agevolazioni_bonus_pubblicità_2025.jpg

"Con il Notiziario delle Eolie puoi usufruire del Bonus Pubblicità con credito d'imposta al 75%"  email bartolino.leone@alice.it 

c366df53-709f-4735-824a-9a2f7083e66a.jpeg

CODICE FISCALE (5x1000) 90027870832

490505799_10233433280167459_3343451001753737582_n.jpg

IBAN PER CONTRIBUTO ESTERO

fotocxaq.jpg

SI FINGE CARABINIERE PER TRUFFARE UN ANZIANO. 20ENNE CATANESE ARRESTATO DAI VERI MILITARI DELL’ARMA. DENUNCIATO ANCHE IL PRESUNTO COMPLICE
I Carabinieri della Compagnia di Messina Sud, hanno arrestato un 20enne, già noto alle Forze di Polizia, in quanto ritenuto presunto responsabile del reato di truffa aggravata in danno di persone anziane, commessa con l’ormai noto metodo del “falso Carabiniere”. Il giovane, con la complicità di un altro individuo, poi identificato e denunciato all’Autorità Giudiziaria, era riuscito a compiere una truffa da oltre 10.000 euro ma è stato individuato e arrestato dai veri Carabinieri, intervenuti nell’immediatezza.

Secondo quanto ricostruito dai militari, un anziano di 85 anni di Itala sarebbe stato contattato telefonicamente da un interlocutore spacciatosi appartenente all’Arma che, per persuaderlo, avrebbe inscenato un falso incidente stradale in cui sarebbe stato coinvolto il figlio, avanzando la richiesta di 10.000 euro utile come cauzione per evitare l’arresto del parente. Spaventato e preoccupato, l’anziano ha ceduto la somma pattuita all’indagato che poco dopo si sarebbe presentato sulla porta di casa sua, fingendo di essere l’avvocato che stava trattando la causa del figlio.

Ad intervenire sono stati i militari della Stazione di Scaletta Zanclea che, supportati dai colleghi delle vicine Stazioni Carabinieri di Roccalumera e Giampilieri, sono riusciti a bloccare il presunto truffatore trovato con addosso la somma di 10.000 euro in contanti che poco prima gli era stata consegnata dall’anziano vittima del raggiro. Le indagini svolte nell’immediatezza dei fatti hanno permesso di individuare anche un presunto complice, trovato in possesso di 1000 euro circa e vari preziosi, motivo per il quale è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria.
Il 20enne è stato arrestato e ora si trova agli arresti domiciliari in attesa di essere giudicato per i reati addebitati.

L’attività rientra nell’azione di contrasto dei Reparti del Comando Provinciale Carabinieri di Messina del fenomeno delle truffe agli anziani, che sinora ha consentito, dal 2024, di arrestare ben 17 persone attraverso le attività di indagine e di controllo del territorio. Ma per combattere questi truffatori, i militari dell’Arma da tempo stanno svolgendo anche campagne informative in favore delle possibili vittime di questi gravi reati, in centri anziani, parrocchie e attraverso i media, diffondendo consigli per evitare i raggiri che hanno permesso in più circostanze di sventare numerose truffe, non andate a buon fine.

Quanto accaduto dimostra quanto sia importante parlare di questo fenomeno. Ovviamente, come più volte ripetono i Carabinieri in occasione degli incontri con gli anziani sul tema delle truffe, innanzitutto è sempre necessario precisare che le Forze di Polizia assolutamente non si rivolgono ai cittadini chiedendo denaro o preziosi per asseriti pagamenti di cauzioni o altro. Nel caso in cui si viene contattati, è fondamentale chiamare nell’immediatezza il 112, sia da parte di chi ha subito un tentativo di una truffa e sia da parte di chi, purtroppo, si è accorto di esserne stato vittima; la chiamata al numero di emergenza infatti può consentire ai militari dell’Arma e alle altre Forze di Polizia di intervenire subito e individuare con rapidità i responsabili. La collaborazione delle vittime e di tutti i cittadini informati su eventi o situazioni fraudolente diventa spesso indispensabile.

SI AVVIA ALLA CONCLUSIONE LA CAMPAGNA SULLA CULTURA DELLA LEGALITÀ. SONO STATE 58 LE SCUOLE COINVOLTE, CON INCONTRI IN FAVORE DI OLTRE 3.500 STUDENTESSE E STUDENTI.

Con la scuola primaria dell’Istituto Comprensivo “Francesco Crispi” di Messina e gli Istituti Superiori “Leonardo Da Vinci” di Milazzo e “Leonardo Sciascia” di Sant’Agata di Militello, si avvia alla conclusione la campagna sulla “Cultura della Legalità” promossa dal Comando Generale dell’Arma e condotta dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Messina che sinora ha permesso di svolgere incontri coinvolgendo oltre 3.500 giovani di 58 istituti scolastici, dislocati in tutta la provincia, dai centri principali fino agli abitati più piccoli comprese le isole, nonché di organizzare visite alle caserme dell’Arma, che hanno permesso a studentesse e studenti di toccare da vicino l’attività quotidiana delle donne e degli uomini della Benemerita.

La finalità degli incontri è mirata a un dialogo costruttivo con i giovani, consolidando un progetto che costituisce un’importante opportunità per affrontare insieme il tema della legalità e riflettere su argomenti delicati quali il fenomeno del bullismo e il cyber bullismo, l’accesso a internet e i rischi connessi, l’educazione alla legalità ambientale, la violenza di genere, gli stupefacenti e la sicurezza stradale, fino a toccare questioni di più ampio respiro e complesse come quella della criminalità organizzata e come questa soffoca le persone e distrugge i territori. In una delle ultime riunioni, con le bambine e i bambini della scuola primaria “Francesco Crispi” di Messina, è stato infatti affrontato il delicato argomento della mafia, illustrando i vari aspetti del fenomeno criminale e il modo con cui può essere vinto, ricordando l’esempio dato da figure emblematiche come Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Peppino Impastato, che hanno sacrificato la propria vita per l’idea di Giustizia.

L’argomento ha suscitato molto interesse nei piccoli scolari che si sono contesi il microfono per dare il loro contributo sul tema fino a gridare in coro e dire tutti insieme “no alla mafia”, comprendendo che non si deve mai rimanere in silenzio quando si subisce o si assiste a prevaricazioni e abusi, dagli episodi di vita quotidiana fino alle forme criminali più gravi.
Gli incontri tra Carabinieri e studenti, afferma il Colonnello Lucio Arcidiacono, Comandante del Comando Provinciale di Messina, “si sono rivelati molto proficui sotto ogni aspetto e hanno fornito un arricchimento personale per tutti, rafforzando quel sentimento di vicinanza tra i Reparti dell’Arma e le scuole del territorio.

Gli incontri sulla cultura della legalità curati dai Carabinieri sono certamente uno dei modi principali di fare prevenzione poiché contribuiscono a infondere lo spirito civico, il rispetto delle regole e l’attenzione agli altri e all’ambiente, favorendo una matura e partecipe condivisione di un percorso di crescita e scambio di valori tra giovani, scuola e operatori della sicurezza”.
Alla luce dell’ampio consenso suscitato, il proposito dei Carabinieri del Comando Provinciale di Messina, sulla linea tracciata dal Comando Generale dell’Arma, è quello di dare continuità a un progetto ben avviato, organizzando, con lo stesso spirito, insieme ai responsabili scolastici, ulteriori incontri anche per il prossimo anno scolastico.

happy-meat.jpg

720x120BANNERDECO.jpg