
Nel 1971 una vera e propria rivolta si verificò a Filicudi, una delle isole Eolie: lo raccontano in uno spettacolo teatrale all'Eolian Hall Donatella La Macchia e Donatella Alibrandi, con un'introduzione del professor Marcello Saija.
Le femmine dicono no. Il perentorio titolo riassume alla perfezione quanto avvenne all'inizio degli anni '70, quando venne deciso che un gruppo di mafiosi "in soggiorno obbligato" sarebbero stati mandati nella piccola isola di Filicudi.
"Qui le donne, ma dobbiamo dire che anche tutto il comune di di Lipari, si rivoltano contro, quindi il sindaco dà le dimissioni, gli isolani chiudono i negozi, incomincia uno sciopero generale", racconta Donatella La Macchia al microfono di SBS Italian rievocando quell'evento.
"Il soggetto nasce da una visione di Donatella [La Macchia], che interpreta questo fatto storico che è sconosciuto in Sicilia di più", aggiunge Donatella Alibrandi, "creando un soggetto che viene raccontato proprio attraverso l'arte del cunto".
Il cunto siciliano era tradizionalmente il racconto delle storie epico-cavalleresche che si tramandavano di generazione in generazione fin dal medioevo.
"Un cunto è tutto fatto quasi sempre in terza persona, il cantastorie non racconta mai in prima persona e poi usa molto il gesto e il suono", specifica La Macchia, dandoci un esempio nel corso dell'intervista.