Dora EllouzeNessun dubbio, almeno in base a quanto emerso durante la Borsa Mediterranea del Turismo: la riscossa della Tunisia è iniziata, parla Dora Ellouze, vicedirettore dell’Ente Nazionale del Turismo Tunisino in Italia. “Di sicuro un grande contribuito al ritorno dei flussi lo ha dato il governo tecnico recentemente insediato e che annovera esponenti dal prestigio internazionalmente riconosciuto. Tale Esecutivo privo di connotazioni politiche ha dato fiducia, riportando la sicurezza ed invogliando i flussi a tornare”. Certo lo stallo turistico del Sinai ha favorito questo ritorno con il classico effetto ‘travaso’, ma Ellouze tiene a specificare che ci sono viaggiatori diretti proprio in Tunisia e che la destinazione, quindi, non è sempre scelta come alternativa.

“I rinnovati investimenti dei principali tour operator datano a più di un anno e, pur in presenza della crisi economica, l’anno scorso abbiamo avuto 235.000 italiani, con un incremento del 7% sull’anno precedente – aggiunge Ellouze – Il nostro obiettivo è portare la cifra a 280/300.000 quest’anno, per tornare a quota 400.000 dei tempi d’oro nel 2015″. L’offerta tunisina non contempla solo il mare, visto che il Paese è secondo solo alla Francia, nel mondo, per il turismo del benessere e vanta un esteso patrimonio culturale. Innumerevoli sono inoltre i contatti di carattere storico e più recente con l’Italia, visto che la Tunisia, oltre agli antichi romani, ha conosciuto anche la televisione nella nostra lingua. “La nostra prima rete, nel 1956, è stata Rai Uno. Questo ha aiutato l’ulteriore avvicinamento tra due popoli già più simili di quanto comunemente non si pensi”, conclude Ellouze.

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