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"Nessun incontro umano, per breve ed insignificante che sia, è mai neutrale: esso lascia sempre una traccia.

Chi agisce per trasformare il mondo in modo tale da renderlo più rispondente ai bisogni degli uomini è scienziato e ricercatore nel senso più autentico della parola ..."

(A. Bernardoni)

Sabato 13 maggio p.v. alle ore 17,30 nell’Aula Didattica del Museo Archeologico Eoliano si terrà la presentazione del libro “La vita quotidiana come storia : senza paure e senza psichiatria”, una antologia di scritti di Antonietta Bernardoni curata da un collettivo di allievi e seguaci delle teorie elaborate dalla studiosa.
Antonietta Bernardoni è nota per aver messo al centro della sua ricerca i processi di guarigione del cosiddetto malato mentale e per la sua critica radicale a psichiatria, psicanalisi, psicologia, per il cui superamento ha promosso i pubblici dibattiti dell'Attività Terapeutica Popolare e la costruzione della “disalienistica antropoevolutiva”, una nuova scienza per la quale nel campo dei rapporti umani tutti possono essere ricercatori e scienziati. La sua opera ha suscitato grande interesse, consenso e partecipazione, ma anche forti resistenze.

Nata il 2 novembre 1919 a Montese (Modena) , dove si è spenta dopo lunga malattia nel 2008, appassionata di studi umanistici e medico-scientifici, conseguì dapprima la laurea in lettere e filosofia all'Università di Firenze e, successivamente, la laurea in medicina e chirurgia all'Università di Modena.
Partecipò alla lotta partigiana, fu insegnante, medico condotto, terapeuta, ricercatrice.
Nel 1949, da studentessa di medicina al suo primo contatto con la psichiatria, maturò la sfiducia verso le capacità terapeutiche di coloro che avrebbero dovuto insegnarle a conoscere e a guarire le “malattie dell'anima” : lei vedeva piuttosto nei loro interventi un processo di medicalizzazione e psichiatrizzazione. A tale sfiducia si accompagnò la sua “scoperta delle capacità terapeutiche di tutti coloro che non vivono sfruttando od opprimendo altri uomini e che non hanno perciò alcun interesse a dissimulare la verità in ogni suo aspetto, specie per quanto si riferisce ai rapporti reali e concreti tra gli uomini”.

Rifiutando l'approccio tradizionale alla sofferenza definita psichiatrica, Antonietta Bernardoni cominciò ad operare per la trasformazione della situazione concreta nella quale era immerso il soggetto in difficoltà, operando in un primo tempo privatamente e poi pubblicamente, attraverso l'Attività Terapeutica Popolare da lei stessa creata.

La sua terapia privata consisteva in un approccio originale con il paziente, che si svolgeva con il sistematico coinvolgimento non solo di genitori e parenti, ma anche di amici, compagni di lavoro o di scuola del soggetto in difficoltà.

La seconda fase della sua ricerca si è concretizzata nella Attività Terapeutica Popolare, in cui l'aiuto non viene più fornito dalla dottoressa Bernardoni ma da una pubblica assemblea di Atp.
L'Attività Terapeutica Popolare non è un'attività medico curativa bensì una nuova forma di attività popolare preventiva di carattere gratuito, collettivo, concreto, continuativo, reciproco, non violento, che ha per oggetto lo studio scientifico della personalità, la promozione e la trasformazione della qualità della vita e dell'aiuto vicendevole tra sfruttati, secondo la definizione data dalla stessa Bernardoni.

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Lipari, Manu e Cristian Muleta sposi

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Lipari - Manu e Cristian Muleta sposi.
 
Ai nei sposi augurissimi e felicitazioni ed anche ai genitori da Gennaro, Salvatore, Bartolino Leone e famiglie
 

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Come ogni anno torna la serata dedicata al 𝐏𝐫𝐞𝐦𝐢𝐨 𝐒𝐨𝐥𝐢𝐝𝐚𝐫𝐢𝐞𝐭𝐚̀ 𝟐𝟎𝟐𝟑! 
Una 𝐬𝐞𝐫𝐚𝐭𝐚 𝐛𝐞𝐧𝐞𝐟𝐢𝐜𝐚 all’insegna del 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑟𝑡𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 ,tanti 𝑜𝑠𝑝𝑖𝑡𝑖 di rilievo del panorama italiano e presentazioni di progetti importanti per il territorio locale!
𝐴𝑚𝑎𝑟𝑒 𝑒 𝑝𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑠𝑖 𝑐𝑢𝑟𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑟𝑖𝑎 𝑡𝑒𝑟𝑟𝑎 𝑒̀ 𝑖𝑙 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑜 𝑔𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑢𝑖𝑠𝑚𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑛𝑜𝑖 𝑑𝑜𝑣𝑟𝑒𝑚𝑚𝑜 𝑓𝑎𝑟𝑒!
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