Salina - Dopo il cornetto Algida firmato, per Martina Caruso, giovane chef stellata di Malfa, arriva un altro prestigioso riconoscimento. E' stata inserita tra i 100 "Best Chefs in the World 2021". In giuria gli stellati Daniel Boulud, Dominque Crenn, Virgilio Martínez e Daniela Soto-Innes. La classifica è edita da Phaidon Editori in collaborazione con S.Pellegrino nei libro Today’s Special con ricette. Gli altri italiani che hanno ottenuto il riconoscimento sono stati  Antonia Klugmann, di Trieste, Diego Rossi, di Verona e Francesco Vncenzi, di Modena.

Martina Caruso, 30 anni, è la "patron" del ristorante "Signium" di Malfa, nell'isola di Salina. Ha ereditato la passione per la cucina dal padre. E' stata già premiata con la stella Michelin ed è anche risultata vincitrice del "Michelin Female Chef Award dell’Atelier des Grandes Dames", risultando la più giovane chef di sempre ad essersi aggiudicata il titolo. Il suo nome è stato suggerito da Dominique Crenn.

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SALINA - Dopo il cornetto Algida in stile cannolo firmato, per Martina Caruso, giovane chef stellata di Malfa, arriva un altro prestigioso riconoscimento. E' stata inserita tra i 100 "Best Chefs in the World 2021". In giuria gli stellati Daniel Boulud, Dominque Crenn, Virgilio Martínez e Daniela Soto-Innes. La classifica è edita da Phaidon Editori in collaborazione con San Pellegrino nei libro Today’s Special con ricette. Gli altri italiani che hanno ottenuto il riconoscimento sono stati  Antonia Klugmann, di Trieste, Diego Rossi, di Verona e Francesco Vncenzi, di Modena. 

   Martina Caruso, 30 anni, è la responsabile del ristorante "Signium" di Malfa, nell'isola di Salina. Ha ereditato la passione per la cucina dal padre. E' stata già premiata con la stella Michelin ed è anche risultata vincitrice del "Michelin Female Chef Award dell’Atelier des Grandes Dames", risultando la più giovane chef di sempre ad essersi aggiudicata il titolo. Il suo nome è stato suggerito da Dominique Crenn.(ANSA)

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La Sicilia dell'alta ristorazione conquista due nuove Stelle Michelin ed è un riconoscimento ricco di significati e di primati. 

Le Stelle splendono al Signum di Malfa, sull'isola di Salina (Eolie) e allo Shalai Resort di Linguaglossa sull'Etna. Nel primo caso è Martina Caruso, tra pochi giorni 26 anni, forse la più giovane donna chef stellata di tutto il Sud Italia che assieme ai familiari (il papà Michele, la mamma Clara, il fratello Luca) tiene alta la bandiera di questo magnifico hotel delle Eolie, ormai tappa imprescindibile per ogni gourmet che voglia farsi del bene; nel secondo caso è Giovanni Santoro, chef del ristorante dello Shalai Resort, uno degli alberghi più confortevoli che si conosca in Sicilia e luogo-ambasciatore di uno dei terroir del vino più intriganti: l'Etna. Santoro, 31 anni, etneo anche lui è da sempre tra i fornelli della cucina di questo resort gestito con passione dai cugini Leonardo e Luciano Pennisi.  E andiamo ai significati di questo doppio riconoscimento. Sergio Lovrinovich, il curatore della Rossa, in una intervista rilasciata a noi di CdG poche settimane fa (leggi qui) annunciava che l'edizione 2016 avrebbe puntato sui giovani. E, con questi due nuovi stellati - ma immaginiamo ce ne siano altri - ha rispettato le previsioni. La Sicilia sul podio con appena due trentenni, che si sono formati sulle proprie forze, girando, curiosando, sperimentando, studiando e affidandosi in buona parte sulle straordinarie materie prime di una Sicilia inesauribile. Forse è ora che tutti i giovani e talentuosi chef del Sud Italia cerchino una nuova rappresentanza fuori dagli schemi in nome di un Mezzogiorno d'Italia tanto ricco di problemi ma anche tanto ricco di speranze, di energia e di rinnovamento. E poi forse un riconoscimento mirato ai giovani smentisce chi pensa che non ci sia spazio per un ricambio generazionale dopo i quasi ormai cinquantenni che occupano la scena della ristorazione di qualità nel Sud Italia. Infine, è giusto farlo notare, premiare Shalai e Signum significa anche premiare due alberghi: smentito il luogo comune secondo il quale nei ristoranti degli hotel non si mangi mai bene. Provate a fare un salto in questi ristoranti e ve ne renderete conto. Noi di 

IL PLAUSO.

L'assegnazione della stella Michelin a Martina Caruso dell'hotel Signum di Salina rappresenta un valore aggiunto per le Isole Eolie e per la cucina eoliana, dichiara Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Eolie. È un riconoscimento storico - perché per la prima volta abbiamo una chef stellata eoliana - che non arriva per caso; anni di sacrifici, passione e dedizione per una cucina tesa ad esaltare il gusto dei prodotti eoliani, siciliani ed italiani, senza mai essere banali. Viene premiato il coraggio di osare in modo attento e ricercato di una giovane chef e del suo team, a conferma che l'eccellenza e la qualità uniti alla tenacia emergono sempre. I complimenti, oltre che alla venticinquenne Martina, vanno anche al Signum e agli altri componenti della famiglia che hanno saputo creare i presupposti e la cornice giusta affinché la stella di Martina potesse brillare al meglio nel firmamento della cucina internazionale.

di Maurizio Pagliaro

Brava, non ti adagiare mai: curiosita', tenacia, sacrificio. Auguroni di tutto cuore.

 
 
 

mcaruso

Barawards 2015, doppio riconoscimento per il Signum di Salina.

Oltre trecento persone hanno affollato la serata di gala durante la quale sono stati decretati i vincitori di Barawards 2015: il premio promosso da Bargiornale in collaborazione con Ristoranti, per valorizzare la professionalità e l'innovazione di bar, alberghi e ristoranti.
Particolarmente toccante è stata la consegna del Premio Campari, memorial Franco Zingales, istituito da Bargiornale in onore dell'indimenticato caporedattore della testata. Un onore toccato a Salvatore Bongionvanni, Rocco Fiorenza, alias Mister Mojito, e il Bibliotecario di Bargiornale Lucio Tucci.
I vincitori dei Barawards 2015 sono stati selezionati grazie ad un elevato numero di voti giunti in redazione: oltre 9.000 per locali e i professionisti e più di 8.000 per i prodotti.
I premi sono andati a 45 locali, 25 professionisti e 12 prodotti innovativi.
Il Signum di Salina ha portato a casa ben due riconoscimenti, confermandosi punto di riferimento nella ristorazione d'eccellenza.
Il Signum si aggiudica il premio come Ristorante d'albergo dell'anno; piazzandosi davanti al Villa Crespi dello chef Antonino Cannavacciuolo di Orta San Giulio (Novara) e a Il Palagio Four Seasons di Firenze.
martina carusoIl Signum porta a casa anche il riconoscimento per la giovane e talentuosa Martina Caruso che riceve il Premio Rum Diplomatico come Chef dell'anno; sul podio Michele Gilebbi del Nana Piccolo Bistrò e Massimo Moroni del Gin Rosa.
Guardando il resto dei premi c'è posto solo per un altro siciliano: il Close di Palermo, il cocktail bar di Andrea Rizzuto, che raggiunge il podio nella categoria Locale rivelazione dell'anno.(Red)

---di Daniela Corso

Figlia d’arte, 25 anni, da sempre con le idee chiare in testa e con una visione nitida che dal paradisiaco arcipelago eoliano la sta portando lontano. Chef dell’Hotel Signum di Salina, Martina Caruso – la nostra nuova chef del mese - può contare sulla solida certezza della sua famiglia, papà Michele, mamma Clara ed il fratello Luca, da sempre dediti all’accoglienza di qualità e fiore all’occhiello nel panorama dell’hôtellerie siciliana.

Dai primi esperimenti da ragazzina sotto la guida del padre, Martina oggi sa stupire con piatti che soddisfano le aspettative anche più esigenti: sapori nitidi, territorio e quel giusto equilibrio tra complessità e leggerezza che spesso fa la differenza in un’esperienza sensoriale degna di nota.
“Sapevo sin da bambina che la cucina sarebbe diventato il mio mestiere – racconta – e per riuscirci mi sono imposta da subito dei sacrifici. La fatica non mi ha mai spaventato e anche se insieme alla mia brigata lavoriamo sodo sappiamo anche divertirci in cucina. Ciò che mi appassiona soprattutto del mio lavoro è assistere giorno per giorno alla trasformazione degli alimenti ed al gioco di combinazioni che può dar vita a piatti straordinari”.

Premio Best in Sicily per la ristorazione per Cronache di Gusto e Miglior Chef Emergente per il Gambero Rosso nel 2014 sono solo alcuni dei riconoscimenti che non tardano ad arrivare, insieme alla curiosità ed alla soddisfazione di nuovi ed affezionati clienti attirati nel cuore delle Eolie dal talento di questa giovane chef. Cinquanta coperti ed una cantina da capogiro fanno da cornice ai menu di Martina, tanto mare con rimandi puntuali e mai scontati ai colori ed ai profumi della sua isola, ma con divagazioni anche esotiche che concentrano o dilatano un’emozione, danno un senso ad una tecnica, esaltano l’orizzonte di questo microcosmo dalla intatta bellezza. E così che i ricci di mare incontrano la bagnacauda, le cozze si lasciano avvolgere da un velo di lardo in un connubio di diverse sapidità e consistenze, la triglia viene esaltata dallo zenzero in un “assoluto” (questo il nome della ricetta) premiato piatto dell’anno da Cronache di Gusto (leggi l'articolo QUI).

“Ciò che conta per me – continua – è la qualità. Per questo, non sono una fanatica del chilometro 0 e pur utilizzando i migliori prodotti del mio territorio, mi affido ad ingredienti provenienti da altre zone d’Italia e del mondo. Come mi ha insegnato mio padre, l’importante è sapere rispettare la materia prima. Inoltre ho la fortuna di essere circondata da una famiglia che mi ha sempre incoraggiata nella mia scelta e soprattutto con mio fratello Luca facciamo un vero e proprio lavoro di squadra, è lui che assaggia ogni mio piatto e sceglie l’abbinamento con il vino, ma solo dopo avere approvato la ricetta, il che non è mai scontato”.

Tanta attenzione per i dettagli è evidente anche in una nuova creazione della chef, le linguine con latte di mandorle e vongole: “Non ricordo più quante volte ho provato questo piatto. Con la bottarga, le seppie o le triglie non riuscivo mai a raggiungere il risultato sperato. Stavo quasi per rinunciare all’abbinamento con il pesce, poi finalmente ho vinto la sfida. Sono anche queste soddisfazioni che mi fanno amare il mio mestiere”. Alta cucina eoliana, ma non solo, nei progetti della famiglia Caruso. “Salina è il posto dove voglio continuare a crescere e contribuire a mia volta alla valorizzazione della mia isola. Stiamo pensando ad un locale a Malfa dove proporre piatti leggeri a base di pesce ed un luogo dove organizzare corsi di cucina con materie prime del territorio tutto l’anno così da invogliare a vivere Salina non solo in estate”. Gli ingredienti ci sono tutti perché una nuova stella si prepari a brillare nel firmamento eoliano.

----Martina Caruso, chef-patron dell'Hotel "Signium" di Malfa è stata selezionata per"Barawards 2015", premio diplomatico chef dell'anno. Si può sostenerla votandola.

La votazione avverrà tramite internet (basta collegarsi alla pagina http://www.surveygizmo.com/…/BarAwards-2015-VOTAZIONE-LOCALI), la speranza è che il premio possa arrivare perchè sarebbe un bel colpo non soltanto per la chef-patron dell'Hotel "Signium" di Malfa Martina Caruso, ma anche per l'Arcipelago delle Eolie.

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