PRIMA PAGINA:”FISHANDO”

La Guardia Costiera sequestra con maggior frequenza le Fish Aggregating Device, dispositivi di concentrazione di pesce, sprovvisti dei previsti sistemi di identificazione e segnalamento. I “Fad, cosiddetti cannizzi”, costituiti da foglie di palma, bottiglie e contenitori di varia forma e dimensioni, oltre a sacchi di plastica, privi delle boe di segnalazione e della prevista marcatura, necessaria ad identificare il motopesca d’appartenenza, rappresentano così non solo un pericolo per la sicurezza della navigazione ma anche una seria minaccia per l’ambiente marino in cui vengono illecitamente utilizzati.

Non di minore rilevanza è la violazione dei principi della leale concorrenza tra gli operatori del settore pesca a vantaggio di coloro che operano a dispetto delle regole nazionali e comunitarie. La pesca professionale a circuizione con l’ausilio di questi sistemi, può essere effettuata esclusivamente da pescherecci autorizzati dal Ministero: ogni attrezzo deve riportare la marcatura e l’identificazione del motopesca autorizzato in conformità a quanto previsto dal regolamento e deve essere composto utilizzando cime e galleggianti biodegradabili, compatibili con l’ecosistema marino, al fine di minimizzare l’impatto sull’ambiente. L’attività di contrasto alla pesca illegale serve per garantire la sicurezza della navigazione, la salvaguardia dell’ecosistema marino, nonché sostenere gli operatori del settore pesca che operano nella legalità e tutelare il consumatore finale.

ISOLA SEGRETO

Scoglio dei nati

con l'offesa d'origine

svela il segreto

dell'essere primitivo.

Stuoli di fanciulle

cercano lavatoi ai fiumi

che non esistono

mentre resistono

fuori dal tempo

i lavori di chi riporta

i rifiuti al mittente.

L'isola ruota nel suo cammino

dove l'anima viva

scende dalle logge

e siede sui bisoli

insieme agli anziani.

CONTROCORRENTEOLIANA: GENTILE CAPPERATA

La via della seta ha copiato la via del cappero. Circa 70 anni addietro, alcuni commercianti eoliani importavano dall’ex Juogoslavia i capperi in botti di legno da 50 litri con un lato costruito a coperchio. Poi si lavoravano per dimensione e si aggiungeva il sale senza provenienza. Gli anni hanno decretato il successo di questo frutto del fiore. La notizia che a Lipari alcuni usano anche capperi siriani, marocchini e tunisini ha fatto il giro del mondo come il fuoco dello Stromboli. Il futuro del cappero liparoto-pistoiese, ha in serbo 3 novità. Il cappero colorato coltivato nel parco del caolino, quello acquatico che crescerà nelle terme di San Calogero e il cappero bianco del parco della pomice. Il sale che rappresenta circa il 50% del contenuto, non avrà provenienza. Saranno gli inimitabili. Anche perché ultimamente i capperi di Lipari iniziano ad essere venduti insieme ai falsi di Armani, Gucci, Prada, Vuitton e altri stilisti del momento. Tutti imitabili. Ma il vero cappero di Lipari e delle Eolie esiste e resiste per sodisfare i palati dei grandi intenditori che quando comprano sanno cosa comprano senza chiedere quanto costa.

VERO&FALSO 

-Politico eoliano sorseggia.

-Elettore eoliano scarseggia.

-Stromboli scorreggia.

-Panarea rumoreggia.

-Vulcano fangheggia.

-Lipari fiancheggia.

-Salina lingueggia.

 INFORMAZIONEXINFORMAZION-ll Notiziario si legge e si ascolta col lettore automatico

LIPARI, VENDESI RUDERE DI CIRCA 100 MQ CON 20 MILA METRI QUADRI DI TERRENO IN LOCALITA' PANORAMICA E SPETTACOLARE. IN UNA VERA E PROPRIA OASI NATURALE DI VERDE. SI AMMIRANO IL MARE, I FARAGLIONI E IL CENTRO ABITATO DELL'ISOLA. IL TUTTO DOVE IL SILENZIO REGNA SOVRANO INFO 3939718272