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Le Isole Eolie e il cinema: i film più belli 

Ci sono alcuni luoghi che hanno inevitabilmente avuto un ruolo da protagonisti nel mondo del cinema e che sono entrati a far parte dell’immaginario collettivo come parte un po’ di tutti noi. Anche l’Italia è stata spesso impiegata dai registi per la quantità impressionante di bellezze paesaggistiche e architettoniche presenti. Uno dei luoghi italiani passati alla storia per il gran numero di film girati è rappresentato sicuramente dalle Isole Eolie.

Il Postino e Stromboli Terra di Dio

Una delle pellicole storiche è sicuramente “Il Postino”, un film girato da Massimo Troisi e Michael Radford, che ha avuto come protagonista proprio il buon massimo, Philippe Noiret e Maria Grazia Cucinotta. Questa pellicola narra la storia di un disoccupato figlio di pescatori, che nei primi anni Cinquanta riesce a trovare lavorare come postino “speciale”, dal momento che il suo unico compito è quello di portare la posta a casa del poeta cileno Pablo Neruda, che si è appena trasferito alle Isole Eolie. Con il passare del tempo tra i due si stringe un’amicizia e Mario, il protagonista, comincia a conoscere la poesia e le metafore.

Un altro film che è passato alla storia è certamente “Stromboli Terra di Dio”, una pellicola girata da Roberto Rossellini, in cui troviamo come protagonista la bellissima Ingrid Bergman, protagonista di capolavori del cinema entrati nella cultura popolare come Casablanca e Angoscia, nel ruolo di Karin, mentre Mario Vitale interpreta Antonio. Karin è una profuga di origini lituane, che è finita in un centro di raccolta per stranieri nel corso della seconda guerra mondiale. Dopo poco tempo, le si aprono due prospettive completamente differenti: scegliere la fuga, emigrando in Argentina, oppure rimanere in Italia e mettere le mani sulla cittadinanza convolando a nozze con Antonio, un prigioniero di guerra che è stato liberato proprio nello stesso campo. Una volta che il lasciapassare per il viaggio in Sudamerica le viene negato, Karin decide di optare per l’unica soluzione rimasta a sua disposizione e sposa Antonio nella terra natia di quest’ultimo, ovvero l’Isola di Stromboli. Le differenze a livello culturale e di abitudini rispetto al marito e alla gente di questi luoghi, crea nella donna una sorta di enorme disagio che la porterà, tra mille peripezie, a cercare la fuga, quando è incinta, dall’isola.

Panarea, Amaro Amore e Kaos

Un altro film che ha avuto luogo alle Isole Eolie è indubbiamente meno famoso e molto più divertente: stiamo parlando di “Panarea”, una commedia girata nel 1997 da parte di Castellano & Pippo, nel cui cast era presente anche Alessia Merz. La trama si snoda ovviamente a Panarea, l’isola più piccola dell’arcipelago delle Eolie, in cui ogni venerdì arrivano gruppi di giovani chiassosi da ogni parte d’Italia. Tra sole, mare e case bianche e basse, l’obiettivo è quello chiaramente di divertirsi il più possibile e instaurare delle nuove storie d’amore.

La pellicola più recente girata alle Isole Eolie prende certamente il nome di “Amaro Amore”. Si tratta di una pellicola girata da Francesco Henderson Pope, che narra la storia di due fratelli di origini transalpine, ovvero André e Camille, che arrivano dalla Bretagna e vanno in vacanza sull’isola di Salina, dove aveva viaggiato qualche anno prima la loro madre defunta, Lucia Modica. Ebbene, entrambi provano a scoprire tutto quello che ha da offrire quest’isola, ma devono scontrarsi con la diffidenza tipica dell’arcaico mondo che caratterizza la gente del posto. Due mentalità a confronto, ma è un muro che i due protagonisti dovranno cercare di oltrepassare nel momento in cui scopriranno che gli isolani sanno qualcosa sulla loro madre. Tra fragili equilibri, amicizie e amori condivisi, la ricerca della verità sarà molto complicata.

Anche il film “Kaos”, girato da Paolo e Vittorio Taviani, è stato ambientato alle Isole Eolie: questa particolare pellicola si snoda lungo quattro episodi e un epilogo. L’elemento in comune tra questi episodi è un corvo nero che vola sopra la Sicilia di Pirandello avendo un campanello attaccato al collo. Nell’epilogo si può notare Pirandello intento a parlare con il fantasma della madre, in alcune scene girate proprio sull’isola di Salina e a Lipari, di una storia che tanto avrebbe voluto riportare in versi, ma che non è riuscito a fare per la mancanza di parole.

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