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Categoria: Opinioni

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di Alessandro La Cava

Da dicembre 2021 a febbraio 2022 un aumento del costo dell’energia elettrica quasi triplicato.

Prevedo la chiusura di tante attività

Auguri a... Buon compleanno alla vignettista del Notiziario Silvana Clesceri

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Lipari - Buon Compleanno alla vignettista del Notiziario Silvana Clesceri...

Qualche giorno fa ho letto che sta per partire in Sicilia la campagna vaccinale anti Covid in favore dei disabili gravissimi. “L’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, in una direttiva inviata ai direttori delle Asp siciliane, ha stabilito che a beneficiarne da subito saranno tutti i cittadini che ricevono già l’assegno di cura del fondo di cui al decreto del presidente della Regione Siciliana n. 589 del 31 agosto 2018.

Si tratta di circa 11mila persone che risultano iscritte negli elenchi speciali in quanto affette da patologie “gravissime” e che hanno sottoscritto il Patto di cura. Saranno contattate delle singole Aziende sanitarie provinciali.”
Ottima iniziativa ma qualcuno si è chiesto se è possibile vaccinare in totale sicurezza i “nostri” disabili affetti da gravi patologie?

Chi assicura loro un pronto intervento se si dovesse verificare l’eventualità di un effetto collaterale?
Come si potrebbe intervenire per quei disabili che proprio per la gravità della loro malattia non possono essere intubati?
Qualcuno comincia a comprendere l’importanza dei due posti di terapia sub intensiva o dobbiamo aspettare la prossima vittima?
È possibile che queste riflessioni e queste preoccupazioni non siano le stesse di chi ci amministra? Sveglia!!!!

 

Atto finale!
Sono trascorsi 6 mesi dalla tragica morte di Lorenza; a seguito di quella tragedia il popolo eoliano è sceso in piazza manifestando il proprio dissenso verso le istituzioni, occupando simbolicamente l'ospedale e persino il porto di Lipari. La mobilitazione composta ma decisa dei cittadini eoliani ha avuto il merito di attirare finalmente la dovuta attenzione delle istituzioni alle condizioni della sanità eoliana al punto che sull’isola sono arrivati l'assessore Razza, la commissione dell'ars, con a capo la presidentessa Margherita La Rocca Ruvolo ed il Direttore Generale dell’azienda sanitaria Paolo La Paglia.

In quei giorni di grande dolore di tutta la comunità, sono state fatte promesse davanti alle telecamere e, già solo con una stretta di mano dell'assessore Razza, si è voluto dar credito agli impegni ed alle promesse assunti.
E’ stata, in particolare, prospettata una sorta di immediata “operazione cuscinetto” che avrebbe dovuto fronteggiare temporaneamente le carenze della pianta organica dell’ospedale di Lipari, in attesa che venissero espletate e completate le procedure per la pubblicazione dei bandi a copertura di tutti i posti vacanti.

Al netto di qualche timido tentativo, al momento, la situazione dell’ospedale di Lipari è, se possibile, addirittura peggiorata in seguito al pensionamento di alcuni operatori sanitari ed alla richiesta di trasferimento di uno dei due anestesisti presenti in struttura; mancano all’appello circa 30 infermieri, 4 anestesisti, 5 medici di medicina generale ed 1 cardiologo di ruolo; non risulterebbe coperto il turno pomeridiano con la conseguenza che, dopo le 20, alle Isole eolie l’eventuale infartuato può solo sperare di avere la fortuna di essere trasportato in elicottero in altro nosocomio. Ad oggi, poi, dopo sei mesi, non sono stati ancora attivati i due posti di terapia sub intensiva che erano stati promessi quando invece al policlinico di Messina si è riusciti a realizzare ben 12 posti in una sola notte. Un numero ancora troppo elevato di Eoliani malati oncologici è costretto a viaggiare nonostante le accorate richieste, da noi formulate anche su questo punto, di radicale inversione di metodo, con la modifica del piano Trinacria e con la auspicabile previsione che siano i medicinali a viaggiare, e non i pazienti.

A distanza di sei mesi dalla tragedia che ha colpito Lorenza e tutta la comunità, insomma, le istituzioni sanitarie ed in parte quelle politiche non hanno fornito risposte adeguate e non hanno di certo mantenuto impegni e promesse assunti. Nessuna notizia sulle procedure di reclutamento di figure professionali mancanti di cui al bando scaduto il 24 gennaio, nessuna informazione in merito al numero dei partecipanti alla procedura, alla commissione d’esame, alla graduatoria esistente degli infermieri ed al suo eventuale scorrimento, e nessuna informazione in merito ai 2 posti di terapia subintensiva ed ai tempi di realizzazione.

Il tempo trascorso finora, inutilmente, ad attendere provvedimenti che possono essere adottati con una semplice firma ed il silenzio riservato alla gente di Lipari dopo tutti gli impegni assunti, appaiono oggi moralmente inaccettabili.
Omettere di dare risposte chiare alla gente di Lipari,dopo aver preso un impegno anche morale nei confronti della famiglia di Lorenza,non è certamente un reato ma non svolgere al meglio il proprio lavoro per la tutela della salute pubblica ed in particolare di quella degli eoliani,sbiadisce l’immagine delle istituzioni che voi rappresentate.

Preso atto che le indicazioni della politica regionali, mediate da Ferdinando Croce, non sono state recepite del tutto dalla direzione generale dell’asp 5 di Messina,considerato che 6 mesi possono essere sufficienti per certificarne l’inefficienza operativa,
Il comitato #iosonolorenza chiede formalmente al Presidente Musumeci di verificare se sussistono le condizioni per revocare il mandato all’attuale direttore Generale dell’asp. 5 di Messina per manifesta incapacità politica amministrativa.
In attesa di un positivo riscontro,sospendiamo ogni tipo di interlocuzione e ci riserviamo di riattivare la protesta.

*Iosonolorenza

 

Condivido l’azione del sindaco di Messina De Luca nel chiedere la rimozione del direttore Generale Paolo La Paglia non solo per evidente incapacità politica nella gestione della pandemia (fatti evidenti anche agli occhi della commissione sanitaria regionale ) ma anche perché ha dimostrato di non essere all’altezza di gestire tutte le esigenze e le emergenze che provengono dagli ospedali che ricadono nel territorio di sua competenza.

A Lipari,ad esempio,ha sulla coscienza (insieme ad altri ) un morto ed a distanza di mesi di battaglie è riuscito a mandarci soltanto 1 nefrologo e 7 infermieri.
Non sappiamo ancora nulla dei concorsi ( post mortem) banditi per rimpinguare una pianta organica utile solo a chi specula sulla sanità e non certo alla salute degli eoliani.

Per le emergenze mancano ancora 4 anestesisti su 5,i malati oncologici continuano a viaggiare,i due posti di terapia sub intensiva promessi rimangono solo sulla carta,mancano i cardiologi e c’è una porca graduatoria di OSS ed infermieri che nessuno vuole fare scorrere quindi a Lipari si può ancora morire per colpa di La Paglia e di tutti quelli che lo difendono.
Queste sono le ragioni per le quali anche io sostengo che La Paglia vada rimosso subito e,se possibile,sostituito con Mario Paino
#rimuovetelapaglia

Spero che l’amministrazione comunale di Lipari ed il suo assessore alla sanità facciano la stessa richiesta
#pernondimenticare

Lipari&Ospedale, gli esami radiologici vanno prenotati

 

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