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Dettagli...

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di Giovanni Finocchiaro

LET THE SUNSHINE IN

Caro Bartolino,
non importa quanto lontano si vada, ma quanto sia bello tornare a casa, nel caldo abbraccio del familiare.

Ma alcuni recenti incidenti di ritorno a casa mi hanno fatto riflettere sul fatto che come Italiani stiamo perdendo una certa gentilezza e sopratutto il nostro carattere solare. Questa non è una critica intergenerazionale, tra l'altro; i protagonisti sono tutti della mia età o poco più giovani.

Il mese prima della partenza da Down Under ho visitato le Isole Cook, una nazione del Pacifico meridionale che è il gold standard della cortesia.

Atterrato a Malpensa decido di rimanere e trascorrere alcuni giorni a Milano.
Sulla strada di casa nel quadrilatero della moda, entro in un supermercato per fare rifornimento di prodotti deperibili e vengo abbaiato dal prossimo in coda per non avere borse riutilizzabili. "Quando mai imparerai”
Il bauscia dà uno sguardo al mio aspetto per diluire in qualche modo il suo punto……

Di ritorno a Lipari sto di nuovo aspettando in fila alla cassa (un altro supermercato) quando la cliente dietro di me decide che la cassiera non sta facendo abbastanza, di cosa, non ne sono sicuro.
La formica arrabbiata glielo fa notare e, peggio, mi invita a partecipare.
La terra, per favore, mi inghiottisca adesso….

Al bar racconto con spensieratezza i miei aneddoti Italiani di "bentornato a casa" a un amico che ha il suo aspro rimprovero per me: "Amala o lasciala". E’ tutto cambiato da quando sei partito….
Rilevo che forse il patriottismo sia andato in prescrizione in questi giorni? Noto che l’amore per il paese è altrettanto intenso, ma più discreto, rilassato e ha spazio per l'autoironia e l'apprezzamento dell'assurdo.

Il mio messaggio è: impegniamoci tutti a trovare quel frammento di paradiso insulare (che si chiama Eolie) che è nascosto nelle nostre anime.

Dimenticavo…. Ho appena ritirato il mio certificato elettorale

Prepararsi al peggio, sperare per il meglio.

Lipari, buona la prima con “Ciavuri e Sapuri”

Direttivo Cna durante presentazione con Marcella Ruggeri_da sx Cascone_Triolo_Battiato_Rotini_Giglione_Nanfa.jpg

Buona la prima di "Ciavuri e Sapuri" senza alcun dubbio perché, laddove si parla di ripartenze di attività produttive, si può essere solo orgogliosi ed elettrizzati per aver fatto parte ed essere fautori di questo scenario costruttivo. La location strepitosa è stata Lipari con la sua fascinosa costiera portuale di Marina Corta e il settore dell’agroalimentare nei suoi caratteri e brand di altisonante pregevolezza è stato il fulcro calamitante. Ma nelle prossime edizioni su cui si sta facendo più di un pensierino, si intende sviluppare un progetto da far viaggiare, che diventi itinerante per renderlo appetibile sempre di più dal punto di vista turistico e della perlustrazione di luoghi spettacolari ma volte poco conosciuti e gettonati. Ad accompagnare il tutto è stato un boom di turisti durante il “ponte lungo” a partire dal 1° giugno ovvero dalla prima data di rassegna legata al cibo e al bere di gran gusto.

La Cna o Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola - Media Impresa Sicilia è riuscita a mettere insieme una ventina di produttori che afferiscono alla propria Associazione sfruttando uno stanziamento di fondi regionali ed avendo a cuore il risorgimento di questi iscritti che sono il motore di questa dimensione gastronomica d’eccellenza. Le pomeridiane fino alla tarda serata sono state molto piene per i titolari o loro delegati (i primi due giorni dalle 16 alle 23, dalle ore 16 alle 24 le due giornate successive venerdì e sabato mentre solo domenica 5 giugno era programmata dalle ore 10 alle 17). L’evento “Ciavuri e Sapuri” è stato particolarmente apprezzato da chi si è speso nel raccontarsi e nel diffondere la qualità e lo stile tutto siciliano delle proprie “creature culinarie” e della Madre Terra perciò derivate dai propri orti, dai propri campi di coltivazione e vitigni.

La ricetta del successo (per mantenerci in tema di tipicità gastronomiche) si è imperniata nel disegnare una squadra socievole con componenti esperti e diversi tra loro, artigiani del gusto e talentuosi, a dimostrazione del fatto che in una vetrina così ben studiata dalla Cna non si crea competizione ma solo voglia di stringere una rete, dove ognuno ha avuto a disposizione il suo spazio espositivo. Così è stato spontaneo per la varie aziende grazie al movimento spinto dalla Cna, abbinare i prodotti l’uno con l’altro: per esempio, come si accosta il vino al Salame Sant’Angelo piuttosto che ai formaggi caprini di Partinico o alla Provola di Basicò o ancora la birra al pane con determinate conserve dell’entroterra siciliano. A saltare fuori una sinergia che ha gratificato gli utenti e tutta l’organizzazione. Le famiglie delle aziende sono anche una famiglia per la Cna. Quest’ultima ringrazia il patrocinio del Comune di Lipari, EuroFiere per la logistica ed Eolian Village per la partnership. A focalizzare il profilo proficuo di questa cinque giorni è stata la Direzione regionale e nazionale della Cna agroalimentare, supportata dai Presidenti di tutte le nove province.

Vi riportiamo giusto qualche dichiarazione dei vertici associativi. Il Segretario Nazionale Cna Agroalimentare Gabriele Rotini afferma: “Riprendere un tratto comune della nostra esistenza era necessario ossia le manifestazioni, le degustazioni dei prodotti tipici tradizionali che durante la pandemia erano venute meno e che ci inducono a riavviare i rapporti di vicinato con le aziende locali che ci offrono tante soddisfazioni. Un teatro come l’isola di Lipari ci fa pensare che meglio di così non si poteva ripartire anche se teniamo sempre alta l’attenzione rispetto alle misure anti – virus. La Sicilia non ha nulla da invidiare a nessuno e deve solo organizzarsi sotto l’aspetto del marketing in linea con Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna”. Il Presidente regionale Cna Nello Battiato ha ribadito il concetto che la manifestazione potrebbe andare in futuro ad abbracciare altri territori da valorizzare. A pronunciarsi anche il Segretario Regionale Cna Sicilia Piero Giglione che ha detto: “La scelta di questa Isola è stata ottima perché ha permesso ai vacanzieri di poter assaggiare le prelibatezze da noi proposte. Ringraziamo per questo l’assessorato regionale alle Attività produttive per il progetto che ha finanziato. Accoglienza magnifica del sindaco e dei Liparoti.

Noi siamo pronti a portare questi prodotti anche fuori dalla Sicilia se riuscissimo ad utilizzare questo brand “Ciavuri e Sapuri” che può essere colto solo dai siciliani in tutta la sua essenza ma può essere esportato con la sua musicalità”. Il Segretario regionale Cna Agroalimentare Tindaro Germanelli
Da Palermo le eccellenze che sonno stati ospiti: “Consorzio Feudo Mondello” con la pasta secca, già vincitore del riconoscimento “Best in Sicily 2021” come Miglior Pastificio ed azienda che coltiva il grano antico dal 1800, dal Comune di Marineo (PA) “Cantine Buceci” con la loro etichetta di spessore “Doncarmè”, dal Comune di Baucina (PA) “Azienda Agricola Capra Murciana” con i suoi formaggi caprini e la cura personale degli allevamenti, da Partinico “Cantine Tola” con il loro patrimonio vitivinicolo, il Birrificio di Cinisi (PA) “Bruno Ribadi” che ha portato anche gelatine di birra e particolari amari e lo stand dolciario ben rispecchiato dai cannoli e prodotti forno dalla Piana degli Albanesi (PA) con “Aura Snc”. Messina e provincia hanno mostrato cinque famiglie di imprenditori: “Cantine Amato” di Piraino con il vino Mamertino Doc, “Azienda Agricola Cappello” con la tipicità della Provola Basicò, “Don Calò” (San Teodoro sui Nebrodi) – illustrato dai genitori dei titolari (Marinella Leotta e Calogero Zingale) con le confetture, pesti e paté, “Salumificio Pintaudi” di Sant’Angelo di Brolo con il giovane figlio del

titolare Tindaro e l’isola di Lipari con la rinomata “Pasticceria Subba dal 1930” che ha selezionato i suoi migliori biscotti e specialità secche, oltre ai liquori di propria produzione. Catania sbanca sempre con i capolavori del Pistacchio Dop di Bronte, stavolta con l’Azienda Agricola di “Spitaleri Carmelo”, rappresentata egregiamente dai figli del titolare, Nunzio ed Erika. Siracusa, dal Comune di Rosolini, ha fatto assaporare prodotti da forno e dolci di “Aruci”. Leonforte – Enna ci fa tuffare nelle conserve, sughi, pesti, gelè e confetture con “Sughi del Principe”. Ragusa ha esposto e commercializzato il cioccolato modicano e le carote di Ispica con un’azienda di appena un anno e sempre eccellente “Distefano Conserve”, sempre a conduzione familiare. Caltanissetta si è presentata con il cioccolato e golosità al pistacchio del “Torronificio Geraci” di Giuliana Geraci. Agrigento ci ha catapultato nel clima di Sciascia - Racalmuto con il sale aromatizzato al Nero d’Avola (dal colore tipicamente rosa) e agli agrumi con “Sapori di Regalpetra” e l’azienda di Brucculeri. Infine, Valderice, in provincia di Trapani, con il brand “Spezialità” e l’Azienda Agricola di “Spezia Antonio” con il cavallo di battaglia dell’olio e delle confetture gourmet.

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Caro Direttore,
sono orgoglioso di essere Liparoto e sono contento per il Sindaco Marco Giorgianni (e la sua Amministrazione) che dopo tanti anni di giuste lotte sta iniziando a riscuotere i meriti che gli spettano, alla faccia di tutti i falsi amministratori “alternativi” da bar e di tutti quelli che in circa 9 anni di amministrazione non hanno fatto altro che ostacolare il suo giusto e onesto lavoro.

Di fronte a tutte le polemiche che ci sono state nei confronti del Sindaco, oggi mi vergogno un po’ da Cannetaro, ed ammiro il Sindaco Marco Giorgianni che ha sempre evitato di entrare nelle polemiche da “muraglione” e grazie alla sua costanza e’ riuscito malgrado tutto a raggiungere certi importanti obiettivi, e non solo per il Comune di Lipari.

Colgo anche l’occasione con l’avvicinarsi delle festività Natalizie di augurare alla redazione del
Notiziario, a tutti i miei parenti e amici a Lipari un Buon Natale con la speranza che il 2021 sia un po’ meglio per tutti noi...

Prepararsi al peggio, sperare per il meglio

 

Caro Direttore,

con molto interesse da Sydney seguo settimanalmente “Report” di Sigfrido Ranucci su Rai 3.

Nelle puntate di Report del 2 e del 30 Novembre 2020 pare che il numero 2 dell’OMS
Ranieri Guerra e il presidente dell’ISS Silvio Brusaferro hanno fatto delle pressioni affinché il documento redatto da alcuni ricercatori dipendenti dell’OMS e pubblicato dalla divisione europea, fosse fatto sparire perché imbarazzava le autorità italiane.

Si parla del mancato aggiornamento del piano pandemico, ovvero il documento di cui ogni Stato deve essere provvisto, contenente tutte le direttive da attuare in casi come l’epidemia di Coronavirus.

Sempre da Report ho appreso la notizia che la Guardia di Finanza ha fatto una copia conforme del materiale contenuto sui Pc di Silvio Brusaferro, Presidente ISS, da febbraio a giugno. 
Questo per dire che forse ci sono delle responsabilità nei ritardi dell’attuazione del piano contro le pandemie.

La mia lettera presentata il 25 Aprile 2020 al Senatore Francesco Giacobbe e pubblicata sul Notiziario (circa tre settimane prima che Report indagava sulle relazioni opache dell’OMS puntata dell’11 Maggio) chiedeva di avviare una interrogazione parlamentare e successivamente di richiedere le dimissioni del Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro per i ritardi sulla risposta del governo Italiano al Covid-19.
Spero che la magistratura di Bergamo possa far luce e chiarezza su questa vicenda.
Lo si deve ai quasi 52,000 italiani morti da COVID-19.

Prepararsi al peggio, sperare per il meglio.

 

MARADONA E’ MEGLIO E PELÉ.... CRISTIANO RONALDO, MESSI E NEYMAR etc........

È nella natura stessa delle cose che ogni volta che muore qualcuno di fama mondiale, ogni pinco pallino con accesso a una tastiera di computer, una foto o un microfono racconterà istantaneamente e troppo spesso con dettagli atroci la propria interazione con il defunto e cosa significava per loro.

Tipo, quegli imbecilli delle pompe funebri che si sono fatti dei selfie con la bara di Maradona con il fine di poter riportarlo a LORO per un momento.

Molti Liparoti di fede calcistica Milanista, Interista o Juventina come me abbiamo avuto il privilegio di poterlo ammirare dal “vivo“ negli stadi in Italia e nel mondo ed assistere alle sue magie calcistiche circense.

Diego sara’ ricordato come il più grande di tutti i giocatori di calcio, e non solo per le sue straordinarie capacità sul campo, ma per come uno nato nei quartieri più poveri di Buenos Aires ha saputo raggiungere una tale importanza “mondiale” per così tanto tempo.

Maradona ha detto: il calcio è lo sport più bello del mondo! Il calcio non deve pagare per i miei errori. Non è colpa del pallone!

Prepararsi al peggio, sperare per il meglio

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Caro direttore,

ho visto le interviste del Sindaco di Malfa Clara Rametta e di Lipari Marco Giorgianni. Mi dispiace e sono sconcertato dalla non collaborazione degli altri due Sindaci di Leni e Santamarina dell’arcipelago. Che peccato!!!

Vista anche la bella intervista di Anita Motta del Primcipe di Salina che ha dato un messaggio molto forte e di unità. Una cosa è certa. Gli Australiani appena lo potranno visiteranno le Eolie in massa. Il lavoro fatto da Marco nell’ultima sua visita Down Under e l’intraprendenza dei singoli come Anita darà i suoi frutti.

Io come tutti gli Eoliani d’Australia siamo orgogliosi del risalto mediatico andato in onda in prima serata sul canale 7 (il canale televisivo più seguito Down Under). Anita Motta dell’albergo Principe di Salina ha bucato il teleschermo con la sua semplicità e in inglese ha convinto gli Australiani di visitare le Eolie appena le autorità Australiane permetteranno i cittadini di viaggiare all’estero. Well done Anita!!! Che colpo! Le mie congratulazioni. Viva le Eolie!!

Aspettando gli altri Sindaci dell’arcipelago al prossimo confronto, ti auguro una buona giornata. 

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NOTIZIARIOEOLIE.IT 9 MAGGIO 2020

 

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Caro direttore,

“Vacanze Virtuali”

“Prendi un po’ di capperi di Salina e della Malvasia delle Lipari per riaffermare la tua intenzione", intona lo chef da una terrazza di Panarea che si affaccia sugli isolotti Basiluzzo, Lisca Bianca , Dattilo e gli scogli dei Panarelli dette “Formiche” lussureggianti dietro di lui.

Oltre all'operatore della macchina da presa “webmaster Massimo Pagliaro”, lo chef Matteo è da solo.

Sebbene il mio salotto di Sydney non assomigli a nulla degli scenari soleggiati delle Eolie, mi sento immerso nello spazio.

Mi chiedo come stanno consumando il tempo le imprese Eoliani del settore turistico nel frattempo che la stagione inizi? Se inizierà....

Stanno riuscendo le imprese Eoliane a intrattenere i loro clienti che hanno dovuto cancellare le prenotazioni per il covid-19 e rimanere in contatto?

Perché non sfruttare questo momento inclemente con il lancio di corsi, tour online per arricchire e rinforzare il propio marchio?

Non voglio insegnare il mestiere a nessuno o suggerire come condurre l’impresa di famiglia, per carità, ognuno e’ libero di gestire l’attività come meglio crede, ed è legittimo aspettare che gli aiuti economici necessari arrivino alle Eolie per ripartire, ma non vedo nessun filo diretto nei Websites di alberghi, ristoranti, resorts, centri benessere etc..Eoliane con i loro clienti.

Ma nel mondo, incluso qui in Australia, Airbnb, resorts, ristoranti etc... si sono adattati rapidamente. Hanno trasferito i loro tour, corsi ed escursioni nel mondo digitale, creando esperienze online dallo scorso metà marzo. I padroni di casa che in precedenza avevano fatto trekking con i loro clienti, hanno insegnato ai visitatori come preparare il curry in Sudafrica o hanno tenuto lezioni d'arte in Messico, esercizi sull’auto-massaggio in Thailandia, nutrizione e esercizio fisico a Ibiza e Bali, respirazione con il maestro spirituale buddista a Phuket apparendo sullo schermo per tutorial virtuali.

Perché non offrire un'esperienza casalinga, con ricette di chef restauranteur Liparoti disponibili online, consigli nutrizionali e tutorial facciali fai-da-te con delle partnership con imprese di bellezza sul luogo?

Sappiamo tutti che la gestione del mondo virtuale online e’ un’opportunità, quindi se c’è personale disponibile per coordinare la produzione, la programmazione e la promozione, perché non dare dei servizi gratuiti fino alla fine di Giugno?

Sicuramente serviranno come un modo per sostenere e presentare la nostra filosofia Eoliana del gusto e del bello ai nostri clienti e a coloro che non ci hanno mai visitato e questo aiuterà ad attirare un nuovo pubblico una volta riaperto le porte.

Prepararsi al peggio, sperare per il meglio...

---L’Italia può contenere e eliminare il Covid-19?

Caro Direttore,

Mentre ci spostiamo a maggio, ci aspettiamo che il dibattito nazionale su COVID-19 si evolva.

In Italia allo stato attuale, c'è una narrativa dominante, il rilassamento sequenziale dei protocolli di distanziamento sociale.

Questo percorso raccomandato dalla task-force di esperti e delineato dal Presidente del Consiglio Conte nell’ultimo DPCM, accetta un certo livello di trasmissione da Covid-19 sulla popolazione come una realtà e cerca di gestire, mitigare e anche di far ripartire l'economia.

Ai margini, ci sono però richieste di una rapida riapertura di tutto e subito, come reazione eccessiva.

C’è una strana cosa coinvolta: direttori di importanti testate giornalistiche, segretari di partiti liberali falliti, insieme ad alcuni Presidenti di Regioni, accorati chiedono la riapertura totale.

La loro "tabella di marcia per il recupero" non prevede l’adattamento al virus controllato.

Fortunatamente la maggior parte degli Italiani non pensa che sia fattibile. Se chiedi a tutti i leader e dirigenti del settore ospedaliero in Italia, otterrai più o meno la stessa risposta.

Ciò su cui tutti concordano invece, è l'impatto positivo sull’economia se si raggiungesse l'eliminazione del virus. Il benessere economico, a sua volta, sosterrebbe il benessere del nostro corpo, incluso la salute mentale ed emotiva, messi a dura prova durante il lockdown.

L'eliminazione consentirebbe alle imprese nazionali di riaprire in tutti i settori, compresi quelli in cui il distanziamento sociale non è pratico.

A dire il vero, la task-force di esperti non stanno facendo una raccomandazione, ma semplicemente enfatizzando, come hanno fatto a Marzo (peccato non un mese prima) l'importanza di ascoltare e seguire le indicazioni degli esperti.

Tuttavia gli esperti possono essere in disaccordo. Le liti tra Burioni e Giulio Tarro o Maria Rita Gismondi ne sono un esempio, sin dall'inizio del COVID-19.

Man mano che arrivavano più dati, gli scenari cambiavano ed il contenimento del virus risultava più fuori portata. Ma forse no... Dilemma!!!

Quindi forse sarebbe meglio di spiegare al popolo Italiano che l'eliminazione del virus e’ al momento impossibile fino alla scoperta del vaccino, di prepararsi ad una eventuale ricaduta, e di provare a convivere gradualmente col virus. In concomitanza lo Stato sosterrebbe con aiuti economici e finanziari le famiglie, i lavoratori e le imprese dal graduale recupero.
Il messaggio sarebbe incredibilmente forte!

Prepararsi al peggio, sperare per il meglio.

CINESI CINICI 🇨🇳

Egregio Direttore,

Ahimè, la Cina punta l'Occidente proprio adesso che siamo più deboli!!!!!

La crisi da Covid-19 ha rivelato ciò che avrebbe dovuto essere chiaramente ovvio: la Cina e l'Occidente sono in rotta di collisione.

Mentre la Cina ha viaggiato come un Frecciarossa, l'Occidente e l’Italia lenti come un intercity, sono stati sonnolenti e sedotti dalla ricchezza della Cina e illusi nel pensare che il Partito Comunista sarebbe crollato, o avrebbe abbandonato tutto ciò che rappresenta e avrebbe abbracciato la democrazia liberale.

L'Occidente andò a dormire proprio nel momento in cui il suo potere e la sua portata erano al culmine. La caduta del muro di Berlino e il crollo dell'impero Sovietico fecero credere che era Game Over “fine della storia”!!!

La Cina invece stava aspettando il suo tempo. Aveva imparato dall'errore fatto della Russia in precedenza: non mettere le riforme politiche davanti ai cambiamenti economici.

Pechino stava alimentando i suoi motori. Il leader Xiaoping aveva detto alla sua gente che diventare ricchi era glorioso. Ma li ha avvertiti di "nascondersi": nascondere le loro forze, e attendere il loro tempo.

In due decenni il Partito Comunista Cinese ha sollevato più di mezzo miliardo di persone dalla povertà.
Ha introdotto una nuova frase in geopolitica: "Socialismo con caratteristiche cinesi".

Il Partito Comunista Cinese ha fatto un patto con la loro gente: vi renderemo ricchi ma non vi renderemo liberi. E la gente, nonostante un movimento dissidente limitato, ha accettato!

Premesso tutto ciò, la domanda mi sorge spontanea:
E’ meglio vivere sotto il livello di povertà (5 milioni di Italiani vivono sotto il livello di povertà, dati ISTAT 2017) ed essere liberi come avviene in Italia o essere ricchi e repressi come in Cina?

A Lei la palla Direttore!

Aspettando la risposta Bartolino faccio un brindisi a Trump con Dettol Etichetta Nera.
“Scherzavo, lascio a Trump questo tipo di suggerimenti imbarazzanti”.

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