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Categoria: Opinioni

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di Angelo Sidoti

Caro Direttore,

ormai da mesi il consiglio comunale di Lipari non riesce a garantire una presenza valida a deliberare in ordine ai debiti fuori bilancio e bilancio di previsione 2020 (mancano 30 giorni alla fine dell’esercizio).

In data odierna arriva la notifica di un altro provvedimento che potrebbe rappresentare un’ulteriore tegola sulla testa di questa amministrazione.

La richiesta perviene da parte del Commissario ad Acta Ing. Totuccio Alessi e viene indirizzata al Segretario Comunale, per l’assunzione del debito fuori bilancio per il pagamento di una somma pari a Euro 1.925.549,67 relativa alla fornitura dell’acqua dissalata per il periodo 2015-2020 in favore del RTI SOSPES Srl (capogruppo mandatario) – Di Vincenzo Srl.

Arriveranno i trasferimenti dallo Stato in tempo prima della chiusura dell’esercizio? Gli emendamenti atti a garantire la copertura del bilancio di previsione sono in fase di disamina o dispersi tra le aule del parlamento italiano?

L'INTERVENTO

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di Eliana Mollica e Gesuele Fonti*

Al Signor Sindaco, Al Signor Presidente del Consiglio Comunale e.p.c. Al Collegio dei Revisori dei Conti

Oggetto: mancata approvazione bilancio di previsione 2020/2022.

I sottoscritti, nella qualità di Consiglieri Comunali del Comune di Lipari, ed esclusivamente per lo svolgimento delle funzioni connesse all’espletamento del mandato amministrativo

Premesso che il bilancio di previsione è un documento di pianificazione economica e di programmazione politica che deve essere approvato annualmente dal Consiglio Comunale, su proposta della Giunta, entro il 31 dicembre dell’anno precedente. Esso ha una funzione autorizzativa in quanto stabilisce l’entità, la natura e la destinazione della spesa che l’Ente potrà sostenere nel corso dell’anno e le relative 

modalità di finanziamento; ed è pertanto uno strumento indispensabile con il quale l’Amministrazione Comunale programma la vita della propria comunità;

che a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 in atto, il termine era stato differito al 30 luglio (art. 107 del DL n. 18/2020) e, successivamente, al 30 settembre (art. 106, comma 3bis, del DL n. 34/2020); che, considerata la richiesta dell’Unione Province d’Italia (UPI) e dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia (ANCI) di ulteriore differimento del predetto termine per gli enti locali, formulata con nota in data 29 settembre 2020 e sentita la Conferenza Stato- Città ed autonomie locali nella seduta 30 settembre 2020, il Ministro dell’Interno ha disposto l’ulteriore proroga al 31 ottobre 2020 e fino a detta data è autorizzato

l’esercizio provvisorio del bilancio, ai sensi dell’art. 163, comma 3, del TUEL; che ad oggi, ben oltre la data di scadenza ex lege, fissata per il corrente anno al 31/10/2020, la Giunta Comunale non ha ancora provveduto all’adozione del bilancio di previsione e dei documenti complementari allegati da sottoporre al Consiglio Comunale per l’approvazione. E nonostante il Sindaco di Lipari, nelle sedute di Consiglio con all’ordine del giorno “Situazione finanziaria dell’Ente”, avesse sempre e con decisione mostrato l’intenzione di presentare il bilancio entro i termini di legge;

considerato che il termine ordinario previsto dall’art. 151, comma 1, del TUEL (Decreto Legislativo n. 267/2000) per la delibera del bilancio di previsione è quello del 31 dicembre dell’anno precedente; che una volta approvata la bozza di bilancio da parte della Giunta, quest’ultima deve essere trasmessa ai Consiglieri Comunali, i quali necessitano di ulteriore tempo, necessario per l’esame del documento e per l’eventuale presentazione di emendamenti;

che l’Amministrazione Comunale, ad oggi, non ha ancora provveduto all’adozione del bilancio di previsione e dei documenti complementari allegati da sottoporre al Consiglio Comunale per l’approvazione; ritenuto  che la mancata approvazione dell’atto amministrativo nei termini previsti per legge comporta un grave danno per l’Ente e per la Comunità, determinando l’assenza di una programmazione finanziaria oltre che politica e pregiudicando il trasferimento di risorse finanziarie;

che ciò comporta l’avvio della procedura di nomina del Commissario ad acta sino allo scioglimento del Consiglio Comunale. Tutto ciò premesso, considerato e ritenuto, i sottoscritti Consiglieri Comunali chiedono al Sindaco di sapere: i motivi per i quali, ad oggi, la Giunta Comunale non ha provveduto all’adozione del bilancio di previsione e dei documenti complementari allegati, atti propedeutici alla successiva convocazione del Consiglio Comunale per la trattazione e l’approvazione del bilancio di previsione 2020/2022; Si chiede, inoltre, al Presidente del Consiglio Comunale l’inserimento dell’argomento in oggetto come punto all’ordine del giorno nel prossimo Consiglio Comunale .

*Consiglieri Comunali

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Caro Direttore,

dopo quasi un anno dalla chiusura dell’esercizio 2019, finalmente la Giunta ha approvato il bilancio consuntivo in data 19.11.2020.

Risultato: un equilibrio di bilancio ridicolo (W2) di Euro 132.006. Direi che parliamo di pochi spiccioli !!!!!!!!!!

Rammento a tutti che il sistema di rilevazione degli equilibri è cambiato rispetto al passato poiché il Legislatore ha introdotto un altro indice per verificare lo stato di salute dell’Ente, ovvero l’equilibrio complessivo* (W3).

A mio avviso tale indice, anche se indicato solo a livello conoscitivo, rappresenta il valore più corretto. Nel caso specifico, l’indice del Comune di Lipari risulta essere negativo per ben Euro 1.035.791. La causa di questo valore negativo deriva dagli accontamenti al FCDE riferiti, in particolare, alla gestione del servizio idrico.

Mi è capitato di ascoltare alcune interviste del Sindaco e del Dirigente finanziario che, a tal proposito, hanno identificato gli accantonamenti come il vero problema del bilancio del Comune di Lipari. Ritengo che si sbaglino.

Il vero problema ritengo sia uno solo, l’Ente non è stato in grado negli anni di recuperare una montagna di crediti che, se non sollecitati nelle forme e nelle tempistiche previste dalla legge, potrebbero anche cadere in prescrizione con ulteriore e conseguente maggior danno per il Comune.

Pensate ad una società privata che non accantona un fondo svalutazione crediti adeguato in presenza di valori importanti incagliati nel tempo! Agli Amministratori di queste società potrebbe essere contestato il mancato rispetto, in fase di redazione del proprio bilancio, dei principi di prudenza.

Quindi si può affermare che il legislatore correttamente, ed in maniera del tutto legittima, “pretende accantonamenti adeguati” in mancanza di incasso dei crediti.

Ciò vale anche per “i potenziali rischi di naturale legale” (solo 650K?) dei quali, però, disquisiremo in altra puntata insieme al tema delle Partecipate.

Per dirla in breve, l’equilibrio complessivo negativo per Euro 1.035.791 rappresenta il potenziale rischio di default del Comune derivante dal mancato incasso dei crediti derivanti dall’idrico o da altro tributo soggetto ad accantonamento.

Nota: Specifica tecnica dei nuovi indici

L'equilibrio complessivo*, oltre alle quote accantonate per legge in sede di preventivo e alle quote vincolate, considera anche gli accantonamenti effettuati direttamente in sede di predisposizione del rendiconto in attuazione dei principi contabili, nel rispetto del principio della prudenza, e a seguito di eventi avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio o dopo i termini previsti per le variazioni di bilancio. L'equilibrio complessivo è pari alla somma algebrica, effettuata nel rendiconto, tra l'equilibrio di bilancio e il saldo delle variazioni degli accantonamenti. Per la compilazione di entrambi i riquadri, i principi spiegano il collegamento con i prospetti delle quote del risultato di amministrazione accantonate, vincolate e destinate agli investimenti.

Il prospetto degli equilibri esplicita i due saldi all'interno della parte corrente e di quella in conto capitale e li espone in fondo, dopo il risultato di competenza (W1): l'equilibrio di bilancio (W2) e l'equilibrio complessivo (W3). Il decreto correttivo prevede che queste modifiche agli schemi di rendiconto entrino in vigore dal rendiconto 2019; per questo esercizio, tuttavia, i saldi riguardanti «l'equilibrio di bilancio» e «l'equilibrio complessivo» hanno solo funzione conoscitiva. Il legislatore non ha infatti ancora scelto quale dei due saldi, il W2 o il W3, sia da considerare per il rispetto del comma 821 della legge di bilancio 2019, per poter affermare che un ente sia in equilibrio.

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Caro Direttore,

anche dalle piccole cose si percepisce che il nostro Comune è allo sbando.

Le faccio un esempio fra tanti riguardo la pubblicazione delle dichiarazioni dei redditi di Giunta e Consiglio Comunale sul sito del Comune.

Questa la situazione:

Giunta: su n.6 componenti compreso il Sindaco presente solo n.1 dichiarazione dei redditi

Consiglio: su n.16 componenti compreso il Presidente del Consiglio presente solo n. 2 dichiarazioni dei redditi.

Nelle anagrafiche e in allegato si trova di tutto:

Riferimenti pec di vecchi assessori (vedi Orifici la presenza della email di Chiofalo)
Dichiarazioni dei redditi di vecchi consiglieri comunali e assessori allegati erroneamente agli attuali componenti
Dichiarazione dei redditi di Adolfo Sabatini allegata in anagrafica di Giacomo Biviano.
Insomma chi è il soggetto deputato a mantenere aggiornato il sito istituzionale del Comune di Lipari?

Il Segretario Comunale?

Il Nucleo di Valutazione che rilascia le dichiarazioni annuali ai sensi di legge?

Il Funzionario incaricato?

Cortesemente abbiate il buon senso di mettere in ordine queste piccole mancanze.

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6) Caro Direttore,

anche quest’anno ho concluso la mia analisi sul tema “contributo di sbarco”.

Le entrate registrate dal suddetto introito per l’anno 2019, pari a complessivi Euro 2.000.000, sono state così impiegate:

- Personale: nella misura del 49%;

- Contributi manifestazioni e feste paesane: nella misura del 9%;

- Ambiente e tutela del territorio: nella misura del 15%;

- Arredo urbano, Spiagge e Arenilli: nella misura del 6%;

- Mobilità, viabilità e portualità: nella misura del 12%

- Varie 9%

Rispetto alle suddette voci, due dovrebbero trovare copertura in altre fonti di finanziamento diverse dal contribuito di sbarco, ossia:

- Ambiente: per la copertura del costo dello smaltimento rifiuti, per Euro 261.180,80

- Personale: per il progetto con obiettivo ASU Ex Pumex, per Euro 100.000

La parte restante delle uscite, pari a Euro 1.638.818,20, riporta descrizioni molto generiche; l’utilizzo per alcuni servizi è del tutto discutibile e la destinazione per ciascuna Isola non è parametrata al numero di turisti che vi sbarcano.

Ed ancora. L’ultima spesa che ho analizzato è quella riferita alla “Mobilità, viabilità e portualità” che ha registrato un totale di impegno di spesa di Euro 248.103. In merito a questa voce specifica, le isole di Vulcano, Stromboli e Panarea hanno drenato risorse per Euro 190.851. Lascio quindi ai cittadini residenti delle predette isole identificare quali “lavori” sono stati effettuati e di quali migliorie hanno beneficiato.

Concludo rilevando che, in merito a tale voce di spesa, per l’isola di Lipari si può tranquillamente dire che siamo a ZERO!!

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5) Caro Direttore,

continuiamo con la nostra disamina avente ad oggetto l’utilizzo da parte del nostro Comune dei proventi derivanti dal contributo di sbarco.

Oggi ci soffermeremo sui temi relativi alla manutenzione delle spiagge, strade, sentieri, parchi e del decoro urbano, per i quali è stato investito, e pertanto prelevato dal contributo di sbarco, l’importo di euro 120.360; mi permetto di precisare come tale somma appaia ridicola ed esigua, tenuto conto che rappresenta il 6% delle entrate complessive.

Suddividendo la suddetta spesa per ciascuna isola emerge che le isole maggiormente penalizzate sono sempre le più piccole, anche se subiscono il maggiore afflusso del cosiddetto “mordi e fuggi”.

Infine, anche se la spesa risulta minima, resta comunque da comprendere dove sono stati effettuati questi interventi, in quali parchi o sentieri e quali spiagge sono state oggetto di manutenzione.

nb: manca poco per completare l'analisi anche un 17%...

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4) Caro Direttore,

oggi intendo analizzare brevemente le spese relative ai servizi ambientali ovvero quelle sostenute mediante l’utilizzo degli introiti derivanti dal contributo di sbarco dell’anno 2019.

La spesa complessiva per questa tipologia di servizi ammonta a Euro 304.611,80, corrispondente al 15% del totale delle entrate del suddetto contributo.

Questa la suddivisione per natura:

- Euro 23.000 spese sostenute per la tutela ambientale: descrizione generica

- Euro 20.430 sborsato per spese per disinfestazione, derattizzazione e bonifica: descrizione generica

Qui di seguito, invece, la suddivisione delle suddette spese sostenute per ciascuna isola:

- Lipari Euro 15.000

- Vulcano Euro 17.430

- Stromboli Euro 6.500

- Panarea Euro 3.500

- Filicudi Euro 700

- Alicudi Euro 300

A tali spese deve aggiungersi altresì l’importo di Euro 261.181,80 versato per i servizi attinenti alla raccolta rifiuti: descrizione generica (in grafico non allocato).

E’ doveroso far presente come tale ultima voce di spesa sia stata inserita nel Piano Economico Finanziario predisposto dalla SRR al fine di compensare le minori entrate derivanti dal tributo TARSU.

Infine come ho avuto modo di evidenziare nelle precedenti disamine, ed in particolare anche per la voce del costo del personale, non si comprende né il criterio utilizzato per la ripartizione delle voci per singola isola (per lo più rara) né la natura dell’intervento in quanto la descrizione della spesa risulta essere sempre generica e senza una precisa indicazione della pertinenza rispetto a quanto definito nel regolamento del contributo di sbarco. Tale anomalia verrà fatta emergere nell’esposto che verrà presentato alla Corte dei Conti competente.

Nb: siamo giunti come disamina al 80% della spesa.

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3) Caro Direttore,

annualmente, ed in particolare in fase di disamina delle modalità di spesa del contributo sbarco da parte del Comune di Lipari, mi capita di imbattermi in uscite che hanno poca attinenza, anzi forse praticamente nessuna, con le finalità della stessa tassa.

Si veda a tal fine il regolamento comunale Delibera CC N. 49/2016 e Legge N. 221/2015 art.33 dal quale emerge che:

“il gettito derivante dall’applicazione dei sopra citati contributi è destinato a finanziare interventi di raccolta e di smaltimento dei rifiuti, gli interventi di recupero e salvaguardia ambientale nonché in materia di turismo, cultura, polizia locale e mobilità isole minori”.

L’ammontare complessivo della voce classificata nelle “spese varie” ammonta ad € 199.000 (comprende Euro 32.000 per spese eventi culturali storici da riclassificare nelle manifestazioni), ossia importo quest’ultimo rappresentante il 10% delle entrate complessive derivanti dal contributo di sbarco.

Qui di seguito elenco quelle che, a mio parere, rappresentano le spese discutibili o comunque quelle la cui riconduzione al settore “sbarco” appare forzata:

- Spese campagna contro il randagismo: esborso di Euro 20.000

- Spese bando porta di ingresso centro storico: esborso di Euro 10.000

- Spese protocollo procura per demolizione fabbricati: Euro 50.000 (riconducibili ad azioni legate a contenziosi per abusi edilizi)

- Spese per interventi torrenti Acquacalda: esborso di Euro 37.000 (ritengo dovuti a seguito di mareggiata)

- Spese per interventi Ex discarica rifiuti di Malopasso: esborso di Euro 30.000 (ritengo a seguito di incendio doloso)

Ciò detto, al fine di far svanire ogni mio dubbio, Le anticipo che invierò a breve una segnalazione alla Corte dei Conti allegando copia del regolamento, l’analisi sull’utilizzo del contributo di sbarco degli ultimi tre anni e le mie argomentazioni sull’attinenza delle spese alle finalità che si prefiggeva la legge.

nb: siamo giunti come disamina al 65% della spesa.

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2) Caro Direttore,

dopo aver appurato che il 48% delle entrate derivanti dal contributo di sbarco viene destinato al pagamento delle retribuzioni dei dipendenti ed affini, continuiamo nella nostra disamina a puntate per approfondire l’utilizzo di tale entrata e le sue finalità.

Oggi infatti analizzeremo le uscite per contributi e le manifestazioni di vario genere.

Per contributi e manifestazioni nell’anno 2019 sono state pagate prestazioni per Euro 144.210, ossia il 7% delle entrate complessive (2mln di Euro).

Il 93% di tali spese sono state destinate all’Isola di Lipari, il 7% a Vulcano mentre per le altre isole il NULLA. Scelta alquanto opinabile poiché tale tipologia di entrata viene registrata anche nelle altre isole dell’Arcipelago (si rammenta a tal fine lo sbarco selvaggio, ossia barconi in zona Stromboli e Panarea per migliaia e migliaia di persone). Ciò si manifesta per la mancanza (direi voluta) di criteri di ripartizione del contributo per singola isola. Si può ipotizzare che tale mancanza derivi dal fatto che la destinazione di tali incassi risulta tuttora sotto il libero arbitrio del primo cittadino e della sua amministrazione.

Per pura curiosità ho dato una lettura al contenuto della delibera della giunta con la quale veniva approvato il “Festival di S. Bartolomeo” dello scorso anno.

Nel testo della delibera si dichiara di tutto e di più tranne il costo complessivo sostenuto per la manifestazione. Sicuramente non saranno stati investiti i 30.000 Euro prelevati e rendicontati nel prospetto trasmesso dal Ragioniere Generale.

Inoltre trovo strana l’affermazione riportata in delibera in merito al mancato avvio della iniziativa; il testo recita testualmente  “arrecherebbe un grave danno all’immagine dell’Ente, nonché un danno patrimoniale certo e grave, in termini di mancato introito del contributo di sbarco”.

Insomma, nonostante si continui a non gradire i cosiddetti “mordi e fuggi”, appare evidente come la vita delle Eolie giri attorno al contributo di sbarco. Ed infatti sia i numeri registrati che la stessa dichiarazione contenuta in delibera non possono che confermarlo!

nb: con questa puntata siamo ancora alla disamina del 55% della spesa complessiva!!

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1) Caro Direttore,

come ogni anno, dopo aver ricevuto le informazioni dal Ragioniere Generale, è tempo di verificare con attenta analisi come sono state utilizzate le entrate derivanti dal contributo di sbarco del Comune di Lipari.

Le entrate registrate nel 2019 ammontano a complessivi Euro 2.013.882,50, rilevando così un incremento di Euro 13.882,50 rispetto a quanto previsto. Tale differenza positiva è stata quindi rinviata al 2020.

La spesa maggiore è stata registrata nella voce “costo del personale” che ha rappresentato il 48% del totale delle entrate.

Tale voce è stata così suddivisa:

- retribuzioni ammontanti ad € 868.185,01 (pari al 43%)

- varie pari ad € 105.570, di cui Euro 100 mila riferiti solo al personale ex Pumex (pari al 5%).

Alla luce di quanto sopra, come ogni anno, mi trovo a porre la stessa domanda che sicuramente rimarrà nuovamente priva di qualsivoglia di riscontro.

Avrei necessità di sapere come viene impiegato il personale dipendente assunto per espletare le attività legate al contributo di sbarco. In particolare mi riferisco alla Polizia Municipale (la cui spesa è di circa 534mila Euro) all’Ufficio Tecnico ed gli Ex Pumex (per i quali vengono impiegati ulteriori 254mila Euro).

Tenuto conto che l’attività di controllo sul territorio è concentrata prevalentemente nei mesi di luglio e agosto, risulta alquanto legittimo domandarsi come viene impiegato il personale nel resto dell’anno.

Domanda altresì legittima poiché questa amministrazione ha impiegato l’importo di euro 5.000,00 per le attività connesse alla promozione turistica del territorio, ossia lo 0,0% all’infinito del totale delle entrate!

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Caro Direttore,

ho ricevuto copia della comunicazione del Ragioniere Generale del 12 agosto 2020 indirizzata alla Giunta, ai Consiglieri Comunali ed ai Revisori avente ad oggetto il tema “gravissima carenza di personale del Settore Economico Finanziario” SOLLECITO (quindi non è la prima volta).

Dalla stessa comunicazione emerge che su n. 13 servizi appartenenti a questa area, che peraltro risulta essere la più delicata di tutto l’organigramma dell’infrastruttura comunale, ben n. 6 servizi non sono presidiati.

Nello specifico i servizi interessati risultano essere i seguenti:

- Capo Servizio Ragioneria e Finanza;

- Ufficio Economato;

- Sistemi informatici – area contabile;

- Registrazione e smistamento fatture;

- Ufficio Tarsu e Tari;

- Ufficio Addizionale Comunale.

Non potendo entrare nel merito del carico di lavoro di ogni singolo servizio legato all’area finanziaria (aggiungo tuttavia che la semplificazione dei singoli processi interni velocizzerebbe lo smaltimento del lavoro), mi limito a trarre le mie considerazioni sulla base di quanto mi è stato rappresentato dal Dirigente del settore, definendo pertanto la situazione fuori controllo posto che quasi il 50% dei servizi della suddetta area risulta essere sprovvista di presidio.

Tale carenza deriva fondamentalmente dalla mancata sostituzione del personale dimesso per pensionamento poiché l’amministrazione attuale non è stata in grado di portare avanti un piano di assunzione credibile e attuabile. Le cause che hanno portato la carenza di personale derivano principalmente dal blocco delle assunzioni, blocco causato in primis dallo sforamento del Patto di stabilità del 2015 (che lo si ricorda ha determinato l’applicazione di una Sanzione di Euro 114 mila Euro) ed in secondo luogo dalla mancata approvazione del bilancio di previsione; bilancio di previsione che allo stato non può essere approvato per le note vicende legate allo squilibrio finanziario dichiarato dallo stesso Ragioniere generale e comunicato a tutti gli organi comunali.

A tutto ciò si aggiunge il fatto che buona parte dei servizi, in carico al solo funzionario, non dispongono di personale adeguato e competente a supporto.

Definirei tutto questo un vero e proprio disastro!!

Concludo con una dichiarazione del Dirigente Subba:

"la situazione sopra riportata comporta ritardi negli adempimenti e impossibilità di fare fronte alle scadenze nei termini di legge per i quali, sin da ora, il sottoscritto declina ogni responsabilità".

 

Caro Direttore,

ribadisco quanto dichiarato in precedenti interviste.

Chi investe sul territorio eoliano in attività di pubblico interesse “deve essere trasparente” dichiarando fin da subito le fonti di finanziamento ed evitando il ripresentarsi di nuovi regimi di monopolio in termini imprenditoriali.

La cittadinanza eoliana in passato ha lottato contro la famiglia D’Ambra per la posizione che la stessa aveva assunto sul territorio.

Diffido di imprenditori che a fronte di investimenti milionari ricavano utili pressoché inesistenti di poche migliaia di euro. Chi fa impresa non fa mai beneficienza e se dovesse dichiararlo sta mente spudoratamente.

Evitiamo di trovarci di fronte aziende che hanno per oggetto “Attività delle holding impegnate nelle attività gestionali (holding operative)”.

Arrivederci a presto alle Eolie.

Egregio Dott. Subba,

ad oggi non ho ricevuto ancora riscontro alla mia email del 24.06 u.s.

Inoltre, rilevo dall'albo pretorio che l'organo di revisione che si è appena insediato non ha ancora rilasciato i pareri sulle relazioni periodiche sulle verifiche degli equilibri finanziari.

Infine, ad oggi non risulta pubblicata la sua relazione periodica del IV trimestre 2019 nonostante siamo ben oltre il 1 semestre 2020. Cordiali saluti.

Gentile direttore,

vorrei porre all’attenzione dei Suoi lettori un argomento delicato, legato alla circolazione delle informazioni all’interno del sistema amministrativo, in linea coi principi della trasparenza, dell’efficienza e dell’integrità della Pubblica amministrazione.

La tematica che intendo, oggi, affrontare riguarda l’accesso civico disciplinato dall’art. 5 d.lgs. 33/2013 e ss. mod., che così recita: “L'obbligo previsto dalla normativa vigente in capo alle pubbliche amministrazioni di pubblicare documenti, informazioni o dati comporta il diritto di chiunque di richiedere i medesimi, nei casi in cui sia stata omessa la loro pubblicazione”.

Una peculiarità dell’accesso civico si ravvisa nel fatto che in capo al cittadino non vi sia alcun onere di motivare l’istanza di accesso agli atti, trovando la sua ratio nella trasparenza della P.A. e nell’accesso degli atti e documenti pubblici, in quanto conoscibili e fruibili da parte di “ogni cittadino”.

Il riordino della disciplina sulla trasparenza operato dal decreto legislativo n. 97/2016 ha avuto, come suo precipuo scopo, da un lato, il voler promuovere la partecipazione degli interessati all’attività amministrativa e, dall’altro, il voler favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche.

L’accesso generalizzato, nello specifico, risulta disciplinato al comma 2 dell’art. 5 del d.lgs. 33/2013, come modificato dal d.lgs. n. 97/2016, che così recita: “Allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche e di promuovere la partecipazione al dibattito pubblico, chiunque ha diritto di accedere ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione ai sensi del presente decreto, nel rispetto dei limiti relativi alla tutela di interessi giuridicamente rilevanti secondo quanto previsto dall'articolo 5-bis”.

L’esercizio del diritto di accesso civico è inteso quale opportunità per la vigilanza partecipativa della società civile. E’, ormai, riconosciuto al cittadino, il diritto di accesso a qualunque documento allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali nonché a promuovere la partecipazione del cittadino al dibattito pubblico. Trattasi, nello specifico, di uno strumento di partecipazione dei cittadini e di controllo cd. diffuso, palesandosi, l’accesso come un concreto interessamento del cittadino alla gestione della res pubblica affinché la stessa sia improntata nel rispetto dei principi di legalità e trasparenza.

La ratio legis è, dunque, quella di tendere verso la valorizzazione del concetto di “cittadinanza attiva”.

In sintesi, ogni cittadino (chiunque) senza alcun onere motivazionale ha il diritto di accedere ai dati ed ai documenti detenuti dalla P.A., che siano, tuttavia, ulteriori rispetto a quelli oggetto di obbligo di pubblicazione ai sensi del d.lgs. 33/2013.

L’impatto di tale normativa è dirompente per il sistema organizzativo delle istituzioni pubbliche, soprattutto, per i funzionari pubblici, che purtroppo (ancora) sono legati all’autoreferenzialità e all’inaccessibilità al mondo esterno dei documenti.

A questo punto è importante soffermarsi sulle responsabilità dei funzionari pubblici che si limitano a non rispondere al cittadino o, meglio ancora, che si adoperano per un diniego.

In sintesi, un silenzio-rifiuto, non motivato correttamente, e, non in linea alla legge, costituirebbe un inadempimento integrando la fattispecie incriminatrice di cui all'art. 328 c.p. quale condotta omissiva del funzionario pubblico; in quanto verrebbe punita l'inerzia dello stesso funzionario che renderebbe “poco trasparente” l'attività amministrativa a cui risponderebbe, inevitabilmente, a cascata, anche il responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza della pubblica amministrazione.

Il presente articolo ha come obiettivo, quindi, quello di informare i concittadini ed i funzionari pubblici verso una presa di coscienza nella gestione della res pubblica; soprattutto, per rendere edotti delle conseguenze a cui potrebbero essere sottoposti i funzionari pubblici per l’eventuale diniego o silenzio all’istanza di accesso agli atti.

Concludo, infine, che le istanze di accesso agli atti, sono espressione di coscienza e di rispetto verso il territorio, e, chiunque, in caso di diniego da parte della P.A. potrà persino, rivolgersi alla autorità competente in difesa proprio del diritto disciplinato dall’art. 5 d.lgs. 33/2013 e ss. mod. informando, anche, se necessario, l’Autorità Nazionale Anticorruzione.

Info Commerciale. Lipari, ristorante "Da Leonardo" col pesce che arriva direttamente dal mare

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"Da Leonardo" sovrasta Porto Pignataro, guardando il centro storico e l'isola di Vulcano da una spaziosa terrazza in stile eoliano. 
L'elegante ed accogliente sala interna si unisce all'esterno con ampie vetrate. Il menù del ristorante Da Leonardo, abbraccia la tradizionale cucina dell'Isole Eolie, talvolta rivisitata rispettando sempre la materia prima.
Potrà gustare piatti a base di pesce fresco, che quotidianamente arriva, grazie ai nostri pescatori locali, direttamente sul molo adiacente al ristorante.

Porto Pignataro, 98050 Lipari Telefono: 090 988 0644

ristorante-da-leonardo-1.jimdosite.com

Caro Direttore,

lo stato confusionale in cui versa il nostro Comune si rileva anche dalle piccole cose.

Come è noto a tutti nel rispetto della legge sulla trasparenza, consiglieri, assessori del Comune di Lipari devono fornire per la pubblicazione molti dati relativi alla propria situazione patrimoniale (compresi i redditi).

Ho fatto una verifica rapida sul nostro sito istituzionale e le dichiarazioni pubblicate risalgono alla dichiarazione del 2015 (Redditi 2014).

A riprova che non si aggiornano i dati sulla trasparenza pensi un po'… nel profilo del Presidente del Consiglio Comunale Giacomo Biviano risulta allegata la dichiarazione dei redditi del consigliere Sabatini.

Ecco il link:

http://www.comunelipari.gov.it/zf/index.php/organi-politico amministrativo/index/detail/categoria/82/idOrgano/G-Xc9PQT-A    

Caro Direttore,

al Comune di Lipari per ben cinque volte l’assessorato al Bilancio e Finanze è passato di mano.

Il più veloce a scappare è stato Giacomo Biviano (scelta politica?), per Lui nemmeno un anno di mandato.

L’attuale Vice-Sindaco invece ha resistito quattro anni.

Tra un mandato e un’altro troviamo l’attuale Primo Cittadino che per ben due volte, nel 2017 e 2020, ha assunto direttamente la delega al Bilancio e infine il Dott. Merenda fuggito via dopo aver approvato un bilancio che resta attaccato con la colla per non crollare da un momento all’altro.

Un pensiero ad alta voce su ognuno di questi assessori:

Giacomo Biviano: tra gli atti più famosi da Lui approvato in Giunta quello relativo “all’approvazione del programma operativo finalizzato alla ottimizzazione del servizio di riscossione tributi locali”. Dove l’Ente rappresentato da questa stessa amministrazione Giorgianni, si poneva come obiettivo migliorare dell’1% la propria capacità di riscossione rispetto all’anno precedente.

E SI le casse comunali straboccavano di denari eravamo ricchi e non lo sapevamo. Ma lo giustifichiamo era la prima esperienza.

Gaetano Orto: purtroppo durante il suo mandato i residui attivi (somme non incassate dal Comune) registrano un andamento stabile in senso negativo:

Anno 2015 Euro 10 Milioni

Anno 2016 Euro 12 Milioni

Anno 2017 Euro 11,5 Milioni

Anno 2018 Euro 11,5 Milioni

Dalla sua parte l’Avvocato ha un’attenuante valida. Non era mestiere suo. Fatto sta che in termine di riscossione non si è mosso NULLA.

Davide Merenda: Il tecnico che doveva risollevare le sorti delle casse comunali. Devo dire che è stato il peggiore proprio per le sue dichiarate qualità professionali. Il bilancio chiuso a dicembre è il peggiore di sempre con tanti elementi di criticità.

Il Sindaco: l’uomo che crede e spera nei miracoli. I risultati in precedenza espressi dimostrano l’esatto contrario fatta eccezione del contributo di sbarco che lo ha salvato da uno stato di predissesto/dissesto quasi sicuro.

Ma il nostro Comune quale somme introita o meglio dovrebbe introitare ogni anno??

- Idrico Euro 2,5 milioni. Ne vedremo delle belle….

- Rifiuti Euro 3 milioni. Chissà con quale percentuale di raccolta differenziata….

- Occupazione Suolo Pubblico Euro 0,5 milioni. Che verrà azzerata a breve effetto Covid-19…..

- Contributi di sbarco Euro 2 milioni. Il miracolo della Regione servirà per coprire le diverse spese correnti…..

Totale complessivo Euro 8 milioni

A questa somma dobbiamo aggiungere anche l’IMU circa Euro 2 milioni e di conseguenza arriviamo a Euro 10.000.000!!!!!!!!!!!!!

Quale lo scenario post Covid-19? Avremo residui attivi (ovvero crediti non incassati) di circa 20 milioni.

Cari amici prepariamo e accendiamo i ceri. A questo si aggiunge il disastro economico che a Settembre salterà fuori guardando i conti delle aziende eoliane.

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La Giunta Giorgianni ha visto, negli ultimi 8 anni di amministrazione, il susseguirsi di ben 6 assessori al turismo (quasi la media di uno all’anno).

Risultati ottenuti “non pervenuti”, ovvero “pari a zero”.

L’approccio alla programmazione eventi utilizzato dal Dott. Prof. Cuccia è stato sconcertante, si ricorda il flop del progetto “Le Vele Nere” (già il nome non era di buon auspicio!!).

Si elencano qui di seguito i “fantastici” risultati ottenuti dall’operato dell’amministrazione:

- Promozione turistica del marchio Eolie Unesco, marketing pubblicitario e propaganda: su tale aspetto è stato fatto il minimo indispensabile. Risultato = ZERO

- Risorse da contributo di sbarco: sono stati spesi in tutto tranne che per lo sviluppo del territorio. Risultato = ZERO

- Miglioramento dei servizi offerti: è stato fatto praticamente nulla. Risultato = ZERO

- Concertazione delle politiche di sviluppo turistico: nulla. Risultato = ZERO. Si menziona il fallimento del progetto relativo al “Distretto Turistico Isole Eolie” avviato da altri Soggetti nel 2011

- Portualità turistica = ZERO. Si veda il Progetto Lipari Porto Spa, del quale andò in fumo anche l’ipotesi di ridimensionamento e rimodulazione.

Mi fermo qui per non andare oltre ed evitare, come si vuol dire, di “sparare sulla croce rossa”.

Per quanto concerne invece le figure degli assessori succeduti, il più veloce a scappare fu il Dott. Cuccia, arrivato a Lipari chissà da dove e perché.

Quelli che hanno resistito di più, ma con troppe deleghe e poca esperienza nel settore, furono Starvaggi, Pajno e Merenda.

L’assessore che ha mostrato più potenzialità, rimasta tuttavia inespressa, fu la Dott. Masin.

L’attuale assessore Chiofalo, al momento non pervenuto!

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I COMMENTI

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di Aldo Natoli

Carissimo Dott. Angelo Sidoti
mi permetto farLe presente che il sottoscritto, ovviamente con altre Amministrazioni, ha ricoperto la carica di Assessore al Turismo per ben 4 anni 1980-1986, quindi ho raggiunto il record di presenza! In questi anni ho organizzato nelle Borse del Turismo di Milano, Berlino, Madrid, Barcellona di Spagna, Vienna, Praga, Parigi, e Roma
lo stand "Comune di Lipari"!.
Quindi il più longevo ed attivo!

di Angelo Sidoti

Caro Geom. Natoli,
Lei di certo ha fatto tanto per le nostre Isole sia nel ruolo di assessore che di organizzatore di eventi di promozione turistica.
Mi permettà però di affermare “altri tempi e altre persone”.
La politica di oggi offre poltrone anche a basso costo e per breve durata, un ruolo temporary non si rifiuta mai questo è il motto di questi anni.
I risultati di conseguenza non possono essere che negativi ovvero il NULLA. D’altronde un assessore al turismo come può programmare qualcosa in poco tempo e con il pericolo che da un giorno all’altro viene scalzato da un concorrente alla poltrona?
L’amministrazione Giorgianni in questi anni non ha saputo formare una squadra in grado di traghettare le Eolie verso una nuova economia. Siamo ritornati all’era del podestà e quindi a un Comune Medievale.
Dico solo speriamo che non siamo troppo tardi, soprattutto per le gioventù future, perché questa amministrazione lascerà dietro di sé solo disastri.

Caro Direttore,

ho ricevuto una bozza di lettera che alcuni Sindaci delle Isole Minori hanno intenzione di inoltrare al mondo intero pur di trovare fondi.

Premesso che trovo legittimo che un Ente Pubblico avanzi delle richieste per tutelare il proprio territorio, ma leggendo i titoli dei singoli punti mi sembra di capire che tutto questo si pone come unico e solo obiettivo quello di tappare le falle che il Comune di Lipari ha determinato in questi anni di amministrazione Giorgianni.

Vi faccio solo alcuni esempi:

IDRICO

“gli Enti di Governo/Amministrazioni Pubbliche hanno facoltà di prevedere e/o mantenere le tariffe anche non a totale copertura del costo del servizio integrando l’opportuna quota parte mancante con altre entrate proprie o        trasferimenti regionali e statali”

STIAMO PARLANDO DELLA FALLA DELL’IDRICO CHE AL 30.09.2019 ERA DI EURO 6,5MLN + ANNO 2019 NON ANCORA FATTURATO ARRIVIAMO A CIRCA 10MLN

FCDE E FRC (Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità e Fondo Rischi Contenzioso)

“Al fine di fronteggiare la contrazione delle entrate che non consentiranno ai Comuni delle Isole Minori di ottenere la quadratura dei relativi bilanci e il mantenimento degli equilibri stessi, per le annualità 2020 e 2021, i medesimi Enti hanno facoltà di non appostare nei propri bilanci di previsione il FCDE

STIAMO PARLANDO DELLA FALLA DERIVATE DAL MANCATO INCASSO DEL 50% DEI TRIBUTI OLTRE AL PROLIFERARE DEI DEBITI FUORI BILANCIO. MA SI DAI FACCIAMO IN MODO DA ELIMINARE FONDI A PRESIDIO DI RISCHI IN BARBA AL TUEL. PURA FOLLIA!!

LO DICO PER L’ENNESSIMA VOLTA LA CRISI FINANZIARIA DEL COMUNE DI LIPARI NON DERIVA DALL’EMERGENZA COVID-19 MA E’ STRUTTURALE.!!!

Nei prossimi giorni andrò più nel dettaglio di ogni singolo punto. Oggi godiamoci la festa dei lavoratori.

ECCO DI SEGUITO IL DETTAGLIO DEI PUNTI:

  1. Capacità dei Sindaci delle Isole Minori.

I Sindaci dei Comuni delle Isole Minori, in virtù della specificità territoriale che garantisce un maggior controllo del territorio anche in termini di accessi e spostamenti, sono autorizzati, ai fini di affrontare specifiche esigenze locali, integrando, rimodulando o derogando le disposizioni nazionali e regionali, ad attuare protocolli di contenimento ovvero di allentamento delle misure di contenimento e gestione dell’emergenza Covid-19, coerentemente coi pareri resi dalle ASP di riferimento per quel che riguarda le considerazioni di tipo scientifico e l’andamento epidemiologico all’interno dei relativi territori.

  1. Riequilibrio della erogazione dei trasferimenti conseguenti alla determinazione del Fondo di Solidarietà.

1° Comma. Per le annualità 2020 e 2021, l’imposta IMU, riscossa nei Comuni delle Isole Minori, resta nella disponibilità di suddetti Comuni per far fronte alle mancate entrate a causa delle misure anti Covid-19 e per equilibrare il divario negativo tra il versato e l’erogato a titolo di fondo di solidarietà. 2° Comma. Il SOSE è impegnato a rivedere, per i Comuni delle Isole Minori di cui al precedente comma, i fattori soggetti a pesatura per l’erogazione del fondo di solidarietà tenendo conto anche della consistente popolazione stanziale, seppur non residente.

  1. Ripartizione del Fondo perequativo degli Enti locali.

Nella ripartizione del Fondo perequativo istituito dalla Regione Siciliana per compensare le    minori entrate conseguenti alle misure di contenimento e gestione dell'emergenza Covid- 2019 che sia considerata e valutata, tra le minori entrate da compensare, la tassa di Sbarco  e/o Soggiorno, secondo quanto rilevato dagli ultimi bilanci dei Comuni delle Isole Minori, per i quali essa costituisce una voce di entrata, seppur vincolata nella spesa, indispensabile alla prestazione dei servizi essenziali (Ambiente, Polizia Locale, Mobilità e Turismo).

  1. Liquidità dei Comuni.

Assicurare che i trasferimenti del Fondo perequativo siano effettivamente disponibili nei tempi di approvazione previsti dalla norma per l’approvazione dei bilanci; diversamente è        indispensabile per la liquidità degli Enti Locali prevedere percorsi agevolati alle necessarie  anticipazioni di cassa utili alla copertura dei pagamenti per le prestazioni dei servizi   essenziali. L’utilizzo dell’anticipazione di liquidità della tesoreria è da escludersi dalle tabelle per l’applicazione dell’articolo 242.

  1. Tariffa del servizio idrico integrato

 Al comma 1 dell’art. 154 del DLgs. 152/2006, dopo le parole “Tutte le quote della tariffa del     servizio idrico integrato hanno natura di corrispettivo.” sono aggiunte le seguenti parole “Per le annualità 2020, 2021 e 2022, in considerazione della pandemia COVID 19, che    determinerà contrazioni di entrata, gli Enti di Governo/Amministrazioni Pubbliche hanno      facoltà di prevedere e/o mantenere le tariffe anche non a totale copertura del costo del          servizio integrando l’opportuna quota parte mancante con altre entrate proprie o trasferimenti regionali e statali

 

  1.  Sospensione annualità 2020 e 2021 FCDE e FRC.

Al fine di fronteggiare la contrazione delle entrate che non consentiranno ai Comuni delle      Isole Minori di ottenere la quadratura dei relativi bilanci e il mantenimento degli equilibri    stessi, per le annualità 2020 e 2021, i medesimi Enti hanno facoltà di non appostare nei propri bilanci di previsione il FCDE (Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità) e il FRC (Fondo Rischi Contenzioso) contemplati dall’allegato 4/2 al D.Lgs 118/2011.

 

  1. Potenziamento Strutture Sanitarie Isole Minori

Le Regioni sono tenute al potenziamento del sistema di assistenza sanitaria nelle Isole Minori, al fine di garantire all’utenza l’appropriatezza della presa in carico e la risposta alle    emergenze –urgenze, sia attraverso un congruo e continuativo impiego di risorse umane a          copertura delle professionalità necessarie che della fornitura di strumentazione e attrezzature    sia per i Presidi Ospedalieri che per i Servizi di Continuità Assistenziale.

Sono attivate/ripristinate, all’interno dei Presidi Ospedalieri delle Isole Minori, quelle Unità        Operative necessarie al supporto delle funzioni vitali.

Sono attivati/ripristinati/mantenuti in deroga alla vigente normativa i punti nascita presenti    nelle Isole Minori, opportunamente dotati delle necessarie professionalità e delle occorrenti            dotazioni strumentali.

  1. Legge Quadro Isole Minori

Definire nei tempi più celeri possibile l’iter per l’adozione della Legge Quadro per lo sviluppo delle Isole Minori, all’approvazione del Parlamento, al fine di dare una reale e definitiva prospettiva di crescita ai territori insulari. Una Legge, questa, che anche a seguito dei sostenuti emendamenti all’esame della Camera di competenza, rappresenta una irrinunciabile occasione di ripresa economica, di sviluppo e rilancio, vera e propria chiave di volta per il futuro delle Isole.

Caro Direttore,

in relazione al tema dell’affidamento del Servizio Idrico Integrato in favore della Società AMAM, ci sono molti aspetti che il nostro primo cittadino dovrebbe chiarire.

Rispetto a quanto fino ad oggi già argomentato, vorrei soffermarmi infatti sull’ordinanza di carattere contingibile e urgente, n. 40 del 02.03.2020, con la quale il nostro sindaco ha prorogato i contratti in essere con la Società Elettrica Liparese e con l’Enel; Contratti, peraltro, che scadono oggi, 30.04.2020. Dopo che succederà!!!!!!!!!!!!!!!!!??

Rispetto al servizio della società AMAM, mi sorgono domande e dubbi: da chi è gestito e per quale motivo il passaggio ad AMAM non è avvenuto, o meglio, non è MAI avvenuto!

Sempre nell’ordinanza sopra menzionata il primo cittadino dichiara quanto segue: “in data 10.01.2020 presso la sede del Comune di Messina si è tenuto un incontro per la definizione del percorso sul passaggio della gestione del S.I.I. del Comune di Lipari ad AMAM Spa, già avviato negli scorsi mesi a seguito dell’individuazione da parte dell’ATI Messina della modalità di gestione a società esistente avente i requisiti di legge ed in riferimento a quanto previsto dall’art.4 comma 11 della LR n.19 dell’11.08.2015, dove si è contestualmente deciso di comune accordi di chiedere, a formale conferma del percorso intrapreso all’Assessorato competente quale organo superiore in ambito, se la procedura iniziata sia in contrasto con quanto deliberato dall’ATI Messina il 16.11.2019”.

Lì dove si scrive “procedura iniziata” si sarebbe dovuto aggiungere l’inciso “e mai conclusa”.

I consiglieri, naturalmente, dormono sonni tranquilli tenuto conto che hanno “approvato un bilancio alla fine del 2019 che prevedeva l’affidamento della gestione dell’idrico ad AMAM”.

Ad oggi non riesco proprio a comprendere quale sia stata la “prova dell’avvenuto affidamento”.

---Pensando di fare gradita alle imprese delle Eolie ti invio comunicato stampa dell'ABI che rappresenta a chiare lettere che la garanzia non può coprire alcun debito preesistente e l'inizio del rimborso non può avvenire prima di 24 mesi dall'erogazione.

Buona lettura.

IL DOCUMENTO

L’ABI ha inviato un’ulteriore circolare alle banche sui finanziamenti fino a 25.000 euro garantiti al 100 percento (decreto legge n.23 del’8 aprile 2020), autorizzato dalla Commissione europea il 14 aprile e le cui domande sono presentate dal 17 aprile. 

L’ABI indica che il finanziamento fino a 25.000 euro prevede espressamente che l’inizio del rimborso non avvenga prima di 24 mesi dall'erogazione e che non può essere utilizzato per compensare alcun prestito preesistente, anche nella forma dello scoperto di conto corrente: la compensazione determinerebbe un avvio del rimborso prima dei 24 mesi, facendo decadere la garanzia. 

Tale divieto di compensazione si applica anche per chi utilizza la sospensione prevista dall’art. 56 del decreto legge n.18 del 17 marzo 2020: anche in questo caso, è vietato l’utilizzo del nuovo finanziamento per ridurre un’esposizione preesistente sul conto
corrente perché determinerebbe un avvio del rimborso prima del termine dei 24 mesi.

Caro Direttore,

mentre tutti continuano ad aspettare le ore 18:00 per seguire i risultati della giornata e visionare i relativi grafici in ambito nazionale, e ancora prima la voce del primo cittadino e l’immunità alle Eolie alle ore 16,00, il nostro Paese si trova in uno stato di coma profondo.

Ma qualcuno sta iniziando a chiedersi quali saranno le conseguenze di questa inerzia?

E’ scontato affermare che questa stagione per le Eolie sarà un bagno di sangue dal punto di vista economico, tenuto conto che l’Economia Territoriale è fondata esclusivamente sul Turismo, e peraltro prettamente turismo di massa. Ma qualcuno sta immaginando come creare un nuovo modello di economia? Il mondo è cambiato e tutto sarà diverso da oggi in poi.

E sorrido solo pensando che …. Caro Signor Sindaco, che occasione che ha perso due anni fa!!!!!!!!!!!!!!!!!

Io spero che qualcuno, dopo essersi svegliato finalmente dal letargo dalla quarantena, inizi prima o poi a pensare al domani e a come ridisegnare l’economia e lo sviluppo del territorio.

Mi auguro che, se succederà, si tratterà di un progetto studiato nell’interesse di tutti incentrato sul senso di comunità, principio che dovrà rappresentare il perno su cui fondare il domani.

Perché, a dispetto di qualche pessimista, un futuro ci sarà e coloro che avranno avuto le idee più chiare e avranno saputo mantenere la giusta lucidità nell’affrontare questa pandemia, si troveranno al nastro di partenza prima di tutti gli altri.

Per dover di cronaca, soffermiamoci solo per un attimo sull’oggi: il Decreto Cura Italia e il Decreto Liquidità per le aziende rappresentano in generale un grande bluff. Vogliamo parlare di tempi? Vogliamo parlare di aiuti veri per l’impresa? Vogliamo parlare di burocrazia amministrativa e di semplificazione nell’esecuzione del disposto dei relativi provvedimenti?

In un tessuto economico come quello Eoliano, costituito principalmente di aziende e/o imprese di piccole dimensioni nonché di artigiani e commercianti, i provvedimenti richiamati in precedenza non rappresentano un vero aiuto. Ci vuole ben altro per sopperire alle perdite, anzi - lasciatemelo dire - al “danno” che tale emergenza ha già determinato e che continuerà a determinare nel nostro territorio.

Ed ancora. Altri quesiti senza alcuna risposta. Per arrivare a Lipari non ci sono linee di trasporto dirette poiché è tutto un “transito”. Come verrà gestita la sicurezza sanitaria durante il viaggio? all’arrivo nelle Isole un turista troverà un sistema di accoglienza “sano”, “organizzato” e ”sicuro” in ottica prevenzione Covid19? Ma soprattutto quale sistema sanitario troverà il turista nelle Isole?

Ripeto … qualcuno sta pensando a tutto questo? Con quali armi intendiamo affrontare questa stagione?

La stagione 2020 è praticamente già iniziata; ritengo quindi che le percentuali di calo, in termini di presenza e di annullamento di prenotazioni, siano già elevate, per non dire disastrose, rispetto ad una stagione ordinaria.

Solo un breve accenno sulla gestione comunale. Mi sembra di capire che è tutto fermo…Temi come la gestione dell’idrico ed il suo cambio di modello di gestione - spero valido nei suoi passaggi amministrativi interi – come il tema dei rifiuti, del bilancio di previsione da rivedere.

Mi chiedo, infine, ma perché questo momento di “fermo di traffico” non viene sfruttato per sistemare tutte le strade e per decorare il nostro territorio. Tante piccole cose fatte bene abbellirebbero la nostra Isola, rendendola anche più sicura per tutti, ed incentiverebbero il riavvio dell’economia. C’è un piano in questo senso? Non parlo di parole, ma di una programmazione seria pianificata con date certe di inizio e fine.

Questi sono argomenti che interessano tutti, dall’imprenditore al cittadino. Pertanto, con lo spirito di solidarietà e fratellanza che ha contraddistinto i nostri predecessori, dobbiamo prendere in mano il nostro futuro, ma ADESSO, perché DOMANI forse è già tardi!

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