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Dettagli...

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di Alfio Ziino

Ogni qualvolta leggo dell'importo delle spese affrontate dal Comune di Lipari per la eliminazione dei rifiuti urbani svolgo con me stesso la medesima considerazione: ma quanti soldi! soldi che si potrebbero destinar ad altre utilità.

Quarantatre comuni, quasi tutti in Alta Italia, si son dotati di termovalorizztori che, anzichè costi, producono utilità. A Brescia, ad esempio, il 60% del riscaldamento domestico è fornito appunto da uno di detti impianti. E lo 80% dei bresciani ritiene il termovalorizzatore a servizio della loro comunità efficiente, utile e sicuro.

Lipari, iniziata l'operazione dei carabinieri in collaborazione con la Compagnia di Milazzo per eliminare le carcasse di vecchie auto, per controllo auto senza assicurazione e interventi vari. Impegnati anche la Forestale, la polizia municipale e i carroattrezzi.

Lipari, i "pilastri" dell'Eolmare di Luca Finocchiaro...

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Stromboli-Vulcano, gli InfoPoint Ingv riaprono con nuovi percorsi multimediali interattivi

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Aperti da luglio a ottobre, gli Info Point INGV nelle isole di Vulcano e Stromboli sono pronti ad accogliere i visitatori con un’offerta informativa multidisciplinare interamente rinnovata e interattiva
 
Percorsi integrati, eventi vulcanici nella storia recente e fenomeni naturali  connessi sono il fulcro del viaggio conoscitivo che porterà i visitatori alla scoperta dei due vulcani siciliani, suggestivi e bellissimi, che affiorano dalle acque del Mar Tirreno.
 
Quest’anno gli Info Point riaprono al pubblico con un aspetto rinnovato con monitor dinamici e interattivi attraverso i quali toccare con mano e in tempo reale le attività di monitoraggio dei vulcani attivi delle isole Eolie.
Un sistema integrato che l’INGV mette a disposizione per la migliore comprensione delle sue attività.

 

Ma quanti a condolersi! Non io e non tanti, tantissimi altri. Scalfari? un lapidatore ed un sicofante, tipico di certa sinistra. Chi ne dubitasse si informi su quante condanne per diffamazione e simili quisquilie il tipaccio ed il suo giornale hanno rimediato nel tempo.

Ho avuto anche io il piacere di collezionarne una: in Tribunale dapprima, confermata poi  in Corte d'Appello ed in Corte di Cassazione.

Ci ero cascato......quasi. La grande siccità frutto della nostra colpa, della nostra mancata cura dell'ambiente, dei motori a scoppio, delle centrali elettriche, delle industrie, dell' ozono, e così via. Un mare di sciocchezze.

Chi ne abbia voglia e non intenda farsi fagocitare dal pensiero unico, imposti su google o altro motore di ricerca "le grandi siccità in Europa" o semplicemente "le grandi siccità in Italia". avrà modo di verificare (in una ricerca che risale al 1400/1500 dc) che di grandi siccità ve ne furono a bizzeffe e molto più durature, ripetute e devastanti di quella di oggi. Di chi la colpa? motori a scoppio, centrali elettriche, industrie inquinanti, umani inquinatori seriali, buco dell'ozono creato da noi poveri "non" ambientalisti, di certo non ve ne erano. E allora? E allora sempre e soltanto i soldi. L'elettrico, la professione di "verde" non solo in politica, il circo mediatico di quella piccola imbecille del nord Europa.

La grande glaciazione e la grande desertificazione, milioni di anni or sono, con l'Europa bianca di ghiacciai sino al Mediterraneo e la rigogliosa Africa ridotta ad un deserto, furono dovute solo ad una leggera modificazione della inclinazione dell'asse terrestre; un, fenomeno in un continuo divenire e che ciclicamente riproporrà glaciazioni e desertificazioni. Questo è quanto affermano eminenti scienziati non smentiti da alcuno.

Ma del piccolo particolare della incidenza sul clima della inclinazione dell'asse terrestre, nel cacofonico vociare di verdi, gialloverdi ed ambientalisti vari, non se ne trova traccia. Forse ignorano di che si tratti.

A scanso di equivoci. La natura è al nostro servizio, non il contrario, ma proprio per tal ragione dobbiamo tenercela cara senza idealizzarla.

 

Come tutti continuo a sentire il Presidente USA ed i vari Capi di Stato Europei che la pace in Ucraina si farà alle condizioni del Presidente Zebrins'Kyj e, a prescindere dal merito, quando l'esercito russo verrà ricacciato nei suoi confini. Cioè allorquando la Federazione Russa sarà stata sconfitta militarmente.

Mi sembrano affermazioni da folli o affermazioni fatte in mala fede. Qualcuno crede davvero che i russi possano accettare di esser battuti sul campo e divenire così una potenza di rango inferiore all' Ucraina? E ridursi così alla pari di una delle tante repubbliche euroasiatiche? O, alle strette, non è forse più plausibile che per evitare un tale disastro vengano poste in campo bombe nucleari tattiche? Ed in tal caso USA e NATO cosa faranno?

Il Presidente Draghi ha dichiarato più volte di lavorare per la pace fornendo armi, al pari di altri paesi, all' Ucraina. Mente. Lavora per battere militarmente la Russia, lavora cioè per la guerra, una guerra che produce profitti politici solo per gli USA: il ridimensionamento della Russia e la riaffermazione della sudditanza della NATO. E profitti economici sempre e solo per gli USA: in quanto indenni dalla dipendenza energetica beneficiano costi di produzione inferiori a quelli dell'Europa; ordinano enormi commesse di armi alle proprie stesse industrie; e d'ora in avanti saranno esportatori di quel gas liquefatto che quasi nessuno vuole a causa del suo elevatissimo costo. E gli europei? pagano.

Ci si dice che combattiamo (combattono) per la democrazia. Sì, come in Libia, o in Irak, o in Afganistan, etc....

 

Cronache di terza fila, quelle che si trovano in un trafiletto di stampa o in pochissime veloci parole, quasi sussurrate, colte in un TG o in uno dei tanti "speciali", veri o presunti tali, delle varie trasmissioni radiotelevisive. E così, due soldati ucraini: per noi "è un safari" spariamo e uccidiamo un russo quando vogliamo. Altro soldato, sempre ucraino: ai russi noi "tagliamo la gola". Ancora, questa volta un graduato, sventolando un lembo di tuta mimertica e ghignando "questo è quel che resta di un sergente russo".

E in un TG di ieri, un gruppo di donne ucraine appena giunte in Romania: siamo fuggite e i nostri uomini sono rimasti a combattere, perchè? Non si poteva cedere qualcosa? perchè nessuno ha fatto niente prima?

Non ho alcun titolo per assolvere o condannare chicchessia, ma non ci si dica che gli agnelli sono tutti da una parte ed i lupi tutti dall' altra.Tuttavia qualche personalissimo convincimento possiamo bene averlo. Il Presidente USA, al di là della mostra di muscoli indifesa di libertà e democrazia altrui con gli irreparabili danni cagionati agli "altrui" (Iraq, Libano, Siria, Vietnam, Afganistan ed oggi Ucraina), a non volerlo ritenere stupido è certamente un cinico che gioca con la pelle di altri perseguendo in verità solo un interesse strategico degli USA:

eliminare o ridimensionare un competitor importante della scena mondiale, la Russia, per poi concentrarsi sul contenimento dell'altro, la Cina. Il disegno, così delimitato, non è dato vedere dove porti, ma è manifestazione del mai sopito imperialismo americano (al pari della espansione immotivata della NATO ad Est dopo la caduta del muro di Berlino) di cui tanti, sinistri in primis, sembrano non avere memoria.

 

Non si comprende il presente se non si conosce il passato.

Titolo della Zar era quello di Zar di "tutte le Russie" con ciò indicandosi la "Grande Russia", cioè la Russia dei nostri giorni, la "Piccola Russia", l'Ucraina odierna e la Bielorussia. Ciò dovrebbe rammentarci che le popolazioni di quella vastissima area geografica hanno una radice, un DNA comune. L'Ucraina ha ampia parte del proprio territorio, il Donbass, occupato da etnia di origine russa, di lingua russa, di usi e costumi propri dei russi. Questa gente, in maniera divenuta manifesrta nel 2014 ma già maturata da decenni,, invocando il principio di autodeterminazione dei popoli ha chiesto di uscire dalo Stato ucraino ed andare a far parte della Russia. O, quanto meno, di divenire essa uno Stato indipendente. L'accordo di Minsk, siglato appunto, nel 2014, riconobbe al Donbass una certa autonomia, ma fu un accordo meramente cartolare, non reale, ed in una sorta di guerra civile gli ucraini hanno inflitto agli abitanti del Donbass, in sette anni, circa quindicimila morti. Di quanto sopra detto, facilmente verificabile da chiunque, i nostrani organi di informazione poco o nulla hanno riferito.

Quanto alla Russia, questa, post caduta del muro di Berlino, a tutto ha monstrato aver pensato tranne che ad assalire la NATO, dato non contestabile da alcuno. Eppure la NATO, nello stesso tempo, altro non ha fatto che espandersi sempre più verso i confini russi. A quale scopo? E non è allora lecito ritenere che ciò sia stato percepito dalla Russia come un comportamento ostile? Solo a voler fare un paragone per così dire domestico, non conosco agricoltore o condomino cui faccia piacere vedersi contornare da vicini ostili o potenzialmente ostili. A pensare invece in grande mi limito a rammentare la c.d. crisi di Cuba. Quando i russi installarono o tentarono di installare nell' isola delle batterie missilistiche site a meno di un' ora di volo dalle coste USA, questi, gli USA, minacciarono, e vi arrivarono ad un pelo, la guerra nucleare. Perchè mai allora la Russia dovrebbe supinamente accettare il posizionamento di missili Nato a ridosso dei propri confini?

Ciascuno trarrà avviamente le proprie conclusioni, ma se otto anni di colloqui, di richieste, di diplomazia a nulla hanno portato, a chi ritiene di avere le proprie ragioni cosa resta da fare? E parliamo di Stati, non di semplici cittadini cui soccorre, lì ove funzioni, il rimedio del ricorso all' amministrazione della giustizia. Ma comunque, definite Putin pazzo o criminmale è da scriteriati. Con a margine una notazione. Gli USA si sono arrogati il ruolo di custodi e diffusori della democrazia nel mondo, riportando nell'espletamento di tale missione soltanto sanguinosi totali insuccessi: Iran, Iraq, Libia, Siria, Vietnam, Afganistan. Ed ora Ucraina.

L' Europa? Tamquam non esset.

 

Criminale di guerra

Il 6 ed il 9 agosto 1945 lo USA Air Force sganciò due bombe atomiche, una su Hisroshima, l'altra su Nagasaky. Le perdite di vite umane, quasi tutte civili, furono circa duecentomila.

Il 13 febbraio 1945 la Royal Air Force bombardò la splendida citta tedesca di Dresda con una tecnica particolare sviluppata dagli stessi inglesi: la concentrazione di una enorme massa di esplosivo su un unico posto, così da generare una spaventosa bolla di calore. Bolla che, ebbe a dire nel 1955 il Cancelliere Adenauer, uccise tra centocinquantamila e duecentomila civili.

Dal 1955 al 1975, durante la guerra in Vietnam, gli Usa fecero un impiego massiccio di napalm, una miscela incendiaria sganciata per via aerea sopratutto su aree agricole. Vittime lo furono in maggioranza poveri contadini.

Nessun Presidente USA o Premier inglese ha il diritto di dare del criminale di guerra al leader di un altro paese specie quando questi ha l'alibi, veritiero fino a prova contraria, di ritenere i civii uccisi in bombardamenti quali "vittime o danni collaterali", definizione creata proprio in USA. E vittime o danni collaterali non furono affatto i morti di Hirohima e Nagasaky, quelli di Dresda o i contadini del Vietnam Tutti abbrustoliti volontariamente in quanto unici obiettivi. Quelli sì furono vittime di criminali di guerra, vittime di atti moralmente e giuridicamente imperdonabili.

Queste son le vergogne dimenticate da quella ipocrita cultura liberal o parimenti di sinistra che dir si voglia, da anni imperversante.

Rammento le parole di un generale, di un uomo d'armi quindi: solo una battaglia persa è più triste di una battaglia vinta; a maggior ragione lo è una guerra. E tanto per evitare stupidi o strumentali equivoci su quanto appena sopra scritto.

 

La Russia non può perdere la guerra in Ucraina, non può perderla nel senso che non può permettersi di perderla: non può "perdere la faccia" pena la rinunzia allo status di grande potenza.

Nella realistica ricostruzione letteraria di una guerra in Europa tra Nato ed URSS (autore legatissimo ai servizi segreti di Usa e Gran Bretagna) il comandante sovietico, battuto sul campo, comunicò laconicamente al comandante NATO che la "madre Russia" non poteva accettare la sconfitta e che l'unica opzione lasciatale era il ricorso alle armi nucleari.

Bene, ciò non è soltanto realistico, è sopratutto logico. USA e Nato sono essi a sfiorare il confronto nucleare dimenticando, a prescindere dalla "madre Russia", che anche il coniglio stretto in un angolo, sfiora gli artigli. Figurarsi un orso.

Tutti i Presidenti americani, quando sono in calo di popolarità, cercano un nemico esterno mostrando i muscoli.Cosa che ad un popolo di vaccari (traduzione letterale di cow boys) va benissimo. Sol che a farne le spese son sempre altri: iraniani, iracheni, libici, siriani, afgani, vietnamiti, ed oggi gli europei. Tutto con la pretesa di essere essi i paladini della democrazia.

Per dirla con uno stimatissimo collega gay, è facile fare appunto il gay con il cu....degli altri.

Cortollario, parafrasando Dante: ahi serva Europa, nave senza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia ma bordello.

Eolie, viaggiano gli aliscafi per le isole principali e anche nave

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LIpari - Da Milazzo è partita anche la nave Sibilla della Siremar cosi' gli isolani bloccati da ieri pomeriggio con auto al seguito sono potuti rientrare alle Eolie

----Lo scirocco mette in crisi i collegamenti marittimi da e per le isole Eolie soprattutto per la precarietà delle strutture portuali esposte ai marosi. Da ieri pomeriggio non viaggiano i traghetti della Siremar. Nella Città del Capo sono bloccati una ventina di isolani con auto al seguito e alcuni anche con biglietto per il ritorno fatto alla partenza. Da Milazzo per Vulcano, Lipari, Salina e ritorno viaggiano solo gli aliscafi della Liberty Lines. A Lipari si attracca nello scalo alternativo di Punta Scaliddi con i veloci mezzi costretti a fare la fila in mezzo al mare. Prive di collegamenti Stromboli, Ginostra, Panarea, Alicudi e Filicudi.

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METEO EOLIE

Pioggia e schiarite Temperatura: 9°C Umidità: 80% Vento: moderato - SSE 22 km/h Situazione alle ore 7:30

 

Eolie, lo scirocco mette in crisi i collegamenti

Lo scirocco mette in crisi i collegamenti marittimi per le isole Eolie soprattutto per la precarietà delle strutture portuali esposte ai marosi. Da ieri pomeriggio non viaggiano i traghetti della Siremar. A Milazzo sono bloccati una ventina di isolani con auto al seguito e alcuni anche con biglietto per il ritorno fatto alla partenza. Da Milazzo per Vulcano, Lipari, Salina e ritorno viaggiano solo gli aliscafi della Liberty Lines. A Lipari si attracca nello scalo alternativo di Punta Scaliddi con i veloci mezzi costretti a fare la fila in mezzo al mare. Prive di collegamenti Stromboli, Ginostra, Panarea, Alicudi e Filicudi.(ANSA)

(ANSA) Vulcano, il 9 aprile prova evacuazione simulata


Vulcano - E' stata decisa la data per il piano d’evacuazione simulato a Vulcano, nelle Eolie, che avrà luogo il 9 aprile, su input della Protezione civile e dell’Ingv. Nei prossimi giorni il consiglio comunale di Lipari di Lipari dovrà approvare il nuovo piano integrato che riguarda l’isola delle Eolie, già definito dalla Protezione civile. “Sarà così testato – dicono gli esperti - quanto previsto da questo piano, in caso di grave emergenza causata da eruzione o da emissioni considerevoli di gas”.

A dettare le dinamiche, così come il fabbisogno di uomini e mezzi navali e terrestri, sarà il dipartimento nazionale della Protezione civile, supportato sia a livello regionale che comunale. Attualmente – tuttavia – i fenomeni vulcanici sono notevolmente diminuiti. Le uniche aree che al momento restano interdette sono la scalata sul cratere e la zona di Ponente limitrofa al laghetto termale che continua ad essere sequestrato dalla procura della Repubblica di Barcellona che ormai da anni ha avviato una inchiesta. Il sindaco Marco Giorgianni per dare tranquillità a isolani e operatori economici, in vista dell’apertura della stagione turistica (nell’isola sono già arrivati i primi vacanzieri) ha emesso una nuova ordinanza “a tutela della salute pubblica” che resterà in vigore fino al 31 ottobre.(ANSA)

 

Tutti uguali? no. Uomini, donne, gay, lesbiche, transessuali, tutti uguali? no. Gli uomini sono diversi dalle donne, così come le donne sono diverse dagli uomini. E diversi sono i gay, le lesbiche, i trans. Con una variante. Uomini e donne si riconoscono tra loro da millenni nelle loro specificità psicofisiche, e da sempre costituiscono la grande maggioranza del genere umano, ritenendo essi diversi i gay, le lesbiche, i trans.

Questo non implica che i diversi possano essere impunemente perseguitati o discriminati, avendo essi diritto al pari di qualsivoglia altro essere umano alla tutela a tutti accordata.

Mi si lasci correre un rilievo. Se da una comunità gay vensissi discriminato perchè uomo (e non è affatto ipotesi astratta), quale speciale tutela avrei? La proposta Zan non prevede nulla in difesa di un uomo o di una donna.

Ed un altro rilievo ancora. Se tutte queste particolari tutele son poste in favore di esseri umani tra loro diversi per tendenze sessuali, perchè mai non vengono, nel progetto Zan, estese anche ai maschi, alle femmine, ai necrofori o agli zoofili? Così, giusto per non lasciar fuori nessuno.

 

Chi di speranza campa, disperato muore. E mi riferisco al Ministro Speranza, una sorta di scatolino con le spallucce ad appendino. Di per sè niente male, ma se il nostro bel paese è quello con il maggior (o quasi) numero di morti nel mondo, una ragione ci sarà. E non vale la scusa - a mio avviso comunque puerile - che il corona virus, lo corso anno, colse tutti di sorpresa. Forse, ma lo scorso anno ci regalò trentamila morti. Forti dell' esperienza vissuta, la seconda "botta" di morti ce ne ha dati ulteriori settantamila. Sempre Ministro della salute il consaputo scatolino. Ed anche quì il nostro cerca scuse, le varianti, quando qualsiasi virologo sa ed afferma che ogni virus si manifesta poi in molteplici varianti.

La Cina ed il Giappone hanno patito danni enormemente inferiori a quelli da noi patiti. Si dice, la Cina è paese autoritario, ed ha imposto un severissimo rispetto delle regole. Ma perchè mai per far rispettare le regole occorre essere un paese autoritario? Falso. Il Giappone di certo non lo è, è una consolidata democrazia, fortemente industrializzata. E le regole, lì son state rispettate.

La verità è che il governo che ha preceduto quello di oggi, il Conte bis per intenderci con contorno di extra sinistri e pentarappezzati, non ha saputo fare, appunto, il governo. Avete mai visto la Polizia intervenire (con idranti o manganelli o quant'altro) per disperdere a Roma o Milano o Napoli assembramenti vietati? Mai. Avete incrociato diffuse, diffusissime, pattuglie impegnate a far rispettare le regole, con le buone o con le cattive? Non credo.

Così come suo, dirsi che l'Amministrazione della Giustizia è cosa troppo seria per lasciarla ai Magistrati (Palamara docet), l'ordine pubblico è cosa tropo seria per lasciarla a Prefetti e Questori normalmente impegnati a guardarsi le chiappe. Ebbe adirmi un Questore: se vedo qualcuno rompere la vetrina di un fornaio e rubare del pane, lo arresto, ma se il popolo assalta le vetrine dei fornai non intervengo. E' fatto politico.

Appunto. E l'ordine pubblico è stato affidato, ahimè ancora oggi, ad un ministro degli Interni che è un Prefetto e come tale ragiona. Cioè in maniera inadeguata.

 

DPCM, Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, un provvedimento legislativo con il quale o senza il quale il virus resta tale e quale. Anzi, più precisamente al Dpcm segue un peggioramento della situazione.

Il 24 ultimo scorso in Italia sono stati rilevati 20.000 nuovi casi, negli USA 78.500 (i dati sono identici anche per il giorno successivo). L' Italia ha però sessanta milioni di abitanti, gli USA trecentoventotto milioni, il che sta a dire che in Italia si è registrato un positivo per ogni 3.000 abitanti, in Usa uno ogni 4.178. Molto meno.

Il che sta a dire, ancora, che tutte le restrizioni che ci vengono imposte, le limitazioni alle nostre personali libertà, l'impoverimento nel quale di giorno in giorno profondiamo, a nulla servono. Gli USA non hanno nulla di tali restrizioni e limitazioni, e non impoveriscono.

Avremmo ben titolo per ribellarci e mandare al diavolo la banda di sprovveduti e settari arrogati che ci governa.

Torno a dirlo. Il corona virus è una malattia con la quale conviveremo a lungo. Moriremo di tumore, di infarto, di ictus, di polmonite e quant' altro, ed anche di corona virus. Sì alle cautele, cioè mascherine, igiene personale ed ambientale, ma niente altro. Vogliamo vivere, godendo della vita,e lavorare.

ECCO COME SCRIVERE UN POST SUL DPCM

di Roberto LIpari 

Scritto con Ignazio Rosato Video & Editing Salvo Van Musica Paolo Buonvino

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