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Stromboli è nel cuore del mondo ed il cuore del mondo è veramente a Stromboli?

L’isola affronta sempre nuove sfide per resistere, per vivere e per non morire. Intanto ci sono le promesse e arriva la prima elemosina da 1 milione di euro.

Ma quanto serve per riportare l’isola sulla linea di galleggiamento? 10 o 20 milioni di euro compreso il fermo turistico? Il fango causato dal fuoco porta alla luce anche cosa non dovrebbe esserci ma questo è il meno. Le scelte tecniche veloci devono servire per creare una nuova pelle, dura, forte e abbronzata, quasi come la pelle di struzzo.

Una pelle molto delicata e allo stesso tempo molto resistente. Supporta la piuma ricordando che non bisogna nascondere la testa sotto la sabbia perché quella dei vulcani scotta in continuazione.

LA TESTIMONIANZA DELLA VILLEGGIANTE CON LA SUA CASA INVASA DAL FANGO A SEGUITO DELLA BOMBA D'ACQUA

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di Lidia Ravera

Guardo i volontari scavare nel fango da 24 ore. Non riesco a fare altro, pensare altro, guardare altro. Sono ospite dai vicini del piano di sopra, nella loro casa intonsa ma circondata, oppressa, impolverata, di fango secco, di fango smosso. Di fango. Guardo, da ieri, il piede che spinge sulla pala, le braccia che la alzano, la melma molle che piomba sulla carriola. Ho guardato duemila volte, da ieri , le carriole scaricare il loro triste carico di distruzione plebea

( fango, non acqua) sull’orlo che divide gli scogli dal terrazzo di casa. Tonnellate di terra. Radici, rami, massi, pezzi di muretto. Chi li smaltirà tutti questi materiali? I miei mobili, tavoli poltrone scrivania letti, come in una vendita di beneficenza, stanno all’aperto, appoggiati al muro, a gambe all’aria: interni vomitati all’esterno, sporchi, rotti. Fracassati. Non c’è più un “dentro”. Non c’è più “la casa”.

Per i primi 3 giorni , dopo il nubifragio che ha trasformato l’isola di Stromboli in una prigione di fango dalle impraticabili vie di fuga, non ho pensato ai danni. Era schiacciante il sollievo . Che la bambina non fosse morta sotto il muro di fango. Ne sono entrati due metri dalla finestra della sua stanza. Il lettino con le sponde era lì. Ma lei era nel letto grande, fra papà e mamma. E papà è stato capace di spaccare il vetro e portarla fuori. Sollievo. E angoscia. La stanza degli ospiti, detta “stanza delle farfalle” affacciava su un torrente, ma io non lo sapevo, credevo che fosse un vicolo, una stradina tranquilla. Angoscia, rabbia.
E sollievo certo: stavamo per morire tutti, una bambina due ragazzine adolescenti una coppia di innamorati quarantenni e due Grandi Adulti ( ammaccati dentro e fuori, ma ancora pieni di voglia di vivere). Quattro generazioni riunite nella stessa casa, per la vacanza. Stavamo per morire e non siamo morti. Sembra una frase esagerata, ma è così. Sollievo, certo. E perfino un sorriso: il portafoglio di Mimmo è stato ritrovato in mare, un bel pezzo più il là, dalle parti di Scalo Balordi, da un signore che stava nuotando.
Poi le riserve di sollievo, ad un certo punto, spariscono.
Resta la banale umile disperazione della realtà: dove andranno tutte le cose? Quando rinascerà la casa? Rinascerà? E l’isola? La montagna mostra le zone smosse, quelle che ci sono cadute addosso. Ne cadranno ancora?
Che cosa succederà alla prossima pioggia? Il sindaco, neoeletto, mi è sembrato una persone di cuore e competente. E’ dal giorno dopo la tragedia che sta qui, a Stromboli, sul fronte dello scontento, caracollando nel fango. Promette che qualcosa si farà. Intanto arrivano 35 alpini, sempre nuovi giovani volontari, altri soggetti. Le ruspe bloccano le strade… mentre il piede spinge sulla pala e le carriole portano pezzi di montagna verso il mare.

SERVIZIO NEL TG DI ITALIAUNO

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di Bartolo Cappadona

Grazie al dottore Gianni Iacolino di averci messo a disposizione la sua carriola cingolata.
Insieme a Bartolo Ruggiero, e Salvatore Zagami.

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I BAMBINI DI LIPARI "INSIEME PER STROMBOLI"

I bambini della Scuola Estiva dell'Infanzia di Lipari sono stati coinvolti dai loro docenti ed assistenti in una bellissima iniziativa di sensibilizzazione e solidarietà per l'Isola di Stromboli che - come tutti sappiamo - sta vivendo un momento molto difficile a causa delle frane e smottamenti seguiti al nubifragio dei primi di agosto.
I bambini hanno disegnato un grande cuore che fuoriesce dalla eruzione del vulcano e si ferma alle pendici del monte, proprio dove inizia l'abitato dell'isola. Nella loro fantasia piena di sentimento hanno voluto rappresentare il cuore della gente delle Isole che sta lavorando alacremente per liberare strade e case dal fango.

E' il cuore delle Eolie che nelle difficoltà si ritrovano comunità solidale e laboriosa.
E' il cuore delle istituzioni che dovrebbero proteggere i nostri territori dalle speculazioni e dalle azioni insensate.
E' il cuore della ragione e della scienza che - ascoltate - saprebbero indicarci la via della salvaguardia costante dell'ambiente.

E' il cuore dei bambini che chiede con lucida fermezza di preservare il loro futuro su queste Isole.

Prof.ssa Mirella Fanti DIRIGENTE SCOLASTICO IC ISOLE EOLIE

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Lipari, l'elisoccorso va e viene anche tra le polemiche

LIpari - Si susseguono gli interventi dell'elisoccorso. Richiesto per soccorrere una donna in gravidanza e per un paziente coinvolto in un incidente.

Pelemiche vi sono state per un isolano con lussazione della spalla. Per trasferirlo con l'ambulanza attualmente c'è il blocco del personale perchè il rimborso spese non è garantito in giornata. Cosi' si è richiesto l'elisoccorso, ma dalla sede centrale hanno fatto sapere che per il tipo di diagnosi il volo non è previsto. Fatto sta che in ospedale è accaduto il...finimondo e dopo la nuova richiesta il velivolo del 118 è giunto e ha trasferito l'isolano a Messina e quindi in ospedale. 

Musu... Mare

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