lasciato il posto all'odio, e alla violenza, alla sopraffazione alla distruzione, alla sete di sangue. L’uomo era ritornato, per dirlo con Quasimodo " ... quello della pietra e della fionda ... ".

Dunque, fra la primavera e l' estate del ‘45, gli uomini si sono sentiti come liberati da un incubo; potevano di nuovo sperare, guardare al futuro senza eccessivo timore; sentirono rinascere il piacere e la voglia di vivere. Era naturale che tutti, dopo una tale esperienza, ardentemente desiderassero e si adoperassero per costruire un mondo che rendesse impossibile il ripeterla, poiché è contro natura desiderare il dolore, volere consapevolmente il proprio male. E così, spinti da un vero bisogno di pace, gli uomini hanno dato vita a numerosi organismi internazionali, più o meno ampi, talvolta con obiettivi particolari, ma tutti volti ad impedire il formarsi dei presupposti di nuovi conflitti, a risolvere con negoziati i problemi eventuali tra gli Stati, a salvaguardare la pace anche, se necessario, ricorrendo alle armi. Ci sono riusciti?

Hanno soddisfatto il bisogno di pace definitiva degli uomini del 1945? Sono state realizzate condizioni di vita almeno accettabile per tutta l'umanità?
Oggi, a 75 anni di distanza, quando la seconda guerra mondiale dovrebbe essere una pagina chiusa, un evento concluso per sempre, e lo si dovrebbe ricordare solo per il rispetto delle sue vittime e soprattutto per l'insegnamento, e il monito, che ci vengono dal loro sacrificio, la risposta non può essere affermativa. Se diamo uno sguardo rapido ma attento al periodo trascorso, non riusciamo a trovare un solo anno di pace su tutto il pianeta. Certo, si è trattato sempre di guerre locali, limitate, spesso di guerre intestine. Si dice: "si è evitata la terza guerra mondiale"; è vero, ma questa affermazione che per molti vuole essere motivo di soddisfazione, è in buona misura ipocrita o quanto meno cinica.

Nel deserto del Sinai si sono combattute battaglie che, per violenza e per mezzi bellici usati, hanno superato quelle pur terribili del conflitto mondiale; e c'è proprio da inorridire di fronte ai guasti causati dal napalm così largamente utilizzato. Quanti sono stati i morti in Corea, nella tormentata Indocina, nel Medio Oriente, in Africa, nell'America Latina e nella stessa Europa? E l'odio e la ferocia che si sono scatenati all'interno di tanti paesi tra diverse etnie sono forse inferiori, meno terribili di quanto è avvenuto fino all’ 1945? Com'è possibile? Sono proprio inevitabili, ineliminabili le cause del-le guerre? Ai tanti uomini che hanno o hanno avuto nelle loro mani le sorti dei popoli e che possono o potevano scegliere la strada da intraprendere per la soluzione dei loro problemi, la storia non ha insegnato niente? Forse è più veritiero dire che costoro ignorano la Storia o la conoscono superficialmente o, peggio, la manipolano piegandola ai loro interessi.

In tanti, in troppi, c'è la convinzione che, essendo sempre andate così le cose, sempre andranno così, quasi si trattasse di leggi immutabili. È una sorta di fatalismo che il più delle volte è un alibi che copre interessi particolari o la cattiva coscienza di chi non vuole o non sa impegnarsi per cambiare il corso degli eventi. Costoro ignorano o fingono di non sapere che queste cosiddette leggi immutabili sono state pensate ed elaborate dallo stesso uomo in particolari momenti e situazioni, attribuendo loro il carattere dell'immutabilità. Diceva Einstein: "Nessuno scopo è, secondo me, così alto da giustificare dei metodi indegni per il suo conseguimento. La violenza può avere talvolta eliminato con rapidità degli ostacoli, ma non si è mai dimostrata capace di creare alcunché" e a queste affermazioni ha fatto eco anche papa Wojtyla quando ha detto che "la guerra non risolve alcun problema".

E’ vero tutto questo? Bisognerebbe riflettere seriamente prima di rispondere, soprattutto da parte dei "signori della guerra” che oggi sono tanti, noti e meno noti, e molti ancora sconosciuti, altri nascosti: bisogna riflettere seriamente perché la risposta deve comportare l'assunzione di gravosi impegni, di grandi responsabilità, non si può dire sì solo a parole. A questo punto chiediamoci: se non esiste un obiettivo tanto alto da giustificare il ricorso alla guerra, se la guerra lascia irrisolti i problemi anzi li aggrava, come mai l'uomo vi ricorre così spesso? [continua….]

 

Questa benedetta pace

Il 10 giugno del 1990 mi trovavo in visita all’Abbazia di Montecassino. Ero tutto assorto nella considerazione di quel luogo così carico di suggestioni e veramente unico nella storia della nostra civiltà; nella mia mente sfilavano le tante generazioni di monaci che lì si erano succedute pregando e lavorando e insieme elaborando i più alti valori spirituali, quelli cioè che devono guidare l'uomo non solo verso Dio, ma anche nel suo cammino terreno, nella costruzione di una società autenticamente umana, nella quale egli possa attuare tutte le sue potenzialità positive... All'improvviso fui come svegliato dal suono delle campane, suono che ridestò in me vivissimo il ricordo di altre campane, di altri rintocchi uditi esattamente cinquantanni prima, il 10 giugno 1940, in un pomeriggio caldo, luminosissimo, sotto il sole cocente della Sicilia.

Ricordo che io, bambino di non ancora sei anni, giocavo con altri coetanei in un boschetto dì castagni poco lontano da casa; improvvisamente udimmo suonare le campane; interrompemmo i giochi e ci guardammo negli occhi: quel suono, a quell'ora, ci parve strano. Subito dopo vidi mia madre che coi gesti e con la voce rotta dal pianto ci chiamava. A casa c'erano altre donne; piangevano invocando la Madonna, ci prendevano in braccio, ci accarezzavano, ripetevano: "Povero figlio!" Quelle campane annunciavano che l'Italia era entrata in guerra.

Ero triste e piangevo anch'io, pur non potendone comprendere la ragione; ma quel pianto, quelle campane, quel sole si sono impressi indelebilmente nell'animo mio, come il peso di una grande disgrazia: avevamo perduto la pace .

Le campane di Montecassino, di questo luogo che è stato teatro e testimone di una delle più terribili tragedie provocate dalla guerra, sembrava ammonissero a non dimenticare gli avvenimenti tragici e i tanti lutti che a partire dal giugno 1940 si sono abbattuti sul popolo italiano e sull'umanità intera: la memoria dei mali passati e la conoscenza delle cause che li resero possibili sono gli elementi indispensabili per evitare il loro ripetersi.

Si parla tanto di pace e molti ne parlano anche a sproposito e qualcuno potrebbe essere perfino in malafede. Viene spontaneo chiedersi: ma è solo oggi che se ne parla tanto? L'uomo ha capito solo adesso che la pace è un bene tanto prezioso?

Certamente oggi, rispetto a non molto tempo fa, c'è più informazione, più dibattito, quindi è più facile comprendere i termini di alcuni problemi, avere concetti più precisi, idee più chiare intorno a qualche questione; ma che coloro che parlano di pace la intendano tutti allo stesso modo, che tutti ne abbiano un'idea precisa ed esaustiva, che soprattutto ne conoscano la complessità e le implicazioni e le condizioni che la rendono possibile, è molto difficile da sostenere. Molti hanno considerato la pace e la considerano tuttora come la condizione di "non guerra", senza che si rendano conto costoro che proprio nei periodi di pace così intesa si preparano le guerre.

“I’ vo gridando: pace, pace, pace!" scriveva il Petrarca intorno alla metà del secolo XIV e quanti l'hanno gridato prima e dopo di lui! Ma questo grido è rimasto sempre inascoltato; le ansie, le aspirazioni, le speranze delle sterminate masse di uomini che nel corso dei millenni sono passate su questa terra, sempre sono state deluse. E allora, rimarrà delusa anche la nostra generazione? Insomma, la pace è un miraggio? È un'illusione?

Se cerchiamo nella storia la risposta, questa non può essere che affermativa: gli uomini non hanno mai goduto di vera pace. Ciò tuttavia non significa che dobbiamo rinunciare all'idea, alla speranza di vedere un giorno regnare una pace autentica. Quasi sempre gli insuccessi sono dovuti a un errore nel fissare taluni obiettivi o ad una scelta errata dei mezzi per raggiungerli; e la storia ci insegna anche come evitare dì ripetere certi errori.

¦Ma che cos'è, dunque, questa benedetta pace? Perché non si è mai attuata in modo duraturo?

Il Pontefice Giovanni Paolo II, inaugurando, alcuni anni or sono, l'anno internazionale della pace, ebbe a dire "La giustizia è il vero nuovo nome della pace"; ma già quasi tremila anni prima il profeta Isaia aveva scritto: "Opus iustitiae pax" la pace è l'opera, il frutto, il risultato della giustizia. Di questa affermazione però, del suo altissimo e, per certi aspetti, sconvolgente significato, non c'è traccia nella storia, nemmeno nell'azione della Chiesa che pure si è sempre proclamata la depositaria della "vera scientia” e che, istituzionalmente, si sarebbe dovuta ispirare alle Sacre Scritture.

Riflettiamo sulle poche parole di questa frase sublime, cerchiamo di cogliere tutte le connotazioni, e se la riconosciamo vera e la accettiamo come tale, allora vedremo il mondo e gli uomini da un'angolazione nuova, ogni cosa ci apparirà in una luce diversa. La pace, a questo punto, non ci appare più come una condizione di vita che si attua autonomamente da noi, indipendentemente dalla nostra volontà, come una sorta di paradiso nel quale ogni tanto l'uomo riesce ad entrare e nel quale si augura di rimanere per raccogliere i frutti di alberi che altri ha piantato e coltivato; essa è piuttosto un modo di essere, necessariamente legato ad altre condizioni, all'esistenza cioè tra gli uomini di alti valori, di rapporti corretti, tali che non mortifichino l'individuo, ma che al contrario lo esaltino consentendo la piena affermazione ed esplicitazione della sua umanità.

Nel mondo ci sarà pace solo quando ci sarà giustizia. Ovviamente non si tratta di quella giustizia che, raccolta nei codici, viene amministrata nei tribunali e in nome della quale, qualche volta, si commettono orrendi delitti; la vera giustizia è quella che vive e opera costantemente in ciascuno di noi, che ci fa sentire gli altri simili a noi e, proprio in quanto simili a noi, detentori dei nostri stessi diritti, tra i quali quello di non venirne privati. Da essa discende il riconoscimento della dignità di ogni singolo uomo, dignità che tutti devono rispettare nelle sue peculiarità, giustizia, in ultima analisi, significa autentico spirito democratico.

Ora, se noi consideriamo con attenzione la storia umana, ci accorgiamo che in nessuna epoca è stato affermato e difeso nella pratica il principio dell'eguaglianza fra tutti gli uomini e quindi imposto il rispetto della persona umana senza alcuna riserva, tranne in qualche raro caso e in modo assolutamente episodico; sempre la pace è stata la pace del vincitore, del più forte. E questa era una vera pace? poteva durare? Infatti, non è mai durata molto: mancava la condizione che la rende possibile: la giustizia!

 Dobbiamo convincerci del fatto che, fino a quando ci sarà un uomo che opprime e sfrutta un altro uomo, fino a quando una parte dell'umanità vive nell'opulenza sperperando risorse mentre l'altra parte si dibatte nella miseria, fino a quando rimarremo indifferenti e inerti di fronte all'immane tragedia di milioni di bambini che annualmente muoiono di fame, o al deprimente spettacolo di folle miserande che si umiliano a chiedere elemosina, che vivono di espedienti, che ricavano guadagni miseri, ancorché incerti, da attività lavorative pesanti e prolungate; fino a quando neppure ci interessiamo di conoscere le condizioni di vita in quei paesi retti da regimi autoritari le cui carceri sono piene di persone colpevoli solo di avere una dignità che vorrebbero venisse rispettata; fino a quando queste e simili  infamie avranno luogo sulla terra, allora non ci sarà posto per una pace vera, autentica, definitiva e che interessi tutta l'umanità, per il semplice motivo che mancheranno i fondamenti su cui essa necessariamente dovrebbe poggiare

Mi piace concludere queste considerazioni con un pensiero del poeta russo Evtushenko: "Anche la soppressione di un solo individuo è una guerra mondiale perché ci riguarda tutti".

unnamed (1)cf.jpg

di Attilio Princiotto*

Com'è noto, l'armistizio di Cassibile del 3 settembre 1943, tra il Governo Italiano e il Comando Supremo dell'esercito anglo-americano, fu fatto conoscere al mondo l’8 settembre, rispettivamente alle ore 18:30 dal Comandante in capo generale Eisenhower attraverso Radio Algeri, e alle ore 19:42 dal Capo del Governo Italiano maresciallo Pietro Badoglio attraverso l'EIAR. In entrambi i messaggi si dava ordine di cessare le ostilità tra i due eserciti; Badoglio in particolare disponeva che le truppe italiane dovessero reagire con le armi solo se attaccate da qualsiasi altra parte.

I tempi della divulgazione non erano stati concordati sicché l'annuncio di Eisenhower colse di sorpresa sia Badoglio che il re, i quali furono così costretti a divulgare per radio la notizia il più presto possibile. D'altra parte non furono rese note le condizioni dell'armistizio che si rivelò presto una vera capitolazione; e tanto meno furono comunicati piani e impartiti ordini alle truppe che combattevano su tutti i fronti: in terra, in mare e, per quel poco che era rimasto, in aria. Erano milioni di uomini, molti dei quali all'estero, che vennero abbandonati a se stessi e così tanti di essi, convinti che la guerra fosse finita, abbandonarono le armi e, quando fu loro possibile, anche la divisa per non essere riconosciuti, e affrontarono lunghi, faticosi e pericolosi percorsi, a piedi o con mezzi di fortuna, per ricongiungersi alle loro famiglie; ma questa meta non fu per tutti.

Intanto, saputo che le truppe tedesche di stanza lungo il Tirreno si muovevano verso l'interno, il re e la corte abbandonarono precipitosamente Roma alla volta di Pescara, ma con destinazione Brindisi. Immensa fu la confusione che l'armistizio determinò in quei giorni; troppo in basso precipitarono le istituzioni che gli Italiani si erano date e per le quali si erano sacrificate tante vite. Mancavano persone degne, capaci e adatte alla situazione, e che avessero a cuore il bene del popolo italiano.

Non è possibile in breve tempo (ma non è nemmeno la mia intenzione) esaminare ln dettaglio gli avvenimenti di quei giorni per cercare di comprenderli : si tratta di uno dei momenti più amari che l'Italia ha vissuto, momenti bui, tragici, in cui non si scorge, tranne che nelle vittime e in pochi altri casi, nemmeno un barlume di quei principi, di quei valori, di quegli ideali che dovrebbero illuminare le menti di chi ha nelle proprie mani i destini di milioni di uomini. Dei tanti episodi tragici che si verificarono nelle ore che seguirono la divulgazione dell'armistizio, quello che mi è rimasto profondamente impresso quando l'ho incontrato, naturalmente nelle pagine di un libro, è stato l'affondamento della corazzata "Roma".

Fatti bellici più gravi, più sanguinosi, più terribili la Seconda Guerra Mondiale ne annovera tanti (proviamo a immaginare il fondo dell'Oceano Pacifico, le vittime delle bombe atomiche, la città di Dresda, tanto per citarne alcuni); questo però non solo ci riguarda da vicino (forse a qualcuno dei lettori sarà capitato quello che è successo a me: conoscere dei familiari di un marinaio morto in quel disastro, il che ci spinge a un impegno per evitare l'oblio), ma ha stabilito anche, purtroppo, due tristi primati; i tedeschi che già sospettavano la resa unilaterale dell'Italia e che avevano occupato più della metà della penisola, non persero tempo a preparare le loro rappresaglie sugli italiani, uccidendo e deportando, depredando armi e ricchezza; e così i 1.393 marinai che si inabissarono con la loro nave furono le prime vittime dell'ira germanica. Inoltre la "Roma" venne colpita da due missili teleguidati, nuovissima arma che la Germania aveva appena realizzato e che sperimentò contro la corazzata italiana (ed è la prima volta nella storia che vengono impiegati ordigni simili).

La nave era stata progettata dall ' ammiraglio Umberto Pugliese; costruita nei cantieri San Marco di Trieste, era stata varata il 9 giugno 1940. Il suo completamento era stato effettuato nei cantieri di Monfalcone ed era stata consegnata alla flotta il 14 giugno 1942; impiegata solo nel Mediterraneo a causa della sua autonomia limitata, non ha potuto dar prova delle sue potenzialità in azioni importanti. Era dotata dei dispositivi tecnologici più avanzati: era un vero gioiello. Era lunga 240 metri e larga 32 con una stazza di 46.000 tonnellate; l'armamento consisteva in più di 70 bocche da fuoco tra cannoni e mitraglieri, la formidabile corazzatura la rendeva quasi inaffondabile; era vulnerabile solo se colpita dall'alto. Il suo comandante, designato già al momento del varo, era il Capitano di Vascello Adone del Cima, l'equipaggio previsto era di 180 ufficiali e 1.880 marinai.

L'8 settembre la corazzata, con l'insegna della nave ammiraglia, era ancorata a La Spezia, pronta a salpare verso sud con l'intera squadra navale costituita di 23 navi tra incrociatori, cacciatorpediniere ecc., con l'obiettivo di affrontare la flotta americana la quale doveva proteggere dal mare lo sbarco alleato a Salerno, previsto per il giorno dopo. Nel pomeriggio 1 ' ammiraglio Bergamini, comandante in capo della squadra, ricevette via telefono dal Ministro della Marina Militare, Gen. De Curten, la comunicazione del tutto inaspettata che quanto prima sarebbe stato reso noto il testo di un armistizio, già firmato, tra il Governo italiano e Eisenhower, recante la clausola che la flotta doveva essere consegnata agli inglesi; le disposizioni erano di condurre la squadra alla Maddalena dove avrebbe trovato il re e Badoglio. Fu questo un boccone amarissimo per Bergamini che ha dovuto, in nome dell'onore e del giuramento di fedeltà al re d'Italia, ed essendo questo il suo preciso dovere, convincere all'obbedienza gli altri ufficiali, molti dei quali non volevano obbedire a un ordine che giudicavano infamante; alcuni proponevano addirittura l'auto affondamento o la ricerca di una battaglia disperata. Bergamini comprendeva i loro sentimenti che certamente condivideva; alla fine, suo malgrado, li persuase e riportò l'ordine. E così il 9 settembre, alle tre di notte, le navi salparono per unirsi con il resto della squadra tra Genova e Savona. Sulla corazzata "Roma" però veniva inalberato il Gran Pavese, mentre l'ordine ricevuto era di issare pennelli neri e dipingere cerchi neri sulle tolde in segno di resa. Superato il Capo Corso, la flotta puntò verso sud nel mare di Corsica,

mantenendosi a una ventina di kilo- metri dalla costa. Ma quando le navi si preparavano ad attraversare le Bocche di Bonifacio, proprio quando si accingevano ad attraversare il punto più stretto, quindi già vicini alla meta, Bergamini, tra le 15:30 e le 15:45 ricevette dal Ministero l'ordine di invertire il più rapidamente possibile la rotta e di dirigersi a Bona in Algeria perché la Maddalena era stata occupata dai tedeschi. Nasce spontanea la domanda, inquietante forse, ma legittima: non fu comunicato troppo tardi all’ Ammiraglio Bergamini che la Maddalena era in mano tedesca? Alla Maddalena si dovevano rifugiare la corte e il governo e non lo fecero proprio perché l'isola era stata occupata dai tedeschi. Saputa la notizia dell'occupazione il re e il Governo abbandonarono Roma già nella notte fra l'8 e il 9 settembre per mettersi in salvo a Brindisi.

Allora, a Roma quando appresero la notizia della Maddalena? Certamente molte ore prima delle 14.30, quando fu comunicata a Bergamini! Incuria? Inefficienza? O si tratta di qualcosa d'altro, qualcosa di molto più grave? Se da Roma avessero comunicato subito a Bergamini una notizia che tanto riguardava lui e la Marina Italiana, alle 15.15 del 9 settembre la flotta non sarebbe stata avvistata in quella posizione da uno stormo di bombardieri tedeschi che poco più di un'ora prima si erano alzati in volo da un aeroporto nei pressi di Marsiglia con l'ordine di colpire solo le corazzate italiane. 

E' vero, la storia non si fa con i "se", ma è anche vero che la storia non si può ridurre ad un elenco di nomi, di date, di fatti: la storia così intesa non servirebbe a nessuno poiché si tratterebbe di arido nozionismo. Nella storia va cercato il perché dei fatti e se nel comportamento umano sono stati commessi errori e negligenze, e soprattutto va capito in che cosa questi consistono; solo a queste condizioni la conoscenza storica può guidarci verso un autentico progresso e per operare in tal senso, per non uscire dalla via maestra, le ipotesi, purché frutto di seria riflessione, sono necessarie.

Dunque gli aerei avvistati sembravano dirigersi verso la "Roma" che esponeva il Gran Pavese e le insegne dell'ammiraglia; volavano altissimi, oltre 6.000 metri; bombe tradizionali , sganciate da quell'altezza, difficilmente avrebbero colpito nel segno e per di più gli aerei erano andati oltre il punto ideale di sganciamento: sembrava che quegli aerei non dovessero bombardare. Quando poi venne lanciato uno strano oggetto bianco, affusolato, simile a un siluro e con la coda luminosa, sulle navi si pensò a un segnale; ma l'incertezza e la perplessità durarono solo alcuni secondi: si trattava del micidiale razzo tele-guidato FX/1400, arma recentissima che veniva lanciata per la prima volta, come ho già riferito.

La prima bomba, lanciata alle ore 15:30, cadde in acqua; solo allora fu dato l'ordine di aprire il fuoco in ottemperanza alle disposizioni armistiziali; a nulla valsero i tanti cannoni la cui gittata non raggiungeva quell'altezza e i tedeschi lo sapevano bene. Alle 15:37 una seconda bomba colpì la corazzata Italia ma senza causare danni irreparabili. Alle 15:42 una terza bomba colpì la poppa della "Roma" a un metro dalla murata e scoppiò sott'acqua dopo avere trapassato lo scafo. Alle 15:52 un altro razzo colpì la "Roma" nella prua fra la torre numero due e il torrione di comando generando un inferno.

Secondo la testimonianza di qualche sopravvissuto, la bomba penetrò all'interno della nave esplodendo nel reparto macchine e facendo esplodere il grande deposito delle polveri e delle munizioni della torre di prua che venne lanciata in aria "come tappo di bottiglia", nonostante l'enorme peso di circa 1.500 tonnellate, e cadde in mare a circa 500 metri di distanza scomparendo subito. Si sprigionò un incendio che avvolse ogni cosa, con fiamme che raggiunsero un altezza di oltre 400 metri, mentre si succedevano gli scoppi delle granate dei cannoni di grosso calibro distruggendo ogni cosa. Dei sopravvissuti affermano che si sviluppò un calore altissimo, al punto che alcune strutture si sono liquefatte e che questo calore causò la morte di molte centinaia di uomini tra cui l'ammiraglio Bergamini e il comandante Del Cima, morte terribile ma per fortuna rapida.

Molti marinai, che poi furono salvati dalle altre navi, presentavano ustioni gravissime. La corazzata "Roma" esplose e, dopo essersi inclinata su un fianco e poi spezzata in due tronconi, alle ore 16 e 11 minuti si inabissò al largo dell'Asinara nel Mar di Sardegna e oggi giace a una profondità di circa 500 metri, tomba di 1.393 uomini, tornati in grembo alla Madre Terra, in una condizione di pace e di silenzio che speriamo nessuno andrà a turbare.

I naufraghi che avevano avuto il coraggio e la fortuna di abbandonare la nave in tempo, allontanandosi da essa con qualsiasi mezzo, dalle scialuppe ai salvagente, aggrappandosi ad ogni corpo galleggiante o semplicemente a nuoto, molti feriti e con gravi ustioni, furono recuperati in mare dalle altre unità della squadra; furono 622. Vennero sbarcati a Porto Mahon nell'isola di Minorca, territorio spagnolo e quindi neutrale. Nove morirono durante il tragitto e altri sedici nell'ospedale; oggi riposano nel cimitero di Porto Mahon.

Pertanto i caduti a causa dell'affondamento della corazzata "Roma" furono complessivamente 1.418. Questo tragico evento si verificò, ripetiamolo, il 9 settembre 1943, ossia ottantadue anni dopo . Ritengo doveroso ricordare quei nostri caduti.
Rimane l'amara consapevolezza che furono vittime non solo di coloro che appena 20 ore prima erano i nostri alleati, ma vittime anche della disorganizzazione, della incapacità e dell'inerzia delle istituzioni italiane, caratteristiche che sembrano permanere nella nostra classe politica.

*Professore a Bologna

L'INTERVENTO

DA RAVENNA IN LINEA MASSIMO RISTUCCIA

mristuccia1.jpg

di Massimo Ristuccia

Da appassionato della seconda guerra mondiale ho letto con piacere l'articolo del Sig.
Attilio Princiotto. Vorrei aggiungere, notizia che ebbe ampio risalto sui quotidiani e riviste specializzate, la notizia del ritrovamento del relitto avvenuto anni fa, riportando un piccolo stralcio di una intervista di chi fu l'artefice del ritrovamento.

Il relitto della corazzata Roma è stato infine trovato il 17 giugno 2012 dall'ingegnere Guido Gay grazie all'ausilio del ROV filoguidato Pluto Palla da lui stesso inventato e comandato da bordo del catamarano Daedalus.

Un catamarano commerciale, come quelli che si usano per fare diporto, un veicolo sottomarino grande poco più di un pallone e un ingegnere caparbio.

II catamarano si chiama Daedalus, l'uomo Giuda Gay ed il ROV Pinto Palla: sono loro che hanno trovato il relitto della corazzata Roma, nel mare di Sardegna a 16 miglia dall'Asinara, dopo 69 anni dall'affondamento.

MARE: Dov'è il Roma?:›

GAY: Dentro uno dei canaloni che si trovano sul fondale a Nord di Castelsardo, non proprio vicino alla posizione che era stata stimata come luogo dell'affondamento. Lungo uno di quei canyon che scende verso Nord/Ovest.

MARE : Un relitto introvabile che hanno cercato in molti, (cosa ha fatto di diverso Guido Gay?

GAY: Avevo già battuto quel punto, quell'oggetto, in due campagne distinte, nel 2005 e nel 2007, ma il fondale é segnato da profondi canyon con rocce di basalto che confondono le tracce.

Non avevo, all'epoca la strumentazione adatta, così ho dovuto inventarla. Poi dai 17 giugno di quest'anno con il Pluto Palla (un piccolo veicolo dì soli sessanta chili che può scendere oltre i 4 mila metri ho iniziato a lavorare sul contatto più importante e su di un'area di mezzo chilo-metro quadrato, sino a realizzare il filmato attualmente in rete, Non sono nuovo a trovare relitti, ma questo è stato certamente il progetto più importante.

Ad esempio, sempre con il Pluto Palla ho trovato ii relitto del Transylvania davanti la costa savonese (un piroscafo trasporto truppe affondato nelle I° GM. ndr

MARE: A che profondità siamo? Noi avevamo stimato poco oltre i mille metri?,

GAY : Si poco oltre i mille metri si tratta di un canalone sottomarino dove non è facile muoversi con i ROV di grosse dimensioni e dove il sonar imbarcato su di un battello non potrà mai dare gli stessi risultati di uno strumento che lavora direttamente sul fondo.

MARE : Come sono le condizioni del

GAY Non è un relitto integro, ci sono parti di nave, abbiamo trovato una parte del ponte, quella dove erano i cannoni antiaerei, poi ci sono altre immagini di eliche, ma la nave deve essersi divisa in molte parti e questo vuol dire che non possiamo cercare due tronconi soli, ma tanti pezzi dello scafo.

Sarà un lavoro lungo. Forse molte parti sono sotto il fango…

1qazs.JPG

4df.JPG

libertylines.jpg

Cassazione, Sentenze e ordinanze di interesse pubblico

  • Stampa
  • Email
Dettagli
Categoria: Notizie
Pubblicato: 03 Marzo 2021
Tweet
Whatsapp

DIRETTA_cndcec-fnc-convegno-cassazione-controversie-fiscali--834x470-U20437912486PHH--835x437IlSole24Ore-Web.jpg

Reato di maltrattamenti dare sberle alle figlie

Per la Cassazione non si può riconoscere alle percosse e alle limitazioni alla vita delle due figlie una finalità educativa, esse rappresentano solo maltrattamenti

abiddikkia2.jpg

Leggi tutto: Cassazione, Sentenze e ordinanze di interesse pubblico

Eolie, NotiziariOggi del 3-3-2021

  • Stampa
  • Email
Dettagli
Categoria: Opinioni Cultura Notizie Satira
Pubblicato: 03 Marzo 2021
Tweet
Whatsapp

 

 marz.jpg

PRIMA PAGINA: "IODIANDO”

prima_pagina.jpg

Lo iodio è essenziale per il corretto funzionamento della tiroide e, in particolare, per la produzione degli ormoni tiroidei. Non era però noto che lo iodio fosse un elemento necessario anche per la fisiologia delle piante, al pari di altri microelementi come il ferro, il magnesio e molti altri. Si tratta di una scoperta che apre a nuove applicazioni per arrivare a un incremento della produzione agricola. Per la prima volta nella biologia vegetale si è venuti dunque a conoscenza della funzione di proteine iodinate, ossia proteine che legano lo iodio, che quindi entra a far parte integrante delle proteine delle piante. Una scoperta mai avvenuta prima d'ora nel mondo della biologia vegetale. Le 82 proteine identificate sono coinvolte in vari processi come l'attivazione di un sistema di allerta precoce che difende la pianta dai danni da stress abiotico e biotico.

 

ISOLA MONDO

A-315--lwcopy copy.jpg

Foglie raccolte e consumate

dal tempo invadono i confini

dell'isola amata.

I raggi del sole vanno a brillare

sulle punte mentre ballerine arabe

mostrano il ventre in movimento.

Ecco il mondo che va

mentre si arrestano i battiti.

Salvo andare lontano

senza pensare altro.

Luoghi senza padroni

e popoli senza fiato

aspettano lungo la vita.

Il_Vulcano_a_Piedi_Stromboli_Trekking_orizontale.jpg

CONTROCORRENTEOLIANA: SENTIERISTICA

 

aaaaaaaa.jpg

 

Le Eolie si sono tuffate nella sentieristica senza un tavolo tecnico con almeno due albergatori, due commercianti e altrettanti esponenti di società sportive, oltre a un rappresentante indicato dal Comune e qualche altro soggetto. Con l’obiettivo di fare decollare la rete sentieristica nell’entroterra.

 

 

VERO&FALSO 

 

pitvf-Politico eoliano cerca soldi .

-Elettore eoliano salda.

-Alicudi produrrà capperi al formaggio caprino.

-A Panarea fa salti di gioia per Luna Rossa.

-A Vulcano volano i piumini allo zolfo.

-A Lipari manca l'area libera.

-A Salina finanzia.

 

INFORMAZIONEXINFORMAZIONE-ll Notiziario si legge e si ascolta

IMG-20200914-WA0002.jpg

LIPARI, VENDESI RUDERE DI CIRCA 100 MQ CON 20 MILA METRI QUADRI DI TERRENO IN LOCALITA' PANORAMICA E SPETTACOLARE. IN UNA VERA E PROPRIA OASI NATURALE DI VERDE. SI AMMIRANO IL MARE, I FARAGLIONI E IL CENTRO ABITATO DELL'ISOLA. IL TUTTO DOVE IL SILENZIO REGNA SOVRANO INFO 3939718272

cot-logo2.jpg

L’INTERVISTA del NOTIZIARIO. Edoardo Russo, spazio ufologico con apparizioni anche alle Eolie

  • Stampa
  • Email
Dettagli
Categoria: Video Interviste
Pubblicato: 02 Marzo 2021
Tweet
Whatsapp

Edoardo Russo.png

L’esistenza oltre il pianeta terra. Dalla prima apparizione del 47 all’ultima all’isola d’Elba. Anche alle Eolie incontri ravvicinati. A Stromboli, in mezzo al mare a nord ovest, ad Alicudi oltre a 23 luci notturne, 10 oggetti diurni e… 

LN Francia.jpg

I tre casi UFO eoliani più strani e interessanti:

-26/11/1969, ore 18.11, isola di Stromboli (ME)

LN Un ingegnere romano dettagliatamente l'osservazione di un complesso fenomeno luminoso inizialmente costituito da una scia arancione pallido, procedente in cielo da nord a sud con moto rettilineo ed orizzontale ad un'altezza sull'orizzonte di circa 26 gradi. A metà della traiettoria percorsa dalla scia, il testimone vide formarsi nella parte anteriore della scia una <<falce>>, anch'essa arancione e convessa nel senso del volo della scia, la cui estremità inferiore crebbe sino a disegnare il perimetro di una forma ellittica aperta nella parte superiore. Infine questa ellissi luminosa sparì regredendo progressivamente in senso inverso a quello della sua formazione e la stessa scia sparì dietro la falda del vulcano. Secondo la stima del testimone, l'osservazione durò circa 3 secondi.

-Primavera /1973, notte, a nord-ovest delle isole Eolie (ME)

-IR-0 Durante una battuta di pesca al pesce spada, cinque pescatori di Acitrezza (CT), avendo avvistato una luce bassa all'orizzonte e temendo la caduta in acqua di un velivolo, si avvicinarono al luogo del presunto impatto fino ad urtare un oggetto galleggiante dalla classica forma di disco volante sormontato da una cupola trasparente attraverso la quale si vedeva una sorta di pannello con le luci dei quadri di comando illuminate. L'oggetto era di colore nero fumo opaco, aveva un diametro di circa 4-5 metri ed un'altezza di circa 1,5 metri dal livello dell'acqua. Al suo interno i testimoni non notarono alcun occupante, né vi fu alcuna reazione all'impatto con il peschereccio. Tuttavia, temendo un qualche pericolo, i pescatori si allontanarono dalla zona alla massima velocità.

-Settembre 1978, ore 02.00, Alicudi (ME)

IR-3/A. Un uomo insieme alla moglie  e al figlioletto si trova in un rustico sull'isola di Alicudi. La casa è isolata e lontana dai centri abitati. La notte stessa dell'arrivo l'uomo si sveglia verso le due, e apre la finestra della stanza che da sul mare. In lontananza osserva l'isola di Filicudi, illuminata dal chiarore della luna ben visibile nel cielo. La sua attenzione però viene attratta da quella che sembra essere un'altra luna che si trova apparentemente sul pelo dell'acqua. La luce misteriosa ondeggia e con un lento andamento a zig-zag sale sempre più in alto fermandosi a circa il doppio dell'altezza dell'isola che sta di fronte. Nel frattempo la moglie e il figlio si svegliano e osservano anch'essi il fenomeno.

Il bambino nota e fa notare ai genitori che alcuni puntini luminosi rossastri si spostano sempre a zig-zag molto velocemente in prossimità della sfera luminosa avvicinandosi e allontanandosi rapidamente da quest'ultima. Poi dalla sfera si staccano altre tre sfere più piccole che velocemente si posano, vicine tra loro, su un promontorio posto a circa 150 metri.

Le sfere hanno una superficie quasi trasparente attraverso la quale si agitano quelle che sembrano sagome dall'aspetto umanoide. Nello stesso istante una strana luminosità entra nella stanza in cui si trova la famiglia. È una luce che il testimone definisce molto densa. La sua reazione è quella di chi capisce di trovarsi di fronte a un evento straordinario è quella di chiudere la finestra, in preda a un comprensibile timore. Subito la luce si attenua, anche se il fenomeno principale, quello delle sfere nel cielo, prosegue ancora a lungo. L'uomo infatti apre ogni tanto gli scuri della finestra e percepisce la luminosità degli oggetti anche attraverso i vetri e le persiane chiuse. Poi si addormenta vicino al figlio.

turmalin.jpg

  • Le interviste di Gennaro
  • Le interviste agli emigrati Eoliani

Rinella, la trasformazione della spiaggia "dalla sabbia al ghiaietto..." VIDEOMESSAGGIO

  • Stampa
  • Email
Dettagli
Categoria: Video
Pubblicato: 02 Marzo 2021
Tweet
Whatsapp

38017316_10216731104380444_3816046801471930368_n.jpg

di Raffaele Caruso

Ma in quale Paese, o Isola nel mondo, l’unica spiaggia di sabbia nera vulcanica presente viene ricoperta da ghiaietto di origine estranea, e che nessuno dica niente di fronte ad un tale scempio. ?
Bene è successo a Salina! Isola patrimonio dell’Unesco.
Una spiaggia unica per sua formazione, è stata ricoperta da un ghiaietto di pessimo gusto, che ovviamente non consente tutte quelle attività che una volta si potevano fare sulla spiaggia di sabbia nera vulcanica di Rinella.

PHOTO-2021-03-01-17-42-53.jpg

PHOTO-2021-03-01-17-42-53 (1).jpg

VIDEOMESSAGGIO

NOTIZIARIOEOLIE.IT

14 FEBBRAIO 2021

Rinella e la spiaggia rifatta

 

STROMBOLI, L'INCIDENTE DELL'ALISCAFO "MASACCIO" 16 GIUGNO 2016

VIDEO INEDITO

eolian-bunker.jpg

Da Treviso in linea Agostino Cassarà "Bagnamare, la strada quando sarà messa finalmente in sicurezza?" Ennesimo appello al sindaco ed alla Città Metropolitana

  • Stampa
  • Email
Dettagli
Categoria: Opinioni
Pubblicato: 02 Marzo 2021
Tweet
Whatsapp

FOTO A.CASSARA' 2.jpg

di Agostino Cassarà*

ALLA C.A. EGREGIO SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI LIPARI Rag. Giorgianni Marco ALLA C.A. RESPONSABILE VIABILITA’ Geom. Orifici Daniele ALLA C.A. III DIREZIONE- CITTA’ METROPOLITANA DI MESSINA Ing. Armando Cappadonia

OGGETTO: RICHIESTA SUI TEMPI DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO ESECUTIVO E SUCCESSIVI INTERVENTI DEFINITIVI SU STRADA PROVINCIALE S.P. 181 – VIA BAGNAMARE - LIPARI

Buongiorno Egregi Responsabili,

chi vi scrive è un cittadino eoliano, un professionista eoliano, un Ingegnere Civile con specializzazione strutturale. Per 23 anni ho svolgo ruolo di Direttore Tecnico presso Imprese di Costruzioni a livello Nazionale ed Internazionale, occupandomi di esecuzione e progettazione di importanti opere ed infrastrutture di Ingegneria Civile in ambito pubblico e non, e nelle relative attività stradali connesse.Attualmente come Docente, continuo a svolgere consulenze in qualità di Tecnico Esperto per alcune società del Nord Est d’Italia.   

Ho deciso in quest’ultimo anno di mettere a disposizione della comunità eoliana, alla quale anche io appartengo, attraverso articoli ed interviste pubblicate sul Notiziario delle Isole Eolie, il mio bagaglio tecnico maturato sui cantieri. Non lo faccio né per fini politici, né per fini personali.

Ho inoltre il piacere di condividere la presente missiva con il Gruppo Giovani Eoliani, rappresentata da Domenico Palamara e Miriam Saltalamacchia, realtà che è presente sul territorio e che si batte quotidianamente per i diritti dei cittadini eoliani. Condivido per finalità intellettuali ed obiettivi di comunità sociale, e non per eventuali schieramenti politici.

Ho premesso le mie competenze tecniche, perché quanto di seguito contenuto, è frutto di considerazioni maturate nel corso della mia carriera professionale, e non sono solo affermazioni da cittadino, che avrebbe comunque diritto ad un sacrosanto confronto ed ad un cordiale e puntuale riscontro.

Cosa mi ha spinto a scriverVi, è la disastrosa situazione in cui versano le strade eoliane e le relative infrastrutture connesse. Da circa un anno denuncio la situazione di pericolo in cui si trovano le nostre strade eoliane sul Notiziario delle Eolie.

Le chiusure, e gli interventi “provvisionali” sulla ormai nota strada provinciale S.P.181 in oltre 30 anni di “rattoppi” non si contano più. Non si contano più neanche il numero di chiusure parziali o totali della stessa strada,  né i costi sostenuti dalle casse del Comune, né i costi sostenuti dalle tasche dei poveri cittadini eoliani, che per raggiungere il centro abitato di Canneto partendo da Lipari (e viceversa) sono costretti,  ormai spesso, a fare la strada alternativa di Serra S.P.180  che non solo ha un percorso più lungo ed articolato, ma è anch’essa molto 

pericolosa, e necessita di interventi di manutenzione ordinari e straordinari.

Tutti gli interventi in decenni non sono serviti a nulla, se non a sperperare soldi che certamente potevano essere investiti in un Progetto Esecutivo che avrebbe certamente offerto nel medio termine, i suoi frutti ed i suoi benefici. I sottoservizi continuano a versare le loro lacrime, gli strati superficiali continuano inesorabilmente a degradarsi in altri tratti, lo strato fondazionale è ormai al collasso.

E per evitare che questo continui ancora, lasciando pressoché invariate le critiche condizioni di sicurezza in cui la strada attualmente versa, è necessario intervenire in modo radicale con la redazione di un Progetto Esecutivo.

148564185_10222519763696368_4916754399970155214_n.jpg

PER SAPERNE DI PIU' CLICCARE NEL LINK LEGGI TUTTO

mea-4.jpg

Leggi tutto: Da Treviso in linea Agostino Cassarà "Bagnamare, la strada quando sarà messa finalmente in...

Info Commerciale. "ButanGas", passa al Gpl una scelta intelligente e alternativa anche al gasolio

  • Stampa
  • Email
Dettagli
Categoria: Info Commerciale
Pubblicato: 02 Marzo 2021
Tweet
Whatsapp

ButanGas_blue (2).png

 

DITTA SILVIO MERLINO
ESPOSIZIONE E PUNTO VENDITA CANNETO DENTRO

Tel&Fax 090.98.80.026 - cell. 336.86.91.02
merlinosilvio@virgilio.it

IMPIANTI - GESTIONE E MANUTENZIONE DI IDRAULICA - RISCALDAMENTO - CONDIZIONAMENTO - TRATTAMENTO ACQUA  

Info commerciale. Lipari, viaggi e turismo "Telepora" di Roberta Natoli 

Benvenuti a Lipari!
A darvi il benvenuto sarà la figlia di Eolo, "Telepora", dal monte più alto dell'isola. In via Garibaldi n°68 l'Agenzia "TELEPORA viaggi e turismo" di Roberta Natoli Telefono: 090 981 2565 Invia una mail

163f4883-166a-4ac4-ac3c-385702363b75.jpg

Info commerciale. Santa Marina Salina, il ristorante "Nni Lausta" è in via Risorgimento

120216836_10221443809518186_4724797887422975854_n.jpg

 

hotel-raya.jpg

Isole d'Italia, il sindaco del Giglio: «siano zona bianca...»

  • Stampa
  • Email
Dettagli
Categoria: Notizie
Pubblicato: 02 Marzo 2021
Tweet
Whatsapp

sindaco_ortelli220819-310x165.jpg

«La Sardegna dalla zona bianca avrà un grande ritorno di immagine, così come le isole greche, dalla vaccinazione a tappeto dei suoi residenti. Così deve essere anche per le isole minori italiane che sono a maggioranza Covid-free, è quindi opportuno predisporre un piano di vaccinazioni che ne protegga i residenti in vista della ripartenza della stagione turistica».

Lo afferma il sindaco di Isola del Giglio Sergio Ortelli, vicepresidente dell'Associazione Nazionale Comuni Isole Minori.

Ortelli ricorda che è stato fatto così «in altri paesi dell'Ue e che magari, si deve prevedere anche la possibilità per il turista di vaccinarsi in loco durante il suo soggiorno qualora il suo vaccino fosse programmato in quel periodo».

«Gli abitanti delle isole minori - spiega ancora Ortelli - sono poco più di 200mila circa in tutta Italia e 34mila circa in Toscana. Numeri che si possono davvero sostenere in un'ampia campagna di vaccinazioni» inoltre «quasi tutti i comuni hanno debellato i focolai di Covid che si sono sviluppati in seguito ai periodi di maggior affluenza turistica: quella estiva e quella natalizia».

«Come associazione abbiamo scritto al presidente del Consiglio Mario Draghi e, prima ancora del suo incarico, anche al commissario Domenico Arcuri per prevedere questa possibilità nel piano vaccinazioni, così come sta già avvenendo nelle isole minori greche».

«Come sindaco di Isola del Giglio - conclude Ortelli -, oltre a sollecitare riguardo a questa richiesta i parlamentari locali, mi sono attivato con la Regione Toscana e lo faccio anche con i consiglieri regionali. Se infatti non fosse previsto a livello statale, credo che sarebbe opportuno pensarlo almeno a livello toscano, sebbene il piano vaccini sia di competenza nazionale». (iltirreno.gelocal.it)

Rifiuti, il Piano della Regione approvato anche dal Cga: la Giunta lo rende operativo
La Regione Siciliana ha finalmente il suo Piano di gestione dei rifiuti urbani. A seguito del definitivo parere favorevole da parte del Cga, Palazzo Orleans si dota di uno strumento di pianificazione aggiornato e in linea con gli orientamenti e le prescrizioni dell’attuale quadro normativo del settore.  Dopo un iter lungo e complesso, si potrà ora dare impulso alla fase di razionalizzazione del settore, impartire le necessarie direttive per l’impiantistica e per la gestione dei servizi e fissare gli obiettivi per tutti gli attori della filiera.
L’aggiornamento del Piano, che ha condotto alla sua definitiva approvazione, si è reso necessario al fine di adeguare la pianificazione regionale per la gestione dei rifiuti urbani nell’Isola al contesto attuale di produzione, alla sopravvenuta normativa europea e alle più recenti direttive comunitarie del 2018.  Il Piano regionale dei rifiuti risaliva al 2012 e, benché integrato nel 2016, era stato ritenuto dalla Commissione Europea non conforme - tra l’altro - agli obiettivi di raccolta differenziata e troppo legato allo smaltimento in discarica.
Il governo Musumeci ha da subito avviato la redazione dello strumento di pianificazione rifiuti e ha consumato due fasi procedimentali necessarie, una tecnica e una amministrativa, a seguito delle quali il Piano ha ricevuto, nei vari passaggi procedurali previsti, la condivisione di tutti i livelli istituzionali.  E’ stata consumata, in particolare, la necessaria procedura di valutazione ambientale strategica (Vas), che ha rappresentato il più ampio ambito della concertazione dei contenuti del Piano con tutti i soggetti competenti in materia ambientale, ivi compresi gli Enti locali dell’Isola, le Srr, le associazioni ambientaliste. Tutti hanno potuto contribuire con le proprie osservazioni, che sono state puntualmente valutate dalla Regione e idoneamente riscontrate e accolte.
Si è ora conclusa anche la seconda fase, quella amministrativa, prevista da una peculiare norma regionale, che ha imposto la trasmissione del Piano prima all’Ufficio legislativo e legale della Regione e, di seguito, al Consiglio di Giustizia Amministrativa, per i pareri di competenza.  Con l’adozione del Piano che, dopo l’approvazione della Giunta regionale, sarà emanato con Decreto presidenziale di rango regolamentare e, quindi, con una forte efficacia prescrittiva, viene anche soddisfatta la condizionalità ex ante relativa al settore dei rifiuti, imposta dall’Unione Europea.

«Adesso la Regione - commenta il presidente Nello Musumeci- al pari di tutte le altre, potrà ancor più agevolmente accedere a tutte quelle risorse comunitarie, fondamentali per lo sviluppo delle infrastrutture del settore. È stata una procedura che abbiamo portato avanti con fatica, assieme all’assessore tecnico Alberto Pierobon. La fase successiva, altrettanto delicata e complessa, è adesso affidata al neo assessore Daniela Baglieri, sempre secondo le linee che il mio governo ha indicato sin dall’inizio».

via-lattea.jpg

Leggi tutto: Isole d'Italia, il sindaco del Giglio: «siano zona bianca...»

Info Commerciale. Lipari, nel "Fruit Market" di Marina Lunga dei fratelli Laise le offerte anti crisi con grande esposizione di prodotti all'interno

  • Stampa
  • Email
Dettagli
Categoria: Info Commerciale
Pubblicato: 02 Marzo 2021
Tweet
Whatsapp

60159440_10216890280282801_8287912977076584448_n.jpg

Lipari: Fratelli Laise...... da noi il meglio con grande esposizione all'interno dei locali di Marina Lunga per tutti! 

4ebedafb-27c3-42a6-943a-b5a4df27cfb4.jpg

Venite a trovarci al fruit market di Marina lunga e sul corso vitt. Emanuele, troverete tutto quello di cui avete bisogno, frutta esotica, frutti di bosco, erbe aromatiche fresche, frutta fuori stagione e non solo frutta e verdura, ma anche un'ottima enoteca con una vasta scelta tra i migliori champagne come cristal dom perignon, la grande dame, krug e altri, inoltre il fruit market è alimentari e bar con la possibilità di gustare alla riva del mare tra il fruscio delle onde, cocktail alla frutta, frullati, macedonie, centrifugati, granite, aperitivi e tanto altro, siamo specializzati nei prodotti tipici dove potete trovare malvasia di salina, capperi e cucunci di salina, pesti e patè, mieli e marmellate, tonno e bottarga, pomodorini i.g.p. Vi aspettiamo con numerose offerte con prodotti di qualità.

Questo e molto altro troverete dai Fratelli Laise nei negozi di Marina Lunga e sul Corso Vittorio Emanuele. I Fratelli Laise: un'istituzione qui a Lipari e che non potrete non visitare, anche solo per curiosità.

Consegne in barca e spedizioni in tutta Italia.  Fruit Market via F.Crispi 25 tel/fax 090.9880769;
Via Vitt. Emanuele tel/fax 9812731 info@fratellilaise.com - www.fratellilaise.com

c89259b3-4aa6-44d9-9972-2dc940c8e964.jpg

A LIPARI IN VIA F.CRISPI 70 - MARINA LUNGA - INFO 3381061149

terrazza-sul-mare.jpg

43878659_104048743916701_3635156299521458176_o.jpg 

ANNUNCI 

Lipari, Signora cerca lavoro come badante info 3385436283

Lipari, signora cerca lavoro come badante info 3773722568

125339841_10221824195147589_3931078344054253020_n.jpg

Lipari - Vendesi giovani galline moroseta Tel 3381903731

IMMOBILI E TERRENI DA AFFITTARE, DA ACQUISTARE E DA VENDERE

Panifico Martino offre lavoro come aiuto panettiere info tel 0909811288

Messina, si affitta a studentesse un appartamento arredato situato sul viale San Martino info 3475695630

Cercasi terreno pianeggiante di 1000/2000 mq in zona Castellaro o Pietrara. Tel + 39 333 687 8525

f7874dc1-1117-4b0c-826f-a6777682ce98.jpg

Lipari, appartamento disponibile in cooperativa in corso di ultimazione di metri quadri 1\20 piu' garace e cantina in località Mendolita. Acquirente con requisiti "prima casa". Prezzo euro 280 mila di cui 150 mila con mutuo a tasso agevolato. Per info 090.9880609 - 3663221888

LIPARI - Vendesi antica casa colonica di circa 100 metri quadri con 20 mila mq di terreno in località panoramica e spettacolare. Vera e propria oasi naturale di verde fra ulivi anche secolari. Il tutto dove il silenzio regna sovrano si ammirano i faraglioni e il centro abitato dell'isola.Tel. 3394757392.

raviola

LIPARI - A CANNETO VICINO LA SCUOLA AFFITTASI LOCALE PER ATTIVITA' COMMERCIALE INFO 3394757392

Lipari - Per impiantistica elettrica Alessandro Merlino info 3334941004

Lipari, Piero Di Grado  servizio soccorso stradale 24 ore su 24  Salita Monte S. Angelo tel. 333 489 7398

Vulcano - Vendesi casa colonica mq 140 con 3000 mq di terreno, presso affare. Località Piano. Adatta anche per un B&B. tel 3394757392

A Stromboli, vendesi villa sul mare, a Lipari rudere con 20 mila mq di terreno in zona panoramica ed a Canneto casa di 75 mq. tel.3394757392

Vendesi Auto, scooter e nautica

 0cb9b1aa-0ca2-42c4-be09-ce57b2a685c9.jpg

LIPARI, VENDESI Aprea Gozzo Faraglione 7,40 Anno costruzione 1994 Motore Ford
Potenza massima di esercizio 50 kW a 4800 giri/min entrobordotipoBF418 and cilindrata 1753 potenza fiscale 18 Immatricolato 6/94 Lunghezza7,38 Larghezza2,43 Scafo in Vetroresina
Ponte in tek e mogano Scaletta in acciaio Tre batterie Il carrello compreso nel prezzo  E’ sempre stato rimessato al coperto La cuscineria e’ nuova Tendalino nuovo rifatto Prezzo 16500 euro trattabili Info 3495876864

66296038_10217286659072023_7766375398971015168_n.jpg

LIPARI – VENDESI GOMMONE MODELLO SEALEG ANFIBIO DI 6 METRI E MEZZO CON ENTRO BORDO PER IL FUNZIONAMENTO DELLE RUOTE E DEL SISTEMA IDRAULICO E CON FUORIBORDO DI 115 CAVALLI. RAGGIUNGE UNA VELOCITA’ DI CIRCA 40 NODI. IL GOMMONE DOTATO DI TUTTE LE STRUMENTAZIONI NECESSARIE E’ IN OTTIME CONDIZIONI PERCHE’ POCO UTILIZZATO. PREZZO AFFARE 55 MILA EURO TRATTABILI INFO 3394777488

Sealegs Amphibious Boats - Barco anfíbio - YouTube

https://www.youtube.com/watch?v=0NeIX3AsX-Q

 vendesi-abbate-1.jpg 

Vuoi inserire un'annuncio? Scrivi al "Notiziario delle Eolie online" bartolino.leone@alice.it

abiddikkia2.jpg

Maria Grazia Furnari passa all'assessorato regionale sanità. All'Ufficio commissariale del territorio dell'Asp arriva Alberto Firenze

  • Stampa
  • Email
Dettagli
Categoria: Notizie
Pubblicato: 02 Marzo 2021
Tweet
Whatsapp

Maria-Grazia-Furnari-625x350.jpg

Prestigioso incarico per Maria Grazia Furnari che dopo 70 giorni di intenso lavoro e importanti risultati da commissario straordinario per l’Emergenza covid Messina, è stata nominata dirigente del Servizio 4 Programmazione Ospedaliera dell’Assessorato regionale alla Salute.

Cambio di guardia dunque al vertice dell’Ufficio commissariale del territorio dell'Asp di Messina dove arriva Alberto Firenze, professionista dalla lunga esperienza nel management sanitario.

Conferenza stampa domattina (mercoledì 3) alle ore 10 nella sede dell’ASP di via La Farina (Palazzo Geraci): prenderanno parte l’ex commissario Furnari, il direttore generale ff dell’ASP Messina Bernardo Alagna e il nuovo commissario per l’emergenza Firenze.

COMUNE DI SANTA MARINA SALINA - AVVISO CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO A VALERE SUL FONDO DI SOSTEGNO ALLE ATTIVITÀ ECONOMICHE,ARTIGIANALI E COMMERCIALI DELLE AREE INTERNE DI CUI AL DPCM 24 SETTEMBRE 2020

SCADENZA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE 07 APRILE 2021
Bando e modello di domanda sul sito www.comune.santa-marina-salina.me.it sezione “bandi e esiti di gara”
http://www.comune.santa-marina-salina.me.it/.../Dettagli...

coralbeach-banner.jpg

Info commerciale. Lipari-Giammoro, "Ecocet" servizi per l'ambiente e sanificazione

  • Stampa
  • Email
Dettagli
Categoria: Info Commerciale
Pubblicato: 02 Marzo 2021
Tweet
Whatsapp

100556622_10220357637484564_6899085630618206208_o.jpg

95313028_2726931920927067_9097968041307668480_o.jpg

L'Ecocet ha aperto un ufficio anche a Lipari.

PROBLEMI DI BLATTE , TOPI O ZANZARE?

Con l’arrivo della stagione estiva iniziano i disagi legati ad insetti striscianti e volanti quali blatte , zanzare , formiche topi etc

La nostra azienda Multiservizi con sede in Lipari opera in tutte le isole Eolie e svolge servizio di disinfestazione  con esperienza quinquennale nel settore

  • DEBLATTIZZAZIONE
  • DISINFESTAZIONE INSETTI ALATI E STRISCIANTICON AUSILIO DI TERMONEBBIOGENO , NEBULIZZATORE , AUTOMEZZI CON LANCIA, POMPE A SPALLA
  • DERATTIZZAZIONE

PACCHETTI E PREVENTIVI SU MISURA MIRATI A ELIMINARE IL PROBLEMA

Contattaci per preventivi gratuiti

Servizi per PRIVATI , CONDOMINI , ATTIVITA’ COMMERCIALI , STRUTTURE RICETTIVE ED ENTI COMUNALI

SANIFICAZIONE LOCALI E MEZZI DI TRASPORTO

· Rilascio attestazione di Sanificazione · Prodotti autorizzati dal Ministero della Salute · Prezzi vantaggiosi · Esperienza quinquennale nel settore· Interventi tempestivi · Professionalità e Qualità al vostro servizio

AFFIDATI A NOI la nostra ditta con sede operativa in Lipari , via Francesco Crispi opera in tutte le Isole Eolie e Sicilia.

E' tempo di ricominciare! se la Tua azienda rientra nelle riaperture disposte dal DPCM devi Sanificare gli ambienti, nella speranza che tutto passi e che possiamo rialzarci e tornare piu forti di prima, con la consapevolezza che noi Italiani non abbiamo solo un cuore grande ma siamo grandi !!!

imagesr54.jpg

ITALIANA CAPERS SUD SRL

La Italiana Capers Sud srl ha sede a Lipari, nelle splendide Isole Eolie, sin dal 1981, anno della sua costituzione. La Ditta produce, confeziona e commercializza capperi di eccellente qualità, sia convenzionali che biologici e anche certificati DOP. Il Cappero delle Isole Eolie, in considerazione delle sue peculiari caratteristiche ha infatti recentemente ottenuto il riconoscimento comunitario della Denominazione di origine protetta.

La Società propone alla clientela una vasta gamma di confezioni e di diversi calibri di capperi nonché i cucunci, (frutti del cappero) a marchio “CAPPARIS “, che si rivelano deliziosi e particolarmente indicati per aperitivi e raffinati antipasti.

La Italiana Capers Sud srl ha inoltre realizzato un nuovo prodotto: i “CAPPERI FRANTUMATI”, essiccati con un sistema innovativo, che conserva ed esalta la loro notevole ed inconfondibile capacità aromatica. Si tratta di un insaporitore di estrema versatilità, adatto a molti piatti grazie alla sua semplicità e praticità nell’impiego.

PROVA I NOSTRI CAPPERI, VEDRAI LA DIFFERENZA!

Indirizzo: Località Pianogreca snc - 98055 LIPARI (ME)

Tel. 0909811202 - www.capersud.it – info@capersud.it

155299167_10222660945345821_7679366219841474915_o.jpg

155076813_10222660983586777_7026301582559145868_o.jpg

155045605_10222660965066314_7166828024910143902_o.jpg

700x130_sommelier.jpg

Da Messina in linea Mario Cavaleri "Gorbaciov, Raissa a Messina… e quella busta con 500 milioni?"

  • Stampa
  • Email
Dettagli
Categoria: Opinioni
Pubblicato: 02 Marzo 2021
Tweet
Whatsapp

 ppmc.jpg

di Mario Cavaleri

Compie oggi novanta anni l’ultimo segretario generale vivente del Partito Comunista dell’Unione Sovietica (dal 1985 al 1991), propugnatore dei processi di riforma legati alla perestrojka e alla glasnost, cioè rivoluzione e trasparenza, protagonista degli eventi che portarono alla dissoluzione dell’URSS e alla riunificazione della Germania.

Il comunista che seppellì il comunismo; artefice, con la sua politica, della fine della guerra fredda, è nato il 3 marzo 1931. Un uomo che al suo apparire sulla scena del potere sovietico, liberò dall’oppressione i paesi satellite consegnandoli alla democrazia, conquistò la simpatia dell’Occidente in obbligo di gratitudine per ciò che ha fatto: il volto migliore del Novecento può ben essere rappresentato da lui.

Gorbaciov1_800x404-702x336.jpg

PER SAPERNE DI PIU' CLICCARE NEL LINK LEGGI TUTTO

lasirenetta-orizz.jpg

Leggi tutto: Da Messina in linea Mario Cavaleri "Gorbaciov, Raissa a Messina… e quella busta con 500 milioni?"

Info Commerciale. Lipari, nei Supermercati D'Anieri & C. le grandi Offerte

  • Stampa
  • Email
Dettagli
Categoria: Info Commerciale
Pubblicato: 02 Marzo 2021
Tweet
Whatsapp

250X210px BANNER LIPARI.jpg

Clicca per conoscere le offerte

Guarda il volantino completo

 

INFO COMMERCIALE Lipari, sul Corso "Yamamay" per te e per i tuoi regali"

16649168_598576617003048_5065519775140605191_n.jpg 

12791109_238582959814462_1033721279563477646_n.jpg 

152379259_10222603452508536_2842582144097047230_n (1).jpg

Pittura murale antimuffa ideale per ambienti interni, Mufflor Matt Plus è:
- superlavabile (Classe 1)
- altamente comprente (Classe 2)
- ad elevata opacità
Mufflor Matt Plus è perfetto per l’applicazione sul soffitto, grazie alla sua proprietà anti-riflesso. Con quale strumento applicarlo? Pennello, rullo o airless.
Visita il nostro sito web https://bit.ly/3dqLFtI e cerca il rivenditore più vicino a te.
#idealcolor

trinitas.jpg

Eolie, la meraviglia delle Grotte Marine

  • Stampa
  • Email
Dettagli
Categoria: Notizie
Pubblicato: 02 Marzo 2021
Tweet
Whatsapp

119228164_3283501485019063_3970342880366368803_n.jpg

di Monica Blasi

Oggi parliamo delle #Grotte #marine delle #isole #Eolie.
Non parliamo solo delle due grotte maggiormente note perché più grandi e profonde, quella del Bue Marino di #Filicudi, e quella del Cavallo di #Vulcano, ma dei piccoli anfratti, delle insenature e tunnel marini di minori dimensioni meno famosi ma altrettanto importanti dal punto di vista conservazionistico e di inestimabile valore.

Le nostre isole sono piene di questi habitat naturali, scavati nelle stratificazioni dei prodotti vulcanici e della roccia basaltica, e modellati dalla forza congiunta del mare e delle passate eruzioni. Habitat fondamentali da tutelare perché in grado di ospitare specie rare, uniche e talvolta endemiche, nelle diverse fasi del loro ciclo vitale.

Più importante tra tutte la #foca #monaca Mediterranea, #Monachus #monachus, una foca endemica del Mediterraneo che fino al secolo scorso era presente nelle acque Eoliane per poi ridursi drasticamente, fino a scomparire completamente nel 1937 quando l'ultimo esemplare venne ucciso a Filicudi. Di queste foche ne rimangono non più di 600 esemplari in tutto il Mediterraneo gran parte distribuiti in colonie non riproduttive, ma alcuni esemplari solitari vengono segnalati occasionalmente anche in aree Tirreniche, lasciando sperare che un adeguata tutela degli ambienti di grotta potrebbe favorire una ripresa della specie.
Non sarebbe bello che le foche tornassero a frequentare le acque delle nostre isole?!
La scorsa estate grazie al progetto pilota #SaveAeolianCaves condotto in collaborazione con la Guardia Costiera di Lipari e Aeolian Islands Preservation Foundation è stato provveduto alla messa in sicurezza delle grotte del Bue Marino e del Cavallo, azione che verrà valorizzata e rafforzata anche nella prossima estate.

Il nostro impegno nell'immediato futuro sarà quello di intensificare le attività di monitoraggio di tutti gli ambienti di grotta Eoliani per valutare l'idoneità di questi habitat alla presenza della foca monaca e di diffondere una maggiore sensibilità e rispetto per questi luoghi assolutamente necessari per le sue attività di riproduzione, ma anche importanti perché siti di nidificazione e alimentazione di migratori come rondoni e falchi della regina.

155557023_3671142316303318_3453982413744166740_n.jpg

154935288_3671142129636670_1106839847230181162_n.jpg

gattopardo-hotel.jpg

Leggi tutto: Eolie, la meraviglia delle Grotte Marine

Info Commerciale, Lipari, bar-pasticceria "Subba": il "Paradiso dei Golosi" da asporto

  • Stampa
  • Email
Dettagli
Categoria: Info Commerciale
Pubblicato: 02 Marzo 2021
Tweet
Whatsapp

57210695_10216708681822953_8100920374570516480_n.jpg

57555426_10216708681902955_3300011896811290624_n.jpg

 

Info commerciale. Lipari, Pescheria di Antonio Greco in via Umberto 1°

17884659_10210982112942310_128232376061016364_n.jpg

20663888_10212039834624691_2919093644534125462_n.jpg

Info Commerciale. A Lipari, sul corso "L'Angolo del Pesce" con i profumi del mare...

18403164_10211209595869241_1252414297172265604_n.jpg

trinitas.jpg

Stromboli, esplosione nella notte con lava nella sciara del fuoco

  • Stampa
  • Email
Dettagli
Categoria: Notizie
Pubblicato: 02 Marzo 2021
Tweet
Whatsapp

155546290_3639657679416098_8943914948295110647_n.jpg

Stromboli – Forte esplosione nella notte con fuorisuscita di lava lungo la sciara del fuoco. Il cratere dell’isola delle Eolie risponde subito all’Etna e non è la prima volta che si fa sentire dopo le violente esplosioni del vulcano catanese.

L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, ha riferito che dalle analisi delle immagini delle telecamere si è rilevata una sequenza esplosiva nell'area nord, iniziata con tre eventi di minori intensità, rispettivamente alle ore 1:32.. Dopo circa dieci secondi, si è verificata una esplosione maggiore con una durata di circa 10 secondi. L’attività eruttiva che ha raggiunto un altezza di circa 200 metri, ha prodotto una ricaduta di materiale grossolano lungo la sciara del fuoco ed una parte di materiale è ricaduta in direzione del Pizzo.

“Dal punto di vista sismico – dicono i vulcanologi dell’Ingv - dopo la fase di incremento dell'ampiezza del tremore che ha seguito la sequenza esplosiva, i valori sono rientrati nella norma. Non si osservano variazioni significative nel tasso di occorrenza degli eventi esplosivi. I dati di deformazione non mostrano variazioni significative”.

156017272_3639657786082754_5015611076475545817_n.jpg

(ANSA) STROMBOLI - Una esplosione nell'area nord dal cratere dello Stromboli è stata registrata dalla notte scorsa sul vulcano dell'arcipelago delle Eolie dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio etneo di Catania. L'attività ha prodotto una ricaduta di materiale grossolano lungo la Sciara del Fuoco, con una parte arrivata in direzione del Pizzo. Il fenomeno si è esaurito intorno alle 09.40. I valori dei parametri del monitoraggio vulcanico sono rientrati nella norma e i dati di deformazione non mostrano variazioni significative.

ansa-met.jpg

Lipari, è deceduta la signora Albertina Portelli

downloadcand.jpg

Lipari, è deceduta la signora Albertina Portelli

Aveva 83 anni

Ai familiari le condoglianze del Notiziario

Lipari, smarrito un mazzo di chiavi nel centro storico dell'isola. Chiunque le ritrovasse telefoni al 393-9718272

airpanarea2.jpg

Info commerciale. Malfa, Azienda Agricola "Virgona" che malvasia e spumante...

  • Stampa
  • Email
Dettagli
Categoria: Info Commerciale
Pubblicato: 02 Marzo 2021
Tweet
Whatsapp

malvasia-delle-lipari.jpg

L’Azienda agricola Virgona nasce a completamento di una lunga tradizione enologica, apportando il proprio contributo alla valorizzazione della produzione vinicola di Salina data l’importanza economica, sociale, storica e culturale che questo settore ha da sempre nell’isola. 

L’attenta e appassionata gestione familiare segue la vinificazione in tutte le sue fasi offrendo la certezza di una corretta trasformazione, per ottenere un prodotto di qualità elevata e dal gusto assolutamente genuino e naturale. Malfa: Via Fratelli Mirabito, 98050 Info 090 9844430

garage_merlino.jpg 

merlinogarage2.jpg

Info Commerciali. Lipari, Trinitas & Linea Verde

trinitas.gif

L'impresa funebre TRINITAS s.a.s.  con sede in Lipari

ricorda alla cittadinanza eoliana di avere sempre operato con il massimo impegno, puntualità e onestà nel pieno rispetto della dignità del defunto e del dolore dei suoi cari.

Considerato il periodo di grande crisi che stiamo vivendo la Trinitas propone all'utenza tutta "Pacchetti Tutto Compreso", a prezzi notevolmente ridotti.

trinitas%20logo.jpgInfo e contatti:

Girolamo 339/5045301 - 327/0179475 
Antonio 090/9822341 - 328/3376024 
Bartolo 090/9822382 - 333/7186526 
Marco 339/8973128 
Daniele 333/9508928
www.trinitaslipari.it  e-mail: eoliano@hotmail.it

 

https://www.facebook.com/lineaverdelipari?fref=ts

 lineaverde

abiddikkia2.jpg

L'intervista del Notiziario a Vincenzo Vittorio Campo sindaco di Pantelleria, isola terra

  • Stampa
  • Email
Dettagli
Categoria: Video Interviste
Pubblicato: 02 Marzo 2021
Tweet
Whatsapp

Vincenzo Vittorio Campo.png

Da porta d’Africa allo “zibibbu”, energia pulita con Salina e Favignana allo sportello europeo, trasporti aerei e marini, sanità, parco, Amp, bigliettazione emigranti e… 

700x130_sommelier.jpg

  • Le interviste di Gennaro
  • Le interviste agli emigrati Eoliani

Info Commerciale. Lipari, sul corso "Avant Garde" il gelato per cultura

  • Stampa
  • Email
Dettagli
Categoria: Info Commerciale
Pubblicato: 02 Marzo 2021
Tweet
Whatsapp

19732196_10154998524404735_7502979086657131566_n.jpg

Avant-Garde cafè Gelateria, Granite, Cocktails bar.
Via Vittorio Emanuele 135 Lipari

Info Commerciale. Lipari, gli arancini del "Mancia e Fui" di Liborio&Gianni fanno il giro d'Italia. Servizio di Sky

 

35059773_10214399735020726_4996144771773759488_n.jpg 35145997_10214399772421661_39024755751256064_n.jpg 6db204eb-00f1-47bd-a6b1-d777bd7d063b.jpg

 

Lipari - Gli arancini del "Mancia e Fui" di Liborio Cataliotti&Gianni Mondello fanno il giro d'Italia. Servizio di Sky. Sbarcate per interviste ai "patron", le troupe di Group Marco Polo e Focus.

Info Commerciale. Lipari, a Marina Corta lo "Studio Marotta": con la grande novità "Corsi Haccp ed Anti Incendio" gratuiti e tanti altri servizi

banner_marotta_web.jpgformazione_haccp.png

marotta.gifcorso_antincendio.png

La Studio si pone sul mercato come società specializzata nel fornire servizi di assistenza e consulenza nei seguenti ambiti: sicurezza ed igiene sul lavoro, tutela ambientale, gestione di sistemi di certificazione, formazione e progettazione. Servizi : Attività nei cantieri e nel settore dell'edilizia; Responsabile tecnico gestione rifiuti ; Formazione 

Lipari - Marina Corta Tel 320.4434156  email:fran.marotta@libero.it  - www.studiomarotta81.com

cot-logo2.jpg

C'è posta per "Il Notiziario". "Lipari, ad Acquacalda siamo abbandonati..."

  • Stampa
  • Email
Dettagli
Categoria: Opinioni
Pubblicato: 02 Marzo 2021
Tweet
Whatsapp

ld.png

Gentile direttore,

ad Acquacalda siamo abbandonati.

Sta arrivando la bella stagione ed il lungo mare si presenta con i muretti rotti e anche la strada lascia a desiderare.

Per non parlare che le strade sono anche sporche perchè siamo senza un operatore ecologico.

Ed il porticciolo? Ecco in che condizioni si presenta. Una vergogna.

Grazie per quello che potrà fare

Lettera firmata

155786278_434185157796603_1605284515816492416_n.png

lagiara.jpg

Info Commerciale. Lipari, Bel.Mar. Costruzioni per risparmiare

  • Stampa
  • Email
Dettagli
Categoria: Info Commerciale
Pubblicato: 02 Marzo 2021
Tweet
Whatsapp

78161284_10218521844110877_8412511906773860352_n.jpg

Pronti! Abbiamo definito il progetto per il nuovo complesso residenziale che sorgerà in località S.Anna (Lipari).  8 APPARTAMENTI di varie metrature, con terrazzo coperto e aree di pertinenza.
Per informazioni chiamaci al n. 0902408499 o al 3389068895 (Ingegnere Mauro Bellino)

84520bfa-ec3d-4d3d-9e18-015011b0af7a.jpg

BEl.MAR.COSTRUZIONI S.R.L. è un’impresa operante nel settore edile ed immobiliare, con sede a Lipari, Isole Eolie, nata dalla trentennale esperienza del suo fondatore, geom. Antonino Bellino e portata avanti brillantemente dall'erede, l'ingegnere Mauro Bellino. L’impresa si occupa di costruzione di nuove abitazioni residenziali e commerciali, ristrutturazioni e restauro di edifici pubblici e privati , di lavori di movimento terra, opere idrauliche e infrastrutture, ma anche di permute immobiliari e lottizzazioni. 

grafica per bartolino leone-rgb_Tavola disegno 1.png

La prima impressione è quella che conta e anche l'occhio vuole la sua parte.
Due affermazioni che nella vita quotidiana non sono altro che luoghi comuni,
diventano invece regole da tenere bene a mente nel mondo della comunicazione e del marketing.
L'immagine aziendale costituisce il maggior capitale di cui può disporre un'impresa.
Una buona immagine di marca permette quindi di agire sul mercato in posizione di forza e unicità.
Noi di Typography seguiamo la vostra immagine dalla A alla Z, dallo sviluppo grafico del logo alla stampa finale dei prodotti necessari alle aziende, rispettando i tempi di consegna richiesti, e con prezzi concorrenziali con quelli delle grandi multinazionali del web, tutto questo perché produciamo il 90% dei prodotti direttamente all'interno del nostro laboratorio.
Offriamo infine anche un servizio di completa gestione del vostro Social Media Marketing (Pagina Facebook, Instagram, ecc…).
 

Info commerciale. Milazzo: Francesco Maisano taxi, trasfert e parcheggio custodito

Risultati immagini per milazzo taxi maisano

Francesco Maisano offre principalmente i seguenti servizi, 24 ore su 24, giorni festivi compresi:
• noleggio autovetture con conducente, taxi;
• noleggio minibus con conducente;
• trasferimenti da e per tutte le destinazioni, in Italia e all'estero;
• trasferimenti da e per aeroporti, stazioni ferroviarie, marittime, hotels, alberghi e altro;
• accompagnamento delegazioni e ospiti;
• itinerari turistici consigliati o a richiesta;
• possibilità di consegne (pacchi, lettere, plichi, documenti, ecc.).
 
Il nostro è il il servizio più comodo e sicuro per trasferirsi, ad esempio, dalle Isole Eolie o da Portorosa agli aeroporti di Catania, Palermo o Reggio Calabria e viceversa. Nella sezione «itinerari» potrete trovare alcuni esempi di trasferimenti da e verso varie destinazioni offerte previa prenotazione.

Info commerciale. Lipari, da Maisano fiori e piante ogni 15 giorni di fronte al megaparcheggio

Maisano milazzo

castalia17.jpg

Lipari, Nicola de Franco ed il suo schiavo nel 1491

  • Stampa
  • Email
Dettagli
Categoria: Cultura
Pubblicato: 02 Marzo 2021
Tweet
Whatsapp

140360869_10222331120340402_6109034543150630986_o.jpg

di Ennio Fiocco

Ho trattato in due articoli precedenti la colonizzazione dell'isola di Ustica del 1762 da parte degli eoliani che sono stati resi schiavi dalle scorrerie tunisine, ripercorrendo un tema poco conosciuto e cioè la tratta degli schiavi bianchi nel mediterraneo. Il fenomeno, continuato fino ai primi decenni del 1800, è stato vasto e con interessi economici alquanto consistenti.

In particolare, i Genovesi e i Veneziani non avevano mai smesso di trafficare in schiavi (sopratutto se donne), che nei loro contratti indicavano in “teste”, nonostante l'opposizione del Pontefice. Gli schiavi (e schiave) arrivavano anche dalla colonie del Mar Nero e dall'Asia centrale (soprattutto tartari e circassi). Da sempre il Mediterraneo grazie alla sua “privilegiata” posizione geografica è stato centro di attività marinaresche, di commerci e di migrazioni tra le molteplici popolazioni che vi si affacciano e con esse si è sviluppato anche un intenso traffico piratesco, amalgamato al commercio delle merci e degli schiavi.

Boulanger_Gustave_Clarence_Rudolphe_The_Slave_Market-640x475.jpg

vdp01.jpg

 

PER SAPERNE DI PIU' CLICCARE NEL LINK LEGGI TUTTO

turmalin.jpg

Leggi tutto: Lipari, Nicola de Franco ed il suo schiavo nel 1491

Info commerciale. Lipari,"La Via Lattea" di Giuseppe Velardita: telefonia, informatica, Tv, elettrodomestici ed offerta speciale web

  • Stampa
  • Email
Dettagli
Categoria: Info Commerciale
Pubblicato: 02 Marzo 2021
Tweet
Whatsapp

 83669405_10219084421614963_4661466046597693440_n.jpg84273027_10219084420734941_8316866614339305472_n.jpg84096607_10219084421694965_6380903783475445760_n.jpg83871483_10219084420694940_7900960810531291136_n.jpg

83264123_10219084420494935_3010874110034051072_n.jpg83551601_10219084420534936_2401429202898255872_n.jpg83536078_10219084421854969_4991611094490415104_n.jpg

VIENI A TROVARCI DA VELARDITA GIUSEPPE "AFFILIATO LA VIA LATTEA EURONICS" CENTRO TIM - C.SO VITT. EMANUELE - LIPARI - TEL. 090.9812418 Il negozio resta aperto dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 19,30
 

Info commerciale. Vulcano, vendesi casa colonica mq 140 con 3000 mq di terreno, prezzo affare. Località Piano. Adatta anche per un B&B. tel 3394757392

Info commerciale. Lipari, "Meki"-Impresa edile di Angelo Merlino di Pianogreca 

mechi.jpg

Info Commerciale Lipari, al "Centro Massaggi" nuovi servizi per il benessere fisico. Corsi di Yoga 

Lipari - Al Centro Massaggi di Marina Lunga nuovi servizi.

Si propone un nuovo tipo di massaggio a base di kinesiologia applicata che aiuta a sentirsi meglio.

massaggi.jpg

Corsi personalizzati con lezioni di Kundalini Yoga. Per info 3381061149

73390702_10218272326713098_1358638665579888640_o (1).jpg

abiddikkia2.jpg

Lipari&Comune, Totò, e io pago... Commissario Alessi liquida quasi 430 mila euro per acqua del dissalatore

  • Stampa
  • Email
Dettagli
Categoria: Politica
Pubblicato: 02 Marzo 2021
Tweet
Whatsapp

downloadto.jpglogo3.png592bca99990f5o.jpg69700027_10217829003830303_4876801937153982464_n.jpg

lerottedicapitanfelice.it/   Info 344 232 2126

Servizio di trasporto via mare dei rifiuti solidi urbani ed assimila ti dall'Arcipelago Eoliano a discariche e piatta forme autorizzate.Per la Green Fleet spa di Messina che trasporta rifiuti con nave per marzo previsti 125 mia euro, per l'Eolian Service di Canneto che trasporta con camions e si occupa delle aree di stoccaggio a Lipari e a Vulcano 50 mila euro, per i fratelli Saccà di Barcellona che trasportano con camions 20 mila euro

Affidamento incarico legale all'Avv. Antonino Vitrano, di Messina per resistenza net giudizio dinanzi al T.A.R. Catania avverso reclamo promosso da Italpomice S.p.A. in liquidazione c/ Comune di Lipari.per annullamento determina del commissario ad acta. Stanziati 1500 euro

Affidamento incarico legale all'Avv. Giovanni Marchese, di Messina per resistenza in giudizio dinanzi al T.A.R. Catania avverso ricorso per annullamento sanzione pecunaria per illecito edlizio presentato dalla dott.ssa Sabrina Genovese c/Comune di Lipari. Stanziati 1000 euro

Liquidazione di €. 447,56alla ditta "Caruter srl" di Brolo per il servizio di selezione e pressatura della carta/cartone proveniente da raccolta differenziata mese di gennaio 2021.

Liquidazione di €. 3.644,09 in favore ditta Eolian Service S.r.l. di Canneto per l'espletamento del servizio di gestione dell'area di trasferenza rifiuti dell'isola di Vulcano dicembre 2020.

Liquidazione parcella di € 1.000,00 all'Avv. Luca Zaia, di Lipari, per resistenza in giudizio avverso ricorso presentato dinanzi al T.A.R. Catania promosso da Geoterme Vulcano Srl in persona del suo rappresentante legale c/Comune

Liquidazione di €. 280,60 alla Ditta Itech Computers di Giardina Danilo di Lipari per i lavori di manutenzione al Server in dotazione al 1° e 2° Servizio LL.PP. Idrico e fognario del 3° Settore.

Liquidazione parcella di €.200,00 all'Avv. Ivan Pasquale Orifici, di Barcellona, quali spese e compensi per opporsi al Ricorso Straordinario al Presidente della Regione Sicilia promosso da Saltalamacchia Giovanni c/Comune di Lipari

Liquidazione €. 214.925,00 - Loveral S.r.l. di Patti per espletamento serv. spazzamento, raccolta e trasporto ai C.C.R./aree di trasferenza R.S.U. differenziati/indifferenziati, compresi assimilati e servizi di igiene pubblica - sett./ott. 2020.

Liquidazione di €. 110.979,89 alla ditta Green Fleet S.r.l. di Messina per l'effettuazione del servizio di trasporto via mare dei rifiuti solidi urbani a mezzo nave dedicata - periodo dicembre 2020.

Liquidazione di €48.363,10 alla ditta "Sicula Trasporti srl" di Catania per il servizio di conferimento RSU in discarica - dicembre 2020.

Liquidazione di €. 22.550,00 in favore ditta Autotrasporti F.lli Sacca di Barcellona per trasporto a mezzo cassoni scarrabili interisole e fino alle discariche autorizzate - saldo anno 2020.

Liquidazione integrazione salariale ed assegno lavoratori socialmente utili ex "Pumex S.p.a." mese di gennaio 2021. - Rettifica determina n. 36 del 08.02.2021.

Liquidazione di 19 mila 754 euro per anticipazione 30% alla RTP Ing. D'Arrigo Capogruppo per Direzione dei Lavori di riqualificazione della frazione di Canneto, Marina Garibaldi, nell'isola di Lipari.

Liquidazione spesa di € 4.538,63 al Geom. Enrico Alessandro, di Lipari a saldo progettazione per la realizzazione di loculi nel cimitero dell'isola di Panarea e rilievo strumentale/ricognizione dell'intero complesso cimiteriale.

Fitto locali adibiti ad uso scolastico nell'isola di Panarea - Liquidazione di 4 mila 462 euro a favore della ditta Cappelli Tindaro del canone relativo al 4° trimestre anno 2020.

Liquidazione somma di €. 428.799,21 in favore della R.T.I. Sopes s.r.l. di Palermo (capogruppo mandatario) - Di Vincenzo s.r.l. di Caltanissetta ed €.42.879,92 per IVA al 10% in esecuzione della delibera n. 1 del 04.02.2021 per fornitura acqua del dissalatore. La determina è stata firmata dal commissario ad acta Totuccio Alessi.

PER TUTTE LE ALTRE NOTIZIE CLICCARE NEL LINK LEGGI TUTTO

 

23032646_10212671156407341_1686348601676620679_n.jpg

Lipari, affittasi magazzino sul Corso Vittorio Emanuele circa 70 mq per attività commerciale vicino pasticceria Subba info 3394757392

Lipari, vendesi alloggio centro storico. Attico panoramico di mq.120 con terrazzo soprastante. Per informazione tel.337-20 36 18

LIPARI, VENDESI RUDERE DI CIRCA 100 MQ CON 20 MILA METRI QUADRI DI TERRENO IN LOCALITA' PANORAMICA E SPETTACOLARE. IN UNA VERA E PROPRIA OASI NATURALE DI VERDE. SI AMMIRANO IL MARE, I FARAGLIONI E IL CENTRO ABITATO DELL'ISOLA. IL TUTTO DOVE IL SILENZIO REGNA SOVRANO INFO 3939718272

  • Lipari, Piero Di Grado  servizio soccorso stradale 24 ore su 24  Salita Monte S. Angelo tel. 333 489 7398

  • Vendesi fiat 500 1.2 lounge anno 2010 condizioni ottime colore bianco perlato full optional  interni in pelle frau, tetto apribile, km 40.000 unico proprietario prezzo di vendita euro 7.500

    "Trinitas" Onoranze Funebri - chiama il 327.01.79.475

    trinitas_uff.jpg 

da-marisa-banner.jpg

Leggi tutto: Lipari&Comune, Totò, e io pago... Commissario Alessi liquida quasi 430 mila euro per acqua del...

Spalmania

  • Stampa
  • Email
Dettagli
Categoria: Opinioni
Pubblicato: 02 Marzo 2021
Tweet
Whatsapp

 IMG-20210118-WA0002.jpg

di Salvatore Leone

L’Italia assiste golosamente alla guerra delle creme. Quelle spalmabili non sulla pelle ma sull’interno pancia passando per la bocca. Dopo la crema al Pan di Stelle Barilla prodotta ad Alba proprio dove ha sede italiana la Ferrero, ecco arrivare anche la crema dolce ai Baci Perugina del gruppo svizzero Nestlé. Per i 100 anni dell’azienda di Perugia sarà proprio uno spalmo al bacio magari ancora con le frasi dell’amore. La pandemia ha fatto bene alle vendite della spandemia e spalmania visto che vendite della crema spalmabile più famosa del mondo sono aumentate di circa il 50%.

bacialemani.jpg

 

LIPARI, VENDESI RUDERE DI CIRCA 100 MQ CON 20 MILA METRI QUADRI DI TERRENO IN LOCALITA' PANORAMICA E SPETTACOLARE. IN UNA VERA E PROPRIA OASI NATURALE DI VERDE. SI AMMIRANO IL MARE, I FARAGLIONI E IL CENTRO ABITATO DELL'ISOLA. IL TUTTO DOVE IL SILENZIO REGNA SOVRANO INFO 3939718272

 

airpanarea2.jpg

 

Eol Mare EOL MARE servizi marittimi Lipari

 
Info commerciale. Lipari, a Marina Lunga "L'Officina dei Ricambi" di Salvatore Stramandino 

18528045_10211243917367257_7031021656380630741_n.jpg

L'Officina dei Ricambi di Salvatore Stramandino è a Marina Lunga di Lipari: ricambi per auto e moto, noleggio, vendita scooter, mezzi elettrici e prodotti pulizia nautica.

  

49.gif

idealcolor-ban.jpg

  1. Cassazione. Sentenze&Ordinanze di interesse pubblico
  2. Eolie, NotiziariOggi del 2-3-2021
  3. Lipari&Ospedale con l'ossigeno, qualcosa si muove per le nuove assunzioni
  4. Da Cagliari in linea Felice D'Ambra "Continuità territoriale: Carnet si, Carnet no" L'intervento

Pagina 1 di 109

  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • ...
  • 6
  • 7
  • 8
  • 9
  • 10

feed-image Voci Feed

Torna su

© 2021 Notiziario delle isole Eolie # Eolie News

  • images/banners/immagini_random/700x130_chef.jpg
  • images/banners/immagini_random/700x130_receptionist.jpg
  • images/banners/immagini_random/700x130_sommelier.jpg
  • images/banners/immagini_random/720x120BANNERDECO.jpg
  • images/banners/immagini_random/AMAPANAREA.jpg
  • images/banners/immagini_random/AUGUSTADUE-top_flotta copia.jpg
  • images/banners/immagini_random/IlVulcanoaPiediorizontale.jpg
  • images/banners/immagini_random/OLTRE-IL-SORRISO-ONLUS-banner.jpg
  • images/banners/immagini_random/abiddikkia2.jpg
  • images/banners/immagini_random/airpanarea.jpg
  • images/banners/immagini_random/airpanarea2.jpg
  • images/banners/immagini_random/aktea.jpg
  • images/banners/immagini_random/aluminium.jpg
  • images/banners/immagini_random/angolo-del-pesce.jpg
  • images/banners/immagini_random/aveden-urso.jpg
  • images/banners/immagini_random/banner marotta web.jpg
  • images/banners/immagini_random/banner_notiziario_cst.jpg
  • images/banners/immagini_random/banner_orizzontale_1.jpg
  • images/banners/immagini_random/butangas-banner_orizzontale_1.jpg
  • images/banners/immagini_random/campingunci.jpg
  • images/banners/immagini_random/capersud copia.jpg
  • images/banners/immagini_random/caronteeturist.jpg
  • images/banners/immagini_random/castalia.jpg
  • images/banners/immagini_random/castalia17.jpg
  • images/banners/immagini_random/centro_massaggi copia.jpg
  • images/banners/immagini_random/coralbeach-banner.jpg
  • images/banners/immagini_random/cot-logo2.jpg
  • images/banners/immagini_random/da-marisa-banner.jpg
  • images/banners/immagini_random/danierimunafo_1.jpg
  • images/banners/immagini_random/ecocet-sanificazione.jpg
  • images/banners/immagini_random/edilcisa-aktea-paino.jpg
  • images/banners/immagini_random/eolcalandra.jpg
  • images/banners/immagini_random/eolian-bunker.jpg
  • images/banners/immagini_random/eolieintouch.jpg
  • images/banners/immagini_random/filippino.jpg
  • images/banners/immagini_random/filippino2 copia.jpg
  • images/banners/immagini_random/garage_merlino-banner.jpg
  • images/banners/immagini_random/gattopardo-hotel.jpg
  • images/banners/immagini_random/hotel-oasi_orizz.jpg
  • images/banners/immagini_random/hotel-raya.jpg
  • images/banners/immagini_random/hotelcincotta-2.jpg
  • images/banners/immagini_random/htlliscabianca.jpg
  • images/banners/immagini_random/idealcolor-ban.jpg
  • images/banners/immagini_random/lagiara.jpg
  • images/banners/immagini_random/laisejpg.jpg
  • images/banners/immagini_random/lasirenetta-orizz.jpg
  • images/banners/immagini_random/lavilletta-orizz.jpg
  • images/banners/immagini_random/libertylines.jpg
  • images/banners/immagini_random/linea-verde-orriz.jpg
  • images/banners/immagini_random/logo_isoleolie.jpg
  • images/banners/immagini_random/maisano-piante-fiori.jpg
  • images/banners/immagini_random/maisano_fiori_taxi.jpg
  • images/banners/immagini_random/marisa-slide.jpg
  • images/banners/immagini_random/marnavi.jpg
  • images/banners/immagini_random/mea-4.jpg
  • images/banners/immagini_random/meki.jpg
  • images/banners/immagini_random/menalda.jpg
  • images/banners/immagini_random/nnilausta.jpg
  • images/banners/immagini_random/pasteur-1.jpg
  • images/banners/immagini_random/portinenti.jpg
  • images/banners/immagini_random/ravesi.jpg
  • images/banners/immagini_random/rosticceria-mancia-e.jpg
  • images/banners/immagini_random/silvio_merlino.jpg
  • images/banners/immagini_random/siremar720x210.jpg
  • images/banners/immagini_random/terrazza-sul-mare.jpg
  • images/banners/immagini_random/testa_vacanzeeolie.jpg
  • images/banners/immagini_random/trinitas.jpg
  • images/banners/immagini_random/turmalin.jpg
  • images/banners/immagini_random/via-lattea.jpg
  • images/banners/immagini_random/virgona.jpg
  • images/banners/immagini_random/avant-garde.JPG
  • images/banners/immagini_random/htlvillaggiostromboli.JPG
  • images/banners/immagini_random/banner_notiziario_cst.gif
  • images/banners/immagini_random/trinitas.gif
  • images/banners/immagini_random/ButanGas_blue.png
Iscriviti alla News Letter del "Notiziario delle Eolie" Ricevi HTML? Riceverai le ultime notizie direttamente nella tua casella di posta
loaderPlease wait...