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Categoria: Opinioni Cultura Satira
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di Felice D’Ambra. 
 
Il Teatro Antico Greco/Romano e la bellissima e luminosa Taormina la "Perla" incontaminata di 140 anni di storia del turismo blasonato e non solo. La città che ha ospitato : il "G7", i più grandi della terra, che ha mostrato al mondo, immagini straordinarie, mai viste altrove. Zar, Zarine, Regine, scrittori internazionali, come Johannes Wolfgang Goethe, Alessandro Dumas, Salvatore Quasimodo, Luigi Pirandello, Oscar Wilde, Dorian Gray, il pittore Otto Geleng che con i dipinti di Taormina ha incantato gli increduli francesi.
 
Mentre il fotografo dei nudi, barone prussiano Whilhelm von Gloeden, ha mostrato la gioventù taorminese. George Peyrefitte, Truman Capote, Elisabeth Taylor, Richard Burton, Ava Gardner, Mata Hari, Sarah Bernhardt, sono solo alcuni nomi famosi nel mondo, che frequentavano Taormina. 
 
Tutti questi famosi personaggi della "Belle E'poque", della dolce vita taorminese, dei cenacoli, sono stati immortalati nel grande "Murales" del Caffè Concerto Mocambo di Robertino Fichera, che assieme a Chico Scimone, Dino Papale, furono i protagonisti della dolce vita. Robertino Fichera è deceduto nel 1985. Al suo funerale da ogni angolo della terra, gli amici accorsero per portare l'ultimo saluto al "Golden Boy" taorminese. Ho trascorso molti anni a Taormina, ho appreso molto sella sua storia, ne sono ancora innamorato. 
 
Taormina oltre alle sue bellezze straordinarie, al suo Teatro Greco Romano, in posizione strategica, ai panorami mozzafiato unici, a fine ottocento inizia la storia col turismo della "Belle E'poque". Tutto si deve alla nobildonna Inglese, Lady Florence Trevelyan, figlia di un Lord Inglese, damigella d'onore dell' allora Regina Victoria (nonna dell'attuale Regina Elisabeth II) e innamorata del Principe di Galles Edoardo VII, fidanzato della Principessa Alessandra di Danimarca. 
 
La regina madre, onde evitare scandalo a Corte, con una ricchissima dote e un appannaggio annuale di grande valore, invia Lady Florence Trevelyan, proprio a Taormina; località già conosciuta e apprezzata da nobili e facoltosi imprenditori Inglesi che lì svernavano per lunghi mesi. 
 
Con grande amore e coraggioso impeto, fantasia, arte, amore per la gente del posto, Lady Florence, ha saputo fare di Taormina, un giardino meraviglioso tanto bello da rassomigliar al suo "Arlington" di casa sua in Inghilterra. La Perla del turismo mondiale, quale Taormina
ancora oggi, ne detiene lo scettro; e finalmente lo scorso anno, dopo 113 anni dalla morte avvenuta nel 1907 a Taormina e come da suo desiderio, Lady Florence è tumulata in un Mausoleo lievemente "abbandonato" sul monte Venere Il Comune di Taormina con la guida del Sindaco Mauro Bolognari, ha dedicato a lei, il famoso giardino pubblico ora titolato
 
"Parco Lady Florence Trevelyan" Organizzata dal mio amico Piero Benigni Presidente ADA Sicilia, e Direttore del San Pietro Hotel di Taormina, un' Assemblea Nazionale ADA resterà memorabile per la sontuosità ADA 2009: Aperitivo Giardini pubblici di i Taormina, Gala Dinner Hotel Timeo con fuochi d'artificio, Gala Diner San Domenico Palace, Concerto nel Duomo di Taormina dell'orchestra a Plettro diretta dal famoso direttore Chico Scimone. 
 

L'INTERVENTO

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di Carlo D'Arrigo
 

Un mito da sfatare, l’acustica dei Teatri Antichi.

Quanto sto per scrivere prende spunto dal pezzo pubblicato dall’amico Felice D’Ambra, apprezzato “opinion leader” di questo giornale. “Il Teatro Antico Greco/Romano e la bellissima e luminosa Taormina, Perla incontaminata di 140 anni di storia del turismo blasonato…”. E poi tutti, e quanti, ricordi che questo Cocuzzolo di Terra dello Ionio rievoca.

Il G7 che ha mostrato ai potenti della Terra cosa significa apprezzare, accanto al denaro, la dolcezza della natura. E ancora gli attori, gli artisti e gli scrittori che di Taormina sono stati ispiratori e ispirati. Ma la mia icona di interesse è il Teatro Greco-Romano perché, sovente, quando si parla di questo si valorizzano le caratteristiche acustiche di queste grandiose opere di ingegneria del passato.

In tanti, trovandosi a vivere una rappresentazione in questo o in altri teatri simili, si sono chiesti “come facevano gli antichi a farsi sentire in luoghi aperti e così ampi, tanto da farsi ascoltare dagli spettatori senza uso della moderna amplificazione?”.

Gli Architetti dell’epoca aveva escogitato empiricamente varie tecniche perché il pubblico potesse seguire i dialoghi, le voci, i canti e, persino, le musiche dell’orchestra. La buona acustica era dunque un problema tecnico, apparentemente risolto, con tanta metodica empiricità. L’acustica era infatti il risultato di un principio fisico particolarmente semplice e creato dalla scelta della pietra, posata nei pressi degli ascoltatori, e dalla loro angolazione.

I principi fisici che erano inconsapevolmente implementati erano quelli della risonanza e della riverberazione acustica. L’applicazione di questi fenomeni permetteva l’ascolto dei dialoghi, delle parole, del canto e “persino” dei suoni orchestrali. Ho usato l’avverbio “persino” perché i suoni orchestrali erano fortemente penalizzati proprio da quelle magie costruttive destinate alla comprensibilità vocale.

Infatti il “guadagno” sonoro dovuto ai fenomeni citati, di risonanza e riverbero, era centrato sulle vibrazione (frequenze) del parlato, ed era impossibile estenderlo a tutto lo spettro armonico, dai toni bassi a quelli acuti, ad esempio, di un violino. E’ questo che mi ha autorizzato a scrivere in una mia dispensa di Acustica “…la pessima acustica dei teatri antichi…”. 

Era pessima? No, gli antichi facevano quello che sapevano e potevano fare. Che non si prenda però da esempio l’empiria nel confronto con calcoli e moderne misure. I cantanti e le orchestre, che in tempi recenti, hanno rappresentato suoni e musiche nei teatri antichi, come quello di Taormina, non hanno potuto fare a meno degli odierni sistemi elettroacustici di amplificazione.

Solo questi sono infatti capaci di donare alle nostre orecchie tutto il pathos dell’intero spettro armonico dei suoni, in lungo e in largo in un Teatro all’aperto come quello di Taormina.. Agli “antichi” va però tutta la nostra ammirazione e comprensione. Anche oggi, spesso, l’esperienza è più importante di grafici e astruse equazioni.

*Fisico, Consulente di Acustica del Comune di Lipari carlodarrigo47@gmail.com

 

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